Auto si ribalta sul raccordo di Caselle: due feriti
Ieri sera sul raccordo Autostradale di Caselle in direzione Torino, all’altezza dello svincolo Madonna di Campagna un’auto si è ribaltata, due i feriti lievi ricoverato al San Giovanni Bosco. Si sono registrati disagi al traffico. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia stradale e gli ausiliari del traffico dell’Anas.
Lavori per le nuove “vele” al Filadelfia
Sono in corso i lavori per installare le vele automatizzate allo stadio Filadelfia. Il progetto – come annunciato dal quotidiano Tuttosport – prevede la sostituzione dell’impianto meccanico ormai danneggiato negli anni dalle intemperie. Le nuove vele saranno automatiche e potranno chiudersi o aprirsi in base alle necessità della squadra negli allenamenti.
Torino, lunedì 21 novembre ore 18.30
La Responsabile della Delegazione torinese di Fondazione Umberto Veronesi, Adele Artom, rinnova il suo impegno a sostegno della ricerca scientifica e della divulgazione, aderendo al ciclo di incontri “Longevità e corretti stili di vita”.
L’appuntamento per parlare di prevenzione è fissato per lunedì 21 novembre alle ore 18.30 presso la Sala Grande del Circolo dei Lettori di Torino, via Giambattista Bogino 9, dove saranno presenti, in veste di relatrici, la Dott.ssa Chiara Segrè, Biologa Molecolare e la Dott.ssa Elena Dogliotti, Biologa Nutrizionista, entrambe membri della Supervisione Scientifica di Fondazione Umberto Veronesi.
Autrici rispettivamente de “I segreti dei centenari” e “Una dieta per ogni età” (libri editi da Sperling&Kupfer), parleranno dell’importanza della prevenzione e delle scelte più salutari che ogni giorno è possibile intraprendere per favorire una vita lunga e soprattutto sana, allontanando altresì notizie false.
Ad oggi, infatti, la soluzione maggiormente sostenibile per migliorare la lunghezza e qualità di vita rimane la prevenzione primaria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità asserisce che oltre il 50% delle patologie cardiovascolari e del diabete e almeno il 30% dei tumori possono essere prevenuti cambiando in meglio gli stili di vita (abbandonando fumo e alcol, conducendo una vita fisicamente attiva e adottando buone abitudini alimentari).
L’incontro sarà moderato da Mariachiara Giacosa, giornalista La Repubblica.
Per informazioni e per confermare la propria presenza è possibile scrivere a arianna.fumagalli@fondazioneveronesi.it e francesca.muscella@fondazioneveronesi.it o chiamare 02 76018187.
Iniziati i mondiali senza l’Italia Qatar-Ecuador 0-2
Valencia(2)
Amichevole
Austria-Italia 2-0
Schlager
Alaba
Giornata di festa per l’inizio dei mondiali di calcio in Qatar ma anche tristezza per la mancata partecipazione della Nazionale Azzurra.
l’Italia è stata sconfitta seccamente in amichevole contro l’Austria per 2-0.
Dominio totale degli austriaci che hanno affrontato la gara col piglio giusto,come fosse una gara ufficiale “mondiale”.
Male gli azzurri di Mancini che sono scesi in campo con la testa già rivolta alle vacanze.Un po’ meglio nella ripresa con gl’ingressi di Zaniolo e Chiesa che hanno vivacizzato l’Italia.
Molto bene l’Austria, anch’essa fuori dal mondiale,con le prestazioni eccezionali di Alaba,autore di una rete, ed Arnautovic.
Nel mondiale da segnalare l’esordio vincente dell’Ecuador che ha battuto, agevolmente,i padroni di casa del Qatar,con un netto 2-0,con doppietta del bomber Valencia che gioca in Turchia, nel Fenerbahce.
La nazionale organizzatrice dei mondiali si è dimostrata una squadra che non farà strada in questo mondiale,al contrario dei sudamericani che si candidano ad esser la sorpresa del proprio girone che annovera le 2 favorite Olanda e Senegal.
Enzo Grassano
Il messaggio universale del Papa piemontese
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ero al santuario di Vicoforte a rendere omaggio alla Regina Elena insieme al principe Sergio di Jugoslavia, ma non ho resistito e subito dopo mi sono precipitato a Portocomaro e poi ad Asti per la visita del Papa ai suoi famigliari e alla sua terra di origine. Un grande e semplice fatto: riandare alle sue radici piemontesi da parte del Papa argentino che parla in piemontese con i suoi parenti ed ama mangiare agnolotti e bere il grignolino. E’ arrivato su una 500 bianca usata in altre occasioni. Può sembrare un tocco di demagogia fuori posto, come e’ stato detto, ma non lo è. Il Papa e’ infatti in visita privata e quel tornare a casa in 500 e’ in piena sintonia con una famiglia umile di emigranti. A Portocomaro non c’è il papa gesuita, ma l’uomo anziano che sente la precarietà della vita come qualsiasi altro uomo. Chi scrive ascolto’ il suo grande discorso di Torino in piazza San Carlo e vide il pontefice entrare nella chiesa valdese, un atto che i vertici valdesi non seppero comprendere. Il Papa si umilio’ davanti a loro, ma non venne capito. Allora nel 2015 scrissi un articolo che ho riletto e nel quale non mi ritrovo più se non parzialmente. Il ritorno alla fede della mia giovinezza mi ha trasformato e mi ha consentito di vedere le cose in modo diverso. Questo papa è destinato a passare alla storia per il suo coraggio, per il titanico tentativo di migliorare radicalmente la Chiesa, per la sua profonda umanità. E’ il Papa che ha pregato con noi e per noi durante il Covid in una piazza San Pietro drammaticamente deserta. E’ il Papa che testimonia il valore della pace come valore supremo, condannando la guerra a partire da quella di Putin ,ma denunciando da tempo una terza guerra mondiale strisciante . Ma è anche il Papa che andò al Sacrario di Redipuglia nel 2014 a rendere omaggio ai caduti della I Guerra mondiale, a tutti i caduti, onorandoli. Oggi riprende il colloquio con la sua gente piemontese aperto in piazza Vittorio con i versi di Nino Costa sulla “razza piemontese“ fatta anche di emigranti. L’altro ieri, ricordando Benedetto Croce a Torino, abbiamo riletto, sotto la guida di Luca Badini Confalonieri, il “Perché non possiamo non dirci cristiani “, un piccolo, grande saggio che il filosofo scrisse a Pollone nel 1942. Proprio le parole del laico Croce servono a comprendere il significato davvero ecumenico del Cristianesimo di questo Papa non incentrato sui dogmi e sulle cerimonie religiose, ma sui valori dell’uomo predicati da un Cristo, resosi a sua volta uomo. Questa Humanitas Cristiana e’ il grande messaggio del Papa argentino e piemontese. Nel secolo scorso fui tra i pochissimi intellettuali “laici” ad accogliere all’Universita’ di Torino papa Wojtyla. Rimasi colpito dal suo carisma, presi le distanze vigorosamente da chi non voleva il Papa all’Università ( i vari Firpo e laicisti vari ) ma non condivisi pienamente il suo discorso che proponeva un’idea di Università non compatibile con il pluralismo delle idee. Papa Francesco e’ riuscito davvero ad essere universale, aperto a tutti, nessuno escluso. E questo, a mio parere, resta l’essenza più vera del Cristianesimo.
Papa Francesco è ripartito oggi in elicottero verso il Vaticano, dopo la sua due giorni nell’Astigiano.
“Da qui mio padre è partito per emigrare in Argentina e in queste terre, preziose per i buoni prodotti del suolo e soprattutto per la genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici”. Così il Papa nell’omelia della messa nella Cattedrale di Asti, mentre ieri ha pranzato con agnolotti e bonet a Portacomaro a casa dell’anziana cugina Carla Rabezzana. Poi all’Angelus, il santo Padre ha salutato i fedeli in dialetto piemontese: “a la fame propri piasi’ encuntreve! (mi ha fatto piacere incontrarvi) e augurarvi: ch’a staga bin! (state bene). Il Papa ha parlato del dramma della guerra in Ucraina: “Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace con tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare la martoriata Ucraina. Diamoci da fare, continuiamo a pregare per la pace”
“Non abbiamo timore delle piazze. Già solo per il nostro percorso politico iniziato nelle scuole le guardiamo con simpatia e rispetto, saranno tanto più autorevoli quanto capaci di isolare e condannare le frange che si macchiano di fatti gravi come il manichino a testa giù del Presidente Giorgia Meloni. Al netto di questo il Ministero dell’Università e della ricerca è quel luogo dove ogni studente deve sentirsi a casa, anche tramite le sue rappresentanze. Noi ci siamo anche per questo: ascolteremo le posizioni di tutti, decideremo e lavoreremo” così il Sottosegretario al MUR Augusta Montaruli questa mattina a Skytg24.
Galleria Frejus: prova tecnica di emergenza
Nella galleria del Frejus, sulla linea Torino-Modane, si è svolta la notte scorsa una prova tecnica per verificare, in caso di emergenza, l’efficacia delle comunicazioni, interne e transfrontaliere, delle procedure e del coordinamento delle strutture di soccorso italiane e francesi nell’ambito del Piano Interno di Emergenza.
La simulazione, organizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) è stata effettuata di notte per non impattare sulla circolazione ferroviaria, che oggi si conferma regolare.
La prova tecnica ha permesso di collaudare anche le due sale crisi di Bardonecchia e di Modane, recentemente rinnovate. Con un investimento complessivo di oltre 200mila euro, entrambi i centri crisi sono dotati di avanzate apparecchiature informatiche, in grado di dialogare tra loro con traduzione simultanea in italiano e francese, e acquisire notizie utili per la gestione dell’emergenza.
SCENARIO DELL’ESERCITAZIONE
Lo scenario prospettato è stato di un ipotetico principio d’incendio provocato da un’avaria a bordo di un treno merci con sostanze pericolose.
Secondo le procedure, in questi casi il personale di bordo richiede immediatamente il soccorso tecnico al dirigente movimento della stazione di Bardonecchia.
La simulazione ha poi coinvolto i Vigili del Fuoco francesi (lato Modane) che a bordo di un treno in grado di marciare anche su strada sono intervenuti per domare il simulato incendio (la galleria del Frejus è dotata di un impianto idrico antincendio) e consentire la messa in sicurezza del figurante personale di bordo, del materiale rotabile e dell’infrastruttura ferroviaria.
Sono stati attivati i protocolli di comunicazione previsti per la gestione dell’emergenza e tutto si è svolto secondo procedura.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. Al Teatro Colosseo i Calibro 35 presentano “Scacco al maestro” , omaggio dal vivo a Morricone.
Martedì. Al Blah Blah si esibiscono i Be The Wolf. Al Teatro Colosseo l’ex Spandau Ballet Tony Hadley ,festeggia in concerto i 40 anni di carriera. Nel Duomo delle OGR l’ex Ritmo Tribale Edda è di scena affiancato da Gianni Maroccolo preceduto da Niccolo’ Bosio. Al Museo d’Arte Orientale per la mostra “Buddha10”, si esibisce l’artista indiano Tadleeh.
Mercoledì. Al Magazzino sul Po è di scena la cantautrice Giove. Al Blah Blah suona il trio londinese Jo Carley & The Old Dry Skulls.
Giovedì. Al Cafè Neruda suona il trio di Marco Parodi con un tributo a Django Reinhardt. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Maurizio Carucci. Al Blah Blah suonano i Brassvolè. All’Off Topic è di scena il trio femminile Mèlo-Coton. Allo Spazio 211 si esibiscono Immanuel Casto e Romina Falconi. Al Jazz Club il quartetto del chitarrista Max Gallo rende omaggio a WesMontgomery e George Benson. Al Magazzino sul Po suonano i Zagara. Alloo Ziggy è di scena Amaury Cambuzat, impegnato a rielaborare i classici degli Ulan Bator.
Venerdì. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Tons. All’Off Topic suona la Rhabdomantic Orchestra . Allo Spazio 211 è di scena Ibisco.
Sabato. Al Jazz Club si esibisce il crooner Roberto Galanto. Al Teatro Concordia di Venaria è di scena il rapper Capo Plaza. Al Cap 10100 suonano i Melancholia. Al Bunker si esibisce Chris Obey. Al Folk Club è di scena Filippo Graziani (figlio di Ivan). Allo Ziggy suonano gli Axeblade e Hounds.
Domenica. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce il Canzoniere Grecanico Salentino. Al Teatro Regio Claudio Baglioni ripropone il recital “Dodici note”.
Pier Luigi Fuggetta