La spesa media nei saldi in programma a Torino e in Piemonte dal 5 gennaio al 2 marzo sarà secondo le stime dei commercianti di 140-160 euro contro i 150-180 della scorsa stagione. In calo sarebbe anche la percentuale dei consumatori che dice di voler approfittare degli sconti: il 40% contro il 42% dei precedenti saldi invernali. Inoltre secondo i commercianti dopo le festività trascorse all’insegna del risparmio, i clienti potrebbero non compensare con i saldi le minori spese delle settimane precedenti. Fa ben sperare che i saldi partano in un week end lungo come quello dell’Epifania con buone condizioni meteo.
I saldi invernali 2023, a Torino e in Piemonte, inizieranno giovedì 5 gennaio e proseguiranno per 8 settimane, come deciso dalla Regione Piemonte in conformità all’accordo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
I commercianti sperano in un rilancio dei consumi dopo mesi difficili.
Il Comune di Torino, con Ordinanza n. 7127 del 14 dicembre 2022, ha fissato in città il periodo di svolgimento dei saldi invernali dal 5 gennaio 2023 al 2 marzo 2023.
A Torino, nei negozi che effettuano i saldi, deve essere esposta copia dell’informativa per i consumatori con le principali regole osservate per i saldi di fine stagione. In caso di violazione di tali disposizioni il consumatore potrà rivolgersi alla Polizia Municipale.
La Pro Loco di Alpignano, in collaborazione con il Comune di Alpignano, ha ideato un ricco programma per le feste di Natale che ha scandito queste ultime settimane dell’anno 2022.
Per concludere il periodo delle festività, il giorno 6 gennaio verrà proposto un pomeriggio dedicato alla festa della befana e alla premiazione del concorso presepi con inizio intorno alle ore 16.30 al Palazzetto dello Sport di via Migliarone ad Alpignano, un evento della Pro Loco per far divertire i bambini e le famiglie e per augurare ai cittadini Buona Befana con uno spettacolo circense di alto livello.
Ci saranno infatti giocolieri acrobati e trampolieri di FEM Spettacoli con un’animazione speciale in onore della cara e vecchia Befana.
Il pomeriggio è realizzato in collaborazione con il Comune di Alpignano e con gli Amici dell’Ecomuseo Cruto e con il contributo di NovaCoop e Gelateria Mazzini.
A tutti i bambini presenti verrà regalata la calza della Befana con dolci sorprese. Ci sarà la possibilità di bere un caffè o una cioccolata calda oppure mangiare il popcorn con una bibita fresca.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti a sedere.
Il 6 gennaio si concluderà anche la esposizione delle pale dell’avvento all’interno del cortile basso del Castello dei missionari della Consolata con apertura dalle ore 9.30 alle 11.30
Ci sono diversi Comuni della montagna Canavesana presenti nella graduatoria dei beneficiari dei contributi in conto capitale per l’acquisto di mezzi d’opera necessari per lo svolgimento delle attività del servizio di sgombero neve della Regione Piemonte: la legge regionale n. 59 del 4 settembre 1979 ne riconosce infatti la pubblica utilità e ne favorisce l’organizzazione e l’attuazione con particolare riguardo alle aree montane. A tal fine, la legge 18 del 2022, “Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2022-2024”, ha previsto uno stanziamento di risorse pari a 400mila euro. La conferma della graduatoria è arrivata direttamente dal consigliere regionale leghista del territorio Andrea Cane, che ha commentato con queste parole: “Gli Enti Locali del Canavese che si sono aggiudicati il contributo regionale del bando che scadeva proprio alla vigilia del Santo Natale, con cui potranno acquistare attrezzature e mezzi d’opera per le attività di sgombero neve e per il trattamento antighiaccio. Sono Valprato Soana che riceverà 50mila euro, Levone a cui ne arriveranno 7.808, Ingria con 5.900 euro, Lemie con 5.185 euro, Viù con altri 1.976 e infine Alpette con 1.900”.
“Sappiamo bene – aggiunge il consigliere Cane – come nelle aree montane l’esercizio della viabilità costituisca un elemento essenziale delle comunicazioni e della vita associata e per questo rinnoviamo concretamente il sostegno ai sindaci che devono garantire il servizio alle loro comunità. Ringrazio quindi tutte queste Amministrazioni comunali per il loro impegno e un pensiero particolare va alla giunta della Regione Piemonte, in modo speciale al vicepresidente e assessore alla Montagna, il leghista Fabio Carosso: è grazie a questa squadra di cui sono onorato di farne parte che finalmente la montagna canavesana e piemontese in generale sta continuando a ricevere riconoscimenti e contributi. Tutto ciò è mio grande motivo di orgoglio e di speranza per il futuro dei nostri territori e delle future generazioni che decideranno di continuare ad abitarli, per le quali non posso che ribadire la mia più completa disponibilità per continuare a costruire insieme un Canavese sempre più accogliente e piacevole da vivere”.
Chi è sempre stato asintomatico e chi non presenta comunque sintomi da almeno 2 giorni può terminare l’isolamento dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare.
Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare risulti negativo.
Le persone immunodepresse possono terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.
Gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno 2 giorni, possono concludere l’isolamento non appena un test antigenico o molecolare risulta negativo.
I cittadini che hanno fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo possono terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare.
Il tampone può essere effettuato in farmacia oppure gratuitamente ad accesso diretto presso uno degli hotspot pubblici elencati su www.regione.piemonte.it
È obbligatorio, al termine dell’isolamento, l’uso di mascherine FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare di frequentare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.
Tutte queste disposizioni vengono comunque ricordate nell’sms che il cittadino riceve dopo l’accertamento della positività al Covid.
Coloro che hanno avuto contatti stretti con persone confermate positive devono applicare il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio indossare mascherine FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Covid è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare.
Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato.
L’ orologeria Sacchi di Novara chiude per sempre i battenti dopo più di 70 anni di storia. Il titolare, Armando Sacchi, va in pensione. Il 31 dicembre 2022 è stato il suo ultimo giorno di lavoro. Non c’è già più l’insegna sulle vetrine di via Mazzini 19. Oltre 70 anni fa ad avviare il negozio furono i genitori di Armando che, nel 1949, rilevarono un’orologeria in corso della Vittoria, per trasferirsi poi in via Mazzini.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
16esima giornata campionato serie A
Cremonese-Juventus 0-1
Milik J 91′
Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati perché,
per i bianconeri di Max Allegri,quella di oggi è la
settima vittoria consecutiva in campionato!Il Il
2023 della Juve inizia con una vittoria importantissima grazie ad un gol su un calcio di punizione calciato, magistralmente dall’attaccante polacco Milik. La Cremonese colleziona le occasioni migliori cogliendo anche due pali con Dessers e Afena-Gyan, ma viene battuta nel recupero della gara,al 91esimo minuto, dalla prodezza balistica dell’attaccante polacco. Nella Juve torna Chiesa,buona la sua gara nel secondo tempo e subito resosi pericoloso. I bianconeri mantengono il terzo posto a -2 dal Milan secondo.
E la Juve va ponendosi come la squadra più accreditata a contendere lo scudetto al capolista Napoli.
Enzo Grassano
Una nuova serie tv targata Groenlandia ha scalato le classifiche italiane, arrivando quasi al livello della tanto amata “Mare fuori”. Dalla sua uscita infatti ha conquistato il badge delle “più viste” dagli utenti della piattaforma di streaming, riscuotendo un enorme consenso. Si tratta de “La legge di Lidia Poet“, ambientata a Torino. La ricetta del suo successo è facilmente giustificabile dato che racchiude in sé tutti gli ingredienti per affascinare il grande pubblico: il recupero di una figura poco conosciuta, la fiction storica e una componente noir. La storia della prima donna ammessa all’esercizio dell’avvocatura viene dunque ripresa in una versione più pop e contemporanea che però non ha mancato di far storcere il naso ad alcuni.
Nella finzione la protagonista (Matilda De Angelis) non segue in toto le azioni del personaggio storico. L’unico segmento della trama che si attiene alla realtà è quello che la vede laurearsi in Legge presso l’Università di Torino, svolgere regolarmente il praticantato e superare l’esame per avvocati. Dopo l’iscrizione all’albo arriva però una contestazione che le vieta di praticare l’attività in quanto donna. Il motore narrativo della vicenda consiste nel suo desiderio di presentare un ricorso, mentre collabora con il fratello in qualità di sua assistente legale.
I dettagli però cambiano vertiginosamente. Nello sceneggiato la donna continua a lavorare, occultandosi dietro ad Enrico Poet e accettando i clienti al posto suo. Difende dei casi disperati, caratterizzati da condizioni sociali difficilmente riscattabili e da scarse possibilità economiche con un solo intento: svelare la verità. Con l’aiuto di suo cognato, il giornalista Jacopo Barberis (Eduardo Scarpetta), riesce a indagare sul campo e a ottenere delle informazioni decisive per la difesa dei propri imputati. Finge infatti di essere una sua collega e così riesce ad interrogare i sospettati ed esaminare i luoghi del delitto. L’estrema vicinanza dei due porterà allo sviluppo di un interesse amoroso e a un inaspettato risvolto politico. I sei episodi si esauriscono sulla scia di diversi casi risolti dall’avvocata-detective, che alla fine riuscirà a raggiungere i propri scopi.
La maggior parte delle scene all’interno del tribunale sono state girate presso l’Ex Curia Maxima di Via Corte d’Appello e Palazzo Falletti Barolo. Invece la redazione della testata giornalistica in cui Barberis scrive è situata a Palazzo dei Cavalieri. Inoltre le riprese dall’alto della città presentano una chicca che gli spettatori più attenti sicuramente avranno notato: una versione incompleta della Mole Antonelliana, priva della cosiddetta “Lanterna”. Infatti la serie è ambientata nel 1883, momento in cui la guglia non era ancora presente.
Questo adattamento però non ha mancato di scatenare delle polemiche, soprattutto dagli eredi di Lidia Poet stessa. La pronipote infatti ha dichiarato di non avere apprezzato questa rappresentazione della propria antenata e di non capire come mai non si sia dato più credito alla vicenda reale. Altri parenti invece sono rimasti infastiditi dal modo in cui la protagonista è stata resa una caricatura, inappropriata per le limitazioni imposte all’epoca. Inoltre pare che fosse una donna seria e schiva, molto diversa dal carattere che dimostra lungo il corso di tutta la narrazione.
Non è poi tardata ad arrivare una precisazione: la prima avvocata d’Italia è databile a ben quattro secoli prima e corrisponde al nome di Giustina Rocca. Ciò non toglie la rilevanza di Lidia Poet e delle sue battaglie per il suffragio universale femminile e per la difesa delle fasce di popolazione più emarginate e indigenti. La sua caparbietà e la sua fermezza la porteranno a rientrare nell’ordine degli avvocati nel 1920, all’età di sessantacinque anni.
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Francesca Pozzo
Toro sorpreso!
Djuric V
Miranchuk T
Un Toro maldestro ed un po’ confusionario viene fermato sul pari da un Verona concentrato e determinato. I granata di Juric dominano nel primo tempo sul piano del gioco ma creano pochissime occasioni da gol degne di nota: si sente la mancanza di un vero centravanti che mette il pallone in rete,infatti passa in vantaggio, allo scadere del primo tempo, il Verona con un gol di testa del centravanti,spilungone, Djuric,con un bel colpo di testa in area,con la complicità di una disattenta difesa granata.
Nel secondo tempo scende in campo un Toro più convinto e grintoso ed è così che arriva, al 64′,il gol del pareggio con un gran tiro di fantasia ad opera di Miranchuk: il pallone s’insacca sotto il sette, dove Montipò non può fare nulla.
Alla fine Lukic manca, clamorosamente,il gol della vittoria.Subito dopo finisce la gara con un giusto pareggio.
Enzo Grassano