ilTorinese

Prima neve su Torino

Leggera nevicata sulla città nella notte, la prima della stagione a Torino. La precipitazione nevosa dovrebbe terminare in mattinata. Il tempo resterà nuvoloso con temperature massime di 3-4 gradi. La minima nella notte è scesa a meno 2.

Tre agenti aggrediti nel carcere di Torino

DETENUTO DA’ IN ESCANDESCENZA, IMPUGNA ESTINTORE, CONTUSI TRE POLIZIOTTI PENITENZIARI

La protesta del SAPPE  Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Ancora un fatto violento all’interno delle carceri piemontesi, ancora violenza ignobile nella struttura detentiva di Torino.

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto ieri nel carcere del capoluogo regionale: “Nella giornata  di ieri, presso la Casa circondariale di Torino,  intorno alle ore 17,35, un detenuto comune di origine colombiana, ubicato presso il padiglione detentivo A, ha aggredito proditoriamente tre Agenti di Polizia Penitenziaria per futili motivi. Il ristretto, dopo una visita effettuata con il sanitario, mentre veniva accompagnato nella propria cella si è  impossessato di un estintore. Durante la concitazione, i poliziotti riuscivano a  contenere il ristretto ma riportavano contusioni guaribili in 7 giorni. Ancora una volta, dunque, il SAPPE deve segnalare l’ennesimo episodio di aggressione nel carcere di Torino. La carenza di organico nel carcere torinese non è più tollerabile, soprattutto se si tiene conto che la casa circondariale è un Istituto di primo livello impegnato in modo costante nella gestione di detenuti problematici e psichiatrici. Agli Agenti va la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.

Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti contusi a Torino ed è impietoso nella sua denuncia: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, cosi come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine degli giorno. Ma sembra che a nessuno frega nulla”. “Importante e urgente”, prosegue, “è invece prevedere un nuovo modello custodiale. E’ infatti grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Non è certo lasciandoli ore a far nulla nelle celle e nei corridoi delle Sezioni che si favoriscono condizioni di trattamento e rieducazione come prevede la nostra Carta costituzionale“. Per questo Capece confida che “per la guida del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria venga individuata una persona per la Giustizia che non trascuri la situazione nelle nostre carceri, che resta allarmante con i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. E’ necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.

Una serata per avvicinarsi a Tiziano, Tintoretto e Veronese

A Saluzzo e a Torino, due incontri con Giovanni Carlo Federico Villa, curatore della mostra a Cuneo sui tre “giganti” della scuola veneta rinascimentale

Mercoledì 14 e martedì 20 dicembre, ore 18,30

Saluzzo (Cuneo)

Un viaggio illuminante fra i capolavori del “principe dei pittori”, Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 1576), del “più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura”, Tintoretto – Jacopo Robusti ( Venezia, 1518 – 1594), e del “tesorier dell’arte e dei colori”, Paolo Veronese (Verona, 1528 – Venezia, 1588). Tale si preannuncia e certamente sarà l’incontro con Giovanni Carlo Federico Villa, direttore del torinese “Palazzo Madama”, che mercoledì 14 dicembre, alle ore 18,30, presso la “Sala Tematica” della “Fondazione Bertoni” (piazza Montebello, 1) a Saluzzo, terrà una conferenza dal titolo “Tiziano, Tintoretto e Veronese rivali a Venezia”. L’incontro, a ingresso gratuito, sarà replicato martedì 20 dicembre, sempre alle ore 18,30, a Torino, presso la “Sala Turinetti” di “Gallerie d’Italia” (piazza San Carlo, 156). Entrambi gli appuntamenti, su prenotazione tramite il sito della “Fondazione CRC” (www.fondazionecrc.it), fanno parte delle iniziative collaterali al progetto espositivo promosso da “Fondazione CRC” e “Intesa Sanpaolo”, dal titolo I colori della fede a Venezia. Tiziano, Tintoretto e Veronese, inaugurato recentemente presso il “Complesso Monumentale di San Francesco” aCuneo (via Santa Maria, 10).

La mostra, ad accesso gratuito, è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19,30, fino a domenica 5 marzo 2023. Moltissime le iniziative collaterali per adulti e bambini: per informazioni e prenotazioni www.fondazionecrc.it


Racconta Giovanni Carlo Federico Villa: “Raccogliendo l’eredità tutta italiana di Giovanni Bellini, Tiziano, Tintoretto e Veronese hanno la capacità di definire una ‘signoria del colore’ che sarà il paradigma stesso della pittura moderna. E quello che si proporrà è il suggestivo racconto per immagini di capolavori capaci di contribuire a generare il mito della Serenissima Repubblica, quella Venezia che anche sull’arte fonda il proprio formidabile immaginario di Dominante”.

L’incontro sarà di nuovo replicato a gennaio del 2023, a Cuneo, Alba e Mondovì.

I possessori del biglietto di ingresso alla mostra “I colori della fede a Venezia. Tiziano, Tintoretto e Veronese” avranno diritto ad accedere con tariffa riffa ridotta alle “Gallerie d’Italia” di Milano, Napoli, Torino e Vicenza, fino al 30 giugno 2023.

g.m.

 

Nelle foto:

–       Giovanni Carlo Federico Villa

–       Tiziano: “L’Annunciazione”, 1563-1565, dalla Chiesa di San Salvador

–       Tintoretto: “L’ultima Cena”, 1561-1566, dalla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, detta San Trovaso

L’angolo della poesia: Salvatore Quasimodo


Di Gian Giacomo Della Porta / Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura nel 1959, e considerato uno dei più grandi poeti italiani del Ventesimo secolo, nacque a Modica nel 1901 e morì a Napoli nel 1968.

Oltre che per l’opera poetica, Salvatore Quasimodo è riconosciuto come uno tra i più importanti traduttori dei lirici greci e di opere teatrali di Moliere e di Shakespeare.

La fase creativa più importante della sua opera poetica si esprime all’inizio degli anni Trenta con le raccolte “Acque e terre”, “Oboe sommerso” e “Ed è  subito sera”, nelle quali sono evocati i ricordi di una Sicilia che nel suo cuore avverte sempre più lontana a causa del periodo post industriale.

Tratta dalla sua prima opera vi è una delle sue poesie più celebri intitolata “Vento a Tindari”, nella quale trasmette tutta la propria angoscia esistenziale per la sua terra natale, la Sicilia, che diventa il simbolo di una spensieratezza perduta insieme ai sogni dell’infanzia.

La Sicilia rimane un tema centrale nell’opera di Quasimodo, caratteristica che si riscontra in molti importanti autori nativi di questa terra. Anche nella seconda importante opera intitolata “Oboe sommerso”, in cui raggiunge la piena maturità  della sua voce poetica, riscontriamo una Sicilia identificata come terra depositaria della cultura greca. Da lì a poco sarebbe uscita la sua celebre traduzione dei lirici greci.

In quest’opera l’inquietudine del poeta si trasforma paradossalmente in una pace interiore affidata al rapporto tra il poeta stesso e la divinità.

Quasimodo, autore di uno dei testi più conosciuti in poesia dal titolo “Ed è  subito sera”, concentra in questa lirica i temi a lui più cari a livello esistenziale, quali la solitudine come conseguenza dell’incomunicabilità e il senso della precarietà della vita.

Considerato un poeta appartenente alla corrente ermetica, possiamo affermare che, attraverso l’utilizzo di stili e temi differenti Quasimodo non sia del tutto inquadrabile nel contesto dell’ermetismo, nel quale rientra a pieno titolo soltanto in una delle sue fasi poetiche.

 

VENTO A TINDARI

Tindari, mite ti so

fra larghi colli pensile sulle acque

delle isole dolci del dio,

oggi m’assali

e ti chini in cuore.

 

Salgo vertici aerei precipizi,

assorto al vento dei pini,

e la brigata che lieve m’accompagna

s’allontana nell’aria,

onda di suoni e amore,

e tu mi prendi

da cui male mi trassi

e paure d’ombre e di silenzi,

rifugi di dolcezze un tempo assidue

e morte d’anima

 

A te ignota è la terra

ove ogni giorno affondo

e segrete sillabe nutro:

altra luce ti sfoglia sopra i vetri

nella veste notturna,

e gioia non mia riposa

sul tuo grembo.

 

Aspro è l’esilio,

e la ricerca che chiudevo in te

d’armonia oggi si muta

in ansia precoce di morire;

e ogni amore è schermo alla tristezza,

tacito passo al buio

dove mi hai posto

amaro pane a rompere.

 

Tindari serena torna;

soave amico mi desta

che mi sporga nel cielo da una rupe

e io fingo timore a chi non sa

che vento profondo m’ha cercato.

 

 

ED È SUBITO SERA

 

Ognuno sta solo sul cuor della terra

trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera.

 

 

 

 

 

 

 

 

Vandali distruggono il presepe fatto dai bambini

Vandali hanno distrutto il presepe realizzato dai bambini in piazza Cavour a Vercelli, spaccando  le statue del bue e dell’asinello in cartapesta all’interno della  capanna. Il presepe era stato allestito dai bimbi delle Scuole Cristiane di Vercelli. È stata fatta a pezzi a sassate anche la cassetta delle lettere per Gesù Bambino.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

(foto di repertorio)

Morbido dolce di zucca

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Tipica del periodo autunnale, la zucca e’ l’ingrediente principe di questo morbido e delizioso dolce.

Una preparazione facile e veloce adatta alla prossima festa di Halloween.

Ingredienti

400gr. di zucca cotta a vapore
2 uova intere
120gr. di zucchero
100gr. di mandorle tritate a farina
50ml. di olio di semi di girasole
50gr. di maizena
Scorza di un limone
Cannella in polvere

Frullare nel mixer la polpa della zucca. In una terrina mescolare la polpa con le uova, lo zucchero e l’olio. Aggiungere poi le mandorle ridotte a farina, la maizena, la scorza grattugiata del limone ed una spolverata di cannella. Versare l’impasto in uno stampo (22cm.di diametro) foderato con carta forno e cuocere in forno a 170 gradi per circa un’ora.
Decorare a piacere con zucchero a velo.

Paperita Patty

Versamento saldo Imu, scadenza venerdì 16 dicembre

La Città di Torino informa

🏠 Venerdì 16 dicembre 2022 scade il termine per il versamento del saldo IMU.
Confermate le aliquote deliberate per l’acconto.

ℹ️ Informazioni alla pagina: http://www.comune.torino.it/tasse/iuc/imu/
☎️ Call center: 01101124857
📝 E’ possibile effettuare il calcolo del dovuto, stampare il modello F24 per il pagamento o pagarlo direttamente utilizzando il servizio di pagamento on-line su: https://www.riscotel.it/calcoloiuc/?comune=L219

Salsasio, raccolta per il restauro della chiesa antica

GRAZIE ALLA FARMACIA DON BOSCO E AI SUOI CLIENTI

CARMAGNOLA- La farmacia del borgo ha donato le offerte della raccolta al comitato “Chiesa Madonna della Neve”
La farmacia don Bosco di Salsasio ha chiuso la raccolta fondi per il restauro della chiesa antica di Salsasio con un totale di 745 euro e 73 centesimi raccolti grazie ai clienti che hanno messo la propria offerta nell’apposita urna presente all’interno della farmacia del borgo.
Le offerte raccolte sono state consegnate da parte di Sergio e Elena Sandrone, titolari della farmacia, al comitato “Chiesa Madonna della Neve” che segue la raccolta fondi per il restauro e la salvaguardia della storica chiesa madre del borgo carmagnolese.
Durante il momento di consegna dei soldi raccolti e del bonifico simbolico hanno preso parte oltre a Sergio Sandrone della farmacia don Bosco, anche il Parroco di Salsasio Don Iosif Patrascan e il presidente del comitato “Chiesa Madonna della Neve” Giuseppe Quattrocchio.
Sandrone ha spiegato che la farmacia ha pensato di raccogliere le offerte per il restauro della chiesa essendo il simbolo del borgo. La farmacia è l’unica del borgo e la famiglia Sandrone è di Salsasio e molto legata al borgo e alla sua chiesa.
Il presidente Quattrocchio intende ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta aiutando il comitato e la parrocchia a proseguire il percorso di restauro della chiesa.
Il Parroco don Iosif unendosi ai ringraziamenti del presidente ringrazia di vero cuore anche tutti coloro che ogni giorno si prendono cura della chiesa rendendola accogliente, pulita e sempre aperta ai fedeli.
All’interno della chiesa è custodita anche la statua della Madonna della Mercede, Patrona di Salsasio, e proprio nella chiesa del borgo è stata Battezzata la Beata Madre Enrichetta Dominici con i nomi di Anna Caterina Maria. Nella chiesa di Salsasio riposano anche i resti di due parroci del borgo, si tratta del Canonico Gian Pietro Spanzotti parroco dal 1695 al 1750 e del Canonico Simone Chicco parroco dal 1761 al 1793.
È possibile fare la propria donazione anche tramite bonifico bancario intestato a “Comitato Chiesa Madonna della Neve” – IBAN: IT67I0883330262000160100497
La farmacia don bosco di Salsasio intanto prosegue con le sue raccolte fondi. In passato sono state raccolte offerte per la Fidas di Salsasio e per l’associazione Karmadonne. Ora dopo la raccolta per la chiesa antica del borgo si raccolgono offerte per l’associazione i Talenti del futuro che segue ragazzi e ragazze autistici e disabili e che ha sede sempre a Salsasio.
Le offerte raccolte arrivano grazie ai servizi gratuiti che offre la farmacia don Bosco e anche tramite tutti coloro che intendono partecipare mettendo la propria offerta.

Ivan Quattrocchio

Portavoce delle Parrocchie di Salsasio, Casanova e Vallongo

Le criticità della raccolta rifiuti infiammano il dibattito in consiglio comunale

In apertura della seduta del consiglio comunale di ieri  il sindaco ha risposto a due richieste di comunicazioni in aula, presentate da Elena Maccanti (Lega) e Paola Ambrogio (Fd’I), relative alle criticità del servizio di igiene urbana.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha riferito di una riunione svoltasi ieri mattina tra l’amministrazione comunale e i vertici AMIAT, incontro richiesto dalla Città per una situazione emersa come critica alla luce di varie segnalazione giunte da cittadini e organi di stampa.

Lo scopo principale, ha precisato Lo Russo, è quello di individuare le migliori modalità di raccolta differenziata al fine di incrementarla: il Comune non vuole interferire nelle scelte in campo tecnico, di pertinenza dell’azienda partecipata. Torino è variegata dal punto di vista sociale e urbanistico, ha aggiunto il sindaco: questo fa sì che occorrano correzioni in corso d’opera dei vari sistemi di raccolta differenziata: in un’ottica di collaborazione con AMIAT, si cerca di individuare le soluzioni più opportune, zone per zona.

Nella riunione, ha poi informato il primo cittadino, al netto di attività già realizzate (come il nuovo personale per lo spazzamento), AMIAT ha proposto: maggiore frequenza di passaggi, anche domenicale (in accordo con OOSS); possibilità di aggiungere 45 cassonetti, a partire da San Salvario; miglior taratura dei passaggi in alcune zone della città. Da parte sua, il comune effettuerà un monitoraggio periodico, con report da parte dell’azienda

Il piano di lavoro per il 2023, ha poi sottolineato Lo Russo, avrà come obiettivo quello di incrementare la raccolta differenziata ed estenderla a zone ancora sprovviste: le tecniche di raccolta devono essere scelte in modo pragmatico, con obiettivo di un’efficace pulizia della città. AMIAT dovrà formulare proposte tecniche per realizzare questo obiettivo, al Comune serve che siano risolti i problemi, ogni suggerimento migliorativo sarà ben accetto.

Occorreranno anche, ha concluso il sindaco, adeguate campagne di comunicazione, poiché occorre anche la buona educazione da parte di cittadini e cittadine, i quali non devono però incontrare difficoltà nel corretto smaltimento dei rifiuti. Occorre un patto di mutua convivenza sull’igiene urbana, al quale dobbiamo concorrere tutti e tutte.

Alla relazione del sindaco ha fatto seguito un ampio dibattito:

Giuseppe Catizone (Lega): Le pecche ravvisate del sistema sono da addebitare in chi gestisce il servizio. Se ha funzionato l’esperimento delle ecoisole in corso Traiano non vuole dire che si possa replicare con lo stesso risultato in tutta la città. Nella zona nord della città le condizioni sono diverse. Serve tarare meglio i passaggi, una comunicazione più aggressiva, non basta certo un volantino nelle buche, ispettori ecologici nei dintorni delle eco isole.

Enzo Liardo (FdI): Con il porta a porta stavamo andando nella giusta direzione, con buoni risultati confermati. Si sarebbe potuto replicare in tutta la città invece si sono scelte le eco isole dove è complicato conferire i rifiuti. Perché rimarranno aperte con la parte indifferenziata piena e la differenziata vuota, con rifiuti abbandonati per strada per colpa del sistema delle tessere davvero troppo complicato.

Nadia Conticelli (PD): Il tema della raccolta differenziata è delicato, direttamente collegato alla composizione sociale del territorio. Ma è un cambio di mentalità. Perché la questione tecnica si può risolvere ma o partiamo dal presupposto che la questione dei rifiuti ci riguarda tutti oppure non se ne esce. Serve mediazione, perché non importa la forma del bidone, ma coinvolgere le persone per accompagnare il passaggio alle eco isole ed un costante monitoraggio dei risultati raggiunti.

La questione è colpa anche del menefreghismo di molte persone – ha dichiarato Silvio Viale (Lista Civica per Torino) – e la Città, oltre a sensibilizzare la popolazione, dovrebbe punire i comportamenti scorretti con multe. Bisogna inoltre favorire l’uso della tessera, anche tramite app su telefonino.

Per Andrea Russi (M5S) il problema non sono le ecoisole, che necessitano comunque di un periodo di assestamento. Dall’attuale Amministrazione – ha aggiunto – ci aspettiamo un monitoraggio continuo, anche nei week-end, e non soltanto dichiarazioni di intenti. Non basta scagliarsi sugli operatori, ma occorre sensibilizzare la cittadinanza e sollecitare Amiat a intervenire più puntualmente – ha concluso.

Continueremo l’analisi sul sistema della raccolta differenziata nella Sesta Commissione consiliare – ha affermato Claudio Cerrato (PD) – e procederemo con ulteriori audizioni e approfondimenti.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima): Un anno fa il sindaco dichiarava che Torino era sporca e bisogna intervenire. Ad un anno di distanza la situazione non è cambiata, certo non è migliorata. Le soluzioni possono essere tante, basta guardarsi intorno in Italia e in Europa. Ma trovato il metodo bisogna adottare il modo migliore per comunicare le nuove modalità del servizio.

Lavoriamo per migliorare, ha concluso il sindaco Lo Russo, sapendo che la città non sarà mai pulita abbastanza per le aspettative, che sono giustamente alte. Per questa amministrazione si potrà fare sempre meglio, coi sono stati dei miglioramenti quest’anno ma non ci basta, lasciamo giudicare i cittadini. Le soluzioni non hanno colore politiche, ci sono soluzioni pratiche da scegliere in base ad efficacia. Abbiamo atteggiamento proattivo, noi non siamo tecnici della raccolta rifiuti, spetta all’azienda, ha ribadito il sindaco, specificando come sia giusto attuare un sistema sanzionatorio, ma va promossa cultura della raccolta differenziata. E’ fisiologico che ci siano dei maleducati in città. Servirà una campagna positiva, nei quartieri più difficili, a partire dalle scuole. Siamo in una fase di transizione dall’indifferenziata alle ecoisole, dobbiamo scommettere sui nostri concittadini, a cominciare dai giovanissimi: questo nell’interesse dell’intera città, ha così terminato il primo cittadino.

Manovra, Grimaldi (Verdi Sinistra): “centinaia di emendamenti per una vera e propria contromanovra”

“Abbiamo presentato duecento emendamenti alla legge di bilancio, di cui i 34 che otterranno il parere del Governo rappresentano il cuore, i principi di una vera e propria contromanovra” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

 

“Dall’introduzione di un’imposta straordinaria sui grandi patrimoni alla difesa del reddito di cittadinanza, dal mantenimento del POS per qualsiasi importo alla riduzione progressiva della soglia del contante, dalla tassazione al 100% degli extraprofitti dei grandi gestori energetici al sostegno al trasporto pubblico locale e a un fondo rotativo per l’efficienza energetica e le rinnovabili, dall’aumento del fondo integrativo per le borse di studio alla gratuità dell’istruzione e formazione universitaria, dal congedo di paternità al no al ponte sullo stretto di Messina, dal salario minimo legale con indicizzazione di stipendi e pensioni al contrasto allo sfruttamento di fonti fossili con l’aumento dei canoni estrattivi, dall’incremento del fondo per la morosità incolpevole al rafforzamento dell’assistenza domiciliare” – prosegue Grimaldi. – “Per noi la missione è chiara: alzare i salari, ridurre le ingiustizie, abbassare le emissioni e proseguire con decisione sulla strada della transizione ecologica”.