ilTorinese

Merlo. Regione Piemonte, subito un confronto sui temi della montagna

Anche in vista del voto del prossimo anno.

“Il nuovo, e diverso, modello di sviluppo della montagna non può che entrare di diritto nel dibattito della prossima campagna elettorale della Regione Piemonte. Certo, ci vuole oltre un anno in vista del voto ma è importante che il confronto inizi al più presto, soprattutto dopo le vicende che hanno contrassegnato quest’ultima annata in molte località montane note per la loro vocazione turistica e anche sportiva. A cominciare dal comparto territoriale della Via Lattea, ma non solo ovviamente.
In discussione, infatti, c’è il capitolo di come potenziare e consolidare un ‘nuovo turismo’ da un lato e come garantire la vita normale dei cittadini nelle zone montane dall’altro senza disperdere ulteriori e ingenti risorse pubbliche. Come il caso dell’innevamento artificiale ha evidenziato.
Ecco perchè la recente iniziativa promossa dall’Uncem sulla necessità di avviare un ‘tavolo’ di riflessione e di iniziativa su questi temi adesso non può più subire ulteriori rinvii. Perchè anche se la montagna non conta un elettorato consistente, è altresì vero che da come i singoli schieramenti politici affronteranno questo tema si capirà come vogliono rilanciare lo sviluppo economico complessivo del Piemonte. Un tema, questo, su cui la stragrande maggioranza dei cittadini piemontesi è, oggi, particolarmente attenta”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci. 

Lo zio di una studentessa minaccia gli insegnanti

I carabinieri sono dovuti intervenire a Biella in corso Pella in un istituto di formazione. Sono stati chiamati per porre fine a un diverbio  tra i genitori di una studentessa e un professore, per via della condotta della ragazza. Nel frattempo lo zio della studentessa aveva minacciato gli insegnanti presenti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Quelle partite a pallacanestro dai Salesiani tanti anni fa. Quando d’inverno faceva ancora freddo

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTÀ

Manco gennaio ci fermava. E oltre 50 anni fa faceva tanto ma tanto freddo.  Noi non lo sentivamo… e mai un raffreddore.

Tutti i giorni, proprio tutti i giorni a giocare  a Basket, o come si diceva allora Pallacanestro. Il primo ragazzo di colore, precisamente il primo giocatore statunitense che vedemmo fu all’oratorio Giovanni Agnelli. Anno 72 al massimo 73. L’Auxilium Basket Agnelli era salito dalla c alla b. Giocavamo sempre gli allenamenti al Gesù Operaio.  Sotto la chiesa la palestra, e le partite di campionato nel cortile della scuola salesiani Monterosa. E, appunto,  che freddo. Gli spogliatoi del campi di calcio servivano anche per noi cestisti.
Magliette mezza manica di puro acrilico e le tute erano affari nostri. E poi le mitiche Superga. Costavano 4500 lire, uno sproposito.
Alla domenica si spendevano al massimo 200 lire. 5o lire il biglietto del cinema ed il resto voluttà come le spirali di liquirizia. Non vorrei dire 5 lire ognuno. Ma, mamma mia,  se eravamo felici e soprattutto sereni. Si Puzzava di canfora. Ci serviva nel combattere il freddo. Negli occhi la neve accumulata e prima spalata.  Non si usavano cappelli,  sciarpe, o guanti.  Pochi di noi avevano il cappotto. Eppure nulla raffreddori o febbre mai e poi mai. Altro che palchetto o tartan.  Il campo era di cemento puro. Addirittura l’altezza di un canestro era più bassa di 10 centimetri del regolamentare. Poi grande spargimento di sale contro le ghiacciate. E pure la nebbia ce ne metteva del suo. Pure i palloni erano di bassa qualità.  Tenevamo come una reliquia solo quello usato solo per le partite. Il primo pallone di cuoio, marca Voit, lo conosciamo alla Ginnastica, via Magenta, in pieno centro e limitrofa al quartiere Crocetta dove ci stavano i ricchi. Eppure anche il Don Bosco della Crocetta, in via Piazzi non aveva palestra e si giocava all l’aperto. Dopo si sarebbero costruite delle palestre.  Ma molto ma molto dopo.
In compenso c’era il pallone a Vadocco.
Proprio l’oratorio fondato direttamente da Don Bosco. In quegli anni sentivi ancora “l’odore del Risorgimento “. Fu in quel periodo che  mi innamorai della Storia ed in particolare del Risorgimento. Dalla massoneria a Garibaldi passando da Cavour e Mazzini. Fieri di essere Torinesi. Fieri in tutto. Persino le fabbriche che davano sempre quel senso di tristezza.
E dipendeva da come la vedevi:  o il bieco padrone o la santità della classe operaia. Barriera di Milano era anche se non soprattutto fatta di artigiani.
Tanti falegnami ed ancora il gusto di mettere a posto le cose. Della serie non si butta mai via nulla. Anche il mercato assiepato di piazza Foroni ribattezzata piazza Cerignola.
Ovviamente perché la comunità pugliese era la più numerosa. Mia zia, sorella di mia madre,  ne aveva sposato uno di pugliese. Letteralmente spari’ lasciandola sola con una figlia, mia cugina Guglia Moschelli. E del resto anche loro mezzi piemontesi, visto che arrivavano da Linguaglossa,  in provincia di Catania, proprio alla falde dell Etna dove la terra è nera come la pece. Ed i tuoi amici. Dal Sud come dal Veneto. O i fratelli Mitton istriani (e proprio una delle famiglie storiche del Basket piemontese) loro del San Gaetano vicino alla Manifattura Tabacchi. Oltre il cimitero monumentale. Da quelle parti quando si doveva andare in centro si diceva : andiamo in città. Le colate di cemento oltre la ferrovia di Vanchiglia. Era una linea da anni in disuso che di fatto tagliava in due la Barriera. Con la Stura dove qualche volta si faceva il bagno. Per arrivarci un viaggio lungo e a piedi. Vero,  c’era chi di noi aveva le biciclette. Ma avevamo paura dei ladri.  Le si utilizzava con il ” contagocce ” . Ho persino corso, da ultra dilettante,  nella scuderia di Pezzani che aggiustava e vendeva bici. In via Feletto quasi angolo corso Vercelli. Smisi di correre perché non ero un granché. Gambe troppo piccole e tozze per poter correre.
E poi quel giovane prete che mi disse: sei alto per la tua età. Cominciamo con il mini bastet.
Piccoli canestri e piccoli palloni e tanta contentezza. La messa finiva alle 10 e mezz’ora dopo le piccole partite tra di noi.
Poi il grande salto. Torneo Fip prima fascia: categoria ragazzi. E per un po’ di anni si giocava tutti i sacrosanti giorni. Alla domenica addirittura die partite. Una al mattino e una al pomeriggio. Poi,  nel tardo pomeriggio fino alla palestra Rfks oltre Po.  Due pullman: il 57 fino in corso Matteotti ed il 68, Capolinea in piazza Zara e poi viale Dogali. Giocava l’Auxilium Basket Agnelli in serie C per essere promossa. E il grande salto al palazzetto dello Sport Al parco Ruffini.
Piano piano, Torino stava diventando una delle capitali italiane del Basket.
Tutto questo grazie anche agli oratori salesiani. Ma…..come al solito…altri tempi.
Ed il freddo?  C’era ed era anche tanto.
Ma bastava un po’di canfora e molta corsa e passava tutto. Appunto altri tempi. Tante vite fa.

PATRIZIO TOSETTO

Nucleare. Ruffino (Azione): Ministro Pichetto intervenga subito su Sogin

“Il ministro Pichetto Fratin intervenga immediatamente su Sogin, società statale che non funziona e che in 20 anni si è distinta solo per scandali e perdite, tanto da essere stata commissariata lo scorso giugno. Non bastano però impegni generici, servono fatti concreti. Le risposte fornite dal ministro non possono perciò lasciarci soddisfatti”. Lo dichiara la deputata di Azione Daniela Ruffino a proposito della risposta del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, all’interrogazione da lei presentata sul caso Sogin. “Speriamo che le date fornite dal ministro Fratin rispondano a qualcosa di concreto – aggiunge – ma siamo molto perplessi sui vari progetti per la gestione e per lo smaltimento dei rifiuti nucleari e radioattivi di cui Sogin ha la responsabilità, che sono ormai non solo una necessità ma anche un’urgenza nazionale. Ancora non ci sono novità su dove saranno depositate le scorie nucleari, con la proposta di Cnai (Carta Nazionale delle Aree Idonee) secretata da mesi. Ed è di oggi la notizia che la Francia non ritirerà più i nostri rifiuti radioattivi finché non decideremo dove e quando sarà costruito il deposito nazionale. Sui territori, visto il pessimo operato di questi anni, non c’è più fiducia in Sogin, nemmeno dopo il commissariamento: i direttori sono gli stessi, non c’è stato alcun rilancio e il destino della società è nelle mani di chi l’ha affossata. L’Italia ha bisogno di chiudere col vecchio nucleare e di lanciare il nuovo – conclude Ruffino – ma andando avanti così sarà impossibile e il Terzo Polo non ci sta”.

Rivolta in carcere a Torino. Poliziotti feriti, celle danneggiate

DETENUTI CONTESTANO I TRASFERIMENTI. SAPPE: ORA BASTA!

 

Mattinata di follia nel carcere di Torino per la protesta di un gruppo di detenuti che hanno dato vita ad una violenta rivolta  dopo avere saputo di un loro trasferimento in altre sedi. E protesta con veemenza la Polizia Penitenziaria, per una situazione esplosiva che era stata annunciata da mesi ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria nazionale e regionale ma rispetto alla quale nessun provvedimento era stato assunto. Ricostruisce l’accaduto Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Si è vissuta nel carcere di Torino una situazione di altissima tensione. Intorno alle 9 una decina di detenuti, preso atto del loro trasferimento presso altri istituti penitenziari, hanno   dato vita a una forte protesta sfociata in atti di autolesionismo e danni celle (incendio, distruzione neon e suppellettili, etc). Nella fase di esecuzione delle disposizioni di trasferimento, un ispettore e due agenti sono stati aggrediti riportando traumi e contusioni, poi giudicate guaribili dai 10 ai 5 giorni. Si tratta di eventi violenti conseguenza della grave situazione penitenziaria già ampiamente annunciata dal SAPPE, aggravata anche dalla mancanza di personale di Polizia nel carcere torinese”. 

Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, “i gravi episodi avvenuti nel carcere di Torino, che non hanno avuto un tragico epilogo grazie all’attenzione ed alla prontezza del personale di Polizia penitenziaria, riporta drammaticamente d’attualità la grave situazione penitenziaria”. Capece ricorda che poche settimane fa  “il SAPPE aveva preannunciato lo stato di agitazione del Personale per l’assenza di provvedimenti che contrastino le continue violenze in carcere e le aggressioni alle donne e agli uomini in divisa. Riteniamo che la grave situazione in cui versano le carceri italiane imponga un’inversione di marcia da parte del vertice politico e amministrativo del Ministero della Giustizia e più in generale del governo. Il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria poco e nulla hanno fatto per porre soluzione alle troppe problematiche che caratterizzano la quotidianità professionale dei poliziotti penitenziari: ma non si può continuare a tergiversare! Non si perde altro prezioso tempo nel non mettere in atto immediate strategie di contrasto del disagio che vivono gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria è irresponsabile”.

Scialpinista torinese muore travolto da una valanga

Uno scialpinista torinese 49enne, è morto travolto in tarda mattinata da una valanga distaccatasi nei pressi di Punta Chaligne, a 2.400 metri, in Valle d’Aosta.  L’uomo è rimasto sepolto sotto la neve mentre si trovava con un amico che è riuscito a salvarsi. Sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano e l’elicottero della Guardia di Finanza ma non è stato possibile salvargli la vita.

Juve umiliata. Napoli-Juventus 5-1

18esima giornata campionato serie A

Osimhen 2 N
Kvarathskhelia N
Rrhamani N
Elmas
Di Maria J

Il Napoli batte 5-1 la Juventus al Maradona nella gara di cartello che apre la 18esima giornata e va sempre più in fuga al comando della classifica portandosi a +10 sulla Juventus e sul Milan (impegnato sabato a Lecce). Impressionante – per qualità e intensità – la grande prova di forza degli azzurri di Spalletti che conferma di essere la squadra prima candidata a vincere lo scudetto.
Finisce 5-1, come nel 1990 in Supercoppa. All’epoca c’era Maradona. Oggi c’è una squadra dove spiccano non solo Osimhen e Kvaratskhelia ma un intero collettivo che ha nascosto la Juventus, tornata normale dopo otto vittorie consecutive e la difesa non più rocciosa.
Un altro dato statistico: l’ultima sconfitta per 5-1 in campionato fu subita dalla Juve esattamente 30 anni fa a Pescara contro il Pescara in cui militava l’attuale allenatore bianconero Max Allegri che segnò anche un gol in quella sfida.

Enzo Grassano

Si celebra la Giornata del Valore Alpino

Prima Giornata regionale del Valore Alpino

Martedì 17 gennaio, il Consiglio regionale aprirà i lavori dell’Aula con la celebrazione della prima Giornata regionale del Valore Alpino, istituita con legge. Saranno presenti le autorità, i consiglieri nazionali e i presidenti delle diciannove sezioni piemontesi dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) con i loro vessilli.

Al termine della celebrazione, alle ore 12, sempre in Aula consiliare, è previsto un incontro con la stampa in cui si parlerà del Valore Alpino, portando esempi concreti dell’attività svolta da ANA in Piemonte nel 2022, e delle prospettive future, alla luce anche di quanto previsto dalla legge regionale.

All’incontro interverranno il presidente del Consiglio, Stefano Allasia, e il vicepresidente nazionale ANA, Gian Mario Gervasoni.

Bimbo di sei anni investito mentre attraversa sulle strisce

Un bambino  di 6 anni è stato investito e trasportato in ospedale in codice giallo. Il fatto è accaduto a Biella dove il bimbo stava attraversando sulle strisce in via Macalle’ quando un’auto guidata da una donna lo ha travolto. È stato soccorso dal 118.

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