ilTorinese

Controlli della polizia stradale, centinaia di multe in tangenziale

Rilevate 374 infrazioni per superamento dei limiti di velocita’

Sempre più incisivi i controlli sul territorio della Polizia di Stato che presidia le nostre autostrade.

A partire dal 1 gennaio sulle tratte autostradali in gestione ad Ativa S.p.A. è operativa una riduzione dei limiti di velocità finalizzata al miglioramento della sicurezza del traffico. Tra le maggiori cause di incidentalità vi è infatti proprio l’eccesso di velocità.

Gli automobilisti dovranno fare attenzione a non premere troppo l’acceleratore. Rispetto ai precedenti 130 km/h, infatti, non potranno essere superati i 110 km/h.

Nei giorni scorsi, la Sottosezione autostradale di Torino, con sede a Settimo Torinese, ha svolto servizi mirati al rilevamento della velocità sull’autostrada A5 Torino-Aosta, sulla Bretella Ivrea-Santhià, sulle Tangenziali Nord e Sud di Torino e sul Raccordo del Pinerolese. Gli operatori si sono avvalsi di postazioni mobili opportunamente segnalate e di postazioni fisse collocate negli appositi box installati sulla tratta autostradale.

I risultati devono indurre tutti ad una guida più consapevole. In soli tre giorni sono state rilevate 374 infrazioni e in più di 30 casi, gli automobilisti hanno superato di oltre 40 km/h i limiti di velocità, vedendosi applicare la sanzione accessoria della sospensione della patente.

Topi d’appartamento fingono di dormire per evitare le manette

Due cittadini tunisini di venticinque anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziati di tentato furto in concorso.

L’intervento è nato dalla segnalazione di un uomo al NUE 112 che riferiva di aver visto due soggetti intenti a rompere la finestra di un appartamento di via Aosta per poi successivamente introdursi all’interno.

Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano, giunti prontamente sul posto, hanno individuato il richiedente che li ha accompagnati sul retro dell’alloggio. Qui i poliziotti hanno notato la serranda divelta e la finestra danneggiata e, una volta entrati in casa, hanno trovato due giovani, nella camera da letto, che facevano finta di dormire. Sottoposti a controllo, venivano rinvenuti in possesso dei due tunisini un telefono cellulare e due collane di cui non riuscivano a giustificare la provenienza e verosimilmente frutto dell’attività illecita.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato furto in concorso sono stati entrambi tratti in arresto.

Riunito il Coordinamento Torino Ovest di Europa Verde

Riceviamo e pubblichiamo 


Un confronto   sul piano programmatico politico

Sono molti i temi che accomunano i comuni di Grugliasco Collegno e Rivoli e Pianezza ed Alpignano, dalla mobilità sostenibile, in particolar modo lo sviluppo delle nove fermate metropolitana e il coordinamento con trasporto pubblico locale  al miglioramento della raccolta differenziata  e del nuovo piano rifiuti Regionale .

Tra i molti argomenti trattati è stata posta particolare attenzione ai temi sulla riduzione del consumo del suolo soprattutto in virtù dei nuovi sviluppi urbanistici dell’area ovest con l’arrivo del nuovo fermata della metropolitana e delle università .

All’incontro rappresentante il coordinatore della del coordinamento Torino sud di Europa Verde Andrea Giuliana con  cui si è affrontato il futuro del termo valutativa del Gerbido e del nuovo piano regionale dei rifiuti.

Presente anche CoPortavoce  provinciale di Europa Verde Torino Frosina Fabrizio che ha dichiarato, in questi mesi siamo riusciti ad ampliare la nostra presenza sui territori della zona ovest partendo dalle elezioni amministrative di GRUGLIASCO Europa Verde, il prossimo impegni elettorali del 2023 nella zona con Pianezza nel 2024 con Rivoli e Collegno proseguiranno sulla stessa linea politica,  per  di portare avanti il nostro contributo coalizione del centro sinistra fermo restando che le nostre tematiche rimarranno primarie sulla redazione dei programmi elettorali di coalizione. Presenti, propositivi ma non scontati.

La nostra presenza in parlamento nel gruppo Verdi Sinistra  ci permette di portare le nostre istanze  in Parlamento e grazie all’ottimo lavoro del gruppo parlamentare riusciamo ad ottenere maggiore visibilità ed attenzione da parte dei mass-media.

La presenza di Giorgio Bertola consigliere di Europa Verde Verdi in consiglio comunale è un grande stimolo e grazie alla sua esperienza e grande competenza ci permette di essere più efficaci sul territorio,

Alex Langer  ci ricordava che la LA CONVERSIONE ECOLOGICA POTRÀ AFFERMARSI SOLTANTO SE APPARIRÀ SOCIALMENTE DESIDERABILE, ed oggi moltissimi cittadini sono oramai spaventati da quello che sta succedendo e sono disposti a sacrifici e cambiare le proprie abitudini, rendendo la conversione ecologica “socialmente desiderabile” per paura e non per convinzione.

Allarmi catastrofisti, lamenti, manifestazioni, boicottaggi, atti di disobbedienza civile deve  aiutare a riconoscere l’emergenza in corso. La cause sono  palesi e gli strumenti per rimediare  anche se tardivamente sono stati definiti  ma manca la volontà politica, soprattutto di questo governo, non sono state ancora comprese ed attuate.

 

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Cristina Comencini   “Flashback”      Feltrinelli    euro  18,00

Questo libro della regista, sceneggiatrice, drammaturga e scrittrice Cristina Comencini, è diviso in 4 parti strettamente collegate tra loro. In ognuna c’è un flasback, un breve lampo del passato che, attraverso un’amnesia globale transitoria, trascina la protagonista nei panni di 4 donne del passato, appartenenti a precisi momenti rivoluzionari.

Si tratta di episodi che le sono capitati davvero; brevi interruzionidella coscienza, in cui ci si stacca dal proprio io, e dalle quali si torna indietro senza gravi conseguenze.

E’ la sua opera più personale perché interseca la vita del padre –il regista Luigi Comencini- della madre e delle sorelle. Quasi un’autobiografia narrata attraverso 4 voci di altre epoche.

Ci ha lavorato a lungo, 4 anni, perché per ogni personaggio ha dovuto condurre un’approfondita ricerca storica cercando di ricostruire dettagli della vita quotidiana di allora.

Le 4 donne sono vissute in momenti diversi, caratterizzati tutti daprofondi cambiamenti. Eloisa, cocotte ai tempi della Comune di Parigi del 1871; Sofia che vorrebbe fare l’attrice, ma per amore invece lega il suo destino alla  Rivoluzione Russa di ottobre; Elda, giovane operaia realmente vissuta e coinvolta  nella Resistenza del  Friuli tra 1944 e 45; infine Sheila, la fidanzata 17enne di un musicista ai tempi della Swinging London degli anni Settanta che ha rivoluzionato usi e costumi.

Nei vari flasback che corrispondono a un momento difficile della vita della scrittrice, le storie delle 4 donne si intrecciano alla sua. Ai suoi ricordi –dal padre grande cineasta alla villeggiatura ad Ischia con la famiglia alla maternità precoce del suo primogenito, il politico Carlo Calenda, dall’educazione ricevuta alle idee politiche.  E le storie interagiscono con la vita dell’autrice contribuendo a cambiare anche il suo vissuto presente, nel senso che addentrandosi nella vita dei personaggi, con queste incursioni in anime e tempi passati, qualcosa si è modificato anche in lei.

 

Pierre Lemaitre  “Il gran mondo”    -Mondadori-  euro  23,00

E’ il primo di 4 romanzi che lo scrittore francese vincitore del Premio Goncourt (nel 2013 con “Ci rivediamo lassù”) dedica ai “Trente Glorieuses” anni del boom economico e sociale del suo paese, dal 1945 al 1975.

Fa parte del progetto complessivo di 10 romanzi storici in cui Lemaitre vuole ripercorrere il XX secolo. Piano ambizioso iniziato con la trilogia  dei “Figli del disastro”, (dal primo dopoguerra al 1948), prosegue ora  con “Il gran mondo” (primo di 4), mentre gli ultimi 3 dovrebbero abbracciare l’arco di tempo  che va dalla crisi petrolifera alla caduta del muro di Berlino.

“Il gran mondo” racconta le vicissitudini della famiglia Pelletiertra Beirut, Parigi e Saigon. L’inizio è a Beirut nel 1948, dove il capostipite, Louis, da anni emigrato in Libano, è riuscito a trasformare negli Anni Venti, un modesto saponificio in una fiorente industria; fiore all’occhiello  dell’economia del paese e della quale va giustamente orgoglioso.  Ha 4 figli i cui piani di vita però vanno in direzioni diverse dall’azienda di famiglia.

Louis punta soprattutto sul primogenito Jean, al quale vorrebbe lasciare le redini degli affari; ma il figlio, soprannominato Bouboule per la tendenza a rimpinguarsi, è un uomo emotivo, irrisolto e debole. Sposato con l’insopportabile e prepotente Geneviève, arrivista e traditrice che sperava in una vita facile, ne è totalmente succube. Jean si rivela inadatto a proseguire il lavoro paterno, e finisce per  trasferirsi a Parigi, dove continuerà a nascondere un segreto che sarà uno dei temi portanti del romanzo.

Nella capitale francese plana anche  il secondogenito dei Pellettier, François, che ai genitori ha detto di volersi iscrivere all’Accademia di Belle Arti, mentre in realtà sogna  di diventare giornalista. Assunto come cronista da “Journal du soir” indagherà su un brutale omicidio.

Il terzogenito, Etienne, il più sensibile dei 4, raggiunge Saigon  per stare accanto all’uomo che ama. E’ Raymond, legionario belga che sta combattendo nella guerra di Indocina (dove l’esercito francese è impegnato contro la ferocia dei viet-minh),scomparso durante una pericolosa missione.

Infine la più piccola, Hélène, 18 anni e un’anima ribelle, il cuidestino si compie tra le braccia di amanti e droghe.

Una saga familiare che Lemaitre racconta partendo da elementi storici che fanno da sfondo ai personaggi, ma senza prevaricare le loro storie. Un romanzo elegante ed affascinante, un puzzle in cui si incastrano: disavventure, imbrogli, omicidi, derive della guerra coloniale e contraddizioni del secondo dopoguerra, scandali finanziari e tribolazioni varie.

Il romanzo lascia molti destini in sospeso e l’appuntamento è con il seguito.

Irene Némirovsky   “Tempesta in giugno”  -Adelphi-   euro  20,00

Questa è la seconda versione di “Suite francese”, più asciutta e in presa diretta, dattiloscritta dal  marito, corretta a mano dalla Nemirovsky, con capitoli nuovi e altri rimaneggiati. E’ rimasta incompiuta perché la scrittrice venne arrestata nel 1942 e deportata ad Auschwitz da cui non farà più ritorno. Morirà di tifo nel lager. Queste pagine sono rimaste protette in una valigia che le figlie bambine si sono trascinate appresso nella loro fuga attraverso la Francia occupata.

La nuova versione apre la “Suite” con 4 capitoli inediti in cui riviviamo tutto l’orrore di quel momento storico drammatico. E’ il racconto della fuga da Parigi nel giugno 1940 quando i tedeschi sono alle porte della capitale e non resta che abbandonare tutto per cercare di mettersi in salvo.

In queste pagine c’è tutta l’angoscia caotica che travolge le vite dei vari personaggi che la Nemirovsky mette a nudo. Un gruppo eterogeneo di persone che va da una famiglia della borghesia arricchita a uno scrittore egocentrico e la sua amante, da un collezionista a una coppia di funzionari modesti e di grande cuore,…per citarne almeno alcuni.  Destini tragici e in fuga che impattano contro tutto l’orrore nazista, e che la scrittrice ci narra con la sua scrittura meravigliosa, piena di ironia, sensibilità e intensissima.

Pagine messe  in salvo dalle figlie e alle quali molti anni dopo si dedicò una delle due, Denise, decifrandole con infinito rispetto. Grazie a lei ora possiamo scoprire un ulteriore capolavoro.

 

 

Arthur Phillips   “Il re ai confini del mondo”   –Fazi Editore-   euro  18,50

Questo romanzo storico prende il via quando la grande sovrana inglese Elisabetta I è anziana e ad  un passo dalla morte, nel 1601. La regina vergine, che ha sempre rifiutato le offerte di matrimonio dei potenti dell’epoca, non ha avuto figli ed ora si apre una sorta di baratro per quanto riguarda la successione.

Dopo decenni di feroci lotte tra protestanti e cattolici, in linea teorica il trono spetterebbe a Giacomo VI di Scozia, figlio della regina cattolica Maria Stuarda che Elisabetta aveva mandato al patibolo. Ma corrono voci incerte sulla fede più profonda di Giacomo e si teme un ritorno al passato, alla lotte tra le due fedi e a nuove sanguinose guerre intestine.

Occorre dunque scoprire quale sia il vero credo religioso del sovrano  scozzese, e della missione viene incaricato Geoffrey Belloc, uno dei collaboratori più fidati della Corona inglese, che a sua volta si servirà dell’abilità di Mahmoud Ezzedine, medico musulmano rimasto in Inghilterra dopo l’ultima visita della delegazione diplomatica dell’Impero Ottomano.

 

Kevin Spacey riceve da Sgarbi la Stella della Mole

L’attore Premio Oscar per I soliti sospetti e American Beauty, che ha reso indimenticabili personaggi come Frank Underwood nella serie House of Cards, torna a incontrare il suo amato pubblico per una Masterclass Riceverà il premio Stella della Mole che gli verrà consegnato da Vittorio Sgarbi
Lunedì 16 gennaio 2023
ore 18:30 – Museo Nazionale del Cinema ore 20:30 – Cinema Massimo
Camaleontico protagonista del cinema mondiale contemporaneo, Kevin Spacey è indiscutibilmente tra gli attori più talentuosi e acclamati della sua generazione. Il Museo Nazionale del Cinema è lieto di rendere omaggio al pluripremiato attore che, nel corso della sua pluridecennale carriera, ha dato volto memorabile a ruoli complessi, enigmatici e dinamici come, tra gli innumerevoli, quello del suo celeberrimo Frank Underwood nella popolare serie House of Cards.
Il due volte Premio Oscar per American Beauty e I soliti sospetti – che ha raggiunto la fama mondiale con una serie di classici anni ’90 come Se7en, L.A. Confidential, Glengarry Glen Ross e The Negotiator – sarà protagonista di un’attesissima Masterclass, lunedì 16 gennaio 2023 alle ore 18:30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e, alle 20:30 al Cinema Massimo, introdurrà la visione di American Beauty, uno dei film di maggior successo che hanno costellato la sua fortunata carriera.
Kevin Spacey riceverà anche la Stella della Mole, quale riconoscimento per aver apportato, con la sua filmografia, un personale contributo estetico e autoriale allo sviluppo dell’arte drammatica.
A consegnarla sarà Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, con Vittorio Sgarbi, Sottosegretario per la cultura del MiC.
Nel corso della Masterclass – a cura di Marco Fallanca – Kevin Spacey dialogherà con il direttore del Museo Domenico De Gaetano, rievocando le tappe più importanti della propria carriera e i suoi numerosi personaggi che il pubblico conosce per nome, da Keyzer Sö

Torino, il vero inverno arriva adesso. E martedì (forse) porta la neve

La causa scatenante del vero inverno sarà un nucleo di aria gelida che a inizio settimana  giungerà sull’Europa. Il  maltempo a Torino e in Piemonte sarà connotato da precipitazioni nevose sulle montagne. In particolare lunedì 16 gennaio l’aria gelida in alta montagna  farà scendere la quota neve a 400-500 metri. In pianura sarà poco nuvoloso con probabili nebbie. Le temperature a Torino e nella regione saranno  in netto calo, con minime fino a -3 gradi in pianura e massime non oltre i 5-7 gradi. Martedì aria fredda e temperature basse in città con possibili nevicate.

Un Toro a due facce! Torino-Spezia 0-1

18esima giornata serie A

NZola S rig.

Oggi è sceso in campo l’altro Toro,quello timoroso e senza gioco,neanche lontano parente di quell’altro che ha battuto,in 10,il Milan a casa sua in coppa Italia, disputando una gara eroica.
L’altra faccia dei granata di Juric, vista oggi, è davvero troppo brutta per esser vera ma,purtroppo per il Toro,questo trittico di partite del 2023 contro Verona, Salernitana e Spezia che doveva portare tra i 7 ed i 9 punti,in realtà ne sono arrivati soltanto 2 che servono per una salvezza tranquilla,non per ambire all’Europa.Lo Spezia
di Gotti vince al Grande Torino grazie a un calcio di rigore realizzato nel primo tempo da Nzola. Un successo meritato per i liguri contro un Torino che non è mai riuscito a dare ritmo al gioco e rendersi pericoloso per impensierire Dragowski. Per lo Spezia è il quinto risultato utile consecutivo. Per i granata la prima sconfitta del 2023 dopo i due pareggi contro Verona e Salernitana.
Per andare in Europa diventa sempre più difficile arrivarci attraverso il campionato:meglio concentrarsi sulla Coppa Italia,dopo aver raggiunto una tranquilla salvezza.

Enzo Grassano

Il 5×1000 al Circolo Giustino Fortunato

Aiutiamo a il Circolo con il 5 x mille!
C’è  un modo molto semplice, facile e che non costa nulla, di aiutare il Circolo a continuare ad esistere a fare iniziative a coprire i costi della sede. Nella dichiarazione dei redditi nel riquadro del 5 x mille, dedicato alle Associazioni culturali, basta scrivere il Codice Fiscale del Circolo : 97578600013 e firmare.

Rock Jazz e dintorni a Torino. Il duo De Gregori Venditti e Ornella Vanoni

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Elisa come Claudio Baglioni, recuperano i concerti rinviati nei mesi scorsi rispettivamente all’auditorium del Lingotto e al teatro Regio per 2 sere consecutive.

Martedì. Al teatro Alfieri arriva Ornella Vanoni. Al teatro Colosseo primo di 2 concerti consecutivi per il duo Francesco De Gregori e Antonello Venditti.

Mercoledì. Al Jazz Club si esibisce la vocalist Liliana Di Marco. Al Maffei è di scena il trio Mopcut. Al Concordia di Venaria si esibiscono i Santi Francesi.

Giovedì. Al teatro Alfieri suona la “cover orchestra” Queen At The Opera. Al Jazz Club si esibisce l’armonicista Eros Fineharp. Al Blah Blah è di scena Deniz Tek. Al Magazzino di Gilgamesh debutta il festival blues con la cantante Lakeetra Knowles. Al Dash suona The Blues Against Youth. All’Hiroshima Mon Amour è di scena Galeffi.

Venerdì. Allo Ziggy punk con Kelvins e Lem. Allo Spazio 211 il batterista dei Jamiroquai si esibisce con i Fun-Konnection  mentre BlackRockstar è di scena al Jazz Club. Al Folk Club suona il quartetto jazz composto da Ares Tavolazzi, Enzo Zirilli, Flavio Boltro e Sergio De Gennaro. All’Hiroshima si esibisce Ginevra. Al Blah Blah suona il duo Winter Severity Index.

Sabato. Al Conservatorio “Una Vita per il Jazz” in ricordo di Sergio Ramella, appassionato organizzatore di concerti, colui che ha portato il jazz a Torino per oltre 30 anni. Dall’Eurojazz Festival di Ivrea ai Punti Verdi alla Pellerina e  al Torino JVC Newport Jazz dei Giardini  Reali. Un concerto in sua memoria a 10 anni dalla scomparsa,organizzato dall’AICS Torino con tanti musicisti per ricordarlo tra cui: Emanuele Cisi, Enzo Zirilli, Flavio Boltro, Diego Borotti, Furio Di Castri, Luigi Tessarollo e tanti altri. Al teatro Colosseo si esibisce Nek. Allo Spazio 211 suonano i Tamburi Neri. Al Cap 10100 arriva Morgan con il produttore Megahertz.

Domenica. Al Jazz Club suona il trio blues Rubin Red.

Pier Luigi Fuggetta

Alla Galleria Malinpensa by Telaccia  la mostra fotografica di Gianalberto Righetti

Informazione promozionale

“Quattro alberi”, opera fotografica ispirata alla magica poesia di Emily Dickinson

Si intitola ‘Quattro alberi’ la mostra fotografica personale dedicata all’artista Gianalberto Righetti, fotografo e ingegnere genovese, ospitata dal 16 al 27 maggio prossimo alla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia.

La rappresentazione fotografica dell’artista Gianalberto Righetti vive di un processo dialettico particolarmente espressivo, che comunica una carica emotiva e una coerenza interpretativa ricca di sensibilità intimistica, che va oltre la resa formale. Il gioco di luci, di colori, di linee e di forme costituisce una dimensione altamente suggestiva e dirompente.

L’evoluzione dinamica della natura, che muta al mutare del soggetto, sviluppa una profonda analisi e un pensiero capace di sorprendere il fruitore con una potenza introspettiva e con un linguaggio vibrante di simbolismo.

La tematica che ci propone l’artista Gianalberto Righetti, ispirata dalla poesia di Emily Dickinson, si rivolge al rapporto tra l’uomo e l’ambiente, in cui gli alberi sono assoluti protagonisti e occupano un ampio spazio di indagine sull’ energia e di chiarezza evocativa e lirica, raggiungendo risultati notevoli sia dal punto di vista estetico sia da quello contenutistico. Le sue sono opere che raggiungono l’anima, suscitando immediate sensazioni perché la veridicità fotografica, l’autenticità poetica e l’aspetto scenografico evidenziano un percorso autonomo, in cui l’artista presentato in mostra ne conosce l’importanza espressiva.

“Natura è tutto ciò che vediamo – affermava la poetessa Emily Dickinson – il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone, o meglio la natura è il paradiso”. E così è per Gianalberto Righetti, di cui sono in mostra anche stampe su tela, tra cui quella intitolata “Il sottobosco”, ispirata all’Appennino Ligure, una dedicata alla pioggia in Vermont e una a un prato fiorito a Salice d’Ulzio, risalente al 2018. Sono stati i viaggi, soprattutto quelli in California, ma anche i soggiorni alla Cinque Terre, forieri di ispirazioni per l’artista fotografo. Questi ha ricevuto il Premio Dante Alighieri nel 2012 con la migliore opera fotografica delle Cinque Terre.

Una gamma incantevole di alberi e di taglia compositivi dalla magistrale capacità tecnica e dal sapiente dinamismo cromatico regalano un’atmosfera ben definita dove i mille riflessi dei valori tonali si specchiano in un’immagine di assoluta potenza narrativa con immediatezza visuale all’insegna di una vera padronanza del mezzo fotografico utilizzato.

La descrizione degli alberi, imponenti nell’atto della loro tensione espressiva, si movimenta di un’essenza intima e di un’eleganza dei volumi; dimostra un valore artistico di tipo concettuale e intellettuale che si pone in relazione ad un impianto personale e originale sia di ideazione sia di realizzazione.

È per l’artista Righetti di estrema importanza convertire l’immagine in sentimento; nel silenzio della natura i suoi alberi parlano di una propria verità interiore dove la memoria tra spazio e tempo e i ricordi del vissuto si stabilizzano nelle opere con un descrittivismo attento e originale.

L’immobilità, lo spazio, la solitudine e l’essenza del reale evocate dall’immagine dei “Quattro alberi” – spiega l’artista Gianalberto Righetti – fanno eco ai versi della poesia della Dickinson e mi regalano una forte energia creativa. Da sempre volgo lo sguardo e l’obiettivo della mia fotocamera agli alberi e all’ambiente in cui sono immersi e io con loro. Radicato nel campo, nel bosco o nella grande foresta, l’albero apre uno spazio di esistenza reale sia per sé stesso sia per ciò che lo circonda e con cui interagisce. Crea un suo mondo in cui si pone in connessione con l’uomo che osserva la natura, gli esseri che passano o stazionano nei suoi pressi, tutte cose di cui è testimone.

Nel realizzare questo tipo di relazione l’albero è cosa viva e, pur radicato e stabile, alimenta uno slancio generatore di vita”.

“In questa esposizione personale – aggiunge l’artista – il mio intendimento è quello di restituire questa essenza dinamica dell’albero evidenziandone la connessione con le cose. A tal fine ho definito i titoli delle opere connotandone, oltre al luogo e anno di scatto, ciò di cui l’albero è testimone, nel tentativo di creare un’opera significativa di questo poetico messaggio”.

MARA MARTELLOTTA

 

Galleria d’arte Malinpensa by Telaccia, corso Inghilterra 51. 10138 Torino

Tel 5628220

Sito web www.latelaccia.it