ilTorinese

Lutto nel mondo della radiofonia, addio all’editore di Radio Grp Luciano Sdei

Un grave lutto ha colpito il mondo della comunicazione piemontese.  A 77 anni appena compiuti lo scorso primo gennaio, si è spento Luciano Sdei, editore di Radio Grp, scomparso nella serata di mercoledì  4 gennaio scorso. Alcuni mesi fa era mancato il fratello Agostino.

Divenne editore di Radio Grp nei primi anni Novanta quando rilevò, insieme al fratello Agostino, la radio da Stelio Cassano, dando vita alla terza rete radiofonica di Radio Dancing. Radio Grp diveniva emittente a carattere regionale, con una diffusione capillare nelle varie province piemontesi, giungendo a toccare l’apice nel 2006, quando approdò anche in Val d’Aosta.

“Mi piace pensarlo adesso nell’etere, insieme alle onde della sua radio che ha tanto amato – ha ricordato con affetto il figlio Alessandro.

Luciano Sdei lascia la moglie Graziella e il figlio Alessandro. I funerali verranno celebrati martedì mattina 10 gennaio alle ore 10,nella chiesa di San Martino a Rivoli.

MARA MARTELLOTTA

Elogio della prostituzione

La prostituzione è, spesso, definita come il mestiere più antico del mondo; non so quanto sia vero perché anche i ministri di culto affondano le loro origini in tempi remoti, come i contadini, i guerrieri, i pastori, i pescatori.

Di sicuro è sopravvissuta a rivoluzioni sociali, leggi severe, punizioni dovute al dittatore di turno e è trasversale a tutte le culture e tutte le latitudini.

I Paesi più evoluti si sono dati una regolamentazione di tale attività, prevalentemente per tre ordini di fattori: fiscale, sanitario e di ordine pubblico; l’Italia, proprio per questo, ancora non si è dotata di una valida regolamentazione che metta d’accordo l’anima cattolica e conservatrice con quella progressista preferendo, come spesso accade, un comportamento pilatesco. Da noi, infatti, la prostituzione non è vietata a condizione di esercitarla singolarmente (la prostituta, i clienti possono anche essere più di uno contemporaneamente) pena la violazione della legge 20 febbraio 1958, n. 75 (la c.d. legge Merlin dal nome della non compianta senatrice socialista che per prima firmò il disegno di legge).

Qualunque persona che scelga di erogare prestazioni sessuali in cambio di denaro non può essere fermata dalle Forze dell’Ordine e non rischia alcun procedimento di tipo penale, salvo per altri reati quali immigrazione clandestina o atti osceni in luogo pubblico. Allo stesso modo anche chi si rivolge alla professionista del sesso non può essere fermato da Polizia o Carabinieri.

Dal punto di vista civilistico, il contratto verbale che si stipula con una prostituta non è valido: ne consegue che, nel caso in cui una delle due parti non dovesse adempiere agli accordi presi, esiste la possibilità di risolvere la questione in Tribunale solamente se vi sia rilevanza penale.

Le prostitute chiedono sempre il pagamento anticipato, ma qualora il rapporto avvenisse senza che vi sia stata dazione di denaro e il cliente, al termine, si rifiutasse di corrispondere quanto pattuito, questi potrebbe essere denunciato per violenza sessuale; alla stessa sorte sarebbe soggetto un cliente che si sfilasse il preservativo all’insaputa della prostituta (ma se sapesse di essere positivo a HIV o epatite, scatterebbe la denuncia per lesioni personali gravissime).

Se, invece, la prostituta, una volta incassato quanto pattuito si rifiutasse di onorare il contratto potrebbe essere accusata di truffa o rapina, a seconda della tecnica utilizzata.

Va da sé che, non essendovi regolamentazione tutte le prostitute sfuggano ai controlli sanitari e di Polizia ed ecco che si assiste, dopo anni relativamente tranquilli, ad un nuovo aumento dei casi di malattie a trasmissione sessuale, si è impotenti di fronte alla tratta delle schiave perché molte di loro non testimonierebbero mai contro i loro aguzzini e, non da meno, vengono evasi miliardi di euro di gettito fiscale.

Ho intervistato, davanti ad un caffè, alcune operatrici del sesso in Torino e Milano riportando i dati di quelle che sembravano più aderenti alla realtà.

Ogni prostituta, lavorando 7 giorni su 7 incontra mediamente 15 clienti al giorno; ad una media di 50-100 euro ciascuno (a seconda della prestazione erogata) fanno da 750 a 1500 euro al giorno, pari a 22500 -45000 al mese per ogni prostituta.

D’accordo c’è il costo di affitto, luce, preservativi, lubrificanti, calze,… ma sono poca cosa rispetto alla somma di cui sopra.

Hanno calcolato che in Italia vi siano tra le 100 mila e le 120 mila prostitute inserendo nel conteggio anche trans, transgender,…; arrotondando molto per difetto, ed escludendo le top escort (che percepiscono anche 3-4 mila euro per un week end) arriviamo ad un importo di 1,5 miliardi di euro l’anno.

Senza ridurre le prestazioni a chi paga regolarmente le tasse o aumentare la tassazione a carico di operai, insegnanti e dipendenti vari, si otterrebbe soprattutto di far versare loro i contributi INPS per la pensione.

Visto l’importo ed una soluzione mai trovata dal 1958 siamo sicuri che lo Stato voglia davvero risolvere il problema?

Una statistica ha portato alla luce l’entità del fenomeno prostituzione in Italia; almeno 9 milioni di maschi si rivolgerebbero, con frequenza molto variabile, al sesso mercenario.

Nel suo libro “La prostituzione in Egitto e nel mondo antico”, l’egittologo Alfredo Luvino descrive questa arte e il valore che aveva allora in quei luoghi. Dalla dottrina veterotestamentaria in poi, si è cominciato ad osteggiare questa professione con le motivazioni che tutti conosciamo e con i risultati, negativi, che sono sotto gli occhi di tutti.

Conosciamo tutti la figura della geisha in Giappone; non tutti sanno, però, che non è una semplice figura dedita al conseguimento maschile del piacere ma che si tratta di una persona colta, in grado di intrattenere il “cliente” non soltanto sessualmente ma anche e soprattutto emotivamente.

Non sottovalutiamo, inoltre, l’aspetto sociale del sesso a pagamento: il sesso è considerato, finalmente, un bisogno al pari del cibo e del sonno; anche in Italia è nata la figura del sex giver, il donatore di sesso, per entrambi i generi, che procura il piacere a chi non possa ottenerlo diversamente (ad esempio disabili gravi); si tratta, di fatto, di una forma di prostituzione anche se determinata da intenti nobili.

Considerando che non fanno del male a nessuno (escluso lo Stato, al quale non pagano le tasse), anzi, semmai svolgono una funzione sociale importante, perché continuare ad osteggiarle o, peggio, ignorarle fingendo che non esistano?

Sergio Motta

Gennaio in biblioteca a Chieri

Per bambini, ragazzi, genitori, insegnanti, educatori…
Venerdì 20 gennaio
Ore 17,30
Sale conferenze

Presentazione del libro Le matite sbriciolate di nonno Antonio, di Antonella Bartolo con illustrazioni di Sara Mancuso. Introducono l’insegnante Pina Pertusio e l’editore Cristina Voglino.

Come raccontare ai bambini il dramma della deportazione? In “Le matite briciolate di nonno Antonio” due fratellini, Agata e Nicola, scoprono i disegni realizzati dal nonno durante la prigionia nei lager tedeschi. Agata conosce la storia e la rivela al fratellino. Insieme guardano i disegni, osservano le baracche e i campi circondati dal filo spinato, cercano di comprendere la difficile condizione dei soldati italiani internati: la fame, il freddo, la lontananza da casa. Ma nei campi era proibito disegnare. Nonno Antonio trova un modo: spezza le matite, sfila le mine colorate, le sbriciola nelle tasche e le nasconde fino alla fine della prigionia.
L’albo illustrato, dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni, racconta la storia del capitano Antonio Colaleo e dei 650 mila militari che, dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono di collaborare con la Germania e vennero deportati nei campi del Terzo Reich.

In allegato locandina.

Sabato 21 gennaio
Ore 10,30
Sezione ragazzi
Primo Sabato da favola del 2023. Maga Minin aspetta bimbi e famiglie per letture, canti e, ovviamente, magie!
In allegato locandina, info su https://www.comune.chieri.to.it/biblioteca/sabato-favola-2022

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Sportelli gratuiti 
Venerdì 11 gennaio

In orario 17-19

Punto Informa Dislessia
Su appuntamento
Torna lo sportello informativo sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Un luogo dove i ragazzi con DSA, genitori, insegnanti ed educatori troveranno i volontari dell’Associazione Italiana Dislessia – sezione di Torino – per fornire informazioni, ascolto e materiali specifici.
Lunedì 24 gennaio
Ore 15-18
Sportello Chiedi al Commercialista: su prenotazione entro il giovedì mattina precedente, una consulenza gratuita su temi fiscali e tributari con un professionista dell’Ordine dei Commercialisti di Torino.

Caldo anomalo, in pericolo la produzione di frutta E rischiano di morire le api 

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Il caldo anomalo di questi giorni rischia di mettere a rischio la produzioni agricole del nostro territorio. Con temperature, che nei frutteti di Cavour superano i 15 gradi, e con lo zero termico a 3.000 metri nelle ore centrali, le coltivazioni del Torinese, a iniziare da quelle frutticole, sono ingannate dal clima.

Il pericolo è che le gemme e i fiori sboccino quando sarà ancora molto alta la probabilità di gelate notturne distruggendo, in un colpo solo, la frutta prima ancora che le piante mettano fuori le foglie. Come è accaduto nel 2021, quando, l’8 aprile, la gelata più forte degli ultimi 50 anni ha colto gli alberi da frutta con i frutticini già allegati causando in un paio di notti milioni di danni quasi azzerando sul nascere la produzione di mele, pere, pesche, albicocche, kiwi, ciliegie nel Pinerolese.

«Se questo inverno anomalo non lascia subito posto al normale freddo di gennaio – spiega Sergio Bunino, tecnico frutticoltore coordinatore della Commissione ortofrutta di Coldiretti Torino – c’è il forte pericolo che le piante percepiscano una falsa primavera e che, a febbraio, con un mese di anticipo, diano il via alla stagione vegetativa arrivando alle fioriture troppo presto. Se un albero da frutto fiorisce a marzo invece che aprile in un clima come quello pedemontano è quasi sicuro che verrà esposto a un ritorno di freddo, magari con i frutticini che iniziano a svilupparsi. In questo caso i frutti muoiono e non ricrescono».

Ma a preoccupare è anche l’anticipo di scioglimento della poca neve caduta nelle nevicate di dicembre. «I 40 cm di manto oltre i 1.500 metri erano una garanzia per l’estate. Ora questo scioglimento rapido fin oltre i 2.000 metri fa già sparire la riserva d’acqua preziosa per le irrigazioni estive».

Ma a preoccupare è anche il comportamento delle api che stanno già cessando la letargia invernale e che escono per cercare nettare e polline che, naturalmente, non  trovano ancora. Un danno enorme per le oltre 300 aziende apistiche del Torinese.

«Quando le api percepiscono le temperature miti iniziano a uscire dall’alveare perché, per loro, è iniziata la primavera e immaginano di trovare fioriture nettarifere – spiega Claudia Roggero, apicoltrice, di Giovani Impresa Coldiretti Torino – Inoltre se continua così, la Regina, ricomincerà a produrre uova, al ritmo di duemila al giorno, con le nuove larve che dovranno essere nutrite proprio nel momento in cui saranno terminate le scorte invernali. Così, da una parte aumenta la popolazione dell’alveare e dall’altra le api bottinatrici consumano più energie nel volo senza trovare nulla da mangiare. Questo mentre le scorte sono state intaccate già dalla tarda estate per la cessazione prematura delle fioriture causata dalla siccità. Per non vederle morire abbiamo dovuto alimentarle artificialmente con fruttosio e candito: una spesa, viste le ultime annate disastrose, che speravamo di non dovere affrontare».

Coldiretti Torino invita a non perdere tempo in vista di un anno che potrebbe essere di nuovo caldo e avaro di precipitazioni.

«Dobbiamo varare adesso quelle misure strutturali che ci permettano di affrontare siccità, alte temperature e un clima che alterna bombe d’acqua a lunghi periodi di mancanza di precipitazioni – torna a chiedere il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Piccoli invasi, sburocratizzazione per la trivellazione di pozzi nei campi, utilizzo delle acque depurate, uso plurimo delle acque per le derivazioni idroelettriche: sono tutte azioni che devono partire il più presto possibile se non vogliamo trovarci impreparati ad affrontare nuove emergenze».

Questo inverno che sa di primavera fa seguito a un 2022 che si classifica come l’anno più bollente mai registrato prima con una temperatura di oltre un grado superiore alla media storica in cui sono cadute quasi 1/3 di precipitazioni in meno, secondo le analisi Coldiretti su dati Isac Cnr che evidenziano che nei primi undici mesi la temperatura in Italia e stata superiore di 1,06 gradi la media. Si accentua la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine dopo il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che, in Italia, hanno già superato i 6 miliardi di euro e che, solo in provincia di Torino, superano i 250 milioni.

“Torino e Rivalta contro la cultura piemontese”

In questi ultimi mesi dell’anno 2022 sono state portate in consiglio comunale a Rivalta e al consiglio della circoscrizione 4 di Torino la mozione proposta dai consiglieri autonomisti di Villamiroglio della lista ‘Progetto Villamiroglio Mpp’ “sull’istituzione di una giornata della lingua e della letteratura piemontese”.

Purtroppo sia nel comune di Rivalta che nella circoscrizione 4 di Torino la mozione è stata respinta. E’ davvero un peccato. Ci sembrava più che lodevole questa proposta che si collegava all’iniziativa del Dantedì a livello nazionale per valorizzare la lingua e letteratura italiana.

A Torino mozione è stata presentata dal consigliere leghista Carlo Morando . Hanno votato contro: Partito Democratico, Sinistra Ecologista, Lista civica per Torino, Moderati, Torino Domani. Astenuto il capogruppo dei 5 Stelle. Non abbiamo sufficienti informazioni sulle motivazioni che ha spinto questi consiglieri a votare contro la valorizzazione del  nostro patrimonio culturale regionale.

A Rivalta invece è stata presentata dal consigliere Federico Bò. In questo caso le motivazioni  che hanno spinto i consiglieri del pd e delle liste di maggioranza a bocciare la proposta le abbiamo potute constatare direttamente. Purtroppo non si sente nelle loro motivazioni alcun opinione nè giudizio obiettivi, ma esclusivamente pregiudizi ideologici col paraocchi: dall’appello alla multiculturalità (tranne che per la cultura piemontese), al doversi riconoscere in un’identità italiana (cosa c’entra con una giornata culturale sul piemontese?), allo spregio verso quel modello cantonale elvetico  – menzionato nella mozione, con riferimento alla Carta di Chivasso – che ha saputo valorizzare appieno i territori nelle loro specificità sia economiche che culturali. Ma il peggio del trash politico l’abbiamo riscontrato nell’atteggiamento di una consigliera, che si è in seguito astenuta, la quale ha liquidato il dibattito con considerazioni del tipo:  ‘non sono cose da portare in un consiglio”….”se abbiamo proprio del tempo da perdere” chiudendo con un “mi sembra di essere in Catalunya’. Ci chiediamo allora quando tutte le volte in cui nei consigli comunali si affrontano temi di portata generale come l’uguaglianza di genere o il sostegno a Greta Thunberg , temi che esulano dall’amministrazione locale, cosa avrebbe da dire in questo caso la suddetta consigliera….

Gruppo consigliare lista civica Progetto Villamiroglio Mpp

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

FOCUS SETTIMANALE,

I DATI DELLA REGIONE 

In Piemonte la curva dei contagi presenta anche questa settimana un andamento decrescente rispetto al periodo precedente.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 7,4%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1,6%, entrambe in calo rispetto alla scorsa settimana, mentre la positività dei tamponi è al 6,1%.

I dati del Piemonte si confermano migliori rispetto a quelli nazionali.

VACCINAZIONI

Tra venerdì 30 dicembre e giovedì 5 gennaio sono state vaccinate 13.941 persone: 41 hanno ricevuto la prima dose, 129 la seconda, 421 la terza, 6.370 la quarta, 6.980 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.769.313 dosi, di cui 3.344.974 come seconde, 2.962.344 come terze, 749.252 come quarte, 105.844 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 30 dicembre al 5 gennaio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 736. Suddivisi per province: Alessandria 84, Asti 43, Biella 33, Cuneo 77, Novara 65, Vercelli 25, VCO 39, Torino città 128, Torino area metropolitana 227.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 5.154 (-913).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 588 (- 146), Asti 302 (-21), Biella 228 (-6), Cuneo 539 (-139), Novara 456 (-109), Vercelli 176 (-31), VCO 201 (-73), Torino città 897(-103), Torino area metropolitana 1.587 (-285).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 30 dicembre al 5gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 121.2 con andamento calante (-15,1%) rispetto ai142.7 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 52.5 (+30,3%).

Nella fascia 25-44 anni è 99 (-13,5 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 130.8 (-10,7%).

Nella fascia 60-69 anni è 158.1 (-17,6%).

Tra i 70-79 anni è 184.1 (-20,2%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 237.5 (-17,8%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 30 dicembre al 5 gennaio, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo in tutte le fasce di età.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 52.2 (23,1%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 11.8 (31%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 13.6 (24,9%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 15.5 (-25,1%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 17.1 (-8,6%).

Papa Ratzinger, il carbone dei Radicali per le bandiere a mezz’asta

“Oggi alle 16 davanti al comune di Torino lasceremo il carbone in segno di protesta”

Oggi, giorno della Befana, alle ore 16, in Piazza del Municipio, per lasciare il carbone a chi viola la laicità dello Stato.

Dice Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani):
“Che la presidenza del consiglio abbia disposto l’imbandieramento a mezz’asta in onore di Papa Ratzinger e che il Comune di Torino e la Regione Piemonte abbiano prontamente ubbidito senza battere ciglio la dice lunga su quanto chi ci governa a ogni livello consideri la laicità dello Stato.
Il principio di laicità e la divisione netta tra Stato e Chiesa sanciti dalla nostra Costituzione come si conciliano con una scelta del genere? Le bandiere saranno poste a mezz’asta per la morte di igni leader religioso di ogni confessione o per ogni capo si Stato straniero? Il divieto di discriminazione e il pluralismo confessionale più volte sanciti dalla Corte Costituzionale si vanno a fare benedire (letteralmente). Simbolicamente lasciamo in occasione dell’Epifania il carbone a chi continua a negare e violare uno dei pilastri delle democrazie: la laicità”.

È morto Gianluca Vialli, lottava da cinque anni contro un tumore

Aveva 58 anni, lottava da cinque anni contro un tumore al pancreas. Grande calciatore, ottimo allenatore, commentatore sportivo e dirigente sportivo, Vialli è stato un mito del calcio degli anni Ottanta e Novanta in Italia. Con la Sampdoria ha fatto la storia,Vincenzo lo scudetto,in coppia con il ct della nazionale italiana Roberto Mancini tanto che i due furono nominati i «gemelli del gol»Un po’ di anni dopo entrambi si sono ritrovati e ricomposti come coppia in Nazionale:Mancini come ct e Vialli come capo delegazione. Un ruolo che ha dovuto abbandonare  il 14 dicembre, annunciando di aver bisogno di dover utilizzare tutte le energie psico-fisiche per affrontare la malattia.Non è bastato,Gianluca è andato a giocare con gli Angeli in Paradiso.

Enzo Grassano

GrugliascoFest “Mattoncini in festa” il 14 e 15 gennaio

L’associazione Amici del modellismo organizza la settima edizione del GrugliascoFest “Mattoncini in festa”, principale mostra piemontese di costruzioni realizzate con i mattoncini LEGO®.

La mostra si terrà all’interno del Parco Culturale “Le Serre”, in Via Tiziano Lanza n°31 a Grugliasco nei giorni 14 e 15 gennaio 2023 con ingresso libero.

Gli orari di apertura al pubblico saranno i seguenti, sabato dalle 14:30 alle 19:30, domenica dalle 9 alle 18, ultimi ingressi al padiglione 30 minuti prima della chiusura.

Come ormai consuetudine anche per questa edizione il Grugliascofest affronterà molteplici tematiche ispirate al mondo dei mattoncini.

Troverete preziose collezioni private che rappresentano la versatilità dei mattoncini, dall’essenzialità delle opere del secolo scorso alla complessità dei recentissimi e mastodontici  Titanic e Heiffel tower.

Notevole lo spazio dedicato alle opere di fantasia e a quelle ispirate alla realtà, per il fantasy, particolare attenzione è stata dedicata ai diorami legati a paesaggi del medioevo con castelli, borghi e cattedrali curatissime nella scenografia e nei particolari. Ispirata invece alla realtà è sicuramente la spettacolare  zona dedicata alla enorme caserma dei vigili del fuoco opportunamente resa dinamica per riprodurre l’operatività di mezzi e personale durante un’emergenza. Dopo aver avuto i monumenti di Torino nelle ultime tre in questa edizione l’omaggio alla città sarà rappresentato da una spettacolare parata dei tram e degli autobus storici che hanno partecipato allo sviluppo della metropoli.

Gli organizzatori hanno inoltre strizzato l’occhio al dualismo tra il classico costruire con i mattoncini e la possibilità di interpretare un opera, una costruzione, attraverso più chiavi di lettura.

Ancor prima di entrare potrete approcciare questo mondo attraverso un “sentiero” di QR code che vi porteranno a conoscere altri aspetti inerenti: intrattenimento, istruzione e innovazione affrontati con il nostro “gioco”.

All’interno l’Olobrickfest vi trasporterà in un mondo dove i mattoncini fluttuano nel vuoto.

La tecnologia della torinese Global infotech e l’estro del nostro giovane socio Riccardo S. vi stupiranno con una delle più versatili e disponibili applicazioni del metaverso.

Creazioni in resina raffiguranti l’omino simbolo del tema saranno presenti grazie all’artista genovese A. Piano che per l’occasione ne porterà uno gigante con il quale ci si potrà fotografare.

Torna anche la mostra fotografica dedicata, che ci presenterà cinquanta  maxi foto tematiche.  Gli scatti realizzati con particolare cura del contesto e della tecnica sono foto d’autore realizzate per raccontare, stupire e divertire.

Per informazioni e-mail amicidelmodellismo@gmail.com

Ultimo weekend con le magie luminose delle feste al Lingotto

Tra i milioni di luci delle installazioni scenografiche e spettacoli sempre più coinvolgenti, To Wonderland diventa la “casa della Befana” con iniziative dedicate, un nuovo show e dolcetti per tutti.

Torino 6 gennaio 2023 – Sulla scia del successo riscosso nei weekend di apertura delle festività natalizie e del Capodanno, To Wonderland, l’evento scenografico immersivo al Lingotto Fiere, si arricchisce di iniziative per l’Epifania. Si potrà ancora visitare dal 6 all’8 gennaio per le ultime tre date di apertura di questa prima edizione, che si avvia a registrare oltre 30.000 presenze.  

A conclusione delle festività gli oltre 5000 metri quadrati del Padiglione 1 del Lingotto Fiere si animeranno per una nuova versione dell’evento dedicato non solo ai bambini e alle loro famiglie ma a tutti coloro che amano ancora sognare e immergersi nella bellezza.

L’arrivo della simpatica Befana, che tutti potranno incontrare lungo i percorsi luminosi, immersivi e affascinanti, che partendo dal bosco incantato, attraversano il tunnel di luci e l’area polare, portando al trono magico e alla renna gigante, non passerà certo inosservato.

La più nota e simpatica “vecchietta” al mondo, porterà dolcetti per tutti gli ospiti del magico mondo di To Wonderland e insieme a Babbo Natale saluterà la fine delle Feste, attorniata da tutti i bambini.

I piccoli ospiti, non solo potranno assistere agli spettacoli del Teatro dei Sogni, giocare al Borgo degli Elfi, visitare, per un’ultima volta sino alle prossime feste, la Casa di Babbo Natale, ma troveranno anche un’area gioco dove liberare la loro fantasia in costruzioni con coloratissimi mattoncini giganti.

To Wonderland si conferma così un format vincente e coinvolgente che, con attrazioni curiose, innovative e sempre diverse in ogni weekend di apertura, e un intrattenimento immersivo, ha accompagnato grandi e piccoli durante le festività natalizie torinesi, fino alla prossima domenica 8 gennaio, dando luce al distretto del Lingotto e portandovi migliaia di visitatori.

Sarà l’ultimo weekend per lasciarsi trasportare dalle emozioni di un viaggio nella fantasia affidando i propri desideri al Nuovo Anno, mentre si gode l’abbraccio caloroso del Teddy gigante o si viene sovrastati dal cielo di luci nel tunnel luminoso, e se i bambini potessero scrivere una storia magica, chissà, potrebbe forse iniziare con “C’era una volta a To Wonderland”.

To Wonderland è organizzato da GL events Italia in collaborazione con BIS eventi.

Sito web:

www.towonderland.it

 

Sede:

Lingotto Fiere, Padiglione 1, Via Nizza 294

 

Ultime date e orari di apertura:

6-7-8 gennaio 2023 – 10.30/19.30

Informazioni sul calendario aperture

 

Biglietteria:

Si possono acquistare i biglietti onsite e sul sito internet www.towondernald.it

Informazioni sui biglietti e pacchetto famiglia