Vi proponiamo alcune fotto scattate tempo fa da Loredana Frisoli a San Mauro Torinese
Si sono conclusi con un notevole risultato per l’Italia i Mondiali Femminili U18 1^ Divisione disputati a Renon, in Alto Adige. Le Azzurrine di coach Marco Fedrizzi hanno conquistato una storica medaglia d’argento (miglior risultato mai ottenuto da una Nazionale giovanile), chiudendo solo alle spalle della Germania il torneo e sfiorando la promozione alla Top Division, ovvero l’elite dell’hockey su ghiaccio internazionale.
Tra le protagoniste della spedizione anche le tre ragazze pinerolesi, il portiere Margherita Ostoni e gli attaccanti Eleonora Trombetta e Federica Boaglio, in un round robin che ha visto la nostra Nazionale battere Austria, Norvegia e Francia, prima delle due sconfitte incassate con Germania (ai rigori) e Ungheria nell’ultimo match.
Nata su impulso di un giovanissima socia del Centro Studi e Documentazione, l’iniziativa ha coinvolto un gruppo di studentesse e studenti delle classi terze dell’Istituto superiore Santorre di Santarosa di Torino, che in una prima fase di incontri con due formatrici hanno fatto emergere esperienze vissute ed episodi relativi al cat-calling. Da qui si è partiti per una riflessione sulle possibili frasi e risposte da rivolgere ai molestatori verbali e nella fase del vero e proprio allenamento in palestra una formatrice ha “lanciato” alcune molestie affinché, una alla volta, ogni ragazza reagisse con le risposte precedentemente preparate. La ripetizione del gesto “vocale”, la solidarietà del gruppo e la condivisione hanno reso particolarmente efficace l’esercizio, trasformandolo in un momento di apprendimento reciproco e di crescita del proprio senso di autoefficacia.
“Siamo convinti che la risposta al problema sia sempre l’educazione”, ha affermato Stefania Doglioli, direttrice del Centro Studi e Documentazione Pensiero femminile, ma se cambiare il contesto culturale è un processo lungo, che cosa può fare la vittima nell’immediato? “Innanzitutto mettersi in sicurezza e la difesa può anche consistere nell’ignorare la battuta che mi è stata rivolta”, commenta Norma de Piccoli, presidente Cirsde. “Non dire niente non è sottomissione ma significa sentirsi al di sopra di queste pochezze”.
Alcuni studenti e studentesse, guidate dalle formatrici Silvia e Maria hanno poi raccontato l’importanza della classe, dei propri amici come risorsa per rompere il silenzio, per condividere il vissuto, quello che si è provato.
L’esperienza della palestra di autodifesa verbale è stata poi tradotta in una campagna di sensibilizzazione contro il cat-calling, diffusa mediante 15 brevi videoclip. Due frasi particolarmente incisive “Se non rispondo al tuo cat-calling è perché ho di meglio da fare” e “Il cat-calling non ti rende più figo” sono state riprodotte su t-shirt che i ragazzi diffonderanno fra i propri coetanei.
“La questione non è solo insegnare alle donne a difendersi ma prima ancora insegnare agli uomini a non offendere, bisogna partire dalla prevenzione della violenza”, ha dichiarato Anna Ronfani, vicepresidente di Telefono Rosa, che ha sottolineato come in realtà la legislazione italiana sia giudicata all’avanguardia sulla violenza di genere anche da importanti organismi internazionali, ma che il problema risieda nella mancanza di sensibilità per attuarla.
All’incontro è intervenuta in collegamento online anche Irene Manca, dell’associazione Break the Silence, realtà nata per promuovere l’uguaglianza di genere e il contrasto alle molestie di strada, che ha parlato degli utili consigli forniti dalla piattaforma Stand Up, un programma di formazione e sensibilizzazione contro le molestie in luoghi pubblici promosso da L’Oréal Paris in collaborazione con la ong Right To Be.
TORINO, AL CIRCOLO DEI LETTORI
Un noir provocatorio e toccante sulle cicatrici infantili che ci cambiano la vita
Ne parla Vittorio Bo con l’autrice
E’ stato presentato per la prima volta da Giovanni Floris a Dimartedi’, su LA7, il nuovo romanzo di Gabriella Carmagnola “Non lo dire a nessuno”, poi a Roma alla Casa del Cinema, a Milano al Teatro Franco Parenti con le letture di Angela Finocchiaro, riscuotendo il favore del pubblico e della critica. E’ quindi arrivato il momento per Gabriella Carmagnola di fare tappa a Torino, città in cui è nata. “Non lo dire a nessuno” verrà presentato al Circolo dei Lettori, dove Vittorio Bo ne parlerà con l’autrice. Insieme dialogheranno con il pubblico e scopriranno aspetti inediti e nuove chiavi di lettura di questo sorprendente romanzo. L’appuntamento è martedì 17 gennaio al Circolo dei Lettori, Sala della Musica, alle ore 18, via Bogino 9.
Quali tracce lasciano i traumi di quando eravamo bambini, di cui abbiamo perso la memoria? Quanto pesano sulle persone che diventiamo e sul nostro futuro? Lo racconta senza filtri Lucia, la protagonista di “Non lo dire a nessuno”.
Lucia è nata negli anni ’60 da una famiglia dell’alta borghesia industriale lombarda. Nella sua primissima infanzia è vittima di una violenza di cui le restano flash precisi nella memoria. “Non lo dire a nessuno” è la storia, in presa diretta, a tratti cruda, di un segreto inconfessabile e delle sue conseguenze. Ma è anche un percorso di formazione, in cui una bambina, che negli anni diventa donna, racconta il suo dolore e cosa comporta: dal desiderio di dimenticare e cancellare, alla volontà sempre più forte di rivalsa.
Il romanzo attraversa quarant’anni di vita e di storia italiana catturando come in una fotografia eventi decisivi per il nostro Paese: dal boom economico, ai fermenti studenteschi, agli anni di piombo, alle passerelle della moda made in Italy, fino all’irrompere delle inchieste della magistratura sulla scena politica. Un’Italia in profonda trasformazione, in cui si stanno affermando temi oggi centrali: la parità di genere sul lavoro, la difesa dell’ambiente, la tutela dell’infanzia.
Gabriella Carmagnola tesse in questo nuovo romanzo una trama avvincente, toccante, a tratti provocatoria, che inchioderà il lettore fino all’ultima pagina. L’autrice attraverso le vicende personali di Lucia offre lo spunto a diversi piani di lettura: un racconto noir, che si svolge tra il lago di Como, le comunità monastiche, la Milano da bere, il jet set di New York e Londra; uno sguardo lucido e ancora attuale sulla condizione della donna anche in contesti sociali agiati; un atto di accusa contro l’omertà che circonda i crimini contro l’infanzia; una lotta incessante per uscire da un trauma attingendo alle proprie risorse interiori. Una lotta incessante che dura una vita.
“Non lo dire a nessuno” è acquistabile in tutte le librerie e sulle principali piattaforme online.
GABRIELLA CARMAGNOLA
Gabriella Carmagnola, nata a Torino, città in cui ha vissuto la prima parte della sua vita, è scrittrice, giornalista ed esperta di comunicazione. Si è laureata in Filosofia Teoretica con Gianni Vattimo, con una tesi sulla concezione della verità nella filosofia contemporanea. Ha poi sviluppato la sua esperienza professionale nelle importanti società americane Du Pont de Nemours Italiana e Dow Chemical Italia e, per più di vent’anni, è stata manager di spicco del settore assicurativo, come capo della comunicazione di ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Ha pubblicato in precedenza il romanzo “L’Inganno” (1999). Tiene una rubrica di invito alla lettura dei classici su TiscaliNews. Ha collaborato nelle pagine di cultura di vari giornali.
Le vie del cibo: Global e local
Martedì 17 gennaio 2023, ore 18.00
Biblioteca civica Villa Amoretti – Corso Orbassano 200, Torino
I rapporti tra la globalizzazione e la sovranità alimentare
Il cibo è uno dei grandi temi di questi anni. Non solo per gli innumerevoli programmi di cucina che affollano gli schermi, ma anche per una rinnovata attenzione verso filiere corte, piccole produzioni, sostenibilità di ciò che mettiamo sulle nostre tavole, apertura della cucina tradizionale verso altre culture culinarie.
Alla base di tutto, forse, la globalizzazione, fenomeno iniziato a metà degli anni ’80, che a distanza di 40 anni si mostra ora in tutte le sue luci e ombre.
Dalle speranze di un mondo più equo alle multinazionali che si sono impossessate di terre e colture, imponendo omologazione di gusti, scelte e prodotti, qual è stato il percorso del cibo, industriale e artigianale, in questi anni? E come la globalizzazione ha influenzato, nel bene e nel male, le scelte e le tendenze nel mondo del food?
La globalizzazione del cibo sarà protagonista di un incontropromosso dalla collana editoriale OGzero, in collaborazione con il Consorzio della Robiola di Roccaverano e Biblioteche civiche torinesi:
LE VIE DEL CIBO
martedì 17 gennaio 2023, ore 18.00
Biblioteca civica Villa Amoretti, Corso Orbassano 200, Torino
Alfredo Somoza, giornalista e scrittore, animatore dei Movimenti di Porto Alegre del 1985, primo tentativo di comprendere e governare il fenomeno, allora all’inizio, della globalizzazione e Fabrizio Garbarino, Presidente del Consorzio della Robiola di Roccaverano, moderati da Paola Uberti, comunicatrice enogastronomica ed esperta di cibo e sostenibilità, racconteranno cosa si nasconde tra le pieghe del mondo globale.
Domande, tendenze, reazioni. La globalizzazione ha avuto e ancora ha un impatto sulle vite di tutti, dal ricco Occidente ai Paesi più poveri: esplorarne cause ed effetti può essere un modo per inquadrare, oltre il tema del food, il mondo in cui stiamo vivendo e le sue dinamiche.
La partecipazione a Le vie del cibo, il 17 gennaio 2023 alle ore 18.00, è gratuita.
Alfredo Somoza:
Storico e giornalista, è Presidente dell’Istituto Cooperazione Economica Internazionale e Direttore della rivista onlinedialoghi.info. Collabora con Radio Vaticana, Radio Inblu, Radio Capodistria, Popolare Network, Radio Svizzera Italiana. Cura un blog sull’“Huffington Post” ed è collaboratore di “East West–Rivista di Geopolitica”. È docente dell’Ispi (Milano) e di diversi Master universitari. I suoi ultimi libri sono Il viaggio e l’incontro: che cos’è il turismo responsabile (Altreconomia) e Un continente da favola (Rosenberg&Sellier).
Fabrizio Garbarino:
Presidente e amministratore delegato della cooperativa agricola La Masca di Roccaverano, dal 2025 è Presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Robiola di Roccaverano DOP. In ARI Associazione Rurale Italiana e Via Campesina per l’Agricoltura Contadina Agroecologica Solidale. Laureato in Scienze Forestali ed Ambientali all’Università di Torino, si definisce “allevatore, contadino, casaro cooperativo”.
Paola Uberti:
Torinese, classe 1975, una laurea all’Accademia delle Belle Arti e un passato professionale nel settore delle energie rinnovabili, in campo enogastronomico ha iniziato come food blogger nel 2011. Nel 2016 ha fondato LIBRICETTE.eu, trasformando le esperienze maturate negli anni in un’attività imprenditoriale in crescita, che diffonde contenuti culturali legati all’enogastronomia e un core business dedicato alle aziende produttrici, alle Associazioni e i Consorzi di Tutela.
Oggi Paola è comunicatrice gastronomica, autrice di ricettari che fondono cultura e cucina, brand ambassador, social media creator e manager, creative & digital manager, creatrice di progetti di comunicazione e graphic designer per le aziende del settore cibo e bevande.
I grandi artisti del musical del West End di Londra e di Broadway sono ospiti della Gypsy Musical Academy di Torino.
Ancora una volta gennaio si conferma il mese del musical, con grandi artisti che provengono da Broadway, New York e dal West End di Londra, i due centri nevralgici mondiali.
Tra i primi grandi musical performer a essere ospitati a Torino, il 22 gennaio prossimo, presso la Gypsy Musical Academy, in via Pagliani 35, ci sarà Millie O’Connell, una delle protagoniste del musical londinese “Six”, nonché la nota Maureen del musical “Rent” e la Jeanie del musical “Hair”.
Il 5 febbraio prossimo sarà presente alla Gypsy Musical Academy il newyorkese Gregory Haney, capo balletto del musical Hamilton Broadway e West End, performer di musical inglesi quali “Wicked”, Tarzan”, “Grease” e diversi altri.
Sono solo alcuni degli artisti che quest’anno porteranno il vero musical nella nostra città, merito di una delle più grandi Accademie italiane, diretta da Neva Belli, che ha raggiunto un’alta qualità nei suoi 18 anni di esperienza sul campo e che sta registrando un boom di iscrizioni non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero. In questi giorni si tengono le audizioni per il Percorso Accademico Intensivo di Musical e Spettacolo 2023 –2024, prese d’assalto dagli aspiranti ballerini.
Sono stati diciotto anni di successi per la Gypsy, che ha formato e accompagnato sul lavoro molti ragazzi oggi protagonisti sui palcoscenici di tutto il mondo. Si tratta di una vera e propria Accademia in grado di preparare gli allievi a 360 gradi attraverso programmi di studio sperimentati nel tempo. Nell’ambito dello staff didattico sono presenti collaboratori d’eccezione come Claudio Insegno, uno dei più importanti registi italiani di musical, che ha diretto titoli quali “La famiglia Addams”, “ Jersey Boys”, “Hairspray” e “Kinky Boots”; Stefania Fratepietro, protagonista di numerosi musical e vincitrice di Musical Awards per il suo ruolo di Mary Poppins; Sergio Moses, noto cantante pop e performer, conosciuto nel mondo del musical per il suo ruolo di Mosé ne “I dieci comandamenti”. Tra gli altri collaboratori si annoverano Marco Stabile, protagonista di musical quali “Flashdance” e Vittorio Matteucci, protagonista in “Dracula” e “Romeo e Giulietta- ama e cambia il mondo”.
Gli allievi della Gypsy saranno in scena al Teatro Agnelli di Torino il 14 gennaio prossimo con lo spettacolo “On Broadway”, in attesa del nuovo allestimento di Claudio Insegno con gli accademici e la collaborazione di Londra.
MARA MARTELLOTTA
Per info: 011/0968343
Per i corsi: https://gypsymusical.com/corsi/workshop-master/
Donna trovata morta in casa
La donna non rispondeva al telefono, così nel pomeriggio di ieri intorno alle 16,30, dopo una chiamata al 118 i vigili del fuoco sono entrati in casa a Biella nel quartiere del Vandorno. L’anziana, di 88 anni è stata trovata priva di vita. È intervenuta sul posto anche la Polizia Locale.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Allerta neve a Torino, spargisale in azione
Prevista una debole precipitazione. Dalla serata operativi i mezzi spargisale lungo le strade
Nell’eventualità di una precipitazione che, secondo le previsioni dovrebbe interessare fin dalla mattinata martedì 17 gennaio, la nostra città, la macchina organizzativa del Piano Neve del Comune si è messa in moto.
E’ operativa la Cabina di Regia Neve (CRN) composta da Gtt, Amiat, Polizia Municipale, Protezione Civile e dagli uffici delle diverse divisioni comunali coinvolte, che in base agli aggiornamenti meteo predisporrà l’attivazione del Piano Neve e del relativo livello operativo – verde, giallo, arancione, rosso – monitorando la situazione e coordinando gli interventi necessari al fine di limitare eventuali disagi.
Per evitare la formazione di ghiaccio sulle strade sono intanto partite le operazioni di spargimento del sale e del ghiaino: ‘trattamenti antighiaccio’ per i marciapiedi delle scuole di competenza e per quelli di ponti, sovrappassi, ciclabili e giardini, ai quali stanno provvedendo, fin dalla mattina di oggi, lunedì 16 gennaio, gli operatori ecologici di Amiat.
Particolare attenzione sarà riservata alle fermate del trasporto pubblico per le quali è in programma fin dalle prossime ore la salatura da parte di GTT.
Da questa sera si procederà inoltre all’insalamento preventivo (livello verde) delle strade: un servizio che sarà garantito lungo tutta la notte con 39 mezzi spargisale di Amiat operativi su tutto il territorio cittadino Sedici saranno i mezzi spandisale impegnati lungo la grande viabilità dalle 21.00 all’01.00, 10 per la media viabilità dall’ 01.00 alle 05.00 e 13 in collina dalle 21.00 all’01.00
Per limitare il più possibile i disagi e facilitare le attività di spargimento di sale e sabbia lungo le strade e quelle di sgombero della neve si invitano i cittadini:
- A informarsi sull’evoluzione della situazione meteo attraverso i canali ufficiali della Città di Torino, sito di Arpa Piemonte, TG, radio giornali e organi di stampa;
- A dotare il proprio automezzo di pneumatici da neve, e comunque di tenere sempre a bordo le catene antineve in caso di necessità;
- Durante le nevicata, a privilegiare l’uso dei mezzi pubblici e a utilizzare l’auto solo se strettamente indispensabile, adottando uno stile di guida prudente: infatti il sale, oltre a sciogliere la neve e il ghiaccio, può rendere scivoloso il fondo stradale.
Si ricorda inoltre che:
- Lo sgombero della neve dai marciapiedi è ascrivibile di proprietari, amministratori e conduttori degli stabili che vi si affacciano;
- Proprietari, amministratori e conduttori di stabili sono invitati a rompere e coprire il ghiaccio con materiale antisdrucciolevole, non spandere acqua che possa congelare;
- La neve rimossa dai cortili privati non deve essere sparsa sul suolo pubblico;
- Occorre prontamente rimuovere, per evitare danni a persone e a cose, ghiaccioli e blocchi di neve pendenti da balconi, grondaie e terrazzi;
- Per quanto riguarda il verde privato si ricorda di fare attenzione a rami, fronde e siepi che si affacciano sul suolo pubblico.
I futuri aggiornamenti che in base alle previsioni meteo potranno determinare l’attivazione di ulteriori livelli del piano operativo neve, saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social (pagina Facebook e account Twitter).
Per ogni informazione e/o segnalazione relativa a neve e/o ghiaccio è operativo un numero verde attivato da AMIAT – 800679738 – che risponde dal 1 novembre al 31 marzo h24. E’ inoltre attiva la casella di posta elettronica viabilitainvernale@comune.torino.it, operativa dal lunedì al venerdì in orario di ufficio (8-16 e ven 8-14).
Movida, multe per quasi 40 mila euro. Un arresto
Nello scorso fine settimana hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”: Piazza Vittorio Veneto, i Murazzi del Po, la zona di Piazza Santa Giulia ed il quartiere San Salvario.
L’attività, espletata tramite pattuglie appiedate e presìdi fissi svolti, per quanto riguarda la Polizia di Stato, da personale del Comm.to di P.S. Barriera Nizza, del Comm.to di P.S. Centro, dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Reparto Mobile di Torino, ha consentito l’identificazione di circa 200 persone e il controllo di 16 attività commerciali, ubicate in via Santa Giulia, via Matteo Pescatori, Lungo Po Cadorna, Piazza Vittorio Veneto, Via Baretti, Corso Raffaello, corso Moncalieri, via Valperga Caluso e via Pellico.
All’interno di una pizzeria kebap sita nel quartiere Barriera Nizza, gli operatori del Comm.to di P.S. di zona hanno rinvenuto e sequestrato oltre 23 kg di alimenti destinati alla vendita e alla somministrazione al pubblico in cattivo stato di conservazione, denunciando il titolare dell’attività; elevate, nel contesto, sanzioni per un importo di oltre 21000 €.
Altre 6 attività sono state sanzionate per irregolarità di natura igienico e strutturali per oltre 17000 € dalla Polizia Municipale e dall’ASL- SIAN.
Infine, durante un controllo straordinario del territorio effettuato lo scorso venerdì sera da personale del Comm.to di P.S. Barriera Nizza coadiuvato da operatori dell’RPC Piemonte e dall’unità cinofila dell’UPGSP, gli agenti hanno notato sotto i portici di via Nizza dei movimenti sospetti fra 2 soggetti, verosimilmente riconducibili alla cessione di sostanza stupefacente. Fermato il presunto acquirente, il controllo permetteva di rinvenirgli addosso una dose di crack, verosimilmente appena acquistata da un cittadino gambiano di 31 anni, che è stato arrestato per violazione della Legge sugli stupefacenti.
I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.
Si apre l’anno accademico del Politecnico
IL POLITECNICO DI TORINO PROPULSORE DI SVILUPPO SOCIALE E TERRITORIALE
Domani l’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023 del Politecnico di Torino.
Ospite il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
“Oggi il paradigma della cosiddetta “via bassa” allo sviluppo, che per anni ha caratterizzato la crescita economica del nostro Paese, è stato messo in crisi dalla globalizzazione e da uno sviluppo tecnologico incessante e non lineare. Perché le imprese italiane possano rimanere agganciate al motore dello sviluppo, occorre che l’Italia entri appieno nell’economia della conoscenza, valorizzando i motori di sviluppo locali, le migliori forze accademiche, imprenditoriali e sociali e mettendoli in rete, sul modello delle “comunità di conoscenza e innovazione”, ispirate alle Knowledge and Innovation Communities promosse dalla Unione Europea: luoghi fisici per promuovere a livello locale la collaborazione tra la tripla elica Università-Industria-Stato e i corpi intermedi tipici di ciascun territorio”. Sarà questo modello di sviluppo, che vede le università come vero e proprio propulsore territoriale, che il Rettore Guido Saracco presenterà nella sua relazione inaugurale che apriràdomani la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023 del Politecnico di Torino di fronte al Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Un’Inaugurazione che, dopo gli anni dell’emergenza sanitaria e della crisi economica, intende rilanciare il ruolo delle università come motore del cambiamento prima di tutto sociale. Il Rettore parte dalle trasformazioni della città di Torino indotte dalla necessità di ampliamento dell’Ateneo, definendole “un’onda espansiva incessante”. Esemplare il caso delle Officine Grandi Riparazioni: “Il Politecnico di Torino ha dapprima raddoppiato le proprie dimensioni occupando gran parte dell’area con spazi per dipartimenti, aule, imprese e start-up, con la sede del suo incubatore I3P . Più di recente la Fondazione CRT ha ridato vita a ulteriori stabili delle ex OGR che oggi ospitano eventi, mostre e le OGR Tech, dove aziende hi-tech fanno la fila per insediarsi, a fianco di numerosi acceleratori di impresa”. E ancora: “In via Pier Carlo Boggio sono nate le Aule R, le più moderne del Politecnico, e lì vicino il Teaching and Language Laboratory, dove si formano i nostri formatori alle tecniche pedagogiche più avanzate; tra pochi mesi le auto spariranno dall’area grazie a un parcheggio multipiano dotato di colonnine per auto elettri-che e sulla piazza soprastante si affacceranno un nuovo edificio per l’espansione dei dipartimenti dell’Ala Sud e il Learning Centre, tempio della didattica innovativa intitolato a Giovanni Cottino, un nostro illustre ex allievo ingegnere recentemente scomparso. Sempre restando in zona, dal 2023 di fronte all’Energy Centre nascerà la Digital Revolution House, casa dei nostri team studenteschi, della Scuola Master e di laboratori per la transizione digitale”.
Il piano edilizio che è stato recentemente varato dal Consiglio di Amministrazione, alimentato da risorse proprie, ministeriali, regionali, del comparto camerale, da donazioni e anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stimabile in prospettiva in circa 500 milioni di euro di investimenti e si completa, oltre ai già citati progetti nell’area della Cittadella politecnica, con le riqualificazioni di Palazzo Nervi di Torino Esposizioni, la nascita di una Cittadella dell’Inclusione Sociale nell’ex Manifattura Tabacchi (progetto realizzato insieme a Demanio, Ente per il Diritto allo Studio, Università di Torino, Enti territoriali e Archivi di Stato) e delle piattaforme tematiche di sviluppo che il Politecnico sta promuovendo, in collaborazione con l’Università di Torino, gli enti territoriali, le associazioni imprenditoriali, gli ordini professionali, le fondazioni di origine bancaria e altri attori territoriali: a Mirafiori la Città della manifattura avanzata e della mobilità sostenibile (ulteriori 16.000 m2 rispetto ai 5400 m2 già disponibili); la Città dell’Aerospazio in Corso Marche, dove Leonardo SpA ha recentemente conferito uno stabile in affidamento cinquantennale al Politecnico in cui nasceranno 12.000 m2 di laboratori di ricerca; la Città della Transizione Ecologica all’Environment Park di Via Livorno, dove il Politecnico rafforzerà la sua presenza. L’Ateneo, poi, supporterà analoghe piattaforme dell’Università di Torino: il Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione e la Città della Scienza di Grugliasco.
“Un ateneo di impatto deve concretizzare le strategie in luoghi dove le persone possano proficuamente collaborare per perseguire gli obiettivi strategici”, specifica il Direttore Generale Vincenzo Tedesco, che domani predenterà nel dettaglio il piano edilizio: “Proponiamo una ridefinizione continua dell’università e dei suoi spazi in funzione dei cambiamenti sociali ma anche dei metodi e degli strumenti per la ricerca, la didattica e delle attività strumentali e di gestione a supporto delle stesse, progettando interventi di espansione e trasformazione degli edifici e delle sedi del Politecnico anche oltre il perimetro tradizionale del campus, inglobando edifici o perfino interi pezzi di città, traducendosi in processi di rigenerazione urbana ad una scala più ampia e candidandosi a vero e proprio campus urbano”.
Non ci sono però solo gli investimenti edilizi al centro dell’attività del Politecnico: “Grazie alla tenacia dei nostri professori e ricercatori e al successo registrato nei bandi PNRR porteremo i nostriproventi esterni per la ricerca a quasi 100 milioni di euro all’anno, record storico, a cui si sommano gli 80 milioni di euro per investimenti in Infrastrutture di Innovazione PNRR che, integrati di altrettanti fondi di origine industriale, ci consentiranno di arricchire i nostri laboratori della sede centrale di ingegneria, dell’Energy Centre e della Città dell’Aerospazio, nonché di rellizzare un pista per test su strada di veicoli elettrici, connessi o a guida autonoma a Trino Vercellese”, continua il Rettore.
Numerose le novità proposte per quanto riguarda la didattica e l’offerta proposta agli studenti. “Oggi servono competenze nuove”, spiega Saracco: “Dato il continuo evolversi del mondo del lavoro dovremo presto metterci nell’ottica di formare gli studenti a inventarsi il proprio lavoro. Occorre quindi esaltarne la creatività”. E il Politecnico propone un vero e proprio cambiamento di paradigma in una parte significativa del percorso didattico di tutti gli studenti, con il potenziamento delle attività legate all’interdisciplinarietà e all’introduzione di insegnamenti di humanities (filosofia, diritto, economia, socialogia, ecc.) nei percorsi tecnici, grazie anche alla nascita del Centro Studi Theseus su tecnologia, società e umanità. Il Rettore propone poi in occasione di questa Inaugurazione un’iniziativa del tutto innovativa: la Honor Program School, che nasce per dare modo a chi ha particolare talento o intraprendenza di poterla esprimere appieno durante i suoi anni al Politecnico, anche sperimentando nuovi protocolli formativi. La Honour Program School metterà in rete iniziative già consolidate e altre che nasceranno: i team studenteschi; il percorso Intraprendenti che permette a un gruppo selezionato di studenti delle lauree triennali di potenziare approcci di natura progettuale e addirittura di essere integrati in alcuni gruppi di ricerca; il percorso Grandi Sfide, dove migliaia di studenti di ingegneria al secondo anno delle triennali affrontano in gruppi interdisciplinari una sfida globale (Clima, Digitale, Energia, Mobilità, Salute, Tecnologie e Umanità) per elaborare soluzioni assistiti da un tecnologo e un umanista; le Challenge per l’Innovazione, dove gruppi interdisciplinari di studenti magistrali, elaborano soluzioni a sfide di innovazione di prodotto o processo industriale assistiti da un tutor aziendale; l’Alta Scuola Politecnica, frequentata da studenti magistrali dei Politecnici di Milano e Torino, dove si preparano gli studenti a affrontare le sfide dell’imprenditorialità e ad affrontare challenge in gruppo.
Nella relazione che il Rettore Saracco traccerà domani, quindi, si delinea il profilo di un Ateneo in espansione: gli studentitoccheranno entro il 2023 le 39.000 unità con un numero di dottorandi raddoppiato dal 2017 a oggi, e il Politecnico, sempre negli ultimi cinque anni, ha visto passare da 950 a 1290 i propri ricercatori e professori e da 878 a 1068 i propri tecnici, amministrativi e bibliotecari.
“Se guardiamo al futuro, abbiamo tutto quello che serve, voglia di riscatto e ambizione inclusa, per contribuire a contrastare quella cantilena di “declino inevitabile” che spesso si ascolta in Italia a esul nostro territorio. Sono convinto che i propulsori territoriali raccordati in rete e guidati da una strategia nazionale siano la via da percorrere perché l’Italia torni a essere una democrazia forte, una guida economica e valoriale importante nel quadro europeo e internazionale”, conclude il Rettore Saracco, che domani presenterà queste istanze al Ministro Anna Maria Bernini.
Un quadro che sarà ulteriormente approfondito nella Lectio Magistralis del professor Marino Regini dell’Università degli Studi di Milano “Quale università dopo il PNRR?”.
Porteranno il saluto di studenti e dottorandi e dottorande i rappresentanti delle due categorie, Alessia Quacquarelli e Raffaele Cucuzza.
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