
Tromba d’aria a Settimo, alberi spezzati
Non solo grande caldo ma anche maltempo nel Torinese. Dopo i danni a Bardonecchia ieri una tromba d’aria ha colpito in serata Settimo Torinese, provocando il crollo di alcuni alberi del Parco Lama, reso inagibile da rami e tronchi divelti.
(foto archivio)
Sopralluogo a Bardonecchia del Capo Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano e dell’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi, che con la sindaca Chiara Rossetti hanno fatto il punto sulle operazioni necessarie per il ripristino dei danni causati dal nubifragio del 30 giugno e per la messa in sicurezza del territorio.
“Dall’agosto 2023 abbiamo messo in campo con il Comune interventi che hanno aiutato anche in questo evento, come il sistema di monitoraggio che ha consentito di emanare alla popolazione un’allerta tempestiva, anche se non è purtroppo servito per evitare il decesso di una persona, alla cui famiglia rinnoviamo le nostre condoglianze – ha dichiarato Gabusi – E sono già finanziati altri interventi di mitigazione, tra cui la briglia selettiva a monte di Bardonecchia che ridurrà gli effetti delle colate detritiche”.
L’assessore ha poi affermato che “ci sono gli elementi per chiedere l’ampliamento dello stato di emergenza di due anni fa e in questi giorni si effettuerà la stima dei danni, che ad una prima sommaria valutazione risultano inferiori rispetto all’altra volta” ed ha sottolineato “la tenacia della sindaca Chiara Rossetti, che non ha mai smesso di lavorare per arrivare alla messa in sicurezza completa di Bardonecchia”.
In queste ore sono all’opera in città 60 volontari del Coordinamento della Protezione, del Corpo antincendi boschivi e dei Carabinieri in congedo, che stanno provvedendo alla rimozione dei detriti e alla pulizia delle strade.
Esplosione via Nizza: tutte le ipotesi al vaglio
Ad Oggi nessuna ipotesi viene privilegiata sulle cause dell’esplosione che ha distrutto alcuni alloggi in un edificio di via Nizza a Torino. Nel fascicolo senza indagati per disastro, lesioni e omicidio colposo aperto dalla procura gli accertamenti sono ad ampio raggio. Si cercherà di individuare tutte le persone che avevano a che fare con la palazzina: residenti, proprietari, eventuali affittuari, amministratori di condominio.
L’alta sartoria di Ettore Berardi
Il sarto dal talento innato riuscì a trasformare in arte raffinata la moda maschile negli ateliers di Casale e Milano per mezzo secolo

Il grande artigiano accompagnava ad ogni creazione incredibili cravatte e cappelli di spiccata originalità, spesso elaborati su fotografie in mancanza di clienti non sempre disponibili. Nei suoi ateliers passarono Pippo Baudo, Enzo Tortora, Corrado Mantoni, Mike Bongiorno, Fred Bongusto, Gianluigi Marianini, Alberto Lupo, Sergio Endrigo, Claudio Villa, Franco Franchi, Ugo Tognazzi e Vittorio De Sica. Confezionò lo smoking per il presidente degli Usa Richard Nixon e l’abito del presidente italiano Giuseppe Saragat, ricevendo lettera di ringraziamento.

Incontrò Carla Fracci, Ira Furstenberg, Wanda Osiris, Raf Vallone, Adriano Celentano, Ettore Andenna, Renato Pozzetto, Renato Rascel ed Ernesto Calindri. Partecipò a “Portobello”, trasmissione della Tv condotta da Enzo Tortora, ritrovando cappelli papali colorati di Pio XII°. Indubbiamente il promotore del sarto fu il torinese Gianluigi Marianini, autoironico intellettuale snob definito l’ultimo dandy e grande campione di “Lascia o Raddoppia”, il fenomeno mediatico della Tv italiana.

Prestigiosi riconoscimenti arricchirono la carriera del casalese Berardi, diplomi nella moda di successo, nella tecnica ed estetica assegnati ad Alessandria, Milano e San Remo, Forbice d’oro, Ago d’oro, Gesso d’oro e l’importante onorificenza di cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana conferita dal presidente Giovanni Leone. Importanti le sue iniziative, Oscar del Successo, Moda e Casa, Giro d’Italia Gastronomico. A Casale fu fondatore della Pro Loco, della Mostra di San Giuseppe, del Carnevale e della Stracasale, corsa notturna nelle vie della città e dirigente della Commissione Provinciale

Un colpo di testa di García manda avanti il Real Madrid
Dopo l’Inter, anche la Juventus saluta la Coppa del Mondo per Club agli ottavi di finale. I bianconeri sono stati sconfitti per 1-0 dal Real Madrid in una gara combattuta ma decisa da un episodio nella ripresa.
Il gol che ha spezzato l’equilibrio è arrivato al 55° minuto: su un preciso cross dalla destra, Gonzalo García si è inserito con tempismo e ha battuto Di Gregorio con un colpo di testa imparabile, portando in vantaggio i blancos.
La Juventus, guidata in panchina da Igor Tudor, ha provato a reagire con orgoglio ma non è riuscita a sfondare la compatta retroguardia madrilena. Nonostante un buon primo tempo, i bianconeri non hanno concretizzato le occasioni create e hanno pagato caro l’unico vero errore difensivo della serata.
Con questa sconfitta, anche la seconda rappresentante italiana esce dalla competizione agli ottavi, dopo l’eliminazione dell’Inter. Il Real Madrid invece approda ai quarti di finale e prosegue il suo cammino nella competizione confermandosi, ancora una volta, tra le grandi protagoniste internazionali.
Enzo Grassano
La scuola Holden e l’oro che luccica

La scrittrice e curatrice racconta il suo legame con Torino e il Piemonte.
Con Loredana Cella non è stata solo una intervista, ma una piacevole chiacchierata, uno scambio tra donne che amano Torino e si nutrono della sua unicità e della sua bellezza.
Loredana è una donna gentile e garbata, ma anche determinata, eclettica e vulcanica. Scrive, è curatrice di libri di successo, gestisce fortunate rubriche sui social come il Caffè letterario di Lory su Facebook e Insoliti punti di vista – Quello che le donne non dicono ed è ideatrice insieme a Paolo Menconi di format radiofonici come La Clessidra su Caffè Italia Radio, una interessante collana di interviste lampo di 10 minuti che presenta insieme a Dario Albertini.
Il suo spettro di collaborazioni è molto ampio così come è importante la sua dedizione all’ attività di sensibilizzazione e supporto nei confronti di chi convive con la sclerosi multipla. A proposito di questo tema medico scientifico, ma anche sociale Loredana Cella ha curato la creazione del libro “Una vita da sclero” (Graphot/Spoon River), una collezione di storie, raccontate da pazienti affetti da questa grave malattia del sistema nervoso centrale, realizzata in collaborazione con il San Giovanni Bosco e l’Aism di Torino.
La sua è una vita dinamica divisa tra produzione editoriale, creazione di eventi, ma anche impegno sociale a favore di diverse realtà del territorio. È una torinese doc, ma con una apertura culturale ampia. Le parole, scritte e pronunciate, sono la sua passione, così come le storie del territorio, quello a cui è fortemente radicata. Il suo modo di affrontare temi e argomenti è collettivo, condiviso e sinergico come dimostrano i lavori di cui si è occupata.
Loredana come definiresti il tuo rapporto con Torino?
È un bellissimo rapporto. Ho sempre vissuto in centro, nello stesso stabile di Carlo Fruttero che ha influenzato il mio amore per la scrittura; la mia vita è stata caratterizzata dai libri e faccio parte di diversi gruppi di lettura. Il mio sogno è sempre stato quello di poter mettere su carta le storie e le bellezze della mia città. Il primo libro, che ho scritto insieme a Giuliano Vergnasco, è stato “Piazza Statuto e Porta Susa” edito da Graphot e grazie a questa pubblicazione Edizioni della Sera di Roma mi ha proposto di curare la realizzazione di diverse antologie come “Torinesi per sempre”, “Piemontesi per sempre” e “Chiacchierate Torinesi” che vede la città raccontata attraverso i suoi meravigliosi e unici bar. Questo lavoro antologico ha permesso la nascita di nuove amicizie e di osservare la città e la regione con uno sguardo emotivo, appassionato e profondo. Non posso non citare un’altra raccolta che è “Piemonte sulle vie del vino”, pubblicato da Affiori, del Gruppo Giulio Perrone, che racconta di vigneti, dolci colline e borghi che narra la vendemmia e il processo magico che si cela dietro alla produzione del vino.
Ti sei dedicata molto anche alle donne di Torino e alle loro gesta?
Esatto. Grazie alla Neos edizioni è uscito il libro “Le Torinesi Ribelli”, diciannove storie per ricordarle.
Sono dei brevi racconti scritti da diverse autrici e autori dedicate a straordinarie “signore” che hanno segnato periodi e nuove consuetudini per l’emancipazione e la conquista della libertà della donna come Rita Levi Montalcini, Adelaide di Susa, Carol Rama, Isa Bluette, ecc. Ciascuno con il proprio stile e la propria scrittura ha ridato vita a queste eroine che hanno avuto il coraggio di affermare diritti e desideri. L’idea di realizzare questo libro è nata anche dal fatto del mio sentirmi ribelle e dalla mia ammirazione per la fermezza con cui queste donne si sono imposte andando spesso contro convenzioni, ma anche in contrasto con la propria famiglia.
Progetti per il futuro?
Entro fine anno usciranno altri due libri, il primo è un’antologia per la Neos Edizioni dedicata a Torino e al Natale per cui non sarò curatrice, ma autrice e promotrice mentre il secondo sarà pubblicato da Aede Books, di Milano, e prevedrà’ anche una serie di attività nell’ambito della scuola che coinvolgeranno molti lettori. Ad ottobre, inoltre, ripartirà una nuova stagione della Clessidra. Per il 2026 ho in previsione altri interessanti progetti per i quali sto già lavorando.
Maria La Barbera
La Polizia di Stato ha coordinato un controllo a San Salvario, volto alla verifica dei titoli autorizzativi di esercizi pubblici e al contrasto di fenomeni di illegalità nelle aree del quartiere.
L’attività, coordinata dal Commissariato di P.S. Barriera Nizza, in collaborazione con personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dell’A.S.L. e dell’Ispettorato del Lavoro di Torino, e con il contributo della Polizia Ferroviaria e del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte ha consentito di rilevare molteplici violazioni amministrative nei locali controllati, comminando oltre 27.300 euro di sanzioni. Cinque persone sono state denunciate di libertà.
Una sanzione di 1473 euro è stata elevata nei confronti di un esercizio di via Nizza da parte della Polizia Municipale per diverse violazioni amministrative. Personale dell’A.S.L., invece, ha riscontrato carenze igienico-sanitarie e strutturali, sanzionando il medesimo per 2000 euro. Altri 12560 euro venivano comminati dall’Ispettorato del Lavoro per la presenza di due lavoratori “in nero”, con la conseguente sospensione dell’attività fino alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro. Il titolare dell’esercizio è stato denunciato in stato di libertà per frode in commercio.
Analoga denuncia colpiva il titolare di un locale di corso Raffaello. L’esercizio è stato sanzionato per 160 euro per violazioni amministrative e per 7360 euro dall’Ispettorato del Lavoro che ha accertato irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche in questo caso l’esercizio andava incontro alla sospensione dell’attività.
A causa delle condizioni igienico-sanitarie, per un ristorante in zona San Salvario è stata sottoposta a sequestro probatorio l’intera unità immobiliare. All’interno veniva riscontrata la presenza di infestanti ed escrementi di roditori e trovati 556 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, alcuni dei quali in avanzato stato di decomposizione. Tutti gli alimenti venivano sottoposti a sequestro. Il titolare veniva denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato per commercio di sostanze nocive e alimenti in cattivo stato di conservazione e dalla Polizia Municipale per tentata frode in commercio.
Un bar di corso Dante è stato, infine, sanzionato dalla Polizia Municipale per 1160 euro per diversi illeciti amministrativi.
Nel corso dell’attività, due cittadini egiziani, di 24 e 20 anni, sono stati controllati in via Berthollet angolo via Saluzzo: per entrambi è scattato il provvedimento di allontanamento, ex art.2 T.U.L.P.S., e la denuncia in stato di libertà per la violazione in materia di stupefacenti. Entrambi sono stati infatti trovati in possesso ai fini di spaccio di pastiglie di Lyrica. Al ventenne sono stati rinvenuti anche di 765 euro e il medesimo è stato denunciato in stato di libertà per il possesso di una bomboletta spray al peperoncino e perché inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.
I controlli continueranno con cadenza regolare.