Lo hanno costretto a salire in auto da via Bologna fino a un negozio di telefonia di via Roma, obbligandolo a firmare un finanziamento per l’acquisto di uno smartphone di fascia alta, destinato poi alla rivendita. È questo il quadro delineato dagli agenti del commissariato Barriera Milano e dai pm della procura di Torino, che il 18 novembre hanno arrestato tre uomini italiani di 38, 40 e 41 anni. Su di loro gravano le accuse di estorsione, lesioni aggravate e porto abusivo di strumenti atti a offendere.
La vicenda è emersa dopo la denuncia di due fratelli, che hanno raccontato alle autorità di essere da tempo vittime di pressioni e minacce. I tre avrebbero preteso la restituzione di un presunto debito legato alla droga e, per questo, avrebbero più volte costretto il maggiore a firmare finanziamenti per acquistare smartphone costosi. Negli ultimi giorni la situazione sarebbe peggiorata, con il pestaggio del minore e nuove minacce di morte.
Dopo la denuncia, gli agenti hanno avviato un servizio di sorveglianza, monitorando i movimenti dei tre. Il giorno dell’arresto, i poliziotti hanno assistito alla scena in cui la vittima veniva fatta salire sull’auto, diretta verso il negozio di via Roma per la firma della pratica.
L’intervento è scattato subito dopo: i tre sono stati fermati in flagranza di reato. Durante la perquisizione del veicolo, gli agenti hanno rinvenuto un taglierino, come probabile strumento di intimidazione. Durante l’udienza di convalida, i tre hanno dichiarato di dover riavere dalle vittime qualche migliaio di euro, sostenendo che si trattasse del saldo di una presunta partita di droga mai pagata.
VI.G

Dal “tropo” si sviluppa il dramma liturgico, che può svolgersi in una piccola parte della chiesa o investirla totalmente, avvalendosi in questa circostanza di allestimenti scenici ben determinati e con precisi valori simbolici. Nel dramma liturgico troviamo per la prima volta l’idea della scena “simultanea”, caratteristica prima dei “misteri”. Si tratta di particolari sacre rappresentazioni allestite fuori dalle mura delle chiese e prive di connessioni con il cerimoniale liturgico ma dirette da chierici o preti, la rappresentazione era solitamente accompagnata da didascalie in latino, vero e proprio elemento che fa da “trait d’union” con il recinto sacrale. Uno dei “misteri” più tipici e apprezzati è lo “Jeu d’Adam” – spettacolo composto da un autore normanno, e particolarmente diffuso nel XII – secolo in cui per la prima volta vengono allestiti dei “luoghi deputati”, atti a rappresentare la globalità dell’Universo, costituito da Terra, Paradiso e Inferno.
