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Caccia, il Tavolo Animali & Ambiente organizza un sit-in di protesta

REGIONE PIEMONTE: BASTA REGALI AI CACCIATORI!

Il Tavolo Animali & Ambiente organizza un sit-in che si terrà mercoledì 22 febbraio 2023 dalle ore 13.30 davanti alla sede del Consiglio Regionale, Palazzo Lascaris, Via Alfieri 15, Torino, per protestare contro i provvedimenti della Regione Piemonte.

Il Consiglio Regionale del Piemonte infatti, nell’ambito dei provvedimenti di fine anno noti come “legge Omnibus” sta per modificare la normativa che disciplina l’esercizio venatorio, in particolare per quanto riguarda la possibilità di cacciare su terreno coperto da neve.

Nel Disegno di Legge attualmente in discussione, infatti, è prevista l’estensione della possibilità di cacciare su terreni innevati anche ai Tetraonidi. Si tratta di specie tipiche delle zone montane e in marcata sofferenza, spesso anche a rischio di estinzione, quanto meno su scala locale. I motivi di questa situazione sono molteplici e riconducibili soprattutto all’alterazione del loro ambiente naturale, anche come conseguenza dei cambiamenti climatici. A ciò si aggiunga un prelievo venatorio eccessivo e assolutamente insostenibile rispetto alle prioritarie esigenze di tutela delle specie.

La recente pubblicazione delle “Liste rosse” da parte dell’UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, il massimo organismo scientifico di livello europeo che si occupa di fauna selvatica) considera le due specie di Tetraonidi cacciabili in Piemonte. “a rischio di estinzione”. Nonostante si tratti di specie prioritarie secondo le norme di tutela comunitarie (Direttive “Habitat” e “Uccelli”), come detto la caccia nel nostro Paese, e in particolare in Piemonte, è consentita.

In questa situazione, che le Associazioni ambientaliste da tempo denunciano, ci pare che prevedere ulteriori facilitazioni al prelievo venatorio di specie a rischio di estinzione sia un atteggiamento del tutto irresponsabile ed inaccettabile.

Le Associazioni quindi ribadiscono con forza la loro richiesta di vietare la caccia a specie in palese sofferenza e, in ogni caso, di non adottare norme legislative che rendano più agevole il loro abbattimento.

Il Tavolo Animali & Ambiente ne ha discusso con il Garante dei Diritti Animali ed ha scritto una lettera a tutti i Consiglieri del Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere di farsi portavoce delle esigenze di tutela delle specie della tipica fauna alpina: tra l’altro, in questo caso, non esistono problematiche legate a danni all’agricoltura o potenziali pericoli per la circolazione. Il consentire la caccia a questi animali è pertanto unicamente una scelta politica, che vede, contrapposti in misura netta, da un lato gli interessi ludici di una esigua minoranza della popolazione, dall’altra la necessità di operare per la salvaguardia dell’ambiente naturale, come richiesto dalla maggioranza della popolazione.

Il Tavolo Animali & Ambiente pertanto organizza un sit-in di protesta che si terrà mercoledì 22 febbraio 2023 dalle ore 13.30 davanti alla sede del Consiglio Regionale, Palazzo Lascaris, Via Alfieri 15, Torino.

Per il Tavolo Animali & Ambiente

Piero Belletti

Pro Natura Piemonte

Giornata personale sanitario: favorire il ricambio generazionale

Nursing Up De Palma: «Giornata Nazionale del personale sanitario: parola d’ordine valorizzare i professionisti della salute. Non ci sono alternative: per uscire dal tunnel della mediocrità occorre investire ora sulle reali competenze di cui disponiamo, sugli uomini, sulle donne, favorendo un costante ricambio generazionale».

ROMA 20 FEBB 2023 – «Non possiamo permetterci di affondare nelle sabbie mobili della mediocrità, non possiamo rimanere ingabbiati in una sanità che rischia di non avere un futuro. Non è possibile: per i cittadini, per la collettività, in nome del rinnovato fabbisogno di cure e di assistenza specializzata degli italiani, dalle patologie più gravi, al sostegno quotidiano alle famiglie, agli anziani, ai disabili, all’infanzia, fuori e dentro le realtà ospedaliere.

Oggi, nella Giornata Nazionale del Personale Sanitario, ci accomuni, nessuno escluso, il desiderio di urlare forte il nostro dissenso nei confronti di quelle istituzioni che hanno lasciato, lo rivela il report di gennaio della Corte di Conti, che la sanità italiana finisse vittima di un pericoloso immobilismo.

Se siamo relegati agli ultimi posti, in Europa, in relazione al peso specifico degli investimenti nella sanità, con “la spesa pubblica pro capite che è stata pari a 2.851 dollari, inferiore di oltre il 50% a quella della Germania (5.905; dollari), del 38,4% a quella della Francia (4.632 dollari), e del 31,4% a quella della Regno Unito (4.138 dollari)”, e se ancora, lo conferma l’Ocse, siamo in fondo alla graduatoria del Vecchio Continente anche per quanto concerne le retribuzioni dei professionisti, vuol dire che occorre finalmente tirare fuori la testa da sotto la sabbia e smetterla di far finta che tutto funzioni a meraviglia».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up

«In questa giornata così importante, emerga, da parte di tutti i soggetti in causa, ma più che mai dalla politica, una severa analisi dei fatti.

Siamo di fronte ad un gap evidente, strutturale ed economico, rispetto agli altri Paesi  europei, che si può colmare solo investendo sugli uomini e sulle donne, sulle eccellenze, sulle reali competenze di cui disponiamo. Occorre tenerci ben stretti quei valenti professionisti che non possiamo permetterci di perdere, attraverso le ormai quotidiane fughe all’estero, verso “isole decisamente più felici”, costringendoli, sempre più spesso, a dimissioni volontarie che rappresentano una sonora sconfitta per tutti noi.

Difendiamo e tuteliamo il personale del comparto sanità, dalle aberranti forme di violenza fisica e psicologica che si consumano ogni giorno nelle corsie. Liberiamoli davvero e una volta per tutte dalle catene del vincolo di esclusività senza controproducenti contentini, come già è stato fatto per i medici. E ancora riduciamo l’ingiustificato gap, spropositato, a livello retributivo, con i medici stessi: riorganizziamo le aziende sanitarie evitando turni massacranti. Decongestioniamo i pronto soccorsi dando impulso alla sanità di prossimità con gli infermieri di famiglia/comunità, ridoniamo appeal alla professione infermieristica a partire dalle università.

E, ancora, favoriamo specializzazioni e aggiornamento. Solo così possiamo viaggiare a vele spiegate verso una sanità a misura di persona, in grado di essere faro di competenza anche per gli altri Paesi.  

Si signori, il futuro della sanità italiana lo possiamo riscrivere solo noi tutti, ed è ancora possibile», chiosa De Palma.

Torino e la radio, un legame storico

La radio è un mass media potente, entra nelle nostre case con facilità, non ci obbliga ad avere apparecchi di ultima generazione, ci accompagna in macchina rendendo i nostri spostamenti piacevoli, ci aiuta nei momenti di solitudine e isolamento,  spesso è un supporto didattico capace considerata la varietà di  programmi di interesse culturale, politico-sociale, artistico, scientifico che vengono trasmessi dalle differenti emittenti.

E’ il mezzo che per primo che ha permesso la diffusione di messaggi, informazioni, idee e pensieri prima difficilmente divulgabili, è il veicolo in assoluto più trasportabile e accessibile, è un strumento moderno e d’avanguardia che grazie a nuove tecnologie  come la DAB (Digital Audio Broadcasting)  che garantisce una qualità d’ascolto pari a quella di un cd o la DRM (Digital Radio Mondiale) uno standard mondiale di trasmissione,  arriva a tutti facilmente e democraticamente.

Torino è la città simbolo della radio, il primo novembre del 1929infatti, in collegamento via cavo con Milano è partita la sua prima stazione. Il capoluogo piemontese era già comunque entrato nel mondo radiofonico con la fondazione dell’URI, l’Unione Radiofonica Italiana, che poi si trasformò in EIAR ed ebbe la sua sede proprio all’ombra della Mole. Nel 1932 l’EIAR con l’acquisizione del teatro di Torino, rinnovato in base alle esigenze radiofoniche, e dopo la fusione dell’orchestra di Milano con quella di Torino, trasmise i primi concerti dei vari complessi sinfonici.

Nella capitale subalpina le testimonianze, i ricordi e le tracce di un passato radiofonico glorioso sono racchiuse in un museo “pensato per vivere a 360 le emozioni della storia della comunicazione”, a Via Verdi 16, a pochi metri dalla Mole Antonelliana, si trova infatti il Museo della Radio e della Televisione Rai. Il percorso, decorato da pezzi di arredamento di storici programmi come la Cabina di Rischiatutto o il Trespolo di Portobello,  “è un viaggio che parte con la conoscenza degli antenati della radio, tra i quali il telegrafo, la scoperta delle onde hertziane e il detector Marconi”.

In una sala dedicata alla memoria dell’ingegner Enrico Marchesi, torinese, pioniere della radiofonia in Italia, presidente dell’URI e dell’EIAR, i reperti sono posizionati secondo un percorso cronologico che vuole raccontare l’evoluzione delle varie aree della comunicazione (telegrafia, telefonia, radio, TV, registrazione), a partire dal diciannovesimo secolo fino alla “rivoluzione” digitale.

 

E’ incredibile come Torino sia la concentrazione di un mondo intero, in questa città  sono infatti moltissime le testimonianze di un passato illustre che va dall’arte, alla tecnologia, alla letteratura, alla storia e alla cultura in genere. La nostra è una città ricca di memorie, un contenitore di ricchezze formatosi nel passato attraverso esperienze molteplici e  con un potenziale enorme per dare un forte impulso al futuro.

Maria La Barbera

Per Informazioni:

museoradiotv@rai.it

Come risparmiare sulla prima polizza auto?

Informazione promozionale

Il periodo che stiamo attraversando non è certo dei migliori. L’inflazione, i rincari di materie prime, delle utenze e di molte spese che fanno parte dei costi fissi da sostenere mensilmente o annualmente, stanno mettendo a dura prova i portafogli delle famiglie italiane.

Per questa ragione, la tendenza generale, è quella di ridurre il più possibile i consumi, così da non rinunciare alla qualità dei servizi e dei prodotti normalmente impiegati, ricercando in qualche modo un risparmio. Ci sono però, allo stesso tempo, alcune “comodità” a cui è difficile rinunciare, specie se si vive in zone non molto servite, come piccoli centri o case in aree distanti dalle grandi città. L’automobile, un po’ come una casa di proprietà, rientra proprio tra quegli elementi imprescindibili a cui non si può rinunciare, se si vuole condurre una vita un po’ più semplice. Se chi vive in grandi metropoli, tutto sommato, può farne a meno, sfruttando la rete capillare di trasporti pubblici, chi vive in aree decentrate, invece, proprio non può farne a meno. Essere proprietari di una vettura, però, comporta spese spesso molto elevate. Pulizia, revisioni, benzina, bollo e assicurazione, sono tutti costi che a fine anno gravano in maniera importante sul bilancio familiare. La polizza, in particolare, è tra quei costi che richiedono un certo esborso di denaro e su cui è necessario prestare la giusta attenzione, per riuscire ad ottenere un risparmio. Per questa ragione, quando è il momento di accendere una nuova polizza, specie se sulla prima auto, è importante confrontare le migliori assicurazioni online, così da individuare il player più competitivo a cui rivolgersi.

Perché con le compagnie online si risparmia

Negli ultimi tempi sta prendendo piede un fenomeno molto diffuso tra i titolari di veicoli a motore, l’accensione di polizze attraverso le compagnie online.

Queste, infatti, possono permettersi un netto vantaggio nelle proposte, legato principalmente al modello di business adottato dalle direct company, fondato cioè sul diretto rapporto tra la compagnia e il cliente, attraverso le piattaforme, i siti e le App digitali di ognuna di loro. Per richiedere un preventivo con una di loro, oltre che raffrontando le tariffe, basta semplicemente inserire le informazioni richieste dai preventivatori online e attendere il calcolo. Si tratta di un’operazione molto semplice, facile da compiere e soprattutto comoda, poiché eseguibile da casa, attraverso i più diffusi dispositivi digitali connessi a Internet.

Il vantaggio delle offerte online risiede nel fatto che le direct company non si appoggiano a filiali territoriali, abbattendo, in questo modo, tutti i costi dell’intermediazione e potendo così presentare al mercato offerte molto più vantaggiose rispetto alle compagnie tradizionali.

Quali altri fattori di risparmio sulla polizza

Il costo della polizza auto viene calcolato tenendo conto di molti fattori, quali ad esempio il livello di sinistrosità del territorio di residenza o l’esperienza del guidatore. Questo, infatti, sin dalla prima stipula di un’assicurazione, viene inquadrato dalla compagnia all’interno di una classe di merito che, nei primi tempi, è piuttosto bassa e implica un costo più alto, proprio per la sua scarsa esperienza al volante e, quindi, un maggior rischio di causare incidenti.

Soprattutto nel caso di un neopatentato, quindi, la polizza rischia di essere davvero cara. A questo, però, si può far fronte usufruendo dei vantaggi offerti dalla Legge Bersani, che consente di sfruttare la migliore classe di merito assegnata a un componente del proprio nucleo familiare. Oltre a questo, poi, si può optare anche per una formula di guida esclusiva, così da abbattere ulteriormente i costi, o mixare sapientemente le garanzie accessorie scelte, in modo da ottimizzare il costo finale dell’assicurazione e la copertura del veicolo.

 

Vola la Juve! Spezia-Juventus 0-2

23esima giornata serie A

Kean
Di Maria

Continua la striscia positiva della Juventus in campionato che ottiene la terza vittoria consecutiva e sale a quota 32 punti in classifica,scavalcando il Torino,conquistando, così, il settimo posto con vista Conference League. Gli uomini di Allegri sbloccano la sfida nel primo tempo grazie ad un bel gol di Kean, abile a trasformare in rete un cross perfetto di Kostic. La rete del raddoppio arriva nella ripresa e lo segna,in maniera autorevole, Angel Di Maria, che dal suo ingresso in campo ha cambiato il volto della squadra juventina dando linfa,gioco e qualità a tutto il gruppo. Lo Spezia gioca con buona personalità e impensierisce in almeno un paio d’occasioni Perin senza tuttavia trovare la via della rere.Ora testa al Nantes per i bianconeri,nella gara di ritorno dei play-off per garantirsi la qualificazione agli ottavi di Europa League,in terra francese giovedì 23 febbraio alle ore 18.45.

Enzo Grassano

Extinction Rebellion: “Bye bye neve, la crisi climatica è già qui”

Questa mattina, le Red Rebels di Extinction Rebellion sono tornate sulle piste da sci piemontesi, srotolando uno striscione con scritto “Bye bye neve, la crisi climatica è già qui”.

Partendo dalla linea di confine italo-francese che attraversa le piste da fondo, sono scese verso il centro abitato di Claviere costeggiando gli impianti di risalita. Hanno scelto questa volta un luogo simbolico, dicono, “di frontiera, turismo montano, grossi flussi migratori e sofferenze umane”

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A Torino donna partorisce in taxi

Una donna di Torino avrebbe dovuto partorire all’ospedale Sant’Anna, ma la sua bambina è nata in taxi grazie all’aiuto della conducente che la stava portando al San Giovanni Bosco. Viste le contrazioni sempre più forti la tassista ha  deciso di dirigersi all’ospedale Maria Vittoria, ma la piccola è nata prima.

Auto cade da cavalcavia. Muore uomo di 35 anni

Sulla tangenziale di Vercelli nei pressi  della strada che va  a Caresanablot un uomo di 35 anni alla guida della sua auto sarebbe finito giù dal cavalcavia. Soccorso, è stato trasportato  dal 118 all’ospedale Sant’Andrea in gravissime condizioni, ed è poi deceduto.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Maneskin e Paolo Fresu

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Lunedì. Allo Spazio 211 suonano i Timber Timbre. Al teatro Colosseo si esibisce Achille Lauro.

Martedì. Al teatro Carignano lo spettacolo “Tango Macondo”, viene musicato in scena da Paolo Fresu in trio con Daniele di Bonaventura e Pierpaolo Vacca. Repliche fino a domenica 26.

Mercoledì. Al Jazz Club sono di scena i Four Jam. Al Lambic si esibisce Marco Parente. All’Off Topic è di scena Voodoo Kid.

Giovedì. Al Jazz Club suona la R.Z Blues Band. All’Hiroshima Mon Amour prima di 2 serate consecutive per Gio Evan con il recital “Sull’Emani”. Al Dash si esibiscono i Sucker Punch. Al Blah Blah sono di scena i Safari e gli Brxit. Al Cafè Neruda suonano i Jazz Device Five.

Venerdì. Al Concordia di Venaria Neri Marcorè interpreta “Le mie canzoni altrui”. Al cinema Massimo inaugurazione di “Seeyousound” con lo show audiovisivo “Sequenze parallele” con protagonista il violoncellista Manuel Zigante. Al Jazz Club suona il trio The Last Coat of Pink. Al Folk Club è di scena il cantautore Jono Manson accompagnato dai Mandolin Brothers. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Fuh e Tanz Akademie. Al Magazzino di Gilgamesh per la rassegna blues, suona Norman Beaker mentre allo Spazio 211 è di scena Alessandro Fiori.

Sabato. Al Blah Blah si esibiscono i Conflict. Al Pala Alpitour arrivano i Maneskin. Per “Seeyousound” suona il batterista Khompa e viene proiettato il documentario su Cesària E’vora. Al Magazzino di Gilgamesh blues con con il quartetto US Rails.

Domenica. Al Jazz Club suona il duo del pianista Emanuele Sartoris e i corni di Martin Mayes. Per “Seeyousound” lungometraggio sulla cantante di bossa nova Miùcha e sulla band Rema Rema dal titolo “What You Could Not Visualize” con dal vivo i Larsen.

Pier Luigi Fuggetta

La Sindone di Torino diventa una web-serie

Roberto Repole, arcivescovo di Torino ha presentato alla Facoltà di Teologia una docu-serie sulla Sindone realizzata dalla Diocesi in collaborazione con l’Officina della Comunicazione e con il sostegno della Fondazione Crt. Insieme a Repole anche il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, il direttore del Centro internazionale di Studi sulla Sindone Gian Maria Zaccone, e il regista  Omar Pesenti.
“Nell’epoca  moderna – ha osservato Repole – quando si pensa alla Sindone il primo interesse è di tipo scientifico: è vera, non è vera? Un interesse legittimo, ma non dovremmo mai dimenticare che l’interesse scientifico per la Sindone esiste in quanto esiste il Vangelo che racconta di Gesù morto e risorto. Per i credenti in Cristo  la Sindone è una sorprendente porta di ingresso a Gesù e al suo mistero”. Le 4 puntate della docu-serie, ciascuna della durata di 9 minuti, saranno disponibili sulla piattaforma Vativision, sui canali delle diocesi italiane, dei network televisivi dell’area piemontese, sui siti della diocesi di Torino, de La Stampa, e dei settimanali piemontesi della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Oltre alle clip video anche  4 podcast che saranno veicolati sui più importanti canali audio.