ilTorinese

#TO25 Snow Volley Festival di Bardonecchia

Appuntamento per sabato 18 e domenica 19 marzo

Nella località che dal 13 al 23 gennaio 2025 sarà fra le sedi di gara dei Giochi Mondiali Universitari invernali, il weekend è realizzato dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con il supporto tecnico di Snow Volley Italia

L’evento anticipa il “Grand Finale”

del Campionato italiano assoluto di Snow Volley 2023

a Prato Nevoso dal 31 marzo al 2 aprile

Il Comitato organizzatore di Torino 2025, con il supporto tecnico di Snow Volley Italia, porta lo snow volley a Bardonecchia.

L’appuntamento è con il #TO25 Snow Volley Festival di Bardonecchiasabato 18 e domenica 19 marzo saranno in programma due giornate di sport e festa sulla neve della località valsusina che, dal 13 al 23 gennaio 2025, sarà una delle sedi di gara dei Giochi Mondiali Universitari invernali, assegnati dalla FISU alla FederCUSI e pronti a tornare sotto la Mole a distanza di 18 anni dall’edizione del 2007. Il Piemonte si conferma così sempre di più Land of Sport, come da claim ufficiale dei FISU Games.

Lo snow volley, che negli ultimi anni è diventato sempre più popolare grazie alla spinta di Snow Volley Italia (che lo ha lanciato in Italia e non solo nel 2015 e che oggi ha all’attivo quasi 30 eventi organizzati), della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo che l’ha riconosciuto nel 2018 e fatto un primo evento nel 2022 con Snow Volley Italia), a quella europea della CEV e a quella internazionale della FIVB, sogna di ritagliarsi uno spazio come disciplina opzionale dei FISU Games in programma dal 13 al 23 gennaio 2025 e il #TO25 Snow Volley Festival di questo weekend è il primo passo per valutarne le potenzialità.

“Dopo #TO25, il prossimo grande impegno di Snow Volley Italia è dal 31 marzo al 2 aprile prossimi, con l’organizzazione a Prato Nevoso (Frabosa Sottana, Cuneo) dello Snow Volley Festival, “Grand Finale” del Campionato italiano assoluto di Snow Volley 2023. L’iscrizione al Campionato è riservata ai tesserati Fipav mentre, per le altre categorie, è aperta anche ai non professionisti. Per il Campionato Italiano (3×3 M&F). Sei le categorie: 2×2 Maschile e Femminile, 3×3 Maschile e Femminile, 4×4 Misto (minimo 2 donne in campo), 2×2 Misto – ha commentato Matteo Carlon, Presidente di Snow Volley Italia – Durante la tappa di Prato Nevoso (CN) verrà anche assegnato il primo Scudetto Italiano FIPAV. Anche a Prato Nevoso, lo snow volley porterà sulla neve lo spirito goliardico, i valori del fair play e le regole di gioco del beach volley. Divertimento è la parola d’ordine: sia in campo sia fuori, tra festeggiamenti, sci, tour in motoslitta, apres-ski, festival musicali e disco dance. Tre giorni di neve, pallavolo e festa non stop, in perfetto stile Snow Volley Italia”.

SNOW VOLLEY: PILLOLE DI STORIA

Lanciato in Austria nel 2008, lo snow volley è stato riconosciuto ufficialmente tre anni più tardi. Nel 2013 la prima tappa italiana del tour austriaco, partito l’anno prima. Nel 2015Snow Volley Italia ha organizzato a Prato Nevoso il secondo torneo italiano, con 150 iscritti, anche amatori: un vero e proprio weekend di festa sulla neve, per gli amanti della pallavolo. Nell’ottobre successivo, anche la Confederazione europea di volley ha riconosciuto ufficialmente lo snow volley. Nel 2022, a Prato NevosoSnow Volley Italia ha assegnato i primi titoli italiani, in un fine settimana che ha visto in gara oltre cento squadre e atleti provenienti da tutto lo Stivale, oltre che da quattro continenti.

I BIG AFFASCINATI DALLO SNOW VOLLEY

Fra i grandi nomi che hanno dato spettacolo sulla neve ci sono quelli del campione di tutto Gilberto “Giba” Amauri Godoy Filho, del russo Konstantin Semenov, di Riley e Maddison McKibbin, oltre agli italiani Eugenio Amore e Sara Breidenbach, già tricolore nel 2022.

Anche a Bardonecchia ci saranno big della disciplina. Come i polacchi Michal Matyja, king of the snow per diversi anni, e Piotr Groszek, suo “erede” e già vincitore a Prato Nevoso nel 2018. Ci saranno poi, i francesi capitanati da Iskander El Ghouti (king of the snow lo scorso anno) e con Paul NicoleCyril Larrieu e Julien Bourdon.

Fra le donne confermate Sara Breidenbach, già campionessa italiana di beach volley e snow volley e vincitrice di alcune tappe World Tour, assieme ad Anna Dalmazzo e Sofia Arcaini, queen indiscussa di tutte le ultime edizioni di Prato Nevoso. E poi Cristiana Parenzan, in campo sia al primo Europeo di volley sulla sabbia, sia a quello sulle nevi, e Michela Lantignotti.

SNOW VOLLEY: LE REGOLE

Il regolamento del torneo di sabato prevede sfide 3 contro 3, con due semifinali maschilialtrettante femminili e le finali 3°/4° posto al sabato. Il giorno dopo, le finalissime. Tutte le partite si giocheranno al meglio dei due set a 15 punti. Sempre domenica, spazio anche al torneo Queen & King of the Court, nuovo e divertente format a tempo nel “chi vince regna”, con gironi da 15 minuti a eliminazione.

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND DI BARDONECCHIA

Sabato 18 marzo partirà il torneo #TO25 Snow Volley Festival alle ore 11.00 nell’area di Campo Smith a Bardonecchia fino alle 16.30, quando scatterà l’Après-ski party all’Haralds, che proseguirà fino a tarda serata. Il giorno successivo, domenica 19 marzo, è in programma dalle 10.00 il torneo King of the Court, mentre alle 14.00 ci saranno le finali del #TO25 Snow Volley Festival, a cui faranno seguito le premiazioni e la grande festa finale.

 

I traumi dell’esordio

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60 🇺🇸 

Nella storia del garage rock americano degli anni ‘60 abbiamo incontrato innumerevoli bands di giovani liceali che si trovavano perfettamente a proprio agio dal vivo durante i concerti e parallelamente riuscivano a gestire le pulsioni creative anche in studio di registrazione, dosando sapientemente suoni ed impasti.

In altri casi il tutto si ribaltava, specialmente quando il gruppo si dimostrava discretamente coeso in sala di registrazione ma perdeva amalgama nella dimensione “live”, magari distratto dal pubblico o dal contesto del caos di un “teenage club” o peggio di un “frat party” universitario, allorquando il “rumore disordinato e caotico” non di rado copriva la stessa amplificazione. Vi era inoltre un terzo caso, vale a dire la magia e l’empatia nelle “performances” dal vivo cui si contrapponeva il vero e proprio “trauma da blocco psicologico” in studio. I motivi potevano essere i più variegati ed il “trauma” trovava le sue cause in molteplici fattori: ambientali (luoghi inappropriati e quasi improvvisati), umani (attriti con il personale di registrazione, disagio all’interno della band per la presa di coscienza della differenza tra suono da studio e suono “live”), economici (insoddisfazione per il “budget” ristretto, ansia da “time is money”, equivoci sugli accordi presi “a monte”), creativi (aspettative frustrate dalla volontà dei discografici, soluzioni musicali imposte dall’alto e non condivise dal gruppo) etc. Si può affermare che il trauma “di natura ambientale” investì in pieno la band “The Individuals”, formatasi nel suo nucleo-base a fine 1964 nell’area tra Danville e South Boston, al confine tra Virginia e North Carolina. I membri erano Glenn Meadows (V), Ronnie Vaughan (V, chit), Ben Vaughan (chit), Tommy Redd (b, V), Sammy Moser (org), Ronnie Couch (batt); con management autogestito sfruttavano un volenteroso e generoso vicino di casa come “autista” per trasferirsi per esibizioni e “gigs” nelle zone vicine. Il suono della band si rifaceva ai Rolling Stones, ma in seguito fu forte anche la suggestione dai Blues Magoos; nonostante la gestione “home made”, la band suonò a più riprese per le feste di teenagers all’American Legion e in svariate “venues” quali Hupps Mill Bowling Alley, Moorefields, Oak Level Club, T-Bird Country, The Skylark Club, The Danville City Armory e all’Halifax County Fair. Nel 1967 vissero l’esperienza della sala di registrazione, da cui scaturì il primo (e unico) 45 giri: “I Want Love” [T. Redd] (Hos-45-2018; side B: “I Really Do”), con etichetta Raven Records, inciso a Danville (Virginia) presso The House Of Sound. Fu un esordio traumatico per la band a livello ambientale, data l’angustia del luogo, la limitatezza del budget e del tempo a disposizione e con dotazione strumentale e tecnologica di scarso livello. Il disagio che probabilmente avvolse la compagine… in un certo senso traspare anche dall’esito qualitativamente non eccezionale del disco. In seguito “The Individuals” continuarono con buoni risultati nei “gigs”, grazie anche alla programmazione del 45 giri sulla radio locale WHLF e ad Al Mapes nel suo show “1400 Club”. Tuttavia gradualmente la spinta propulsiva venne meno; entro la primavera del 1968 la band si sciolse, anche per sopravvenute gravidanze di fidanzate, chiamate in esercito e necessità economiche stringenti ed insostenibili.

Gian Marchisio

Le nove vite di una donna speciale

IL LIBRO DI JUNE ROSE YADANA BELLAMY “LE MIE NOVE VITE”, AUTOBIOGRAFIA DELL’ULTIMA PRINCIPESSA BIRMANA.
I libri è noto non si giudicano dalla copertina, però la foto a corredo del titolo ritrae una donna dallo sguardo fiero, una bellezza e una forza rara che appartiene ad una principessa.
Forse neppure bastano nove vite per contenere tutte le avventure di una donna così speciale per l’epoca e le circostanze vissute. La storia di una dinastia e anche la storia di una donna che non si è lasciata intimorire e soggiogare dal potere. Con la leggerezza di una piuma è volata tra mondi e culture diverse dove ha saputo destreggiarsi, come una donna libera, indipendente e concreta.
Senza lesinare l’arte del fare nonostante le nobili origini. Una vita imprevedibile e qualche volta dolorosamente vera, in cui ha saputo incantare e affascinare chiunque con la sua arte, cultura e bellezza. Un fiume in piena innanzi alla politica del tempo, una principessa che ha amato sempre il suo popolo e che ha cercato di proteggere a scapito della sua stessa vita. Una pioniera dei nostri tempi anche in cucina, dove ha interpretato l’ultima sua parte in modo magistrale
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Rosy Menniti Lombardo
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Le mie nove vite. Da Mandalay a Firenze. L’autobiografia dell’ultima principessa birmana

Bellamy June Rose Yadana – Francesco Moscatelli

pubblicato da ADD Editore

Juve e Roma: sorteggio benevolo in Europa League

 

Juventus-Sporting Lisbona e Feyenoord-Roma ai quarti di finale….per fortuna è stato evitato un altro derby tutto italiano.Per i giallorossi di Mourinho la,sfida contro gli olandesi è la ripetizione della finale di Conference League dell’anno scorso che finì con il trionfo della Roma. Le italiane non potranno incontrarsi se non in finale. In Conference League la Fiorentina incontrerà i polacchi del Lech Poznan.Ecco il tabellone dell’Europa League. Man Utd (ING) – Siviglia (SPA)
Juventus (ITA) – Sporting Lisbona (POR)
Bayer Leverkusen (GER) – Union Saint-Gilloise (BEL)
Feyenoord (OLA) – Roma (ITA). Enzo Grassano

Caldaie a compensazione, come risparmiare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Una caldaia a condensazione è un tipo di caldaia utilizzata per produrre acqua calda per il riscaldamento e l’acqua sanitaria di una casa. Rispetto alle caldaie tradizionali, le caldaie a condensazione sono più efficienti ed ecologiche: permettono, infatti, di tagliare i costi della bolletta e di abbattere le emissioni di CO2.

Le caldaie a condensazione hanno, in genere, un costo maggiore rispetto alle caldaie tradizionali, visto che, tra l’altro, richiedono un tubo di scarico specifico resistente alla corrosione causata dall’acidità della condensa. Devono essere pulite con maggiore frequenza, liberando in particolare lo scambiatore di calore e il tubo stesso dagli accumuli di sporco.

Bisogna poi stare attenti alla loro posizione in casa e in generale a dove si sceglie di acquistarle, perché con climi caldi sono meno efficienti, e danno il meglio in aree dove fa più freddo e se non esposte direttamente alla luce solare. Se la temperatura esterna è bassa, infatti, la differenza tra i gas di scarico e l’acqua del riscaldamento sarà maggiore e sprigionerà un quantitativo di energia superiore.

Una caldaia a condensazione può costare dai 600 euro circa – parliamo di modelli a bassa potenza – a oltre 2 mila euro. Prezzi decisamente più alti rispetto a una caldaia tradizionale. Bisogna però sottolineare che, visto il loro impatto inferiore a livello ambientale, si può risparmiare su queste cifre usufruendo di bonus e incentivi statali.

È possibile inoltre pagare a rate, direttamente in bolletta, un nuovo dispositivo, spesso con installazione e manutenzione gratuite o comprese nella modica cifra mensile richiesta dal proprio fornitore di gas. Gli alti prezzi delle caldaie a condensazione sono però giustificati dall’abbattimento dei consumi.

Anche senza sconti e bonus statali, e acquistando a prezzo pieno una caldaia a condensazione, è possibile rientrare nella spesa nel giro di pochi anni, con la sicurezza di pagare bollette meno salate e avere un impatto ambientale inferiore.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Milan-Napoli! Sorteggi quarti di finale Champions League

Milan-Napoli! Sorteggi quarti di finale Champions League… sempre più avvincente ed emozionante il torneo di maggior importanza a livello europeo.A Nyon sono stati sorteggiati i quarti di finale e gli accoppiamenti futuro delle semifinali di Champions League. Sarà un bellissimo derby italiano fra Milan e Napoli, per l’Inter invece c’è il Benfica. Le italiane tutte nella stessa parte del tabellone: dunque sarà possibile un altro derby (italiano o di Milano) in semifinale mentre sarà impossibile avere,al momento, una finale tutta italiana.Ecco il tabellone completo:Quarti di finale
Real Madrid (SPA) – Chelsea (ING)
Benfica (POR) – Inter (ITA)
Man City (ING) – Bayern (GER)
Milan (ITA) – Napoli (ITA)….Semifinali
Vincente Milan/Napoli contro Benfica/Inter
Vincente Real Madrid/Chelsea contro Man City/Bayern Monaco. Enzo Grassano

Comunità in lutto per l’alpino-tifoso morto a soli 41 anni

Vasto cordoglio per la morte  di Stefano Tartaglino, a soli 41 anni, a Vercelli, per  una grave malattia che lo aveva colpito da tempo. Era componente dell’Associazione Alpini e molto noto  negli ambienti della tifoseria della Pro Vercelli. Lascia la moglie e una figlia. Oggi i funerali

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“EnjoyBonTon”, a lezione di stile da Cristiana Ferrini

Se vuoi infrangere le regole devi conoscerle”. Questo è il leit motiv di “EnjoyBonTon”, i corsi nati dalla mente eclettica e geniale di Cristiana Ferrini, creative designer con anni di esperienza professionale nella moda e negli eventi.

Sono corsi privati tenuti da consulenti di stile, bon ton, immagine, hobby e fashion; ma orchestrati in chiave contemporanea e dedicati a chi ha voglia di migliorarsi, mettersi in gioco e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze.

Cristiana è figlia del capitano del Toro Giorgio Ferrini, un’autentica leggenda per chi ama il calcio, ed è cresciuta in mezzo alle buone maniere e al bello, ma l’ordine le è arrivato in dotazione con il Dna. Basta affacciarsi a casa sua per restare avvolti nell’armonia architettata con gusto, spazi eleganti e funzionali, una personalità alla quale ispirarsi. Insomma: un marchio di fabbrica che pochi fortunati hanno. Questo giusto per dirvi chi è il patron dell’iniziativa, e l’abbiamo incontrata per voi.

 

Come è nata l’ idea e qual è la sua filosofia?

E’ un sogno che avevo nel cassetto da tempo ed ora sono riuscita a concretizzarlo. Ho selezionato e unito un gruppo di persone che stimo, con le quali c’è sinergia, ed hanno aderito al progetto con grandissimo entusiasmo. Siamo una bella cordata al femminile, aperta però anche agli uomini.

Sono corsi che ci si può regalare per migliorarsi, mettersi in gioco, arricchirsi.

Centrale è la gestione della casa e degli eventi che può ospitare; con ampi spazi dedicati anche a come si facevano gli antichi mestieri e alla maestria delle nostre nonne. Potrebbero essere momenti di relax, ritagli di tempo piacevoli.

 

Possiamo dire che la perfetta gestione del nido domestico è qualcosa che lei ha nel sangue?

Si, perché fin da ragazzina ho sempre frequentato corsi di bon ton. Per esempio “Al Melograno”, in Piazza Vittorio, mi ero iscritta non solo al corso di cucina ma pure a tutti gli altri; dalla mise en place a come creare un centrotavola, passando per ricami, uncinetto e tanto altro.

Ho imparato moltissimo anche dalle nonne e da mia mamma; se le vedevo stirare una camicia volevo sapere come farlo nel modo migliore. Praticamente sono sempre stata predisposta a questo: come si organizza un guardaroba, il cambio degli armadi, come fare i letti, le lavatrici e i segreti per smacchiare i capi di abbigliamento. Le amiche mi chiamano per rimediare a qualche disastro su un pigiama di seta o altro. La mia è una vera passione.

 

Come è passata dal sognare al fare?

E’ durante il lock down che ho pensato di creare un punto di riferimento a Torino e l’ho trovato in tre location. Alle “Tre Madame” in Piazza Paleocapa 1, dove saremo ospitati da Aline e Guendalina Nomis di Pollone; nell’appartamento sabaudo di via “Po Venti5” di Elena Tabacco; e nella splendida cornice del “Giardino Segreto” di Cristiana Ruspa in via Mancini.

 

Chi insegnerà e quale sarà il suo ruolo?

Io ho fatto nascere il progetto e tengo le fila della cordata, sarò sempre presente, affiancando gli altri esperti. Poi ho i miei corsi di bon ton e “La Mise en Place” perché di fatto sono il mio sapere. Ma rivisito tutto in chiave contemporanea, tenendo conto dei cambiamenti e delle evoluzioni al passo con i ritmi odierni. Avrò anche la preziosa collaborazione di Roberto Minoli di “Cadorna 7”.

 

Una carrellata sui corsi?

Bananna Kitchen insegna a cucinare e creare momenti conviviali con amiche e amici. Uno dei suoi primi corsi di cucina è “Chic Ape” per aperitivi in casa, di successo ed eleganti.

La garden design Cristiana Ruspa, che disegna giardini e parchi, ci aiuta a seminare e coltivare anche piccoli spazi di verde che, se studiati nel modo giusto, possono trasformarsi in piacevolissimi angoli di benessere.

La fashion style Irina Bushueva ci accompagna nel mettere in gioco la nostra immagine, partendo dalla nostra fisicità e da come ci vestiamo. Perché magari intuiamo che potremmo migliorare, ma non sappiamo come. Guidate da lei potremo scoprire di sentirci a nostro agio con nuovi look più donanti e capaci di valorizzarci al meglio.

Sempre per l’arte di ricevere, c’è il corso di Martina Scalzo che è una tè somellier e svela tutto quanto riguarda il prezioso infuso e come servirlo.

Crochet Mon Amour” è il titolo delle lezioni di Antonella Manolino – Uncinella; dai corsi per principianti che non sanno tenere in mano l’uncinetto, a quelli più avanzati per chi l’arte la possiede già. Tutto, ovviamente, in modo smart che nulla ha a che vedere con i tutorial online; perché alla fine dei suoi incontri avrete imparato come realizzare berretti o quello che desiderate

Interessante anche il “Burraco Style”: prevede corsi base e avanzati, tenuti da Adriana Siniscalchi, Arbitro Nazionale Federale Gold che, in modo professionale ma con stile divertente e conviviale, insegnerà come abbinare il gioco ad un tè o un aperitivo .

 

Come sono articolati i corsi e quanto durano?

La maggior parte si svolgerà in un unico appuntamento di 3 ore, il martedì pomeriggio. Per altri corsi, come il burraco e il crochet, che richiedono più lezioni, gli incontri saranno almeno 4.

 

So che lei ha già in mente altre idee…

Stanno prendendo forma i corso emozionali che saranno ospitati in via “Po Venti5”. Dal mese di aprile è in programma “Le Pietre preziose” tenuto dall’esperta di gioielli Elena Tabacco, affiancata dal gemmologo Roberto Galfrè e dal Sailor Managering Preziosi Pierluigi Galfrè.

Illustreranno nascita, storia passata e presente di questo magico mondo. Ma c’è di più. Sarà anche possibile valutare i gioielli ereditati che conserviamo nei nostri scrigni, studiare come rinnovarli e rimontarli dando vita a creazioni nuove e personali.

Sono al via il corso di “Lettura energetica” tenuto da Cristina Molè, councelor in psicosintesi e facilitatrice in costellazioni familiari; un corso di closet organizer “Come dentro-così fuori”, ovvero un viaggio in prospettiva per imparare a liberarsi del superfluo, dove insegneremo a ricollocare i nostri armadi in modo divertente.

E non ultimi, “Galateo 4 zampe” il bon ton per chi ha cani e gatti; corsi di Armocromia, e sul Feng Shui.

 

Le iscrizioni sono aperte, quando partiranno i corsi?

Già dalla prossima settimana e si terranno tutti i martedì; alcuni forse anche al sabato pomeriggio. Dureranno fino ai primi di giugno e riprenderanno a inizio settembre. Abbiamo pensato a un massimo di 10 partecipanti per corso e la programmazione verrà comunicata e costantemente aggiornata sui social, Facebook e Instagram @enjoybonton .

 

Secondo lei perché le ragazze più giovani potrebbero essere interessate a “EnjoyBonTon”?

Sono convinta che le donne di domani, per la frenesia dei ritmi odierni e la nuova praticità nel gestire la casa, non hanno tante nozioni di base, che invece sono fondamentali ed utili.

 

La formula vincente dei vostri corsi?

Che sono tenuti in chiave contemporanea. Perché le regole di base restano, poi molti aspetti sono cambiati. Il gusto non lo puoi vendere, lo stile invece si può imparare!

Laura Goria

 

Per informazioni: cristiana@enjoycom.it

Instagram e Facebook: @enjoybonton

Carlo Antonio Gozani vescovo di Acqui

Armano Luigi Gozzano presenta l’immagine, la personalità e il carattere del Gozani più importante del ‘600,con cenni storici e vicende della sua missione nel territorio diocesano analizzata da “I vescovi della chiesa di Acqui”(Impr.Grafiche 1997 Acqui) e dai segni rimasti immutati nel tempo.

Carlo Antonio Gozani (1641-1721) marchese di Olmo Gentile (At) e Perletto (Cn) della stessa diocesi, principe S.R.I. terzogenito dei  17 figli della seconda moglie Antonia Ghione, linea di Treville generata dal padre  conte Giovanni il giovane da Luzzogno, famoso per la incredibile azione speculativa durante la guerra di successione del ducato di Mantova e del Monferrato.Era ricchissimo come il secondogenito Giacomo Bartolomeo marchese di Treville e Perletto, signore di Cereseto e Serralunga di Crea,vice presidente del Senato monferrino.Di intelligenza non comune,fu avviato agli studi accademici a Pavia e Milano e quindi a Roma dove si laureò in leggi e teologia.Ordinato sacerdote nel 1664 fu promosso nel 1665 ad arcidiacono della cattedrale di Casale e onorato del titolo di protonotario apostolico. Nel 1671 acquistò mezzo feudo di Pontestura dal marchese Paolo Scarampi di  Camino e infeudato con titolo signorile dal  duca Ferdinando Gonzaga. Era proprietario della tuttora esistente masseria Tomarengo di Moncalvo.Nel 1675 fu consacrato vescovo di Acqui nella chiesa di S.Andrea a Casale,e lo stesso giorno consacrò la nuova  chiesa della Madonna delle Mura o Madonnina lacrimante dei miracoli.Nel 1676, giorno del funerale del padre, nel palazzo di  famiglia ora sede municipale di Casale, acquistato nel 1569 da Giovanni Bellone  economo di Isabella Gonzaga marchesa di Pescara, radunò 3127 poveri per distribuire loro viveri e denaro.
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Trasmise il suo stile e il  suo animo ai curati esortando, minacciando, ammonendo e pregando.Al suo arrivo in diocesi regnava la pace come nel resto dell’alta Italia.Ma la vita facile del momento portò a ostilità politiche e militari e contrasti nel clero contro lo stesso vescovo da parte  di famiglie nobili e potenti, perché “vescovo  marchese forestiero troppo austero”.Nel 1680 richiamò i padri barnabiti che erano stati allontanati nel 1654 dalla città sopprimendo i conventini, rimettendo i canonici nelle scuole e alla direzione amministrativa.Nel 1690 denunciava il grave degrado della città senza leggi e senza fede. Nel 1693 le famiglie potenti appesero ai muri
della città e della cattedrale un manifesto raffigurante una testa d’asino mitrata con la  scritta “inizio e fine del vescovo Gozani”, procurandogli dure e umilianti sofferenze.La  curia romana li definì “bricconi di primo rango”. Durante il terribile assedio del 1696,le truppe tedesche minacciavano la distruzione della città se non venivano pagate loro le  somme richieste.La comunità si rivolse al vescovo che riuscì a raccogliere il denaro condizionando come caparra l’argenteria della cattedrale.
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I suoi rapporti con l’imperatore Leopoldo I° erano di stima e fiducia e l’imperatore gli confermò a Vienna nel 1699 il privilegio di  usare il sigillo come principe,conferire lauree,coniare monete d’oro con la propria effige e il titolo di S.R.I. secondo la tradizione dei privilegi concessi alla chiesa di Acqui fin dal 890.Per i solenni pontificali veniva esibita la spada portata da due chierici e un verde cappello cardinalizio, quali insegne del principe.Tra il 1696 e il 1704 i parroci di Mombaruzzo e S.Marzano appoggiati dai Savoia denunciarono il vescovo che li aveva rimproverati,accuse poi risultate meschine calunnie.Le avversioni nei suoi confronti continuarono nel 1708 col passaggio del Monferrato ai Savoia,e i rapporti con il vescovo autoritario e partigiano del duca di Mantova erano peggiorati per i tentativi di interferenza in  campo ecclesiastico anche nella Repubblica di Genova.I Savoia eliminarono i diritti  giuridici dei diplomi imperiali che restarono solo come titolo onorifico.Il clima di contrasto portò la popolazione a disertare gli incontri durante le visite pastorali,e per anni  fu anche sospesa la somministrazione della cresima.Stanco ed avvilito presentò lettera di dimissioni,rifiutata da Roma per i suoi meriti e in difesa delle leggi.
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In questa delicata situazione il Gozani si ritirò nel castello di famiglia di Olmo Gentile, edificandone la zona residenziale. Importanti i suoi Sinodi per una efficace riforma della diocesi. Il primo celebrato nel 1679,il secondo nel 1699 fu molto contrastato.Altro tentativo per il terzo nel 1706,mentre il quarto ebbe esito negativo. A testimoniare la sua devozione alla Madonna, costruì a sue spese la basilica di San Pietro sulla decadente antica cattedrale, donando la bellissima statua lignea settecentesca della Addolorata. Ristrutturò a proprie spese la nuova cattedrale inserendo le due entrate laterali e  la nuova porta centrale con lo stemma di famiglia applicato a pastiglia,il nuovo altare e i nuovi pavimenti.
Ammirevole fu il chiedere perdono a tutti gli  offesi e il volere la scritta “Deo Gratias” sulla  sua lapide funeraria.Il vuoto di potere e la ribellione del clero nei suoi confronti portò all’abbandono dei chierici che a stento ritornarono riconoscendo la valenza del fondo lasciato loro nel suo testamento.Un  ritratto eseguito da P.F.Guala si trova nella  sacrestia del duomo di Casale databile 1750,
30 anni dopo la morte del vescovo,e si presume che l’artista si sia ispirato alla vera immagine che si trova nel salone dei vescovi di Acqui.Svolgere la sua attività pastorale per 46 anni,il periodo più lungo della diocesi di Acqui,é stata la sua più grande impresa.
Giuliana Romano Bussola

Lavoro e formazione, dalla Regione in arrivo i fondi per favorire la nascita di nuove imprese

BILANCIO/CHIORINO: 480 MILIONI 
“Crediamo nel potenziale del nostro territorio e lo stiamo dimostrando concretamente, incrementando gli investimenti a favore di politiche attive mirate, con risultati più che tangibili”
Presentato alla III Commissione Consiliare di Palazzo Lascaris il Bilancio di Previsione 23/25 dell’Assessorato Regionale Lavoro e Formazione guidato dall’Assessore Elena Chiorino. Ammonta a circa 480 milioni di euro lo stanziamento complessivo per Lavoro e Formazione per l’annualità 2023. “Il nostro obiettivo è garantire dignità lavorativa a tutti, maggiori opportunità altamente professionalizzanti e favorire la nascita di nuove imprese che rendano sempre più competitivo il Piemonte nel mercato globale. Crediamo nel potenziale del nostro territorio e lo stiamo dimostrando concretamente, incrementando gli investimenti a favore di politiche attive mirate. Con risultati più che tangibili”, così l’Assessore Elena Chiorino a margine della seduta.
Tra le misure di maggiore rilievo, si registra il segno più che positivo per le azioni destinate a finanziare i cantieri di lavoro per disoccupati e over58 che ottengono un’integrazione delle risorse di € 200.000,00 per annualità, al fine di soddisfare interamente la domanda. Con  questo intervento si arriva ad incrementare il fondo di circa 3 milioni di euro, garantendo dignità lavorativa ai non occupati e favorendo l’invecchiamento attivo per chi ha un’età avanzata per poter trovare un inserimento lavorativo  ed offre, al contempo, l’opportunità di conseguire i requisiti previdenziali ai fini pensionistici.  La misura, tra l’altro, è di grande sostegno per i Sindaci perché è pressoché a costo zero per le amministrazioni e colma la necessità di ulteriore forza lavoro in quei territori impossibilitati ad avviare direttamente nuove assunzioni.
Anche il Fondo Regionale a sostegno dei Disabili registra un incremento di circa 2,9 milioni di euro per ciascuna annualità, portando lo stanziamento totale a oltre 18 milioni di euro. Per le misure a sostegno dell’occupazione, dell’imprenditoria, del lavoro autonomo, start up innovative, agenzie formative e realizzazione di servizi sono state stanziate risorse aggiuntive complessive pari a circa 1 milione di euro per il biennio 2023/2024.