ilTorinese

In arrivo dalla Regione 20 milioni per il rilancio del cinema e delle sale

DA APRILE APERTI I BANDI

Il presidente Cirio e gli assessori Poggio e Tronzano: «Investimento importante su un’industria con la quale abbiamo un legame storico»

Il Presidente di FCTP, Borgia: «Traguardo significativo per posizionare il nostro territorio a livello nazionale e internazionale»

Il Presidente di Agis, Tomelleri: «Misura mai vista prima che aiuterà la filiera a incrementare la qualità»

Venti milioni per la filiera del cinema: transizione digitale, produzione, sostegno alle sale. Un aiuto economico su tre misure da 8.000.000 di euro, 12.000.000 di euro e 400.000 euro annunciato nei giorni del Torino Film Festival all’interno di Torino Film Industry , ha trovato l’approdo in Giunta dove è stato approvato il documento che impegna la Regione a rafforzare le attività di tutto il comparto con un intervento considerato tra i più imponenti degli ultimi anni, certamente tra i più attesi dopo il periodo di chiusure che ha rischiato di mettere in ginocchio il comparto della produzione ma anche degli esercenti che portano ogni anno davanti allo schermo circa 7 milioni di persone.

«Quello con il cinema – hanno sottolineato il presidente Alberto Ciro e gli assessori alla Cultura Vittoria Poggio e alle Attività Produttive Andrea Tronzano – è un legame storico e unico che la Regione desidera continuare a far crescere, anche grazie al prezioso lavoro della Film Commission Torino Piemonte, basti pensare al successo della serie Netflix “La Legge di Lidia Poët” e all’imminente uscita di “Fast and Furious 10”, girato anche a Torino. Per questo motivo investiamo su tutta la filiera con oltre 20 milioni di euro per quella che consideriamo una industria di eccellenza piemontese che negli anni ha scalato tutte le classifiche di settore».

L’azione più corposa è quella da 12.000.000 di euro che serviranno a favorire e attrarre nuovi lungometraggi e serie TV di finzione e animazione (solo grazie al “Piemonte Film Tv Fund” avviato nel 2018 il territorio ne ha ospitati 35 di livello importante negli ultimi quattro anni), e altri 8.000.000 di euro per tutelare e valorizzare i cinema piemontesi attraverso i fondi europei (Fesr – Fondo europeo dello sviluppo regionale) con bandi che partiranno entro il mese di aprile.

Il Settore Promozione delle Attività Culturali della Direzione Regionale Cultura e Commercio, in più fornirà un ulteriore supporto per avviare la transizione delle sale con altri 400.000 euro. Per un’operazione che nel suo complesso impegna oltre 20.000.000 di euro.

Il Presidente di Film Commission Torino Piemonte Beatrice Borgia e il Direttore Paolo Manera tengono a sottolineare che «siamo orgogliosi di aver collaborato con la Regione Piemonte e gli Assessori competenti a questo risultato fondamentale per l’industria dell’audiovisivo, frutto di un tenace lavoro di squadra. Un traguardo che valorizza in maniera significativa l’operato della nostra Fondazione e che, attraverso il piano strategico messo in campo, ci permetterà sempre più di posizionare il nostro territorio come meta di grandi produzioni a livello nazionale e internazionale».

«Si tratta di una misura mai vista prima, diciamo storica, frutto di oltre un anno di lavoro condiviso – commentano Arrigo Tomelleri Presidente Anec Piemonte Valle d’Aosta e Simone Castagno Vice Presidente Anec Nazionale e delegato Anec Piemonte e Valle d’Aosta –  attraverso la quale la Regione Piemonte ha mantenuto le promesse mettendoci a disposizione importanti risorse che ci permetteranno di alzare la qualità delle nostre strutture e di avanzare un’offerta più coinvolgente e immersiva per il pubblico favorendone il ritorno in sala.  Mai come oggi si è data concretezza alle parole, lanciandoci una sfida che siamo certi gli esercenti del nostro territorio sapranno cogliere».

Nel Programma Triennale della Cultura 2022-2024 la Regione Piemonte ha inserito anche una linea di intervento pluriennale a favore di progetti di promozione e diffusione delle sale sul territorio, una misura su cui misura verranno investiti fino al 2024 circa 1 milione di euro per renderle luoghi polifunzionali e punto di riferimento per ospitare eventi e manifestazioni culturali, ma anche per incentivare le persone ad andare al cinema, producendo ad esempio un prezzo del biglietto calmierato grazie a convenzioni e collaborazioni che possono essere messe in campo con le scuole o con la rete delle associazioni del territorio.

Molto di più di un intervento spot, ma un investimento vero e proprio su cui l’amministrazione Cirio punta per accrescere il valore del capitale professionale accumulato in questi anni in regione dove soltanto per la produzione si contano oltre 400 imprese che danno lavoro a qualche migliaio di persone, e a 1.300 tecnici professionisti e attori e 94 sale.

Una vera e propria industria che spiega perché il Piemonte è la seconda regione italiana con il maggior numero di giornate di riprese e anche di location dove ogni anno vengono girati film e video. E con ricadute economiche considerevoli: tra il 2018 e il 2022 i contributi a sostegno della produzione di lungometraggi, film tv e fiction (tra contributo bando e spesa complessiva) hanno generato un moltiplicatore di 4,57. Significa che per ogni euro investito ne sono tornati quasi 5 come ricaduta su indotto e territorio.

I sindacati di polizia dopo la devastazione di Torino: “armi spuntate contro i terroristi di piazza”

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Torino, i sindacati Siulp, Fsp e Coisp Polizia dopo il corteo anarchico

 

Ecco le parole  del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo, sulle  devastazioni compiute dagli anarchici durante la loro manifestazione. 

Un grande plauso per l’alta professionalità dimostrata dalle Forze dell’Ordine che hanno fronteggiato lira furibonda di manifestanti anti Stato.
Come definire politicamente il disastro compiuto dagli anarchici che distruggono negozi, auto private, banche, assicurazioni, arredi urbani, rimuovono sanpietrini dalle strade, imbrattano muri, incendiano bidoni, feriscono appartenenti alle forze dell’ordine, e lasciano i cittadini preoccupati, arrabbiati e impotenti: uno scempio.

Siamo proprio sicuri che la libertà e la democrazia debbano piegarsi a queste gravissime violenze.

Fino a che punto queste manifestazioni dovranno essere tollerate? Fino a che punto i cittadini dovranno subire tutto questo e le forze dell’ordine dovranno rischiare la propria incolumità in nome dell’odio di furenti ideologizzati?

 

FSP: “Armi spuntate contro la furia dei terroristi di piazza che hanno compiuto l’ennesima devastazione”  

“Ancora poliziotti feriti per il servizio e una città violentata e devastata dalla furia di criminali senza scrupoli che operano programmando le proprie scorrerie. Terroristi di piazza contro i quali si opera ad armi spuntate, con servitori dello Stato costretti a subire violenze di ogni genere, nel silenzio assordante di chi si autoproclama paladino dei diritti di tutti i lavoratori”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravissimi disordini registrati ieri a Torino in occasione dell’ennesima manifestazione per Alfredo Cospito e contro il 41bis e che ha portato al momento a 34 persone fermate e 5 arrestate.

“Una collega della scientifica ferita e poliziotto del Reparto mobile di Milano preso in pieno da una bomba carta che ha dovuto essere ricoverato – aggiunge Mazzetti – sono l’ennesima infamia di delinquenti che si accaniscono contro chi svolge il proprio lavoro rappresentando lo Stato che odiano, che vogliono contrastare, sovvertire. Criminali che non esitano a vomitare la propria violenza su cittadini e città, bersagliate da bombe e guerriglia cui i tutori dell’ordine rispondono con i lacrimogeni. Nessun commento ulteriore serve. Commenti la politica che predica l’antiviolenza, la sicurezza, la legalità. Parli e soprattutto agisca chi può”.

Coisp: i cortei cercano solo scontro con Forze dell’Ordine

“Una poliziotta ricoverata in ospedale a causa di una ferita lacero contusa alla mano, un agente colpito da una bomba carta, ferite più o meno gravi riportate da decine di poliziotti: nel ‘day after’ dell’ennesimo corteo degli anarchici che si è tenuto a Torino, ci ritroviamo a fare il conto delle vittime tra le fila delle Forze dell’Ordine intervenute per sedare gli scontri”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato d Polizia Coisp. “Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà ai colleghi della Questura di Torino e dei Reparti Mobili, non possiamo far altro che sottolineare quanto questi movimento eversivi, collegati tra loro anche a livello europeo attraverso una strategia criminale convergente, nella maggior parte dei casi scendono in piazza non per manifestare un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato, mettendo seriamente a rischio l’incolumità non solo dei poliziotti ma anche di tutti i cittadini” conclude.

 

Salta la fila alla cassa, volano gli insulti e arrivano i carabinieri

Ci sono voluti i Carabinieri per placare gli animi in un supermercato di Biella, dove è avvenuto uno scontro verbale che poteva scaturire in una lite tra due uomini. Dai riscontri pare che uno dei due abbia saltato la fila alla cassa: da qui l’animata discussione. All’arrivo dei militari, gli animi si sono placati.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Le relazioni pericolose al teatro Gobetti

Andrà in scena al teatro Gobetti di Torino lo spettacolo dal titolo “Le relazioni pericolose” per la regia di Carmelo Rifici, che ne ha curato la drammaturgia insieme a Livia Rossi.

Il celebre romanzo di Pierre- AmbroiseChoderlos de Laclos rappresenta il punto di partenza di un lavoro di riscrittura drammaturgica ispirato a numerosi filosofi e letterati, da Antonin Artaud a Pier Paolo Pasolini, da Friedrich Nietzsche a Simon Weil e Fedor Dostoevskij. Si tratta di un lavoro di ricerca che Rifici e Rossi hanno condotto insieme a Ugo Fiore. In scena Flavio CapuzzoDolcetta, Federica Furlani, Elena Ghiaurov, Monica Piseddu, Edoardo Ribatto e Livia Rossi. Il disegno sonoro è di Federica Furlani, l’impianto scenico di Carmelo Rifici e Pier Franco Sofia, il disegno luci di Giulia Pastore e il progetto visivo di Daniele Spanò.

“Qualche tempo fa – afferma il regista Carmelo Rifici – sono ritornato su un saggio molto amato in passato, che il filosofo Renè Girard aveva dedicato al Generale prussiano Carl von Clausewitz e al suo trattato dal titolo ‘Della guerra’. Lo statista militare sostiene la tesi che, nella cultura dell’Occidente, fin dall’inizio la guerra siastata assunta come dato costitutivo e fondante del pensare, dell’agire e dell’essere. Lo stesso Eraclito, nel suo frammento ‘b 53’, affermava che polemos, la guerra, è padre di tutte le cose, di tutti i Re, e gli uni li svela come dei, gli altri come uomini, gli uni fra gli schiavi, gli altri tra i liberi. Clausewitz offre un’interpretazione oggettiva del fenomeno guerra, mostrando come esso sia inseparabile dal concetto occidentale di politica. Il pensiero provocatorio, ma mai gratuito, di Girard, conduce il discorso verso orizzonti più antropologici: la guerra, come ogni duello, nasconde e protegge un senso religioso. L’odio contiene qualcosa di misterioso e di sacro, spingendo gli antagonisti a una rivalità mitica e ancestrale, che ha una fine soltanto nell’annientamento del nemico, che altro non è che il proprio modello e il proprio specchio.

Questo testo – aggiunge Carmelo Rifici mi ha riportato a un altro scritto da un militare, il Generale Pierre Choderlos de Laclos, dal titolo ‘Le relazioni pericolose’. Il romanzo epistolare mi aveva affascinato per la sua lucidità e crudeltà, ma soltanto alla luce del trattato di Girard ne coglievo la reale potenza. L’intenzione di Laclos era sorprendente, i suoi personaggi erano calati in un duello senza sconti e con effetti catastrofici, proponendo non tanto una trama di erotismo e di morte, quanto una vera e propria teoria sul pensiero occidentale. La guerra santa scatenata dall’Occidente nel mondo è quella della ragione contro l’occulto e il mistero. La storia del pensiero occidentale si può racchiudere nella metafora della luce che stana le ombre, e cerca di far tacere le voci misteriche di un universo parallelo invisibile, che si palesa nell’irrazionale, nella malattia, nei riti antichi, nella natura e nel corpo. E’ logos che si fa calcolo, potenza strategica e ‘controllo’. Non a caso, il ‘700, secolo dei Lumi, è figlio delle prime rivoluzioni scientifiche e dei primi tentativi, da parte dei pupazzi meccanici, chehanno tentato di imitare e superare in durata la fragilità dell’essere umano. La guerra tra ordine e caos diventa, così, un duello di reciprocità e un desiderio troppo pericoloso, in quanto il duellante sfida la sua nemesi e, mentre la combatte, le assomiglia sempre di più. L’uomo ha sempre usato la guerra come schema di equilibrio di vita e di morte insensato. Il testo di Laclos si è poi piegato ai gusti della moda di Parigi. Ho chiesto a due miei ex studenti, attori e intellettuali, Livia Rossi e Ugo Fiore, di aiutarmi in una ricerca di testi per portare a estreme conseguenze i tentativi di Laclos. Ne è nato un testo originale, di straordinaria omogeneità e compattezza, nel quale è stato affrontato un viaggio nel campo di battaglia del pensiero, del Linguaggio contro la parola. L’uomo occidentale teme soltanto la morte, e la sua corsa nel tempo rappresenta il suo tentativo di superarla. Siamo di fronte a un superamento della natura, della debolezza, del corpo e dell’istinto, in favore di un controllo sempre più sofisticato sugli eventi e di un calcolo che supera le possibilità dell’umano. Lo spazio scenico è costituito di pochi elementi, tra cui microfoni e macchine foniche, che sostituiscono la violenza della mano armata, della penna e dell’inchiostro, diventando nuovi geroglifici, totem e simulacri sacri. Attraverso una macchina ormai preistorica, la lavagna luminosa, l’immagine ricorda quel desiderio di armonia e di pace che l’uomo conserva dentro di sé quale antidoto alla violenza. Ho chiesto al coreografo e amico Alessandro Sciarroni di lavorare sulla pratica dell’arte della scherma, nel tentativo da parte dell’essere umano di rendere innocuo l’istinto dell’uomo verso la sopraffazione del proprio simile”.

 

“Le relazioni pericolose”, ispirate al “Teatro e la peste” di Antonin Artaud, al “Castello interiore” e alla “Vita” di Teresa D’Avila, a “Massa e potere” di Elias Canetti, a “Della guerra” di Carl von Clausewitz, fino alle poesie di John Keats e al Cantico dei Cantici, con frasi citate da “Il gabbiano” di Cechov e da “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni.

Partner è il LAC di Lugano Arte e Cultura e la Ricerca Clinica Luganese Moncucco.

MARA MARTELLOTTA

 

Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino

Dal 7 al 12 marzo 2023

Martedi, giovedì e sabato ore 19:30

Mercoledì e venerdì ore 20:45

Domenica ore 15:30

Biglietteria del Teatro Stabile di Torino: Piazza Carignano 6

Telefono: 0115169555 – Numero Verde: 800235333

Musei gratis a Torino l’8 marzo

In occasione della Giornata internazionale dei Diritti della Donna, mercoledì 8 marzo 2023 molti musei torinesi offrono l’ingresso gratuito a tutte le donne e propongono visite guidate e incontri a tema.

Scopri i musei aderenti:

Museo Egizio
Ingresso gratuito per tutte le donne in occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo
Orario: dalle 9 alle 18.30
Fondazione Torino Musei
Ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre nella giornata dell’8 marzo. A partire da domenica 5 marzo e fino a domenica 12 marzo i  musei propongono inoltre visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae, e conferenze.

  • Alla GAM ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre Alberto MoraviaOttocento Michael Snow in Videoteca. Hic sunt dracones a pagamento.
  • Al MAO ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Lustro e lusso dalla Spagna islamicaBuddha10 a pagamento.
  • A Palazzo Madama ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Le chiavi della Città nei capolavori di Palazzo Madama.

Tutti gli appuntamenti:

  • Domenica 5 marzo – Palazzo Madama – visita guidata tematica
    DONNE DA RACCONTARE ore 16.30
    Con l’avvicinarsi dell’8 marzo, Palazzo Madama vuole omaggiare le donne attraverso un percorso guidato in museo, ispirato a figure femminili che, inaspettatamente, si incontrano fra gli oggetti esposti nelle sale, rivelando singolari biografie. Volti di fanciulle e donne aristocratiche, come Maria Antonietta, Regina di Francia, o legate al mondo dell’arte, come l’attrice e cantante Louise-Rosalie Lefebvre, che affidano a celebri miniaturisti la memoria del proprio essere e apparire: donne le cui vite sono un interessante spunto di conversazione e racconto. Tra leggenda e realtà, le sale e le vetrine dei diversi piani del museo mostreranno oggetti esclusivi adatti a celebrare una data importante.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com

 

  • Mercoledì 8 marzo ore 16; sabato 11 e domenica 12 marzo ore 15 – GAM – Visita guidata tematica
    DONNE NELL’ARTE
    La visita si sviluppa tra le sale della collezione del 900 alla ricerca delle donne che hanno saputo far sentire la propria voce nel panorama artistico italiano e internazionale. A partire dai primi decenni del ‘900 con Nella Marchesini e Antonietta Raphaël, che hanno cercato di emergere in un ambiente artistico prettamente maschile, alle artiste degli anni ‘50 e ‘60 come Carla Accardi e Giosetta Fioroni, Louise Nevelson, Carol Rama, Dadamaino che hanno portato avanti, attraverso il loro lavoro, la riflessione sul ruolo della donna nella società e nell’arte. Diverse per origine, formazione e personalità e stile, queste artiste sono accomunate dal fatto di essere riuscite a imporsi con passione e intelligenza nella realtà artistica del, 900 sfuggendo agli stereotipi e ai clichés di genere.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com
  • Mercoledì 8 marzo ore 15 – GAM – Evento 
    “MAN MANO” e DONNE RIFUGIATE: PARTECIPARE PER CAMBIARE LA NARRAZIONE
    Il Dipartimento Educazione della GAM, nell’ambito dei progetti dedicati all’inclusione e accessibilità, insieme al Centro Studi EducArte e all’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati propone, in occasione della Giornata Internazionale della donna, un pomeriggio di racconto che presenta i risultati del lavoro svolto insieme in questi mesi.
    Alle ore 15 sarà inaugurata l’installazione collettiva Man mano realizzata con un gruppo di donne rifugiate e, a seguire in Sala Uno, la conferenza dal titoloDonne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazioneche vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino. Ingresso libero
  • Mercoledì 8 marzo –  MAO – visita guidata tematica
    DEE DA ORIENTE ore 16.30
    Spaziando dall’Asia meridionale alla Regione himalayana, l’itinerario si concentra sulle opere d’arte del Museo che rappresentano forme femminili del divino. Un modo per conoscere alcune fra le svariate manifestazioni pacifiche e irate della Dea che caratterizzano induismo e buddhismo.
    Prenotazione obbligatoria, disponibilità fino ad esaurimento posti. Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com(da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).
    Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788prenotazioniftm@arteintorino.com
  • Mercoledì 8 marzo – Palazzo Madama – conferenza
    TEXTILES ARE BACK. SPECIALE DONNE ore 17
    Incontro con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino,conservatore Palazzo Madama
    La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.
    Ingresso libero. Prenotazione consigliata: t. 011 4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Museo del Risorgimento
Per la Festa della Donna 2023 uno spettacolo teatrale e una visita guidata che vedono al centro le donne che hanno contributo all’Indipendenza e all’Unità d’Italia.
Per info su tutta la programmazione: museorisorgimentotorino.it

  • ingresso gratuito per le donne l’8 marzo e ridotto il 9 marzo (con apertura fino alle 20.30)
  • visita tematica “Il Risorgimento delle donne”
    8 marzo ore alle ore 16.30
    La visita intende illustrare come nel corso dell’Ottocento attraverso molte donne, alcune misconosciute e dimenticate, altre sopravvissute alla morte e divenute leggenda, si andò costituendo una nuova consapevolezza tesa a credere e a sostenere, accanto alle virtù tradizionali Visite tematiche di madri e di mogli, nuove virtù civiche di cittadine dello stato unitario.
    Prenotazione al n. 011.5621147; ingresso gratuito per le donne + 4 € quota guida
  • spettacolo “Le sfacciate meretrici – Donne del Risorgimento Italiano”
    giovedì 9 marzo, ore 20.30
    Aula della Camera Italiana
    racconta le storie emblematiche di sette donne speciali
    Ingresso (fino a esaurimento posti disponibili) compreso nel biglietto del Museo; prenotazione obbligatoria al numero 011 5621147

Museo Accorsi Ometto
L’8 marzo, in occasione della Festa Internazionale della Donna, biglietto a € 3,00 per tutte le donne che visiteranno il Museo
Orario: dalle 10 alle 18

 

Consulta su TorinoGiovani gli altri appuntamenti per l’8 marzo Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne in città

Capannone in fiamme a Beinasco

Nel pomeriggio si è sviluppato un incendio all’interno del capannone vuoto della ex Mecaplast, in strada Torino a Beinasco. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente e hanno domato le fiamme, mettendo in sicurezza l’area. L’amministrazione comunale  è intervenuta sul luogo insieme alle forze dell’ordine.

È morto il torinese Piero Gilardi, artista di fama internazionale

Piero Gilardi è morto oggi a 80 anni. Si è affermato come artista a livello internazionale con le installazioni interattive ideate negli anni Ottanta nel segno di un’arte “relazionale” di trasformazioni sociali. Ha contribuito a creare cambiamenti nell’arte che hanno investito la società a partire dagli anni Sessanta. È del 1963 la prima mostra personale “Macchine per il futuro”. Ha ideato a Torino, sua città,  il Pav, parco di arte vivente.

Addio a mister Conbipel, da garzone a capitano d’industria

È morto a 83 anni  nella sua  Cocconato d’Asti, l’imprenditore  Franco Massa, fondatore della Conbipel, ceduta nel 2007.

Fondata nel 1976 Conbipel ha creato una catena di negozi di abbigliamento, in Piemonte e poi in tutta Italia, grazie anche a una innovativa campagna pubblicitaria su emittenti televisive come Antennatre Lombardia, fino ad arrivare nel 2007 a 160 punti vendita e 2.500 dipendenti. Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferì a  Massa l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “al Merito della Repubblica”.  Franco Massa nacque  a Cocconato il 22 febbraio 1940, da  Giuseppina, casalinga, e  Carlo,  detto  Carluccio, messo comunale. A 11 anni  fece il garzone di bottega nel laboratorio di cinture di ‘monsù Partengo’, e  18enne avviò la sua attività, negli anni ’70 con la moglie Marisa Bianchin. Alla periferia di Cocconato costruì  una fabbrica con spaccio di vendita al pubblico. I funerali si terranno in forma privata.

Se la ricerca chiama, Torino risponde Record di presenze per la Just the Woman I am

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21 mila partecipanti per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

Si è appena conclusa la Just the Woman I am, la corsa non competitiva per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

Domenica 5 marzo, si è concluso, con una corsa non competitiva, l’evento di respiro internazionale Just the woman I am Il programma di tre giorni che ha alternato eventi dedicati alla prevenzione, workshop e incontri incentrati sul fitness e il benessere.

I torinesi hanno risposto con grande partecipazione tanto che gli organizzatori parlano di record di affluenza, oltre 21 mila presenze.

Articolo e foto di

LOREDANA BAROZZINO