ilTorinese

“Chi ha fatto il turno di notte”. Izet Sarajlic tra poesia e impegno civile

 

L’ANGOLO DELLA POESIA

Di Gian Giacomo Della Porta e Mara Martellotta

 

 

Izet Sarajlic, nato a Doboj nel 1930, è stato uno dei più importanti poeti bosniaci del Novecento.

Si trasferì a Sarajevo nel 1945 dove conseguì la laurea in Lettere presso la Facoltà di Filosofia.

Fondò nel 1954 un’originale movimento di innovazione poetica chiamato “Giornate poetiche di Sarajevo”.

Il suo impegno civile emerse in tutta la sua bellezza e tragicità durante l’assedio di Sarajevo in cui perse le due sorelle Nina e Raza. Fu una delle pochissime personalità a rimanere in città per rinfrancare lo spirito dei suoi concittadini per i quali, nelle buie notti di guerra, tra il frastuono delle bombe, organizzava letture di poesia.

Da questa circostanza nacque un suo modo di dire che, una volta terminata la guerra, propose al pubblico per rimarcare l’importanza che ebbe la poesia in quei tragici momenti: ”Chi ha fatto il turno di notte per impedire l’arresto del cuore del mondo? Noi, i poeti”.

Sarajlic dimostrò quanto la musica e il potere di una parola consapevole potessero accendere un lumicino nell’oscurità portata dalla disperazione generale. Ebbe molti rapporti con l’Italia, Paese che amò intensamente, nonostante gli avesse portato via l’amato fratello durante la seconda guerra mondiale.

Sarajlic dichiarò : ”Mio fratello non fu ucciso dalle camicie nere italiane, ma dalle camicie nere del mondo”.

Infatti ebbe molte collaborazioni soprattutto nella città di Salerno con il grande poeta italiano Alfonso Gatto e, successivamente, con la Casa della Poesia di Baronissi, della quale fu nominato presidente onorario.

Dal 2002 la Casa della Poesia organizza a suo nome un Festival internazionale nella capitale bosniaca.

Ricevette il suo ultimo premio, il Moravia, proprio in Italia.

Morì nel 2002 a Serajevo.

La sua poetica si esprime, oltre che nell’impegno civile, anche nell’amore per sua moglie, di cui rimase vedovo. La sua perdita lo relegò a una vecchiaia malinconica, segnata dalla sensazione di non essere più un essere completo in se stesso, e ricercando continuamente la figura amata.

Molto rappresentativi sono i versi “Magari fosse ancora quel terribile/ quel tante volte maledetto anno 1993!/ Avrei ancora cinque anni pieni/da poterti guardare/e da tenerti per mano”.

Lo stile utilizzato da Sarajlic è quello del verso libero, uno stile che gli garantiva la possibilità di arrivare alle emozioni della gente senza essere vincolato o ingabbiato dalla metrica. La sua è una poesia semplice, comprensibile a tutti e che tratta argomenti universali. Ognuno di noi può riconoscersi, all’interno delle personali e particolari esperienze, tradotte in versi da Sarajlic.

“Quei due abbracciati sulla Riva del Reno a Gotlieben/ potevamo essere anche tu e io/ ma noi due non passeggeremo mai più/ su nessuna riva abbracciati/Vieni, passeggiamo almeno in questa poesia”.

 

 

Serata-evento per il decimo capitolo del franchise global blockbuster “Fast & Furious”

FAST X: DAL 18 MAGGIO ARRIVA IN SALA IL DECIMO CAPITOLO DEL FRANCHISE GLOBAL BLOCKBUSTER “FAST & FURIOUS”

 

DOPO AVER OSPITATO LE RIPRESE, TORINO SARÀ PROTAGONISTA DI UNA SERATA-EVENTO ALL’IDEAL CITYPLEX, CON PROIEZIONE DEL FILM IN ANTEPRIMA PER LE ISTITUZIONI LOCALI, LA TROUPE E GLI APPASSIONATI DELLA SAGA

 

Il Presidente di FCTP Beatrice Borgia dichiara che «la nostra Film Commission è estremamente soddisfatta di aver contribuito alla realizzazione di un progetto capace di posizionare sempre più Torino e il Piemonte sulla mappa delle grandi produzioni internazionali. Fast X ha rappresentato un prestigioso banco di prova per il territorio e una straordinaria occasione in termini economici, con più di 4 milioni di euro di ricaduta ottenuti esclusivamente grazie ai servizi e all’operato offerti dalla nostra Fondazione e dagli uffici competenti delle istituzioni, e grazie a maestranze e professionalità sempre più qualificate, a dimostrazione dell’esistenza di un polo cinematografico locale di enorme efficienza e qualità, strutturato e competente».

«Grazie a Fast X il territorio ha dimostrato come mai in passato una rara capacità di accoglienza e di organizzazione, insieme alle sue enormi potenzialità in termini di location», commenta il Direttore di FCTP Paolo Manera, che aggiunge«la città ha saputo adattarsi alle esigenze del set e della sceneggiatura del progetto, rendendo possibili le riprese di scene complesse e spettacolari, difficilmente riproducibili altrove. Nel corso degli anni Torino ha saputo vestire i panni di New York, Londra, Parigi, San Pietroburgo, trasformandosi in un grande teatro di posa in grado di ospitare un numero di produzioni in costante crescita, diventandone “casa ideale” e garantendo così una continuità di lavoro e un virtuoso meccanismo industriale di livello internazionale».

 

Per l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte «c’è un legame storico tra Torino e il Cinema, per questo possiamo diventare la prima meta nazionale per la produzione di film internazionali e fiction. Qui c’è tutto: accoglienza e conoscenza, l’esperienza di capitale della tecnica e dell’ingegno. E proprio quest’anno abbiamo garantito al settore dell’audiovisivo un investimento di 20 milioni per il prossimo triennio, di cui 12 impiegati proprio per attrarre nuove produzioni. Un investimento strutturale che coinvolge tutta la filiera e di cui l’intera filiera potrà beneficiare».

«La Città di Torino si conferma ancora una volta un punto di riferimento di caratura internazionale per l’industria cinematografica. Un set complesso, una grande sfida portata a compimento grazie a un grande lavoro di squadra che ha coinvolto la produzione, la Film Commission Torino Piemonte e le istituzioni cittadine». Così commenta l’Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, aggiungendo che «la bellezza della nostra città, con le sue vie e piazze ricche di storia, ha rappresentato uno scenario unico, che grazie a Fast X, girerà per le sale cinematografiche del mondo».

Sarà dunque Torino, che lo scorso anno ne ha ospitato le riprese per due settimane, ad accogliere la serata-evento di “FAST X“, decimo capitolo del global blockbuster della Universal Pictures “FAST & FURIOUS” che ha incassato oltre 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. La proiezione speciale si terrà alle ore 21.00 di mercoledì 17 maggio presso l’Ideal Cityplex alla presenza delle istituzioni, della troupe locale e dei molti appassionati e fans della saga.

Prodotto da Universal Pictures, con Wildside – Società del Gruppo Fremantle – responsabile della produzione esecutiva per l’Italia, e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Città di Torino e Regione Piemonte, “FAST X” è interpretato da Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Jason Momoa, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, John Cena, Jason Statham, Sung Kang, Alan Ritchson, Daniela Melchior, Scott Eastwood, Helen Mirren, Charlize Theron, Brie Larson e Rita Moreno.

Girato anche a Roma e Londra, il film ha avuto due settimane di riprese effettive a Torino – tra fine maggio e inizio giugno dello scorso anno – che hanno reso necessario un lungo e articolato lavoro di preparazione con la produzione del film che ha avuto la sua base operativa presso la sede di Film Commission Torino Piemonte per circa cinque mesi.

Numerose le location torinesi diventate set a cielo aperto, con una troupe di più di 500 persone (tra cui 150 professionisti piemontesi in tutti i reparti) che ha lavorato in svariate aree del centro città, da Piazza Crimea a Corso Fiume, da Ponte Vittorio Emanuele, da Corso Moncalieri ai Murazzi del Po, da Corso Vinzaglio a Via San Quintino, con ultimo ciak in Piazza IV Marzo.

Le scene realizzate nelle principali vie, piazze e ponti torinesi sono state di grande impatto scenico e alto contenuto action: come ogni film della serie “FAST & FURIOUS” sono stati infatti gli inseguimenti – che hanno coinvolto alcuni tra i migliori stuntman professionisti specializzati – al centro delle riprese, riconfermandosi come vero e proprio tratto distintivo del franchise.

L’imponente set di Fast X ha rappresentato una complessa sfida organizzativa e logistica mai affrontata in precedenza e resa possibile soltanto grazie alla grande sinergia e collaborazione tra la produzione, Film Commission Torino Piemonte e gli Assessorati alla Cultura, ai Grandi Eventi, Viabilità e Trasporti, Verde pubblico e Sicurezza, insieme a tutti gli uffici competenti, alla Questura e alla Prefettura di Torino.

SINOSSI

Nel corso di molte missioni e contro sfide impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia, spiazzato e sconfitto ogni nemico presente sul loro cammino. Ora devono confrontarsi con l’avversario più letale che abbiano mai affrontato: una terrificante minaccia che emerge dalle ombre del passato, alimentata da una vendetta di sangue, e che è determinata a distruggere questa famiglia, e distruggere tutto – e tutti coloro che Dom ama, per sempre.

 

In Fast & Furious 5 del 2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato lo spietato boss della droga brasiliano Hernan Reyes, e decapitato il suo impero su un ponte a Rio De Janeiro. Quel che non potevano certo immaginare, era che il figlio di Reyes, Dante (Jason Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto, e ha passato gli ultimi 12 anni a ideare un piano per far pagare a Dom un prezzo molto alto.

 

Il complotto di Dante farà disperdere la famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Verranno forgiate nuove alleanze e riemergeranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry, Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di Dante.

 

Diretto da Louis Leterrier (Scontro tra Titani, L’incredibile Hulk), Fast X è interpretato dai membri originali del cast Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, Sung Kang, Jason Statham, John Cena e Scott Eastwood, con le attrici premi Oscar® Helen Mirren e Charlize Theron.

 

Il film presenta anche uno straordinario nuovo cast, tra cui l’attrice premiata con l’Oscar® Brie Larson nei panni di Tess, una rappresentante corrotta dell’Agenzia; Alan Richtson (Reacher) nei panni di Aimes, il nuovo capo dell’Agenzia che non nutre la stessa ‘simpatia’ del suo predecessore, il Sig. Nessuno, verso la squadra di Dom; Daniela Melchior (The Suicide Squad) nei panni di una pilota di strada brasiliana con un forte legame con il passato di Dom; e la leggendaria vincitrice dell’Oscar® Rita Moreno nei panni della nonna di Dom e Mia, Abuelita Toretto.

Il tetto che scotta 

IL PUNTASPILLI  di Luca Martina 

Ai problemi che il presidente Joe Biden si trova ad affrontare si è aggiunta nelle ultime settimane un’altra gatta da pelare.

Si tratta del raggiungimento del tetto massimo di spesa.

Il Congresso degli Stati Uniti ha fissato un “Debt ceiling”, un limite al debito che il Governo può creare, sin dal 1917.

Prima di allora ogni debito assunto dal Governo andava autorizzato dalle due Camere ma l’ingresso degli USA nel primo conflitto mondiale rese necessaria una maggiore flessibilità e velocità di azione e fu così previsto un ammontare, un tetto, sino al quale non era più necessario attraverso il voto di deputati e senatori.

Va detto che non si tratta assolutamente di un fatto inusuale: il Congresso ha autorizzato l’innalzamento del debito per ben 78 volte dal 1960 (l’ultima nel 2021) e quasi sempre questo è avvenuto senza che fossero necessarie estenuanti negoziazioni tra il partito del Presidente e quello all’opposizione.

Questo nuovo modus operandi ha però sicuramente contribuito ad una violenta crescita del debito pubblico nel nuovo millennio, quando si è passati dai 5 mila miliardi, nel 2000, ai 31.400 miliardi dollari, all’inizio di quest’anno, arrivando a toccare per l’ennesima volta il tetto prestabilito.

La crescente polarizzazione tra i due schieramenti, Democratici e Repubblicani, dell’ultimo decennio ha complicato ulteriormente la vita dei governi, costringendoli più volte negli ultimi 15 anni a prove di forza che hanno fatto temere il “default” tecnico (una, solo temporanea, incapacità di fare fronte agli impegni assunti).

E’ stato in particolare sotto la presidenza di Barack Obama che si sono verificati due momenti di altissima tensione, nel 2011 e nel 2013, che, pur conducendo sull’orlo di una “crisi del debito” (pari a quel tempo a 16,4 mila miliardi di dollari), non arrivarono però, per fortuna, a generare un vero e proprio default in quanto un accordo in extremis venne sempre raggiunto.

Il danno provocato dall’incertezza si fece comunque sentire: i mercati finanziari vissero settimane di grande volatilità e anche il costo del debito americano (gli interessi sui titoli di Stato) ne pagò le spese, aumentando di più di un miliardo di dollari nei 12 mesi immediatamente successivi all’introduzione del nuovo tetto.

La situazione attuale è del tutto simile a quanto avvenuto un decennio fa.

Anche oggi la presidenza è democratica e la negoziazione, in atto con il partito di Trump, che controlla la Camera dei Rappresentanti, è quanto mai difficile.

La richiesta repubblicana di approvare un aumento di 1,500 miliardi, impegnando però il Governo a ridurre le spese in settori quali quello dell’istruzione e dei servizi sociali, con l’obiettivo, nei prossimi 10 anni, di tagliare la spesa pubblica del 14%, ha trovato sinora una fiera opposizione da parte del Presidente.

Che si tratti di un muro contro muro, molto più politico ed opportunista che ideologico, lo possiamo chiaramente comprendere dal fatto che il partito repubblicano, ora paladino del contenimento della spesa, abbia esso stesso approvato aumenti durante la presidenza Trump pari a 3,800 miliardi dollari.

Le conseguenze sui mercati finanziari di questa “impasse” non sono state sinora così evidenti.

Le borse, ferme o leggermente calanti da un mese a questa parte, sembrano in attesa di capire meglio quale direzione indicheranno i prossimi dati economici (su inflazione, occupazione e crescita) e come questi influenzeranno la politica delle banche centrali (che sembrano essere ormai vicine ad una pausa del ciclo di aumento dei tassi d’interesse) e non particolarmente interessate alle schermaglie in atto a Capitol Hill.

Più nervoso è il comportamento del mercato obbligazionario statunitense, dove il rischio di un default (anche se di pochi giorni) potrebbe impedire il pagamento delle cedole e, sebbene più difficilmente, il rimborso dei titoli in scadenza inducendo così le agenzie di rating a rivedere i loro giudizi (attualmente fermi al massimo dei voti, la tripla A, con l’eccezione di Standard and Poor con un lusinghiero AA+) al ribasso, con effetti molto negativi per i detentori dei titoli pubblici (e con un deciso aumento dei tassi).

Le trattative tra Repubblicani e Dem procedono intanto freneticamente anche perché, pur non essendo possibile dire con precisione fino a quando le risorse finanziarie saranno sufficienti per pagare gli stipendi degli statali e pensioni ciò potrebbe avvenire già nelle prime settimane di giugno, secondo quanto ha dichiarato recentemente la segretaria del Tesoro, Janet Yellen.

La mancanza di un accordo potrebbe arrestare l’erogazione di molti servizi pubblici (alcuni stimano che il 30-40% sarebbero a rischio) ed aprire la porta ad infiniti contenziosi in quanto si imporrebbe una scelta dei dipendenti e dei fornitori da pagare e di quelli per i quali ciò non sarà possibile.

Questo scenario non mancherebbe, poi, di avere ripercussioni sul dollaro, nel quale sono accumulate la metà delle riserve valutarie mondiali, con scosse che si avvertirebbero ben al di là delle sponde statunitensi.

Il rischio, seppur remoto, è che il rallentamento dell’economia, necessario per riportare l’inflazione sotto controllo, possa materializzarsi troppo velocemente e che l’inchiodata possa rendere eccessivi gli ultimi aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed, provocando così una vera e propria recessione.

Ecco spiegato perché la questione del tetto (del debito) è davvero scottante e dobbiamo solo sperare che oltre oceano prevalga (com’è molto probabile) il ben noto pragmatismo e si eviti così un incendio in grado bruciare le, ancora elevate, possibilità di uscire non troppo malconci dall’ondata inflattiva (frutto del doppio tsunami pandemia-guerra in Ucraina).

Aggiungiamo dunque alle nostre preghiere per la fine del conflitto anche un pensiero per una rapida soluzione di questa nuova potenziale incognita perché “Quando brucia il tetto non serve né pregare né lavare il pavimento. Comunque pregare è molto più pratico.”

Artisti lettoni in Accademia

Tra le molte mostre che offre la capitale sabauda in questo periodo, c’è n’è una frutto dello scambio   tra Accademie. Nell’ipogeo dell’Accademia Albertina di Torino – via Accademia Albertina 6 orario 10-18 eccetto il mercoledì,giorno di chiusura- si possono ammirare le opere allestite dagli studenti dell’Art Academy di Latvia  – Riga ” Circle of Arts”.

Accompagnati da docenti e ambasciatrice,nel salone d’onore della storico istituto di Belle Arti torinese è stato presentato il frutto di uno scambio culturale che va al di là del confronto scolastico, ma un vero scambio artistico che si realizzerà quando gli allievi italiani andranno ad esporre nella capitale Lettone.Progetto fortemente voluto dal  direttore Salvo Bitonti e dalla presidente Paola Gribaudo dell’ ‘Accademia Albertina di Torino.

Ai cittadini non resta che andare ad ammirare  l ‘ esposizione di   opere originali, per soggetti, fantasia e colori.
GABRIELLA DAGHERO

Il Gran Galà delle Erbe Spontanee della Valchiusella

Mercoledì 17 maggio al Castello di Masino

GRAN GALÀ DELLE ERBE SPONTANEE. SAPORI E SAPERI DELLA VALCHIUSELLA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO

 

La volontà comune di ristoratori, vignaioli, allevatori e magistre di far conoscere la Valchiusella e il Canavese si esprime nel Gran Galà delle Erbe al Castello di Masino

Sabato 13  maggio 2023 – Torna, dopo il successo dello scorso anno, il Gran Galà delle Erbe Spontanee della Valchiusella. Organizzato dallAssociazione dei ristoranti della tradizione canavesana in collaborazione con il Club Amici Valchiusella e i Giovani Vignaioli Canavesani, il Gran Galà è in programma per mercoledì 17 maggio alle ore 20.00.  Molte le novità, a partire dalla location, voluta quest’anno al Castello di Masino, l’affascinante residenza dei conti Valperga di Masino, che domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea circondato da un monumentale parco romantico con uno dei più grandi labirinti d’Italia.

L’edizione 2023 del Gran Galà delle Erbe consolida e potenzia l’intento di valorizzare il territorio e diffondere la cultura enogastronomica locale, promuovendo la convivialità ed il turismo sostenibile. Le tre Associazioni hanno infatti lavorato con grande impegno alla realizzazione di una serata di grande charme per far conoscere i saperi e i sapori di un territorio unico, dove la tradizione si tramanda di generazione in generazione e l’anima dei luoghi trova perfetta espressione attraverso un’enogastronomia all’insegna dell’autenticità.

«Il Galà delle Erbe – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa  – rappresenta il punto di arrivo di un impegno corale di tanti professionisti che ogni giorno con maestria e capacità esprimono la tradizione del territorio in un piatto o in un bicchiere di vino. Come Ascom siamo al fianco di questi bravi imprenditori nella convinzione che la promozione di un luogo non possa prescindere dai suoi valori enogastronomici, sia che si rivolga ad un turismo di prossimità sia che guardi a visitatori provenienti da lontano».

«Dopo il successo dello scorso anno – sottolinea il presidente dei ristoratori della tradizione canavesana Luca Berolatti – abbiamo pensato di rinnovare l’invito ai partecipanti ed estenderlo a quanti amano il buon cibo e vogliano conoscere nuovi prodotti, aneddoti e produttori locali. Come ristoratori continuiamo a credere nell’Associazione e nella sinergia tra Associazioni per il rilancio del territorio e le sue unicità. Il Club Amici Valchiusella, fondamentale in questa esperienza, ha confermato con entusiasmo la collaborazione per la realizzazione dell’evento, sostenuto dai Giovani Vignaioli Canavesani, che ora più che mai stanno cercando di comunicare il territorio con i loro eventi e grazie ai loro vini».

 

La serata inizia con un aperitivo arricchito dalle proposte d’assaggio degli Allevatori – Casari di Valchiusella e i vini dei Giovani Vignaioli Canavesani, mentre le Magistre d’Erbe del Club Amici della Valchiusella raccontano delle tradizioni antiche che hanno raccolto, tramandate oralmente, sull’uso delle erbe selvatiche con scopi curativi e alimentari. Erbe che ancora oggi conferiscono ai piatti della tradizione un sapore unico e identificativo del territorio portando con sé storie e saperi antichi. Si prosegue con la cena a cura dei Ristoranti dell’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana, che prevede naturalmente un menù impreziosito con le erbe della Valchiusella servite nei piatti della tradizione con alcune rivisitazioni, accompagnati dai vini locali.

 

Laura Lancerotto, presidente del Club Amici della Valchiusella, punta da anni sulla promozione del territorio. Famosissimi sono diventati con il tempo gli appuntamenti El Sabat d’le Erbe, le passeggiate alla scoperta della biodiversità che caratterizza la Valle. A questo proposito conferma soddisfatta la collaborazione nata con l’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana: «Il Club Amici Valchiusella è sostenitore da oltre 30 anni della divulgazione di tematiche che valorizzano le buone pratiche quotidiane per tutelare l’unicità di un territorio, come dimostra la molteplicità di erbe spontanee eduli e quindi utilizzabili in cucina, dove la maestria degli chef della tradizione sa trasformare in piatti unici, salvaguardandone i principi attivi. Questo tema, in sintonia con la filosofia dei ristoratori, ha fatto crescere una efficace sinergia tra le associazioni».

L’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana, nata nel 1996 da un gruppo di ristoratori canavesani con l’intento di valorizzare i piatti tipici locali, anche con la ricerca di ricette scomparse o cadute in disuso, utilizzando il più possibile i prodotti del territorio, ha tra gli obiettivi proprio quello di promuovere il movimento turistico, organizzando festeggiamenti, mostre, fiere, convegni, escursioni per far conoscere e diffondere le tradizioni enogastronomiche ed i prodotti locali.

Ianno’ (Libero Pensiero): variante urbanistica Metro 2, colpo di acceleratore

Pino Iannò di Torino Libero Pensiero:

“Accolgo con molta soddisfazione l’approvazione della variante urbanistica per avviare la Metro 2. Si tratta di un passaggio fondamentale, che darà un vero e proprio colpo di acceleratore ad un’opera, che cambierà il volto di Torino. Ma soprattutto una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della zona nord, da troppo tempo penalizzata nella mobilità e che si interconnette con le altre opere in esecuzione, come il passante ferroviario.

In tutto questo, è stata fondamentale la nomina del Commissario, che mette in sicurezza l’esecuzione dei lavori e permetterà di risparmiare 24 mesi sulla tabella di marcia e provvederà all’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione e assumerà tutte le iniziative necessarie per assicurare la realizzazione degli interventi e la messa in esercizio dell’impianto”. ”

Una vita per la sua squadra di calcio: ultimo saluto al presidente

È morto Dino Ronchi, 87 anni, presidente nella prima metà degli anni ‘80, del Verbania Calcio dopo le retrocessioni che avevano fatto scendere la squadra dalla serie C alla Promozione. Fu presidente per 5 stagioni, dal 1981, la squadra si classificò al quarto, terzo e secondo posto. Il  Verbania e Ronchi furono legati fin dal 1959 quando egli era dirigente della Libertas Pallanza, una delle due società poi confluite nel Verbania.

Andrea Cane, Valle Soana: “Prosegue il progetto di invaso, al fianco di enti locali e cittadini”

La persistente siccità e la necessità di salvaguardare ambiente e produzione agricola fanno da volano al progetto dell’invaso artificiale nel territorio della Valle Soana, che arriva in Consiglio regionale del Piemonte con un Ordine del Giorno che coinvolgerà presto il Governo e i Ministri competenti, per valutare la fattibilità dell’opera e per trovare il sostegno finanziario della stessa.

 

“Nel corso del mese  di febbraio – racconta Andrea Cane, canavesano responsabile della Lega piemontese per gli Enti locali – l’Unione Montana Valli Orco e Soana mi ha trasmesso una nota in merito al progetto di realizzazione di un bacino artificiale per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica del torrente Soana, al fine di migliorare il sistema invasi esistente nel bacino dell’Orco. Dopo una serie di incontri ho provveduto a depositare un documento con cui impegnerò l’assise regionale per le sue competenze a supportare l’iter, coinvolgendo anche il Governo centrale. L’obiettivo è una sinergia a tutti i livelli, che presto vedrà i Comuni interessati coinvolti attraverso un analogo percorso, che porterà nelle sedute consiliari alla discussione su fattibilità ed opportunità del progetto. Una sfida importante per il futuro dei nostri cittadini che sono onorato di poter portare avanti nei prossimi anni con un impegno preciso: salvaguardare la natura e al tempo stesso utilizzare al meglio le nostre risorse idriche per efficientare la potabilizzazione delle acque, per la produzione di energia, l’irrigazione e anche il potenziamento del turismo del nostro territorio”.

 

“Quello che abbiamo sottoposto alla Regione è uno studio per un’opera necessaria a tutto il Canavese occidentale – ha spiegato Marco Bonatto presidente dell’Unione Montana Valli Orco e Soana – come evidenziato anche da Coldiretti recentemente. Dopo mesi in cui la risorsa idrica è passata dallo stato di attenzione ad una vera e propria emergenza, la progettazione di un invaso capace di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, garantire l’approvvigionamento ai campi in caso di siccità ma anche utilizzabile in caso di incendi, diventa sempre più strategico”.

 

“L’invaso per dare vita ad un lago artificiale – interviene Igor De Santis, sindaco di Ingria e Vicepresidente di Uncem – sarà alta 145 metri, fornirà 34 milioni di metri cubi d’acqua e secondo il progetto di fattibilità costerà 400 milioni di euro con una ricaduta di benefici enormi sui territori afferenti. In un momento in cui il bilancio idrico dell’intero Piemonte è in rosso, una cooperazione delle istituzioni a tutti i livelli è fondamentale, senza dimenticare il fatto che si tratterebbe di un bacino idrico a bassissimo impatto ambientale”.

 

Ed è in questo senso che si muove anche l’Onorevole Alessandro Giglio Vigna eletto in Canavese con la Lega che sta portando le istanze della Val Soana sui tavoli del Governo centrale, che dichiara: “Per consolidare le nostre progettualità condivise che io amo spesso definire all’insegna del concetto di ‘Squadra Canavese’, mi sono messo a disposizione anche questa volta per supportare ad ogni livello istituzionale questo progetto che nasce dalla tenacia, dal senso di responsabilità dei nostri Sindaci ed Amministratori comunali, che dalle montagne conoscono bene il valore delle acque che sono risorsa essenziale per il sostentamento delle famiglie e degli enti locali delle nostre pianure”.

 

Il Consiglio regionale al Salone del libro

 

Si parlerà di radici, diritti, salute e scuola

 

Il Consiglio regionale del Piemonte conferma anche quest’anno la sua presenza al Salone internazionale del libro dal 18 al 22 maggio. La varietà di iniziative caratterizza il programma dell’edizione 2023, costruito sulla convinzione più volte ribadita dal presidente del Consiglio che l’offerta culturale di una amministrazione pubblica debba rivolgersi all’intera comunità e alle sue diverse sensibilità. Parla di grande sforzo corale dell’amministrazione e delle numerose associazioni del Piemonte il presidente Stefano Allasia, , sottolineando come il lavoro con gli organismi del Consiglio, i garanti e il territorio, abbia permesso di intercettare proposte che affrontano una molteplicità di temi. Si parlerà infatti di salute, diritti, scuola e infanzia, animali, sicurezza, magia, sport.

L’Arena Piemonte, totalmente rinnovata negli arredi e nella grafica, è dedicata quest’anno alle bellezze del Piemonte viste attraverso degli specchi, in continuità con il tema del Salone. Nella giornata inaugurale di giovedì 18 maggio, aprirà al pubblico con un evento dedicato alla Festa del Piemonte, in programma il prossimo 19 luglio, prima celebrazione dopo l’ufficializzazione della ricorrenza avvenuta con legge regionale. L’incontro al Salone sarà un’anteprima degli eventi che si svolgeranno da maggio a luglio e approfondirà la conoscenza delle radici identitarie del Piemonte e delle sue tradizioni, non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale, linguistico, musicali e letterario.

Al rapporto fra memoria del passato e presente, attraverso le testimonianze e il ruolo della cultura, sarà dedicato l’incontro organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione “Testimoni allo specchio. La memoria tra ieri e oggi”, nel quale Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, e Tatiana Bucci, testimone dell’orrore della Shoah, dialogheranno sui nessi tra storia, memoria e attualità.

Salute

“Fragili come uno specchio. Quando il cibo non ti rispecchia” è l’incontro organizzato dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere, dedicato ai disturbi alimentari degli adolescenti. Attraverso il punto di vista di medici, giornalisti e testimoni, l’incontro cercherà di approfondire il problema, per capire come riconoscerlo e affrontarlo.

Sempre al tema salute guarda l’appuntamento, voluto dalla commissione Sanità e dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere, “L’intelligenza artificiale cambierà la medicina del 2030?”. L’intelligenza artificiale può essere un potente strumento al servizio della medicina moderna. E in parte già lo è. Le applicazioni, infatti, si moltiplicano in tutti gli ambiti, dalla diagnostica alla chirurgia, dallo sviluppo dei farmaci alla riabilitazione e sono destinate a crescere. “Bullismo e cyberbullismo. Progettualità nel mondo scolastico” è l’evento voluto dal Corecom per diffondere ulteriormente la conoscenza del fenomeno e delle attività di tutela e prevenzione.

Diritti

Nello spazio adiacente all’Arena Piemonte, la Piazza dei diritti, inaugurata nella scorsa edizione del Salone, sarà dedicata alla donna simbolo della lotta contro le libertà negate in Iran, Mahsa Amini, morta dopo essere stata arrestata per aver indossato il velo in modo “sbagliato”. Quest’anno la riflessione sul rispetto della dignità e delle libertà fondamentali si rivolge proprio ai diritti violati delle donne come Mahsa, di cui si vuole onorare la memoria.

A questa finalità si lega idealmente anche il Consiglio regionale aperto che si terrà, straordinariamente e per la prima volta al Salone, lunedì 22 maggio. Un momento di confronto istituzionale e politico sul tema della condizione della donna in Iran e Afghanistan.

Fahrenheit 451″ è lo spettacolo teatrale a cura del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, che vede protagonisti i detenuti della Casa Circondariale di Ivrea, in un adattamento del testo di Ray Bradbury, messo in piedi nell’ambito del progetto “Leggendo Evado” per Ivrea Capitale italiana del Libro 2022.

Al tema della gestione alternativa del conflitto familiare è dedicato l’incontro, voluto dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere e dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, “Vivere in due case. Affrontare il conflitto nelle famiglie separate”: una condizione che riguarda migliaia di minori e di cui si parla ancora troppo poco.

Il lungo cammino delle donne in Magistratura: esperienze a confronto” è il dibattito con cui A.N.D.E, l’Associazione Italiana Donne Elettrici, in collaborazione con la Consulta femminile, vuole fare il punto sugli obiettivi raggiunti a 60 anni dalla legge del 1963 che “permise alla donna di accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge”.

Giovani

Domenica 21 maggio sarà dedicata ai bambini e alle famiglie con due momenti a cura del Circolo Amici della magia: la mattina, in Arena Piemonte, i più piccoli saranno intrattenuti dal mago Natalino Contini, personaggio insolito nel panorama della magia moderna, che fa dei suoi spettacoli un mix tra magia e cabaret, in cui non manca il coinvolgimento del pubblico. Il pomeriggio, in Sala Argento sarà la volta di  “L’altra Torino magica”: Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino, e Luca Bono, giovane illusionista torinese, allievo di Arturo Brachetti, presentano una conferenza-spettacolo dove lo stupore, l’illusionismo e la sua storia saranno i protagonisti.

Lunedì 22 maggio due appuntamenti rivolti agli studenti piemontesi e ai loro insegnanti: la premiazione dei vincitori dei concorsi indetti dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, con la conduzione dei comici Marco&Mauro, e l’incontro “La scuola al tempo dei social. Didattica a confronto nell’era digitale” nel quale i professori “social” Enrico Galiano e Sandro Marenco, e Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, ci aiuteranno a capire come il modo di insegnare deve necessariamente evolvere per coinvolgere i ragazzi e facilitare la trasmissione del sapere.

L’appuntamento “Fair Play: avversari in campo, amici nella vita”, organizzato dal Difensore Civico e dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza con la partecipazione della FIGC, affronterà infine il tema delle buone regole da seguire nello sport e nella vita: rispetto dell’altro, gioco pulito e tifo sano.

Il Consiglio regionale dedicherà inoltre uno spazio agli Alpini con l’incontro “Penne nere, cuore d’oro. I valori, la missione, le attività degli Alpini oggi”; all’Aeronautica militare “100 anni in volo”. Viaggio nella storia dell’Aeronautica Militare”; alla Polizia stradale “Non basta la patente. Incontro sull’educazione stradale” e alla Guardia di finanza “Scommetti il tuo tempo, non il tuo denaro”.

Food & Tech, consapevoli dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare


Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino

 

Si è tenuto ieri l’evento conclusivo di FOOD&TECH, un progetto organizzato nell’ambito di Biennale Tecnologia dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Next Level ETS“Il Gusto” del Gruppo GEDI e la Camera di Commercio di Torino.

Nel corso dei mesi FOOD&TECH ha coinvolto studentesse e studenti di quattro scuole superiori di secondo grado di Torino: Istituto di Istruzione Superiore Bodoni Paravia, Istituto di Istruzione Superiore Agrario Vittone, Istituto Tecnico Industriale Statale Avogadro, Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera G. Colombatto.

Durante l’evento conclusivo, lunedì 15 maggio presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino, i giovani hanno presentato i risultati dei due percorsi laboratoriali, Food&Mark e Food&App, che hanno permesso loro di approfondire le innovazioni agri-food-tech realizzando, nel primo caso, un dossier per Il Gusto e, nell’altro, 25 mock-up di app.
Ad aprire l’evento, alle ore 9.30, sono stati la Dirigente di Comunicazione, Cultura e Biblioteche Angela La Rotella e il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. A seguire sono intervenuti Guido Cerrato, Direttore dell’area Sviluppo del Territorio e Regolazione del Mercato di Camera di Commercio e il Direttore de “Il Gusto” Luca Ferrua, con la moderazione della Direttrice di Next-Level Caterina Corapi.

Il progetto si è sviluppato attraverso due percorsi:

  • Food & Mark – come una testata giornalistica racconta l’innovazione: i docenti e i ricercatori del Politecnico di Torino hanno raccontato i loro progetti nell’ambito dell’agroalimentare e le relative implicazioni in termini di opportunità̀ e skill professionali, formando i giovani su conoscenze e competenze chiave. Gli studenti sono stati poi chiamati a ideare e realizzare un dossier sugli argomenti trattati in collaborazione con giornalisti e fotogiornalisti de “Il Gusto” ed altri esperti del settore;
  • Food & App – strumenti digitali per giovani consumatorii docenti e ricercatori del Politecnico di Torino hanno affiancato le studentesse e gli studenti in un percorso sul Digital Design Thinking, che ha portato alla realizzazione di diversi prodotti digitali sviluppati a livello di concept: mock-up di app sulle sfide della filiera del cibo.
FOOD&TECH è stata un’occasione preziosa per coinvolgere i giovani nella scoperta delle potenzialità tecnologiche nel campo dell’agroalimentare, stimolandone la creatività e la curiosità.

Per il comunicato stampa completo e le immagini: