ilTorinese

Rinnovabili, in Piemonte la nuova legge: più sostegno alle Comunità energetiche

Via libera all’unanimità alla nuova legge quadro dedicata alle energie rinnovabili e all’autoconsumo. Il testo, composto da 13 articoli, nasce dalla sintesi di tre proposte presentate da Claudio Sacchetto (Fdi), Alberto Avetta (Pd) e Sarah Disabato (M5s). La nuova normativa sostituisce quella del 2018, che aveva reso il Piemonte una regione pioniera nello sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili, realtà che oggi sono già 154 sul territorio.

Con la nuova legge la Regione punta a consolidare e ampliare il ruolo delle Cer, sostenendo al contempo la nascita di nuovi progetti locali. L’obiettivo è incentivare la produzione, lo scambio e l’accumulo di energia pulita per l’autoconsumo collettivo, contribuendo alla riduzione dei consumi e al contrasto della povertà energetica, attraverso interventi di maggiore efficienza.

La transizione energetica, nelle intenzioni della norma, passa dal protagonismo di Comuni, cittadini e realtà locali, chiamati a collaborare per affrontare insieme le sfide climatiche, economiche e sociali che attendono il Piemonte nei prossimi anni.

Per l’attuazione della legge sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per il biennio 2026-2027, risorse interamente coperte dal bilancio regionale. Dal 2028 in avanti, invece, i finanziamenti verranno determinati di anno in anno con la legge di bilancio.

Il dibattito in Aula: maggioranza e opposizione a confronto

Nell’illustrazione del nuovo testo unico, il primo relatore di maggioranza Claudio Sacchetto ha ricordato come “il Piemonte sia la terza regione italiana per accesso ai fondi pubblici e raccolga il 15% delle Cer presenti sul territorio nazionale. La nostra è una vera e propria legge quadro”.

A seguire, il secondo relatore di maggioranza, Mario Salvatore Castello (Lista Cirio), ha sottolineato “l’ampia condivisione del testo all’interno della Terza Commissione”.

Per l’opposizione, la prima relatrice Sarah Disabato (M5s), firmataria della proposta di legge poi confluita nel testo unico, ha evidenziato “l’introduzione di quote premiali”.

Il secondo relatore di minoranza, Alberto Avetta (Pd), ha invece denunciato “il ritardo del Piemonte rispetto ad altre Regioni, con risorse inferiori rispetto al resto d’Italia”, ricordando come nel 2018 fosse stata la prima a dotarsi della legge ora sostituita.

Nel corso della discussione generale, Silvio Magliano (Lista Cirio) ha parlato di una “ottima mediazione” raggiunta sul testo e si è soffermato sulla forte valenza sociale delle Cer, soprattutto nel rapporto con enti locali e Terzo settore.

Daniela Cameroni (Fdi) ha descritto il provvedimento come parte di una “architettura futura” in cui l’energia non scorrerà solo nei cavi, ma nelle capacità delle comunità di generare coesione.

Emanuela Verzella (Pd) ha richiamato l’attenzione sul ruolo sociale delle Cer, sottolineando “la necessità di sostenere persone e territori più fragili”.

Per il M5s, Alberto Unia ha evidenziato come “la legge consenta finalmente al Piemonte di entrare pienamente nel circuito dell’energia condivisa”.

Infine, Nadia Conticelli (Pd) ha chiesto alle istituzioni un sostegno concreto per favorire il cambio di passo e ha sollecitato “particolare attenzione alla tutela del suolo, in particolare quello agricolo, nella realizzazione dei parchi fotovoltaici”.

L’Aula ha poi approvato, sempre all’unanimità, l’ordine del giorno di Pasquale Coluccio (M5s) a sostegno dello sviluppo delle Cer, con la richiesta di adeguamento del quadro normativo nazionale alla condivisione fisica dell’energia.

Salvato alle Molinette con trapianto di fegato super-urgente ragazzo greco arrivato con volo militare

Nei giorni scorsi un ragazzo greco di 18 anni appena compiuti, studente universitario, è stato salvato con un trapianto epatico eseguito in super-urgenza nazionale dopo un trasferimento a dir poco rocambolesco dalla Grecia verso l’Italia, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Affetto dalla sindrome di Alagille (una rara malattia genetica che colpisce il fegato, danneggiandolo fino alla cirrosi epatica), a maggio ed ottobre scorso era stato ricoverato ad Atene per un aggravamento della malattia. Gravi complicanze hanno infine reso necessario a novembre un suo ricovero in terapia intensiva a Patrasso, a causa delle condizioni estremamente critiche (insufficienza epatica terminale con tutte le sue conseguenze).
Riconosciuta la gravità del quadro clinico, i medici intensivisti greci hanno subito contattato l’Hellenic Transplant Organization di Atene, richiedendo l’attivazione del protocollo di collaborazione con l’Italia per un trapianto urgente di fegato. Il Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) ha immediatamente diramato la richiesta ai Coordinamenti Regionali dei Centri di trapianto italiani, secondo la turnazione prevista. La richiesta trasmessa dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta (CRT, diretto dal dottor Federico Genzano Besso) è stata prontamente accolta dal Centro Trapianto Fegato di Torino (diretto dal professor Renato Romagnoli). Mentre l’aeronautica militare greca entrava in stato di allerta, le condizioni meteo erano però avverse facendo slittare di ora in ora il trasferimento aereo, ore preziose per la vita del ragazzo. La determinazione del Sistema Trapianti della regione Piemonte è stata fondamentale per evitare di posporre al giorno successivo il trasferimento: il dottor Genzano, coadiuvato dal Direttore Sanitario dell’ospedale Molinette dottor. Antonio Scarmozzino, dal Direttore della Anestesia Rianimazione 2 dottor Maurizio Berardino, dal Direttore Emergenza Sanitaria Territoriale 118 di Torino dottor Roberto Gioachin e dal Coordinatore del Centro Regionale Trapianti professor Renato Romagnoli, ha coordinato l’atterraggio del velivolo C27 dell’Aeronautica Ellenica (partito da Patrasso alle ore 18,30) a Pisa alle ore 20,30. Data l’impossibilità di utilizzare un elicottero per il trasferimento da Pisa a Torino, un’ambulanza del 118 di Torino è stata allestita rapidamente con tutte le strumentazioni necessarie. Con a bordo l’anestesista Donatella Di Francesco, l’équipe ha affrontato piogge torrenziali ed autostrade allagate. Alle ore 1,30 di notte il ragazzo è stato accolto nella Rianimazione Centrale delle Molinette, mentre la mamma, assistita dal Consolato greco in Toscana, lo ha raggiunto poche ore dopo.
Vista la gravità delle condizioni cliniche, il professor Romagnoli, coadiuvato dal chirurgo Davide Cussa e dall’epatologa Silvia Martini, ha richiesto al CNT, tramite il CRT, l’iscrizione del ragazzo in lista trapianto super-urgente. Le cure intensive in rianimazione hanno consentito di stabilizzarlo ed attendere, per 48 ore un organo compatibile, grazie alla generosità di una famiglia di una regione prossima.
Meno di 60 ore dopo il suo arrivo in Italia, il giovane e gravissimo paziente è entrato in sala operatoria presso il Centro Trapianto Fegato di Torino per un intervento salvavita, condotto dal professor Romagnoli e dalla sua équipe medico-infermieristica, in collaborazione con la responsabile anestesista del trapianto di fegato dottoressa Chiara Stratta e dell’anestesista di sala dottor Filippo Castelli. L’intervento, durato 9 ore, è riuscito e la ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata rapidissima, scongiurando il rischio di decesso per insufficienza epatica.
Oggi il giovane è ancora ricoverato nella Rianimazione Centrale delle Molinette (diretta dal dottor Maurizio Berardino), mostrando ogni giorno progressi significativi nel suo percorso di recupero.
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute e della Scienza a livello europeo e del valore dei nostri operatori. I nostri professionisti sanitari hanno reso possibile ciò che non lo sembrava essere più in una situazione disperata.Un doveroso ringraziamento al donatore e alla sua famiglia, che hanno reso possibile questo miracoloso trapianto” commenta Livio Tranchida (Direttore generale della CDSS).
“Questa vicenda è un esempio evidente di collaborazione internazionale, competenza medica e generosità, che, superando anche le difficoltà imposte dal maltempo, ha permesso di salvare la vita di un giovane ragazzo. Il sistema trapianti della regione Piemonte ha dato ancora una volta prova della sua straordinaria efficienza” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).

Un Natale spaziale al Planetario!

Trascorrere le vacanze di Natale al Planetario di Torino.

Dal 26 dicembre al 6 gennaio


Moltissime le attività per bambini e famiglie proposte nelle vacanze natalizie al Planetario:

  • visita libera al Museo con audioguida gratuita accessibile direttamente dallo smartphone o visita guidata;
  • proiezioni in Planetario di cartoon astronomici dedicati al cielo invernale
  • i laboratori Funlab guideranno i bambini in una serie di attività pratiche e dimostrative, per studiare e sperimentare le condizioni di equilibrio in diversi contesti, sia fisici che astronomici.
    dettagli su https://www.planetarioditorino.it/natale-al-planetario

Natale tra le stelle per tutti

26 dicembre e 2-6 gennaio


Un Natale tra le stelle con Infini*to.

Nei giorni infrasettimanali delle vacanze natalizie sono in programma due attività: per tutti visita libera al Museo interattivo e uno spettacolo in Planetario (Museo + Planetario); le famiglie con bambini tra i 6 e gli 11 anni potranno scegliere, il 26 dicembre e il 2 gennaio, un percorso loro dedicato.

Tre orari di ingresso: alle ore 14.30, alle ore 16.00 o alle ore 17.30.
Museo + Planetario
visita libera del Museo interattivo (1 h) o in alternativa visita guidata ove disponibile (1 h)
+ proiezione di uno spettacolo in Planetario (30 min)
Attività per famiglie (solo nei giorni infrasettimanali, abbinata all’ingresso delle ore 14.30)
visita libera del Museo interattivo (1 ora)
spettacolo in Planetario (30 min)
laboratorio adatto ai bambini 6-11 anni (1 ora)

VISITA GUIDATA DEL MUSEO INTERATTIVO
con l’ingresso delle ore 17.30 è possibile aggiungere la visita guidata della durata di 1 ora (biglietto a parte +4€), già in fase di acquisto online

PROGRAMMAZIONE FILM PER BAMBINI IN PLANETARIO
ingresso ore 14.30: “Pianeti, stelle e galassie”
ingresso ore 16.00: “Altre stelle, altri pianeti”
ingresso ore 17.30: “Alla scoperta del cielo” (in italiano, inglese e con audiodescrizione)

FUNLAB – ASTRONOMICI EQUILIBRI
In questo laboratorio i bambini saranno guidati in una serie di attività pratiche e dimostrative, per studiare e sperimentare le condizioni di equilibrio in diversi contesti, sia fisici che astronomici.
Il laboratorio sarà acquistabile già in fase di prevendita e sarà abbinato al primo turno di visita (14.30). Consigliato per bambini 6-11 anni.

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Natale speciale weekend

27-28 dicembre


Continua il Natale stellare con Infini*to.

Nel weekend 27-28 dicembre sono in programma due attività per ciascun orario di apertura: per tutti visita libera al Museo interattivo e uno spettacolo in Planetario (Museo + Planetario).

Tre orari di ingresso: ore 14.30, ore 16.00 ore 17.30.

Museo + Planetario
visita libera del Museo interattivo (1 h) o in alternativa visita guidata ove disponibile (1 h)
proiezione di uno spettacolo in Planetario (30 min)

VISITA GUIDATA DEL MUSEO INTERATTIVO
con l’ingresso delle ore 14.30 o 17.30 è possibile aggiungere la visita guidata della durata di 1 ora (biglietto a parte +4€), già in fase di acquisto online

PROGRAMMAZIONE SPETTACOLI IN PLANETARIO
ingresso ore 14.30: “Pianeti, stelle e galassie”
ingresso ore 16.00: “Altre stelle, altri pianeti”
ingresso ore 17.30: “Alla scoperta del cielo” (in italiano, inglese e con audiodescrizione)


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Lo Spazio ai bambini

3-4 gennaio


Il primo weekend di ogni mese è dedicato alle famiglie. Un’occasione unica per esplorare e conoscere, insieme ai bambini, le meraviglie dell’Universo. Gli orari di ingresso, sia per il sabato che per la domenica, sono alle ore 14.30, alle ore 16.00 o alle ore 17.30.

Proiezioni IN PLANETARIO
ingresso ore 14.30: La regata spaziale (cartoon scientifico – in italiano, inglese e con audiodescrizione)
ingresso ore 16.00:
Polaris (Cartoon scientifico – in italiano e francese)
ingresso ore 17.30:
Alla scoperta del cielo (in italiano, inglese e con audiodescrizione)

FUNLAB – ATTERRAGGIO IN SICUREZZA
Il Planetario propone in laboratorio un modulo di discesa sicuro, con materiale di semplice reperibilità – consigliato per bambini di 6-11 anni.
Questa attività sarà acquistabile già in fase di prevendita e sarà abbinata al primo turno di visita (14.30).

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A Natale regala le stelle
Lo Spazio è la più bella delle avventure. Viviamola insieme!

Come sorprendere con un regalo… spaziale?

Regala uno dei corsi del Planetario:

OSSERVARE E FOTOGRAFARE IL CIELO

Maggiori info: https://www.planetarioditorino.it/home/osservare-e-fotografare-il-cielo

Attacchi alla tav: a cosa serve il Decreto Sicurezza?

Grande solidarietà alle forze dell’ordine e ai Valsusini  danneggiati da una lotta sbagliata.
La Violenza politica che da vent’anni ritarda la TAV, una Infrastruttura di interesse nazionale, che ha fatto aumentare i costi dell’opera già di alcuni miliardi, che ritarderà i benefici positivi di lavoro, ambiente e crescita economica , continua a attaccare cantiere e forze dell’ordine.
A cosa serve il Decreto sicurezza? L’organico delle forze dell’ordine che dovrebbero garantire la sicurezza a Torino e in particolare nelle zone più a rischio come Aurora e Barriera di Milano e’ inferiore alle necessità ed è distolto per garantire il cantiere più importante per il futuro della economia italiana. Ricordo che senza l’attivo export meno import verso la Francia il nostro PIL che cresce dello zero virgola  sarebbe negativo .
Ai Ponzio Pilato che non hanno il coraggio di dire parole di verità’ sulla utilità della TAV ricordo Don Vachet , il Parroco di Bardonecchia che accompagnò gli Ingegneri che dovevano costruire il primo Traforo del Frejus per consigliare il punto migliore di inizio dei lavori. Quel Traforo rilancio ‘ l ‘Italia che aveva un PIL di un quarto rispetto alla Inghilterra.
A chi celebra le lotte storiche della Val di Susa, non parlando mai dei senza lavoro frutto della decrescita, ricordo che migliaia di persone muoiono in Italia e in Europa causa l’inquinamento e in tutto il mondo si punta sul trasporto su rotaia per ridurre l’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma.
La vera priorità del Paese è la crescita della economia, unico modo per ridurre il Debito e creare nuovi posti di lavoro veri. Ecco perché per noi la TAV è la difesa dell’industria sono priorità irrinunciabili.

Mino GIACHINO commissario torinese UDC

Virus Respiratorio Sinciziale, somministrate 12mila dosi

Sono già oltre 12.000 le dosi di anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio Sinciziale somministrate dal 1° ottobre, data di avvio della campagna di immunizzazione gratuita lanciata da Regione Piemonte.

Il RSV

Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) è uno dei principali agenti patogeni che colpiscono le basse vie respiratorie nei bambini più piccoli. Più della metà dei bambini contrae il RSV entro il 1° anno di età (i bambini più a rischio sono quelli di età inferiore ai 3 mesi), e quasi tutti si infettano almeno una volta entro i 2 anni. Il rischio di infezione severa da RSV è stagionale ed è particolarmente elevato tra ottobre e marzo.

Il RSV causa infezioni che possono portare a raffreddore, bronchiolite con febbre, polmonite con febbre, tosse e difficoltà respiratoria. Tuttavia, nei neonati di età inferiore ai sei mesi, nelle persone di età superiore ai 65 anni e nelle persone con un sistema immunitario compromesso, il RSV può causare gravi malattie e morte.

Al momento non esistono terapie specifiche per la cura di infezioni gravi da RSV: per questo motivo la cura delle forme gravi di malattia si limita generalmente a terapie sintomatiche e misure di supporto (idratazione e ossigeno).

L’immunizzazione

Attualmente è disponibile un anticorpo monoclonale che conferisce una protezione stimata per almeno 5 mesi ed è somministrato in una sola dose. L’anticorpo monoclonale utilizzato è un farmaco sicuro e non presenta particolari controindicazioni.

L’attivazione della campagna contro RSV nel corso della scorsa stagione ha ridotto drasticamente l’incidenza della malattia, gli accessi in Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale.

A chi è rivolta

Tutti i bambini sono a rischio di sviluppare una forma di infezione severa delle basse vie aeree da RSV, ma vi sono fattori di rischio aggiuntivi per una prognosi più grave, quali ad esempio nascita pretermine, displasia bronco-polmonare, cardiopatie congenite emodinamicamente significative o altre malattie che implicano deficit immunitari o neuromuscolari.

È raccomandata a tutti i bambini nati tra l’inizio di ottobre e la fine di marzo.

Come funziona

L’utilizzo di un anticorpo monoclonale è un’immunizzazione passiva, in quanto il farmaco fornisce anticorpi pronti che neutralizzano il virus prima che possa causare danni significativi nei polmoni.

Tale farmaco ha dimostrato di essere sicuro e in grado di ridurre l’80% delle infezioni respiratorie da RSV che richiedono assistenza medica e il 77% delle infezioni respiratorie da RSV che richiedono ospedalizzazione.

Come fare per riceverla

I bambini nati tra ottobre 2025 e marzo 2026 riceveranno l’immunizzazione direttamente al Punto Nascita, prima della dimissione. I bambini nati tra aprile e settembre 2025 riceveranno l’immunizzazione presso l’ambulatorio del proprio pediatra, se aderente all’iniziativa, o il centro vaccinale della ASL di residenza.

Collegandosi a www.salutepiemonte.it è possibile richiedere on line l’immunizzazione con anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale presso la ASL di appartenenza.

Link

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/profilassi-contro-bronchiolite-virus-respiratorio-sinciziale-rsv

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/malattie-prevenibili-vaccinazione-virus-respiratorio-sinciziale-rsv

La felicità si può imparare

Spopolano i corsi di psicologia positiva, qualsiasi cosa pur di essere felici.

Già da qualche tempo, soprattutto durante e dopo il periodo pandemico, si sono moltiplicati i corsi di psicologia positiva, una didattica che insegna la felicità o perlomeno propone una strada in discesa per raggiungerla utilizzando regole, suggerimenti precisi e anche la pratica. Non solo, quindi, teoria o ipotesi sul come spingersi versolo stato di grazia tanto ambito, ma una scienza vera e propria che si avvale di lezioni e compiti a casa. I numeri sono da capogiro. Un esempio? La psicologa Laurie Santos, insegnante a Yale ha 3,8 milioni di iscritti in tutto il mondo e il suo è corso più seguito in più di 300 anni di storia dell’Università; inoltre è stato creato un podcast –  “Happiness Lab”- che conta più di 65 milioni di download. Il corso “Leadership and Happiness” dell’Università di Harvard, invece, esaurisce regolarmente i 180 posti a disposizione, per coloro che non riescono a partecipare in presenza le lezioni sono garantite online.

Sembra quindi che, anche se non si è nati con il dono della letizia, sia possibile impararla, sia concepibile acquisire nozioni su come conquistarla, su come essere felici.

Ma cosa è la psicologia positiva? Di cosa si occupa?

Il benessere personale e la qualità della vita sono l’obiettivo, il centro e l’oggetto di studio della “psicologia positiva”. Secondo Martin E. P. Seligman, lo psicologo statunitense a cui è riconosciuta la paternità di questa scienza, la psicologia deve dedicarsi anche agli aspetti positivi dell’esistenza umana: emozioni gradevoli, potenzialità, virtù e capacità dell’individuo. La qualità della vita è un tema  sempre più all’attenzione della medicina, della sociologia e della psicologia in generale e gli aspetti ed avvenimenti positivi presenti nella nostra esistenza costituiscono una protezione per la salute fisica e mentale.

Sono diversi gli argomenti trattati durante questi corsi che mirano,innanzitutto, ad una inversione di tendenza, ad un deciso e consapevole cambiamento di alcune nostre abitudini e attitudini. In cima alla lista c’è la questione temporale, la nostra inclinazione a pensare troppo al futuro e fare riferimento al passato, principale produttore di sensi di colpa e rimpianti. Per perseguire la felicità e la serenità è necessario stare nel presente, collocarsi nel qui e ora, non spostare ne’ avanti ne’ indietro il nostro pensiero. Troppo spesso siamo tormentati da ciò abbiamo sbagliato, da cosa non è andato bene, dai nostri presunti fallimenti; la mente si concentra sui trascorsi, presumibilmente negativi, creando frustrazione e di certo non producendo, in tale modo, uno stato positivo. Allo stesso modo speculare sul futuro avvantaggiandosi eccessivamente sulle cose che dovremmo fare o che succederanno non ci permette di vivere pienamente la nostra vita attuale.

Un altro elemento importante  su cui si concentrano le lezioni di felicità è la gratitudine, è importante essere riconoscenti per quello che si ha, fare una lista delle cose belle della nostra vita, sentirsi fortunati contrastando un’altra inclinazione molto frequente che è quella di lamentarsi, di pensare che si potrebbe avere di più magari utilizzando uno strumento, perlopiù frustrante, come quello della comparazione. Inseguire mete impossibili, avere modelli irraggiungibili, spesso poco reali, non fa bene. E’ costruttivo cercare di migliorare la nostra vita, tuttavia, essere grati per ciò che si ha è il primo passo verso la felicità.

I pensieri negativi, invece, vanno non scacciati ma limitati. Concedere spazio alle considerazioni ostili va bene, accettarle è necessario perché reprimerle avrebbe un effetto  dannoso. Il suggerimento è quello di dedicargli un tempo fisso, anche giornaliero, per esempio 10 minuti al giorno, poi basta!

Infine ci sono gli altri, gli amici, la famiglia, le persone intorno a noi. Saper stare soli è determinante, e spesso necessario, ma la felicità va cercata anche nell’ insieme, in compagnia, socializzando, condividendo, ridendo insieme, giocando. La solitudine prolungata, l’isolamento e la non connessione con gli altri provoca tristezza e infelicità mentre l’amicizia, la vicinanza, gli altri possono procurare quella gioia che ci permette di affrontare le cose della vita con la sicurezza del supporto e, spesso, del mutuo soccorso . La cosa importante è ridurre le aspettative, non pretendere gesti o dimostrazioni, ma vivere le persone, stare semplicemente insieme a loro.

Sapere di poter essere felici, di poter migliorare il nostro stato d’animo dando spazio alla serenità è molto incoraggiante e innovativo. Scardinare quelle credenze secondo le quali si nasce con delle attitudini, con un carattere e una personalità seguendo la sola teoria dell’ineluttabilità, del non riparabile è possibile e anche doveroso, come lo è darsi la possibilità di stare bene, di superare quelle abitudini e attitudini mentali che ci fanno vivere uno stato di negatività e malcontento.

Maria La Barbera 

Sempre intolleranti

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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Pier Franco Quaglieni

Al Salone del libro di Torino del 2017 il direttore Lagioia, il presidente della Regione Chiamparino, la sindaca Appendino impedirono ad una casa editrice di destra, Altaforte, di avere lo stand, malgrado lo avesse già pagato. Si mosse la tribù degli intolleranti. Un’autrice sciocchina propose niente di meno  che di offrire una percentuale del suo venduto (in verità quattro soldi) all’ ANPI come ulteriore risarcimento. Follie che sanzionai anche in un mio libro. Io andai a quell’edizione, esibendo il “ Trattato  sulla tolleranza” di Voltaire. Dovetti spiegare ad alcuni il senso di quella scelta, opposta all’esclusione maldestra operata da Lagioia. Alla Fiera di Roma in corso scrittori, editori e attivisti si sono  schierati contro lo stand di “Passaggio al bosco”. Hanno messo dei drappi neri sui libri, in effetti il colore giusto sarebbe  stato il rosso. Zero Calcare è il capofila della protesta. Eppure la rassegna si intitola “Più Libri più Liberi“. Una rassegna che , se si applicasse un criterio equanime dovrebbe escludere in primis i fascisti rossi. Un corteo di editori è arrivato alla stand contestato, urlando “ Via i fascisti dalla fiera” ,intonando poi “Bella ciao” .  Alcuni editori sostengono che “la democrazia non è una scatola vuota dove possono stare tutti. I fascisti per noi e per la Costituzione non possono stare”. In verità la Costituzione all’articolo 21 garantisce una libertà di pensiero senza limitazioni ideologiche di sorta. Mi ricordano alcuni estremisti che volevano escludere dal liceo “Segreé“ di Torino gli studenti di destra, dimenticando il diritto costituzionale all’istruzione. I cartelli “chiuso per antifascismo” in una fiera  rivelano anche un certo sciocco e ridicolo   autolesionismo. Dire che “il fascismo non è cultura” è un’altra  sciocchezza. Nel 1925, cent’anni fa, Giovanni Gentile scrisse il manifesto degli intellettuali fascisti a cui rispose Croce con quello degli intellettuali non fascisti. Basterebbe questo fatto storico a dirimere la questione. Quello che sta accedendo a Roma fa il paio con i pro Pal della violenza e degli spray che vogliono “bloccare tutto”. Il fascismo degli antifascisti, diceva Ennio Flaiano, è una realtà. Purtroppo siamo ancora fermi al palo, malgrado i decenni trascorsi. Povera libertà!

Capitale europea dell’Innovazione: Torino incorona Grenoble

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È Grenoble Alpes Métropole a ricevere da Torino il testimone di European Capital of Innovation 2026: la vincitrice è stata svelata  durante la cerimonia alle Ogr dove è stato anche assegnato il titolo di European Rising Innovative City alla città danese di Aalborg. A fare il passaggio di consegne il sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha voluto porre l’attenzione: “sul momento che l’Unione Europea sta vivendo, perché dopo decenni di sviluppo, di coesione sociale e di valori come la libertà dalla guerra e la democrazia, questi sono in crisi e sotto attacco. E la cosa più importante è che in questo particolare momento per l’Unione Europea dobbiamo rafforzare il ruolo delle città”.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Il premio iCapital viene assegnato alle città distintesi per essere all’avanguardia nell’utilizzare l’innovazione come strumento utile a rendere gli ambienti urbani più sostenibili, inclusivi e resilienti. Dopo un intenso processo di selezione una giuria di alto livello ha fatto la sua scelta: quest’anno nella categoria “European Rising Innovative City”, le finaliste erano Aalborg, Nicosia e San Sebastian.

Nella categoria “Capitale Europea dell’Innovazione”, le città finaliste, oltre a Grenoble Alpes Métropole che alla fine ha prevalso, erano Liverpool e Rotterdam.

Un passaggio di testimone con Torino, quindi, che nel 2024 era stata premiata a Lisbona da una giuria che aveva evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Per il sindaco Stefano Lo Russo il fatto che Torino sia stata quest’anno Capitale Europea dell’Innovazione rappresenta: “una grande soddisfazione frutto di un grande lavoro, per cui ringrazio l’assessora Chiara Foglietta, ma anche uno stimolo a riflettere sul futuro dell’Europa, sul ruolo dell’innovazione in Europa e su cosa possiamo fare per rafforzare la capacità di innovazione del nostro continente, soprattutto in questo momento. E quello di oggi è un passaggio di testimone che è un messaggio positivo per il mondo, le città, la comunità in Europa”.