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La rivista Vernice dedicata a Wilma Minotti Cerini

Vernice, la rivista semestrale di formazione e cultura, edita dal 1994 a Torino e diretta da Sandro Gros-Pietro, si occupa da quasi trent’anni di letteratura proponendo nuovi testi di poesia, narrativa, teatro e testimonianze di arte contemporanea. L’ultimo numero, il sessantunesimo, come tradizione dedica la copertina e un’ampia biografia a un protagonista della cultura italiana, proponendo il profilo della scrittrice e poetessa Wilma Minotti Cerini. Milanese di nascita – è nata nel capoluogo lombardo nel 1940 – attualmente vive a Pallanza, sul lago Maggiore. Nell’ampio spazio dedicatole ( che ospita anche il racconto inedito Storia di un foglio puntiglioso ) emerge la ricca e avventurosa vita di questa donna dai molti interessi che ha vissuto un infanzia difficile durante la guerra, con la perdita prematura di entrambi i genitori – il padre partigiano venne ucciso dai fascisti ai primi di aprile del ’45 mentre era in missione per conto del Cln – ma seppe affrontare mille difficoltà fino ad affermarsi, frequentando i circoli culturali memeghini e sposando il Visconte Livio Cerini di Castegnate, fine gastronomo e studioso, membro dell’Accademia Italiana della Cucina. Personaggio di indubbio fascino e spessore culturale, Cerini ha pubblicato con Sonzogno, Salani e Longanesi  volumi di grande interesse e successo sulla gastronomia e sulla storia della cucina. Wilma Minotti Cerini nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato molte opere tra le quali vanno segnalate il monumentale lavoro di ricerca sulla vita e la poesia dell’inglese Peter Russell, diverse sillogi poetiche, l’interessante saggio dedicato a Guido Gozzano, il racconto filosofico I figli dell’illusione, i romanzi Ci vediamo al Jamaica e Le verità nascoste. Recentemente ha curato i libri Il re mangia solo e altri racconti del marito Livio Cerini di Castegnate e C’era una volta il Bagutta, dedicato alla famosa trattoria milanese dove è nato il più antico premio letterario italiano, forse quello dalle origini più insolite che risalgono al 1927, scaturito dall’idea di un gruppo di amici, artisti, scrittori e giornalisti che avevano l’abitudine di riunirsi in quel locale per discutere di letteratura.

Marco Travaglini

Da piazza Foroni al “Parco Peccei”. Con “Barriera Corallina”, grande “parata culturale” a Barriera di Milano

Barriera in festa!

Domenica 14 maggio, dalle 14,30

Si mette in bella mostra, domenica prossima14 maggio, sfilando in totale e colorata allegria per le sue strade, la storica “Barriera di Milano” o “Barriera dl’Emme”, come ancora la chiamano i più attempati torinesi. In agenda, una ricca “parata culturale”, per dirla con le varie associazioni del quartiere che la organizzano, raggruppate – evocando la forte suggestione di lontani mari tropicali – in “Barriera Corallina” o “organismo collettivo di resistenza culturale”.  La parata parte da un luogo simbolo di “Barriera di Milano”, piazza Foroni (ritrovo alle 14,30), e si dirige al “Parco Peccei”, la grande superficie ex industriale chiusa tra passante ferroviario, via Cigna e via Valprato che è ora il cuore verde del quartiere: “L’iniziativa –sottolinea Giulia Gozzellino, coordinatrice di ‘Barriera Corallina – nasce per celebrare la diversità e la bellezza della condivisione. Abbiamo scelto di riempire lo spazio pubblico con le voci, i suoni e i giochi di quartiere tra ‘marching band’, acrobazie, animazioni teatrali e ‘slam poetry’. Sfiliamo e partecipiamo con divertimento per una ‘Barriera Corallina’ gioiosa e accogliente”.

E Luca Bosonetto del “Comitato Arci Torino”: “Barriera di Milano è un quartiere fragile ma anche effervescente, solidale, colorato. Negli ultimi anni infatti abbiamo assistito a una crescita di realtà associative locali, spesso nuove e giovani. Anche ‘Arci’ vede rifiorire la sua presenza in Barriera tra mutualismo, inclusione, cultura, con una decina di nuovi spazi aperti o rigenerati dopo la fine della pandemia”. “’Barriera Corallina’ – continua Bosonetto – è un concreto esempio di questa effervescenza, che parte dalla nostra rete per coinvolgere tutto il territorio. Un modello che vuole declinare la parola ‘prossimità’ in forma virtuosa e che sceglie il modo più bello per concludere un primo anno di progetto e rilanciare: scendere in strada e sfilare” .

Si inizia, come detto, alle 14,30, in piazza Foroni, la piazza del mercato di “Barriera”, qui famigliarmente conosciuta come piazza Cerignola, per arrivare   alle 16 al “Parco Peccei”. Peculiarità: tutte le realtà coinvolte sia nella parata sia poi nell’animazione al Parco sono di “Barriera di Milano”. Tutto a “Km zero”.

La sfilata sarà animata, in primis, dalle Associazioni “Pietra Tonale” e “La Folamurga” con musica e perfomance dal vivo, marching band, danze, fiati e percussioni . A dare ulteriore colore alla parata, l’animazione con acrobati sui trampoli della “Fondazione Uci Casa Circostanza” e dell’ “Associazione Slip”.

Vera chicca l’accompagnamento floreale di“FiëscaVerd”, realtà torinese nata con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale attraverso il recupero di aree verdi marginali e l’attivazione di percorsi di agricoltura urbana.

Al “Parco Peccei” sono, quindi, previsti momenti di convivialità, cultura e condivisione. Ci saranno un punto informativo e di ascolto, un angolo della cura dove trovare hennè eprodotti naturali gestito dagli  adolescenti del “Centro Interculturale” e di “Asai”. Curioso lo “Swap party”, la festa per scambiarsi i vestiti che non si usano più, per non parlare degli interventi delle molte realtà teatrali operanti in Barriera che non mancheranno di dare il loro contributo, dal “Teatro Carillon”all’“Asola di Govi”, da “TzimTzum” ad “APS” e a “Onda Larsen”. Non mancheranno ovviamente momenti di animazione per i più piccoli, gestiti da “Ricette d’Africa” e “RenkenOnlus”, due realtà che operano all’interno degli spazi del “Bunker”, e dei “Bagni Pubblici” di via Agliè. Nel programma anche uno “Speakers Corner” (rivolto alle nuove idee in campo editoriale) e un tocco di poesia con “A/Traverso – Rassegna di poesia”, format che ha già proposto le presentazioni di ParimahAvani, poetessa iraniana, ai “Bagni Pubblici”  di via Agliè, e di Mister Caos, poeta di strada milanese, al circolo “La scimmia in tasca”  e alla Biblioteca “Primo Levi”. In questo caso, trattandosi di un’iniziativa all’aperto, verrà proposta una presentazione di poesie di alcuni autori attivi a Barriera di Milano. Infine, “corner radio” con “Radio Banda Larga”, “Radio Ohm” e “Spazio 211”.

g.m

L’amicizia

L’amicizia è uno dei miti più antichi: Eurialo e Niso, Finzia e Damone, Achille e Patroclo fino a Don Chisciotte e Sancho Panza e rappresentazioni cinematografiche come Amici miei o Yuppies.

Possiamo dire che l’amicizia sia innata nel genere umano perché l’uomo è un animale sociale, vive in gruppo e, specie nell’antichità, aveva bisogno di unire la sua forza a quella di altri per la caccia o per combattere quando non esistevano armi a distanza.

Molti di noi sono rimasti in contatto con i compagni delle elementari o delle medie nonostante siano passati decenni e forse sono proprio le amicizie più antiche quelle destinate a durare maggiormente: io vedo ancora i compagni delle elementari e delle medie, si partecipa agli inevitabili dolori che colpiscono ora l’uno ora l’altro, ci si aiuta dove e come si può anche se si sta talvoltamesi senza sentirci.

Poi incontri persone nuove, magari accomunate da un numero maggiore di affinità, ma l’amicizia non riesce a decollare e rimane una semplice conoscenza, seppur approfondita, destinata a naufragare nel giro di poco tempo o a rimanere tiepida.

Ma cos’è l’amicizia? E’ un sentimento tra due persone fra le quali vi sia una carica emotiva ed è basata su stima reciproca, affetto ed interessi comuni.

Un proverbio dice “Gli amici si vedono nel momento del bisogno”; peccato che alcuni lo intendano come bisogno loro: se non hanno bisogno spariscono per mesi o anni salvo ricomparire quando non sanno a chi rivolgersi.

Troppo spesso, tuttavia, l’amicizia viene confusa con l’opportunismo, la semplice conoscenza, la comunione di intenti quali la palestra, il calcetto, il lavoro o l’associazione cui si è entrambi iscritti.

Al giorno d’oggi l’amicizia ha però assunto una connotazione diversa, esagerata, e messa in discussione per la massiccia diffusione dei social. La possibilità di dialogare virtualmente senza mai incontrare di persona l’interlocutore hanno creato relazioni, chiamate amicizia, che con l’amicizia poco o nulla hanno in comune o che, se di amicizia si tratta, questa era presente dal vero prima dell’incontro sui social.

Ma quali sono i limiti da imporre ad un’amicizia? Vi sono diverse scuole di pensiero: alcuni ritengono che un amico vada sempre supportato ed i suoi comportamenti sempre condivisi; altri, al contrario, pensano che l’amicizia sia il motivo giusto per segnalargli i comportamenti sbagliati ed i gesti che si disapprovano. Ognuno segua la scuola che meglio rappresenta i propri convincimenti.

Di sicuro, coltivare un’amicizia richiede impegno, volontà e sacrifici; la ricompensa a tutto ciò è avere accanto qualcuno nei momenti che contano, siano essi gioiosi o tristi.

L’amicizia, e la capacità di contrarne di nuove, cambia proporzionalmente all’età: maggiore è la nostra età minore è il numero delle amicizie strette che ci circondano. Il motivo è da rinvenirsi nella maggior selettività da parte nostra, nel disincanto con cui ci avviciniamo alle persone e, non ultime, la memoria e l’esperienza di amicizie che ci hanno delusi.

Una cosa è sicura: l’amicizia non potrebbe mai sparire dalla vita e dalla cultura del genere umano.

Perché oggi, più che anni addietro, l’amicizia è così in crisi? Ritmi frenetici, impegni assunti per non fermarsi a pensare, carriera ci hanno portato ad aumentare l’individualismo cercando, semmai, il conforto che potrebbe darci un amico in uno smartphone, in un videogioco o nel branco col quale ci sentiamo forti, potenti, invincibili.

I genitori per primi, come la scuola, dovrebbero sviluppare nei figli il senso dell’amicizia, anziché fomentare l’eccessiva competitività e l’odio e non dovrebbero favorire, dalla più tenera età, una competitività basata sulla possibilità o meno di vestire con abiti griffati, di giungere a scuola col SUV anziché in autobus o di abitare in una villa anziché in un alloggio di edilizia popolare.

In una società dove è normale essere figli unici l’amico può essere la giusta compensazione alla mancanza di un fratello cui confidare problemi di cuore e cui chiedere consigli disinteressati.

Quando incontriamo qualcuno che potrebbe diventare un buon amico accantoniamo i pregiudizi sulla sua etnia, sulla differenza di età, sul ceto sociale o su eventuali difetti fisici e viviamo la frequentazione in modo lucido, senza fanatismi né preclusioni. Se la persona è quella giusta l’amicizia nascerà da sola, senza forzature, in modo silenzioso e si svilupperà giorno dopo giorno.

Condividere tutto con un amico non significa privarsi di qualcosa, ma arricchirsi di qualcosa.

Sergio Motta

Ambrogio (Fdi): passerella della sinistra su trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali

 “NON SERVE NUOVA LEGGE, MA APPLICARE QUELLA ATTUALE”

“Trovo particolarmente pretestuosa l’organizzazione, a Torino, di una conferenza da parte dei sindaci di sinistra a sostegno della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. In primo luogo perché i vari esponenti della sinistra sembrano non aver ancora capito, o meglio, voluto capire, l’intero filone giurisprudenziale che si è venuto a creare proprio nel Tribunale di Torino e nella rispettiva Corte d’Appello. A questo proposito vorrei ricordare che la trascrizione automatica degli atti di nascita realizzati fuori dal nostro Paese di fatto aggira le norme attualmente in vigore sull’argomento. La legge parla chiaro: l’utero in affitto – che rappresenta a monte ciò che la trascrizione è a valle –  è una pratica vietata e, di conseguenza, la trascrizione degli atti di nascita dei relativi bambini è illegale. Non è assolutamente necessaria – come auspica il Sindaco Lo Russo – una nuova legge, è invece necessario applicare la normativa attuale, che presto sarà completata con l’adozione del disegno di legge – proposto da Fratelli d’Italia – che istituisce come reato universale l’abominevole pratica dell’utero in affitto.
Infine, non posso che constatare la mancanza di pudore degli amministratori di sinistra, che trattano un tema così delicato come la famiglia quale una mera opportunità per fare propaganda quando sanno perfettamente quale sia la realtà dei fatti.
Ci sono gli uomini di Stato, che applicano e rispettano la legge, e c’è chi invece vuole alimentare il mercimonio dei figli. Ecco, oggi abbiamo capito da che parte sta il Pd”.

Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.

Polliotto, Unc: come tutelarsi dagli acquisti in rete

“Consumatori più consapevoli, ecco come”

Il noto legale torinese ricorda cinque nuove opportunità con cui tutelare acquisti e finanze sul web.

Si è da poco celebrata, lo scorso 15 marzo, la Giornata mondiale del consumatore. “Ecco, pertanto, cinque importanti aggiornamenti informativi utilissimi agli utenti per tutelarsi in un mondo in continuo cambiamento, come ha ricordato l’avvocato Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori”, spiega l’avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Piemontese della medesima associazione, prima nata nel suo genere in Italia nel lontano 1955.

Con l’inizio del 2023 entrano in vigore nuove norme sulla trasparenza degli sconti applicati: per ogni articolo in promozione dovrà sempre essere indicato il prezzo originario, con la novità che questo non può essere arbitrariamente deciso dal commerciante (magari gonfiandolo per poi applicare una percentuale di sconto molto attraente). Secondo le nuove norme il “prezzo originale” dovrà essere inderogabilmente “il costo più basso a cui quel determinato prodotto è stato messo in vendita negli ultimi 30 giorni”. In questo articolo vi spiego nel dettaglio quali sono le regole nei negozi”, ricorda Patrizia Polliotto.

Sempre Massimiliano Dona ci ricorda altresì che, in tema di compravendite on line, è bene ricordare: “Pensiamo a quanto sono importanti i motori di ricerca e i comparatori per aiutarci a trovare il prodotto che cerchiamo al miglior prezzo: il problema è che i risultati delle nostre ricerche possono essere alterati da vari fattori, per questo motivo è intervenuta l’Europa, prevedendo (con la direttiva 2019/2161 recentemente recepita in Italia) che al consumatore devono essere fornite informazioni generali in relazione ai «parametri principali che determinano la classificazione dei prodotti presentati come risultato della sua ricerca»”.

Venti di cambiamento in arrivo anche sul versante delle recensioni che creano accreditamento sul web. “D’ora in poi, le piattaforme di e-commerce dovranno assicurare che gli autori della recensione abbiano effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto in questione: e l’e-commerce dovrà pertanto adottare misure adeguate per verificare tale requisito prima di pubblicare una recensione. Ovviamente è vietata ogni pratica che punti a ottenere recensioni false”. 

Per poi proseguire: “Importante, invece soprattutto per l’ecommerce, il divieto di proporre al consumatore un bene identico ad un altro commercializzato in altri Stati membri, se questo è significativamente diverso per caratteristiche: si cerca in questo modo di frenare l’annoso fenomeno della dual quality che consiste nel commercializzare prodotti solo esteticamente paragonabili, ma diversi nella sostanza, ad esempio nella composizione (pensiamo ai prodotti tessili) o nella configurazione (pensiamo ai  prodotti tech)”.

Notizie positive anche per i fruitori di eventi a pagamento. Quante volte vi sarà capitato di mettervi davanti al computer -magari con un certo anticipo- per acquistare il biglietto per il concerto dei vostri idoli, per uno spettacolo di teatro o per la squadra del cuore ma pochi istanti dopo l’apertura delle vendite, i ticket erano già tutti esauriti? Non è sempre un problema di tempistica, ma spesso si tratta di bot, cioè sistemi automatizzati che in pochi istanti fanno piazza pulita dei posti disponibili. E infatti, subito dopo, gli stessi agognati biglietti tornano disponibili su piattaforme di secondary ticketing. Ecco: ora, secondo le nuove regole, non si potranno rivendere ticket da parte di chi li ha acquistati utilizzando strumenti automatizzati per eludere le limitazioni al numero di ticket che una persona può acquistare. 

Riteniamo che consumatori e informazione siano un binomio inscindibile da valorizzare ogni giorno, perché la legalità possa aver di diritto e di fatto il primato che le spetta nella vita di ogni giorno”, conclude Patrizia Polliotto.

 

Danni da maltempo, la Regione sblocca i fondi

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Finanziati 40 nuovi progetti in Piemonte che si aggiungono ai 145 interventi e ai 6 milioni e 700 mila euro del 2022

Consolidamento delle sponde dei torrenti, rifacimento di ponti, nuovi attraversamenti, messa in sicurezza di movimenti franosi e ripristino di danni al patrimonio comunale. La Regione Piemonte ha sbloccato per il primo semestre 2023 nuovi fondi per i Comuni della Provincia di Torino attraverso la legge 38/78 che prevede contributi a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni colpiti da calamità naturali.

Sono 40 i progetti per 36 Comuni in Piemonte che potranno usufruire della prima trance 2023 del contributo regionale per un totale di circa 2 milioni 796 mila euro. Lo stanziamento, approvato con la delibera di maggio, si aggiunge ai fondi già stanziati nel 2022 (circa 2,435 milioni e 61 interventi a dicembre, circa 2 milioni 190 mila euro a ottobre distribuiti su 64 interventi, 2 milioni 117 mila a maggio per 20 interventi) raggiungendo quasi 10 milioni di euro e 183 interventi.

La legge 38, spiegano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti, Opere Pubbliche e Difesa del Suolo, sono fondi totalmente della Regione che l’Amministrazione regionale è riuscita a sbloccare per riprendere le graduatorie di fine 2022. I danni da maltempo hanno messo a dura prova le finanze degli enti locali e una delle priorità è supportare i sindaci nella messa in sicurezza dei territori.

All’Alessandrino sono destinati circa 528 mila euro per 13 interventi in 9 comuni. Nell’Astigiano arriveranno 47 mila euro a supporto di 2 Comuni. A Biella saranno finanziati due progetti per un importo di 36 mila euro, il numero di interventi nella provincia di Cuneo, è di 6 per 465 mila euro, 2 nella provincia di Novara con un contributo di  430 mila euro, mentre nella Provincia di  Vercelli sono previsti 3 interventi e 458 mila euro e 4 nel Verbano Cusio Ossola per 406 mila euro, mentre nella provincia di Torino sono 8 con un finanziamento totale di 426 mila euro.

Confini e sconfinamenti, il tema della 28esima edizione del Festival delle Colline Torinesi

Il festival delle Colline Torinesi, giunto alla sua ventottesima edizione , è stato presentato alla Fondazione Merz. Nuovamente organizzato da TPE Teatro Astra, manterrà la sua identità di Festival d’Autunno, sviluppandosi dal 14 ottobre al 5 novembre prossimi, con un’anteprima dal 10 al 12 ottobre prossimi.

Il tema è quello dei confini-sconfinamenti, soprattutto con l’attenzione rivolta alla vita dei migranti, del passato come la Arendt e Benjamin, ma anche alle contaminazioni linguistiche tra arte e teatro.

“Esuli, profughi, migranti, rifugiati, espatriati -hanno spiegato gli organizzatori- sono termini quasi equivalenti, spesso utilizzati per identificare persone che hanno lasciato il loro paese d’origine, varcato uno o più confini a seguito di guerre, calamità o persecuzioni. L’espatrio come necessità individuale o collettiva, è antica come il mondo, ma ha assunto caratteristiche ben precise nel XX e XXI secolo, correlate all’avvento di dittature o sommovimenti politici”.

Si tratta di un progetto condiviso con la Fondazione Merz. Il Festival ha eletto il Libano a nazione ospite, esplorando la realtà artistico-culturale, in ambito teatrale, performativo e cinematografico.

Toccherà inaugurare a Lina Majdalanie e Rabin Mrou il festival con lo spettacolo “Artaqat”, composto di tre racconti di sconfinamenti dalla Palestina verso il Libano di Izdihar; dal Libano verso altri Paesi, dalla propria obbligata identità di genere ad altra.

In fuga verso l’Europa parlerà lo spettacolo Blind Runner dell’iraniano Amir Rezz Kooestani, storia di due coniugi che vogliono fuggire in Inghilterra correndo lungo il canale della Manica.

Tante saranno le vicende umane rievocarte nel corso della rassegna, da quella del filosofo Walter Bejamin in disperata fuga dai nazisti a quelle tante persone il cui nome non sarà ricordato dalla storia, ma che hanno vissuto situazioni analogamente tragiche.

Gli spettacoli si terranno in diversi luoghi della città, anche molto differenti tra loro, il teatro Astra, la Fondazione Merz, il teatro Bellarte, le Fonderie Limone, la galleria Subalpina, mentre gli eventi collaterali si svolgeranno al Museo Nazionale del Cinema e presso il Polo del Novecento. Insieme al teatro Stabile di Torino, sarà rappresentato uno spettacolo omaggio a Romeo Castellucci, dal titolo “Il terzo Reich”.

Mara Martellotta

Apre la Biblioteca piemontese del “CICAP”

 

Sarà ospitata e visitabile a Torino nel “Mausoleo della Bela Rosin”

Da domenica 14 maggio

 

La notizia è ghiotta per tutti gli appassionati di letteratura scientifica. Da domenica 14 maggioe per il secondo fine settimana di ogni mese si potrà accedere, a ingresso gratuito alla nuova Biblioteca del Gruppo “CICAP Piemonte”, il “Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze”, fondato a Milano nel 1989 (oggi la sede nazionale è a Padova) per iniziativa di Piero Angela(nominato nel 2016 presidente onorario) e da un gruppo di scienziati, intellettuali ed appassionati del settore. Presieduta, attualmente, da Sergio della Sala – neuro scienziato, direttore della rivista “Cortex” – l’Associazione ha come obiettivo essenziale la promozione di un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito con l’intento di diffondere il metodo scientifico e lo spirito critico. Ad ospitarne a Torino (con riferimento a tutto il Piemonte) la nuova Biblioteca, aperta in collaborazione con il “Sistema Bibliotecario” della Città di Torino, sarà il neoclassico “Mausoleo” (noto come il “Pantheon di Mirafiori”, copia in scala ridotta del “Pantheon” di Roma), fatto costruire nel 1888 come tomba di famiglia dai figli di Rosa Vercellana – la “Bela Rosin” –  moglie morganatica di re Vittorio Emanuele II di Savoia, sposata nel 1869 in seconde nozze, dopo la morte (1855) della regina Maria Adelaide d’Asburgo – Lorena.

Primo giorno di apertura della “Biblioteca”, come detto, domenica 14 maggio, dalle 15 alle 19, e a seguire ogni secondo fine settimana del mese, rispettando l’orario di apertura del “Mausoleo”, in strada Castello di Mirafiori 148/7, a Torino. Sarà possibile accedere al materiale (oltre 500 pubblicazioni) dedicato a svariati argomenti, soprattutto scienza, pseudoscienza e paranormale, raccolto in molti anni di attività dal gruppo locale del “CICAP”, tra i più attivi in Italia.

Di seguito il calendario completo del 2023:

Domenica 14 maggio dalle 15 alle 19; domenica 11 giugno dalle 15 alle 19; sabato 8 luglio dalle 9 alle 13; agosto chiuso; domenica 10 settembre dalle 15 alle 19; domenica 8 ottobre dalle 15 alle 19; domenica 12 novembre dalle 14 alle 17; domenica 10 dicembre dalle 14 alle 17.

 

Per maggiori informazioni, per i contatti e per restare aggiornato su eventuali modifiche degli orari di apertura:

https://gruppi.cicap.org/piemonte/biblioteca-cicap-piemonte/

 

Per seguire il “CICAP”: www.cicap.org

 

g.m.

 

Nelle foto:

–       Locandina apertura “Biblioteca”

–       Sergio della Sala

Andrea Cane (Lega ): “Dalla Regione fondi al Canavese per la messa in sicurezza”

 

Dalla Regione Piemonte arriva un nuovo stanziamento di fondi per il Canavese per  la manutenzione di ponti e messa in sicurezza di torrenti, oltre che opere di consolidamento.

“Per i Comuni canavesani – indica il responsabile Enti Locali della Lega Andrea Cane – grazie alla legge 38/78, che prevede contributi a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni colpiti da calamità naturali, arriverà uno stanziamento a Pont Canavese con 90mila euro per la messa in sicurezza versante meridionale del complesso monumentale Torre Tellaria; a Cuorgnè che avrà 60mila euro per i primi interventi di messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante via del Castello; altri 60mila euro arriveranno a San Colombano di Belmonte per opere sul rio Boasca. Vistrorio conterà su 80mila euro per opere sul torrente Chiusella e ancora Usseglio potrà movimentare il materiale d’alveo in corrispondenza del Ponte Ciamberlin con 20mila euro. Da sempre questa Amministrazione regionale a maggioranza leghista mette la sicurezza dei piemontesi davanti a tutto, il Canavese, troppe volte devastato dagli eventi atmosferici, è un territorio su cui sono stati concentrati sforzi notevoli di cui come rappresentante vado fiero”.