ilTorinese

I nativi d’America, i fantasmi del tunnel e le madri di sapori dittatoriali

Spagna, Giappone e Stati Uniti in concorso al 40° TFF

 

Staticità nipponica, immobilità cinematografica del Sol Levante: un prendere o lasciare, non c’è via di mezzo, per il pubblico di casa nostra. Un cinema chiuso, a tratti indecifrabile, fatto di sovrapposizioni, di un tempo che sfugge e si mostra confuso, di personaggi immateriali, di un mondo onirico che si rivela reale e viceversa; di riprese soprattutto che s’affidano totalmente alla camera fissa, estenuanti, lunghi corridoi notturni e no per portarci a due passi da una tragedia, insistiti, privi di uno sviluppo ma chiusi nel loro scorrere, l’attore posto non sai se più per vezzo o per abitudine di spalle a mostrare la nuca per manciate e manciate di secondi, o l’inquadratura di questo o quell’oggetto mentre l’unica presenza sono certi suoni o un pianto indecifrato o un intervento anonimo, frasi a brandelli, sesso giovanile meccanico e affatto risolto. “Nagisa” (in concorso) è diretto da Takeshi Kogahara, è la storia di un ragazzo, Fuminao, e di sua sorella Nagisa che da poco tempo hanno perduto la madre. La ragazza ha un incidente alle porte di Tokio, sull’autobus su cui viaggia per andare a trovare Fuminao, universitario nella capitale. Nagisa non lo abbandonerà del tutto, dopo pochi anni rivisitando più e più volte il tunnel che è stato il luogo della tragedia, il ragazzo sarà certo di rivederne il fantasma. Materia “surreale”, trattata attraverso cenni fine a se stessi, decine di episodi minimi, brevissimi, flashes aperti e presto chiusi, dove i contenuti non hanno assolutamente il tempo e la possibilità di irrobustirsi, di amalgamarsi, di legarsi l’uno all’altro: la materia, già impalpabile, si perde anche negli ultimi attimi, nelle immagini conclusive, quando un clima di normale allegria e affettività sembrerebbe spazzar via quanto di infelicemente sospeso abbiamo visto sinora.

Di area spagnola (coprodotto con l’Argentina da Alex de la Iglesia) “La pietad” del trentenne Eduardo Casanova, ormai osannato in patria, una delle promesse del cinema europeo, autore nel 2017 di “Pelle”, passato su Netflix, chiacchierato affresco di persone che, a causa delle loro deformità fisiche, sono costrette a nascondersi e a isolarsi dal resto del mondo. Anche con “La pietà” non si scherza. Libertad, nomen omen, detta Lili, donna non ancora cinquantenne (Angela Molina) e Mateo (Manuel Llunell) sono madre e figlio, vivono insieme in un vasto ed elegante appartamento dove il color rosa predomina e l’ordine regna. Il loro affetto è forte, sconfina nella passione, senza limiti la dipendenza dell’uno nell’altra, il mondo tagliato fuori, un padre e un marito che s’è rifatto una vita con un’altra donna. Lili pensa per il figlio, parla per lui, agisce al posto suo, riempie ogni sua necessità. Qualche più o meno piccola ribellione è cancellata sul nascere: il cancro, il tentativo di un’operazione, gli ultimi istanti di un padre che ha voluto porre fine alla propria esistenza, li uniranno più di prima. L’eleganza, la malattia, la morte, la dedizione reciproca, l’amore incondizionato di una madre per chi ha generato e cresciuto, spingono il regista a spiccare un volo che nessuno spettatore s’aspetterebbe mai: sta più o meno a due passi la Corea del Nord, con il proprio dittatore Kim Jong-un, padre di un popolo osannante e prono, pronto a versare fiumi di lacrime quando sarà il tempo della sua dipartita… perché non creare un bel dualismo, un serioso (quanto eccentrico!) paragone con questa madre-dittatora amabilmente in rosa? Ossessione, dipendenza, maternità, controllo, terrore e potere in un’orgia di melodramma, in scenografie raffinate, in un profumo d’Almodovar datato e scimmiottato che ti dà alla testa. Non è l’estrema rifinitura a disturbare, è quella morbosità insistita e bisturizzata e gelida a guastare in fondo l’embrione di una intera vicenda.

Ancora bandiera spagnola per il convincente “Mantìcore”, scritto e diretto da Carlos Vermut, a cui il festival sta dedicando una sezione speciale composta di quattro lungometraggi. Ha da poco superato i quaranta ma il suo nome non è tra i più frequentati dal nostro pubblico. Deve aver preso a prestito ben più di un’idea dalla sua vecchia professione di illustratore a “El mundo” o di ri-creatore della serie nipponica “Dragon Ball” se anche al suo protagonista Julian (un intenso Nacho Sànchez), ragazzo chiuso e senza legami affettivi, affida le immagini e le costruzioni al computer abituali della medesima professione. Quei video game di successo che porta avanti con l’editore partoriscono mostri, animali stranissimi, paesaggi e vicende inimmaginabili. All’inizio del film un incendio lo mette di fronte ad un bambino e al suo salvataggio, nel corso della storia con l’apparizione della giovane Diana (Zoe Stein, il viso bellissimo, una sorta di Demi Moore in “Ghost”) inizierà a vedere una finestra aperta sulla felicità. Ma i mostri non sono soltanto delle immagini, abitano dentro di noi, costantemente, quando pensi di averli cacciati, mostri che vivono nei nostri rapporti e nei nostri sentimenti, che puoi incontrare in ogni angolo: ma “Mantìcore” è anche la lotta per liberarci di essi, è la manifestazione delle nostre richieste d’amore, del bisogno che ne abbiamo, di amare e di essere amati, la lotta contro il buio e i silenzi che stiamo attraversando. Un film sincero, intimo, capace di rendere una felice scrittura dei personaggi, ben calibrato, che trova posto nel fuori concorso e che qualche distributore italiano dovrebbe con un minimo di coraggio proporre nei mesi prossimi.

In finale di carrellata, “War Pony” che nel maggio scorso, presentato a Cannes nella selezione ufficiale di “Un certain regard”, ha vinto la Caméra d’Or, il premio per la miglior opera prima, trasversale a tutta la selezione del 75° Festival. Potrebbe aver tutta l’aria di essere uno dei premiati anche al festival torinese. È un esordio promettente, che va dentro alle vicende e ai personaggi, ai luoghi degradati, che è un esempio di conduzione d’attori, che mette in campo appieno la naturalezza di adulti e ragazzini, che non nasconde i lati oscuri e duri di quanti portano avanti un’esistenza nella riserva indiana di Pine Ridge, nel South Dakota; è la prima volta dietro la macchina da presa dell’attrice e modella Riley Keough (è anche nipote di Elvis Presley) che lo ha codiretto con Gina Gammell (anche produttrice). Una storia ottimamente trattata, che a tratti ha l’ambizione di accostarsi alla materia con sguardo documentaristico, l’affresco di una quotidianità fatta di problemi e di modalità di risoluzione non sempre legittimi, di funerea sopravvivenza, di abitazioni squallide e di disoccupazione, dell’arrancare di ogni giorno, del consumo di droga e di alcol, dell’infanzia già troppo adulta, della separazione dal resto della nazione e del rintanamento imposto, come di una componente antica e religiosamente ricordata, con le preghiere e i riti e l’immagine dell’immenso bisonte che è un po’ il dio protettore dell’intera comunità. Basterebbe pensare a Matho, di dodici anni, qualche volta frequenta la scuola, più spesso scorribanda con altri ragazzini, cresce in fretta con un padre che è tossico e spacciatore: a cui ruba la droga, per essere cacciato di casa e trovare rifugio da una nonna che tiene tra le sue quattro pareti una centrale di spaccio. O al Bill ventitreenne (le due storie sono obbligate a incrociarsi), padre di due pargoli da due donne diverse, che cerca di tirar su un po’ di soldi con l’allevamento di cuccioli. S’accontenta di lavoretti al limite del legale e se il padrone bianco accampa scuse per non dargli il promesso, ecco che violenza ancora una volta si aggiunge a violenza. E la rabbia è destinata a continuare.

 

Elio Rabbione

 

 

Nelle immagini, scene tratte da “Nagisa” del giapponese Takeshi Kogahara, da “La Pietad” con Angela Molina, dallo spagnolo “Manìcore” e dallo statunitense “War Pony” diretto dalla coppia femminile Riley Keough/Gina Gammell.

Polizia municipale e Gtt insieme nei controlli sui mezzi pubblici

Questa mattina, il personale di GTT, supportato dagli agenti della Polizia Locale, ha effettuato il primo di una serie di interventi programmati volti a verificare la validità dei titoli di viaggio a bordo dei mezzi di trasporto pubblico urbano su alcune linee con maggiori criticità.

Il controllo odierno ha interessato la tratta della linea 11, lungo la quale sono state controllate 10 vetture, per un totale di 220 passeggeri, 23 dei quali sanzionati in quanto privi del biglietto.

Grazie anche alla presenza della Polizia Locale, il servizio si è svolto in totale sicurezza e non si sono riscontrate particolari criticità.

Sgarbi in visita alla Gam di Torino

Ieri sera, martedì 29 novembre il  Sottosegretario alla CulturaOn. Vittorio Sgarbi si è recato in visita privata alla GAM di Torino.

È stato accolto dal presidente della  Fondazione Torino Musei Massimo Broccio,dall’Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia e dal Direttore del museo Riccardo Passoni.

Il Sottosegretario ha dedicato molto tempo e attenzione alla visita, apprezzando particolarmente la qualità del museo, della sua collezione e delle mostre temporanee.

La visita è stata anche l’occasione per affrontare il tema del restauro  della GAM che sarà oggetto nei prossimi mesi di approfondimento e confronto con il Socio Fondatore Città di Torino, la Regione Piemonte, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT.

Ravetti (Pd) al sit-in dei sindacati dei pensionati

 “COSTRUIRE UNA SOCIETA’ IN CUI INVECCHIARE NON DEBBA ESSERE VISSUTO CON ANGOSCIA E’ POSSIBILE”

30 novembre 2022 – “Oggi ho preso parte al sit-in di protesta, organizzato da UIL Pensionati, Fnp CISL e Spi CGIL, contro la Giunta regionale di centrodestra che ha effettuato scelte che non aiutano gli anziani” afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Sul tema del sostegno alla popolazione anziana nella nostra Regione credo sia importante esprimere una posizione chiara – prosegue l’esponente dem – Innanzitutto, serve una seria programmazione per non mettere in competizione le case di riposo pubbliche con quelle private. Le storie recenti raccontano della resa del pubblico. Una provincia come quella di Alessandria, che ha una percentuale più alta di anziani rispetto alle altre, merita una quota più alta del trasferimento all’Asl Al dal Fondo sanitario regionale. Mi sembra semplicemente una questione di buon senso. Infine, sono convinto che se gli anziani avessero la possibilità di decidere del proprio destino sceglierebbero di restare nelle proprie case, accanto a affetti e ricordi, e non di finire nei cronicari ospedalieri o nelle case di riposo. Per questo motivo è importante prevedere politiche domiciliari innovative e un numero più alto di figure professionali sociosanitarie che seguano a casa i non autosufficienti”.

“Mi batterò in Consiglio regionale perché vengano realizzate politiche di sostegno ai nostri anziani.  Costruire una società nella quale invecchiare non debba essere vissuto con angoscia, ma come una tappa dell’esistenza da vivere con serenità, è possibile! So che in questa lotta non sarò solo!” conclude Ravetti.

 

A Bardonecchia Alberto Re racconta la sua storia di guida alpina

“Orizzonte Montagne – Una vita da guida alpina”. E’ il titolo del primo libro di Alberto Re, storica guida alpina di Bardonecchia, che sarà presentato nel corso di una serata evento, il prossimo 9 dicembre al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, alle 20,45.

Il libro, ultimo titolo della prestigiosa collana “I Licheni”, edizioni Priuli & Verlucca, ripercorre la carriera di alpinista di Alberto Re, prima guida alpina a condurre un gruppo di scialpinisti oltre i 7000 metri del Trisul nel 1978 ed a scalare in cordata con due clienti il Gasherbrum II, uno dei 14 Ottomila della Terra.

 

Attraverso il racconto di episodi tra i più significativi della sua vita alpinistica, è diventato Guida Alpina nel 1974 ed è stato presidente delle Guide Alpine del Piemonte dal 1990 al 2009 e a capo del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane dal 1997 al 2003, Alberto Re racconta oltre mezzo secolo di avventure, prime ascensioni e viaggi esplorativi, che lo hanno portato un po’ ovunque nel mondo, dal Polo Nord al Sud America, dal Sahara alla Namibia, dalla Spagna alla Russia, dall’India all’Iran, in un percorso che ha scritto importanti pagine dell’alpinismo moderno. Un percorso sempre fatto con “entusiasmo”, la parola che forse ricorre di più nelle oltre 700 pagine del libro, con curiosità ed umanità.

 

Nel corso della serata al Palazzo delle Feste, Alberto Re sarà intervistato da Pietro Giglio, giornalista professionista, a sua volta guida alpina.

 

L’evento proseguirà poi con la proiezione del film documentario “Alberto Re – biografia di una guida alpina”, realizzato da Riccardo Topazio.

 

A proposito di Doisneau Incontro con il curatore Gabriel Bauret

1° dicembre | ore 18.30 | Gymnasium di CAMERA

  

Giovedì 1° dicembre alle 18.30, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ospiterà l’incontro A proposito di Doisneau: un dialogo tra il curatore Gabriel Bauret e il direttore di CAMERA, Walter Guadagnini, per approfondire insieme al pubblico la mostra Robert Doisneau, visitabile negli spazi in Via delle Rosine 18 fino al 14 febbraio 2023.

Lontana dall’essere una semplice retrospettiva sulla produzione del grande fotografo francese, Bauret racconterà come la mostra sia frutto della scelta consapevole di mettere in evidenza quello che si nasconde nelle fotografie di Robert Doisneau.

Quello che mi ha interessato fin dall’inizio è stato tentare di scoprire una parte della personalità del fotografo – commenta Gabriel Bauret. Si mostrano sempre le sue fotografie più iconiche, più famose, che sono certo parte della sua opera ma che finiscono per allontanarsi dal contesto in cui sono state create. La mia indagine personale è stata, quindi, quella di andare a cercare l’uomo dietro tutte queste fotografie e le ragioni per cui ha realizzato le sue opere.

Accompagnati dal curatore della mostra, il pubblico avrà l’occasione di scoprire un uomo, prima ancora che un artista, che ha vissuto una determinata storia, che veniva da un determinato contesto e che ha cercato di ritrovare, proprio nella fotografia, alcuni aspetti che forse gli sono mancati nella sua esistenza. In particolare, Robert Doisneau ha sempre ricercato una certa forma di tenerezza, una certa forma di umanità ed è per questo che appartiene pienamente a quella corrente francese che chiamiamo “fotografia umanista”. É un fotografo che nel suo percorso ha catturato con la macchina fotografica le persone creando immagini iconiche, ma è anche e soprattutto un fotografo che ricercava il proprio piacere personale nell’atto del fotografare, che cercava di trovarsi a proprio agio in quell’universo. Del resto, Doisneau diceva spesso di amare e cercare quelle situazioni nelle quali si sentiva bene. In quelle situazioni che fotografa ritroviamo, infatti, sentimenti, complicità, intesa.

 

Intervengono:

Gabriel Bauret, curatore

Walter Guadagnini, direttore di CAMERA

Ingresso a 3 Euro

Per prenotazioni, www.camera.to.

 

Natale a Torino, che spettacolo!

Con l’apertura delle prime due finestrelle del Calendario dell’Avvento, giovedì 1 dicembre alle ore 17.30, da parte dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino, prende il via il programma di ‘Natale a Torino, che spettacolo!’, che verrà inaugurato ufficialmente con una grande festa cittadina nel pomeriggio dell’8 dicembre: dalla scoperta del Presepe di Emanuele Luzzati nella nuova cornice dei Giardini di piazza Don Pollarolo all’accensione dell’albero di Natale in piazzetta Reale e della nuova illuminazione a led sulla facciata di Palazzo Civico, ideata dall’artista Luca Bigazzi.

L’atmosfera natalizia conquisterà la città per più di un mese. Strade, vicoli e piazze del capoluogo piemontese, già illuminate dalla magia delle opere di Luci d’Artista, saranno il palcoscenico di una ricca programmazione per famiglie, bambini, ragazzi e turisti e accoglieranno iniziative imperdibili. Eventi, spettacoli e animazioni per vivere le feste in un clima di grande fermento culturale e assaporare tutti insieme i giorni che condurranno alla fine dell’anno.

I Mercatini di Natale, grazie al coinvolgimento diretto delle otto circoscrizioni che hanno proposto le sedi di svolgimento e collaborato alla loro realizzazione, quest’anno avranno la caratteristica di eventi commerciali a tema natalizio diffusi su tutto il territorio cittadino, della durata anche di una sola giornata.

Novità assoluta dell’edizione 2022 sarà la possibilità di accedere a Palazzo Civico per ammirare l’albero di Natale nel cortile e lasciare in una teca trasparente le lettere con i desideri per il 2023. L’ingresso del Comune, inoltre, sarà decorato con 4 ghirlande natalizie al cui centro verranno collocate delle cascate di vischio di circa 1 metro e mezzo simbolo di buon auspicio.

Particolari palline di Natale, con diametro di 2 metri, saranno posizionate per le vie e le piazze del centro creando scorci poetici e insoliti da fotografare. Dal 2 al 22 dicembre si potrà partecipare a 5 incontri in cui parole e musica si fonderanno. Un programma realizzato a cura dei Corsi di Formazione Musicale e delle Biblioteche civiche torinesi. Queste ultime, inoltre, ospiteranno più di 70 appuntamenti gratuiti per grandi e piccini.

Anche il Centro Interculturale sarà protagonista delle feste. Offrirà, infatti, la possibilità ai cittadini di origine straniera di visitare i musei in lingua madre guidati da rappresentanti delle associazioni di comunità. Il progetto è realizzato insieme alla Città e a 5 musei torinesi – Museo del Risorgimento, Musei Reali, Polo del ‘900, MAO e Palazzo Madama.

Nell’ambito della collaborazione inaugurata con Circoscrizioni al Centro è stata ideata un’iniziativa a favore della riscoperta del cinema come momento di cultura e di socialità. Saranno distribuiti 1.000 voucher in ogni circoscrizione per un totale di 8mila validi dal 23 dicembre al 30 gennaio 2023. Ogni buono permetterà un ingresso gratuito per un under 14 e uno ridotto per il rispettivo accompagnatore. Partner del progetto il Museo Nazionale del Cinema, AGIS e Film Commission Torino Piemonte.

 

“Il ricco programma di iniziative che presentiamo permetterà ad adulti e piccini di vivere la magica atmosfera che caratterizza questo periodo di feste. Tante le novità per il Natale di quest’anno. La facciata di Palazzo Civico si accenderà con luci a led con il progetto permanente dell’artista Luca Bigazzi. Apriremo per la prima volta Palazzo Civico ai visitatori che vorranno ammirare l’Albero addobbato nel Cortile d’Onore, inserire il proprio messaggio per l’anno nuovo in una teca trasparente o scattarsi un selfie sotto il vischio – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -. Invito i torinesi a scoprire le tante iniziative e tutti a venire a Torino per vivere l’emozionante clima natalizio della nostra città. Scoprire gli alberi di Natale in piazzetta Reale, ammirare il Calendario dell’Avvento allestito vicino al Duomo e il Presepe alle Vallette, ascoltare i concerti nelle chiese, i cori gospel o quelli rock, seguire gli eventi musicali itineranti, partecipare agli incontri nelle biblioteche, passeggiare nelle vie e nelle piazze della città illuminata dalle Luci d’artista e vivacizzata dagli spettacoli all’aperto. E tanto altro ancora. Torino sarà pronta ad accogliere i turisti e auspichiamo piacevole per le cittadine e i cittadini. Pur in un momento difficile continuiamo a lavorare per una città che guardi al domani con speranza e fiducia”.

CALENDARIO DELL’AVVENTO
1 – 24 dicembre (apertura casella ore 17.30)

piazza San Giovanni – vicino al Duomo

Una nuova suggestiva cornice, accanto al Duomo di Torino, ospiterà per questo Natale l’ormai tradizionale Calendario dell’Avvento. I bozzetti di Emanuele Luzzati daranno vita, attraverso i disegni e il progetto artistico di Lastrego&Testa, a un castello fiabesco che scandirà il conto alla rovescia fino al giorno di Natale. La rinnovata collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco consentirà, ogni giorno dall’1 al 24 dicembre, l’apertura di una nuova casella, che avverrà con spettacolari acrobazie o mezzi curiosi.

 

MERCATINI DI NATALE

I Mercatini natalizi, o più correttamente eventi commerciali a tema natalizio, avranno la caratteristica, seppur di durata limitata, di essere diffusi in tutto il territorio cittadino grazie al coinvolgimento delle circoscrizioni, delle associazioni di via e di quelli del proprio ingegno (OPI).

Alcune delle zone interessate saranno:

  • Circoscrizione 1 – vie Montebello, Cesare Battisti, Carlo Alberto; corso Vittorio Emanuele; piazza Solferino.
  • Circoscrizione 2 – piazza Santa Rita;
  • Circoscrizione 3 – via Monginevro;
  • Circoscrizione 5 – piazza Montale;
  • Circoscrizione 6 – piazza Abba;
  • Circoscrizione 7 – Cortile del Maglio.

Le Circoscrizioni 4 e 8, in collaborazione con le associazioni locali, hanno optato per eventi diffusi di aggregazione, condivisione e divertimento sul loro territorio:

  • nella Circoscrizione 4 saranno interessate via San Donato e il Centro Commerciale Naturale Artigianale in contrada Campidoglio;
  • la Circoscrizione 8 realizzerà, tra gli altri eventi, in via Monferrato, nella giornata dell’8 dicembre, una casetta di Babbo Natale e, in piazza Carducci, appuntamenti culturali e commerciali legati alle feste natalizie.

Edizioni straordinarie di eventi e dei mercatini periodici tematici si svolgeranno su altre vie e piazze, in tutte le Circoscrizioni, per l’intero mese di dicembre.

PRESEPE DI EMANUELE LUZZATI

8 dicembre – 8 gennaio 2023

Giardini di piazza Don Pollarolo – Vallette

Il magico Presepe di Emanuele Luzzati, suggestivo progetto artistico del 1997, da sempre simbolo del Natale a Torino, trova casa quest’anno nei giardini di piazza Don Pollarolo, nella Circoscrizione 5. Le sagome dipinte su legno, che affiancano i personaggi sacri della tradizione ai protagonisti delle fiabe, creeranno, grazie all’allestimento scenografico a cura del Teatro Regio di Torino, un gioco di figure illuminate nell’area verde, per un’opera dallo straordinario impatto scenico.

 

ALBERO di NATALE

8 dicembre – 8 gennaio 2023

piazzetta Reale

L’albero di Natale svetterà al centro di un poetico boschetto – allestito in piazzetta Reale – di 20 Abies nordmanniana di varie dimensioni. Tutti gli alberi, contenuti in vasi, saranno illuminati di bianco da luci led. Un progetto che mette insieme tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente.

PALLE DI NATALE…

8 dicembre – 8 gennaio 2023

Asse centrale da piazza Vittorio a piazza Carlo Felice

Dieci palline di Natale, con diametro di 2 metri, saranno posizionate per le vie e le piazze del centro creando scorci poetici e insoliti da fotografare.

 

NATALE A PALAZZO CIVICO

8 dicembre – 8 gennaio 2023

piazza Palazzo di Città

  • Illuminazione facciata: accendere le luci sulla facciata di Palazzo Civico, edificio sorto poco oltre la metà del ‘600 sulle fondamenta di ancor più antiche sedi comunali, è un po’ come illuminare il passato della città che ha visto i bombardamenti del 1706 come quelli del ‘40-‘45.

Il nuovo impianto illuminotecnico a led, nato da un’idea dell’artista Luca Bigazzi, celebre direttore della fotografia del cinema, rilegge gli elementi architettonici pensati a suo tempo dall’architetto Francesco Lanfranchi e ne valorizza la presenza nella piazza. L’intervento genererà un risparmio energetico pari a circa il 30% rispetto all’attuale sistema di illuminazione.

  • Vischio: l’ingresso sarà decorato con 4 ghirlande natalizie al cui centro verranno collocate delle cascate di vischio di circa 1 metro e mezzo simbolo di buon auspicio.
  • Albero di Natale: per l’occasione il cortile del Comune sarà accessibile a chiunque vorrà entrare e ammirare da vicino l’albero addobbato.
  • Il tuo augurio per Torino: i visitatori potranno inserire le loro lettere con i desideri per l’anno nuovo in una teca trasparente collocata vicino all’albero.
  • Selfie con Babbo Natale – domenica 11 dicembre dalle 11 alle 18: Babbo Natale, seduto su un grande trono bianco circondato da un paesaggio nordico innevato con abeti normanni di varie altezze, attenderà nel cortile del Palazzo i bambini per scattare con loro meravigliose foto ricordo. A rendere ancor più magica l’atmosfera la musica diffusa e i fiocchi di neve.

IL CENTRO DI FORMAZIONE MUSICALE E LE BIBLIOTECHE CIVICHE

2 – 22 dicembre
I Corsi di Formazione Musicale incontreranno in cinque diverse occasioni le Biblioteche Civiche creando un programma dove musica e parole, binomio valido anche nel cartellone natalizio, si fonderanno. Gli appuntamenti si terranno alla Tesoriera e alle biblioteche Primo Levi e Don Milani. Il concerto alla Falchera avrà un’anteprima riservata esclusivamente ai detenuti e al personale della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.

NATALE NELLE BIBLIOTECHE CIVICHE
6 dicembre – 5 gennaio 2023
Oltre settanta appuntamenti gratuiti nelle Biblioteche civiche torinesi
per il Natale 2022. Letture ad alta voce (per le fasce d’età: 0/6 anni e 3/10 anni), sceniche (a cura di due compagnie teatrali per la fascia d’età 6/10 anni), teatralizzate (a cura di due compagnie teatrali per la fascia d’età 6/10 anni) e momenti musicali con gli allievi del Centro di Formazione Musicale della Città (per tutte le età).

Tutti gli incontri si svolgeranno:

  • nelle 17 biblioteche;
  • al Centro Interculturale;
  • al Bibliobus nella Scuola ‘Centro civico’;
  • via Bardonecchia 34.

‘NATALE CHE SPETTACOLO!’

8 dicembre – 8 gennaio 2023 – Centro città

Per creare un’atmosfera natalizia diffusa e coinvolgente è stato realizzato un ricco calendario di eventi diffusi nelle piazze e nelle vie del centro.

In programma: giochi e animazioni per grandi e piccini, game show, tour gratuiti sul Tram storico, concerti gospel, cori nelle chiese e cori rock in piazza, trampolieri, spettacoli itineranti e di magia, milonga e hula hoop, caricature digitali, marching band, circo show e intrattenimento con bolle giganti. Le attività si svolgeranno nei giorni feriali dalle 15 alle 18 circa; i sabati, le domeniche e i festivi, dalle 11 alle 18 circa.

Info: www.comune.torino.it/eventi/natale2022

 

CENTRO INTERCULTURALE E MUSEI TORINO

3 dicembre – 8 gennaio 2023

Il Centro Interculturale e i musei torinesi hanno ideato un calendario di appuntamenti, dal 3 dicembre all’8 gennaio 2023, per dare la possibilità ai cittadini di origine straniera di visitare i musei in lingua madre. Famiglie, giovani e bambini, saranno accompagnati da rappresentanti delle associazioni di comunità. L’iniziativa, che coinvolgerà 5 musei torinesi – Museo del Risorgimento, Musei Reali, Polo del ‘900, MAO e Palazzo Madama – e 6 comunità – Cina, Egitto, Filippine, Marocco, Perù e Africa Subsahariana -, è realizzata in collaborazione con le Associazioni Acfil, ILLARY, Donne Africa Subsahariana e II generazione, I popoli, Amece, AIA, ANGI e Ass. Sudanese di Torino. Programma e informazioni: www.interculturatorino.it

RIAPERTURA BIBLIOTECA CIVICA LUIGI CARLUCCIO

Inaugurazione sabato 17 dicembre

La biblioteca – aperta per la prima volta nel 1982 e chiusa nel gennaio 2015 per lavori di messa in sicurezza riaprirà il 17 dicembre con inaugurazione alle ore 15. Reading, presentazioni, letture sceniche e molto altro accoglieranno il pubblico in uno spazio rinnovato.

CIRCOSCRIZIONI AL CINEMA

23 dicembre – 31 gennaio 2023

Nell’ambito della collaborazione inaugurata con Circoscrizioni al Centro, insieme a AGIS, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte è stata ideata un’iniziativa a favore della riscoperta del cinema come momento di cultura e di socialità. Saranno distribuiti 1.000 voucher in ogni circoscrizione per un totale di 8mila validi dal 23 dicembre al 30 gennaio 2023. Ogni buono permetterà un ingresso gratuito per un under 14 e uno ridotto per il rispettivo accompagnatore. In qualità di partner del progetto il Museo Nazionale del Cinema ha selezionato alcuni titoli di grandi classici natalizi che verranno proiettati in alcuni cinema di Torino.

Cinema aderenti all’iniziativa:

  • Ambrosio: corso Vittorio Emanuele II, 52 – Circ. 1
  • Ideal: corso Giambattista Beccaria, 4 – Circ. 1
  • Massaua: piazza Massaua, 9 – Circ. 3
  • Reposi: via XX Settembre, 15 – Circ. 1
  • Lux: Galleria S. Federico, 33 – Circ. 1
  • Due Giardini: via Monfalcone, 62 – Circ. 2
  • Centrale: via Carlo Alberto, 27 – Circ. 1
  • Fratelli Marx: corso Belgio, 53 – Circ. 7
  • Eliseo: via Monginevro, 42 – Circ. 3
  • Nazionale: via Giuseppe Pomba, 7 – Circ. 1
  • Romano: Galleria Subalpina, piazza Castello, 9 – Circ. 1
  • Massimo: via Giuseppe Verdi, 18 – Circ. 1
  • Baretti: via Giuseppe Baretti, 4 – Circ. 8
  • Monterosa: via Brandizzo, 65 – Circ. 6
  • Agnelli: via Paolo Sarpi, 111 – Circ. 2
  • Maffei: via Principe Tommaso, 5 – Circ. 8

 

CAPODANNO

31 dicembre 2022

La Città di Torino festeggia nuovamente il Capodanno all’aperto con uno concerto di musica dal vivo che si terrà la sera del 31 dicembre in piazza Castello.

Sito: http://www.comune.torino/eventi/natalechespettacolo

L’innocenza racchiusa in un carcere

“La lunga corsa” di Andrea Magnani, unico italiano al TFF

Andrea Magnani è un cinquantenne regista riminese, all’attivo ha un’opera prima di notevole spessore e di successo, “Easy – un viaggio facile facile”, preso in considerazione per premi e ai festival. Al 40° TFF presenta il tenue “La lunga corsa”, unico titolo italiano in concorso, che sta da tutt’altra parte rispetto alle generali asprezze, alla rabbia e alla crudeltà, ai suicidi (o ai tentativi di) e agli affetti estremi che stiamo vedendo sullo schermo in questi giorni. L’ingenuità e la spensieratezza, l’aspirazione continua ad un bene assoluto la fanno da padroni.

L’innocente protagonista è Giacinto, nome ad esprimere animi sensibili e pieni di grazia, impegnati a respingere la crudezza del mondo di cui forse neppure si rendono conto. Figlio di due detenuti, abbandonato dal padre sul sedile dell’auto il giorno della nascita, alla perenne ricerca di una madre che lo ha rifiutato, il piccolo e il ragazzo poi ha scelto da sempre come proprio rifugio il carcere e il capo delle guardie Jack come affettuosa figura di riferimento, paterna, burbera e comprensiva. Gioca e corre per quei corridoi, veloce passa attraverso le sbarre che non gli fanno paura, con un sorriso che lo accompagna di giorno in giorno, diventa un diciottenne che spegne le candeline della torta e vorrebbe affrontare le strade di fuori ma ne ha paura. Quel carcere Magnani, nel racconto di una favola che potrebbe essere ambientata nei giorni che viviamo o in un tempo diverso, lo trasfigura nell’immobilità come pure nel desiderio d’evasione che è in ognuno di noi, lo idealizza come contenitore delle scelte che molti hanno il terrore di essere obbligati a compiere. Dice che l’idea del film gli è venuta già anni fa ripensando ai tanti che nel luogo dove lui stesso è cresciuto, un grumo di terra che sentiva “molto piccolo e sempre immobile”, alle “persone che nascevano, vivevano la loro vita e morivano nello stesso posto: mai, o di rado, si avventuravano al di fuori del mondo”. Respiravano l’aria del litorale adriatico e qui Fellini docet.

Adriano Tardiolo (già visto in “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher) ha il viso, la voce e i movimenti giusti, anche la goffaggine per far sì che il mondo gli scivoli accanto, tra divertimento e pensieri che lasciano il segno. Forse il film pecca a tratti di una eccessiva semplicità e delle proprie radici favolistiche che poco si traducono in una  pretesa robustezza, ma il clima surreale e sospeso viene alla fine ad imporsi e a convincere sulla riuscita. Tra gli altri interpreti Barbora Bobulova e Giovanni Calcagno soprattutto, faccia teatrale non dimenticata nell’”Ifigenia/Oreste” della scorsa stagione, con la regia di Valerio Binasco, per la stagione dello Stabile torinese.

Elio Rabbione

Ecco come i vigili scoprono i taxi abusivi a Torino

Continuano i controlli della Polizia Locale per contrastare le attività abusive di Taxi/NCC. Nei giorni scorsi, gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata, congiuntamente al Comando Territoriale VIII, hanno presidiato alcuni hotel dell’area centrale, piazza Carlina, alcuni locali dell’area movida di San Salvario e altri ubicati su corso Moncalieri.

Grazie all’ausilio di tecnologie montate a bordo delle auto di servizio in borghese che scansionano le targhe dei veicoli in transito o parcheggiati e riconoscono immediatamente i mezzi non in regola per l’esercizio di attività di trasporto di persone, i ‘civich’ sono in grado di fermare i veicoli abusivi in maniera mirata.

Al termine del servizio, gli agenti hanno ritirato 2 carte di circolazione, sottoposto a fermo amministrativo i relativi veicoli e sanzionato i conducenti per trasporto di persone in violazione delle prescrizioni, perché non era stato compilato il prescritto foglio di servizio.

Un terzo conducente è stato sanzionato per guida con Carta di Qualificazione del Conducente scaduta.

Castelli di sabbia

LIBERAMENTE di Monica Chiusano


I castelli di sabbia, molto spesso, possono creare le illusioni degli intenti, quelle che facilmente si caricano amorevolmente di desideri, ma che si distruggono anche in un solo soffio di vento subito 
dopo averli abbozzati.

Eperò anche vero che i castelli di sabbia nascono per costruire il gioco delle verità, laddove la genialità e la manualità delluomo emergono come forze assolute.

La bellezza allora nasce spontanea perché diviene la più autentica delle volontà, anche se spesso si distrugge.

Impariamo a famigliarizzare un popiù concretamente con i nostri sogni, perché forse solo così potremo recuperare le nostre verità e provare a ricostruirli se non ad avverarli..!