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Aquatica Torino in vasca per la prima di campionato

PALLANUOTO, SERIE B MASCHILE

Poche settimane dopo essere stata ripescata dalla C alla Serie B maschile, l’Aquatica Torino si prepara a scendere in vasca per affrontare la prima partita di campionato

Sabato 3 dicembre, alle ore 17.00, alla piscina di Corso Galileo Ferraris, la squadra di coach Filippo Gigiaro affronterà la Locatelli Genova, formazione molto competitiva, che nella passata stagione ha giocato anche i play off per l’A2.

L’Aquatica si presenta a questa partita con una squadra ancora incompleta. Appena informata del ripescaggio, infatti, la società torinese ha prelevato dalla Francia lo slovacco Samuel Baláz, ma non potrà completare l’acquisto del suo straniero fino al mese di gennaio, dal momento che la finestra per ottenere il transfer verrà aperta nuovamente con l’inizio del nuovo anno. In attesa del pallanotista slovacco, l’Aquatica non potrà contare nelle prime quattro partite di campionato nemmeno su Simone Bianchini, che paga ancora la squalifica rimediata nell’ultima partita dei playout della scorsa stagione. Nel primo match della stagione sarà assente anche il centroboa Simone Fondrieschi, a causa di un infortunio.

Coach Gigiaro ha ben chiara la situazione: «Finalmente iniziamo. La prima partita sarà sicuramente molto impegnativa, perché affrontiamo una squadra che lo scorso anno disputò anche i play off per salire in A2 e nel mercato ha preso giocatori esperti di un certo peso.

Noi ci siamo allenati bene, anche se abbiamo diverse assenze per questa prima partita. Sicuramente il ripescaggio è arrivato molto tardi e ciò un po’ ci penalizza per questo inizio stagione, non potendo ancora avere con noi Samuel. Ovviamente cambia tanto giocare in C e in B, quindi la società è andata subito sul mercato per rinforzarci, visto che in C non si possono schierare stranieri. Purtroppo potremo usufruirne solo a gennaio».

L’allenatore della squadra torinese ha ben chiari gli obiettivi: «Puntiamo alla salvezza e a far crescere i nostri giovani, perché ne abbiamo alcuni molto interessanti che devono iniziare a giocare assolutamente a questo livello. Probabilmente pagheremo lo scotto iniziale di inesperienza e tensione, perché parliamo di ragazzi di 17 o 18 anni, ma vogliamo dare spazio a questi giovani, affiancati da esperti che dovranno aiutarli. La società ha investito, quindi dobbiamo stringere i denti fino a gennaio». 

Restaurate due “Luci d’artista “

Tornano a rinnovato splendore Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn e Luce fontana ruota di Gilberto Zorio

lucidartista.comune.torino.it

 

 

Lo scorso 27 ottobre si sono accese per il venticinquesimo anno le Luci d’Artista di Torino.

In queste settimane, anche durante l’accensione, sono continuati importanti lavori di restauro e rinnovamento delle parti meccaniche e illuminanti delle installazioni luminose di Rebecca Horn situata sul Monte dei Cappuccini e di Gilberto Zorio al laghetto di Italia ’61 a cura della Fondazione Torino Musei.

Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn torna finalmente all’integrità originale e l’opera è ora visibile con tutti i 72 cerchi di neon blu di dimensioni diverse accesi, come non la si vedeva dai primi anni della sua installazione, che risale al 1999.

Il restauro è stato possibile grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino che ha partecipato alla messa a punto dell’installazione, oltre ad aver sostenuto la realizzazione della nuova opera di Renato Leotta io, sono nato qui.’ sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna.

Piccoli spiriti blu fu installata inizialmente attorno alla chiesa Gran Madre, poi dall’anno 2000 spostata sul Monte dei Cappuccini. Da vent’anni dunque i cerchi circondano la chiesa, estendendosi fino a un’ala dell’ex convento. L’opera contribuisce a modificare la percezione dello spazio e a creare un’atmosfera di sospensione dai toni irreali, facendo sembrare l’edificio più leggero, quasi galleggiasse nell’alone di luce blu con accenti rosa che lo circonda, ed è visibile da molti punti della città.

Un importante intervento strutturale ne garantisce oggi la stabilità ed è stato ripristinato l’iniziale impatto scenografico. L’intervento ha previsto la sostituzione dei 3 proiettori di facciata e le relative lampade, il rifacimento delle strutture come da progetto originale e la sostituzione di tutti i tubi luminosi a led. Sono stati rifatti a nuovo il 40% dei 72 cerchi sospesi. È stata verificata l’integrità dei punti di attacco della fascia di aggancio esistente intorno al tamburo della cupola della chiesa e intorno alla torretta del Museo della Montagna, verificandone la solidità. Ispezionate e verificate anche le strutture dei piloni e tiranti a terra, gli staffaggi dei proiettori a led montati sui pali e sulla torretta della chiesa, e sostituiti quelli degradati. I 72 cerchi sono stati scollegati e smontati, così come i tuboled blu con emissione luminosa a 360° (forniti e montati circa mt 300 di tubo LED round 360) e le guarnizioni.
Infine sono stati sostituiti con corda in acciaio inox i fili di sospensione dei cerchi, prima in filo di nylon e più volte soggetti a rotture nel corso di giornate con forte vento.

A partire dall’8 dicembre sarà visibile sul laghetto di Italia ‘61, riportata allo stato originale, anche Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio. In queste settimane si è svolto un importante intervento di smontaggio e restauro meccanico e artistico di tutte le sue parti. L’artista ha seguito personalmente molte delle fasi di questo delicato intervento.

L’opera di Zorio è una stella a cinque punte di oltre undici metri di diametro che, sorretta da un braccio verticale, ruota come un mulino sfiorando il pelo dell’acqua e generando così piccole cascate continue. Ricoperta di fosforo, al buio assume una colorazione verde.

Per poter restaurare l’opera e renderla nuovamente funzionante (l’ultima volta era stata ripristinata a nuovo nel 2017) è stato svuotato il laghetto dal Verde Pubblico della Città. L’opera è stata quindi smontata, le 5 punte sono state ripulite e riportate allo stato originale e sono stati applicati a nuovo i vari strati di pittura al fosforo e materiale plastico. Sono stati sostituiti i pannelli in plexiglass specchiante e i secchi contenenti il fosforo. Anche il nucleo meccanico è stato riparato e riportato alle origini. Gilberto Zorio ha supervisionato tutti i passaggi, dallo smontaggio al restauro fino al rimontaggio dell’installazione, intervenendo personalmente con azioni pittoriche. Sono infine state sostituite tutte le lampade di wood con un upgrade di tecnologia a led, oltre a una rinnovata temporizzazione dell’illuminazione, con un risparmio energetico di oltre il 50%.

Luci d’Artista è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei e in collaborazione con la Fondazione per la Cultura. Si avvale del sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Main sponsor IREN S.p.A. Nuovi partner: Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Il Mercato Centrale Torino, Cultura Italiae, Saganaki.

 

Le opere restaurate:

Rebecca Horn

Piccoli spiriti blu, 1999

Pali, tiranti e cavi d’acciaio, anelli di neon poi sostituiti con tubi luminosi a led azzurro, proiettori

 

Gilberto Zorio

Luce fontana ruota, 1999

Struttura portante e mulino in forma di stella luminosa in acciaio, secchi, plexiglass specchiante, tubi in plastica, pittura al fosforo e materiale plastico, quadro di comando e impianto di terra

 

Orso Cedo insegna ai bimbi il mondo del lavoro

Insegnare ai bambini le dinamiche quotidiane del mondo del lavoro rappresenta lo scopo di Orso Cedo, il nuovo personaggio creato da Massimiliano Gerardi, consulente del lavoro e fondatore della società tra “Professionisti & Plus”, realtà leader di settore nel panorama piemontese all’interno delle società di consulenza giusvaloristica insieme ai due soci Oriana Lavecchia e Mattia Galli.

L’idea di Gerardi è quella di avvicinare i più piccoli alla comprensione di determinati argomenti che riguardano la quotidianità dei loro genitori, che un giorno coinvolgeranno direttamente anche loro.

“Credo che sia fondamentale trovare un linguaggio per raccontare ai bambini i diritti e doveri dei loro genitori sul posto di lavoro, diffondendo l’importanza del ruolo dei consulenti del lavoro” spiega Massimiliano Gerardi.

“Queste nozioni possono essere interiorizzate nell’ottica di costruire contesti lavorativi più sereni, a tutela del dipendente così come del datore del lavoro. Orso Cedo rappresenta il consulente del lavoro degli animali ed è il protagonista di una storia in cui ogni episodio racconta un argomento tipico del mestiere del consulente del lavoro in chiave formativa e educativa per i bambini, affinché possano comprendere necessità e obblighi dei grandi.

Nel primo volume della collana, con l’aiuto del primo cliente “Lino la Tartaruga”, l’Orso Cedo racconta ai bambini un tema di stringente attualità, lo smartworking. Il progetto dell’Orso Cedo ha anche un importante risvolto sociale, in quanto i proventi derivati dalla vendita di questo volume saranno devoluti da Massimiliano Gerardi all’Associazione “UGI ODV” per i bambini oncoematologici in cura presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Il libro è edito da Buckfast Edizioni.

Sequestrati da negozio 7 mila profumi non in regola

La guardia di finanza di Vercelli ha sequestrato in un negozio cittadino  7.000 articoli destinati alla profumazione degli ambienti. La merce è stata ritirata in quanto ogni prodotto era privo della corretta etichettatura, dunque  potenzialmente pericoloso per l’acquirente.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Iran: Donne Vita e Libertà

Persian Food For Freedom

Il 3 e 4 dicembre, due intere giornate in cui conoscere l’Iran passando attraverso la sua cultura gastronomica. Cibo e bevande persiane saranno prodotte presso la cucina del Banco Circolare del progetto RePoPP, al Mercato Centrale di Torino, mentre scorreranno immagini del paese asiatico scosso da tumulti e disordini ormai da oltre due mesi.

Il giorno 3 dicembre alle ore 11,30 l’iniziativa Donne Vita e Libertà. Persian Food For Freedom’ si apre con l’autrice Farian Sabahi e il suo libro ‘Noi donne di Teheran’. Un modo per cominciare ad affrontare le tematiche legate alle proteste in Iran.

Durante la due giornate assisteremo al monologo dell’attrice Hasti Naddafi che con la sua interpretazione restituirà nuovi e coinvolgenti aspetti su quanto sia centrale il ruolo della donna e delle donne nell’ondata di proteste che sta attraversando l’Iran.

La due giorni di sensibilizzazione e informazione è promossa da ecodallecitta.it, Sentinelle Salvacibo, Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, Almaterra APS, Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, Progetto RePoPP, Eco dalle Città APS e Mercato Centrale Torino

Domenica 4 dicembre Piazza Solferino ospita il Coca-Cola Christmas Village

“The Magic of Giving”: il Coca-Cola Truck 100% elettrico, un Food Truck e una Area Fun solidali per sostenere Banco Alimentare

 Domenica 4 dicembre la magia del Natale arriva a Torino con la prima tappa del tour del Coca-Cola Christmas Village “The Magic of Giving”. Anche quest’anno il Natale di Coca-Cola è all’insegna della sostenibilità sociale e ambientale, attraverso un messaggio che punta a evidenziare la magia che nasce dalla condivisione e dal dono. Per il secondo anno in versione 100% elettrica grazie alla collaborazione con Volvo Trucks, il Coca-Cola Truck fa tappa in Piazza Solferino che, dalle ore 11.30 alle 22.30, si trasforma in un accogliente villaggio di Natale. Un invito, rivolto a tutti, a riscoprire la gioia della condivisione con un semplice gesto di generosità.

All’interno del Villaggio Coca-Cola tutti potranno infatti respirare la magica atmosfera natalizia, oltre a donare a favore delle attività di Banco Alimentare.  Nel Villaggio sarà allestita un’Area Fun che proporrà giochi dedicati ai visitatori, mentre un Food Truck darà la possibilità di gustare dell’ottima pizza accompagnata da una Coca-Cola. In queste aree saranno presenti i volontari di Banco Alimentare del Piemonte per raccogliere fondi per la propria mission.

Per il sesto anno consecutivo Coca-Cola è infatti al fianco di Banco Alimentare per aiutare chi è in difficoltà, attraverso un’iniziativa che permetterà di sostenere la distribuzione di prodotti alimentari per 2 milioni di pasti[1]. Una partnership che nel corso degli ultimi 6 anni si è tradotta nella distribuzione di alimenti pari a 12 milioni di pasti [1].

Siamo orgogliosi di sostenere Banco Alimentare e i suoi volontari anche a Torino, una città che è nel cuore di Coca-Cola da sempre e ancora di più da quando abbiamo preso parte alle emozioni dei Giochi Olimpici Invernali del 2006.  Quest’anno, più che mai, ci sembra importante celebrare lo spirito e la tradizione del Natale e nel villaggio Coca-Cola si potrà vivere un autentico momento di condivisione, reso ancora più speciale dalla possibilità di dedicare un’attenzione particolare, grazie a Banco Alimentare, a chi affronta un momento non facile nella propria vita” – ha dichiarato Cristina Camilli, Direttore Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Sostenibilità Coca-Cola Italia.

Non potevamo non toccare, durante questo tour natalizio, il capoluogo del Piemonte, in un anno in cui questa Regione ha rappresentato per Coca-Cola una comunità accogliente non solo per una storica realtà di eccellenza come Lurisia, con la sua sede di Roccaforte Mondovì (Cuneo), ma anche per il nuovo polo di innovazione e sostenibilità dedicato al riciclo del PET, inaugurato di recente a Gaglianico (Biella)” – ha dichiarato Giangiacomo Pierini, Direttore Corporate Affairs & Sostenibilità Coca-Cola HBC Italia.

Il Christmas Village sarà un’ulteriore occasione per confermare l’impegno di Coca-Cola nel percorso di evoluzione sostenibile delle proprie confezioni, in Italia già tutte 100% riciclabili, e nella sensibilizzazione dei consumatori sul tema del riciclo, con l’installazione di una Recycling Machine per smaltire correttamente le bottiglie consumate nei giorni dell’evento. Nel villaggio saranno disponibili bottiglie Coca-Cola Zero Zuccheri in 100% plastica riciclata e Coca-Cola inviterà tutti i partecipanti ad approfondire il processo di riciclo e l’importanza di dare una seconda vita alle bottiglie in PET, facendo sì che una bottiglia torni a essere bottiglia. Sarà Coripet, il consorzio volontario senza scopo di lucro riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che si occuperà della raccolta ed avviamento al riciclo delle bottiglie.

Dopo Torino, il Coca-Cola truck tour 100% elettrico continuerà il suo viaggio per portare la gioia del Natale lungo la Penisola, toccando le principali città italiane, che ospiteranno il Coca-Cola Christmas Village “The Magic of Giving”.

RDS 100% Grandi Successi sarà la radio ufficiale del Coca-Cola Christmas Village. La principale radio di flusso italiana promuoverà il tour sui propri canali e sarà inoltre presente all’interno del villaggio durante tutte le tappe, con attività speciali di intrattenimento e racconto dell’evento, attraverso la voce dei suoi principali conduttori e la musica 100% Grandi Successi.

Le iniziative di Coca-Cola per Natale

Per permettere a tutti di donare ulteriori pasti e fare qualcosa per gli altri, anche quest’anno sarà possibile acquistare le Coca-Cola Christmas Box in edizione limitata, sia nella versione standard sia premium, su Amazon.it, contribuendo così a donare 500.000 pasti alle persone in difficoltà. Inoltre, presso Autogrill, per ogni menù Pausa Perfetta con Coca-Cola acquistato verrà donato, grazie a Banco Alimentare, un pasto equivalente [1].

Immancabile lo spot natalizio di Coca-Cola, on air a partire dal 14 novembre che, sotto il cappello della campagna globale “Niente può fermare la magia del Natale”, intende evidenziare ancora una volta che sono le persone più vicine a noi la chiave per condividere davvero la magia e il calore delle festività natalizie.

Il Natale vive anche sulle confezioni di Coca-Cola Original Taste nei formati PET 660ml, 1L, 1.35L, 1.5L, 1.75L, 2L; Coca-Cola Zero Zuccheri nei formati PET da 660ml, 1L, 1.35L, 1.5L, 1.75L e Coca-Cola Zero Zuccheri Zero Caffeina nei formati PET 1.35L e 1.5L. Le etichette di tutti questi formati presentano infatti una grafica con l’iconico Babbo Natale, un richiamo alla collaborazione con Banco Alimentare e un QR code che consente di accedere a contenuti digitali esclusivi per vivere anche online la magia del Natale.

Banco Alimentare

Banco Alimentare dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco, riacquistano valore e diventano risorsa per aiutare chi si trova in difficoltà. Banco Alimentare opera ogni giorno in tutt’Italia attraverso 21 Organizzazioni Banco Alimentare dislocate sul territorio nazionale, secondo le linee guida della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Grazie all’attività quotidiana della Rete, nel 2021 sono state distribuite oltre 120.000 tonnellate di alimenti a circa 7.600 strutture caritative convenzionate con le Organizzazioni Banco Alimentare territoriali consentendo loro di fornire aiuto alimentare a circa 1.700.000 persone bisognose in Italia. L’ultimo sabato di novembre Banco Alimentare organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare® giunta nel 2022 alla sua 26° edizione. L’attività è possibile anche grazie al lavoro quotidiano di più di 1.800 volontari.

Coca-Cola
The Coca-Cola Company (NYSE: KO) è una total beverage company che offre ai suoi consumatori oltre 200 brand in più di 200 Paesi. Oltre a Coca-Cola, il nostro portfolio prodotti include brand come AdeZ, FUZETEA, Kinley, Fanta, Sprite, Powerade e Acque Lilia. Per rispondere al meglio alle esigenze dei consumatori, lavoriamo costantemente per innovare il nostro portfolio, dalla riduzione dello zucchero al lancio di nuove bevande. Per ridurre il nostro impatto ambientale reintegriamol’acqua che utilizziamo per produrre le nostre bevande e promuoviamo il riciclo dei nostri packaging. Insieme ai nostri partner imbottigliatori, abbiamo più di 700 mila dipendenti e contribuiamo alla creazione di opportunità economiche in tutti i Paesi in cui siamo presenti. Dal 1927 in Italia, oggi contiamo 6 stabilimenti e oltre 2.000 dipendenti. Il nostro portfolio comprende 40 prodotti, dalle bevande gassate ai tè, dalle acque alle bevande vegetali e il 71% dei prodotti dell’azienda è a ridotto, basso o nullo contenuto calorico.

Per maggiori informazioni su Coca-Cola in Italia, visitate www.coca-colaitalia.it.

Misure antismog, da sabato 3 dicembre torna il livello bianco con le sole limitazioni strutturali

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Secondo i dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte, da sabato 3 dicembre e fino a lunedì 5 dicembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/

 

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte. Focus settimanale

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In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento moderatamente in crescita. In alcune fasce di età scolastica si registra un calo dei casi. L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 10,3%, quella dei posti letto in terapia intensiva si attesta al 3,2 %, invariata rispetto alla settimana precedente, mentre la positività dei tamponi è al 15,6%.

PREVALENZA DELLA SOTTOVARIANTE OMICRON BE.1.1 IN 3 DEPURATORI SU 4.

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il 21 novembre indicano la dominanza della sottovariante di Omicron BA.5 solo nel depuratore di Novara mentre nei depuratori di Alessandria, Castiglione Torinese e Cuneo è dominante la sottovariante di Omicron BE.1.1.

Per questi tre depuratori, dall’analisi bioinformatica emerge che sono presenti anche altre mutazioni con alta frequenza appartenenti alle sottovarianti di Omicron BA.5.3.

In merito alla sottovariante di Omicron BA.2.75 e alle sue sottovarianti, sono state osservate nel depuratore di Novara mutazioni specifiche ed univoche con bassa frequenza appartenenti alle sottovarianti BA.2.75.1.1.4 e BA.2.75.2.6.
Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3, BA.4, BA.2.12.1 e BG.

Vaccinazioni

Tra venerdì 25 novembre e giovedì 1° dicembre sono state vaccinate 36.305 persone: 82 hanno ricevuto la prima dose, 144 la seconda, 817 la terza, 23.553 la quarta, 11.679 la quinta. Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.636.648 dosi, di cui 3.344.199 come seconde, 2.959.445 come terze, 686.001 come quarte, 40.370 come quinte.

 

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 25 novembreal1° dicembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 2.662. Suddivisi per province: Alessandria 246, Asti 126, Biella 86, Cuneo 232, Novara 188, Vercelli 87, VCO 66, Torino città 616, Torino area metropolitana 958.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 18.634 (+1.845).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 1.721 (+78), Asti 883 (+170), Biella 604 (+78), Cuneo 1.621 (+235), Novara 1.319 (+92), Vercelli 612 (+28), VCO 461 (-38), Torino città 4.309 (+381), Torino area metropolitana 6.705 (+780).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 25 novembre al 1° dicembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 438.2 con andamento crescente (+11%) rispetto ai 391.1 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 231.7 (+16,7%).

Nella fascia 25-44 anni è 407.1 (+9 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 534.2 (+ 10,6%).

Nella fascia 60-69 anni è 550.2 (+10,5%).

Tra i 70-79 anni è 557.3 (+ 11,7%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 604.5 (+19,5%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 25 novembre al 1° dicembre, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo nelle fasce 0-2 anni, 6-10 e 14-18 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 116.5 ( 4%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 47.1 (+25,9%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 91,2 (15,2%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 175.1 (+10,9%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 188.1 (-1,9%).

Sam Mendes e la sua dichiarazione d’amore al cinema

“Empire of Light”, fuori concorso al 40° TFF

È un film letterario, con le citazioni di Tennyson e di Auden, è un film musicale, con i tocchi al pianoforte estenuanti e precisi e con le note e le voci dei gruppi di quegli anni. È soprattutto un omaggio al cinema, quello di sapore ormai antico, quello con il luminoso pulviscolo che volteggia nel fascio di luce che fuoriesce dal proiettore, che gioca dentro quella cabina di proiezione con le immagini disordinate della Masina e di Brando e di tutto un universo in bianco e nero (un allontanarsi dal mondo, una sorta di “Nuovo cinema Paradiso” inglese, un mestiere trasmesso ad altri), che getta un ponte verso la felicità nella nostra personale esistenza. “La pellicola sono solo fotogrammi statici con in mezzo il buio. Il nostro nervo ottico ha un piccolo difetto e se riproduco la pellicola 24 fotogrammi al secondo si crea l’illusione del movimento, l’illusione della vita, non percepiamo il buio. Il mondo vede solo un raggio di luce e nulla avviene senza luce”, dice il vecchio proiezionista Norman (Toby Jones), che dopo anni sogna ancora a occhi aperti la propria maestria a collegare bobine e il suo mestiere fatto di movimenti perfetti.

“Empire of Light”, visto al 40° TFF fuori concorso, uno dei titoli più attesi della rassegna, è scritto e diretto da Sam Mendes (il regista che esordì con “American Beauty”, che ci ha dato due capitoli di 007 e che ha affrontato le trincee del primo conflitto mondiale con “1917”). Lo ha scritto in tempo di lockdown, uno di quei periodi oscuri che sembra al contrario essere stato fatto apposta per certi autori cinematografici (leggi anche Spielberg, Natale si porta appresso il suo autobiografico “The Fabelmans”) a raccogliere i ricordi della giovinezza, a costruire storie in cui la loro passione per l’immagine in movimento la potesse fare da padrone e reinventare. Reinventare il tempo, i colori, le atmosfere, i gusti, le macchie oscure. È il suo documento d’amore al cinema, come medicina, come supporto salvifico, la sua affermazione di “grande magia”. È il finire del 1980, i fuochi artificiali visti dalla terrazza dell’Empire – curvilinea sala art déco posata sul litorale di una piccola città della costa del sud britannico, con i suoi tappeti colorati e un po’ démodé, la grande vasca dei popcorn e le confezioni colorate di caramelle, le scale che salgono sinuose e gli ottoni ben lucidati, velluti rossi, i clienti che pretendono di portarsi dell’unto cibo in sala – annunceranno il nuovo anno. Si proietta “All that jazz” e “Gregory’s girl” e l’annuncio di una grande première con “Momenti di gloria”, con tanto di sindaco e autorità varie, sottratta alla catena di cinema Odeon, sul suo grande schermo mostra tutto l’orgoglio del proprietario Mr. Ellis, che ha l’occhio sinistro e arraffatore di Colin Firth. È la storia di Hilary (un ruolo di responsabile di sala ideato per Olivia Colman, premio Oscar e un paio di altre candidature: forse anche quest’anno tra le candidate?), bravissima, perfetta nel rendere appieno la solitudine, la voglia di rivolta, le frustrazioni, i sentimenti anche rabbiosi e sfatti, una donna di mezz’età che ha trovato tra i colleghi quella famiglia che non ha mai costruito, che tenta di buttarsi alle spalle un passato ferito da una condizione di malattia mentale, che sottostà ad una squallida relazione con Mr. Ellis, con tanto di masturbazioni in ufficio. Troverà in Stephen (l’emergente Michael Ward), origini caraibiche, giovanissimo ragazzo nero, ultimo arrivato nel gruppo, con sogni universitari e una carriera di architetto buttata verso il futuro, quegli affetti che sinora le sono stati negati, quella grande sala polverosa all’ultimo piano, chiusa da tempo (“una volta erano quattro sale”), è il loro rifugio e quel colombo che ha un’ala spezzata e che il ragazzo prende a curare è il simbolo, forse un po’ scontato ma altrettanto delicato, dell’amore che si fa dedizione completa.

Toby Jones and Micheal Ward in the film EMPIRE OF LIGHT. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved.

 

È anche l’Inghilterra con la politica di quel periodo, i riferimenti al razzismo di Enoch Powell, sono le intimidazioni e le immagini degli skinheads che scorrazzano in moto davanti all’ingresso del cinema e, una volta entrati, s’avventano su Stephen.

Forse è cosa facile il versante razzista, forse è cosa più che facile l’unione tra lo sconquassato animo femminile e la gioia verso la vita del giovane ragazzo di colore: ma quegli attimi in cui Hilary, sempre vissuta al di fuori della sala, vi entra per la prima volta, tutta sola, a godersi “Oltre il giardino” di Ashby con il superbo Peter Sellers (“La vita è uno stato mentale” dice il giardiniere Chance, mentre immerge i piedi nell’acqua del laghetto), ecco che allora s’azzerano quelle piccole pecche che stanno nel tessuto cinematografico di Mendes. Altro capolavoro di interni (certi luci tiepide, certi chiaroscuri) e di esterni (il lungomare, la spiaggia, la luce della costa) per Roger Deakins (Oscar 2017 per “Blade Runner 2049” e nel 2019 per “1917”), un maestro geniale. Il film sarà sui nostri schermi il 23 febbraio 2023: e ne riparleremo, perché lo merita. Per intanto attendiamo i premi del 40° TFF.

Elio Rabbione

Giornata disabilità, itinerari alle Gallerie d’Italia nel weekend

In occasione della Giornata delle persone con disabilità di domani 3 dicembre le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo propongono nel fine settimana itinerari dedicati per scoprire nuove modalità di percezione e comunicazione sperimentando in prima persona le modalità adottate per rendere i musei ambienti accoglienti e inclusivi.

Alle Gallerie d’Italia – Torino in particolare è in programma sabato 3 e domenica 4 alle 11. 00 l’iniziativa “No Comfort Zone”: la proposta di uscire dalla propria zona di comfort raccontando le opere in modo inusuale, facendo immergere i visitatori in una lettura sensibile delle collezioni.

Le mostre fotografiche e il piano nobile di Palazzo Turinetti diverranno luoghi finalizzati ad empatizzare e fruire il museo allo stesso modo in cui gli utenti fragili con disabilità psichiche vivono l’esperienza di visita.

Durata 30’- Euro 5,00 a partecipante, escluso il biglietto d’ingresso. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800167619 o scrivendo a torino@gallerieditalia.com