ilTorinese

Auto rubata con droga a bordo e duplice targa fermata dalla polizia

Una delle scorse notti gli agenti del Commissariato di PS Centro hanno arrestato un ventunenne italiano gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il giovane è stato anche deferito in stato di libertà per il reato di falsa attestazione sull’identità personale, porto di oggetti atti a offendere e ricettazione in concorso.

Poco dopo le tre e trenta della notte, gli agenti, transitando in corso Vittorio Emanuele II, notano un’auto superare un incrocio nonostante il semaforo rosso. Quando la volante si avvicina, l’auto imbocca via Arsenale contromano, attraversa alcune vie fino ad arrestare la marcia in corso Re Umberto. A bordo del veicolo, i poliziotti trovano tre persone. Gli agenti si rendono conto che le targa anteriore è diversa da quella posteriore, entrambe non coincidono con quanto riportato sulla carta di circolazione. Dagli accertamenti esperiti, emerge che l’auto è provento di furto così come una delle due targhe. L’altra, invece, risulta oggetto di smarrimento.

Nel corso del controllo, il conducente fornisce delle generalità che gli agenti scopriranno non vere quando, in un borsello, troveranno i suoi documenti. All’interno i poliziotti rinvengono anche alcune bustine contenenti pasticche, verosimilmente ecstasy e MDMA, materiale per il confezionamento delle dosi e alcuni coltellini. A casa del ventunenne, nel corso della successiva perquisizione, i poliziotti trovano altra sostanza stupefacente, 1100 euro in denaro contante e altro materiale: un dispositivo Telepass e una carta di circolazione dei quali non giustificava il possesso.

In relazione ai fatti accaduti, anche le altre due persone presenti in auto vengono denunciate in stato di libertà per il solo reato di ricettazione.

Pininfarina: da piccola officina artigianale a marchio del made in Italy nel mondo 

L’AUTOMOTIVE A TORINO /3

 

Dalle Ferrari, Alfa Romeo, alle Lancia, l’azienda fondata a Torino negli anni ‘30 come “Società anonima Carrozzeria Pinin Farina” da Battista Farina – soprannominato “Pinin” in piemontese – nello stabilimento di corso Trapani – su una superficie di quasi 10mila mq – che conta 150 collaboratori è destinata a grandi cose. Il sogno di Pinin si realizza anche grazie al finanziamento di una zia della moglie e dall’appoggio di Vincenzo Lancia, che per primo crede nelle intuizioni dell’amico al quale poi fa “carrozzare” molte delle sue automobili; l’atto di costituzione, firmato dai soci Battista Farina, Giovanni Battista Devalle, Gaspare Bona, Pietro Monateri, Arrigo De Angeli e Vincenzo Lancia. La Pininfarina, nei primi anni fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, è una piccola attività artigianale che costruisce carrozzerie su ordinazione di facoltosi clienti privati e diventa negli anni un’industria con la capacità di offrire al mercato automobilistico progettazioni complete di autoveicoli e, più in generale, di mezzi di trasporto concepiti anche con l’ausilio di ricerche ingegneristiche avanzate.

Ma è nel momento della prima ricostruzione postbellica Pininfarina concepisce la prima automobile di fama mondiale, la Cisitalia 202: presentata nel 1947 è la prima autovettura che ottiene l’onore di un posto in un museo, nel MoMa di New York; da quel momento la Pininfarina inizia a disegnare lo stile di centinaia di autovetture. Negli anni ‘50 inizia la collaborazione della Pininfarina con case automobilistiche straniere, come la francese Peugeot con cui il rapporto continua anche oggi e, sempre negli anni ‘50, l’azienda passa da una struttura artigianale a una vera realtà industriale. L’evento di passaggio è la produzione per conto dell’Alfa Romeo di 27mila Giulietta Spider, nata in Pininfarina ispirandosi, per il design dell’auto, alla Lancia Aurelia B24.

L’azienda dal 1961 passa sotto la guida del figlio del fondatore, designer di fama mondiale Sergio Farina, che ha proseguito la ricerca del padre restando nel campo delle automobili; il biennio 1960-70 è quello che segna la creazione di alcuni tra i modelli più famosi, come l’Alfa Romeo Spider Duetto, la Lancia Flaminia, Lancia Flavia coupé, la Dino 246 e le Fiat 124 Sport Spider e Dino Spider. A partire dal 1967 la Pininfarina si trasferisce nei nuovi stabilimenti di Grugliasco (TO) e si riscontra un forte impegno nello sviluppo tecnologico e aerodinamico, prima con la creazione del Ccd – Centro di Calcolo e Disegno) e, in seguito, con la costruzione di una galleria di vento in scala naturale, la prima in Italia per le autovetture e una delle poche allora esistenti al mondo; nascono inoltre nuovi accordi per il reparto design e progettazione con Daewoo, Cadillac, Bentley e Mitsubishi. Come molte altre aziende di design automobilistico, oltre alle vetture poi entrate in produzione di serie, la Pininfarina ha presentato ai vari saloni delle vetture concept car, tra le quali si annoverano la Ferrari Modulo del 1970, la Ferrari Rossa Concept del 2000 e la Maserati Birdcage 75th del 2005.

Nel 1999 Pininfarina disponeva di tre unità produttive in Italia: Grugliasco per la lastroferratura, verniciatura e carrozzeria, San Giorgio Canavese per la carrozzeria di marchi vari e infine Bairo (TO) per la carrozzeria marchio Mitsubishi. Nel 2008, Andrea Pininfarina, presidente e amministratore delegato della storica carrozzeria torinese, muore sul colpo in un incidente stradale a Trofarello, e gli succede alla presidenza dell’azienda il fratello Paolo; il 3 luglio 2012 viene a mancare Sergio Farina, che ha guidato la crescita dell’azienda nell’ultimo mezzo secolo (1961-2001) e sempre nel 2012 la Pininfarina stringe un accordo con la cinese South East Motor per la realizzazione del design di una gamma di modelli destinati alla produzione. Nel 2015 viene comunicata la cessione dell’azienda – in grave insolvenza – al gruppo indiano Mahindra & Mahindra al prezzo di 1,10 euro per azione.

Giulia De Sanctis

A Torino la prima edizione del Palio dei Poeti

Il 17 giugno si svolgerà la  competizione poetica tra le varie Contrade ovvero tra le varie Circoscrizioni

 

Il Club dei Cento Aps promuove la prima edizione del Palio dei Poeti, nato da un’idea proposta e sostenuta dal Cavalier Giorgio Milanese e da Giuseppe Mastarone, in collaborazione con Giorgia Catalano e Mario Pippia del Direttivo del Club. Si terrà sabato 17 giugno presso il Teatro Cecchi Point alle 15.30, in via Antonio Cecchi 17 a Torino.

Si ispira alle regole e allo spirito del Palio, inteso come una gara tra le contrade, Circoscrizioni di una Città.

Le circoscrizioni che hanno aderito sono sette, tutte meno la Circoscrizione 1, e hanno messo in campo quattordici poeti che verranno giudicati da una giuria popolare e da una giuria tecnica.

I poeti sono Domenico Cavallo, Luciana Navone Nosari, Sergio Donna, Cinzia Morone, Cinzia Guglielmino, Donato De Palma, Egle Bolognesi, Rosita Panetta, Francesco Tomas, Angela Donna, Gianni Stuardi, Claudia Caldarola e Giorgio Motta.

I giurati della giuria tecnica sono Max Ponte, Francesco Rodolfo Russo, Margherita Oggero, Patrizia Valpiani e Bruno Rullo. Padrino del Palio sarà l’attore Franco Barbero. I giurati della giuria popolare sono Ivana Posti, Vincenza De Ruvo, Bruno Giovetti, Enrico Maria Lazzarin e Cristina Codazza.

Dopo la proclamazione della Contrada ( Circoscrizione) vincitrice del Palio, gli spettatori potranno gradire alle 18.30 una esibizione della banda musicale dei vigili urbani di Torino.

Attraverso la competizione poetica il Palio si propone di porre e rafforzare il senso di appartenenza al territorio in cui si vive e lavora.

Questo evento riesce a dare luce alla ricchezza della vita culturale di Torino, a partire dalle tante realtà che operano nelle otto Circoscrizioni.

La modalità di partecipazione è gratuita e avviene a coppie.

Ogni coppia rappresenta, idealmente, il territorio di una Contrada (Circoscrizione).

La coppia richiama metaforicamente l ‘idea di un team (fantino- cavallo), che si battono per il Palio.

Non è prevista alcuna distinzione di ruoli tra i concorrenti che la compongono, che possono essere sia di sesso diverso sia dello stesso sesso.

In un mondo in cui i rapporti interpersonali diventano sempre più difficili e in una società in cui silenziosamente cadono uno a uno i valori e le certezze, promuovere il senso di appartenenza alla propria Circoscrizione, in questo caso alla Contrada, risulta fondamentale. Si tratta di un modo di risvegliare il legame di unione con il territorio, che nulla ha che fare con i partiti politici o gli interessi di parte. L’attaccamento al luogo, nello specifico alla Circoscrizione, rappresenta qualche cosa di profondo, una radice. In certi casi si può parlare di ‘demone di appartenenza’.

Il Palio, con questa specifica competizione, rappresenta uno stato della mente che porta a gioire e soffrire insieme agli appartenenti alla stessa squadra.

MARA MARTELLOTTA

Botte da orbi tra 30 persone al campo sportivo

La sera del 7 giugno  si è verificata una rissa che ha coinvolto circa una trentina di persone sul campo sportivo della via Milano a Grugliasco, gestito dal Cus Torino. I ragazzi è stato raggiunto da spray urticante.  L’incidente è avvenuto durante il torneo amatoriale Mole Cup 2023, dove le squadre del liceo Sant’Anna di Torino e dell’istituto Majorana di Moncalieri stavano giocando. A placare gli animi sono intervenuti i Carabinieri.

 

Alassio inaugura la panchina del Centro Pannunzio

Venerdì 16 giugno 2023 alle ore 10,30 ad Alassio, sul lungomare in fondo a via Torino, verrà inaugurata dal Sindaco arch. Marco Melgrati, in ricordo della torinese Chiara Spadoni, la panchina intitolata al Centro “Pannunzio”, che fu posizionata nel 2018  dal Sindaco  Enzo Canepa e che necessitava di un restauro dovuto agli agenti atmosferici. Il restauro, per iniziativa del Gen. Franco Odello, è stato realizzato dall’artista Marco Breewer. Ha dichiarato il prof. Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro “Pannunzio”: << Con Chiara Spadoni ho condiviso tante idee in nome della libertà e dell’anticonformismo. In molte iniziative realizzate dal Centro “Pannunzio” in Liguria ,Chiara fu mia  preziosa collaboratrice. Una persona colta e piena di vita che ricordiamo con affetto e rimpiangiamo con gratitudine L’ultimo suo Capodanno lo passammo insieme . Dopo pochi giorni ebbe un ictus da cui non si riprese più . Ringrazio la Città di Alassio per aver concesso l’onore al Centro Pannunzio di una panchina sul lungomare >>.
Ha inoltre dichiarato il Gen. Odello:<< Ho conosciuto Chiara Spadoni nel corso delle iniziative culturali del Centro “Pannunzio”, promosse dal Direttore Pier Franco Quaglieni, e da subito l’ho apprezzata per i suoi ideali di libertà, di coerenza, di capacità di ascolto e di rispetto per le idee degli altri. E’ stato un privilegio conoscerla ed avere la sua amicizia preziosa, raffinata e gioiosa. La ricordiamo con stima ed affetto>>

Torino, previsto tempo instabile fino a lunedì

In base alle previsioni meteo attuali, si prevede un periodo di instabilità che potrebbe prolungarsi fino a lunedì 12 giugno. Sono previsti temporali nelle zone adiacenti alle montagne, estendendosi poi alle pianure limitrofe anche nel Torinese. In particolare, i fenomeni si svilupperanno con maggior intensità nelle valli alpine a ovest e nord-ovest e nei settori a sud del fiume Po. Inoltre, si potranno verificare locali grandinate e raffiche di vento nei momenti di maggior intensità. Il tempo migliorerà nella giornata di lunedì ma anche per i giorni successivi resterà all’insegna della variabilità.

La città che cambia, scalo Vallino: rigenerazione urbana

Nova Coop presenta il progetto per portare a Torino nel quartiere San Salvario un nuovo Student Housing, servizi alla persona, un Superstore Coop, impianti sportivi, nuovi spazi pedonali e aree verdi.

Lavori al via in pochi giorni, 60 milioni di euro l’investimento

È stato presentato da Nova Coop Società Cooperativa il piano complessivo di sviluppo per dareuna nuova vita e una nuova identità all’ex scalo ferroviario Vallino, il sito acquistato da FS Sistemi Urbani a seguito di gara nel dicembre 2015. Un progetto che, a circa vent’anni di distanza dalla trasformazione della Spina 3, assegna nuovamente alla cooperativa dei consumatori piemontese un ruolo guida nel processo rigenerativo di un’importante area della città di Torino.

L’intervento interesserà una superficie di circa 32 mila metri quadrati nel quartiere San Salvario, delimitata a nord dal sovrappasso di Corso Sommeiller, a est da Via Nizza, a sud da Via Argentero e a ovest dalle sedi ferroviarie in esercizio e all’interno della quale è già in corso la costruzione del Centro di ricerca per le biotecnologie molecolari promosso da Fondazione CIRP e Università degli Studi di Torino.

Il piano propone il recupero di una zona fino ad oggi interdetta alla città attraverso un progetto di trasformazione urbana che asseconda e consolida la vocazione già espressa dal quartiere di connotarsi come polo della formazione universitaria, rimarginando fili di edificazione fino ad oggi rimasti incompiuti lungo gli assi stradali di Corso Sommelier e Via Nizza e offrendo alla comunità locale nuove aree servizi e spazi di fruizione pubblica.

La superficie insediata complessiva è pari a circa 21.500 metri quadrati e si compone di un importante intervento, sviluppato in partnership con le società Taurus e Ca Ventures, per la realizzazione di uno Student Housing di circa 10.500 metri quadrati di Slp (superficie lorda di pavimento) e di ulteriori 10.000 metri quadrati di Slp con destinazioni miste commerciali e di servizi, che comprendono la presenza di una consistente quota di ristorazione e un Superstore Coop di 2.500 metri quadrati, progettato per offrire al consumatore la possibilità di fare acquisti “presto e bene” grazie all’introduzione di sistemi di tecnologia e segnaletica digitale avanzati e di usufruire di tutti i servizi alla persona proposti da Nova Coop.

La soluzione progettuale planivolumetrica prescelta prevede unariduzione dei diritti edificatori rispetto alle previsioni del Piano regolatore generale pari a circa 4.500 metri quadrati (-18%) e consente di destinare una consistente superficie, per oltre 7.500 metri quadrati, a spazi pubblici e ad uso della collettività, comprensivi di una piazza pubblica attrezzata e inoltre di una piastra di impianti sportivi di circa 5.000 metri quadrati.

Su Via Nizza il nuovo sviluppo dialogherà con i tre edifici vincolaticome beni storico-architettonici, e già restaurati, che ospitavano il sistema di accesso e controllo allo scalo ferroviario e ora saranno la porta di accesso allo spazio pedonale e ad aree verdi arricchite da alberature ad alto fusto.

Le importanti opere di bonifica, unite allo sviluppo progettuale degliedifici con applicazione dei protocolli ITACA (livello di sostenibilità energetica e ambientale) e LEED (prestazioni ambientali degli edifici lungo l’intero ciclo vita), le ampie aree pubbliche e a verde, gli impianti sportivi, consentono il recupero e la fruibilità di questa porzione di città in piena coerenza con le politiche di Nova Coop in tema di sostenibilità ambientale.

L’iniziativa è sviluppata da Nova Coop, in collaborazione con Taurus Srl, uno dei principali attori nel panorama del Real Estate torinese e CA Ventures. Il progetto urbanistico è a cura di Ai Engineering e Ai Studio, il progetto architettonico è a cura di Ai Engineering, Ai Studio e diPicco Architetti.

«La riqualificazione dello Scalo Vallino dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo rappresenta un fondamentale tassello della strategia di trasformazione urbana dei siti industriali dismessi. Il completamento dell’investimento universitario rappresentato dal centro di Biotecnologie e la realizzazione di uno studentato contribuiscono ad una delle vocazioni strategiche di Torino come città universitaria. Una città che potrà essere sempre di più riconosciuta per la sua capacità di attrarre giovani in formazione universitaria offrendo esperienze di studio, residenzialità, lavoro e integrazione nel sistema economico e sociale cittadino, per chi arriva da fuori e per chi già vive sul territorio cittadino»

«Oggi abbiamo presentato un grande progetto di rigenerazione urbana – dichiara il Presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Riveper trasformare unarea ferroviaria dismessa a pochi passi dal cuore di Torino in un luogo di studio e aggregazione integrato con il quartierecircostante. Sarà bello, ecosostenibile, ricco di servizi e con un’offerta commerciale che non si pone al centro dell’operazione ma offrirà un importante supporto per permetterne la fattibilità. Essere motori di sviluppo locale e costruire le condizioni per restituire ai torinesi la fruibilità di pezzi della loro città è il tratto comune che ha caratterizzato tutti i nostri progetti di nuovo insediamento negli ultimi vent’anni, dalla Spina a Fiorfood in Galleria San Federico, dalla riqualificazione di un tratto di via Botticelli a quella degli spazi ex-Pastore in Corso Novara, per la realizzazione dei nostri ultimi superstore, perché vogliamo che la grande distribuzione cooperativa qualifichi la sua specificità anche per la capacità di realizzare interventi importanti e qualitativi che sappiano essere motore di sviluppo economico e recupero urbano».

L’investimento complessivo ammonta a circa 60 milioni di euro, di cui oltre 5 milioni di euro destinati per opere pubbliche e oneri a scomputo. Le operazioni di bonifica e scavo partiranno nei prossimi giorni, la conclusione dei lavori è prevista per l’autunno 2025.

Le sonate da Chiesa di Mozart alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Domenica 11 giugno

REGIE ARMONIE

eseguite da un gruppo d’archi e dall’organista Luca Benedicti

 

 

Per Regie Armonie. Itinerari musicali lungo la Via Francigena la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso ospita, domenica 11 giugno alle ore 17, l’organista Luca Benedicti che utilizzerà l’organo conservato a Ranverso, risalente alla metà del Settecento e caratterizzato da una particolarità costruttiva: l’inversione della colorazione dei tasti (normali neri, diesis bianchi). Ad accompagnare Luca Benedicti un gruppo d’archi composto da Edoardo De Angelis e Raul Roa al violino con Manuel Zigante al violoncello.

In programma le Kirchensonaten di Wolfgang Amadeus Mozart. Le Sonate da Chiesa risalgono tutte al periodo salisburghese di Mozart, tra il 1772 circa e il 1780 e continuano la tradizione delle antiche sonate religiose seicentesche. Le sonate venivano eseguite durante la Messa tra la lettura dell’Epistola e quella del Vangelo e testimoniano una religiosità legata agli ideali stilistici della musica sacra napoletana allora in voga.

Prima del concerto, alle ore 14, in occasione dell’ultimo giorno della Museum Week, “La scuola a Ranverso” presenta alcuni tra i laboratori più interessanti realizzati con le scuole di ogni ordine e grado, compresi i lavori realizzati con la Libera Accademia Novalia di Alba. Segue, alle ore 15.30, una visita guidata alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.

 

PROGRAMMA

Domenica 11 giugno

Ore 14

La scuola a Ranverso

Ore 15.30

Visita guidata alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Costo: 3 euro

Ore 17

Regie Armonie. Mozart e le Kirchensonaten

Luca Benedicti, organo

Edoardo De Angelis, violino I Raul Roa, violino I Manuel Zigante, violoncello

Concerto a offerta libera

 

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Dalla Cantata BWV 147, Corale “Gioisci anima mia”

Dalla Suite BWV 1068 n.3 Aria sulla IV corda

Arcangelo Corelli (1653-1713)

Tema e Variazioni sull’Aria della Follia per organo e violino

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Kirchensonata in Fa maggiore KV 244

Kirchensonata in Sol maggiore KV 274

Johann Pachelbel (1653-1706)

Canone in Re Maggiore per archi

Wolfgang Amadeus Mozart

Andante in Fa maggiore KV 616 per organo

Kirchensonata in Re maggiore KV 144

Kirchensonata in Do maggiore KV 328

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Info: 011 9367450 (attivo da mercoledì a domenica) o ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Sorpresa: la visita al grattacielo della Regione la conduce il presidente Cirio

 

Open house, la manifestazione che apre le porte delle case dei torinesi è alla sua sesta edizione e registra un successo clamoroso.

Torino è la 3 città dopo Roma e Milano ma vanta il numero più alto di abitazioni che si rendono disponibili ad accogliere i visitatori. E cosi quest’anno sono 149 i siti visitabili. Si tratta di palazzi, luoghi di lavoro, case private e per la prima volta quest’anno il nuovo grattacielo della Regione Piemonte.

1362 i posti disponibili che son stati esauriti in soli due minuti dal momento in cui sono state aperte le prenotazioni.

Sabato pomeriggio, a fare gli onori di casa, è arrivato il presidente della Regione Piemonte Cirio, insieme all’Assessore al Bilancio Tronzano.

“Il grattacielo ha permesso di accorpare tutti gli enti della regione in un luogo solo. Oggi per parlare con un assessore non devo spostarmi” ha spiegato il presidente Cirio. “Al momento qui lavorano 2000 persone che entro il 16 giugno diventeranno 2200. Questo permetterà una notevole riduzione dei costi. Abbiamo già sgomberato molte delle sedi occupate dai nostri enti e consegneremo le ultime chiavi a breve”.

L’edificio, oltre ad aver fatto risparmiare 4 miliardi alla regione nel 2023, ha fatto registrare un incremento del valore delle case e delle attività commerciali della zona.

Tutto il progetto, che annovera l’archistar Fuksas tra coloro che lo hanno firmato, ruota attorno al concetto di sostenibilità e risparmio. Gli ascensori sono funzionali. Scegli dove andare prima di salire e vieni indirizzato sull’ascensore che ti permetterà di giungere a destinazione nel modo più rapido.

Oltre agli uffici, all’ultimo piano ci sono aree per organizzare eventi e un roof garden con piante tipiche del Piemonte. Al momento il penultimo piano è vuoto. Sarà anch’esso destinato alle cucine e a sale per l’organizzazione di eventi.

Il presidente Cirio ha fortemente voluto aprire le sue porte ai torinesi in occasione di Open House, ma non sarà questa la sola occasione. Sarà infatti possibile in futuro visitare il grattacielo prenotandosi su ll sito della Regione.

Da oggi, il cielo su Torino si può ammirare da una nuova angolazione.

Testo e foto di LOREDANA BAROZZINO