ilTorinese

Riunito il tavolo sicurezza e vivibilità della Circoscrizione 7

Il tavolo di osservazione per la sicurezza e la vivibilità della Circoscrizione 7, previsto dall’accordo con la Prefettura, si è riunito con le associazioni dei residenti e l’Assessora alla sicurezza Gianna Pentenero.

 

Il Viceprefetto Michele Lastella ha convocato nella mattinata di lunedì 7 novembre il Presidente della Circoscrizione Luca Deri che ha condotto la riunione insieme all’assessora Pentenero, i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, i vertici della polizia locale sia del comando sia del presidio di Porta Palazzo.

 

All’ordine del giorno le priorità che investono quella porzione di territorio cittadino: la movida in piazza Santa Giulia, così come le criticità di ponte Mosca, corso Principe Oddone e giardini Alimonda, il numero di telecamere ancora insufficienti e alcune case occupate che creano tensioni nel vicinato.

 

La varietà di soggetti intorno allo stesso tavolo ha confermato quanto detto da Pentenero in premessa. “Il controllo che stiamo promuovendo sui territori nasce dall’azione congiunta delle forze dell’ordine che hanno saputo trovare insieme un piano di azione comune e che sta producendo un risultato già visibile in alcune parti della città”. Un effetto positivo sul territorio che ha confermato anche Deri, il quale, però, non ha rinunciato a sottolineare ancora le criticità che restano. “Esiste un problema di calo dei reati che non corrisponde a un aumento della sicurezza percepita”, hanno confermato polizia, vigili, carabinieri e guardia di finanza.

 

I controlli programmati sulla circoscrizione 7 sono stati oltre 130, oltre 200 sono stati rivolti agli esercizi commerciali e questo ha prodotto, solo per i negozi, quasi 70 sanzioni e una decina di locali chiusi.

 

Un’azione congiunta che vuole allontanare il senso di abbandono che hanno manifestato i rappresentanti delle associazioni invitati alla riunione. Da parte di Franco Trad (Associazione Cortile del Maglio), Ida Ripoli (Un’Aurora per tutti), Adriana Romeo (Comitati Riuniti di Porta Palazzo), Rolando Trevisan (Cittadini Quadrilatero Aurora), Ivano Moschin (Comitato Borgo Dora Balon), è stato apprezzato il coinvolgimento nella discussione e sono stati “aggiornati” i luoghi da porre all’attenzione dei controlli.

 

Oltre alla presenza di alcuni minimarket che spesso producono assembramenti molesti, è stata rinnovata la richiesta di una maggior illuminazione sul ponte Carpanini e di un contrasto maggiore alla devianza minorile.

Lotta allo spaccio, controllati 250 veicoli e 700 persone

Nella giornata di lunedì , a seguito di attività di controllo straordinario del territorio, predisposte dalla Questura con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, personale della Polizia di Stato ha concentrato la propria attività nelle aree di Piazza Bengasi e Corso Giulio Cesare/corso Palermo.

Nell’arco dell’attività, che è proseguita dal mattino fino alle ore notturne, sono state controllate 688 persone e 250 autoveicoli; 19 persone sono state accompagnate negli uffici di polizia per accertamenti sull’identità personale. Al termine delle verifiche a uno straniero è stato notificato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

13 persone sono state denunciate, 7 arrestate, di cui una per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e  4 in esecuzione di  provvedimenti giudiziari.

Nel corso dei servizi, il cane Evan ha rinvenuto e consentito di sequestrare, nascosti all’interno di una cassa acustica di legno, 76 grammi di cocaina e 12 di marijuana.

5 le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope.

I servizi continueranno sistematicamente nelle prossime ore.

Ravetti (pd): Una commissione sulla peste suina africana

 “MI ASPETTO IL “VIA LIBERA” DA PARTE DELLA MAGGIORANZA

“Ho depositato  dopo avere raccolto le firme dei colleghi, una mozione collegata alla Variazione del Bilancio di previsione, in discussione in Aula, che impegna la Giunta regionale a istituire una Commissione di Inchiesta della durata di 12 mesi sulla gestione della peste suina africana e, più in generale sulla gestione degli ungulati in Piemonte. E’ importante, infatti, fare chiarezza su questi problemi sempre più allarmanti!” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Il problema del contagio della peste suina africana – prosegue l’esponente dem – è diventato, con il passare dei mesi, sempre più preoccupante e, in occasione di un Consiglio regionale straordinario, tenutosi nel luglio scorso, la Giunta regionale era stata sollecitata dagli allevatori, dagli agricoltori, dalle imprese e dalle associazioni del settore turistico ricettivo e dai cacciatori, a impegnarsi per velocizzare il completamento della recinzione metallica necessaria per isolare l’area infetta, a favorire, in tutti i modi possibili, un rapido incremento dell’azione di contenimento dei cinghiali e a prevedere opportuni ristori per i comparti economici danneggiati dall’emergenza”.

“Nonostante le richieste di impegni chiari e interventi tempestivi – spiega Ravetti – sembrerebbe che le misure messe in campo fino ad ora risultino essere meri palliativi che richiedono continui adeguamenti”.

“Dal momento che ritengo che sia compito della politica accertare eventuali errori di valutazione e di impegnarsi per migliorare le risposte all’attuale o ad analoghe situazioni di emergenza, auspico che la mia mozione possa essere approvata. Infatti, dovrebbe essere interesse comune e trasversale istituire una Commissione che possa analizzare la situazione e dare indicazioni per una migliore gestione del grave problema” conclude Domenico Ravetti.

Tra il Dire e il Faber Il concerto inedito de Le Storie Sbagliate

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 9 novembre, ore 21.30

Fabrizio de Andrè Official Tribute Band

 

 

Le Storie Sbagliate tornano in Osteria Rabezzana, mercoledì 9 novembre, con un concerto inedito in occasione della presentazione dell’album “Tra il Dire e il Faber”: un lavoro che ha portato alla produzione di un vinile con le canzoni più classiche di Fabrizio De Andrè reinterpretate dalla band, e di un cofanetto che comprende un cd con arrangiamenti inediti o ispirati alla PFM e un dvd con interviste, video e contenuti extra.

Il concerto è un vero e proprio viaggio tra le canzoni dell’album “Tra il Dire e il Faber” guidato dalla voce di Mario Brusa – attore e doppiatore torinese che ha collaborato con Le Storie Sbagliate per la realizzazione dell’album – per presentare le canzoni del grande cantautore genovese da una nuova prospettiva, percorrendo tutti i temi fondamentali della sua poesia con musica, parole e immagini.

Ora di inizio concerto: 21,30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

 

Artissima, la fiera che stimola gli spettatori alla comprensione dell’arte contemporanea

IL COMMENTO

Si è conclusa domenica 6 novembre scorso la 29esima edizione di Artissima, la famosa fiera d’arte contemporanea del capoluogo piemontese. Una tra le principali fiere di arte in Italia e l’unica rassegna italiana esclusivamente dedicata all’arte contemporanea che può vantare la presenza di gallerie d’arte provenienti da tutto il mondo.

Una delle principali novità di quest’anno è stata la direzione per il primo anno da parte di Luigi Fassi, nominato direttore della fiera lo scorso febbraio con un incarico triennale. In aggiunta all’esposizione fieristica (Main Section, Monologue/Dialogue, New Entries, Art Spaces & Editions), Artissima si è strutturata in tre sezioni curate dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate agli artisti emergenti (Present Future), alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea (Back to the Future) e al disegno (Disegni). Da quest’anno le tre sezioni curate sono tornate ad essere presentate nel padiglione fieristico con stand monografici e su piattaforma digitale con un approfondimento specifico. Sin dalla sua fondazione, nel 1994, Artissima si è sempre caratterizzata per unire la presenza nel mercato internazionale a una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca.

Andando ad Artissima, infatti, si va alla scoperta di ricercatori, gente che sperimenta.
In un’epoca in cui esiste la macchina fotografica, la rappresentazione della realtà è già assolta dalla fotografia stessa. Per questo motivo l’arte contemporanea è un’arte concettuale e non figurativa.
L’arte contemporanea è fondamentalmente concettuale e per comprenderla non si può prescindere dalla conoscenza dell’artista, da che cosa abbia voluto rappresentare, dal messaggio che ha voluto inviare, dalle sue emozioni ed il suo stato d’animo in quel momento.Il verso di Dante “Amor, ch’a nullo amato, amor perdona” è il verso più conosciuto ma di cui nessuno sa il suo esatto significato: per apprezzarne la bellezza bisogna innanzitutto conoscerne il significato.
Così come una tela di Pollock, un quadro di Kandinsky. Come sempre l’arte è relativa, non assoluta.

Come diceva Picasso l’artista con la A maiuscola è un contemporaneo così contemporaneo che i suoi contemporanei lo considerano un anticipatore. L’arte contemporanea però non può non piacere, al massimo non la si comprende, non la si capisce perchè è sperimentazione, ricerca pura. Perchè non può non piacere qualcosa che non si è capito.L’arte è relativa perchè tutti i movimenti artistici sono ricerca, per questo le varie correnti finiscono sempre con il suffisso -ismo. Ll’impressionista è colui che rappresenta lo stesso soggetto in momenti diversi e in lui ogni momento suscita emozioni, sensazioni e stati d’animo diversi.
Dopo tutto l’arte può essere definita come la capacità di un artista nel rappresentare un’epoca attraverso i mezzi espressivi dell’epoca e quelli della nostra epoca adesso sono: neon, installazioni, materiali metallici, cemento, vetro, video, il 3D. Arrivederci alla prossima edizione!

Emanuele Farina Sansone

Foto L. Barozzino

Donny Hathaway pioniere della musica “soul”

MUIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE

Sento voci, vedo persone

Sento voci di molte persone

Sento voci, vedo persone

Sento voci di molte persone

Dire che tutto è tutto”

Considerato dalla rivista Rolling Stones uno dei pionieri della musica “soul”, inserito nella lista della medesima rivista alla posizione 49 tra i 100 cantanti più grandi di sempre, con il tempo non ha mai smesso di influenzare artisti provenienti dalla realtà afroamericana anche contemporanea e non solo, i quali lo hanno citato tra le loro fonti d’ispirazione; tra questi troviamo: Stevie Wonder, Alicia Keys, Beyoncé, R. Kelly, Chris Brown, John Legend, Amy Winehouse, George Benson, Justin Timberlake, Christina Aguilera, Anthony Hamilton e tanti altri.

Sto parlando di Donny Hathaway, Nato a Chicago, figlio di Drusella Huntley e nipote di Martha Pitts, cantante di gospel, Hathaway comincia a cantare nel coro gospel della chiesa con la nonna fin dall’età di tre anni. Si è diplomato alla Vashon High School nel 1963. Ha avuto la possibilità di studiare musica grazie ad una borsa di studio presso la Howard University di Washington, dove conosce Roberta Flack, con la quale instaura un forte sodalizio umano ed artistico durato fino alla sua morte. Abbandona la Howard University nel 1967, subito dopo aver ricevuto offerte di lavoro nel mondo della musica.

Lavora a Chicago, inizialmente come produttore ed autore presso la Twinight Records, dove ha la possibilità di collaborare con artisti come Aretha Franklin, Jerry Butler, Curtis Mayfield, The Staples Singers, Carla Thomas, ma il suo debutto discografico avviene nel 1969, anno in cui firma un contratto con la Atco Records, della quale esponente di spicco e produttore è King Curtis, e pubblica il suo primo singolo The Ghetto, Pt. 1 contenuto nel LP Everything Is Everything, acclamato dalla critica.

Ma voglio raccontarvi una cosa. L’indirizzo è prestigioso: 160 Central Park South, Manhattan.

L’edificio è bellissimo – 44 piani e ben 509 camere in stile Art Dèco. E’ li dal 1931 con un’insegna rossa alta sei piani sul tetto, visibile in tutta la città.

Il presentatore del Saturday Night Live ne parlava spesso: ”le nostre star dormono tutte li, alla Essex House” diceva.

Un’icona di New York dunque. Ma anche un edificio maledetto. Nasconde molti misteri e conta molte morti. La prima è Sarah Berlinger, madre della più grande star degli anni quaranta e cinquanta milton Berle, l’uomo che per l’America è Mr Television.

La donna abitava in un appartamento della Essex House e venne ritrovata morta all’età di 77 anni una mattina del 1954.

Anche la star del cinema muto Mary Boland è morta in una camera della Essex House nel 1965 come il grande compositore Igor Stravinskij che ha vissuto qui dal 1969 al 1971, anno della sua morte.

Ma questi non sono misteri ma quello di Donny si.

Il 13 gennaio 1979, New York si sveglia con questa notizia:”il corpo senza vita del cantante Donny Hathaway nato 33 anni fa è stato ritrovato dal portiere dell’Essex House, sul marciapiede di fronte all’hotel. Un volo di quindici piani.

Le indagini della polizia svelano una verità terribile: la porta della stanza è chiusa dall’interno e non ci sono segni di scaso. Il vetro della finestra è stato rimosso ed appoggiato sul letto. Donny si è suicidato. La prima a non crederci è la sua migliore amica Roberta Flake (killing me softly) che però ammette di averlo visto, negli ultimi tempi, come alienato, depresso…come se la sua anima si stesse spezzando.

Da alcuni anni gli è stata diagnosticata una schizofrenia paranoide per la quale prende molti farmaci.

Ricorda che qualche settimana prima, durante la registrazione dell’ultimo album, fermò tutti e disse che degli uomini bianchi stavano entrando nella sua testa per rubare la sua musica.

La Essex continua ad essere un luogo misterioso, il 19 settembre 2009 una donna d’affari di Dubai, Andree Bejani, viene ritrovata nella sua camera con la gola tagliata.

La polizia arresta il manager dEll’hotel, Derrick Praileu.

La morte è un mantello calato all’improvviso, capace di convertire in buio la delicata docilità della luce sopra le cose; Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.”

Aspetto di sapere come è stato questo ascolto!

Chiara De Carlo

 

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

La Makeup artist Tarannom truccherà al casting shooting di Torino le finaliste di miss Paradisia

Il 20 a Torino e il 27 a Saint Vincent si terranno due giornate di presentazione, casting e shooting per le ragazze che vorranno entrare nel tour 2023 legato a miss Paradisia. Il contest ideato dal patron Beppe Berlier ha molte novità da preannunciare per l’edizione del nuovo anno in primis la collaborazione come agente con il più prestigioso concorso al mondo, miss Grand international.


In queste 2 occasioni verrà presentato il piano di miss Paradisia 2023 e i suoi collegamenti importanti per la moda e miss Grand international Italy di cui il patron è anche agente. Saranno tante le novità che le ragazze scopriranno in anteprima compreso lo shooting che sarà loro offerto in esclusiva . Le finaliste testimonial 2022 sotto citate invece saranno truccate dalla bravissima Makeup artist Tarannom e pettinate dalla giovane ex finalista Martina musso. Erica Vacchiero miss Paradisia, Giorgia Giacobbe miss sorriso charme, alessia Notario miss web, Chiara d’aloia miss cinema Paradisia, Giulia Vezzoso miss eleganza Paradisia ed Elisa Scala miss Edelweiss scatteranno invece per la campagna pubblicitaria delle tappe del nuovo anno. È possibile partecipare o saperne di più scrivendo al 3274744451 numero ufficiale di Paradisia Event.

Primark inaugura il nuovo store a Le Gru

È stato inaugurato oggi il nuovo punto vendita Primark presso il centro commerciale Le Gru, che ha creato oltre 150 nuovi posti di lavoro a livello locale

• Questo punto vendita rappresenta il primo in assoluto nell’area nord-occidentale e il 12° negozio Primark in Italia

Grugliasco (TO), 8 novembre 2022 – Primark, il rivenditore di moda internazionale, ha
inaugurato oggi il suo nuovo store nella città di Torino, il primo punto vendita in
Piemonte. Il negozio è situtato all’interno del centro commerciale Le Gru nel Comune di
Grugliasco, in provincia di Torino, e rappresenta il 12° punto vendita di Primark in Italia.
Questa apertura creerà oltre 150 nuovi posti di lavoro a livello locale.


Con una superficie commerciale di circa 4.600 metri quadrati su un piano, il nuovo negozio di
Torino offrirà l’esperienza in-store per cui Primark è da sempre famosa. I clienti di Primark Le
Gru potranno così acquistare le ultime tendenze e i capi basic delle collezioni abbigliamento
uomo, donna, bambino, beauty, lifestyle e casa – compresi i prodotti a marchio ‘Primark Cares’
in continua crescita. I clienti troveranno anche un’ampia scelta di prodotti a tema natalizio.
Dall’abbigliamento per le serate con gli amici ai maglioni festivi da abbinare con i propri cari,
passando per i ‘FamJams’ per tutta la famiglia, alle decorazioni natalizie e agli articoli beauty
must-have come il ‘Glow Gift Set’ e le palette di ombretti. I clienti di Le Gru troveranno
sicuramente l’acquisto natalizio perfetto, qualunque sia il loro budget.

L’offerta impareggiabile di Primark, in termini di trend moda e must-have, ha conquistato il
cuore dei clienti italiani sin dal primo negozio che il retailer ha aperto ad Arese, in provincia di
Milano, nel 2016. Questo nuovo punto vendita rappresenta un ulteriore passo in avanti nella
strategia di espansione di Primark nel Bel Paese. Dall’inizio di quest’anno Primark ha, infatti,
inaugurato 4 nuovi store in Italia, tra cui il flagship store e headquarter per l’Italia a Milano in
Via Torino, gli store di Chieti e Bologna durante il periodo estivo, arrivando così fino ad oggi
con l’apertura di Primark Le Gru a Torino. Primark aprirà un nuovo negozio in Italia entro la
fine dell’anno nel centro commerciale ‘Campania’ di Caserta, mentre sono previste due nuove
aperture nelle città di Bari e Venezia nel 2023 – rispettivamente nei centri commerciali
‘Casamassima’ e ‘Nave De Vero’.

All’inizio di questa settimana, Primark ha ospitato un esclusivo evento dedicato agli amici e ai
familiari dei dipendenti, che sono stati invitati a festeggiare tutti insieme l’apertura del negozio
visitandolo in anteprima e scoprendo l’entusiasmante offerta di prodotti disponibile.
Luca Ciuffreda, Head of Sales Italy di Primark, ha dichiarato: “Primark Le Gru rappresenta
un’ulteriore pietra miliare nella strategia di espansione di Primark in Italia, in quanto porta a 12
il totale dei nostri store nel Paese. Siamo felici di inaugurare il nostro nuovo negozio prima
dell’alta stagione festiva, offrendo così ai clienti l’opportunità di acquistare la nostra fantastica
offerta prima di Natale. Che si tratti di prodotti basic per la famiglia o dell’abbigliamento da
party, sappiamo che i nostri clienti adoreranno la nostra offerta. I nostri colleghi hanno, infatti,
lavorato duramente per offrire ai nostri nuovi clienti un’esperienza in-store straordinaria e non
vediamo l’ora di accoglierli nelle prossime settimane”.

“Siamo orgogliosi che Primark abbia scelto Grugliasco e Le Gru per aprire un nuovo punto
vendita in un momento così difficile”, ha affermato il Sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito.

“Sono sicuro che questo sia un buon investimento e che tale presenza sia importante per tutta
la nostra economia diventando motore di occupazione sul nostro territorio e variegando, così,
l’offerta commerciale della città. Sui 150 assunti circa 30 sono grugliaschesi e per noi è fonte
di grande gioia. Quello che oggi fa Primark è un atto di fiducia per la nostra città. Li ringraziamo
anche perché Grugliasco si conferma città attrattiva per aziende, multinazionali e grandi
marchi sviluppando tutto il suo potenziale e manifestando la sua piena attrattività economica,
fatta di commercio storico e di presenze nuove, che producono nuova linfa”.

Luis Pires, Head of Country di Klépierre Italia, ha dichiarato: “Il taglio del nastro di Primark
a Le Gru rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di crescita e ammodernamento del nostro
intero portfolio italiano. Da un lato, infatti, consolida il ruolo di leadership del Centro
Commerciale Le Gru situato alle porte di Torino, in un bacino di utenza che abbraccia l’intero
territorio regionale e oltre; dall’altro, dà continuità al piano strategico di sviluppo degli asset di
Klépierre. L’obiettivo, in una logica di costante innovazione e potenziamento, è quello di
intercettare sul mercato le eccellenze in tutti i settori merceologici e di consolidare dunque la
leadership del portfolio di Klépierre in Italia”.

Green Pea, alla scoperta del primo centro commerciale dedicato ai temi della Sostenibilità

“Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita”.

Per godere di questo momento di “lucidità” nel bel mezzo della città, potete andare alla scoperta di Green Pea- il primo primo centro commerciale dedicato ai temi della Sostenibilità situato nel quartiere Lingotto di Torino. L’ edificio è unico nel suo genere per forme e architettura e i servizi spaziano dal benessere, al desing offrendo ai consumatori un’esperienza wellness a 360° gradi.

Il progetto è opera di Oscar Farinetti, il creatore di Eataly, conosciuto in tutto il mondo per la tutela e la valorizzazione dei prodotti gastronomici Made in Italy. Questa volta la sua sfida era quella di creare un luogo in cui la tutela dell’ambiente incontrasse l’architettura e potesse rispondere in modo innovativo alle esigenze dei consumatori. Quello che ne è venuto fuori è un grande centro commerciale, totalmente eco- friendly, snodato su 5 piani che spaziano dal food and beverage, all’abbigliamento per finire con una terrazza dedicata all’ Optium completa di SPA. I primi 4 piani sono dedicati al neg-otium ovvero al lavoro: life-style, architettura e arredamento, abbigliamento sostenibile e beauty con annessa libreria.

Il terzo piano ospita il bistrot “100Vini&Affini” e il ristorante stellato “Casa Vicina”. L’ultimo piano è dedicato, invece, all’ Otium, un momento di pace che aiuti l’uomo allo sviluppo di nuove idee. Per rispondere a questa esigenza, la grande terrazza dell’ultimo piano, ospita una SPA, due piscine idromassaggio, una sauna, un bagno turco e la prima piscina a sbalzo su Torino. Tutto qui è creato in armonia con la natura con l’obiettivo di rispettare il pianeta. Se Eataly era nato per la tutela dei prodotti che mettiamo sulla tavola, questo posto ha l’intento di completare il percorso, garantendo servizi che soddisfino i consumatori in tutti gli aspetti della vita.

 

Il focus di Green Pea è il Rispetto dell’ambiente. Per questo l’edificio è interamente costruito con legno, acciaio e vetro. Anche la vernice Airlite è studiata in modo da eliminare l’80% dell’inquinamento e il 90% dei virus. All’esterno vi sono dei grossi smartflowers di Enel X che alimentano l’energia dell’edificio seguendo l’andamento della luce solare. Allo stesso modo funzionano le pensiline fotovoltaiche e le sfere eoliche esterne, entrambe in grado di creare energia in modo naturale. Non è solo quello che si vede ad essere studiato in modo eco- friendly, ma anche quello che sta nelle fondamenta di questo posto.

Sotto il centro commerciale c’è una serra idrica di capienza pari a 110 litri di acqua che recupera l’acqua piovana e viene riutilizzata per bagnare piante e fiori presenti nell’edificio e per dare acqua agli scarichi. E’ presente anche un sistema geotermico in grado di risparmiare all’ambiente ben 300 kg di Co2..
Il piano zero ospita tutti i servizi connessi ai beni essenziali: una lavanderia totalmente sostenibile che riduce la dispersione dell’acqua, Iren per la luce e il gas, TIM con tante offerte legate alla comunicazione sostenibile, fino ad arrivare alla mobilità con Stellantis &You Torino che,oltre alle auto elettriche e ibride, ha a disposizione scooter e monopattini. Il primo piano, invece, è dedicato all’architettura con tante soluzioni eco-solidali e materiali Made in Italy. Il secondo piano è totalmente incentrato sull’abbigliamento, con un interessante sezione iniziale focalizzata sui materiali. Solo per citarne alcuni è presente un campione di cotone biologico, uno di nylon rigenerato, un campione di lana vergine tinta in modo naturale (mediante l’utilizzo delle erbe), la lana grezza merino certificata a livello internazionale. Tra i materiali più insoliti, tramite un Partner Green Pea, c’è anche un pezzo di copertone di bicicletta riutilizzato per creare portachiavi e borse. Oltre all’abbigliamento, il piano offre una sezione di beauty con un ampliamento dei marchi presenti. La scelta dei brand si basa su due criteri differenti: alcuni vengono selezionati per i metodi di distribuzione, altri le tecniche di lavorazione totalmente sostenibili. Per quanto riguarda i primi sono aziende che riducono lo spreco derivante dall’eccessiva produzione dei capi, creando solo il pezzo richiesto ed evitando gli accumuli in magazzino.

 

I secondi, invece, utilizzano delle tecniche eco-solidali come il riciclo, le tinture o l’utilizzo del materiale sostenibile. Tra i capi in esposizione vi sono quelli di un’azienda che basa la produzione sul riciclo della plastica che viene pescata dai mari trattandola fino a diventare un tessuto. Vi è, poi, un marchio che produce solo in un certo giorno alla settimana e solo sulla base della richiesta del consumatore.
Il terzo piano ospita “100ViniAffini” e “Casa Vicina” e una zona dedicata alla libreria con un focus ambientale.Chiude il percorso il bellissimo terrazzo Otium Rooftop che, oltre ad un’esperienza di relax, regala una vista unica in modo da diventare un’oasi di pace e tranquillità nel bel mezzo della città. Così, Green Pea diventa un luogo unico nel suo genere, non solo per l’architettura ma anche per i servizi offerti, facendosi strada come il primo centro commerciale sostenibile e futuristico.

 

 Valeria Rombolà
Foto: Antonio Roseti