ilTorinese

Evaso dai domiciliari fugge dai carabinieri e si schianta in moto

Un 35enne, evaso dai domiciliari,  è stato arrestato a Verbania per evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Stava scontando in casa una condanna, ma è scappato in moto  e nel tentativo di sfuggire ai carabinieri è caduto. Ha riportato lievi ferite. I carabinieri l’hanno poi  arrestato. È inoltre risultato positivo all’etilometro e gli è stata anche ritirata la patente. E’ nuovamente ricollocato agli arresti domiciliari.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

AstroTalk – Conferenza Spettacolo al Planetario di Torino

Sabato 19 novembre 2022 ore 16.15

 

Appuntamento sabato 19 novembre ore 16.15 a Infini.to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio – con il secondo appuntamento autunnale degli AstroTalk, conferenze-spettacolo che uniscono le ultime ricerche in campo astronomico e scientifico alle spettacolari immagini del Planetario digitale.

Insieme al nostro planetarista Emanuele, ospiteremo Elisabetta Dotto, Ricercatrice presso l’Osservatorio Astronomico di Roma dell’INAF.

Il 26 settembre scorso la missione NASA DART ha effettuato il proprio impatto contro Dimorphos, il piccolo satellite dell’asteroide binario Didymos. Si è trattato della prima missione spaziale di difesa planetaria, primo test per dimostrare l’applicabilità della tecnica dell’impattatore cinetico per la deflessione di un asteroide.
Testimone di eccezione è stato LICIACube (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids) il nanosatellite italiano che è stato lanciato insieme a DART il 24 novembre del 2021 e, dopo 9 mesi e mezzo di crociera, è stato rilasciato 10 giorni prima dell’impatto, con lo scopo di testimoniare l’evento e acquisire immagini scientifiche degli effetti prodotti.
LICIACube è un progetto ASI, costruito dalla società aerospaziale Argotec. Il team scientifico è guidato dall’INAF, con il supporto dell’IFAC-CNR e dell’Università Parthenope, e comprende l’Università di Bologna, per la determinazione dell’orbita e la navigazione satellitare, e il Politecnico di Milano, per l’analisi e l’ottimizzazione della missione.
LICIACube è la prima missione italiana nello spazio profondo a guida autonoma: l’intero progetto sarà presentato e discusso insieme alla strategia di osservazione in situ e alle prime immagini ottenute.

ELISABETTA DOTTO

Ricercatrice presso l’Osservatorio Astronomico di Roma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, è una planetologa specializzata nello studio le proprietà fisiche dei piccoli corpi del sistema solare, in particolare degli asteroidi. E` responsabile del progetto NEOROCKS, finanziato dall’Unione Europea per lo studio dei cosiddetti NEO (Near-Earth Objects) gli oggetti che passano in prossimità della Terra ed è coordinatrice del team scientifico della missione ASI LICIACube.

INFORMAZIONI UTILI

L’evento si svolgerà secondo i seguenti orari:

Arrivo ore 16.00

AstroTalk alle ore 16.15

Spettacolo in Planetario ore 17.15

Visita libera al Museo interattivo dalle ore 17.45

COME PARTECIPARE ALL’EVENTO

Si consiglia l’acquisto del biglietto online, prima dell’evento. È possibile acquistarlo, fino ad esaurimento posti, anche sabato pomeriggio presso la cassa del museo (controllare prima online se ancora disponibili).

Intero: € 12.00

Ridotto: € 10.00 per ragazzi 6-18 anni, adulti over 60 anni, enti convenzionati, universitari fino a 25 anni con smartcard

Gratuito
per bambini sotto i 6 anni, disabile e accompagnatore, possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card, possessori del Passaporto Culturale, iscritti alla Membership di Infini.to, residenti a Pino Torinese. I giornalisti devono accreditarsi
qui.

Crediti immagine: ASI/NASA

Limite di velocità a 30 chilometri nelle strade senza diritto di precedenza. Proposta in Comune

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Il Consiglio comunale ha approvato una mozione, presentata dal capogruppo della Lista civica per Torino Silvio Viale, che impegna il Sindaco e la Giunta a portare il limite di velocità da 50 a 30 chilometri all’ora in tutte le strade cittadine senza diritto di precedenza, individuando le necessarie eccezioni.

Il provvedimento, approvato con 27 voti favorevoli e 3 contrari, nel ricordare che, a qualsiasi velocità, la causa principale degli incidenti sono la distrazione e il mancato rispetto della precedenza, invita ad incentivare una maggiore consapevolezza degli automobilisti verso il rispetto delle regole e la moderazione della velocità.

Sempre nella premessa, il documento evidenzia come la velocità commerciale nella nostra città superi raramente i 25 chilometri orari, rendendo sostanzialmente inutile accelerare fra un incrocio e l’altro nelle vie senza diritto di precedenza o verso il successivo semaforo.

Per questo, introdurre il limite dei 30 all’ora per tutte le strade senza diritto di precedenza e lasciare invece quello ai 50 per le altre strade di scorrimento, creerebbe di fatto zone 30 di quartiere circondate e attraversate da strade di collegamento con un limite aumentato a 50 all’ora.

La X Mas, tra Montesano e storia

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Il prof. Quaglieni

Che l’attore in disarmo Enrico Montesano indossi una felpa con lo stemma della X Mas e il motto di Gabriele D’Annunzio” Memento  audere semper” non mi  pare particolarmente degno di nota. Montesano ha colto l’occasione per far parlare di se’. Fu deputato comunista ed è stato un saltafossi della politica che non merita attenzione. E’ un caso patetico, per non dire  un po’ squallido, persino durante la pandemia. Ma le polemiche subito divampate hanno fatto emergere soprattutto una crassa ignoranza storica. Il motto dannunziano  scritto sulla felpa si riferisce alle imprese della R. Marina durante la Grande Guerra nell’Adriatico , legate a D’ Annunzio  ( la beffa di Buccari ), Paulucci , Rossetti , Rizzo che si servirono dei Mas per colpire le navi austriache. Inoltre parlare di X Mas solo in rapporto alla guerra civile nel Nord Italia è molto riduttivo, perché la X Mas che violò il porto di Alessandria d’Egitto, colpendo la flotta inglese, si richiama all’ esempio eroico della Medaglia d’oro al Valor militare Luigi Durand de la Penne e di altri valorosi marinai,  e non c’ c’entra nulla con la X  successiva X Mas repubblichina del principe Junio Valerio Borghese che pure fu un valoroso soldato. Durand de la Penne tornò dalla prigionia inglese per riprendere la lotta nella Marina del Regno del Sud e poi divenne deputato democristiano e liberale. La tendenza a vedere tutto in rosso e nero è incompatibile con una storiografia seria. Anche Montesano è  incredibilmente utile a chiarire le idee, magari, in primis, allo stesso attore felpato, noto per il film in cui recita la parte del marito innamorato dell’amante lesbica della moglie.

L’isola del libro. Speciale Elizabeth Gaskell

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Elizabeth Cleghorn Gaskell, nasce il 29 settembre 1810 a Londra e muore ad Alton il 12 novembre 1865. Figlia di un pastore unitariano e nipote del ceramista Wedgwood, quando ha appena un anno di vita perde la madre e quando ne ha 4 viene adottata da una zia materna. Cresce nella famiglia Holland in una tranquilla cittadina del Cheshire, a Knutsford, in piena campagna.
La sua è un’educazione liberale e all’insegna della tolleranza religiosa; negli anni della crescita legge moltissimo e viene abituata a formarsi una personale opinione autonoma su svariati argomenti.

Nel 1832 sposa il pastore William Gaskell, e lo aiuterà anche nell’insegnamento serale ai bimbi delle famiglie operaie. Nel 1844 muore il suo unico figlio maschio, dolore che faticò a metabolizzare; un aiuto le venne proprio dalla scrittura.
Il suo primo romanzo fu “Mary Barton” pubblicato anonimo nel 1848, nel quale metteva a nudo la cruda realtà dell’ambiente operaio di Manchester; suscitò reazioni estreme, come la messa al bando del libro che però, proprio per questo clamore, venne notato dal pubblico. Scrisse poi altri romanzi e racconti che riscossero successo; con i guadagni acquistò un cottage a Dalton nell’ Hampshire, dove si spense ad appena 55 anni, lasciando incompiuto il suo ultimo romanzo.

 

“Vita di Charlotte Brontë” -Neri Pozza- euro 25,00
Questo libro ha il pregio di riunire due grandi scrittrici che furono anche amiche, nonostante le loro esperienze di scrittura e i loro caratteri differenti.
La romanziera conobbe e strinse amicizia con l’altra grande autrice dell’epoca, Charlotte Brontë. Tra le due si sviluppò un fitto e interessante scambio di lettere e quando la Bronte morì, il padre chiese proprio alla Gaskell di scriverne la biografia.
In questo libro ricostruisce la vita dell’amica morta nel 1855; terza di 6 figli del pastore protestante irlandese Patrick Brontë, e di Maria Branwell.
Un atto di amicizia che ora Neri Pozza ripropone in nuova edizione. Un lavoro preciso e approfondito al quale la Gaskell si dedicò per due anni; ordinando la corrispondenza e gli appunti, visitando i luoghi dove la Bronte aveva vissuto, interrogando chi l’aveva conosciuta. Un omaggio che la Gaskell fece alla grande scrittrice, narrando anche i loro scambi e il loro rapporto di grande amicizia, ammirazione e stima reciproca.
Grazie allo studio di fonti di prima mano, la biografa ha ricostruito parecchi dettagli dell’esistenza della Brontë, nata il 21 aprile 1816. Nel 1820 la famiglia si trasferì ad Haworth, nella brughiera dello Yorkshire, in una modesta parrocchia di cui il padre era il curato, e dove l’anno successivo morì la madre sfibrata da 6 gravidanze in 7 anni, minata dal cancro.
Il lutto sarà sempre un ingombrante compagno nella vita di Charlotte; a partire proprio da quello per la morte della madre; anche se lei era ancora troppo piccola per conservarne il ricordo, le rimarrà dentro il vuoto di non avere avuto una mamma ad occuparsi di lei.
Sarà la zia materna, Elizabeth Branwell, a dedicarsi alla famiglia.
Leggiamo dell’allegria delle tre sorelline Bronte, chiaccherone e piene di fantasia, cresciute unite più che mai al cospetto del padre capace di brutale severità (come gettare nel fuoco le scarpette che temeva inducessero le sue bambine ad un’eccessiva vanità).
Poi c’è la spiacevole esperienza del collegio per figlie di ecclesiastici dove Charlotte fu costretta a stare insieme alle sorelle (di lì l’ispirazione per il Lowood in “Jane Eyre”).
Strazianti le morti premature per consunzione delle due sorelle maggiori, di appena 10 e 11 anni, vittime delle spaventose condizioni dell’istituto ( sporcizia, freddo e fame) e che mineranno per sempre la salute di Charlotte ed Emily. La loro dipartita sarà il preludio all’arrivo di una tempesta di tristezza che non lascerà più Charlotte, ma aggiungerà anche grandezza, spessore e valore ai suoi scritti.
Charlotte, nel reportage della Gaskell, è una ragazzina appassionata di disegno, politica e soprattutto di storie, che tutta la famiglia amava inventare, arricchendole di personaggi e avventure. Abilità che caratterizzò Charlotte, la quale non si accontentò della professione di istitutrice presso famiglie benestanti, ma rincorse con tenacia il sogno di scrivere.
Passione e abilità che condivise con le sorelle; nel 1847 tutte e tre pubblicarono i loro romanzi. Charlotte propose prima “Il professore” che però fu rifiutato dagli editori, mentre “Jane Eyre” –accettato e dato alle stampe con lo pseudonimo di Currer Bell- sarà subito un successo. Seguiranno “Shirley” e “Villette”.
Tra il 1848 e il 49 assisterà impotente alle morti del fratello Brandom, poi della sorella Emily ed infine di Anne. Anni pesantissimi in cui resterà sola nella canonica con il padre diventato cieco. Periodo in cui si consoliderà l’amicizia e la fitta corrispondenza con la Gaskell. Poi il matrimonio con il coadiutore della parrocchia paterna, il reverendo Nicholls, nel 1854, e la sua vita che si concluse mentre aspettava il primo figlio, nel 1855, per complicanze della gravidanza.

Alcune opere di Elizabeth Gaskell

“Mary Barton” -Elliot- euro 14,50
E’ il suo primo romanzo, pubblicato nel 1848 in forma anonima. E’ il crudo e realistico affresco dell’ambiente operaio di Manchester, tra 1830-40, in epoca vittoriana, attraverso le vicende di due famiglie della classe operaia.
Da un lato John Barton che porta avanti le sue idee in merito alla distribuzione della ricchezza e le relazioni tra ricchi e poveri.
Dall’altro l’onesto Jem Wilson che cerca di aiutare in tutti i modi Mary, figlia di John. Fa la sarta ed è alle prese con la difficile sopravvivenza, orfana di madre e con un padre depresso che inizia a frequentare le organizzazioni sindacali.
Nel romanzo vengono sviluppati più punti: dall’importanza delle madri in seno alle famiglie, ai sentimenti fraintesi o non capiti, fino ad arrivare all’assassinio.

“Cranford” -Elliot- euro 13,50

Tra 1851-3 è apparso dapprima come racconto “La nostra società a Cranford” sulla rivista “Household Words”, edita da Charles Dickens che apprezzò moltissimo lo scritto e spinse la Gaskell a scrivere il seguito (diventato poi il romanzo “Cranford”).
E’ una serie di racconti ambientati nella cittadina provinciale di Cranford, in cui sono descritte figure di donne, nobili e plebee, sposate e non; per lo più nubili che si destreggiano per conservare le apparenze borghesi sebbene dispongano di poco denaro.
Tra il rito del tè e una partita a carte si tengono compagnia, si confidano e si aiutano tra loro, al di là delle differenze di classe. Emerge il quadro ironico e lieve di un mondo femminile in cui gli uomini occupano una posizione di contorno e restano relegati sullo sfondo.

 

“Ruth” –Elliot- euro 22,00

Fu pubblicato nel 1853 e all’epoca destò un certo scandalo nella società vittoriana per i temi trattati.
E’ la storia della giovane orfana Ruth che si mantiene facendo la sarta, e conduce una vita umile, onesta e laboriosa.
Le cose cambiano quando conosce il nobile Henry Bellingham dal quale avrà un figlio illegittimo. Finisce così per diventare una “fallen woman” ovvero una donna perduta ai margini del consesso sociale.
Il romanzo non era ancora stato tradotto in italiano e il merito di questa operazione va alla casa editrice Elliot, che ci fa conoscere un romanzo di grande impegno sociale.

“Mogli e figlie” -editore Jo March- euro 19,00

Iniziò ad essere pubblicato a puntate nel 1864 sulla rivista “Cornhill Magazine” però rimase incompiuto. Ambientato nel villaggio di Hollingford e nei salotti della buona borghesia e della nobiltà che viveva in dimore sontuose, narra le vicende di Molly Gibson.
Mette a confronto le vite di due giovani donne, Molly e Cynthia, dai caratteri opposti. Una sensibile e generosa, l’altra frivola ed esuberante; la vita le ha fatte incrociare con le seconde nozze tra i rispettivi genitori.
Il lettore segue soprattutto l’eroina Molly; i suoi tentativi di crescere formandosi una personalità indipendente, capace di destreggiarsi tra sentimenti, forza di volontà e rigidi schemi sociali.

Esplosione di violenza in Lungo Dora, cassonetti in mezzo alla strada

Esplosione di violenza lungo le sponde della Dora all’altezza di Ponte Carpanini. I gestori di bar e negozi si sono chiusi nei locali impauriti e hanno chiamato le forze dell’ordine che stanno accorrendo.
Non si conoscono nè il motivo, nè l’identità dei coinvolti nella vicenda. Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7, ci ha dichiarato: “Chiediamo che i controlli delle forze dell’ordine effettuati in queste settimane possano proseguire per debellare lo spaccio di droga”.
LB

Soccorsa famiglia con bimbo: si erano persi nei boschi per vedere la Sacra di San Michele

Una famiglia di escursionisti con un bimbo si è persa nei boschi del Colle Braida, lungo il sentiero che da Valgioie va alla sacra di San Michele, tra le valli Sangone e Susa. Una volta calata l’oscurità, ieri verso sera, gli escursionisti si sono trovati in una zona impervia e hanno chiesto soccorso. Sono giunti i vigili del fuoco volontari di Avigliana e il nucleo saf (speleo-alpino-fluviale) di Torino. La famiglia è stata messa in salvo e accompagnata al parcheggio dove avevano lasciato l’auto.

Per non dimenticare padre Dall’Oglio. Il Film: The conference of the birds

Il Centro Federico Peirone, il Torino Film Festival e l’Associazione Amici di Deir Mar Musa presentano

Anteprima del Torino Film Festival, martedì 22 novembre ore 20,30, sala 3 cinema Massimo, Torino

Intervengono : il regista Shahab Kermani, Sr Friederike, monaca della comunità di Deir Mar Musa, Immacolata Dall’Oglio, sorella di padre Dall’Oglio

Dietro la storia raccontata dal Film si staglia la figura di padre Paolo Dall’Oglio, il religioso italiano , scomparso a Raqqa in Siria il 29 luglio 2013, che fondò nei primi anni Novanta la comunità di Al- Khalil , più nota col nome di Deir Mar Musa,  il monastero Incastonato tra le montagne deserte del Qalamun, in Siria, da lui restaurato. Un magnifico “nido d’Aquila” sulla piana arida di Nebek. Una comunità fondata da padre Dall’Oglio nell’orizzonte particolare di vivere l’armonia islamo-cristiana.

Il film

Durante la guerra civile siriana, alcuni monaci e monache della comunità siro-cattolica di Al-Khalil  in fuga dal convento  Deir Mar Musa in Siria hanno trovato una nuova casa nel loro monastero “fratello”  di Deir Mar Maryiam nella città di Sulaymaniyah, nel Kurdistan irakeno.

Qui hanno accolto molte famiglie in fuga dall’Isis che aveva occupato la piana di Ninive , abitata da molte famiglie cristiane.  Come uno dei diversi programmi ospitati dalla comunità, i partecipanti mettono in scena un’opera teatrale sulle basi del poema “La conferenza degli uccelli” del mistico islamico Farid ud Din Attar ( XII secolo) , intrecciando le allegorie del poema con le proprie esperienze personali. È l’estate 2017. L’ISIS è in ritiro . Sono gli ultimi giorni in comunità per questo popolo di origini e credenze diverse, che condivide la vita quotidiana nel piccolo roseto. Il film ci presenta la vita quotidiana nel monastero intrecciata con la preparazione dell’opera teatrale.

Il titolo è tratto direttamente dal Corano , 27:16 , dove si dice che Sulayman ( Salomone ) e Dāwūd ( Davide ) abbiano imparato la lingua, o il linguaggio, degli uccelli ( manṭiq al-ṭayr). Nel poema, gli uccelli del mondo si riuniscono per decidere chi sarà il loro sovrano, poiché non ne hanno. L’ upupa , la più saggia di tutte, suggerisce di trovare il leggendario Simorgh . L’upupa guida gli uccelli, ognuno dei quali rappresenta una colpa umana che impedisce al genere umano di raggiungere l’illuminazione.

Prima del film viene trasmesso un videoclip dello stesso regista sulla protesta delle donne iraniane.

Costo del biglietto 6 Euro

( il film è sottotitolato in Italiano)

Malamovida: 56 locali controllati, 12 sanzionati

Nella notte di domenica, hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”. L’attività si è concentrata in Piazza Vittorio Veneto, via Matteo Pescatore, Piazza Santa Giulia oltre che nel quartiere San Salvario e nell’area del Quadrilatero Romano.

Complessivamente sono state controllati 56 locali, di questi ben 12 sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale. In zona Santa Giulia tre esercizi hanno violato il regolamento di Polizia Urbana per la tutela della tranquillità pubblica. Per le stesse ragioni sono stati sanzionati due bar di Piazza Vittorio Veneto; un terzo locale, invece, è stato sanzionato per la presenza di assembramenti che arrecavano disturbo ai residenti.

In zona San Salvario, invece, i locali sanzionati sono stati 5, tutti per la violazione della tutela della tranquillità pubblica. Uno di questi esercizi è stato anche sanzionato per occupazione di suolo pubblico. Quest’ultima sanzione è stata comminata anche un esercizio dell’area del Quadrilatero Romano, destinatario anche di provvedimento amministrativo per inquinamento acustico.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

Gallo (PD): “Nuovi ospedali in Piemonte: un iter lastricato di dubbi“

“La strada per arrivare ai fondi INAIL è lunga e incerta”.

“La Commissione Sanità, che avrebbe dovuto chiarire le intenzioni della Regione Piemonte sui sei nuovi ospedali che dovranno essere realizzati in Piemonte nei prossimi anni, ci ha lasciato tanti dubbi e nessuna certezza. L’Assessore alla Sanità, infatti, ha annunciando che ogni Asl, in base alla propria capacità di indebitamento, partirà con la progettazione solo preliminare delle sei strutture previste e, qualora non avesse possibilità di farlo, la Regione interverrà, attingendo ai 30 milioni di euro stanziati nella Variazione di Bilancio. Non sappiamo, quindi, come e se effettivamente si sarà in grado di procedere al completamento dell’iter progettuale che consentirebbe di accedere, successivamente, ai fondi INAIL e, quindi, al ristoro delle spese di progettazione. Un percorso lungo e lastricato di incognite!” dichiara il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Quanti interventi andranno effettivamente avanti? Dopo la progettazione preliminare, infatti, il secondo step sarà, ancora una volta, determinato dalla capacità di indebitamento delle Asl, sulla quale non abbiamo informazioni. O meglio sappiamo che ci sono ASL con capacità di indebitamento maggiore di altre, ma non possiamo contare su dati precisi. Qualora le ASL fossero in difficoltà, interverrebbe ancora la Regione, attraverso l’indebitamento. L’unica certezza che, al momento abbiamo, è che avevamo ragione noi, nell’affermare i 30 milioni stanziati nella Variazione di Bilancio non bastano per arrivare alla conclusione dell’iter di progettazione di tutte le strutture. Ci troviamo soltanto al primo di una serie di step e non sappiamo se effettivamente le risorse ci permetteranno di vedere realizzati tutti gli ospedali che i cittadini piemontesi attendono” prosegue Gallo.

“La nostra preoccupazione è molto forte – conclude il Presidente Pd – anche sul tema dell’equilibrio complessivo del bilancio sanitario “.