Sta bene Sofia Napolitano la 20enne torinese di cui si erano perse le tracce da lunedì 15 settembre, La ragazza ha pubblicato un video sui social per rassicurare chi la stava cercando. La sua famiglia aveva chiesto di condividere la sua foto per ritrovarla, e ipotizzava che fosse fuggita con un ragazzo colombiano conosciuto tramite un’amica. La ragazza dice nel video «Sono con il mio fidanzato Dwight, non mi sta succedendo niente. Sto benissimo.In famiglia non stavo bene». E spiega che i suoi genitori erano contrari alla relazione con il suo ragazzo. Da qui i dissidi che l’hanno portata ad allontanarsi da casa.
“Oltre la disabilità – voci e visioni per il futuro”
La Fondazione Educatorio della Provvidenza organizza una conferenza
La Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS invita alla conferenza sul tema della restituzione dei risultati del Centro Estivo Inclusivo 2025 “Oltre la disabilità – voci e visioni per il futuro” , in programma mercoledì 24 settembre prossimo dalle ore 9 alle ore 12 presso la sede della Fondazione, in corso Trento 13, Torino. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sul progetto e aprire un confronto costruttivo con la comunità, e annunciare l’avvio di un nuovo servizio a sostegno dei cargiver: uno sportello d’ascolto per le famiglie nato dal confronto con i genitori stessi. Parteciperanno, tra gli altri, Carlo Majorino, Presidente della Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS; Carlotta Salern, assessora alle Politiche Educative, Giovanili, Rigenerazione urbana delle periferie di Torino; Paola Casacci, direttore della Fondazione della Provvidenza; Giampiero Leo, consigliere d’indirizzo della Fondazione CRT; Chantal Balbo di Vinadio, coordinatrice della quarta sezione Commissione Circoscrizione 1; Anna Maria Cilento, referente progetti e accessibilità culturale della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Chiara Teolato, direttrice della Reggia di Venaria; Davide Nicco, Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e Silvio Magliano, Presidente Gruppo Lista Civica Cirio, Presidente Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale. Inserito nel programma “La cultura che cura, il Centro Estivo Inclusivo si basa su un approccio educativo personalizzato, reso possibile grazie al lavoro di una équipe qualificata e formata da ANFFAS Piemonte, partner strategico dell’iniziativa. Il progetto è stato realizzato con i contributi della Circoscrizione 1 e 8 della Città di formata il sostegno della Fondazione CRT. Nell’ambito de “Il mio posto nel mondo”, che ha offerto a 10 mila bambini e bambine in situazione di fragilità socioeconomica, e bisogni educativi speciali, un’estate all’insegna della crescita e del benessere.
Info: comunicazioni@educatoriodellaprovvidenza.it
Mara Martellotta

Alla Tenuta ‘Lago dei Salici’ il 26 Settembre. Biglietti su www.ticket.it. Aperta anche la prevendita telefonica.
Aperta la prevendita telefonica per facilitare l’accesso anche ai meno tecnologici all’anteprima nazionale del tour-evento ‘Stasera…che sera! 50th Celebration’ che partirà Venerdì 26 Settembre alle ore 21.30 dalla Tenuta ‘Lago dei Salici’ di Caramagna Piemonte (CN), a un passo da Torino, Cuneo e Asti.
Oltre a poter acquistare online i biglietti sul sito www.ticket.it, da questo momento e fino al giorno del concerto si potrà chiamare tutti i giorni 7 su 7 in orario d’ufficio dalle 9.00 alle 18.30 il numero 3297811407 che fornirà istruzioni per facilitare la prenotazione dei posti e garantirsi così l’accesso allo spettacolo con la possibilità di abbinare anche la cena prima dello show a un prezzo ridotto, proprio come già accade anche per chi prenota sul web.
Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale, grandi protagonisti dell’evento, puntano infatti sulla Provincia Granda al confine con Torino per celebrare un anniversario degno di nota in ogni senso: culturale e musicale insieme.
I due celebri e stimati artisti – ex Matia Bazar entrambi, e fra i volti più iconici e riconoscibili della storia della band ligure – festeggiano infatti, con un tour-evento nazionale che partirà venerdì 26 settembre alle ore 21.30 dalla Tenuta ‘Lago dei Salici’ di Caramagna Piemonte, proprio i 50 anni di ‘Stasera che sera’, primo grande successo internazionale del famosissimo complesso musicale (mezzo secolo di vita anch’esso quest’anno esatto) che in passato li ha visti grandi protagonisti entrambi in due formazioni diverse.
Carlo Marrale dal 1975 al 1993, fondatore della prima ora e coautore di tutte le maggiori hit del gruppo, ex chitarrista ed ex storica voce maschile, ha vinto con loro Sanremo nel 1978 con ‘E dirsi ciao’.
Silvia Mezzanotte, invece, entrata nella band nel 1999 dopo Laura Valente (moglie di Pino Mango) e rimasta a fasi alterne fino al 2016, è salita con i Matia ben 4 volte in gara all’Ariston (vincendo un primo e un terzo posto). Indistintamente con Antonella Ruggiero, l’altra voce storica del gruppo, la sola con lei ad averli riportati sul podio del ‘Festival della Canzone Italiana’ nel 2002 con ‘Messaggio d’amore’, hit firmata da Piero Cassano e Giancarlo Golzi (che scelse proprio Silvia come solista della band, e cui era legatissimo da un rapporto umano e professionale di vera fratellanza).
Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte saranno accompagnati sul palco da una strepitosa band di ottimi musicisti e hanno puntato sull’incanto della location ‘Lago dei Salici’ di Caramagna Piemonte per il debutto nazionale della loro nuova tournée insieme che toccherà i maggiori teatri italiani (21/11 Montecatini, 11 Gennaio Marano di Napoli, 16 Gennaio Foggia e via dicendo): ma solo dopo aver inaugurato il 26 settembre sera con la loro musica senza tempo l’inedita ‘Area Concerti’ da 1.200 posti, realizzata in occasione del 30° anniversario dell’event center per matrimoni fondato nel 1995 dalla coppia di imprenditori saviglianesi Domenico Pautassi e Giovanni Riggio.
A condurre e introdurre la serata Maurizio Scandurra, giornalista e opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, e Giovanni Riggio, il frizzante ‘Capitano’ del ‘Lago dei Salici’ pronti insieme a regalare momenti di intrattenimento e simpatia al grande pubblico.
Quando lo sciopero fa “clic”
FRECCIATE
Il diritto di sciopero è sacrosanto. Non si tocca. È uno dei pilastri della democrazia, ed è costato sacrifici che nessuno ha il diritto di dimenticare. Ma, proprio perché è un diritto prezioso, non dovrebbe essere svilito in abitudini che finiscono per screditarlo.
Una domanda, allora: perché mai gli scioperi, con una costanza quasi matematica, si concentrano al venerdì o al lunedì? Sarà un caso, certo. Ma il sospetto che servano più ad allungare il weekend che a difendere i diritti dei lavoratori viene spontaneo, e non soltanto al borghese brontolone.
E ancora: è normale che dall’inizio dell’anno se ne contino quasi cento? E che molti non abbiano neppure a che fare con le condizioni salariali o contrattuali degli italiani, ma con vicende geopolitiche mondiali, dalle guerre in Medio Oriente al clima globale? Tutto nobile, tutto legittimo. Ma a forza di scioperare per tutto, non si rischia di togliere forza e credibilità proprio a chi sciopera per davvero, per paghe troppo basse o per turni impossibili?
Lo sciopero è un’arma pacifica. Ma un’arma usata troppo spesso si scarica. E allora, quando servirà davvero, rischia di fare solo “clic”.
Iago Antonelli
Una mostra da vedere nelle sale di Villa Casalegno a Pianezza
Un’estate impegnativa ma immancabilmente ricca di soddisfazioni quella della pittrice Ines Daniela Bertolino. Una prima collettiva nelle sale della Biblioteca Civica di Carignano, curata da chi scrive queste note, poi altre due ad Avigliana e Chieri, a fine agosto il successo di “Flores et arbores”, una bella personale all’interno del castello dei Della Rovere a Vinovo, adesso – sino al 5 ottobre – ancora una personale nelle sale di Villa Casalegno a Pianezza (via al borgo 2), “…bisbigliano i nidi nell’ombra”, non soltanto ancora una volta la poetica di un sogno, con soggetti e con il tema della Natura che le sono cari ma bensì un omaggio alla città alle porte di Torino che la ospita, con le facciate delle sue ville antiche, villa Casalegno o villa Leumann, dove pare che il tempo si sia fermato – dove ti pare di intravedere ancora gli abiti lunghi e gli affanni delle servente e i giochi dei bambini come le ombre che le hanno attraversate -, gli squarci delle stradine ombreggiate, con le scalinate appartate e gli angoli esterni delle chiese, i piccoli arbusti che s’arrampicano lungo le pareti delle case. Una mostra che è il corollario a quello stendardo che Bertolino ha creato, quest’anno, in occasione del Palio dij Semna-Sal, che si corre la terza domenica di settembre, nelle vie che circondano il borgo antico: uno stendardo preparato a ricordare il sacrificio eroico della popolana Maria Bricca, che nel 1706 corse a liberare il piccolo paese e la comunità dall’assedio delle truppe francesi che si erano insediate nel castello.
Una trentina di lavori, di differenti dimensioni, piccoli acquerelli e acrilici come ampie tele che racchiudono la medesima tecnica e che derivano da vecchie lenzuola, trattate in precedenza e pronte per essere ricoperte di colori. Non ultimo quel profondo blu – acuto, disseminato per macchie, sparso a invadere le superfici, che in altre occasioni ha già circondato piccoli animali, tronchi nodosi o paesaggi invernali, filari ricoperti dalla neve (i paesaggi della Langa) o rose solitarie o balconi magnificamente fioriti, spazi di Storia come la Mole o la Sagra di San Michele: oggi inconfondibile sfondo di alberi, di merli e di capinere, scriccioli e pettirossi, abbondantemente mescolato al verde dei prati e dei giardini, ombra poggiata dal sole sulle tante costruzioni oppure quella dell’imbrunire che invade gli spazi cittadini – che pare ormai essere la costante, la cifra distintiva dell’artista. Oggi l’artista guarda al nido, piccolo spazio che “ci parla della fragilità e ciclicità dell’esistenza, ci ricorda la crescita e il perpetuo rinnovamento della vita”, lo esplora in quei tratti finissimi e concentrici, nell’intessitura degli esili rami, esplora i colori degli uccelli, squillanti, vivissimi, i piumaggi che paiono un raffinato intarsio, i cinguettii per noi silenziosi e le posizioni, precisamente osservate, sui rami, a cui difficilmente abbiamo badato.
Leggiamo, sotto un nuovo sguardo, il paesaggio, ne guardiamo con attenzione i particolari e la tranquillità, il riposo che circonda le cose, animate e no, ci sentiamo spinti ad abbracciare una nuova filosofia. Un nuovo modo di percepire, di cogliere e di fare nostro questo ambiente per cui troppe volte si vocifera per frasi fatte: non è soltanto la tecnica, ormai cresciuta negli anni di professione e pronta a elevarsi visivamente ancora, a catturare lo sguardo di chi visita questa, come ogni altra, mostra di Bertolino ma è il nostro intimo ad ammirare la semplicità e i messaggi, le suggestioni che da queste opere nascono, il sentimento del tempo e delle cose, le intensità e le morbidezze, le trasparenze e le sonorità cromatiche, l’importanza che ogni più piccola creatura viene a possedere come la propria momentanea sospensione, tra il tempo e il luogo, la morbidezza di tratto che rispecchia un carattere, un atteggiamento, un modo gentile di porsi della pittrice al suo pubblico.
Gli orari di apertura della mostra sono: 19 e 26 settembre ore 15,30 – 19; nei giorni 14 – 20 – 21 – 27 – 28 settembre e 4 e 5 ottobre dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,00.
Elio Rabbione
Nelle immagini, alcune opere di Daniela Bertolino esposte nella mostra “…bisbigliano i nidi nell’ombra”.
Il docufilm che racconta il mondo del “Circo Contemporaneo” italiano
Giovedì 25 settembre, ore 19
Per il grande Fellini era “lo spettacolo della vita”, mentre Oscar Wilde sosteneva con buone ragioni che “per mettere alla prova la realtà dobbiamo vederla sulla fune del circo”. In bilico su insidiosi baratri che un po’ t’attraggono, ma in assoluto equilibrio (fisico e mentale) per non esserne fagocitati. Che meraviglioso spettacolo il Circo! Vera “metafora della vita”. Anch’esso, però, in piena evoluzione e trasformazione. Per i tanti “aficionados”, dagli adulti ai più piccini (con tanto di naso all’insù, bocca aperta e occhi sgranati), è, per questo, davvero imperdibile l’Anteprima di “Sospesi”, il primo docu-film “che racconta, con uno sguardo corale e appassionato, in un viaggio da Nord a Sud, il mondo del ‘Circo Contemporaneo’ italiano: le sue poetiche, le sue pratiche e i suoi protagonisti”. In concorso al “Torino Underground Cinefest”, il film è prodotto dalla torinese Cordata F.O.R. (Rete che mira a riconoscere il valore del Circo Contemporaneo in Italia e all’estero, producendo gli spettacoli delle Compagnie Fondatrici e aiutando lo sviluppo di progetti emergenti) in co-produzione con “Flash Future”, il sostegno del “MiC – Ministero della Cultura” e di “Film Commission Torino Piemonte”, in collaborazione con “Quattrox4” e con il contributo di “Play Juggling”.
L’appuntamento è per giovedì 25 settembre, alle 19, al CineTeatro “Baretti”, in via Giuseppe Baretti 4, a Torino.
Firmato da Luca Quaia (fotografo, regista e sceneggiatore impegnato nel Teatro Contemporaneo) e Francesco Sgrò (fondatore a Torino nel 1998 della Scuola di Circo “Fuma che ‘nduma”, nonché direttore artistico dal 2012 al 2018 della “Scuola di Circo Flic” e “Grand Prix” al “Festival Mondial du Cirque de Demain” di Parigi nel 2024), “Sospesi” dà voce a oltre 30 protagonisti del Circo, figure di rilievo della scena artistica italiana ed europea: per realizzarlo sono stati percorsi 7mila chilometri ed è stato necessario un anno di lavorazione, tra riprese e uno di post-produzione.
“Le compagnie e gli artisti di cui parliamo – spiega Francesco Sgrò – hanno deromanticizzato il mito della libertà ed hanno rimesso il Circo in gioco trasformandolo in un ‘atto sociale e politico’. Una storia fatta da uomini e donne che non provengono da famiglie circensi, che hanno deciso di arrivare al Circo dopo una carriera nel teatro, nella danza oppure dopo una laurea in filosofia”.
Detto in soldoni. Negli ultimi vent’anni anni il Circo Contemporaneo italiano, al pari che in altri Paesi, in primis la Francia, ha conosciuto un fervore artistico e creativo che ha coinvolto migliaia di persone e che ha dato vita ad un nuovo modo di pensare, insegnare e fruire l’“arte circense”, non più legata all’immaginario felliniano (forse oggi un po’ fuori tempo massimo) dei Circhi “Orfei” e “Togni” e delle grandi famiglie circensi, fatto di acrobati, clown con nasi rossi e scarpe grosse, trapezisti volteggianti, animali addomesticati e via dicendo.
Ancora gli Autori: “‘Sospesi’ racconta, per la prima volta, con uno sguardo d’insieme, il mondo della ‘nouvelle vague’ del Circo Contemporaneo, con le sue poetiche, le sue pratiche e i suoi protagonisti. Uno sguardo dall’interno capace di cogliere le sfumature e, al contempo, di divulgare i caratteri salienti di questo movimento che non ha precedenti e ha rinnovato la realtà del Circo in Italia da Nord a Sud, conquistando nuovi pubblici e ispirando una nuova generazione di ‘performer’ cresciuti all’interno di un nuovo circuito fatto di Scuole, Festival e spazi dedicati a quest’arte in piena trasformazione”.
Ingresso 4 euro. Biglietto su https://filmfreeway.com/TUCFEST/Tickets
- m.
Nelle foto: immagini da “Sospesi” (Ph. Luca Quaia)
Indagine UniSalute Nomisma sugli animali domestici
Gli animali domestici sono sempre di più parte integrante delle famiglie torinesi, con quasi due su tre, il 64% che ne hanno almeno uno.Ma quanto pesano sul bilancio familiare? La nuova indagine UniSalute-Nomisma per l’Osservatorio Sanità si concentra proprio su questo,in particolare sui costi relativi alla gestione della salute del proprio pet.
Per gli animali domestici a Torino la spesa è in media di 85 euro al mese, per un totale superiore ai mille euro l’anno. Quasi la metà della spesa riguarda la salute, con l’89% dei torinesi che ha portato il proprio cane o gatto dal veterinario almeno una volta negli ultimi dodici mesi. Il 57% è interessato alle polizze pet, uno su sei ne ha già sottoscritta una.
Alimenti specifici, giochi, accessori, ma anche integratori, antiparassitari, farmaci. La cura degli animali domestici è diventata una voce importante nel bilancio familiare degli italiani e i torinesi non fanno eccezione.
Ma quanto si spende davvero per il proprio cane o il proprio gatto? E quanto interesse c’è per le assicurazioni dedicate? Sono alcune delle domande oggetto dell’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, realizzata in collaborazione con Nomisma, che ha esplorato il mondo del pet care nel capoluogo torinese. Secondo l’indagine il 64% dei torinesi possiede almeno un animale domestico, con una netta prevalenza di cani e gatti. Il legame affettivo è molto forte. Il 96% degli intervistati afferma di avere un rapporto molto stretto con il proprio amico a quattro zampe, con il 61% che si dichiara “ fortemente affezionato”.
Di conseguenza i pet lovers torinesi non badano a spese. Il campione intervistato spende mediamente 85 euro al mese per animale, ma oltre uno su quattro, pari al 26%, dichiara di dedicare un budget superiore a 100 euro al mese. Riportando l’esborso medio su 12 mesi, si arriva ad una somma superiore a 1020 euro l’anno per ogni cane o gatto, di cui quasi la metà (471 euro) relative a spese sanitarie. Si tratta di cifre significative superiori alla media nazionale, che si attesta intorno ai 900 euro l’anno, di cui 379 per la salute, ma evidentemente l’affetto incondizionato e la compagnia del proprio pet non hanno prezzo per i torinesi.
Figura centrale nella cura degli animali domestici è quella del veterinario.A Torino l’89% dei cani e gatti è stato portato in visita almeno una volta l’anno, e circa uno su sei, pari al 16%, almeno una volta ogni 2-3 mesi. A motivare le visite dal veterinario sono per lo più controlli di routine (75% dei casi), ma anche le vaccinazioni ( 54%) e la richiesta di consigli e informazioni (22%). Meno frequente l’intervento dello specialista per malattie croniche (19%) e operazioni chirurgiche (10%).
Alla luce del notevole impegno economico e di tempo necessario per la cura del proprio animale domestico, risultano sempre più diffuse le polizze dedicate. Il 57% dei torinesi dice di conoscerle bene e uno su sei (17%) ne ha sottoscritta una, con il 64% che si dichiara propenso a consigliarla ad amici e parenti. Tra chi non ha mai avuto una polizza pet, il 57% dichiara che potrebbe prendere in considerazione di sottoscriverne una.
Quattro torinesi su cinque ( 80%) si dichiara disposta a spendere per una polizza tra100 e 200 euro l’anno, mentre solo il 6% andrebbe anche oltre le 200 euro l’anno per una polizza pet. Tra I servizi considerati più interessanti la possibilità di beneficiare di rimborsi completi (46%), tariffe agevolate (40%), la reperibilità del veterinario 24 ore su 24 ( 20%) e sempre il 20% visite e servizi a domicilio.
Mara Martellotta
19-25 settembre 2025
VENERDI 19 SETTEMBRE Venerdì 19 settembre Venerdì 19 settembre
SABATO 20 SETTEMBRE Sabato 20 settembre ore 11:30 Il dialogo tra Chiara Bertola e Giuseppe Gabellone sarà l’occasione per approfondire la poetica dell’artista, in un confronto sulla capacità delle opere d’arte di trasfigurare lo spazio espositivo, ridefinendone la percezione e l’atmosfera. Le opere si fanno agenti di una metamorfosi silenziosa, capaci di generare nuove realtà spaziali e di riscrivere il senso stesso del luogo. PALAZZOIRREALE si distingue nel panorama artistico per la sua capacità di intrecciare arte, cultura e storia in un dialogo profondo con la realtà architettonica e il territorio. Al centro del progetto vi è la costruzione, nel tempo, di una collezione permanente composta dalle opere degli artisti coinvolti, ciascuna ispirata al luogo e al suo contesto. Non solo spazio espositivo ma polo culturale capace di oltrepassare i confini fisici dell’edificio e restituire al Monferrato un progetto di valore, in grado di riaccendere l’attenzione su questi luoghi straordinari. Info: PALAZZOIRREALE – Via Luigi Bosca, 2 Canelli (AT) 14053
DOMENICA 21 SETTEMBRE Domenica 21 settembre ore 11 e 15 Domenica 21 settembre ore 15 e 16:30
LUNEDI 22 SETTEMBRE Da lunedì 22 settembre a lunedì 6 ottobre
GIOVEDI 25 SETTEMBRE Giovedì 25 settembre ore 18
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“Contro i luoghi comuni”: le Giornate della Legalità
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“Contro i luoghi comuni” è il tema della terza edizione delle Giornate della Legalità – Spazi aperti in luoghi chiusi, che si svolgerà a Torino da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025, con oltre 50 ospiti e più di 40 appuntamenti nei tribunali, nelle caserme, nelle carceri, in università e nei teatri cittadini. Al centro della nuova edizione sarà il dibattito su come decostruire stereotipi e semplificazioni e su come combattere i luoghi comuni, capaci di ostacolare la conoscenza, alimentare discriminazioni e offrire terreno a chi cerca di giustificare la violenza. Un invito a smontare i pregiudizi e le false credenze che spesso minano la percezione del diritto e della giustizia.
“Le Giornate della Legalità – dichiara l’assessore alla Legalità Marco Porcedda – sono un momento fondamentale di riflessione e di confronto sul valore delle regole, dei diritti e delle responsabilità che stanno alla base della convivenza civile. La legalità è un patrimonio collettivo, che riguarda la vita quotidiana di tutti noi e si costruisce con i piccoli gesti e le scelte di ogni giorno. Iniziative come questa, aperte a cittadini, scuole, associazioni e istituzioni, hanno un valore straordinario: rendono la città non solo più consapevole, ma anche più forte e coesa”.
“Con la nuova edizione di Giornate della Legalità la cultura si fa ancora una volta strumento di crescita civile e democratica – dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia –, aprendo spazi di confronto e di libertà e rafforzando, contrastando i pregiudizi e rafforzando il senso di comunità. La legalità arriva anche nelle piazze grazie a Portici della Legalità e al Bibliobus delle Biblioteche civiche, con la Biblioteca della Legalità BILL, restituendole la sua dimensione più autentica: quella di un bene comune che appartiene a tutte e tutti e che ognuno di noi è chiamato a custodire e a praticare”. Giornate della Legalità è un’iniziativa della Città di Torino, realizzata da Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno di Fondazione CRT e Camera di commercio Torino, sponsor Gruppo Iren e Banca Etica, con il patrocinio dell’Università di Torino e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, in collaborazione con Biennale Democrazia, Torino Futura, Turismo Torino e provincia e GTT.
Il ricco palinsesto 2025 coinvolgerà oltre 50 ospiti, tra cui figure di spicco del panorama culturale, giuridico e giornalistico come la sociologa Chiara Saraceno, il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, la storica e scrittrice Benedetta Tobagi, il giornalista e podcaster Pablo Trincia, la storica Vanessa Roghi, il filosofo Tommaso Greco, lo scrittore Carlo Greppi e Ugo Biggeri, tra i fondatori di Banca Etica. Saranno inoltre protagonisti l’avvocato Nicodemo Gentile, l’avvocata e rappresentante del Centro Antiviolenza Telefono Rosa Piemonte Anna Ronfani, la giornalista Donatella Stasio, la scrittrice e giornalista Simonetta Fiori, la giornalista Eliana Di Caro, la giornalista e scrittrice Sabrina Pisu, la sociologa Valentina Goglio, il curatore di Biennale Tecnologia e di Prometeo Tech Cultures Guido Saracco, il giornalista Alessandro Trocino e molti altri ancora.
“È un grande onore per me curare anche quest’anno il programma delle Giornate della Legalità – dichiara Valeria Marcenò, Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, Direttrice del Laboratorio dei diritti fondamentali e Curatrice scientifica della manifestazione –. È per me il terzo anno, e ogni volta sembra impossibile trovare temi nuovi da affrontare. Poi, però, arrivano come un fiume in piena. Per Contro i luoghi comuni è stato così. L’idea è nata dalla consapevolezza dei numerosi stereotipi che riempiono il nostro modo di pensare e la nostra quotidianità, e dalla esigenza di voler provare a decostruirli, a smontare quelle semplificazioni che offrono visioni distorte della realtà, che ostacolano la conoscenza, e che spesso alimentano le discriminazioni. Non ce ne rendiamo conto, ma sono davvero tanti”.
Ad aprire la rassegna, giovedì 2 ottobre alle ore 10 nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia, sarà il dialogo È stato solo un raptus. L’evento inaugurale, organizzato in collaborazione con la Fondazione Giulia Cecchettin, sarà rivolto alle scuole, con interventi artistici e musicali sul tema della violenza di genere. Altri appuntamenti da non perdere saranno la lettura teatrale La storia la fanno solo gli uomini, giovedì 2 ottobre alle ore 19.30 a Palazzo Birago, a cura di Compagnia PianoInBilico; il racconto-performance A sangue freddo, sabato 4 ottobre alle ore 21 al Teatro Valdocco, in cui Pablo Trincia guiderà il pubblico alla scoperta del capolavoro di Truman Capote e del successo del crime podcast. Riservata ai detenuti della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno sarà invece, venerdì 3 ottobre alle ore 10, la lectio di Gustavo Zagrebelsky dal titolo Se sono lì, è perché se lo sono meritato.
Un’attenzione particolare sarà dedicata a scuole, bambine e bambini, famiglie e giovani, con laboratori e iniziative dedicate quali il Bus della Legalità – Kids in collaborazione con GTT, il laboratorio di scrittura collettiva nei luoghi della legalità realizzato dall’associazione Babelica con Matota Festival, i laboratori curati dall’Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nell’ambito della rassegna, che anche quest’anno si svolgerà in concomitanza con Portici di Carta, sarà realizzata l’iniziativa Portici della Legalità, pensata per discutere con il pubblico a partire dai libri e offrire spunti di riflessione sul tema della legalità. Gli incontri saranno legati da un unico fil rouge, Ogni personale è politico, dando vita a un ciclo che intende collegare ogni storia individuale a una dimensione sociale più ampia, perché nessuna vicenda è solo privata e le esperienze personali parlano sempre anche della comunità a cui appartengono. Anche quest’anno sarà possibile consultare e prendere in prestito volumi tematici dalla Biblioteca della Legalità BILL, ospitata dal Bibliobus delle Biblioteche Civiche Torinesi.
Le Giornate della Legalità si confermano un progetto corale, arricchito dal contributo di istituzioni e realtà che ne condividono i valori. La Camera di Commercio di Torino rinnova il proprio sostegno e parteciperà attivamente alla programmazione non solo come sede, ma anche con l’incontro Le mafie vivono solo di traffici illegali, aperto anche alle scuole. L’appuntamento restituirà il lavoro della Consulta per la Legalità, istituita dalla stessa Camera, e affronterà l’attualità del fenomeno mafioso e le sue nuove forme di presenza nella società.
L’edizione 2025 dà il benvenuto a nuovi sponsor e partner – Fondazione CRT, Gruppo Iren e Banca Etica – che affiancheranno la Città di Torino nell’impegno per diffondere una cultura della legalità e della cittadinanza attiva. Banca Etica parteciperà al palinsesto con due appuntamenti dedicati a fisco e giustizia economica: la presentazione del libro di Ugo Biggeri, nell’incontro I soldi fanno la felicità nell’ambito di Portici della Legalità, che inviterà a riflettere sul rapporto tra denaro, etica e benessere collettivo, e il dialogo L’usura è un fenomeno marginale, realizzato con l’Agenzia delle Entrate – Direzione regionale Piemonte e Libera Piemonte, per approfondire un fenomeno sommerso che colpisce famiglie, imprese e comunità locali. Si ringrazia inoltre la Cantina Garesio per il contributo alla realizzazione della presentazione del programma.
La rassegna sarà anche l’occasione per creare nuovi “spazi aperti in luoghi chiusi”, come recita il titolo della rassegna, trasformando luoghi normalmente chiusi al pubblico in spazi di dialogo che accolgono la cittadinanza. Tra questi, l’Aula Magna del Tribunale di Torino, la Fondazione Fulvio Croce, la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, il Comando dei Carabinieri della Regione Piemonte e Valle d’Aosta, il Comando della Guardia di Finanza Piemonte e Valle d’Aosta, l’Agenzia delle Entrate, la Corte dei Conti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le sedi di molte altre istituzioni.
La manifestazione si arricchisce inoltre con il palinsesto di Legalità IN+, che valorizza i progetti vincitori della terza edizione del Bando Bruno Caccia, dedicato alla promozione della responsabilità etica e civica tra le giovani generazioni.
Alla realizzazione del programma di Giornate della Legalità collaborano numerosi soggetti del territorio, che svolgono un ruolo cruciale di sensibilizzazione sulle tematiche connesse alla legalità: Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione territoriale Piemonte e Valle d’Aosta, Agenzia delle Entrate – Direzione regionale Piemonte, Associazione Acmos, Associazione culturale Avvalorando, Associazione Babelica, Associazione Libera Piemonte, Associazione Orme, Banca Etica, Biblioteche Civiche Torinesi, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, Camera di commercio Torino, Carabinieri – Comando legione Piemonte e Valle d’Aosta, Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, CCO – Crisi Come Opportunità, Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Coordinamento Istituti Culturali del Piemonte, Corte dei Conti del Piemonte, Festival dell’Accoglienza, Fondazione 1563, Fondazione dell’Avvocatura torinese Fulvio Croce, Fondazione Filippo Burzio Torino, Fondazione Giulia Cecchettin, Freedhome, Guardia di Finanza – Comando regionale Piemonte e Valle D’Aosta, Invasioni Creative, Libera Piemonte, Matota Festival, Ordine degli avvocati di Torino, Pastorale Migranti – Distretto Barolo, Palazzo Madama, Portici di Carta, Prefettura di Torino, Torino Capitale Europea della Cultura 2033 – Città candidata, Trame Festival, UIEPE – Ministero della Giustizia.
Giornate della Legalità è anche online, attraverso due canali di comunicazione: il sito www.giornatedellalegalita.it, con il programma completo e tutte le novità dell’edizione 2025, e la pagina Instagram @giornate_della_legalita. |
Dopo l’osteria, Andrea Politano e sua moglie Martina aprono, nel cuore del centro storico di Chieri, a due passi da Torino, “Il pastificio del Cenacolo”, una bottega di un tempo con tutte le caratteristiche della contemporaneità. Questo nuovo pastificio nasce dalla passione di Andrea e Martina, già a capo dell’osteria “Il Cenacolo”, un’osteria moderna dall’ambiente unico e dalla cucina sincera, improntata al territorio e alla creatività. Qui, il cuore dei menù ideati da Andrea Politano, chef autodidatta, e presentati con delicatezza da sua moglie Martina, è sempre stata la pasta fresca in tutte le sue forme. Grande passione di Andrea, la pasta fresca dell’osteria il Cenacolo viene rielaborata di volta in volta per esaltare ripieni e condimenti stagionali. Ci sono i tradizionali agnolotti e tajarin, ma anche, nelle versioni più creative, gli agnolotti alla Norma, alla borragine, alla ricotta e al tartufo nero, e poi, su prenotazione, capasanta e porcini, gorgonzola e pere, coniglio di Carmagnola, olive e tante altre proposte creative e originali.
Dal successo di questa formula è nata l’idea di aprire un laboratorio con vendita al pubblico di tutte le specialità preparate quotidianamente da Andrea, accompagnate da una selezione di prodotti gastronomici provenienti dalle migliori realtà del territorio e da produttori d’eccellenza. Si tratta di un avamposto gastronomico che è la vetrina del racconto che Andrea e Martina propongono ogni giorno nel loro ristorante, attraverso una narrazione fatta di ingredienti selezionati, amore per la cucina è attenzione ai dettagli.
Info: pastificio del Cenacolo- via Vittorio Emanuele 73 A, Chieri
Mara Martellotta