



Si sono accoltellati a vicenda oggi a Torino, in via Desana e sono rimasti feriti gravemente. I due uomini sono stati ricoverati all’ospedale Giovanni Bosco. Non si conoscono i motivi della lite. Sono intervenuti gli agenti di polizia e i soccorsi del 118.
Nato dal recupero di un vecchio casale del XVI-XVII secolo, è stato da sempre un punto
di riferimento storico per tutti i cittadini di Bossolasco. Molti di loro hanno una piccola
grande storia da raccontare legata a questo luogo, infatti era una cascina in cui hanno
lavorato la maggior parte delle loro famiglie e dei loro antenati. Dopo una lunga
ristrutturazione conservativa, oggi cambia abito e diventa un luogo di ospitalità di lusso,
che vuole ambire ad essere un punto di riferimento per questa meravigliosa zona del
Piemonte, un territorio che ha saputo attirare le attenzioni internazionali soprattutto grazie
ai suoi gioielli enogastronomici.
La firma di questo splendido progetto sono l’impegno e il cuore di Arianna Cefis, la
proprietaria. Un incontro casuale ed un amore a prima vista quello che lega Arianna e
questo angolo delle Langhe che è tornato a splendere grazie alla sua passione. Il
recupero di vecchie cementine di varie cascine piemontesi per i pavimenti, le terre armate
realizzate con i detriti dei lavori, arredi e ninnoli artigianali, tanti piccoli dettagli per una
struttura che, con la collaborazione e il lavoro solo di persone locali, ha mantenuto la base
originale. Oggi è completamente ristrutturata e trasformata in un relais dove il
buongusto, l’atmosfera, il piacere ed il relax siano elementi imprescindibili di ogni
momento della giornata.
Il Comune
Bossolasco è un piccolo comune del cuneense di nemmeno mille abitanti, posto a 800
metri di altezza, ma è conosciuto come il Paese delle Rose. Infatti, nei mesi di maggio e
giugno la fioritura di oltre 350 varietà pervade vie e vicoletti del centro storico, creando
un meraviglioso mix di colori e profumi che attira migliaia di turisti. All’interno della
struttura sono state piantate ulteriori 12 varietà di rose inglesi, ideali per adattabilità al
clima e all’altezza, accrescendo così ulteriormente il numero di varietà presenti in loco.
La Sostenibilità
Una visione di lusso sostenibile grazie a pannelli solari, al recupero dell’acqua piovana
per l’irrigazione, alla trasformazione degli scarti organici della cucina in compost per l’orto
e alla scelta di non aprire il relais nei mesi più freddi. Un approccio intelligente, anti-
spreco che non intacchi in alcun modo il comfort degli ospiti. Il perimetro è
completamente circondato da edera per far sì che con il tempo si crei un muro naturale
che si fonda con le vigne circostanti; attorno al grande giardino all’italiana costellato di
rose, sempreverdi e ortensie, si sviluppano invece tutte le aree di accoglienza del Relais.
CHIARA VANNINI
Venerdì pomeriggio, personale del Commissariato “San Secondo”, del Compartimento Polizia Ferroviaria, del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte” insieme a militari all’Arma dei Carabinieri della Stazione “San Salvario”, a personale della Guardia di Finanza, a dipendenti della Polizia Municipale sezione Centro-Crocetta, a Ispettori A.S.L. S.I.A.N. hanno effettuato un servizio di controllo ad Alto Impatto nell’area della stazione ferroviaria di Porta Nuova e zone limitrofe. Al servizio hanno preso parte anche unità cinofile della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Complessivamente l’attività ha portato:
ü all’identificazione di 268 persone;
ü al controllo di 4 esercizi pubblici;
ü all’emissione di 5 sanzioni amministrative per carenze igieniche per 4250 euro;
ü al sequestro di 11 grammi di hashish;
ü alla contestazione di 5 illeciti amministrativi per possesso di sostanza stupefacente;
ü all’arresto di una persona indiziata di spaccio di sostanza stupefacente,
ü alla denuncia in stato di libertà di due persone indiziate di tentato furto in concorso e porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Nello specifico, personale dell’Arma dei Carabinieri ha tratto in arresto, in via Morgari angolo via Madama Cristina, un uomo trovato in possesso di hashish ed eroina. Agenti della Polizia di Stato, invece, hanno denunciato in stato di libertà due persone che stavano tentando di rubare una bicicletta. Le segnalazioni del cane antidroga IRON, invece, hanno portato al sequestro di undici grammi di eroina e all’emissione di sanzioni per cinque persone trovate in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente, nelle aree interne ed esterne della stazione ferroviaria e di quelle della metropolitana.
Nel corso dell’attività, sono stati anche controllati 4 esercizi commerciali. Tra questi un ristorante di via Principe Tommaso è stato sanzionato per 2000 euro dagli Ispettori dell’ASL e 250 euro dalla Polizia Municipale. Venivano riscontrate condizioni igienico sanitarie pessime in diversi ambienti del locale, carenze tecniche e la mancata tracciabilità di alimenti. Ritenendo le condizioni oggettive di riscontrate ad alto rischio di contaminazione degli alimenti preparati per la somministrazione al pubblico, si decretava l’immediata sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni igieniche. Sempre per carenze igienico sanitarie, gli agenti ella Polizia di Stato hanno sanzionato per duemila euro un secondo esercizio comm1rciale.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. A Ricaldone si esibisce Francesca Michielin. A Canala d’Alba suona gratuitamente la PFM.
Martedì. A Fossano nell’auditorium Calvino-Paglieri, il gruppo JazzFaculty rende omaggio a Miles Davis.
A Saluzzo per “Occit’amo” suona la Bandabardò.
Mercoledì. Al Blah Blah si esibiscono gli Authority Zero. Al MAO è di scena l’artista indiana Arushi Jain. Nell’anfiteatro dell’Anima di Cervere (con replica il giorno dopo al forte di Bard), canta Giorgia.
Giovedì. Allo Ziggy suonano i Brujeria. All’Outlet Village di Mondovi arrivano gli Eiffel 65. Nell’auditorium di Fossano suona la Torino Jazz Orchestra diretta da Fulvio Albano per un tributo ad Armando Trovaioli. Al forte di Exilles si omaggia Chet Baker con il Fabrizio Bosso trio e la voce narrante di Massimo Popolizio.
Venerdì. Al Planetario di Pino Torinese si esibisce Boosta. Al parco della Zizzola di Bra Vinicio Capossela presenta le sue “canzoni urgenti” (il giorno dopo al forte di Bard).
Sabato. Al Blah Blah si esibiscono i Love Gang. Al El Paso suonano i T.S.O.L. con i Plastination. Comincia a Venaus “Alta Felicità” con Dub FX, Assalti Frontali , TUN, Sergio Berardo e Madaski., Fabrizio Rat e altri. Termina il “Due Laghi Jazz Festival” ad Almese con il flautista Jorge Pardo e con la pianista Stefania Tallini. Al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna suona il Banco del Mutuo Soccorso. A Guarene Filippo Cosentino suona in trio con il pianista Marc Copland.
Domenica. Al Gru Village di Grugliasco si esibisce il rapper Dargen D’Amico. Per “Occit’amo” aSampeyre arriva Biagio Antonacci. All’Alpe Lusentino suonano i Nomadi. Per “Alta Felicità” si esibiscono Dolcenera, Persiana Jones, Eugenio Bennato, i Sidi Wacho, Après La Classe. Per “Collisioni” nell’arena Parco Tanaro ad Alba è di scena Diodato.
Pier Luigi Fuggetta
SAPPE: “POLITICA HA CHIUSO OPG E SE N’E’ LAVATA LE MANI: DETENUTI PSICHIATRICI PIAGA DEL SISTEMA PENITENZIARIO”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Da alcuni giorni il carcere di Torino “Lorusso-Cutugno” sta vivendo momenti d’inferno per un detenuto con problemi psichiatrici che sta creando numerosi problemi alla sicurezza interna della struttura.
Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto sta avvenendo nel carcere di Torino: “La situazione è davvero critica per le continue intemperanze di un detenuto italiano di 26 anni, pugile, che tra l’altro ha ucciso un compagno di cella a calci e pugni. Negli ultimi giorni, l’uomo ha incendiato e distrutto la cella: ieri poi, dopo essere uscito dalla cella da una botola presente, ha divelto la porticina e incendiato e distrutto la piccola Sezione dei 41 bis. Il detenuto si porta alla calma solo con arrivo del 118 che somministra sedativi. È un soggetto molto pericolo. Mercoledì ha scagliato un pugno ad un medico, molto agile, ma ad aggravare il tutto è la ridotta presenza di personale di Polizia e soprattutto di un protocollo per poter gestire la situazione. Ieri sera, poi, ha rotto nella sezione tubi dell’acqua e impianto elettrico, tanto che l’acqua è arrivata fino ad un’altra Sezione mentre come conseguenza è saltato l’impianto elettrico al Centro clinico. La situazione è insostenibile, l’istituto di Torino non dovrebbe gestire detenuti con problemi psichiatrici e chiediamo al Ministero della Giustizia provvedimenti urgenti”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ci sono troppi detenuti che presentano problemi psichiatrici. Questa una delle gravi problematiche che al momento interessa le carceri italiane, e purtroppo non risparmia neanche Torino. Con la scellerata ed improvvida chiusura nel 2015 degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il passaggio alle REMS, le residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, i posti a disposizione per ospitare i detenuti con questi disagi non sono sufficienti a colmare le reali necessità e per questo molti di loro sono stati rinchiusi nelle carceri. È così che anche al “Lorusso-Cutugno” gli agenti della Polizia Penitenziaria, pur non avendo le competenze necessarie, sono chiamati a gestire queste persone con le più svariate problematiche mentali“. Il leader del SAPPE ricorda, inoltre, che “il problema dei detenuti con disagio psichiatrico è la prima e più importante emergenza nazionale nelle carceri italiane. La riforma che ha previsto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari non ha indicato delle valide alternative, tant’è che è stata bocciata anche dalla Corte costituzionale”. Capece si rivolge in particolare al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo: “Al Capo DAP Russo rinnoviamo l’invito ad incontrare il SAPPE per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza. Ma chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”. Per questo, il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria non esclude clamorose forme di protesta dei poliziotti: “perché ormai il tempo delle interlocuzioni è finito: in questi ultimi anni ci siamo recati in ogni istituto di pena del Paese, per adulti e minori, abbiamo pazientemente ascoltato il personale, abbiamo scritto e riscritto alle varie Autorità competenti, ma ci rendiamo conto che chi di dovere non ha ancora intrapreso le iniziative che abbiamo richiesto e che ci aspettavamo”.
In cinque anni a Torino sono diminuite truffe. Si evince da un’analisi diffusa dalla Questura di Torino. È stato preso in esame il numero delle truffe consumate e tentate a partire dal 2018 a metà 2023 Nel 2018 si ebbero 496 casi di truffa a fronte dei 386 del 2021 e dei 340 del 2022. In tutto sono 156 in meno le truffe registrate nel corso di quattro anni, ovvero una diminuzione del 31,45%. Il dato del primo semestre 2023 indica un’ulteriore riduzione dei casi di truffa, consumate e tentate, con 95 casi.
Il calo più significativo si rileva nella modalità ‘di persona’, cioè quando si ha un contatto diretto tra vittima e truffatore. Invece resta tendenzialmente stabile il dato relativo ai raggiri telefonici.
Dopo l’ennesima grandinata chevenerdì ha devastato le province di Torino, Asti e Alessandria, con danni di assoluta gravità particolarmente a Castelnuovo don Bosco, Cinzano e Penango, oltre che in val Cerrina, nel Monferrato e nel Casalese, il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, rilancia l’appello alle istituzioni perché attivino al più presto non solo misure legate all’emergenza, ma strumenti per la tutela del reddito delle imprese agricole.
«Va bene dichiarare lo stato di calamità naturale e confidare nei risarcimenti statali – osserva Carenini -, ma gli agricoltori devono poter mettere al riparo il loro reddito dalle avversità climatiche, così come dalle sempre più frequenti speculazioni finanziarie sui prodotti agricoli. E’ necessario un cambio di sistema, che riveda completamente le regole assicurative. Nessun imprenditore, in queste condizioni, è in grado di pianificare il futuro della sua azienda, gli agricoltori sono lasciati in balìa dei cambiamenti climatici e degli speculatori».