ilTorinese

Addio allo storico presidente del basket

E’ morto Alberto Cerruti il presidente storico del basket a Biella, aveva 89 anni. È considerato  un imprenditore illuminato che si è sempre impegnato per il territorio. In veste di presidente della Libertas Biella disputò otto campionati di serie A.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Smog, “livello bianco” In vigore solo le misure strutturali di limitazione al traffico

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Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a giovedì 5 gennaio 2023 -prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Un documentario racconta la meraviglia delle valli di Bardonecchia

Sinfonie Naturali

È il titolo del documentario che sarà proiettato, in anteprima, sabato 7 gennaio 2023, al Salone delle Feste di Bardonecchia con inizio alle 17,30, ad ingresso libero.

Il film percorre attraverso la mutevolezza delle stagioni, la bellezza e la maestosità della natura di queste zone, raccontando la vita della fauna selvatica e gli studi che sono stati fatti in questi anni, per comprendere e conoscere abitudini, spostamenti e adattabilità all’ambiente alpino.
Animali selvatici che attraverso il loro valore estetico, contribuiscono ad innalzare il valore complessivo di queste montagne.
La proiezione sarà introdotta dagli autori: Luca Rossi, veterinario, docente presso l’Universita’ di Torino. Appassionato conoscitore della
fauna selvatica di montagna ed esperto della sua conservazione. Autore di numerosi studi e pubblicazioni scientifiche.
Alessandra Simiand, guida naturalistica, di Bardonecchia, esperta conoscitrice di queste valli e in particolare del vallone di Rochemolles, segue e fotografa gli animali selvatici con passione e ottimi risultati.
Riccardo Topazio, direttore della fotografia, per molti anni presso la Rai Tv, ora con propri progetti legati all’ambiente alpino.
Le musiche sono state composte e realizzate da Franco Bella e la voce narrante è dell’attore Vincenzo Santagata.

 

Riparte la serie A: Juve e Toro in campo

16esima giornata

Mercoledì 4 gennaio
Stadio Olimpico Grande Torino
Ore 14.30
Torino-Verona

Ore 16.30
Stadio Zini di Cremona
Cremonese-Juventus

Qui Toro:tra i granata di Juric
indisponibili Singo, Pellegri, Ilkhan,Aina: Buongiorno squalificato.Juric dovrebbe confermare il modulo 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic in porta e difesa a tre formata da Dijdij, Schuurs e Rodriguez. In mezzo al campo Lukic e Ricci con Lazaro e Vojvoda pronti a ultimare la linea di centrocampo. Unica punta Sanabria, supportato dai trequartisti Miranchuk e Vlasic.Alternativa dell’ultima ora il cambio in attacco con Radonjic al posto di Vlasic che diventa finto centravanti e sostituisce,a sua volta, Sanabria.
Formazione
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Lazaro, Lukic, Ricci, Vojvoda; Vlasic, Miranchuk; Sanabria. All. Juric

Qui Juve:il tecnico bianconero
Allegri dovrà fare a meno degli infortunati Vlahovic e Pogba, ma recupera Chiesa e Rabiot. L’esterno della Nazionale dovrebbe essere impiegato dal primo minuto, mentre il francese sarà regolarmente in campo. Scelte obbligate in attacco, dove giocheranno le uniche due punte a disposizione del tecnico: Milik e Kean. Alex Sandro verrà impiegato da centrale di sinistra nella difesa a tre.

Formazione
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Chiesa, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Kean, Milik. Allenatore: Massimiliano Allegri.

Enzo Grassano

Rapinatori feriscono uomo con un fendente alla schiena

Due cittadini marocchini di 25 e 24 anni sono stati sottoposti a fermo poiché gravemente indiziati dei delitti di tentata rapina aggravata in concorso e furto pluriaggravato in concorso.Contestualmente i due sono anche stati tratti in arresto per tentato furto aggravato in concorso e furto pluriaggravato in concorso peraltri episodi delittuosi di cui sarebbero stati autori.

Introno alle 6 di domenica mattina, i due si sarebbero resi responsabili di un tentativo di rapina in via San Massimo a danno di un cittadino cinese. Nel corso dell’aggressione, quest’ultimo veniva colpito da un fendente alla schiena, motivo per il quale veniva trasportato in codice giallo presso l’ospedale CTO dove forniva le descrizioni dei suoi aggressori. I due presunti autori del gesto, nel frattempo, si erano dati alla fuga.

Un paio di ore dopo, equipaggi della Squadra Volante venivano inviati in via della Rocca angolo via Giolitti per la presenza di due persone intente a colpire le vetrine dei negozi. Sul posto gli agenti rintracciano il ventiquattrenne e il venticinquenne, riscontrando al contempo la presenza di due vetrine danneggiate, quella di un bar e quella di un negozio di abbigliamento. Entrambe presentavo un foro con tracce di ingresso all’interno. Nel primo caso erano stati asportati denaro contante e un notebook. Addosso a uno dei due veniva anche trovato un cellulare rubato circa un’oretta prima a un uomo in Piazza Vittorio da due persone, come raccontato poi dalla vittima.

Le descrizioni dei due, inoltre, risultavano compatibili con quelle fornite dalla vittima dell’aggressione di via San Massimo, ragioni per cui valutati tutti gli elementi raccolti, entrambi venivano sottoposti a fermo per la tentata rapina. Il ventiquattrenne, inoltre, veniva anche denunciato in stato di libertà per lesioni. Deferimento che scattava anche per il reato di ricettazione poiché, all’atto della perquisizione, era in possesso di diversi monili e preziosi di cui non ne giustificava il possesso.

Quando i Re Magi salvarono Betlemme

Era il 614 a Betlemme, in Terra Santa, quando accadde una sorta di miracolo. I persiani stavano radendo al suolo chiese e monasteri della Palestina ma si fermarono davanti alla Basilica della Natività. Secondo la leggenda i soldati erano pronti a incendiare il tempio cristiano quando il re persiano Cosroe II vide sulla facciata della chiesa un mosaico con i Re Magi vestiti come loro, in abiti orientali, proprio con i costumi persiani, intenti a recare i loro doni al neonato Gesù.
Per rispetto a questa scena venne ordinato di non abbattere la Basilica. Come paralizzato da ciò che aveva appena visto (il mosaico è purtroppo andato perduto) Cosroe bloccò subito l’attacco e le torce incendiarie furono spente. La basilica di Giustiniano sopravvisse, e più tardi fu risparmiata anche dagli arabi che la rispettarono perché dedicata alla “beatissima Vergine Maria, madre del profeta Gesù”. Più tardi, anche Omar ibn al Khattab, il secondo califfo dell’islam, non la violò e consentì ai cristiani di recarsi a pregare in chiesa. Il tempio si salvò anche dalle distruzioni messe in atto in Terrasanta dal feroce califfo d’Egitto Al Hakim nell’anno 1009 così come dai violenti scontri che seguirono l’arrivo dei Crociati di Goffredo di Buglione nel 1099. Il luogo di culto, rispettato anche da Saladino, accoglie ancora oggi folle di pellegrini che si recano nei luoghi santi per trascorrere il Natale. L’episodio del “miracolo” è stato rievocato in questi giorni, prossimi all’Epifania, dal cardinale Gianfranco Ravasi in un articolo sulla “Domenica del Sole 24 Ore” in cui il noto teologo e biblista ha raccontato il suo “viaggio” nelle grotte dove è nato Gesù. Un’esperienza da cui nel 1987 nacque il libro “Pellegrini in Terrasanta”, edizioni Paoline, scritto da Ravasi insieme a Luigi Santucci, poeta e scrittore milanese. La basilica che vediamo oggi a Betlemme è quella di Giustiniano che nel 531 ristrutturò totalmente la prima chiesa edificata nel 325 da Elena, madre di Costantino. Nella chiesa, nuovamente restaurata dopo il 2010, si aprono due scalinate parallele che portano alla Grotta della Natività di Cristo. Al suo interno spiccano due zone ben distinte: in una parte della grotta, di proprietà della chiesa greco-ortodossa, c’è una stella d’argento che indica il punto dove sarebbe nato il Bambino e nell’altra zona c’è la Grotta in cui si trovava la mangiatoia, affidata ai padri Francescani, custodi della Terra Santa, e simbolicamente assegnata ai Re Magi venuti da Oriente, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Chi furono costoro? Secondo gli studiosi si tratta di astronomi o astrologi babilonesi, carovanieri commercianti di spezie e di aromi, forse fedeli zoroastriani persiani….sta di fatto che, alcuni secoli dopo, salvarono la Basilica della Natività dalla furia dei nemici guadagnandosi un posto di primo piano nel presepe e nella storia. La guida di Ravasi, ristampata negli anni Novanta e ancora molto attuale, è suddivisa in quattro tappe che corrispondono ai momenti salienti di un pellegrinaggio in Israele:la Galilea a nord, con i primi atti di Gesù, la centrale Samaria, la meridionale Giudea e, al centro della Terrasanta e di tutta la Bibbia, Gerusalemme, la città santa delle tre religioni monoteiste, l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam. In ognuna di queste tappe si toccano le località più importanti, tradizionali mete dei pellegrini, con un quadro generale su storia, archeologia, dati biblici, tradizioni giudaiche, cristiane e musulmane. “Compiere un pellegrinaggio, sostiene Ravasi, significa riacquistare il senso della vita come movimento, conquista e speranza. L’itinerario in Israele diventa allora la riscoperta delle radici della vita cristiana e di quelle storiche della fede biblica”. Si va così dalla basilica della Natività a Betlemme ai mille monumenti di Gerusalemme ma anche all’intera storia di Israele, dalle tracce della vita quotidiana di Maria, Giuseppe e Gesù a Nazaret fino alle sponde del lago di Tiberiade con le rovine di Cafarnao, da Gerusalemme al Mar Morto e fino a Gerico, la città più antica del mondo. “Le memorie della Terrasanta, sottolinea il teologo, non sono smorti ricordi del passato ma voci ancora risonanti che parlano al cuore e alla vita del credente”.                Filippo Re

I libri più letti e commentati di dicembre

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Ultimo appuntamento dell’anno per scoprire quali sono i libri più più letti e discussi nel gruppo FB Un libro tira l’altro, ovvero Il Passaparola Dei Libri; torna in primo piano La Città Della Gioia, il celeberrimo romanzo dello scomparso Dominique Lapierre che, alla soglia dei quarant’anni dalla prima pubblicazione continua a suscitare entusiasmi e dibattiti; altro libro molto commentato è La Mala Erba, ultima fatica letteraria di Antonio Manzini, che torna a indagare la natura umana in un contesto rurale e chiuso; ultima menzione dell’anno per Caminito, il libro che segna il ritorno in libreria del Commissario Ricciardi, personaggio creato da Maurizio de Giovanni e protagonista di un avvincente giallo.

Incontri con gli autori

Un nuovo scrittore si affaccia sul palcoscenico della narrativa fantastica: Gilbert V. Martin, autore italiano de L’Origine Del Male – La Formazione Di Un Mago (Youcanprint2022), primo capitolo di una trilogia nel quale non mancano avventure, sentimenti e ironia. La nostra redazione lo ha intervistato.

Memorie Di Andromaca (Laura Capone Editore, 2022) è l’esordio narrativo di Giuseppe Minicone, napoletano, già autore di numerosi saggi, che si cimenta qui con il romanzo storico. Novità in libreria lo ha intervistato.

Novità in Libreria ha intervistato Giancarlo Pelliccia, abruzzese, che ha da poco pubblicato il suo primo saggio Benito Mussolini Il Padre Meno Nobile Della Repubblica Italiana (Tralerighe, 2022) un saggio nel quale analizza momenti ed episodi noti e meno noti del Ventennio fascista come il consenso interno e quello internazionale della dittatura, l’ambiguo rapporto con la Germania di Hitler, il legame col Franchismo.

Per questo mese e per quest’anno è tutto; il gruppo che sta dalla parte del lettori augura a tutti voi Buone Feste e vi dà appuntamento a gennaio!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Riparte il campionato!

Mercoledì 4 gennaio 2023

Ore 14.30
Torino-Verona
Ore 18.30
Cremonese-Juventus

Mercoledì 4 gennaio 2023 tornerà la serie A,dopo la lunga ed atipica sosta, dovuta alla disputa del mondiale di calcio giocato in Qatar che ha laureato L’Argentina di Messi campione del mondo.
Le amichevoli sin qui disputate dalle squadre di club hanno evidenziato un bel po’ di problemi e di ruggine sportiva da parte delle squadre d’alta classifica mentre Toro e Juve hanno evidenziato un ottimo stato di forma, specialmente i granata di Juric apparsi tirati a lucido.
Il Toro,nono in classifica affronterà in casa il Verona ,ultimo in classifica mentre la Juventus,terza in classifica,sarà in trasferta a Cremona contro la Cremonese.Con i 3 punti in tasca entrambe le squadre torinesi ne trarrebbero gran giovamento in classifica per rafforzare i propri obiettivi europei: Champions League per i bianconeri e Conference League per i granata.
Intanto lunedì 2 gennaio riparte il calciomercato che durerà fino al 31 dello stesso mese.
Per la Juve sarà importante recuperare gli eccellenti infortunati ed acquistare un altro centrocampista centrale.Per il Toro diventerà fondamentale l’acquisto di un attaccante vista la scarsa prolificità di Sanabria e Pellegri, quest’ultimo sempre infortunato cronico e davvero sfortunato dal punto di vista calcistico/sportivo.

Enzo Grassano

Italia Lib-Pop: Torino perde residenti, la Giunta cambi visione

L’Archivio Anagrafico del Comune ha certificato, per l’ennesima volta, il trend negativo del calo demografico di Torino, fotografando una Città sempre meno attrattiva per nuovi investimenti ed incapace, non solo di attrarre nuovi residenti, ma non in grado di trattenere coloro che già ci vivono.
“La nostra Città subisce una perdita di residenti costante da anni, che le passate Amministrazioni non sono state in grado di contrastare e che l’attuale Giunta non sembra voler affrontare con una visione d’insieme che restituisca a Torino quell’appeal in grado di generare una nuova crescita economica, sociale e demografica”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta i dati diffusi dal Comune.
“L’Assessore ai Servizi Anagrafici ha sottolineato come il calo demografico si ripercuota sulle casse comunali con minori entrate e come questo generi difficoltà a sostenere economicamente i servizi erogati dalla Città. Un commento che evidenzia come l’Amministrazione Lo Russo sia concentrata unicamente sugli aspetti erariali, cosa peraltro già nota, in quanto in un anno e mezzo di amministrazione non è mi stato fornito un piano strategico per contrastare il fenomeno”, aggiunge Desirò.
Una Città che perde in media 4 mila abitanti all’anno ha sicuramente delle ripercussioni sulla gestione economico-fnanziaria dei servizi erogati, ma trattandosi di un fenomeno iniziato anni fa, l’attenzione andrebbe concentrata sulle cause e non sugli effetti.
“Ormai da troppo tempo Torino non è più in grado di trattenere, ad esempio, le migliaia di giovani studenti che si formano e si laureano nei nostri atenei e che, per mancanza di opportunità, decidono di migrare verso città più attrattive. Da anni, molti torinesi, decidono di trasferire la propria residenza in Provincia, dove trovano servizi e città a misura d’uomo. Da lungo tempo, cioè da quando è in atto la deindustrializzazione, la politica locale non è stata in grado di creare condizioni ottimali per rinnovare l’economia del territorio attirando nuovi investimenti e nuove possibilità di crescita. Una situazione che conosciamo bene tutti da tempo, della quale si continua a parlare e sulla quale la Giunta Lo Russo in 16 mesi non ha messo mano”, conclude Desirò.
Tra servizi insufficienti, di cui i servizi anagrafici sono l’emblema, mancanza di opportunità ed un’economia locale in grande difficoltà, Torino diventa sempre più piccola e periferica anche grazie alla mancanza di visione strategica di chi ne ha amministrato e ne amministra tutt’ora le sorti.
Torino ed i Torinesi meritano di più.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte

Vandalizza treno e aggredisce il macchinista

Sul convoglio Pavia-Vercelli fermo a Mortara un 30enne marocchino ha svuotato due estintori all’interno di una carrozza del treno. Poi ha iniziato a tirare le leve di emergenza aprendo le porte. Non contento è salito su un altro treno fermo in banchina asportando due asce e dei martelletti frangi vetro con cui ha danneggiato due porte e svuotato altri estintori. Alla fine è salito su un terzo treno e ha minacciato il macchinista con i frangivetro, riuscendo ad entrare nella cabina di guida del locomotore, tentando  di mettere in moto il mezzo, senza riuscirci. È stato arrestato dai carabinieri.

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