Paolo Origliasso il papà di Laura, la bimba di cinque anni morta a causa dell’aereo militare precipitato ieri a Caselle è stato dimesso con 20 giorni di prognosi. La moglie è ancora in ospedale per le ustioni. L’altro figlio della coppia, di 12 anni ha riportato ustioni sul 30% del corpo ed è ancora al Cto di Torino.
Barriera dimenticata: “Non vivere solo per se stessi”
Caro direttore, in una delle ultime Messe celebrate alla Madonna della Pace, una forte omelia di Don Stefano VOTTA. Madonna della Pace strapiena di parrocchiani emozionati, come il sottoscritto, in una Messa dove si dice di “non vivere solo per se stessi” il Parroco , che ha il grande merito di aver riportato la gente del quartiere a amare e riempire la Chiesa, ha insistito sulla necessità di non provare rancore e ha chiuso citando i tanti problemi sociali di Barriera di Milano dimenticata, dico io, colpevolmente dalle ultime Amministrazioni comunali.
Mino Giachino
Lunedì. Al Cafè Des Arts suona il trio del chitarrista Luks Russo.
Martedì. Al Blah Blah si esibiscono i Downtown Boys. Al teatro Colosseo ad aprire la nuova stagione arriva Marco Masini in coppia con Giorgio Panariello.
Mercoledì. A Nichelino in piazza per la festa patronale è di scena Cristina D’Avena. Al Blah Blah suona il gruppo punk A Giant Dog.
Giovedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i God Is An Astronaut. Al Massimo Midori Takada sonorizza le immagini di “Japan On Film”. A San Pietro in Vincoli per il “Festival delle Migrazioni”, Domenico Castaldo con il percussionista Ady Thioune, presenta “Drums Dreams”.
Venerdì. Al Castello Visconteo di Novara l’Ukuele Turin Orchestra esegue “The Dark Side of The Moon” dei Pink Floyd. Alle Gallerie d’Italia inaugurazione della seconda edizione del festival “To Listen To “con la The Orchestra Of Futurist Noise diretta da Luciano Chessa.
Sabato. A Gozzano il trio del sassofonista Francesco Bearzatti rilegge in chiave jazz la musica dei Led Zeppelin. Alle Gallerie d’Italia si esibiscono gli Esecutori di Metallo con il dj Balli.
Domenica. Chiusura per il “Festival delle Migrazioni” a San Pietro in Vincoli con l’esibizione dei Bandaradan. All’Hiroshima sono di scena Lepre e Makepop. Per “To Listen To” alle Gallerie d’Italia performance di Nicholas Remondino. Al Lambic concerto e cena con Morgan.
Pier Luigi Fuggetta
Tragedia di Caselle, la dinamica dell’incidente
Quando l’aereo militare e’ precipitato per cause da accertare, l’auto sulla quale si trovavano i genitori e i loro due bimbi di 5 e 9 anni, è stata sollevata e ribaltata dall’esplosione. I genitori sono riusciti a salvarsi con leggere ferite e ustioni e hanno portato in salvo il figlio di 9 anni. Purtroppo l’auto ha preso fuoco mentre cercavano di salvare la più piccola che non ha avuto scampo. L’aereo delle Frecce Tricolori potrebbe essere caduto a causa di un impatto con degli uccelli. La procura di Ivrea sta svolgendo le indagini.
L’Aeroporto di Torino informa che lo scalo rimarrà chiuso fino alle ore 24:00 di domenica 17 settembre 2023, a causa dell’incidente aereo che ha coinvolto un velivolo delle Frecce Tricolori.
Pertanto, tutti i voli programmati per la giornata di domenica da e per Torino sono stati cancellati.
Le compagnie aeree stanno provvedendo ad avvisare i passeggeri.
Per informazioni sulle eventuali riprotezioni, ci si può rivolgere alla compagnia aerea o agenzia di viaggi.
Proseguono alla “Fondazione Bottari Lattes” le celebrazioni dell’eclettico e “visionario” artista torinese
Fino al 3 dicembre
Monforte d’Alba (Cuneo)
Le tante ombre. “Busti” senza volto, neri e tormentati, presagi di terrifiche ambiguità. Le inquietanti oscurità e le smarrite luci. Luci di rossi e gialli, pur intensi, graffiati da segni e memorie che bruciano immagini e anima, cui l’artista affida il compito di inquadrare il dramma de “L’incendio del Regio” (olio su carta intelata del 1983) o di “nudi” indefiniti e contorti (citazione dal viennese Schiele) e “nature morte” fatte di oscure presenze, concreti riflessi di incubi che rincorrono la vita senza mai dare né darsi pace. Eccoci ancora immersi nei “mondi di Lattes” e l’accesso ci pone, come sempre, di fronte alle consuete insidie. “Occorre adeguarsi alle sue luci e alle sue ombre, intuire l’indefinito pur sapendo che esiste un lato oscuro che non può disvelarsi”: così scriveva, a commento di una recente retrospettiva dedicata a Mario Lattes (Torino, 1923 – 2001) – pittore, scrittore, editore e personaggio di spicco nel mondo culturale piemontese, e non solo, del secondo dopoguerra – l’incisore e critico d’arte Vincenzo Gatti, al quale ancora è affidata la curatela de “I mondi di Mario Lattes #2”, realizzata dalla “Fondazione Bottari Lattes”, fino al prossimo 3 dicembre, nella sede di via Marconi 16, a Monforte d’Alba. Mostra che si inserisce all’interno delle celebrazioni organizzate per i cento anni dalla nascita dell’artista e che vedono la “Fondazione” e la sua Presidente, Caterina Bottari Lattes, impegnata ormai da mesi in svariate iniziative. La più recente una mostra di grande successo (“Mario Lattes. Teatri della memoria”) tenutasi fino allo scorso maggio alla “Reggia di Venaria” e prima ancora un’altra anticipatrice retrospettiva (“I mondi di Mario Lattes #1”) ospitata, fino a fine gennaio, sempre nelle sale della “Fondazione” di Monforte d’Alba. Oggi sono oltre quaranta, tra cui diverse raramente esposte in pubblico e alcune di recente acquisizione, le opere di Lattes presenti in mostra e datate tra gli anni ’50 e i primi anni ‘90. A coprire cronologicamente l’intera attività artistica del pittore, troviamo anche
un buon numero di dipinti precedentemente separati per vicende collezionistiche e ora riuniti e posti in dialogo con quelli già presenti in parete. Il “mondo” di Lattes è un mondo che intriga. Che ti inquieta, senza mai respingerti. In cui, anzi, non puoi “non entrare”. E ciò che più ti spinge a “capirlo”, a “decodificarlo” è proprio quella sorta di “dark side”, di “lato oscuro” che vibra anche nei contesti di più semplice e consueta quotidianità. E’ quella sottile, onnipresente malinconia, quell’“epico senso dell’inconcludenza umana”, forse propriamente legata (anche nei suoi romanzi e racconti pubblicati fra il ’59 e l’85) alle sue radici e alla consapevolezza della propria “frammentata identità ebraica”. Scrive Vincenzo Gatti: “Molti sono i mondi di Mario Lattes, e misteriosi. Con disincantata franchezza si muove tra diverse dimensioni, com’è ovvio per un intellettuale dalla sensibilità fittamente diramata tra parola e immagine, e giustamente insofferente a stringere l’attitudine creativa in schemi artificiosi e convenzionali categorie. Meglio affidarsi, per le immagini, a una singolare e personalissima interpretazione, intrisa di umori visionari (le suggestioni simboliste e surrealiste affiorano, ma quasi velate da una sottile ironia) in un contesto tutto mentale dove la stessa tecnica esecutiva, costantemente inventata e stravolta con indifferenza accostando materiali e procedimenti eterodossi, contribuisce a evocare, piuttosto che a svelare”. E allora ben scriveva anche Marco Vallora nel 2008, in occasione di un’ampia retrospettiva dedicata all’artista dall’“Archivio di Stato” di Torino: “ Mario Lattes è sempre là dove non te lo attendi”. Sfuggente.
Espressionista, sì. Surrealista e simbolista, sì. Ma sempre “cavallo solitario”. Anima insofferente ai “recinti”. Vicino a Schiele e a Soutine. Ma libero a inventarsi segni e colori. Libero di cantare dolori, malinconie, ironiche provocazioni, voglie di solitudine e cascate di amara “memoria”. Diceva lui stesso: “I ricordi sono cicatrici di memoria”. Così anche le “marionette”, i “teatrini”, le “teste”, gli “idoli” e i “manichini” (come i pasticcieri o i valletti o i chierichetti di Soutine) “sono icone – conclude Gatti – di un’individualità attonita, consapevoli delle inquietudini che da sempre pervadono l’animo umano … L’artista-profeta ci indica così un percorso e ci invita a riconoscere i nostri fantasmi per esorcizzarli attraverso la fatica di vivere e guadagnare la nostra esistenza giorno per giorno”.
Gianni Milani
“I mondi di Mario Lattes #2”
Fondazione Bottari Lattes”, via Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173789282 o www.fondazionebottarilattes.it
Fino al 3 dicembre
Orari: dal lun. al ven. 10/13; sab. e dom. 11/16,30
Nelle foto: “Senza titolo”, olio su tela, 1959; “L’incendio del Regio”, olio su carta intelata, 1983; “Natura morta”, tecnica mista su cartoncino,, s. d.; “Nudo”, tecnica mista su carta intelata, 1991.
Concomitante all’imminente Fashion Week una gara amichevole fra artisti verrà ospitata al castello di Piea d’Asti, già censito come area museale. Le opere di Roberto De Wan (in alto a destra) saranno qui in competizione con i quadri del Maestro Andrea Petralia (in alto a sinistra). Diplomato all’Accademia di Belle Arti a Catania e presso lo IED a Milano, quest’ultimo vince il Compasso d’Oro nel 1994 e si distingue in svariate esposizioni anche all’estero. Sostanzialmente Petralia rappresenta il poeta dell’immagine classica rivisitata dalla quale traspare la saggezza e la profondità del suo animo mediterraneo. De Wan frequenta invece lo studio del pittore surrealista Pontecorvo durante gli studi liceali a Torino dove si laurea in Scienze Politiche. Già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo e fashion designer, quest’anno il pittore vanta otto diverse esposizioni, fra le quali due personali presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e la Galleria Lattuada di Milano. Le sue opere sono state in mostra anche a Palazzo Cusani e permangono al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo. Esponente di un’arte informale ma raffinata che secondo la critica di Angelo Mistrangelo rilancia la sfida del movimento CO.BR.A. con una potenza espressiva carica di spiritualità, Roberto De Wan racconta così il suo intimo vissuto, ricco di persone, di luoghi fantastici, di miti.
Mostra visitabile dalle ore 15,30 di Domenica 24 settembre sino al 15 ottobre. Ingresso gratuito. Per informazioni: contessadipiea@icloud.com
Panza (Lega): Leggi ad hoc per la montagna
Una strategia integrata della UE per le aree montane: summit allo Skyway di Courmayeur
Una strategia integrata dell’Unione Europea sulle aree montane e leggi ad hoc per la montagna, questo l’impegno preso dall’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli, durante l’incontro di venerdì 15 settembre, dal titolo “La centralità della Montagna nelle politiche europee, dal turismo allo sviluppo sostenibile”, che ha raccolto i principali attori della Montagna a Courmayeur, nella straordinaria cornice della stazione di Pavillon/The Mountain dello Skyway Monte Bianco.
Tra i vari punti toccati, oltre alla presentazione della nuova Legge sulla Montagna, tante le criticità e le opportunità espresse dai vari relatori che sono intervenuti, a partire da Martino Peterlongo, presidente delle Guide alpine italiane; Valeria Ghezzi, presidente di ANEF; Antonio Montani, presidente del CAI; Luigi Borgo, presidente dei Maestri di sci; Luciano Caveri, assessore regionale regionale della Valle d’Aosta; Anna Giorgi direttrice GesDiMont UNIMONT; Annibale Salsa presidente emerito CAI; Giuseppe Argirò AD di C.V.A. Spa, moderati dal direttore di Sciare Magazine Marco Di Marco.
“Al pari della strategia comunitaria sulle aree marittime, serve che la Commissione europea prenda atto delle necessità di tutte le aree montane d’Europa e che tenga conto delle loro peculiarità per evitare di far ricadere sui territori normative che spesso confliggono con quelle che sono invece le loro reali esigenze – dichiara l’europarlamentare della Lega -. Per troppo tempo la montagna è stata considerata non correttamente dalle istituzioni, adesso è ora di cambiare passo e approccio. La montagna merita rispetto, dignità e la giusta considerazione, e per farlo servono leggi ad hoc, che tengano conto delle peculiarità e delle esigenze, altrimenti continueremo a parlare di lotta allo spopolamento e integrazione delle regioni montane senza tradurre in efficaci azioni concrete. È il momento giusto per intervenire, non perdiamo questa occasione!” – conclude Panza.
Così l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.
A Carmagnola una domenica eccezionale di sport
Con la Festa dello Sport e la StraCarmagnola Domenica 17 settembre 2023 Domenica 17 settembre 2023 a Carmagnola è in programma una giornata eccezionale dedicata allo sport. Nell’arco della giornata sono infatti in programma la Festa dello Sport e la StraCarmagnola, che non si era potuta svolgere lo scorso mese di giugno a causa del maltempo. LA FESTA DELLO SPORT dalle ore 15.30 alle ore 19.00 il centro cittadino verrà invaso da ben 27 associazioni sportive locali che proporranno lungo via Valobra ed in piazza Manzoni la propria attività nell’ambito della quarta edizione della “Festa dello Sport”. In accordo col carattere promozionale dell’iniziativa, le diverse Associazioni Sportive carmagnolesi proporranno gratuitamente le diverse attività, tra le quali varie arti marziali, diverse discipline di atletica, ginnastica artistica e ginnastica ritmica, danza, poledance, calcio, rugby, padel, pattinaggio, pallavolo, pallacanestro, tennis e tennis tavolo. Le attività acquatiche, a cura della Rari Nantes Torino ssd, sono previste presso la piscina comunale di Corso Roma, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 con il seguente programma: dalle 10,00 alle 11,00 prove di pallanuoto e sincronizzato; dalle 11,00 alle 12,00 prove di acquaticità (3-5 anni) e scuola nuoto bambini (6-13 anni); dalle 12,00 alle 13,00 fitness in acqua. Per le prove in piscina è necessario prenotare alcuni giorni prima al numero 011.19220992 o per email a carmagnola@rarinantestorino.com Inoltre, presso le palestre di Carmasport, in corso Roma 24, sono in programma prove di fitness e di body building dalle ore 08.00 alle ore 14.00 Il programma della manifestazione, con le associazioni partecipanti e le relative attività sportive, è reperibile in www.comune.carmagnola.to.it STRACARMAGNOLA La StraCarmagnola è una manifestazione ludico-motoria di corsa e/o e camminata non agonistica aperta a tutti con due distanze previste – di 5 e 10 km – che si snodano interamente nell’area urbana. L’organizzazione è a cura della ASD Carmaeventi, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Carmagnola ed il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte. L’apertura del Village per l’accoglienza degli iscritti di fronte al Centro Sportivo Carmasport di Corso Roma 24 è in programma dalle ore 8:00 alle ore 9:00. Alle ore 9:30 partirà la gara di 10 km e alle ore 11:00 la gara di 5 km. Le quote di partecipazione sono di 10 euro per ogni adulto, 5 euro per i minori dai 6 ai 12 anni e gratuita per i bambini fino a 5 anni, ammessi solo per la gara di 5 km. Le iscrizioni si possono effettuare presso il centro sportivo Carmasport, da lunedì a venerdì delle ore 15 alle ore 17, oppure online su www.carmaeventi.com. Gruppi scolastici possono inviare un email a info.carmaeventi@libero.it e per avere ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri 338.9669841 – 338.1402657. Ai primi 1000 iscritti verrà donato un pacco gara. MODIFICHE VIABILITÀ PER LA STRACARMAGNOLA Lungo tutto il percorso è previsto il divieto di sosta e di transito. Le strade verranno interdette alla circolazione dalle ore 9.00 sino al termine della manifestazione, prevista attorno alle ore 12.00/12.30. Si suggerisce pertanto, ovviamente solo qualora possibile, di lasciare posteggiate le automobili all’esterno del percorso. IL BUONO SPORT In occasione di questa intensa giornata sportiva, il Comune di Carmagnola ricorda ai propri concittadini che L’Avviso Pubblico per la richiesta del BUONO SPORT, progetto dell’Amministrazione Comunale diretto ad agevolare economicamente la pratica dello sport dei bambini e ragazzi carmagnolesi frequentanti una classe dalla prima elementare alla quinta superiore, scade giovedì 21 settembre alle ore 12.00. Le agevolazioni sono riservate a famiglie con ISEE fino a 7.500 euro; informazioni complete e domande di partecipazione sono reperibili in www.comune.carmagnola.to.it Per l’Assessore allo Sport Massimiliano Pampaloni: “La Festa dello Sport e la StraCarmagnola sono degli eventi molto attesi perché consentono di mettersi alla prova e divertirsi insieme, senza alcuna competizione. Importanti momenti di condivisione e di sostegno reciproco, grazie al quale apprezzare il valore dello sport come strumento di inclusione e benessere”. Commenta il Sindaco Ivana Gaveglio: “Questi eventi rappresentano un’occasione eccezionale per la nostra comunità di riunirsi, celebrare lo spirito sportivo e promuovere uno stile di vita sano. Invito tutti i nostri concittadini a partecipare a questa giornata straordinaria e a sostenere il valore dello sport come mezzo di inclusione e benessere per tutti”. |
|