ilTorinese

Borello apre a Chivasso un supermercato “galleria d’arte”

CON CHIVASSO TAGLIATO IL TRAGUARDO DEI 52 NEGOZI DELLA NOTA CATENA DI SUPERMARKET

Qualcuno tra gli ospiti dell’inaugurazione, nel vedere l’allestimento dei prodotti alimentari nei banchi macelleria, gastronomia e formaggi ha detto: “queste composizioni sembrano opere d’arte”.

In effetti Borello Supermercati, nota catena piemontese che con il market di Chivasso,  in via per Piazza d’armi 7, inaugurato oggi pomeriggio raggiunge il traguardo di ben 52 punti vendita, punta molto sulla qualità dei prodotti: la carne, ad esempio, è stata valutata tra le migliori in assoluto a livello nazionale.

La clientela ha dimostrato in tanti anni di attività del marchio Borello di saper apprezzare la competenza e la professionalità dell’azienda, così da consentire la capillare diffusione dei negozi.

All’inaugurazione, in presenza di numerose autorità locali, ha fatto gli onori di casa il patron Fiorenzo Borello. Il supermercato di Chivasso sarà aperto al pubblico a partire da domani.

 

Screening per identificare le malattie dei bimbi. A Torino parte il primo programma in Italia

 ESTESO MEDIANTE ANALISI GENETICA PER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI

500 MALATTIE PEDIATRICHE

Il progetto, sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e da Fondazione Maria Teresa Lavazza, sarà avviato a partire dal 1 Ottobre 2023 e prevede di arruolare nello studio circa 6000 neonati dall’Ospedale Sant’Anna di Torino

Torino, 13 settembre 2023. Individuare su una larga coorte di neonati circa 500 malattie pediatriche la cui identificazione pre-sintomatica o precoce possa incidere sull’evoluzione clinica. Creare poi un database che contenga i dati di sequenziamento dei neonati arruolati per essere rianalizzati su indicazione clinica, ovvero in caso di esordio di malattie ascrivibili a patologia genetica, in modo da accelerarne e semplificarne la diagnosi. Sono questi gli obiettivi, principale e secondario, di Progetto NeoGen, il programma di screening neonatale coordinato dalla Prof.ssa Franca Fagioli, Direttore del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, con i co-investigators dell’Ospedale Infantile Regina Margherita e di IIGM, l’Italian Institute for Genomic Medicine, ente strumentale della Fondazione Compagnia di San Paolo, che si occuperà delle analisi genetiche sotto la guida del Prof. Saverio Minucci.

Lo screening neonatale esteso (SNE) rappresenta da anni un formidabile esempio di prevenzione secondaria, che ha permesso finora l’identificazione e la terapia precoce di circa 50 malattie pediatriche. Dal 2017, lo SNE è stato ampliato su tutto il territorio nazionale, consentendo così la prevenzione, grazie all’avvio precoce di specifiche terapie, di gravi problematiche cliniche (es: disabilità intellettiva, coma, insufficienza epatica, cataratta, morte improvvisa) in circa 1 neonato ogni 3000. I vantaggi dello SNE, inoltre, non sono limitati agli evidenti benefici clinici ma includono anche benefici socio – economici in termini di impatto sulla popolazione e di ottimizzazione delle risorse sanitarie.

Oggi, il Progetto NeoGen offre la possibilità di estendere lo screening neonatale a nuove malattie e incrementare ulteriormente il margine di beneficio. Sarà avviato a partire dal 1 ottobre e prevede di arruolare nello studio circa 6000 neonati dall’Ospedale Sant’Anna di Torino. I campioni raccolti, che non comportano rischi aggiuntivi per il neonato né tantomeno per i genitori, verranno sottoposti a processazione presso il presidio Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e, il DNA estratto, verrà inviato a IIGM, che si occuperà della successiva analisi genetica mediante il Whole Exome Sequencing (WES). Il referto prodotto al termine dell’analisi e interpretazione dei risultati verrà inviato al team multidisciplinare dell’Ospedale Infantile Regina Margherita che, in caso di positività, si occuperà del richiamo dei neonati e dell’avvio dello specifico percorso clinico-assistenziale. Tutti i neonati arruolati saranno sottoposti a follow-up che prevede la raccolta di informazioni cliniche al momento dell’arruolamento fino ai 3 anni di vita in stretta collaborazione con il Pediatra di Libera Scelta (PLS).

Il Progetto NeoGen è stato approvato dal Comitato Etico Territoriale (CET) il 26 luglio 2023 ed è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Maria Teresa Lavazza, rispettivamente per 2 milioni di euro e 700 mila euro.

Festa Pd, Grassano: “La 3 c’è!”

La 3 c’è!

In un momento di grande disaffezione politica nazionale e di riflesso anche a Torino(una grande percentuale di persone rifiuta di recarsi alle urne),la festa dell’Unità,con protagonista il Partito Democratico torinese,registra una controtendenza che lascia ben sperare per il presente ed anche l’immediato futuro:un gran numero di persone si reca ad assistere ai dibattiti politici del Partito Democratico.
Protagonisti assoluti i volontari,gli iscritti,gli eletti ed i tanti curiosi che si aggirano presso le aree della festa per capire e carpire il segreto di questa sentita partecipazione.
Grande successo ha avuto la cena organizzata,nella serata dell’11 settembre,organizzata dalla Segreteria del circolo PD 3 Carpanini magistralmente guidato dal Segretario Antonio Caprì con la partecipazione di ben 67 persone,tra cui le consigliere ed i consiglieri circoscrizionali, sapientemente guidati dalla Presidente Francesca Troise.
La Circoscrizione 3 ed il circolo PD Carpanini,da tanti anni, sono un grande laboratorio politico osservato con attenzione dal resto del PD torinese e metropolitano.Gl’ingredienti di questo bel connubio sono tanti ma giova ricordare, soprattutto,la collaborazione fattiva sulle tematiche più importanti che riguardano i quartieri San Paolo,Cenisia,Pozzo Strada,Cit Turin e Borgata Lesna.
Sicurezza,trasporti,pulizia delle strade,verde pubblico,volontariato…nulla viene trascurato anche se mancano, più del dovuto,le risorse dovute ai tagli governativi e regionali ahinoi sempre più frequenti.La segreteria del circolo PD3 Carpanini collabora fattivamente con la Circoscrizione 3 per risolvere il più velocemente possibile le varie problematiche segnalate dai cittadini riguardo ai vari disagi che si presentano quotidianamente.
Fare squadra e fronte comune:questo è il segreto del successo!

Enzo Grassano

Giachino: Il Corridoio Mediterraneo di fatto oggi passa sopra le Alpi

 L’attraversamento delle Alpi è la priorità per il sistema import export italiano.
Interpellato dai giornalisti presenti al Convegno di Uniontrasporti e Mercitalia sui fabbisogni logistici del nostro Paese, l’ex Sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ,attuale Presidente di SAIMARE spa , che ha raccolto le preoccupazioni degli operatori logistici di Orbassano e Novara, ha espresso la sua preoccupazione per il momento difficile per l’attraversamento delle Alpi di un Paese che ha il 3/4 delle sue esportazioni verso l’Europa.
Il presente purtroppo condiziona i grandi investimenti che il Governo ha previsto di portare avanti anche con i fondi del PNRR a partire dalla Nuova Diga al porto di Genova.
Con la chiusura della linea ferroviaria del Frejus che sta causando la messa in cassa integrazione di personale nei centri logistici torinesi , la futura chiusura del Traforo autostradale del Monte Bianco, la chiusura del traforo autostradale del Gottardo , i recenti problemi del traforo ferroviario del Gottardo, le difficoltà dei transiti al Brennero , mi fanno dire che oggi il corridoio trasversale europeo di fatto oggi passa sopra le Alpi danneggiando e togliendo PIL al nostro Paese.
Le Alpi sono oggi la vera priorità per la economia italiana perché stanno influendo oggi sulla competitività del nostro sistema import-export sempre più vitale per la nostra economia. Senza il saldo positivo tra export e import il PIL italiano negli ultimi dieci anni sarebbe andato in negativo. Il mercato globale a partire da quello europeo rappresenta per il nostro Paese  un motore di crescita fondamentale se teniamo conto che oltre il 50% della nostra produzione manifatturiera viene esportato .
La quota del 2,5% di mercato mondiale detenuti dalla nostra economia rappresenta una garanzia reale importante sul mercato dei capitali internazionale.
Il settore logistico del Nord Italia impegna oltre 66.000 aziende e mezzo milione di occupati.
Dalle Alpi passano 180 milioni di tonnellate di merci
Occorre pertanto una svolta significativa nei rapporti con Francia, Austria e Germania in ordine alla costruzione della  TAV e dei corridoi ferroviari Alpini. Conto molto sul lavoro della Premier Meloni e del Vice Premier Salvini.

Bartolomeo GIACHINO
Presidente SAIMARE

Forzano auto, la polizia li sorprende con la refurtiva

Nelle scorse ore l’attività dei poliziotti del Comm.to di P.S. “Madonna di Campagna” ha portato all’arresto di due cittadini marocchini di 37 e 25 anni per furto aggravato in concorso su autovettura in sosta.

Durante il servizio di controllo del territorio, giunti nei pressi di C.so Palermo, gli agenti scorgevano, nel cuore della notte, due soggetti trasportare un grosso borsone giallo all’apparenza molto pesante. Nonostante i due tentassero di passare inosservati, accelerando il passo, i poliziotti li fermavano in C.so Novara sottoponendoli a controllo. Addosso al 37enne veniva rinvenuto un coltello, debitamente sequestrato.

Inoltre all’interno del borsone erano occultati diversi attrezzi e materiale edile, come flessibili, batterie per trapani, spine di riduzione e cavi di alimentazione. Inoltre veniva anche rinvenuta un’agenda contenente un libretto di circolazione di un’autovettura intestata ad una società edile, con sede in una via limitrofa.

A tal punto i poliziotti effettuavano una perlustrazione di tale via e rinvenivano la stessa autovettura forzata nel finestrino e nel cofano. Insieme al proprietario dell’auto veniva accertato che quanto rinvenuto nel borsone era stato asportato dall’autovettura rinvenuta.

Pertanto i due soggetti venivano arrestati per furto aggravato in concorso su autovettura in sosta; il 37enne è stato, altresì denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.

Sarno (Pd): “Quasi un anno per visita cardiologica urgente”

SARNO (PD): “PER UN PAZIENTE COLPITO DA ICTUS, INVALIDO AL 65%. E’ QUESTA LA SANITA’ CHE VUOLE IL PRESIDENTE CIRIO?”

13 settembre 2023 – “Prenotare una visita in Piemonte si trasforma in una vera e propria Odissea anche per chi ha l’urgenza reale, dettata da gravi condizioni di salute, di sottoporsi a un controllo che può fare la differenza e salvargli la vita. Tra le tantissime segnalazioni che arrivano, quotidianamente, al Partito Democratico abbiamo ricevuto quella della figlia di un paziente di 73 anni, con invalidità civile al 65%, che, colpito a Ferragosto da ictus, ricoverato alle Molinette di Torino e dimesso dopo una settimana, avrebbe dovuto, dopo 5 settimane di terapia domiciliare, sottoporsi a un controllo cardiologico urgenteIl primo appuntamento disponibile per una visita cardiologica “con urgenza” è il 16 luglio 2024” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Il Presidente Cirio ripete continuamente che la sanità piemontese rappresenta una priorità per la sua Giunta. Allora com’è possibile che per una vista codificata come urgente si debba attendere quasi un anno? Mentre nella fattispecie i tempi di attesa per la visita routine che la figlia del paziente ha cercato di prenotare inizialmente, i tempi salgono a 1 anno esatto:  settembre 2024. Allarmano, quindi, ma, purtroppo, non stupiscono, i dati del sondaggio dell’Osservatorio Sanità condotto da Nomisma per UniSalute, secondo i quali i torinesi fanno meno accertamenti del necessario, anche rispetto ad altre regioni: il 33% contro un 41% di media nel resto d’Italia. Il dato, oltretutto, è in calo rispetto al 42% del 2022,e in controtendenza rispetto alla crescita registrata dalla media nazionale e dalle altre città oggetto dell’indagine” afferma Sarno.

“La campagna “Stop liste d’attesa” lanciata nell’aprile scorso dal Partito Democratico per tutelare la salute dei cittadini piemontesi in una Regione in cui i tempi d’attesa per visite e esami sono troppo lunghi e spingono coloro che possono permetterselo verso la sanità privata, sta ottenendo tantissime adesioni: una prova di come la sanità pubblica sia da tutelare e ridisegnare! Occorrono investimenti e occorrono assunzioni! Non permetteremo che accedano alle cure solo coloro che possono permetterselo. La salute è un diritto universale e come tale deve essere difeso” prosegue Sarno.

Interviene, infine, Irene che ha segnalato questo caso: “Credo sia inaccettabile aver dimesso un paziente dopo un ictus con raccomandazione di effettuare le visite di controllo entro poche settimane dalla dimissione senza avergli fissato degli appuntamenti presso la stessa struttura. Ciò comporta dover ricorrere a prenotazioni per esami in regime privato per assicurarsi di effettuare i controlli necessari entro i tempi. Prenotare tramite CUP, nonostante l’urgenza riportata in ricetta medica, per avere un appuntamento dopo 10 mesi è rischioso per il paziente”.

 

Escort denuncia cliente: “Mi ha stuprata in casa”

La denuncia e di una escort brasiliana di 25 anni  che a Torino ha accusato un cliente di essere stata stuprata in casa. L’uomo l’aveva contattata attraverso un annuncio sul web. La violenza sarebbe avvenuta la notte di giovedì 7 settembre nel suo appartamento in corso Racconigi. Sabato 9 i carabinieri hanno fermato un marocchino di 38 anni residente in città. E’ accusato di averla minacciata con un coltello e di averla costretta a rapporti non protetti e non concordati. Lui nega le accuse.

Esplosione notturna a Mirafiori lascia buco in terra e vetri rotti

Un forte botto ha svegliato nella notte gli abitanti di Mirafiori Sud a Torino. In via Fleming 32  si è sentita infatti un’esplosione ora al vaglio della polizia scientifica. Lo scoppio è stato causato da un dispositivo artigianale che ha mandato in frantumi alcuni vetri e lasciato un buco nel terreno dei giardini pubblici dove è esploso. Frammenti della “bomba” sono stati  trovati nelle adiacenze.

Bardonecchia, un mese dopo l’esondazione si contano i danni: circa 25 milioni

A un mese dal nubifragio di Bardonecchia, si contano i danni. Secondo il Comune i danni ammonterebbero a circa 25 milioni di euro. È quanto ha riportato in aula in Consiglio regionale l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e Protezione civile Marco Gabusi, in risposta al question time del capogruppo Pd Raffaele Gallo sui tempi in cui verranno stanziati gli aiuti per il ripristino.

“La scorsa settimana il presidente Cirio ha inviato al Dipartimento di Protezione civile una integrazione alla richiesta di stato di emergenza, il rapporto dell’evento, le ordinanze emesse e la stima dei danni – ha precisato l’assessore Gabusi nella ricostruzione delle tappe – Il sopralluogo del Dipartimento è previsto entro la fine di settembre. Rispetto all’ammontare dei danni, il dettaglio fornito dal comune di Bardonecchia indica: circa 145 mila euro di assistenza alla popolazione; 1.750.000 euro per il ripristino di servizi essenziali; 21.500.000 euro per interventi che mitighino il rischio. Manca al momento la stima dei danni ai privati e alle attività economiche e produttive – conclude l’assessore –  Per le circa 100 auto danneggiate la stima dovrebbe superare 1.500.000 euro”.

“Dalla Regione quindi non c’è stato alcuno stanziamento per Bardonecchia, nonostante sia stato previsto nell’ultimo bilancio un fondo per le emergenze – commenta il capogruppo Pd Raffaele Gallo –  questo significa che i territori colpiti dalla piena del 13 agosto scorso non vedranno nulla fino a che non arriverà il sostegno del Governo. Insieme a un adeguato sostegno economico a livello nazionale, riteniamo che la Regione possa svolgere un ruolo importante e immediato a favore di Bardonecchia con propri fondi”.

Una domenica speciale nel tempio Guhõzan Renkoji di Cereseto

 

Domenica 10-9-2023 nel tempio Guhõzan Renkoji di Cereseto è stata ufficializzata la cerimonia secondo il rito buddhista dal grande maestro giapponese venerabile Nichiyū Mochida, arcivescovo e amministratore generale del tempio principale di Minõbu-san. L’evento storico ha celebrato l’apertura degli occhi della statua del fondatore Nichiren Daishõnin (1222-1282) e i 750 anni dell’entrata nel monte Minõbu per stabilire il suo primo tempio in Giappone.
La statua in bronzo di due metri che rappresenta il volto del grande santo Nichiren a 32 anni, è stata destinata in Italia a simbolo dell’apertura del buddhismo in Europa e servirà da modello per la realizzazione in scala 10:1 di una statua di venti metri destinata in Thailandia. La statua giunta dal Giappone, unica nel suo genere, è stata eretta in celebrazione nel giardino del tempio ceresetese diretto dal monaco responsabile reverendo Shōryō Tarabini.
I membri dell’associazione per la promozione del buddhismo hanno donato la costruzione della statua incidendo i loro nomi sul piedistallo. Il desiderio della scuola buddhista è il superamento delle reciproche differenze di razze, religioni e valori che possono generare fonte di conflitto, concetto espresso anche da Enzo Lavagno, sindaco di Cereseto.
L’entrata dei monaci ha aperto la cerimonia con le letture del Sūtra, proseguita con il rito dell’apertura degli occhi recitando parole di lode. Hanno partecipato 25 monaci e patriarchi e numerosi membri sostenitori della scuola buddhista provenienti dal Giappone, USA, Germania, Regno Unito e Italia.
Oggi esistono circa 5000 templi buddhisti che sostengono i centri missionari della Nichiren Shū nel mondo tra cui India, Cina, Hawaii, Nord e Sud America, Sud Est Asiatico ed Europa con l’aspirazione di raggiungere la pace mondiale. Nel 2022, per la ricorrenza degli 800 anni della nascita del fondatore della scuola, il reverendo Shōryō ha piantato 800 alberi di ciliegio nel comune di Cereseto. La volontà, l’ispirazione, l’educazione, i suoni e la compostezza dei presenti hanno concretizzato il sogno del reverendo Shōryō.
Giuliana Romano Bussola
Armano Luigi Gozzano