ilTorinese

Turin Palace Hotel omaggia le mamme con “French Frizz”

L’hotel nel cuore di Torino celebra la Festa della Mamma con un drink accattivante che elegge il Gin Tanqueray 10 a ingrediente principe. Un’esperienza sensoriale che seduce grazie agli aromi di noce moscata e lavanda, da assaggiare nella lounge non solo l’11 maggio.

Aromi delicati, gusto deciso, colorazione accattivante: per la Festa della Mamma il Turin Palace Hotel propone “French Frizz”, cocktail di carattere che seduce fin dal primo assaggio. Un drink fresco, aromatico e sorprendente, la cui Sinfonia di profumi e sapori evoca grazia, forza e bellezza, le stesse qualità che rendono ogni madre davvero speciale. “French Frizz” è molto più di un cocktail, è un atto d’amore da condividere in una atmosfera di raffinata convivialità, la stessa che si respira nella lounge del Turin Palace, scenografia ideale per lasciarsi coinvolgere dall’esperienza sensoriale suggerita da questo drink. Drink che fa di Gin Tanqueray 10 il suo protagonista assoluto, grazie al suo sapore elegante e deciso che si fonde armoniosamente con la fresche1zza vivace del limone e le delicate sfumature floreali della lavanda. Ad aggiungere un tocco sofisticato e speziato ci pensano le note avvolgenti della noce moscata, esaltate da tre dash di peychaud’s bitters, mentre un frizzante top di soda regala leggerezza e dinamismo al sorso. Questo mix bilanciato fa di French Frizz il cocktail perfetto per chi cerca un drink dal carattere deciso, ma dalla raffinata delicatezza.

Mara Martellotta

Torinodanza Festival 2025 – Dance First, la prossima stagione: tante novità e prime nazionali

Dance First, questo è il titolo dell’edizione 2025 del Festival Torinodanza, rassegna diretta da Anna Cremonini, in programma dal 5 settembre al 5 ottobre prossimo con 32 rappresentazioni, tra cui un’anteprima mondiale, 7 prime nazionali, 6 coproduzioni, laboratori e masterclass con la partecipazione di 15 compagnie composte da artisti provenienti da 11 Paesi diversi. Forte della propria collocazione  all’interno della programmazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il Festival si conferma un interlocutore attivo bell’ambito della danza internazionale, registrando la molteplicità dei generi, sempre diversa, e forme, riflessioni e contenuti espressi dalla creazione contemporanea. Da quest’anno il Festival Torinodanza torna nella splendida cornice del Teatro Carignano, e mantiene la sua collaborazione con le Fonderie Limine di Moncalieri in tutti i suoi spazi e, per la prima volta, approda al Grattacielo Intesa Sanpaolo.

“Sono molto felice del rapporto virtuoso-spiega Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura del Comune di Torino – che si è creato tra le componenti che lavorano alla realizzazione del Festival. Tra questi, considerando sempre il rispetto dei ruoli, la giunta comunale, il Teatro Stabile di Torino, Torinodanza, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Moncalieri nella figura di Antonella Parigi e gli sponsor, tra cui la Fondazione Compagnia di San Paolo. La sfida che si pone quest’anno Torinodanza è quella di migliorare il già elevato standard di eccellenza raggiunto nelle passate edizioni”.

Sono tre i punti di forza su cui si basa la realizzazione di questo Festival. Il primo riguarda l’armonia creatasi all’interno delle componenti che vi collaborano, prendendo sempre come punto di riferimento sicuro la casa del Teatro Stabile di Torino, il secondo riguarda il rapporto tra la Lavanderia a Vapore e il Festival Torinodanza, una relazione ben collaudata nel corso degli anni e che si esprime attraverso una importante comunione di intenti, la terza si basa sulla capacità da parte di Torinodanza di creare reti internazionali che contribuiscono a migliorare l’immagine e i risultati.

“Torinodanza ha un progetto visionario – dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Moncalieri Antonella Parigi – Le Fonderie Limone, da sempre casa di Torinodanza, continueranno comunque ad ospitare molti eventi e spettacoli di prosa del Teatro Stabile. La novità per Moncalieri sarà la riapertura del teatro Matteotti”.

Ad inaugurare l’edizione 2025 del Festival sarà il 5 settembre prossimo, alle 20.45, presso il Teatro Carignano, la creazione di “Delay The Sadness” di Sharon Eyal, che debutterà a Torino in anteprima mondiale. Si tratta di un’occasione particolare, in quanto frutto di un progetto articolato che giungerà al debutto dopo due residenze combinate. Tre settimane di prove presso Orsolina28 Art Foundation di Moncalvo, nell’astigiano, poi l’ingresso al Teatro Carignano, dove l’artista israeliana trapiantata in Francia concluderà l’allestimento della nuova creazione. Lo spettacolo debutterà in prima mondiale al prestigioso Festival Ruhr Triennale in Germania, partner di coproduzione. “Delay The Sadness” è un lavoro che invita all’introspezione e alla connessione, un’esplorazione di delicato equilibrio fra forza e vulnerabilità, una riflessione sui tanti modi in cui le persone navigano nel proprio mondo interiore ed esteriore. Eyal intende creare uno spazio per creare risonanza con le proprie esperienze. Il titolo si può ridurre a “rimandare la tristezza”. Alle Fonderie Limone, il 13 e 14 settembre, si terrà la prima nazionale dello spettacolo “À la carte” di Ioannis Mandafounis, artista greco con una lunga esperienza nella compagnia di William Forsythe. Punto di partenza dello spettacolo è l’incontro tra l’ensemble e il pubblico, come se collaborassero alla creazione di un menù improvvisato. Il quadro di riferimento è la metodologia compositiva dell’artista, che permette di creare una coreografia visiva sul palco. Lo stile indisciplinato, libero e rigoroso coinvolge pubblico e danzatori in un gioco di rimandi gioioso e folle. Quest’anno Torinodanza apre uno spazio alle danze urbane con la presentazione, per la prima volta in Italia di Témoin di Collectif FAIR-E, e di Saïdo Lehlowh, artista emerso alla fine degli anni Novanta sulla scena b-boing parigina, imponendo una visione tutta nuova della break dance. Témoin punta lo sguardo sulla società contemporanea, accattivante nella sua energia e seducente nella finezza dei suoi gesti. Lo spettacolo sarà in scena il 19 e 20 settembre. Un‘altra compagnia inedita per Torinodanza è Rambert, tra le piu note compagnie britanniche impegnata nel repertorio di (La)Horde, il più irriverente collettivo francese che con il suo libero linguaggio, anticonvenzionale e contemporaneo, ha saputo intercettare il pubblico dei più giovani. La serata è programmata alle Fonderie Limone il 27 e 28 settembre prossimi, presentata con il titolo “Bring your own”.

Ritorna quest’anno la Akram Khan Company con “Chotto Desh”, che attinge alla qualità unica di Akram Khan nel raccontare storie interculturali creando una avvincente narrazione dei sogni e dei ricordi di un ragazzo tra Gran Bretagna e Bangladesh. Mescolando Kathk e danza contemporanea, con una squisita miscela di testi parlati, animazioni oniriche, immagini e musiche appositamente composte, “Chotto Desh” è un’incantevole e toccante esperienza di teatro danza rivolta ai bambini e alle loro famiglie, presentato alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi. Christos Papadopoulos, artista greco di rara finezza e originalità, presenterà una versione rinnovata di un assolo interpretato da Georgios Kotsifakis dal titolo “Landless”. Lo spettacolo, in programma in prima nazionale alle Fonderie Limone il 23 e 24 settembre, esplora la capacità del corpo di rendersi architettura di sé stesso, facendosi territorio sconosciuto per costruire una nuova prospettiva sulle sue funzioni di base e di movimento. Ultima grande compagnia internazionale che chiude il Festival è Peeping Tom, ensemble che dal 2019 è sostenuto con convinzione da Torinodanza Festival. Il titolo della sua ultima creazione, a firma di Gabriela Carrizo, è  “Chroniques”, e sarà presentata alle Fonderie Limone dal 2 al 4 ottobre prossimo. Lo spettacolo mette in scena essere umani e non umani, soggetti sottoposte a leggi e fenomeni fisici diversi: una metamorfosi corporea in una dimensione abissale e poetica.

“Anche quest’anno – prosegue Anna Cremonini – entreremo nelle trame e nelle evoluzioni della danza italiana, consapevoli del dovere morale di una istituzione di interesse pubblico di sostenere e stimolare la creatività di artisti e artiste più o meno giovani. Contribuire a rafforzare il sistema significa rendere più solido che trasporti il presente verso un futuro che sappia mettere la coreografia italiana al centro della riflessione contemporanea”.

Il 10 settembre prossimo, al Grattacielo Intesa Sanpaolo, MM Contemporary Dance Company presenterà un trittico composto da tre pezzi a firma di tre coreografi diversi: “Short Stories”-Michele Merola esplorerà un paesaggio espressivo di brevi storie, accompagnando i danzatori con una colonna sonora che riunisce suggestive parti liriche per violino e voce soljsta;”Shrik” – Adriano Bolognino si ispira al titolo originale norvegese del celebre dipinto “L’Urlo” di Munch, opera che l’ha portato a indagare i temi della tragedia e dell’angoscia, infine Enrico Morelli affronta in “Weirdo” il senso di inadeguatezza, di diversità, sotto la lente di un giudizio. Tre generazioni a confronto per una serata intensa ed elegante.

Il 13 settembre prossimo, presso le Fonderie Limone, si esibirà al Festival il gruppo Yoy Performing Arts, tra i più rigorosi sofisticati della generazione emergente, composta da Emma Zani, Roberto Doveri e Timoteo Carbone. Fin dagli esordi ha fondato la propria poetica sulla fusione tra danza, musica a e arte visiva, alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive. “Futuri” è un dittico composto da due duetti: “Ti ricordi il futuro”, tratto dall’opera dell’artista visivo Valerio Berruti, e “Solo sognar ci terrà svegli”, ispirato ai versi del poeta e artista di strada Ivan Tresoldi.

Il 14 settembre prossimo, sempre alle Fonderie Limone, debutta lo spettacolo della compagnia indipendente “Descendants”, composta da italiani afrodiscendenti, fondata e guidata da Carlos Kamizele, ballerino e coreografo congolese nato a Kinshsasa, arrivato in Italia a 7 anni. In questa nuova produzione è affiancato dalla ballerina Caroline de Almeyda, interprete nata ad Imola ma di radici brasiliane. Il loro balletto si intitola “Nyumbani – il mio corpo è la mia matria”; “Nyumbani” è una parola swahili che significa casa, ed evoca il senso di appartenenza o, al contrario lo smarrimento provocato dal mancato riconoscimento delle proprie radici.

Il 19 e 20 settembre, alle Fonderie Limone, debutta in prima nazionale con la sua compagnia CodedUomo Daniele Ninarello, di ispirazione jazz, dando vita a una composizione polifonica in cui ogni singolo performer è condizionato dalla dinamica del gruppo.

Sempre nella sala piccola delle Fonderie Limone, il 23 e 24 settembre approda per la prima volta a Torino Danza Sofia Nappi, giovane coreografa toscana formatasi tra la tradizione americana e l’attualità israeliana, considerata tra le più promettenti autrici del momento. La sua creazione, “Pupo”, esplora il Pinocchio di Collodi. Altra prima italiana è l’assolo di Michela Lucenti, coreografa, danzatrice e fondatrice della compagnia Balletto civile. Il suo spettacolo, presentato il 28 settembre alle Fonderie Limone è ispirato al mito di Giocasta, offrendo il nome al titolo e si propone di scandagliare i temi dell’ambizione e del potere attraverso il corpo, la voce e la musica, concepiti come strumenti capaci di restituire con potenza fisica e sensoriale il dramma antico di una madre e di una città. Si tratta di un’indagine su un delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca, capace di esplorare la potente complessità femminile.

Dal 2 al 4 ottobre, alle Fonderie Limone, debutta “Abracadabra” di Francesca Pennini, in cui l’artista mette alla prova un corpo segnato, mutato,  Aiace di ritrovarsi in ciò che non è mai stato, creando un assolo che si rivela nell’invisibilità, una danza impossibile e ubiqua, una voce ventriloqua per rimettere insieme la donna tagliata a pezzetti. Torinodanza propone anche uno spazio di pratiche laboratoriali: atelier, masterclass per professionisti e amatori dal nome “Esperienze”, per fare del Festival un luogo vivo e vibrante che accanto a una prestigiosa vetrina di opere italiane e internazionali consente di approfondire le azioni e i gesti, l’intensità di relazioni che la danza può costruire.

Biglietti e abbonamenti in vendita sia in biglietteria sia online a partire dal 9 maggio

Biglietteria: teatro Carignano, piazza Carignano 6, Torino

Tel. 011 5169555 – orario: lunedì-sabato dalle 13 alle 19 / domenica dalle 14 alle 19

biglietteria@teatrostabiletorino.it

Mara Martellotta

“The Best of Cycling 2024”, un anno di grande ciclismo

In concomitanza con l’edizione 2025 del “Giro d’Italia”, il “Forte di Bard” ospita la mostra fotografica 

Fino al 14 settembre

Bard (Aosta)

In primo piano il dehor di un ristorante (o bar) con tanto di tavoli ben apparecchiati. E’ l’ora di pranzo. Oltre la strada troneggia alta l’insegna di una “Boucherie – Charcuterie” (“Macelleria – Salumificio”) e in mezzo transitano agguerriti ciclisti con tanto di pubblico a seguire la sfilata delle due ruote. Che poi sfilata da poco proprio non é. Trattasi infatti di un passaggio del “Tour de France” 2024. Tutti a osservare incuriositi. Eccetto un curioso signore, capelli e maglietta bianchi, occhiali neri, intento a portarsi alla bocca una squisita (almeno a giudicare dalla di lui espressione) linguina di pasta o patata fritta – difficile individuarne l’identità – che non mollerebbe per nulla al mondo. Neanche per il passaggio di una parte della “carovana” del “Tour de France”. Toh – sembra pensare – già che oggi passava di qui la corsa! Che faccio? Mi alzo per applaudire i ciclisti in fuga o finisco questo piatto così speciale da battere in fama perfino l’indimenticato Eddy Merckx, ‘il Cannibale’? Ma sì. Seconda risposta. Per il ‘Tour’ c’è tempo! Deve proprio averla pensata così quello “strano” signore “famelico” di cui sopra. Strano lui, ma non meno eccentrico e fantasioso il fotografo che lo ha immortalato nell’atto di porsi l’amletica domanda. Al diavolo i ciclisti, pur se famosi. E quando mai potrà ancora capitarmi – istantaneo pensiero del fotografo – un tizio che continua imperterrito a mangiare al passare dei campioni del ‘Tour’ come fossero due semplici “rider” intenti a consegnare pizze in bici? Ed ecco lo scatto. Autore, il francese Etienne Garnier, fotoreporter de “L’Equipe”. Scatto preciso, immediato, ironico e davvero singolare. Così tanto da meritarsi, su oltre 150 immagini proposte da una sessantina di professionisti, il Primo Premio dell’VIII edizione di “The Best of Cycling 2024”, il Concorso Fotografico organizzato dal milanese Roberto Bettini (in arte “Clic”), decano dei fotografi di ciclismo, con oltre cinquant’anni di attività alle spalle, iniziata nel 1975 con la ripresa dello sprint vittorioso del mitico Saronni al “Gran Premio Fiera di San Giovanni” al “Parco” di Monza.

Ebbene, in questi giorni e fino a domenica 14 settembre, la foto di Etienne Garnier e un’altra sessantina di quelle partecipanti al Concorso sono visibili in una splendida mostra fotografica, lanciata in concomitanza con l’inizio dell’edizione numero108 del “Giro d’Italia” (9 maggio – 1° giugno, con partenza da Durazzo, in Albania, e arrivo a Roma e che quest’anno toccherà anche la Valle d’Aosta) ospitata nelle “Sale delle Scuderie” del “Forte di Bard. Curata da Federico Bona, giornalista eporediese che da anni lavora con l’organizzazione del “Giro d’Italia”, la mostra alla “Fortezza” valdostana regala una rassegna di immagini (rigorosamente riferite alla passata stagione) che “raccontano gli eventi legati al Ciclismo più importanti e di nicchia, i Grandi Giri insieme alle piccole corse di paese, la strada, la pista e il fuoristrada, il ciclismo degli uomini, delle donne, dei bambini e delle bambine”.

La Giuria composta da Maurizio FondriestStefano AllocchioEmiliano NeriFrancesca Cazzaniga e Lido Andreella ha avuto il compito arduo di selezionare, tra le tante immagini proposte, le più belle. Alle spalle di Etienne Garnier, si sono piazzati al secondo posto Gregory Van Gansen, belga dell’agenzia “PhotoNews” che immortala uno scatenato Mathieu Van Der Poel in una gara di Coppa del Mondo di “ciclocross” e al terzo posto l’olandese Joris Knapen con l’esultanza dei “tifosi eritrei” al passaggio del loro idolo Biniam Girmay.

Gran bella passeggiata fra gli scatti più belli ospitati a Bard, selezionati per raccontare alcune delle pagine più significative del Ciclismo “di mestiere” e del Ciclismo “di diletto”, targato 2024. Particolarmente piacevole, il giorno dell’inaugurazione della mostra (mercoledì 30 aprile) è stata l’esibizione “W la fuga. Storie, aneddoti e stranezze dal mondo del ciclismo” di Marco Pastonesi, giornalista genovese, a lungo editorialista della “Gazzetta dello Sport”, per cui ha lavorato fino a dieci anni fa. Il suo è stato un monologo esilarante, un flusso di racconti su corse e corridori svelati da uno che ha seguito diciotto “Giri d’Italia”, dieci “Tour de France”, un’“Olimpiade”, oltre a quattro “Giri del Ruanda” e uno del “Burkina Faso”. Ex ciclista ed ex giocatore di rugby di serie A, Pastonesi, oltre che giornalista sportivo, è anche, fra l’altro, autore di decine di libri, nei quali ha narrato storie di vita di atleti famosissimi o anche di semplici gregari, facendo emergere sempre il risvolto umano insieme (e forse al di sopra) di quello puramente tecnico.

Gianni Milani

“The Best of Cycling 2024”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 14 settembre

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19; lunedì chiuso

Nelle foto: I tre scatti vincitori di Etienne Garnier, Gregory Van Gansen e Joris Knapen

Le nuove palestre all’IIS Copernico-Luxemburg di Torino

Giovedì 8 maggio, la consigliera metropolitana delegata all’Istruzione, Caterina Greco, ha visitato

 l’Istituto di istruzione superiore Copernico-Luxemburg in corso Caio Plinio 2/6 a Torino, accolta dal dirigente scolastico Fulvio Genero. L’Istituto accoglie attualmente circa 1.800 studenti e, con i suoi licei linguistici, scientifici e tecnico-economici, rappresenta un importante presidio formativo per la città.
Nel corso della visita sono stati illustrati i numerosi interventi di riqualificazione edilizia già completati, in corso e programmati, realizzati dalla Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di garantire ambienti scolastici sempre più sicuri, moderni e funzionali.
Tra gli interventi realizzati figurano la ristrutturazione completa, edile ed impiantistica, e l’efficientamento energetico del corpo spogliatoi e delle palestre nord-est, il rifacimento dei servizi igienici al piano terreno della palazzina gialla, la realizzazione di un nuovo laboratorio di chimica al primo piano della palazzina gialla e la messa in sicurezza delle scale esterne, oltre alla sostituzione e messa a norma delle attrezzature sportive delle palestre e dei playground dei plessi scolastici. Tali interventi ammontano complessivamente a circa 3 milioni di euro, finanziati sia con fondi dell’Ente che con fondi React-EU.
Per quanto riguarda gli interventi attualmente in corso, si segnalano la fornitura e l’imminente installazione di un montascale, richiesto dal dirigente scolastico per migliorare l’accessibilità dell’edificio, i lavori di adeguamento dei servizi igienici, che prevedono il rifacimento degli impianti al primo e secondo piano della palazzina gialla (corpo B), nonché la demolizione per la messa in sicurezza di una porzione della facciata dello stesso corpo B, per un valore complessivo di circa 260.000 euro, finanziati con fondi propri dell’Ente.
Il Copernico Luxemburg è una delle scuole che sta sperimentando ilprogetto della scuola senza voti sulle nuove modalità valutative con la professoressa

Ernestina Morello: durante il sopralluogo,  se ne è parlato: “abbiamo avuto risocntri positivi – dice la consigliera Greco – è emerso un diffuso senso di minore stress e una maggiore libertà nell’apprendimento, grazie all’assenza del giudizio numerico; tra le criticità, alcuni studenti hanno segnalato la percezione di dover studiare di più e in modo più costante”.

Confartigianato Alessandria compie 80 anni

E porta in scena il Talk-Show “L’Italia e le PMI Quale futuro?”

Politica e media a confronto con ospiti illustri per fare il punto sul rilancio dell’economia del territorio.

“Confartigianato Imprese Alessandria” compie 80 anni. Quasi un secolo, dal dopoguerra ad oggi, accanto alle micro e piccole imprese del territorio, accompagnandone lo sviluppo, la crescita e il progresso, sostenendole e rappresentandole attraverso anni a volte più complessi e sfidanti come gli attuali.

Un traguardo autorevole e altrettanto significativo che merita di essere celebrato degnamente. La scelta è caduta su una tavola rotonda in formato talk-show, proprio come in tv ma senza telecamere. Un grande momento di aggregazione e confronto, seguito da alcuni eventi in corso d’anno, sulla scorta dei valori che da sempre segnano e alimentano il contesto e il percorso associativo: condivisione, incontro, dialogo, proposte.

Un appuntamento di ritrovo e di rilievo con gli attori economici e sociali del territorio quali in primis, politici, amministratori pubblici, imprenditori, cittadini e famiglie.

Venerdì 16 maggio, all’interno dell’elegante cornice di Palazzo Monferrato in Via San Lorenzo 21 in Alessandria, a partire dalle ore 17.00, andrà in scena l’incontro-dibattito dal titolo “L’Italia delle PMI: Quale futuro?”.

Un’occasione di approfondimento e scambio culturale nel corso della quale rinomati ospiti illustri dell’economia, del giornalismo e della politica, alla presenza di un parterre selezionato di oltre 100 partecipanti tra rappresentanti delle istituzioni locali, imprenditori ed invitati, illustreranno la propria visione di come rileggere e affrontare al meglio il momento attuale sotto il profilo socioeconomico, con uno sguardo attento ai cambiamenti e le trasformazioni in atto, declinate in chiave di sviluppo economico e sociale del nostro territorio. L’obiettivo è abbracciare il futuro in un’ottica integrativa e sinergica con l’evoluzione globale in essere, restando comunque coerenti ai principi che ci hanno permesso di arrivare sino a qui”, esordisce Adelio Giorgio Ferrari, Presidente di “Confartigianato Imprese Alessandria” e “Confidare”.

A lui spetterà il compito di introdurre e dare ufficialmente inizio ai lavori, dopo un momento iniziale dedicato alla consegna delle targhe di riconoscimento per la fedeltà associativa a un gruppo di imprenditori associati provenienti da tutta la provincia.

Modera Maurizio Scandurra, giornalista e saggista opinionista de “La Zanzara” di “Radio 24”. Intervengono Pietro Senaldi (Condirettore di “Libero”), Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Marco Granelli (Presidente di Confartigianato Imprese Nazionale), Riccardo Molinari (Presidente dei Deputati Lega alla Camera), Federico Fornaro (Deputato PD alla Camera), Claudia Porchietto (Sottosegretario alla Presidenza Regione Piemonte) e Federico Riboldi (Assessore alla Sanità Regione Piemonte).

L’iniziativa è realizzata con il Patrocinio degli Enti Comune di Alessandria e Provincia di Alessandria, il sostegno della Camera di Commercio di Alessandria-Asti e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Fondazione Cassa di Risparmio Alessandria insieme ad altri sponsor privati tra i quali Banca Valsabbina, Azimut C.M. SGR S.p.a., Generali Assicurazioni Ag.AL, Artespazio S.r.l., Prometeia S.p.a., Siall, Saldema S.p.A., D&N Eventi S.r.l., Sidep -Scuola Italiana di Estetica Professionale, Baila Phytocosmetici, Primula Costruzioni, GrandiAuto, New Alarm, Salumificio Miglietta, T.M.G. Tende e Serramenti, Federico Nicola & Partners.

Ma c’è di più. Il talk-show primaverile è l’atto introduttivo di una serie di altre iniziative che abbracceranno anche altri stagioni dell’anno, e sarà seguito in autunno dal format “Scuola per Genitori: come gestire il passaggio generazionale”, condotto dagli psicologi-psicoterapeuti Lucio Zanca, Osvaldo Poli e Stefania Andreoli, in tre eventi divulgativi destinati al pubblico sul tema del ricambio generazionale e del rapporto tra genitori e figli, fondamentale per orientare le loro scelte lavorative future, soprattutto in riferimento delle peculiarità del tessuto produttivo italiano, composto principalmente da realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni a gestione familiare, che negli ultimi anni ha rilevato crescenti difficoltà nel reperire ed attrarre i giovani.

Tutti gli incontri della “Scuola per Genitori” si svolgeranno presso il “Teatro Alessandrino” in Via G. Verdi, 12 ad Alessandria, con orario 21.00 – 22.30.

Maggiori informazioni sul sito www.confartigianatoal.it.

Centri estivi a Rivoli, riduzione delle tariffe

Stanziati 254 mila euro dall’Amministrazione per centri estivi attenti all’inclusione ed alla libertà di sceltaAmpliato il periodo di apertura. Riduzione delle tariffe.

 

L’estate rappresenta un tempo prezioso: una pausa dalla scuola, ma anche un’occasione di crescita, socialità e scoperta. Con questa consapevolezza, la Città di Rivoli presenta il programma 2025 dei centri estivi, frutto di un grande lavoro di pianificazione e di un investimento mirato per garantire servizi di qualità, inclusivi e accessibili a tutte le famiglie.

L’offerta di quest’anno, rivolta principalmente ai bambini dai 3 agli 11 anni, si distingue per il rafforzamento delle misure di sostegno personalizzate, per la continuità con le esperienze passate e per l’introduzione di importanti novità.

Uno dei pilastri del progetto è l’attenzione dedicata ai minori con disabilità. Ogni bambino, infatti, potrà contare su un operatore educativo dedicato 1 a 1, con la possibilità di scegliere liberamente il centro estivo più adatto, anche in funzione delle sue necessità terapeutiche. Una vera e propria individualizzazione del sostegno, che mette al centro la persona e la sua unicità.

Per garantire questo servizio, l’Amministrazione ha stanziato 254.149 euro e affidato l’intervento alla Cooperativa Aldia, con l’obiettivo di favorire, ove possibile, la continuità educativa con i professionisti già coinvolti durante l’anno scolastico.

Sono previste fino a 6 settimane di presenza dell’educatore per i bambini della primaria e secondaria di primo grado, e 4 settimane per i bambini dell’infanzia (considerando che la scuola termina il 30 giugno). Un impegno significativo, se si considera che ogni settimana di supporto costa oltre 1.000 euro per bambino.

Anche sul fronte dell’accessibilità economicail Comune ha voluto mantenere e rafforzare le agevolazioni: 10 euro di riduzione settimanale per tutti i residenti; ulteriori 5 euro di sconto per ogni fratello/sorella iscritti; sconti in base alla fascia ISEE.

Il contributo complessivo stanziato per la riduzione delle tariffe è di 55.000 euro. Le riduzioni si applicano fino a un massimo di 8 settimane per i bambini della primaria e 5 settimane per quelli dell’infanzia. In caso di reperimento di ulteriori fondi (comunali o statali) sarà possibile rivalutare l’impianto di sostegno alle tariffe.

Novità di quest’anno, l’ampliamento del periodo di apertura10 settimane di attività per la scuola primaria7 settimane per l’infanzia, con inizio il giorno successivo alla chiusura scolastica.

I servizi saranno sospesi solo durante le due settimane centrali di agosto, dal 9 al 24.

Accogliere davvero tutti richiede competenze. Per questo motivo torna e si amplia il progetto “Summer4All”, un percorso di formazione e accompagnamento rivolto agli operatori dei centri estivi (coordinatori, educatori, animatori) per migliorare l’esperienza dei bambini con diagnosi di autismo. Il progetto, promosso dal Consorzio Ovest Solidale con la Diaconia Valdese – Centro Boom, prevede incontri iniziali e momenti di supervisione continua, e si estende a tutti i Comuni del territorio consortile, dopo gli ottimi risultati registrati nella scorsa edizione.

L’estate rivolese non si rivolge solo ai più piccoli. Anche gli adolescenti avranno la loro occasione di mettersi in gioco. Per i giovani tra i 13 e i 16 anni, sarà attivato a luglio il progetto gratuito “Piazza Ragazzabile”, un vero e proprio cantiere-laboratorio di ecologia urbana.

Durante tre settimane, dalle 9.30 alle 12.30, circa 25 ragazzi parteciperanno ad attività concrete per prendersi cura della città, sviluppare senso civico e lavorare in squadra. L’iniziativa, alla sua terza edizione, si inserisce in un percorso più ampio avviato anche durante l’anno scolastico.

Nel riconoscere il valore sociale e aggregativo degli oratori e delle parrocchie, il Comune ha destinato 15.000 euro a sostegno delle loro proposte estive rivolte ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. I fondi saranno distribuiti in base al numero di iscritti, alla durata delle attività e alla qualità progettuale.

Per rafforzare ulteriormente il senso di rete tra tutte le realtà coinvolte – cooperative, associazioni, enti religiosi e del terzo settore – è in programma per martedì 1 luglio anche una mattinata di festa e incontro pubblico, per condividere esperienze, fare comunità e celebrare l’impegno educativo che unisce tutta la città.

L’estate è un tempo prezioso per la crescita e l’equilibrio dei nostri bambini e ragazzi” dichiara l’Assessore all’Istruzione Lidia Zanette “Con questa programmazione, l’Amministrazione ha scelto di investire sulle persone, sulla libertà di scelta, sull’individuazione del sostegno e sul rafforzamento della rete educativa del territorio. Ogni bambino, deve sentirsi accolto e valorizzato nella sua unicità.

Iscrizioni partite il 5 maggio 2025.

Torino, nella chiesa di Sant’Agostino messa per Papa Leone XIV

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Parrocchia S. Agostino in Torino, via Sant’Agostino angolo via Santa Chiara.
(La storica parrocchia agostiniana di Torino)

Oggi venerdì 9 Maggio ore 18.30
S. Messa per Papa Leone XIV, frate agostiniano. In rendimento di Grazie e pregando per il suo ministero. “Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo” (S. Agostino – citato nel primo saluto papale di ieri)

Igino Macagno

Il Piemonte tra le regioni con più ingressi di lavoratori stranieri: artigianato in prima linea

Il Piemonte si conferma tra le aree con la maggiore incidenza di lavoratori stranieri in ingresso, con 79.660 assunzioni previste. Nell’ambito dell’artigianato, le imprese piemontesi stimano 7.160 ingressi di personale immigrato, pari al 17,8% delle nuove assunzioni del settore.

Il quadro regionale: dove la domanda è più alta

L’incidenza degli ingressi di lavoratori stranieri risulta particolarmente significativa in Lombardia e Umbria (entrambe al 21,9%), seguite da Veneto (21,6%), Piemonte-Valle d’Aosta (21,5%), Trentino-Alto Adige (21,3%) ed Emilia-Romagna (20,7%).

Il dato nazionale

A livello nazionale, le imprese italiane prevedono per il 2024 circa 1.082.170 ingressi di personale immigrato, pari al 19,6% del totale delle nuove assunzioni. Lo rileva il Sistema informativo Excelsior (Unioncamere – Ministero del Lavoro), che evidenzia un’economia sempre più affamata di competenze, soprattutto nei settori a forte componente artigiana.

In particolare, le imprese artigiane assorbiranno 93.390 lavoratori immigrati: una quota che rappresenta l’8,6% del totale delle assunzioni di lavoratori stranieri e il 18,5% delle nuove entrate nel comparto. Si tratta di un dato che conferma la crescente centralità della manodopera straniera nel garantire continuità e qualità alle produzioni artigianali italiane.

I settori con maggiore fabbisogno: costruzioni, servizi, manifattura

Analizzando i singoli settori, emerge che la domanda di lavoratori immigrati nelle imprese artigiane si concentra soprattutto in comparti strategici. Le Costruzioni guidano con un’incidenza del 22,4% e 33.390 ingressi previsti, risultando il settore con il fabbisogno assoluto più elevato. Seguono:

  • Altri servizi (esclusi commercio, alloggio, ristorazione e turismo): 18,5% e 22.350 ingressi

  • Manifatturiero esteso (inclusi estrattivo e public utilities): 16,6% e 26.320 ingressi

  • Alloggio, ristorazione e turismo: 16,2% e 7.620 ingressi

  • Commercio: 13,1% e 3.710 ingressi

Nel complesso, il settore dei Servizi rappresenta il 17,2% delle entrate totali di personale immigrato nell’artigianato, con 33.680 unità.

Previsioni 2024–2028: fabbisogno in crescita

Guardando al medio termine, lo scenario si fa ancora più rilevante. Secondo le stime del Sistema Excelsior, applicando il peso dell’artigianato sugli ingressi di lavoratori immigrati del 2024 alle previsioni del quinquennio 2024–2028, si stima che l’artigianato richiederà circa 66.000 lavoratori stranieri. Si tratta del 10,8% del fabbisogno complessivo previsto di 607.400 ingressi di lavoratori immigrati nell’economia privata non agricola.

La domanda si concentrerà nei comparti a maggiore intensità di lavoro manuale e tecnico-specializzato: Manifatturiero esteso e Costruzioni assorbiranno l’80,5% della domanda (pari a 52.700 ingressi), mentre il restante 19,5% (12.800 ingressi) sarà coperto dai Servizi artigiani.

Le filiere con maggiore incidenza dell’artigianato sul fabbisogno di manodopera straniera (2024–2028):

  • Moda: 28,5% (10.400 ingressi – seconda filiera per volumi assoluti)

  • Legno e arredo: 26,6% (2.700 ingressi)

  • Costruzioni e infrastrutture: 25,3% (20.900 ingressi – prima per valori assoluti)

  • Agroalimentare: 15,0% (7.500 ingressi)

  • Altre filiere industriali: 11,6% (7.600 ingressi – terza per volumi assoluti)

Il commento di Confartigianato Piemonte

“Il problema è culturale – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – Ci stiamo trasformando in una società che demanda il fare ad altri con l’idea che la realizzazione piena possa avvenire solo dietro una scrivania o perseguendo qualche tipo di chimera glamour. I Piemontesi e gli Italiani in generale devono recuperare la manualità, il senso del lavoro fisico e il saper fare. Non è un caso che don Bosco fosse delle nostre parti.”

Felici conclude:
“Occorre riconnettere i giovani e, soprattutto, i loro genitori, con l’idea che il lavoro in sé stesso ha un’etica fondante per la vita. L’artigianato italiano, per reggere il passo con l’innovazione, la transizione ecologica e il passaggio generazionale ha bisogno di manodopera formata, stabile e valorizzata. Non si tratta solo di sostituire chi esce dal mondo del lavoro, ma di accompagnare una nuova fase di sviluppo. Serve una politica del lavoro che non sia fatta solo di numeri e quote ma che sappia leggere i fabbisogni reali delle imprese, investire su formazione professionalizzante e percorsi di integrazione qualificata”.

Vignale e Bartoli: valorizzare le stazioni della Canavesana

L’Assessore regionale al Patrimonio e ai Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) Gian Luca Vignale e il Consigliere Regionale nonché Presidente della V Commissione Ambiente Sergio Bartoli nella giornata di oggi hanno effettuato una serie di sopralluoghi presso alcune stazioni ferroviarie della tratta Canavesana. Stazioni che sono state recentemente acquisite al Patrimonio Regionale. Lo scopo delle visite, accompagnati dagli Amministratori comunali e dai Sindaci Pasquale Mazza di Castellamonte, Giovanna Cresto di Cuorgnè, Paolo Coppo e Raffaele Costa di Pont Canavese e Federico Pozzo di Ozegna, e’ quello di valutare lo stato e la consistenza dei beni per una loro futura valorizzazione e riutilizzo.

Si tratta di immobili già in parte utilizzati e una parte, invece, libera, che si predispongono a progetti di riutilizzo associativo, ricettivo, commerciale, oppure ad ospitare una delle sedi del Museo Ferroviario Piemontese diffuso. Quest’ultimo progetto, presentato dall’Assessore Vignale lo scorso aprile, prevede la realizzazione di diversi poli museali sparsi sul territorio regionale. Sfruttando in primis le realtà esistenti, quali il Museo di Savigliano e quello di Porta Milano a Torino, in seconda battuta, utilizzando l’enorme patrimonio rotabile a disposizione della Regione per aprire punti museali lungo le tratte della Canavesana e della Torino-Ceres.

Nel corso della visita ai Comuni canavesani, l’Assessore e il Consigliere hanno avuto anche l’occasione per visitare i luoghi dove, grazie a Fondi di Sviluppo e Coesione, verranno realizzati progetti utili alle comunità locali: a Pont Canavese si tratta di interventi di riqualificazione urbana in Piazza Craveri e Via della Lea, a Cuorgné la riqualificazione dell’ex istituto salesiano, a Castellamonte sono interventi sugli spazi della Rotonda Antonelliana, infine ad Ozegna un parco giochi inclusivo, moderno e accessibile a tutti. La visita ha toccato anche la Rsa e la Portineria di Comunità di Pont Canavese.

<La giornata odierna ci ha permesso di valutare insieme ai Sindaci e alle amministrazioni locali la quantità e la qualità delle strutture e delle stazioni ferroviarie recentemente acquisite al patrimonio della Regione – dichiara l’Assessore Vignale – insieme abbiamo discusso di futuri progetti di valorizzazione tra i quali quello di ospitare sedi del Museo Ferroviario Piemontese diffuso sul quale la Regione sta investendo importanti risorse. Si tratta di beni con grandi potenzialità oltre che di strutture di pregio storico, si prestano ad essere luoghi di aggregazione sociale, ma anche per ospitare attività ricettive e commerciali utili a sviluppare l’economia delle comunità locali. Infine, l’occasione si è rivelata propizia per fare il punto sulla messa a terra dei progetti che i Comuni realizzeranno grazie a Fondi di Sviluppo e Coesione, tutte opere attese da anni per offrire nuovi servizi e spazi per i cittadini>.

 

«Queste stazioni raccontano una parte importante della storia del nostro territorio. Oggi, insieme agli amministratori locali e all’Assessore Vignale, abbiamo compiuto un passo fondamentale per trasformare questi luoghi da simboli di abbandono a risorse vive per le nostre comunità. La ferrovia Canavesana può e deve diventare parte attiva di un progetto culturale, turistico ed economico: inserirla nel percorso del Museo Diffuso Ferroviario del Piemonte significa restituirle un’anima, valorizzarne l’identità e renderla protagonista del rilancio delle valli e dei centri che attraversa. Lavorerò con impegno perché queste opportunità si traducano in progetti concreti, condivisi e utili ai cittadini.» così il consigliere regionale Sergio Bartoli.

 

Monopattini e bici sotto i portici di via Cernaia

GIACHINO SCRIVE AL SINDACO LO RUSSO
Caro Sindaco,
Sbucando da via Fabbro in via Cernaia ho rischiato di essere investito da una bicicletta che passava sotto i portici di via Cernaia.  Stavo commentando con un Signore che aveva assistito alla scena ed ecco arrivare sempre sotto i portici un monopattino. Ho già segnalato altre volte questa situazione ma vedo che i risultati non ci sono. Puoi vedere Tu?
Grazie della attenzione
Mino Giachino