ilTorinese

+Europa Torino esprime solidarietà a Giulio Manfredi

“Il Gruppo +Europa Torino esprime solidarietà a Giulio Manfredi, membro dei Radicali Italiani e dipendente della Regione Piemonte, che è stato sanzionato, con una multa di importo pari a un’ora di retribuzione, per le sue dichiarazioni riguardo alla gestione del grattacielo regionale. Manfredi ha costantemente lavorato per garantire trasparenza e miglioramento nell’ambito della vicenda del grattacielo.

Le dichiarazioni di Manfredi, come riportato da Lo Spiffero, non hanno avuto intenti diffamatori, ma hanno contribuito a evidenziare questioni rilevanti per i dipendenti regionali e i cittadini piemontesi.

Il Gruppo +Europa Torino ritiene che il procedimento disciplinare sia una limitazione inaccettabile del diritto di critica. Si chiede un riesame immediato di questa decisione, affinché il diritto di espressione di Manfredi sia pienamente garantito, garantendo l’importanza della libertà di espressione e del diritto di critica nella democrazia.”

Urbani… il ristorante fatato

Scopri – TO  Itinerari e sorprese alla scoperta di Torino

ECCELLENZA TORINESE E … ITALIANA
Entrare da Urbani a Torino non è come entrare in un ristorante qualsiasi, perché il  locale è “un luogo incantato”, come nelle più belle fiabe Disney; le pareti sono adornate da grandi alberi, fiori, fatine, animaletti, macchinine, un mondo dei balocchi affascinante dove sedersi per degustare un ottimo pranzo o una cena lascia esterrefatti grandi e piccini.
Paolo Urbani, nipote di Vittorio, storico titolare che aprì il ristorante nel 1930, ci racconta di quanta passione mise la sua famiglia negli anni per creare quello che oggi è uno dei locali più rinomati di Torino.Alla guida del ristorante troviamo la zia di Paolo, Emanuela Urbani che con grinta e determinazione porta avanti storiche tradizioni.
Tra i piatti principali del locale troviamo piatti tipici e selezionati delle regioni italiane. Tra gli antipasti, i celebri “Antipasti Urbani” con varie degustazioni tra cui l’insalata russa, il parmigiano, i salumi, il vitello tonnato, il tris di antipasti piemontesi, l’albese e gli affettati misti, accompagnati, in alcune occasioni, dall’offerta di una degustazione delle loro particolari pizze. Tra i primi più apprezzati del locale troviamo gli agnolotti al sugo d’arrosto, gli spaghetti alla pugliese, le tagliatelle ai funghi e molti altri che variano in base alle materie prime di stagione. Tra i secondi la loro popolare “Grissinopoli”, una bistecca alla milanese impanata con i tipici grissini piemontesi i Rubatà, poi, l’immancabile brasato al barolo e in alcuni periodi i funghi fritti, immancabile il pesce fresco cucinato al momento e i sorbetti di frutta.
Durante i diversi periodi dell’anno variano non solo i piatti proposti, ma anche l’ambiente e l’arredamento, ad esempio, durante il periodo natalizio, le varie stanze si arricchiscono di luci e particolari addobbi natalizi che rendono il locale ancora più particolare.
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URBANI HA ACCOLTO STAR INTERNAZIONALI
Paolo Urbani ci racconta con orgoglio che  il loro locale era ed è spesso frequentato da molti personaggi pubblici e famosi come, ad esempio, Sandro Pertini, Maria Callas, Walter Chiari, Renato Zero, Paolo Bonolis, tennisti, cantanti e star internazionali come Naomi Campbell,  molti anche i calciatori, tra cui gli indimenticabili, Diego Maradona, Gianluca Vialli che portava sempre con se le sue maglie da regalare  e Zlatan Ibrahimovic che in particolare adora e finisce sempre la forma di parmigiano.
Un simpatico aneddoto che ricorda Paolo Urbani è che spesso erano queste celebrità che chiedevano la foto con il nonno Vittorio e non viceversa, questo a testimonianza di quanto Urbani fosse ed è tutt’ora un’istituzione per Torino.
Alle origini il locale essendo molto vicino alla stazione, oltre a preparare i classici pranzi e cene, preparava anche dei veri i propri “baracchini” (“portavivande” in piemontese) per i viaggiatori così da potersi portare le leccornie in viaggio. Oggi in parte è ancora possibile con l’asporto.
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LA FELICITA’ DEL CLIENTE AL PRIMO POSTO
Ubrani fu il primo ristorante in Italia a rimanere aperto la sera fino a tardi, la loro formula è la stessa dal 1930, Emanuela Urbani ci racconta infatti che se il cliente viene al ristorante è perché ha appetito ed è quindi giusto accoglierlo nei sui tempi, con antipasti, primi e secondi abbondanti e di qualità, perché andare da Ubrani deve essere sempre una grande festa.
Il locale ha sempre portato avanti una ricetta storica, “i rigatoni al brucio” con pomodoro, aglio, basilico, peperoncino e un ingrediente segreto che conservano ormai da generazioni.
Paolo Urbani prevede per i prossimi dieci anni un ristorante ancora più all’avanguardia mantenendo sempre questo stile particolare che lo contraddistingue e tutte le tradizioni di famiglia come quella di accertarsi che il cliente sia davvero soddisfatto ogni qual volta che termina il pasto. In futuro potrebbero anche esserci serate particolari di musica dal vivo dato il talento canoro proprio di Paolo.
Nonostante Torino abbia una clientela molto raffinata Paolo ci dice di essere riuscito a superare l’impossibile, quando una sera, una cliente gli chiese espressamente una carbonara senza uovo! La cucina non si perse d’animo e con assoluta gentilezza accontentò la cliente decisamente soddisfatta.
Il locale è indubbiamente adatto sia alle  famiglie con bambini per l’ampio spazio e l’arredamento fiabesco sia alle coppie per il suo lato romantico e le sue luci calde, ma anche per incontri di lavoro proprio perché in grado di accontentare ogni tipo di palato da quello più raffinato e ricercato a quello più rapido e concreto. Non resta che “provare per credere”.
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NOEMI GARIANO

 

 

 

 

Ecco la video intervista ↘️

Burocrazia… che fatica!

IL TORINESE… CON LA CODA

Nelle rubriche precedenti abbiamo accennato alla prima visita del nostro pet, alle modalità e alle tempistiche delle vaccinazioni, secondo le linee guida internazionali, abbiamo parlato della scelta dell’alimentazione e fatto accenno al tipo di animale più adatto al nostro stile di vita.
Oggi parliamo della burocrazia che dobbiamo affrontare quando portiamo a casa un nuovo cane o gatto.
In Italia tutti i cani devono essere dotati di microchip ed iscritti all’anagrafe canina della regione di residenza del proprietario. La registrazione deve avvenire entro 15 giorni dal possesso, e entro 60 giorni dalla nascita dell’animale. Ecco perché i cuccioli nati in casa  devono essere microchippati dal proprietario della madre, e una volta ceduti, si richiede il cambio di proprietario.
La registrazione del gatto all’anagrafe regionale è obbligatoria solo in alcune regioni, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Puglia ( per ora!), che dal  2020
hanno esteso ai gatti gli stessi obblighi di identificazione valevoli per i cani.
Se desideriamo portare il nostro cane o gatto fuori dai confini nazionali, la legge ci obbliga a richiedere il passaporto, emesso dalle ASL di competenza.
Per poterlo ottenere, il nostro pet deve essere microchippato e iscritto all’anagrafe ( anche il gatto ovviamente) e vaccinato per la rabbia da almeno 21 giorni. Una volta ottenuto il passaporto, questo dura tutta la vita dell’animale. Per poter partire, la vaccinazione per la rabbia deve essere aggiornata. Se dovessimo perderlo, occorrerà fare denuncia perché è un documento ufficiale.
Prima di partire, è necessario controllare sul sito del paese in cui ci rechiamo, se oltre al passaporto, siano necessari altri documenti, e soprattutto se ci spostiamo fuori dai confini europei, dobbiamo valutare se non sia obbligatoria la titolazione anticorpale per la rabbia, per poter rientrare.
Come al solito, il consiglio è quello di recarvi dal vostro veterinario, se possibile con parecchio anticipo rispetto alla data di partenza, per poter avere il tempo di sbrigare tutte le pratiche. E’ anche possibile ci si debba rivolgere alla proprio ASl in caso di situazione particolari.
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Dott.ssa Federica Ferro
Dott. Stefano Bo

Focus settimanale Covid Piemonte

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è stabile al 3.0%, mentre la positività dei tamponi è al 18.7%.

Questa settimana sregistra un andamentsostanzialmente in linea rispetto al periodo precedentela situazione rimane sotto controllo.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.947.499 dosi, di cui 3.347.092 come seconde, 2.965.881 come terze, 824.526 come quarte, 202.402 come quinte, 20.167 come seste.

Tra giovedì 16 novembre giovedì 23 novembre sono state vaccinate 16.018 persone: 88 hanno ricevuto la prima dose, 8 la seconda, 140 la terza, 1.784 la quarta, 9.437 la quinta, 4.556 la sesta.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 16 novembre a mercoledì 22 novembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 655.

Suddivisi per province: Alessandria 72, Asti 32, Biella 28, Cuneo 67, Novara 45, Vercelli 23, VCO 24, Torino città 147, Torino area metropolitana 197.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 4.582 (+371). Questa la suddivisione per province: Alessandria 503 (+51), Asti 224 (+39), Biella 197 (-9), Cuneo 472 (+19), Novara 317 (+102), Vercelli 164 (-5), VCO 167 (+8), Torino città 1.029 (+120), Torino area metropolitana 1.382 (+34).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 16-22 novembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 107.8 (+8.8%) rispetto ai 99.0 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 39.9 (+20.2%). Nella fascia 25-44 anni è 75.8 (+15.2%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 109.7 (+17.1%). Nella fascia 60-69 anni è 136.9 (+8.8%). Tra i 70-79 anni è 187.2 (+7.0%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 235.9 (-6.9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 16-22 novembrel’incidenza nella fascia 0-2 anni è 64.3 (+71.0%), nella fascia 3-5 anni 8.6 (+167%), nella fascia 6-10 anni 8.5 (+66.5%), nella fascia 11-13 anni 12.1 (+101.27%)mentre nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 18.1 (+12.4%).

Il Politecnico di Torino ricorda i suoi “alumni” Velio Coviello e Gabriele Del Carlo

L’Ateneo torinese ha attribuito  la Laurea Magistrale in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale a Del Carlo e un Attestato di riconoscenza e stima alla memoria a Coviello, tragicamente scomparsi nell’aprile di quest’anno in un incidente di montagna

 

Il 1° aprile 2023 un tragico incidente in montagna nella zona di Valtournanche, in Valle d’Aosta, costava la vita a Velio Coviello e Gabriele Del Carloalumni del Politecnico di Torino.

Nella giornata di oggi il Politecnico ha voluto celebrare la vita ricca di passioni e di interessi accademici di Velio e Gabriele consegnando alle loro famiglie due riconoscimenti alla memoriaa Velio Coviello l’Attestato di stima e riconoscenza in ricordo dell’impegno scientifico e professionale sui temi della sismologia ambientali, con particolare attenzione ai processi franosi e torrentizi a Gabriele Del Carlo la Laurea Magistrale in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale, titolo che stava per conseguire quando la sua vita è stata tragicamente interrotta.

 

“L’Ateneo rende omaggio a due ex allievi che si sono distinti per quelle che dovrebbero essere le qualità dello scienziato di valore e del buon cittadino: caparbietà nella ricerca, curiosità nello studio, padronanza dei mezzi tecnici, ma soprattutto amore per la scienza, passione per il proprio lavoro e cura per il bene comune – sottolinea Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – Velio e Gabriele sono stati ricercatori di grande valore nella loro breve carriera e attivisti tenaci nel difendere il territorio e nel promuovere la tutela dell’ambiente e delle istituzioni. Hanno lasciato e lasciano ancora oggi un grande vuoto che sta a noi cercare di colmare, proseguendo anche la loro opera di studio e di sensibilizzazione sugli stili di vita sostenibili. Alle famiglie rinnovo la vicinanza e l’abbraccio di tutta la comunità del Politecnico di Torino”

 

Velio Coviello era un attivista per il clima e l’ambiente. Al Politecnico di Torino aveva conseguito con lode la Laurea Magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio nel 2009, spendendo poi un anno in Erasmus alla Grande école INSA di Lione e, durante il dottorato al Politecnico, collaborando con il centro di ricerca sui fenomeni franosi dell’USGS di Golden in Colorado. Già dalla tesi di laurea aveva incentrato il suo lavoro sugli effetti del cambiamento climatico in ambiente alpino. Da fine 2021 era ricercatore a tempo indeterminato dell’IRPI. Recentemente, aveva collaborato con i colleghi del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI, nel contesto del progetto “Glacier-Lab”, per la caratterizzazione di misure geofoniche di trasporto solido torrentizie in prossimità del ghiacciaio del Rutor in Valle d’Aosta.

Coviello era un esperto di rischio idrogeologico e si occupava dello studio degli effetti dei cambiamenti climatici quali il ritiro dei ghiacciai, l’erosione del suolo, le frane e le colate detritiche. Negli ultimi anni della sua pur breve carriera era ormai riconosciuto come esperto internazionale nel suo ambito di ricerca e, in tale veste, aveva in attivo numerose pubblicazioni e aveva partecipato a numerosi convegni scientifici internazionali.

Era impegnato sin dal periodo degli studi in esperienze di cooperazione internazionale con l’associazione “Ingegneria Senza Frontiere” che lo aveva condotto alla prima esperienza in Africa, in Burkina Faso, in collaborazione con la ONG CISV di Torino. A più riprese era tornato nel continente africano come collaboratore di progetti di cooperazione allo sviluppo inerenti all’accesso all’acqua potabile e la conservazione di acque e suoli. In Burkina Faso era stato tra i pochi testimoni italiani dell’insurrezione popolare scoppiata nel 2014, raccontando poi quei giorni prima su un giornale nazionale e poi come contributo in un libro: “Burkina Faso Lotte, rivolte e resistenza del popolo degli uomini integri”. In parallelo alla sua attività di studente e ricercatore, Velio è stato uno dei protagonisti del movimento studentesco che aveva scosso il mondo accademico, a partire dalla protesta contro la Legge 240/2010, denunciando la precarietà delle carriere universitarie e in generale dei giovani della società italiana.

Nella motivazione ufficiale dell’Attestato di stima e riconoscenza si legge: “La dedizione di Velio per i temi che studiava, la passione che lo portava a declinare il suo impegno scientifico al servizio di cause essenziali per le generazioni future e per le popolazioni più svantaggiate, sono motivo di un riconoscimento che possa essere di ispirazione per gli studenti del Politecnico di Torino che vorrebbero coraggiosamente contribuire alla soluzione dei grandi temi che i cambiamenti climatici pongono dinnanzi a noi tutti”.

Gabriele Del Carlo si era laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso il Politecnico di Torino nel 2013, svolgendo un’intensa attività di promozione per la mobilità sostenibile e la sostenibilità ambientale, attraverso l’associazionismo, l’azione politica e l’attività professionale, anche nello staff dell’assessorato alla Viabilità e Trasporti Comune di Torino dal 2016 al 2021, collaborando al “Biciplan” cittadino e al progetto “Vanchiglia30”. Già Consigliere della Circoscrizione 8 di Torino, ha fatto parte anche della Consulta della mobilità ciclistica. Fin da giovanissimo si era appassionato alla bicicletta, che era solo in ultimo luogo una pratica sportiva: prima di tutto la bicicletta era per lui il simbolo di un modo di intendere il mondo e di pensare il proprio stare nel mondo.

Gabriele quindi si era prodigato per creare e diffondere una “cultura della biciletta”: con alcuni amici aveva fondato l’associazione “Muovi Equilibri”, una ciclofficina popolare che organizza corsi di ciclo-meccanica e promuove iniziative di formazione e sensibilizzazione per la mobilità sostenibile. Tra il 2009 e il 2011 aveva collaborato con il carcere Ferrante Aporti per insegnare ai minori detenuti fondamenti di meccanica della biciletta, credendo nel forte valore educativo e di riscatto sociale di questa esperienza. Nel 2013 aveva fondato il “Bike Pride Fiab Torino”, che oltre a organizzare parate di bici, svolge attività di sensibilizzazione su sicurezza stradale e problematiche ambientali.

Per approfondire le conoscenze maturate nel settore della mobilità e acquisire un approccio metodologico scientifico, nel 2019 Gabriele si era rimesso in gioco, iscrivendosi alla Laurea Magistrale di Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale presso il Politecnico di Torino. Prima della tragedia, nel corso di quest’anno aveva sostenuto quasi integralmente gli esami previsti e stava preparando la tesi di laurea magistrale, con la quale voleva approfondire le potenzialità del trasporto ferroviario, per la sua caratteristica di sostenibilità. In particolare, i suoi studi erano indirizzati a sviluppare soluzioni data-driven per servire in modo più efficiente il territorio del Verbano-Cusio-Ossola.

Nella motivazione ufficiale per il conferimento della Laurea Magistrale si legge: “La passione di Gabriele per i trasporti e la mobilità era molto forte e volta a proporre soluzioni che migliorassero la vita quotidiana degli utenti. Del Carlo era impegnato anche socialmente, oltre che politicamente, nel promuovere la cultura della mobilità sostenibile, e ha lasciato un vivo ricordo anche nella popolazione studentesca dell’Ateneo”.

Tutte le iniziative in programma a Nichelino

Città di Nichelino online:

Web www.comune.nichelino.to.it

Facebook https://www.facebook.com/Cittanichelino

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2023

Anche quest’anno la Città di Nichelino intende porre l’attenzione sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un programma ricco di iniziative:

sabato 25 novembre Palazzo Comunale – Sala Mattei – Piazza Di Vittorio, 1

ore 10,00 Presentazione della “Carta Europea dei diritti delle donne nello sport” e presentazione della mostra sul tema, rivolta alle associazioni sportive del territorio a cura di Uisp Torino in collaborazione con l’Assessorato allo Sport di Nichelino.

 

lunedì 27 novembre I.I.S. “Erasmo da Rotterdam” – Via XXV aprile 139

ore 10,00 “Omotransnegatività e violenza di genere: quali intersezioni?” incontro rivolto alle scuole superiori con la dott.ssa Margherita Graglia – Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Formatrice e componente della Commissione Antidiscriminazione del SIGIS. Testimonianze dirette.

 

martedì 28 novembre Palazzo Comunale – Sala Mattei – Piazza Di Vittorio, 1

ore 18,00 – 20,00 “Mai più molestie, mai più violenze. Vademecum per riconoscere, prevenire, contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali sui luoghi di lavoro” a cura della Città Metropolitana di Torino, Cgil, Cisl, Uil, Api Torino, Ui Torino.

Saluti del Sindaco della Città di Nichelino Giampietro Tolardo

Saluti della Consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera

Apertura dei lavori

Assessore alle Pari Opportunità Alessandro Azzolina

Consigliera di Parità Elisa Raffone: “Le molestie sul lavoro, cosa sono”

Intervento delle parti sociali e datoriali

Presentazione dei contenuti del vademecum, cosa sono le molestie

Elena Ferro (per Cgil – Cisl – Uil Torino)

Massimo Richetti (per Api Torino e UI Torino)

Intervento della Città metropolitana di Torino

Attività svolte dall’Ente in materia di Pari Opportunità e Contrasto alle Discriminazioni

Antonella Ferrero

Intervento dei Centri Antiviolenza E.M.M.A.

Il ruolo dei Centri Antiviolenza per contrastare le molestie sul lavoro

Annamaria Zucca

 

martedì 28 novembre Circolo Primo Maggio – via S. Francesco D’Assisi, 56

ore 21,00 “Tutta intera” di Espérance Hakuzwimana (Einaudi). Appuntamento del gruppo di lettura “Riflettiamoci” di Nichelino RedBench. “Ci sono storie che aspettano di essere raccontate. (…) Sono storie d’identità, paura del diverso e desiderio di appartenenza. Di discendenze lontane, e di un domani che si esige nelle proprie mani”.

 

30 Novembre 1942 | L’inferno arriva dal cielo

Giovedì 30 novembre 2023, a 81 anni dalla tragedia che ha visto crolli, incendi, vittime e feriti tra i civili nichelinesi a causa di un bombardiere precipitato tra le case durante la II Guerra Mondiale, l’Amministrazione comunale e il Gruppo Officine della Memoria ricordano le vittime con la cerimonia di deposizione della corona presso la lapide a ricordo delle vittime, alle 11.30 in via S. Francesco angolo via F. Filzi.

L’evento sarà preceduto da un incontro con gli studenti della Scuola Media “Martiri della Resistenza” di Nichelino.

Con apposita Deliberazione del Consiglio Comunale la ricorrenza del 30 novembre viene dichiarata giornata di lutto cittadino.

 

Sanità pubblica, quale futuro per l’ASL TO5 e il nostro territorio?

Incontro pubblico, venerdì 1 dicembre alle 20.30 nel Salone della Croce Rossa di Nichelino in via Nazario Sauro 13.

Intervengono:
Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino e Medico di base;

Paolo Montagna, Sindaco di Moncalieri;

Carmen Bonino, Vice Sindaco di Nichelino e Medico di base;

Paola Rasetto, Assessora alla Sanità;

Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino;

Diego Sarno, Consigliere regionale.

Modera:
Fabrizio Pulcini, Consigliere comunale di Nichelino e Farmacista.

 

La Biblioteca G. Arpino propone:

(Gli eventi sono tutti a ingresso libero e gratuito presso la Biblioteca Civica G. Arpino, via A. Azzolina 4)

Tutti i sabati dalle 10.00 alle 12.00

AIUTOCOMPITI a cura dell’Associazione Idea

Martedì 5 dicembre alle 18.00

“A LUME DI LIBRO” in collaborazione con Unitre Nichelino

SILVIO BERNELLI presenta “In yoga” (ed. Aliberti) – Non un manuale di yoga. Piuttosto, un racconto sullo yoga. Silvio Bernelli ci illustra la sua via alla pratica yoga come se fosse la “storia” di una seduta, alternando il punto di vista dell’insegnante a quello del praticante. Dal respiro agli esercizi per rendere elastico il corpo, con tutte le sensazioni di fatica, dolore e benessere che vi sono correlate. Fino agli stati superiori: quelli del distacco dalle sensazioni e dalle affezioni della mente, del benessere vero e stabile. I praticanti, in fondo, sono lì per questo scopo: stare bene, scoprirsi.

 

Treno della memoria 2024 – Stazione Nichelino

Anche quest’anno la Città di Nichelino, attraverso l’Assessorato alle Politiche Giovanili e il Servizio Informagiovani, promuove e sostiene il progetto “TRENO DELLA MEMORIA – EDIZIONE 2024” organizzato dall’Associazione Culturale Treno della Memoria di Torino.

Due, come di consueto, le opportunità:

  • VIAGGIO PER GIOVANI E STUDENTI (sotto i 26 anni);
  • VIAGGIO PER ADULTI (oltre 26 anni).

Per entrambi i viaggi, iscrizioni entro il 10 dicembre.

Per maggiori informazioni e iscrizioni:
Ufficio Politiche Giovanili della Città di Nichelino – 011 6819433

Informagiovani della Città di Nichelino informagiovani@comune.nichelino.to.it

 

Gita ai Mercatini di Natale di Santa Maria Maggiore

Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla gita di domenica 10 dicembre a Santa Maria Maggiore.

Per iscriversi è necessario rivolgersi al 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗡𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗼𝘀𝗮 (via Galimberti 3), dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 17.30. Per maggiori informazioni 011 6819740 – 011 6819820.

Nuovi ospedali in Piemonte, fondi per 42 milioni. Il via libera dalla Regione

La Regione anticipa i fondi che saranno coperti da Inail insieme a quelli di realizzazione delle opere

Quasi 9 milioni per la progettazione del nuovo ospedale di Savigliano, 15,8 per quello di  Torino Nord, 16 per Cambiano, 6,3 per Ivrea e 20 per il nuovo polo sanitario di Alessandria.

La Giunta regionale ha approvato oggi lo schema di assegnazione dei 42 milioni previsti per la progettazione dei cinque ospedali piemontesi per i quali è prevista la realizzazione attraverso fondi Inail. La delibera autorizza anche le aziende sanitarie ad accedere al fondo rotativo di Cassa depositi e prestiti. Con queste risorse sono coperte tutte le progettazioni degli ospedali che il piano per l’edilizia sanitaria regionale prevede di realizzare con fondi Inail.

Come è noto l’Inail finanzia l’intera opera, compresa la progettazione, il cui costo, ora anticipato dalla Regione, verrà poi restituito da Inail all’atto dell’approvazione del progetto e del suo finanziamento. Questo meccanismo vale per ognuno dei cinque ospedali per i quali ora abbiamo certezza di tempi e di risorse.

«Dopo anni di immobilismo e di investimenti zero, in Piemonte è finalmente ripartita la macchina dell’edilizia sanitaria. Con queste risorse integriamo e confermiamo i finanziamenti necessari per dare copertura complessiva a tutte le spese tecniche per i progetti di nuovi ospedali. I prossimi mesi serviranno per le progettazioni, con l’obiettivo d realizzare tutte le strutture nei tempi previsti», spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

In particolare 8,8 milioni sono assegnati all’Asl Cuneo 1 per la progettazione del nuovo ospedale di Savigliano, di cui è già stata assegnata la gara; 15,8 milioni all’Asl Città di Torino per la realizzazione dell’ospedale di Torino Nord per il quale è in corso l’esame delle offerte. Altri 16,5 milioni sono assegnati all’Asl To5, per il nuovo ospedale di Cambiano, 6,3 milioni per l’ospedale di Ivrea e 20,5 per quello di Alessandria: con queste risorse le Asl potranno bandire le gare per la progettazione nel rispetto dei tempi previsti dai cronoprogrammi.

«La partita dell’edilizia sanitaria – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è strategica per la modernizzazione, non più procrastinabile, del parco ospedaliero del Piemonte. Abbiamo in progetto la costruzione di otto nuovi ospedali in tutta la regione. Le Aziende sanitarie regionali appaltatrici di queste opere devono poter contare sul sostegno della Regione, sia per garantire il finanziamento dei progetti, sia per potersi confrontare sui passaggi tecnici e burocratici riguardanti le gare di appalto e i cantieri. Per questo, abbiamo messo a disposizione delle aziende sanitarie, tramite Azienda Zero, un gruppo di lavoro di professionisti consultabile in caso di necessità, in aggiunta alla convenzione quadro attiva con il Politecnico di Torino per affrontare le maggiori criticità legate agli appalti e alla costruzione degli ospedali».

Gli ospedali di Savigliano, Torino nord, Cambiano, Savigliano, Ivrea, Alessandria si inseriscono nel piano dell’edilizia sanitaria che prevede la realizzazione, o l’ampliamento, di 14 ospedali. Oltre a quelli già citati fanno parte del piano i due lotti dell’ospedale di Vercelli, il Parco della Salute di Torino, la Città della Salute di Novara, gli ospedali di Cuneo, Domodossola e Verbania, l’ampliamento dell’ospedale di Borgomanero e la rigenerazione di quelli di Alba e Bra.

Il flop del femminismo

Chiunque abbia intorno ai 60 anni ricorderà le lotte femministe degli anni ’70, tese a ottenere la parità di diritti per le donne, con tanto di slogan ad effetto e parallelamente altre lotte (aborto, per esempio) che comunque coinvolgevano il sesso femminile.

A distanza di 50 anni è opportuno e, direi, doveroso valutare quale sia il risultato di quelle lotte, quali effetti abbiano prodotto e, soprattutto, se sia stato raggiunto l’obiettivo.

Possiamo senza tema di smentita affermare che la parità è lontana dall’essere raggiunta: sono state create le quote rosa nelle liste elettorali perché, altrimenti, le donne sarebbero state una sparuta minoranza dei candidati e gli stipendi delle donne sono, a parità di mansioni, inferiori a quelli dei colleghi maschi nella maggioranza delle aziende private.

E che dire della lettera di dimissioni, fatta firmare all’atto dell’assunzione, qualora la dipendente restasse incinta o decidesse di sposarsi?

Nato con intenti nobilissimi il movimento femminista ha perso di vista, strada facendo, l’obiettivo cercando in molti casi l’uguaglianza uomo-donna, uguaglianza che non può e non deve esserci perché uomo e donna sono diversi tra di loro sotto molteplici aspetti.

La conquista di alcune posizioni, di alcuni posti fino ad allora preclusi alle donne, però, non è sempre stato accettato di buon grado dagli uomini che, in molti casi, si sono sentiti togliere il terreno dai sotto i piedi, si sono sentiti spodestati come se fosse compromessa la loro virilità, la loro mascolinità.

Ancora oggi sono molti gli uomini che digeriscono male il fatto di avere una donna come superiore, nelle aziende come nelle forze armate, che la moglie percepisca uno stipendio maggiore del loro o che, se impiegata nella stessa azienda, raggiunga un livello superiore a quello del marito (o compagno).

Gli uomini, che hanno millenni di cultura patriarcale nel proprio DNA, hanno visto traballare il loro predominio nel giro di qualche decennio digerendo male l’inversione dei ruoli o, quantomeno, l’essere spodestati dal ruolo di “sesso forte”.

Studi recenti hanno dimostrato, inoltre, che le donne sono molto più forti degli uomini, anche per loro natura: sopportano meglio la febbre potendo lavorare anche con 39°C mentre un uomo con 38 è in coma, sopportano la gravidanza ed i dolori del parto mentre un uomo difficilmente ci riuscirebbe e questa consapevolezzadestabilizza ulteriormente i maschietti.

Anche i recenti fatti di cronaca nera, femminicidi o tentati tali, che alcuni psichiatri come Crepet (il cui giudizio condivido in toto) attribuiscono al fatto che gli omicidi non hanno mai ricevuto un NO o un rifiuto dai genitori, dimostrano quanto sostengo: per questi individui un rifiuto è un oltraggio al proprio ego perché,come diceva il Marchese del Grillo, “Io sono io, e voi non siete un c…”. Se poi il rifiuto, inteso anche come volontà di interrompere la relazione, negazione di un incontro o di riappacificazione proviene da una donna, da una ex ecco che il soggetto assume un comportamento asociale, pericoloso e spesso imprevisto.

Fin quando ci saranno mamme che giudicano le fidanzate del figlio puttane, facili, non adatte al figlio o peggio, avremo maschi che svilupperanno un concetto fortemente deviato di approccio, di corteggiamento e di relazione; individui che se trovano una donna non accetteranno che poi questa possa lasciarli, possa innamorarsi di un altro o, semplicemente, possa aprire gli occhi e capire chi sia veramente il proprio compagno.

Come nelle separazioni anche nell’educazione la colpa non sta mai da una parte sola: da un lato i genitori che non rifiutano nessuna richiesta dei figli, concedono loro tutto ciò che questi chiedono li fanno crescere nella convinzione che tutto sia dovuto, come se un diniego fosse un reato di lesa Maestà; dall’altro i giovani, ignoranti nell’affrontare la vita, vanno contro le regole che l’umanità ha fatto proprie da millenni: non uccidere, non usare violenza se non per difendersi e così via.

Il 28% degli italiani è analfabeta funzionale, non comprende cioè il significato di un testo; figuriamoci come possa comprendere il contenuto di un dialogo o, più spesso, di un monologo soprattutto quando si parte con la convinzione che l’interlocutore non stia dicendo nulla di importante o che non abbia diritto di replica.

Sergio Motta

“Sacchi di talento”, una domenica sotto i portici

26 NOVEMBRE   “SACCHI DI TALENTO”

I portici di Via Sacchi sono tra quelli  noti a Torino, una cifra urbanistica e architettonica della città.

Via Sacchi è ad un passo dalla Grande Stazione Porta Nuova con una sua storia, in pieno centro ma sulla veloce traiettoria verso Stupinigi. Via Sacchi residenza storica di personaggi famosi, di belle vite. Chi vive lì ha tanto da raccontare e merita un nuovo impulso che durante il giorno restituisca il dinamismo commerciale e culturale appartenuto alla zona in passato.

Con questi obiettivi nasce un evento, appoggiato fin da subito con calore dall’Assessorato al Commercio e patrocinato dalla città di Torino, sostenuto dai commercianti della Via – Caffetteria  “artigianale” Donna Rosa e Madama Giancarla in testa -, dall’organizzazione attiva dell’Associazione Modus Teatrandi ,  e dagli artigiani della community di Articolo Unico e del blog www.fatto-a-mano.it.

Ne è testimonianza diretta e importante il pensiero dell’Assessore al Commercio Chiavarino:Sotto i portici di una delle vie più ricordate e apprezzate della nostra Città si darà vita ad un’iniziativa, ‘Sacchi di talento’, che valorizzerà un contesto caratterizzato da storia, cultura, commercio e tradizione. E’ un evento che cercherà di dare un contributo al fine di restituire ad un antico splendore un angolo di Città che sta patendo un degrado che l’Amministrazione comunale, di concerto con esercenti e cittadini, intende far superare attraverso azioni di sostegno, mirate e condivise.

Evento culturale sfaccettato e ricco di stimoli proprio per dimostrare quanto straordinari e virtuosi contenitori di talento possano diventare i Portici.  Tra una colonna e l’altra, dalle ore 10 alle 18, esporranno 35  creativi artigianali di vario e differenziato ambito, di qualità. Ed alcuni di loro organizzeranno per adulti e piccoli (perché Sacchi di Talento è pensato anche per loro)  laboratori a tema.

Ma il talento è anche proposto da Modus Teatrandi con due flash mob musicali:  aperitivo e merenda scanditi da canzoni confidenziali e improvvisazioni di varietà dal sapore nostalgico.

E poi ancora libri con la nuova creazione di Margot Paternino “Cara me stessa” , le poetiche fotografie artistiche di Lorenzo Rivella presenti anche in versione calendario 2024, e la “FlowerCollection” firmata da alcune artigiane di Articolo Unico per  sostenere  il valore del talento condiviso.

Fatto-a-mano nella mattinata di domenica organizza uno dei suoi tipici Tour  guidati,  approfittando anche della preziosa presenza di un tram storico, il quasi centenario 502,  messo a disposizione dalla ATTS (Associazione Torinese Tram Storici).

A poco tempo dall’appuntamento natalizio, vi invitiamo a pensare Sacchi di Talento anche come una vetrina per i vostri regali . Pensieri unici,  rigorosamente fatti a mano e made in Italy, con un attenzione al riciclo e all’impatto ambientale. Per un consumo ed un acquisto consapevole che siamo certi gradirà anche il destinatario del regalo. Perché il talento contagia ed è una catena virtuosa di positività.


DOMENICA 26 NOVEMBRE SACCHI DI TALENTO ,  sotto i Portici di una “nuova” via Sacchi.

Cornicione cade sul dehors di un bar e su un’auto

Ieri in piazza Virginio a Cuneo, all’angolo con via Sette Assedi pesanti calcinacci si sono staccati dal cornicione di un palazzo e hanno danneggiato un balcone, un’auto e gli arredi del dehors di un bar. Per mettere  in sicurezza la zona, sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici del Comune.

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