ilTorinese

Non tutto è perduto! Fiorentina-Torino 1-0

 

Ranieri F
17esima giornata di serie A
Penultima del girone d’andata

Non tutto è perduto anche se prosegue l’altalena dei risultati ora positivi,ora negativi,dei granata di Juric.Ieri è stato fatale un
gol di testa del viola Ranieri, su assist di Kayode,a decidere la gara del Franchi ed a lanciare la Fiorentina in zona Champions, in attesa delle altre gare della 18esima. Dopo un primo tempo avaro di emozioni ma con un Torino più propositivo a rompere l’equilibrio è stato il gol di testa di Ranieri, su assist di Kayode, a decidere la gara del Franchi che ancia la Fiorentina in zona Champions, in attesa delle altre gare della 18esima. Dopo un primo tempo di sterile dominio granata e viola nascosti nella propria metà campo,nella seconda frazione di gioco la Fiorentina riesce a prendere in mano le redini del gioco e, seppur creando solo l’episodio del gol, riesce a vincere una gara destinata a finire a reti bianche. Nulla da fare per gli uomini di Juric che perdono la seconda delle ultime tre trasferte e rischiano ora di veder scappar via il treno che porta in Europa.

Enzo Grassano

Note di Classica. Il duo Shoji-Cascioli, Riccardo Muti e Enrico Dindo, le “stelle” di Gennaio

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Giovedì 4 alle 20 per la stagione del teatro Regio, debutto di Roberto Bolle & Friends. Repliche venerdì 5 e domenica 7. Giovedì 11 alle 20.30 e venerdì 12 alle 20 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Michele Mariotti e con Ettore Pagano al violoncello, eseguirà musiche di Cajkovskij, Chacaturian e Stravinskij.  Sabato 13 alle 20 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, il Trio Pantoum eseguirà musiche di Suk e Dvorak. Lunedì 15 alle 20 al teatro Vittoria, Dramatodìa eseguirà brani da opere di Azzaiolo, Caccini, Mainero e musiche popolari cinquecentesche. Mercoledì 17 alle 18 al teatro Regio per la stagione d’opera, debutto del “Don Pasquale” di Doninzetti. Dramma buffo in 3 atti. L’Orchestra del teatro Regio sarà diretta da Alessandro De Marchi. Repliche fino a giovedì primo febbraio. Sempre mercoledì 17 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Sayaka Shoji violino e Gianluca Cascioli al pianoforte, eseguiranno musiche di C:P.E Bach, Mozart, C.Schumann e Beethoven. Giovedì 18 alle 20.30 e venerdì 19 alle 20 all’auditorium Toscanini l’Orchestra Rai diretta da Andrès Orozco-Estrada eseguirà musiche di Mozart e Richard Strauss. Domenica 21 alle 18.30 per Polincontri Classica nell’aula magna del politecnico, Andrea Bernardoni relatore e Silvia Bonino arpa, eseguiranno un programma dal titolo “le macchine di Leonardo”. Mercoledì 24 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Patricia Kopatchinskaja violino e Polina Leschenko pianoforte, eseguiranno musiche di Enescu, Debussy, Patkop, Faurè. Giovedì 25 alle 20.30 e venerdì 26 alle 20 all’auditorium Toscanini, concerto per il Giorno della Memoria con l’Orchestra Rai diretta da Dmitry Matvienko impegnata ad eseguire  musiche di Messiaen e Sostakovic.

Venerdì 26 alle 20.30 per Lingottomusica all’auditorium Agnelli, la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti, eseguirà musiche di Glass, Mendelssohn e Richard Strauss. Sabato 27 alle 18 al teatro Vittoria, Gioele Pierro Violino, Gabriele Marchese violoncello, , Maria Josè Palla pianoforte e con Antonio Valentino, proporrà il decimo episodio “Il Romanticismo” de I Sentimenti. Domenica 28 alle 16.30 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, Fabrizio von Arx violino e Kit Armstrong pianoforte, eseguiranno musiche di Bach, Bird, Bloch, Franck, Saint-Saens, Liszt-Paganini e Sarasate. Lunedì 29 alle 18.30 per PolincontriClassica al Politecnico, Matthias Lingenfelder violino e Oliver Triendl pianoforte, eseguiranno musiche di Schumann/Dietrich/Brahms, David, Joachim, Brahms. Martedì 30 alle 20 al teatro Vittoria Leo Vertunni sitar, Manish Madankar tabla e Valeria Vespaziani danza, eseguiranno musiche e danza classica indiane. Mercoledì 31 alle 20 e giovedì primo gennaio alle 20.30 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Andris Poga e con Enrico Dindo al violoncello, eseguirà musiche di Boulanger, Weinberg e Stravinskij. Sempre mercoledì 31 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Jean-Guihen Queyras violoncello e Krystian Bezuidenhout pianoforte, eseguiranno musiche di Mendelssohn.

Pier Luigi Fuggetta

Il Capodanno di Torino raddoppia il 31 dicembre e il primo gennaio tra musica pop, elettronica e classica

 

 

Due grandi eventi sono previsti in piazza, gratuiti e per tutte le età. Quest’anno, a Torino, la festa di Capodanno raddoppia con uno spettacolo il 31 dicembre prossimo, in attesa della mezzanotte, al ritmo della musica pop e elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio 2024. Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e preannunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo – Sarà molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

II 31 dicembre saranno protagonisti sul palco di piazza Castello i ragazzi de Lo Stato Sociale, Mace, Teenage Dream Party (con Brenda Asnicar e la Corale Universitaria di Torino). Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che si terranno dal 13 al 23 gennaio 2025 e che porteranno migliaia di studenti e atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali, e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm. Questo concerto darà agli spettatori un assaggio di quella atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino l’emozione delle Olimpiadi 2006, celebrando la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle 21:00, sarà la Corale Universitaria di Torino, la più antica in Italia, che interpreterà il ”Gaudeamus Igitur” che, fin dalla prima edizione dei Giochi, nati a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica. Si entrerà poi nell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagonisti saranno le hit degli anni Duemila di Disney Channel, tanto amate dai Millenials e dalla generazione Z, cresciuta con i balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto ragazzi e ragazze da tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125 mila follower su Instagram e oltre 300 mila biglietti venduti. Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. A completare il cast sarà Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie “Il mondo di Patty”. La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo particolare a Torino, che nel 2012 conferì loro il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati ma allo stesso tempo profondi, questi ragazzi sono saliti alla ribalta al Festival di Sanremo 2018 con la canzone “Una vita in vacanza” e portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con ironia, anche amara, e la capacità di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni, per il suo album “Obe”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, e ha collaborato con importanti esponenti della scena artistica italiana.

A condurre questa lunga notte saranno Daniela Collu, influencer e autrice del famoso blog “Stazzitta” oltre che conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Viktor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore.

Dopo i festeggiamenti in piazza, la festa proseguirà in alcuni tra i più importanti club della città, tra cui il Cap 10100, il Centralino, l’Hiroshima Mon Amour, Milk, OFF TOPIC e Supermarket, che con la loro variegata offerta di intrattenimento rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta la notte. Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato dalla Cooperativa Culturale Biancaneve, per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

La Mole Antonelliana nella serata del 31 dicembre sarà illuminata con uno speciale color bollicine, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale (24-25-26 dicembre) e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2500 lampade stroboscopiche a leddisposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento, illuminazione curata da Iren.

Il nuovo anno verrà salutato a Torino il primo gennaio all’insegna della grande musica, con un concerto che uscirà dai grandi teatri per proporsi gratuitamente in piazza a tutta la città. Alle 16:30, sul palco di piazza Castello, salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino che, da oltre trent’anni, condivide il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il suo repertorio spazia dai capolavori barocchi fino alla musiche più contemporanee. Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto, che guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio. Il programma del concerto sarà infatti legato al tema dell’Egitto, spaziando tra le ouverture, le arie e i duetti più celebri de “Il Flauto magico” di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dall’Aida di Verdi, il cui soggetto ha contribuito all’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale quali Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari, accanto alla presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon. Di rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie dei momenti musicali più intensi, registrate nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata da Paolo Gavazzeni, direttore di Classica HD, e da Alba Parietti.

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, sostenuto da Compagnia di San Paolo e con il contributo di Fondazione CRT e Iren.

 

Mara Martellotta

“Winter Festival”, alla “Tenda” Capodanno e non solo

Una nuova location, “LA TENDA Theatre”, che si ispira a format internazionali itineranti organizzati nei periodi più iconici dell’anno, da Halloween a Capodanno.

Nel piazzale in Corso Pastrengo 51 a Collegnogià noto per molti festival estivi – una produzione Dimensione Eventi, con il patrocinio della Città di Collegno, che ha accolto con entusiasmo una proposta di spettacoli variegata capace di divertire ed emozionare il pubblico di ogni età.

A dare letteralmente il via alle danze l’evento speciale di Capodanno, con il brand “Vita a 30 anni, nuovo format di successo nazionale che coinvolge un pubblico compreso tra i 25 e i 35 anni. Il Capodanno ideale per i Millenials (nati tra 1981 e il 1996) che si sentono molto più “boomer” di quanto lo siano anagraficamente: gli svogliati, i perennemente stanchi, quelli che preferiscono stare chiusi in casa a guardare la tv piuttosto che uscire.

E allora, come dicono i creatori del format: “Che senso ha uscire tutti i week-end quando puoi farlo per una sola volta valida per tutto l’anno?”. In una notte verranno rivissuti infatti i momenti catartici di Halloween, Natale, Capodanno, Carnevale e Ferragosto, con distribuzione di gadget, animazioni a tema, visual e musica coordinata, per una escalation di momenti irriverenti e goliardici. Una serata unica con dj set, ballerine e coinvolgimento

on-stage del pubblico.

Il format è caratterizzato da diversi generi musicali: dalla dance anni ’90 e 2000 al rock italiano e inglese, dal pop alla musica italiana, dalle sigle dei cartoni animati e delle serie televisive alle hit del momento.

Tickets in vendita con la dinamica dell’early bird, ossia una quantità di biglietti in promozione per un limitato periodo di tempo per chi acquista con buon anticipo rispetto agli altri utenti.

La sera dell’evento apertura porte alle ore 23 e musica fino alle 4 del mattino.

Il primo giorno del nuovo anno, invece, spazio al Gran Concerto di Capodanno – La musica classica dei grandi compositori, con un appuntamento pomeridiano alle ore17.

Sul palco un’orchestra di dodici elementi (quattro violini, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, oboe, pianoforte, percussioni) con un presentatore ad introdurre al meglio i brani e due ballerini ad accompagnare con la danza alcune delle musiche eseguite.

Direttore dorchestra l’enfant prodige Luca Vacchetti, piemontese di soli ventitre anni, che ha già incantato le platee italiane ed estere.

Direzione artistica a cura di Milena Punzi ed Eliana Grasso, che ha già collaborato per le produzioni di Dimensione Eventi, come Direttrice Artistica Musicale del Circolo degli Artisti di Torino e docente del Conservatorio di Alessandria.

Repertorio classico in stile capodanno viennese, con brani famosissimi, come la Marcia di Radetsky, il Can Can dall’”Orfeo all’inferno” di Offenbach, la TritschTratschPolka, il Kaiser Valzer, il Preludio de la “Carmen” di Bizet e il Brindisi de “La Traviata” di Verdi.

Giovedì 4 gennaio, alle ore 21, si ride a crepapelle con gli amici o con tutta la famiglia con “Comedy Friends”, in compagnia del duo comico de “I PanPers”, che, dopo essere stati presentatori di programmi di successo come “Colorado Cafè” e “Only Fans”, sono ora padroni di casa a “LA TENDA Theatre”.

Si esibiranno con i loro amici, tutte stelle del firmamento comico italiano.

Paolo Migone, il celebre “occhio nero” di Zelig, con la sua inimitabile mordacità toscana e il suo argomento preferito: l’eterno gioco tra uomini e donne, raccontato dal suo punto di vista che crea un clima surreale e si illumina con trovate verbali e lampi di improvvisazione.

Gianluca Impastato, protagonista di “Colorado Cafè” prima e di “Enjoy – Ridere fa bene” poi, coinvolgerà il pubblico con i suoi personaggi più noti, dall’enologo Chicco d’Oliva all’uomo dei misteri Mariello Prapapappo.

Dopo l’incredibile successo della parodia di “Mare Fuori” diventata a Torino “Cisti Mirafiori”l’irriverente duo composto da Davide D’Urso e Luca Bartolino. Entrambi si esibiranno anche in singolo: Davide con il suo “comico dei quartieri torinesi” e Luca con la sua parodia di Salt Bae, spargendo sale benaugurante sul pubblico per il nuovo anno.

Venerdì 5 gennaio, alle ore 21, il pubblico torinese potrà vedere per la prima volta dal vivo la coppia più divertente del web, CASA ABIS.

Attori, comici e content creator Stella Falchi e Gabriele Abis coppia nella vita e nella carriera artistica, dopo essersi formati come attori teatraliora stanno insieme da sei anni sia fuori che sul palco. Si sono incontrati a teatro e da lì hanno creato la loro realtà con spettacoli e corsi di recitazione. Nel 2021 decidono di mettere in rete le loro scene comiche ironizzando e giocando sulle dinamiche che si creano nella quotidianità della vita di coppia, raggiungendo in poco tempo quasi un milione di iscritti ai loro canali social, con video da oltre 23 milioni di visualizzazioni.

Come in un film che parla della propria vita, Gabriele e Stella vivono i momenti significativi della propria convivenza cercando di capire quale sia il trucco per vivere insieme felicemente. Passeranno dalle esperienze personali alle esperienze di grandi coppie del passato, mettendo in scena le proprie dinamiche e meravigliandosi per primi di quanto queste siano una consuetudine delle dinamiche tra uomo e donna sin dalla notte dei tempi.

Come passiamo il tempo insieme? Come lo passavano Penelope e Ulisse? E di cosa parlavano che ancora oggi è argomento di conflitto di coppia?

Un viaggio, un film, un prontuario che si districa tra le pieghe della quotidianità, alla ricerca dell’amore, che non è essere sempre d’accordo, ma fa essere sempre dalla stessa parte.

Facendolo scopriranno che nella storia umana Casa Abis c’è sempre stata perché anche oggi tutti noi, nel nostro quotidiano, siamo un po’ gli Abis.

A chiudere la rassegna il 6 gennaio, alle ore 16, LUCILLA, l’idolo del momento per i più piccoli. Amatissima anche dai genitori, la star di Youtube con oltre trecento milioni di visualizzazioni, arriva live con il suo spettacolo, per salutare le vacanze natalizie con il sorriso perché “Lucilla viene dal sole portando raggi di felicità per giocare e cantare con i bambini!”. 

Uno show divertente, coinvolgente ed interattivo, pensato per stupire i bambini e portare allegria a tutta la famiglia con canzoni, coreografie da ballare col pubblico e tante sorprese. 

Uno spettacolo ricreativo e al contempo educativo che si basa sui concetti base del primo apprendimento come numeri, lettere e suoni, grazie all’esperienza di Lucilla, laureata in scienze dell’educazione. 

 

 

INFO e TICKETS

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Per maggiori informazioni sullo spettacolo, contattare gli uffici di DIMENSIONE EVENTI al numero 011/19214730

dal lunedì al venerdì

dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30

 

Tutte le informazioni sull’evento:

sito www.dimensioneeventi.it

FB /dimensioneeventi

IG @dimensioneeventi

Biglietti in vendita a partire da sabato 18 novembrecon il circuito Ticket One (www.ticketone.it) per tutti gli eventi e anche sul circuito XCeed(www.xceed.me) per la serata di Capodanno.

Gtt durante le festività, gli orari e i servizi

Metropolitana


Domenica 31 dicembre (vigilia di Capodanno) 
sarà in servizio dalle 7.00 alle 3.00, mentre lunedì 1° gennaio (Capodanno) con orario 7.00 – 00.30. 
S
abato 6 gennaio (Epifania) la metro sarà in servizio dalle 7.00 alle 1.30.

La metro effettua le ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi sempre mezz’ora prima della chiusura indicata.
< Per conoscere nel dettaglio gli orari della metro da Natale all’Epifania consulta l’apposita tabella (pdf).

Tram e bus

Nelle serate festive di domenica 24 e domenica 31 dicembre (vigilie di Natale e Capodanno), dopo le 20.00, le seguenti linee saranno gestite con percorso ed orario festivo:

2 – 3 – 3N – 4 – 4N – 5 – 8 – 9 – 10 – 10N – 11 – 12 – 13 BUS – 14 – 15 – 15N – 16CS – 16CD – 17 – 18 – 27 – 30 – 32 – 33 – 35 – 35N – 36 – CP1 – 42 – 43 – 45 – 46 – 49 – 51 – 55 – 56 – 58b – 59 – 61 – 62 – 63b – 67 – 68 – 69 – 72 – 74

Nelle stesse serate, rispetto alla rete festiva non saranno in servizio le linee:

26 – 29 – 38 – 41 – 47 – 50 – SE1 – 60 – 63 – 64 – 65 – 70 – VE1 – 76.

Lunedì 25 dicembre, giorno di Natale, il servizio sarà svolto con le seguenti modalità:

  • al mattino dalle ore 7.00 alle ore 13.30, con ultima partenza dai capolinea centrali alle ore 12.45 circa
  • al pomeriggio dalle ore 14.45 (prima partenza dai capilinea) alle ore 20.30, con ultima partenza dai capolinea centrali alle ore 19.45 circa
  • Tranvia Sassi-Superga
    Torna in servizio dal 23 dicembre al 7 gennaio, anche nelle giornate di mercoledì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00:  corse ogni ora dalla stazione Sassi e ultima corsa da Superga alle 18.30.
    < Per tutte le altre informazioni sulla Tranvia a dentiera Sassi-Superga, visita la pagina dedicata.
  • Ascensore Panoramico della Mole Antonelliana

    Domenica 31 dicembre (vigilia di Capodanno) aperto dalle 9.00 alle 18.00 e lunedì 1° gennaio (Capodanno) dalle 14.00 alle 19.00.
    Infine, come tutti i sabati fino al 6 aprile 2024, in occasione dello svolgimento presso il Museo del Cinema della mostra dedicata a Tim Burton, anche il 6 gennaio (Epifania) l’Ascensore sarà aperto dalle 9.00 alle 22.00.
    Ricordiamo che, come sempre, la cassa chiude 1 ora prima della chiusura.
    < Per tutte le altre informazioni sull’Ascensore Panoramico della Mole Antonelliana, visita la pagina dedicata.

Centri di Servizi al Cliente

I Centri di Servizi al Cliente ricevono solo su appuntamento. Per prenotare clicca qui oppure scarica sul tuo smartphone l’app ufirst. 

Per conoscere nel dettaglio gli orari degli uffici durante il perido delle festività consulta l’apposita tabella.

Capodanno: metropolitana di Torino aperta fino alle tre di notte

Tra il 25 dicembre e il 1° gennaio orari speciali per la metropolitana di Torino: in particolare a San Silvestro, per il concerto in piazza Castello,  la metropolitana sarà in servizio dalle 7 alle 3 di notte, con l’ultima corsa  prevista alle 2.30. Il 1° gennaio dalle 7 a mezzanotte e mezza, con l’ultima partenza alle 24. Il 2, 3 e 4 gennaio, dalle 5.30 alle 22, ultima corsa alle 21.30. Il 5 gennaio il servizio sarà attivo dalle 5.30 all’1.30 e il 6 gennaio, ultimo giorno di festività, la linea 1 resterà aperta dalle 7 all’1.30 di notte.

Trasloca la scuola Arcobaleno di Rondissone

Sono iniziati i lavori per ricollocare la scuola dell’infanzia Arcobaleno in via Marino Sella 43, sede originaria riqualificata, in sicurezza e più ecologica grazie ai finanziamenti ottenuti dal PNRR. “Ringraziamo tutti i collaboratori scolastici intervenuti e le maestre che hanno rinunciato a qualche giorno di vacanza per rimettere tutto in ordine e al loro posto, il consigliere Marco Foggiato per aver messo a disposizione i suoi mezzi, Gianni Disegna e i dipendenti comunali per il grande lavoro di squadra per permettere la riapertura nei tempi previsti”, si legge sulla pagina Facebook del Comune.

La morte come inizio della vita

Parlare di morte in questo periodo, in cui parte del mondo celebra la nascita del Salvatore, può sembrare quanto meno controcorrente.

In realtà, poiché nessuno ha la certezza di cosa vi sia dopo la morte, cosa succeda quando un individuo cessa di vivere e la sua anima, il suo spirito vitale, abbandona il corpo dobbiamo affidarci alla fede e credere compiendo, appunto, un atto di fede magari comportandoci in vita in modo da meritarci il dopo migliore.

Abbiamo visto come la concezione del dopo morte cambi enormemente nel corso dei secoli a seconda delle culture e delle epoche considerate.

Nell’antichità greco-romana si riteneva che i defunti richiedessero cure funerarie specifiche al fine di ricevere la protezione dei loro antenati, in assenza della quale si credeva che gli spiriti vagassero sulla Terra. Quando nel XXIV libro dell’Iliade Achille, per vendicare la morte dell’amico Patroclo, trascina il cadavere del nemico Ettore intorno alle mura di Troia, suscita nella società l’indignazione perché la profanazione dei morti era considerata un atto sacrilego.

Per i norreni la destinazione nell’aldilà dipendeva da modo in cui si moriva: morire in battaglia permetteva di accedere al Walhall tra gli einherjar insieme a Odino fino al momento del ragnarǫk(destino ultimo, fine del Creato); morire di malattia o di vecchiaia comportava, invece, la discesa nell’Hel, gli inferi.

Con l’arrivo del cristianesimo, a partire dal VI secolo, si è plasmata una diversa coscienza collettiva relativamente alla morte. Nel secolo scorso, complici due conflitti mondiali e la guerra in Vietnam, la morte era vista come un tabù, un argomento da non affrontare. La globalizzazione e la diffusione dei social hanno permesso di incontrare culture e credo diversi, permettendo una diversa comprensione di ciò che avviene dopo la morte.

In Europa nei confronti della morte e del defunto vi sono atteggiamenti diversi. In Germania il decesso è una parte della vita. Un retaggio cristiano ormai, però, superato anche da parte del Vaticano consente la cremazione ma obbliga a inumare o tumulare i resti cremati in un cimitero.

‍In Croazia, invece, analogamente a quanto avviene nell’Islam la sepoltura deve avvenire entro il giorno successivo al decesso. Icongiunti e chi lo desidera si riuniscono in una veglia notturna nella casa del defunto cosicché questo non resti, solo, al buio. Ilcorteo funebre segue un ordine preciso: in testa c’è la croce, seguita dagli uomini, dalle corone, dal sacerdote, dal defunto, dalla sua famiglia e, per ultime, le donne. In Italia dove la cremazione è consentita da anni, c’è ancora qualche ostacolo sollevato dalla Chiesa che ammette il deposito delle ceneri solo nel cimitero o altro luogo consacrato, ma non accetta che le si portino a casa degli eredi o vengano disperse.

Ma come è considerata la morte dalle varie culture? In Asia, complici le diverse etnie e religioni presenti (Islam, Cristianesimo, Ebraismo, Buddismo, Confucianesimo, Shintoismo, Induismo e Taoismo), sono molto diverse tra di loro le credenze sul “dopo vita”; quasi ovunque è vista come una transizione e l’approccio migliore per elaborare il lutto è accettarlo come un accadimento naturale, un evento normale della vita. In India, invece, la morte è percepita come il passaggio da una identità ad una nuova, più o meno importante a seconda di come ci si è comportati in vita(karma).

In Cina parlare dei defunti è tabù, perché si teme di invocare la sfortuna. Pur considerando il decesso come un evento inevitabile, è caldeggiata la pratica di alcune tecniche quali il Tai Chi Chuan o il Feng shui nella convinzione di prolungare la vita.‍

Il trattamento riservato ai defunti dipende da alcuni fattori quali, ad esempio, età o ceto. Nella cultura cinese gli anziani ricevono il giusto rispetto, anche per i morti. Ciò include il lavaggio e la vestizione del corpo, la preparazione della casa per il funerale e il rispetto del galateo funebre. Ad esempio, il rapporto con il defunto determina cosa si può indossare al funerale. Il colore dell’abito è via via più scuro allo stringersi del grado di parentela: per il coniuge o il figlio sarà nero, per un nonno blu scuro, poi grigio chiaro e così via.

Anche in Africa le usanze risentono delle molteplici culturepresenti. Nel Ghana, ad esempio, gli Ashanti ritengono che la morte sia il momento di transizione tra una vita e quella successiva. Come in altre culture, il trattamento riservato al defunto dipende dal modo in cui muore o, meglio, da come sia vissuto: una morte improvvisa non riceverà molta considerazione a differenza di una persona che muoia di vecchiaia, alla quale verranno tributati onori.

Rispetto ad altre culture, dove i riti funebri sono solitamente tristi, presso gli Ashanti si celebra la vita dei defunti. Il funerale è un saluto comunitario durante il quale si tributa l’ultimo saluto offrendo ai defunti cibo, bevande e musica, proseguendo il trattamento iniziato ante mortem con l’unzione degli infermi.

E che dire dei funerali a New Orleans (Louisiana)? Uscito dalla chiesa, il corteo con il feretro passa nei luoghi più importanti per il defunto, permettendo così a parenti ed amici di tributare l’ultimo saluto. Giunti sul luogo di sepoltura, i musicisti suonano a marciani molto lentamente, ma al ritorno dal cimitero che il ritmo assume diventa un crescendo incalzante, con i partecipanti che ballano al ritmo della musica; si credeva, infatti, che tale confusione nella strada avrebbe disorientato lo spirito del defunto, al punto di non fargli trovare la strada di casa dove avrebbe causato problemi ai suoi cari.

Sempre più persone si avvicinano alla morte in modo sereno, distaccato; pensate soltanto al suicidio assistito che sta raccogliendo sempre più fautori come unica alternativa alla sofferenza incurabile di una patologia incurabile. Nonostante le resistenze ovvie di alcuni esponenti religiosi, sempre più persone ritengono che suicidarsi non sia andare contro i disegni divini decidendo noi quando lasciare questa valle di lacrime ma sia, al contrario, una scelta legittima di chi vuole decidere del proprio destino.

Siamo tutti concordi nel ritenere la morte un evento certo, ineluttabile anche se non ne conosciamo la data né il modo in cui avverrà: perché, quindi, non accettarla con serenità, sia per noi stessi che quando accade a chi ci è caro, preparando per tempo ogni cosa (comprese le incombenze burocratiche) per ridurre al minimo i problemi a chi ci sopravvive?

Sicuramente, temere la morte significa soltanto caricarsi di emozioni negative, che non possiamo risolvere razionalmente perché è la paura di un dopo sconosciuto, temuto dal quale non si torna indietro.

Personalmente consiglio di vivere in pace con sé stessi e con gli altri, rinunciando a quei comportamenti che possono essere comodi o utili in questa vita ma sono oggettivamente dannosi per gli altri, agendo nel rispetto delle altre persone, degli animali e della natura in genere; sono certo che un tale comportamento non possa in alcun modo e secondo nessun credo essere di ostacolo ad un dopo vita dignitoso.

Sergio Motta

Gli scout a San Mauro Torinese

 

Sono arrivati dopo Natale e, durante i tre giorni di permanenza, oltre ad altre attività, hanno anche dato una mano a ripulire via Croce nei pressi del Gruppo Abele.
L’iniziativa, in collaborazione con le parrocchie di San Mauro, ha portato a San Mauro due gruppi di scout, Clan la Fenice e Clan Carrick, provenienti rispettivamente da Gonzaga (Mn) e Pinerolo. Ragazze e ragazzi hanno ripulito i cigli della strada da arbusti e foglie secche donando decoro a un angolo della nostra città.
“A tutti gli scout il più sincero ringraziamento di tutta l’Amministrazione comunale e di tutti i sanmauresi”, scrive su Facebook il Comune.