ilTorinese

Carosello delle Bande. Il 2 dicembre al PalaLancia di Chivasso

Organizzato da Gianluca Gavazza:  per la prima volta, 12 Bande suonano insieme per gli auguri di Natale.

“Le Bande sono la musica delle nostre terre. Per questo ho fortemente voluto questa serata dedicata al mio territorio e alla mia passione: la musica bandistica – esordisce Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte -. Mi viene difficile pensare ad una qualunque manifestazione popolare, festa, ricorrenza senza la musica di una banda. Quanti bambini si sono innamorati della musica ascoltando le Bande. Quanti giovani hanno iniziato a suonare proprio nella banda del proprio paese”.

L’appuntamento per il Carosello delle Bande è sabato 2 dicembre alle ore 18 presso il PalaLancia di Chivasso in via Favorita 111.

Saranno presenti la Società Filarmonica “Città di Chivasso”, la Filarmonica di Casalborgone, la Banda Musicale “La Fenice” di Brusasco, la Banda Musicale “Luigi Arditi” di Crescentino, la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Chivasso, la Società Filarmonica Castelrossese, la Banda Musicale “Don Bosco” di Saluggia, la Società Filarmonica di Brandizzo, la Banda Musicale “La Ceresera” di Pecetto Torinese, la Banda Musicale di Verolengo, la Banda Musicale di Cantoira, la Banda Musicale “La Fiorita” di Mazzè.

“Questa iniziativa vuole essere un focus su un mondo fatto di tradizione ma anche di tanti giovani e giovanissimi: un vivaio prezioso che va assolutamente sostenuto in questa passione. Trascorrere del tempo in compagnia degli amici è un aspetto centrale nella vita di ognuno di noi, tanto più nella vita di ragazzi ed adolescenti: è qui che la musica può diventare un ottimo collante. Lo spirito della Banda, proprio come quello di ogni altra associazione di volontariato, in fondo è anche quello di creare un gruppo di persone collaborative ed in sintonia tra loro che, legate dalla comune passione per la musica, si mettono a disposizione degli altri offrendo un servizio importante – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -. Chi si avvicina alla musica da amatore, deve assaporare fin da subito i valori fondanti dell’associazione alla quale si sta legando. Se ci pensiamo bene, gli insegnanti di musica vengono comunemente definiti “Maestri” e ciò investe loro di una grandissima responsabilità perché non servono solo ad “insegnare a suonare”, bensì rivestono una forte valenza nella trasmissione dei valori fondanti la persona”.

“Nelle bande vivono insieme spesso tre generazioni: nonni, padri e figli. Promuovere le Bande sul territorio significa poi attribuire loro un grande significato anche perché, spesso, si tende a sminuirne l’attività non sapendo che il repertorio eseguito spazia dalle marce da parata e marce sinfoniche fino a composizioni destinate anche ai concerti o all’opera – conclude il consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. La tradizione bandistica italiana ha goduto del favore di molti tra i nomi più famosi dell’Ottocento musicale italiano, come Giuseppe Verdi o Pietro Mascagni che hanno ricoperto il ruolo di maestro e hanno composto per banda. Applaudiamo dunque, questi giovani e non più giovani uniti dall’amore per la musica!”

Con ‘Icona Callas’ l’Università di Torino si apre alla cittadinanza nel progetto UniVerso

Il mito di Maria Callas rivive nel programma di eventi promossi dall’Università degli Studi di Torino per i cento anni dalla suanascita, dal titolo “Icona Callas”, presentati lunedì 20 novembre scorso.

Si tratta di un palinsesto di iniziative organizzato dall’Università degli Studi di Torino nell’ambito del progetto UniVerso, che partirà il 6 dicembre prossimo per animare il palazzo del Rettoratoe altre location cittadine, con mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno internazionale di studi. Il tutto realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Torino, Archivio Storico Ricordi, Archivio Intesa San Paolo e Gallerie d’Italia, Marina Abramovic Institute,  Museo Nazionale del Cinema, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino, Ono Arte,  Fondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte,  Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Consulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

Il programma “Icona Callas” sarà aperto da alcune masterclass, la prima delle quali il 6 dicembre prossimo con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci che, per Feltrinelli Comics, ha pubblicato la graphic novel ‘Io sono Maria Callas’, una biografia per immagini in cui il soprano è al contempo un personaggio da tragedia greca e una superstar. Il 7 dicembre Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica. L’11 dicembre prossimo Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi, condurrà il pubblico nell’esplorazione della Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”.

II 12 dicembre verrà indagato il rapporto tra Maria Callas e quella che era conosciuta come la sarta della soprano, Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki. A farlo la docente di Storia della moda dell’Università di Bologna Simona Segre Reinach.

II 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas, Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni con i registi con cui ha lavorato.

Non mancherà la rassegna cinematografica,  dall’8 all’11 dicembre, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema dal titolo “Maria Callas e il cinema”. Verranno proiettati al cinema Massimo in via Verdi 18 la Medea di Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas, “In her own words” di Tom Volf, “Callas forever”di Franco Zeffirelli e “Callas assoluta” di Philippe Kohly.

L’8 dicembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino si terrà il recital intitolato “100 +1: Maria Callas e Irene Papas”, ideato  e prodotto da Maria Mitsopoulou, per la regia di NIkaito Kontouri, che pone in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del  Novecento, scomparsa lo scorso anno.

Quattro mostre inedite inaugureranno il 17 dicembre al palazzo del Rettorato, capaci di esplorare la figura di Maria Callas, attraversando diversi linguaggi. Saranno presenti dieciingrandimenti scenografici  che vestiranno il cortile del Rettorato per la  mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall’archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Verrà poi allestito il nuovo spazio espositivo dall’Ateneo intitolato galleria di UniVerso  che ospiterà l’installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramovic. Nella Sala Athenaeum, si terrà  una mostra in collaborazione con l’Archivio storico Ricordi dal titolo “Callas-Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la vicenda di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Nellesale storiche della biblioteca Graf saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci, per la sua graphic novel “Io sono Maria Callas”. Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre, al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato, si riuniranno più di sessanta studiosi italiani e stranieri, che si confronteranno nel convegno internazionale “Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth”, per affrontare in una prospettiva multidisciplinare e transmediale la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del ‘900.

Il convegno si aprirà domenica 17 dicembre alle ore 17:00 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, con una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive. Gli interventi previsti sono di Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d’Amico (Fondazione Zeffirelli) e Simone Solinas (Archivio Storico Editoriale Teatro Regio di Torino).

“Con il progetto ‘Icona Callas’ – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – il nostro programma di eventi culturali UniVerso dimostra di voler investire con sempre maggiore impatto l’obiettivo di aprire spazi universitari alla cittadinanza, e di contribuire da protagonista al potenziamento dell’offerta culturale del territorio. UniVerso è stato inaugurato nel 2021 e ha intrapreso un percorso guidato dall’idea di mettere in rete quel capitale di conoscenza che è la più grande risorsa strategica dell’Università, connettendola al fianco al più ampio sistema culturale di Torino e del Piemonte. Questo progetto nuovo e articolato è dedicato a un’artista che ha segnato il ‘900 e che ha un rapporto privilegiato con la nostra città, ed è una straordinaria dimostrazione dell’alto valore pubblico della divulgazione culturale. In un momento storico nel quale c’è molto da riaffermare il significato di ciò che è e che deve essere pubblico, anche grazie a ‘Icona Callas’, ognuno potrà fare esperienza dell’Università come spazio aperto per fruire di una proposta culturale di livello internazionale. Quale immagine migliore, quella di Callas, per rappresentare il pubblico come bene di tutti e alla portata di ognuno. Lei, che ha scritto le pagine più alte del melodramma, e che è stata a sua volta ‘melodramma’.”

“Il programma di eventi dedicati a Maria Callas nel centenario della nascita, ideati da UniVerso Università di Torino – ha dichiarato la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio – propone un percorso multidisciplinare e trasversale che intende offrire un ritratto sfaccettato di una delle più potenti icone del ‘900, ma anche evidenziare l’impatto che la grande artista continua ad avere nella cultura contemporanea. Attraverso diversi format, e con la preziosa collaborazione di numerose istituzioni culturali, con ‘Icona Callas’ UniVerso realizza un vero e proprio festival in cui esposizioni, performance, incontri e proiezioni si integrano con l’importante occasione di studio costituita dal convegno internazionale ‘Callas at 100’, in cui circa sessanta relatori e relatrici interverranno da diverse prospettive disciplinari per ricostruire l’arte, la vita e il mito di Maria Callas”.

“Due debutti diversissimi fra loro e in due fasi differenti della vita dell’artista – ha precisato il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin, ricordando che i due grandi debutti che la Callas realizzò per il Teatro Regio furono il primo nel 1948, quando in una delle sue prime presenze in Italia Maria Callas interpretò per la prima volta il ruolo di Aida sotto la direzione di Tullio Serafin. Il secondo debutto avvenne esattamente cinquant’anni fa, quando il Teatro Regio le affidò, prima e unica volta per lei, la regia dei ‘Vespri siciliani’ di Giuseppe Verdi, che inaugurarono il nuovo teatro progettato da Carlo Mollino – abbiamo ricordato questa storica produzione con un concerto speciale prima dell’estate e ora siamo molto felici di contribuire al programma di ‘Icona Callas’”.

“Il nostro patrimonio musicale ci permette di ripercorrere il processo creativo dei grandi capolavori del melodramma italiano, nonché le vicende di Casa Ricordi, un’industria culturale stratificata e complessa”, ha dichiarato Pierluigi Ledda, Direttore dell’archivio storico Ricordi. “È con Maria Callas nel disco ‘Medea’ che l’editore milanese ha avviato nel 1958 la propria etichetta discografica, quella ‘Dischi Ricordi’ che sarebbe diventata la ‘casa dei cantautori’. La collaborazione a ‘Icona Callas’ ci permetterà di analizzare e condividere l’importante progetto artistico ricostruendo l’intreccio di vite e professionalità che ne ha permesso la genesi e il ruolo fondamentale che ebbe la ‘Divina’ a determinarne il successo”.

“Fu Pier Paolo Pasolini a mostrare al cinema, sotto un diverso punto di vista, il grande talento scenico della soprano – ha dichiarato il Direttore del Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano.

“Medea, con cui sia apre la programmazione dei film al Cinema Massimo nei giorni del convegno è testimonianza della versatilità di Maria Callas e della sua forza interpretativa, che vengono descritte e esaminate in altri momenti topici della sua vita e della sua carriera”.

“Non credo esista uno studente di canto di un conservatorio italiano che inizi i suoi studi senza guardare al mito di Maria Callas – conclude il Direttore del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi, Francesco Pennarola – un mito che, in quanto tale, porta con sé grande musica, successo e soprattutto sogni. Una voce come quella di Maria Callas, la sua presenza scenica e la capacità di calarsi nei personaggi che portava in scena, sono il più straordinario modello per ogni cantante, ma posso tranquillamente dire per ogni musicista che deve affrontare il pubblico in recital e concerti”.

 

Mara Martellotta

Torino Wine Week  NATURALMENTE VINO 2023

 

“Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra.”

Mario Soldati

È la poesia della terra quello che Naturalmente Vino porta al centro del racconto nel week end di sabato 9 e domenica 10 dicembre da Combo con il Salone dedicato ai vini naturali, biodinamici e biologici e alle aziende attente alla sostenibilità in vigna e in cantina: più di 30 produttori e oltre 100 etichette in degustazione da tutta Italia saranno i protagonisti della due giorni di talk, degustazioni e masterclass.

 

Storie, terroir, produzioni e lavoro di questi Vigneron, per far conoscere  l’impegno e la fatica nel tentare di salvaguardare la natura e l’ambiente, è la mission di Naturalmente Vino.

 

Un viaggio per l’Italia tutto da raccontare, ma soprattutto da approfondire, scoprendo le forme di vinificazione più alternative. Una manifestazione che chiama a rapporto vignaioli e produttori, selezionati lungo tutto lo stivale, che mettono al centro del loro lavoro in vigna l’attenzione verso l’ambiente.

 

Il prodotto finale e i processi che lo portano ad essere unico sono fulcro del pensiero di un’agricoltura che cerca nei cicli della terra, nei prodotti naturali, nell’assenza di interventi che velocizzino il processo di vinificazione, il fuoco della propria attività e della propria filosofia.

 

La scelta di portare questa manifestazione da Combo – già sede di altri eventi di Torino Wine Week – nasce dall’importanza del lavoro che questo centro culturale sta da tempo portando avanti sul territorio Torinese. Non solo da un punto di vista culturale e di accoglienza turistica, ma anche e soprattutto all’attenzione e alla ricerca legata all’offerta enologica che seleziona all’interno della sua carta vini dedicata la mondo del biologico e del naturale, con cantine giovani e dinamiche ma anche etichette importanti di cantine storiche.

Infine anche un’offerta gastronomica di tapas dedicate oltre al servizio ristornate classico.

 

L’evento è organizzato da Torino Wine Week in collaborazione con Gambero RossoCittà del Gusto e con Wouse.

 

Smartphone d’Oro per la campagna digital Nitto ATP Finals 2022

Mate, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia premiati  

Il progetto, lanciato per promuovere le bellezze della città di Torino attraverso i racconti di 11 sportivi, ha conquistato il premio italiano dedicato alle migliori esperienze di comunicazione e informazione digitale di enti e aziende pubbliche ideato e curato dall’Associazione PA Social

 Mate, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia sono stati premiati con lo Smartphone d’Oro 2023 per la campagna digital creata ad hoc al fine di valorizzare il territorio durante le Nitto ATP Finals 2022, all’interno di #TorinoThePlaceToBe.
Il riconoscimento annuale è stato ideato e creato da PA Social, la prima associazione in Italia dedicata alla comunicazione e all’informazione digitale di enti e aziende pubbliche.  La cerimonia di premiazione si è tenuta mercoledì 29 novembre, a partire dalle 14:30, a Roma, presso lo spazio Binario F, c/o Hub LVenture Group e LUISS ENLABS.

La campagna digital – Il progetto di comunicazione ha coinvolto 11 personalità di assoluto livello nel mondo dello sport, scese in campo
per promuovere le bellezze di Torino in occasione di un evento globale come le Nitto ATP Finals, che nel 2022 si sono disputate per la seconda volta nel capoluogo piemontese. L’attività, commissionata da Città di Torino e Turismo Torino e Provincia e prodotta da Mate, è stata veicolata sui canali social dell’Ente per il Turismo e su quelli dei protagonisti ed è rientrata all’interno delle iniziative promosse dal Comune per valorizzare un evento unico.

I numeri – La campagna ha avuto un target potenziale di oltre 10 milioni di utenti online e ha coinvolto stelle del calibro di Gianluigi Buffon, Claudio Marchisio, Urbano Cairo, Sara Gama, Cristina Chirichella, Valentina Rodini, Federica Cesarini, Carlotta Gilli, Alessia Maurelli, Alessandro Ossola, Ivan Federico. Complessivamente, tutti i video hanno generato oltre un milione di visualizzazioni, considerando i profili degli atleti e quelli di Turismo Torino e Provincia.

La creatività – Tutte le celebrità dello sport individuate si sono contraddistinte per il loro legame profondo con la città. La creatività, ideata e realizzata da Mate –  si è posta l’obiettivo di valorizzare i luoghi iconici della città, sfruttando brevi interviste nelle quali ogni protagonista raccontava il proprio posto del cuore di Torino, rivelando alcuni aneddoti vissuti negli anni trascorsi nel capoluogo piemontese e analizzando l’impatto positivo che la presenza di una kermesse di livello assoluto  come le Nitto ATP Finals può generare. A ogni ambassador è stato dedicato un contenuto esclusivo, dal taglio informale, per favorire una narrazione più autentica e meno ingessata, utilizzando il carisma e la popolarità dei talent per promuovere il fascino del capoluogo verso il grande pubblico e intercettare target diversi. A queste breve clip, si è sommato il contenuto di lancio, pubblicato subito dopo la prima gara inaugurale: si trattava di un teaser con presenti tutti gli undici “sportivi”, scenicamente connessi dal passaggio ideale di una pallina da tennis, simbolo delle Nitto ATP Finals, evento che costituisce l’elemento centrale attorno al quale si sviluppa il dialogo virtuale tra i talent legati a Torino.

Lo Smartphone d’Oro –  Lo Smartphone d’Oro nasce per attribuire un riconoscimento annuale alle migliori esperienze pubbliche di comunicazione, informazione, servizi ai cittadini attraverso le piattaforme e gli strumenti web, social, chat, intelligenza artificiale.
Il vincitore dello Smartphone d’Oro e quelli dei premi speciali tematici sono stabiliti alla fine di un percorso che passa dall’esame e dal voto di una giuria scientifica di esperti e di una giuria popolare. La manifestazione si tiene ogni anno con un Albo d’Oro dedicato.

Alessandro Tocci, Amministratore Delegato di Mate:
 “Come agenzia da sempre legata al territorio siamo orgogliosi di ricevere questo premio per il lavoro di valorizzazione svolto per la Città di Torino nell’ambito delle Nitto ATP Finals: da sempre la nostra realtà infatti si pone come obiettivo quello di creare un fil rouge tra la comunicazione istituzionale e quella del mondo dello sport. Oggi, per valorizzare al massimo un evento, è necessario creare una comunicazione integrata che vada ben oltre la promozione delle attività ad esso legate. Per questo abbiamo deciso di creare un contenuto che proprio attraverso i grandi dello sport permettesse di conoscere luoghi iconici, aneddoti e aspetti originali di una Città sempre più internazionale. La risposta del pubblico sui social è andata ogni più rosea previsione, con un forte interesse riscontrabile sia sui profili di Turismo Torino e Provincia che su quelli degli atleti che hanno partecipato alla campagna”.

Domenico Carretta, assessore ai Grandi eventi della Città di Torino: “A nome della Città di Torino faccio i complimenti all’agenzia Mate per questo importante riconoscimento, che premia il lavoro svolto in occasione delle Nitto ATP Finals 2022, un evento sportivo di grande rilievo che per cinque anni mette Torino al centro del grande tennis internazionale. Il progetto di comunicazione di Mate è stato un tassello molto importante nella campagna di promozione dell’evento #TorinoThePlaceToBe messa a punto dalla Città insieme agli altri enti coinvolti. Ha contribuito a comunicare al grande pubblico il fascino di Torino, i suoi luoghi iconici, attraverso il racconto appassionato di undici testimonial di eccellenza che hanno un rapporto privilegiato con la città”.

Marcella Gaspardone, Dirigente di Turismo Torino e Provincia: “Siamo davvero lieti di aver ottenuto questo riconoscimento che testimonia l’alta vocazione sportiva di Torino e del Piemonte; raccontare le eccellenze del nostro territorio attraverso alcuni dei più importanti influencer sportivi nazionali in occasione di un grande evento di respiro internazionale come le Nitto ATP Finals è stata l’arma vincente perché crediamo fortemente che #TorinoThePlaceToBe“.

«IL GIARDINO PIU’ BELLO», premiati i condomini “virtuosi”

 
Si tratta degli stabili di Villadossola, in via Marconi 60, di Torino, in corso Novara angolo via Como e di Novi Ligure in viale Chicchero 67. L’assessore Caucino: «Dalla cura degli spazi comuni parte la riqualificazione anche sociale e la sicurezza. Auspico che questa iniziativa, alla prima edizione, possa proseguire e coinvolgere sempre più persone». I presidenti delle tre Atc piemontesi: «Iniziativa di grande importanza in quanto rappresenta il lato migliore delle case popolari e dei loro assegnatari, che riqualificando le aree verdi hanno mandato un segnale molto importante contro il degrado e l’illegalità».
 
 
Alla fine è stato un successo quasi inatteso. Già, perché l’iniziativa «Il Giardino più bello» il contest tra gli assegnatari delle case popolari per riqualificare le proprie aree verdi, ideata dall’assessore alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino e organizzato in pochi giorni ha ottenuto una cinquantina di adesioni in tutto il Piemonte.
Gli assegnatari dovevano risistemare i loro spazi verdi, fotografare il «prima», il «durante» e il «dopo» e inviare tutto ad una email creata ad hoc. Una commissione interna all’assessorato ha poi decretato i tre vincitori (uno per Atc piemontese) che oggi sono stati premiati dall’assessore Caucino e dai tre presidenti: Emilio Bolla (Atc Piemonte Centrale), Marco Marchioni (Atc Piemonte Nord) e Paolo Caviglia (Atc Piemonte Sud).
«Sono davvero molto soddisfatta – ha spiegato Caucino – in quanto l’idea, nata quasi come una battuta in un sopralluogo a Novi Ligure, è diventata realtà in pochi giorni e soprattutto ha riscontrato un notevole successo, considerati anche i tempi ristretti in cui è stata realizzata».  «Da sempre infatti – ha proseguito Caucino – sono convinta che la riqualificazione sociale e anche il rafforzamento della sicurezza e la lotta al degrado passino dal culto del bello, dalla collaborazione, dalle sinergie positive, proprio come quelle che, in questi anni, ho avuto con Emilio BollaMarco Marchioni e Paolo Caviglia, che sono stati determinanti, e che ringrazio, nel veicolare il messaggio di questa iniziativa. Un’unità di intenti che forse non c’era mai stata e che ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ora auspico che questa iniziativa venga ripetuta e che, per il prossimo anno, si possa anche pensare a premiare i vincitori anche con strumenti per il giardinaggio e la cura degli spazi pubblici».
«Abbiamo da subito condiviso l’idea dell’assessore Caucino – hanno spiegato i tre presidenti Atc – in quanto convinti che la concorrenza tra assegnatari e condomini per la cura degli spazi verdi sia positiva e non possa che migliorare i nostri complessi, oltre che imprimere un importante cambiamento culturale, da tanto tempo auspicato e atteso»
I vincitori sono stati premiati con una targa della Regione Piemonte (che per l’occasione ha creato un apposito logo) e con un cartello che verrà affisso nei condomìni vincitori: quello di Villadossola, in via Marconi 60 per Atc Nord, quello di Torino, in corso Novara angolo via Como, per Atc Piemonte Centrale e quello di Novi Ligure, in viale Chicchero 67, per Atc Piemonte Sud.

Magliano: Volontari durante la pandemia, una medaglia per riconoscerli

Impegno ed eroismo


Lo chiedo con un OdG in Consiglio regionale: un atto simbolico importante come forma di ringraziamento per tutte le Associazioni, a partire dalle Pubbliche Assistenze, alle quali tanto dobbiamo per la loro dedizione anche nelle fasi più dure della crisi pandemica e come ricordo per coloro che, per aiutare gli altri, hanno perso la vita.

Per tutta la durata dell’emergenza, le Associazioni e i Volontari si sono costantemente ed eroicamente adoperati affinché non si interrompessero le attività a favore delle persone in condizioni di difficoltà o di bisogno e affinché non si arrestasse, grazie in particolare all’attività delle Pubbliche Assistenze, la connessione tra i cittadini e gli ospedali del territorio neppure nei mesi nei quali maggiore era il pericolo di contrarre il virus e dunque il rischio per la propria vita: un dato di fatto da riconoscere e per il quale ringraziare. Se approvato dal Consiglio, il mio Ordine del Giorno impegnerà la Giunta a consegnare a tutte le realtà che hanno partecipato alla gestione dell’emergenza COVID, in forma di benemerenza, una medaglia da apporre sul gonfalone dell’Associazione stessa quale forma di riconoscimento e ringraziamento nei confronti dei Volontari piemontesi che, con dedizione e professionalità, si sono impegnati in favore del Bene Comune e hanno dato il proprio fondamentale, coraggioso contributo durante tutta la durata della pandemia, in alcuni casi a costo della vita. Un piccolo, ma significativo riconoscimento da parte della Regione Piemonte della generosità, dello spirito di servizio e del coraggio dimostrati dai Volontari piemontesi durante gli anni di crisi pandemica.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Indipendenza arriva in Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo – Già 326 iscritti in tutta la Regione nelle prime 48 ore, 25 comitati territoriali già operativi, una struttura che si consolida sul territorio. Il Movimento Indipendenza, lanciato dall’on. Gianni Alemanno, già Ministro dell’Agricoltura del Governo Berlusconi e già ex Sindaco di Roma, in collaborazione con l’imprenditore Massimo Arlechino, sabato 25 novembre alla convention presso l’Hotel Midas di Roma, di fronte a 600 delegati, muove i primi passi anche in Piemonte.

Superamento delle vecchie logiche di destra e di sinistra, affrancamento dai poteri sovranazionali della Comunità Europeo, della Nato, dell’OMS, della BCE, sono i temi centrali del nuovo movimento, nato nel 2022 con la costituzione del Forum per l’Indipendenza e la presentazione del Manifesto di Orvieto.

Il Piemonte è rappresentato nel comitato esecutivo nazionale e nell’ufficio di presidenza da Giuseppe Lauria, consigliere comunale a Cuneo e segretario regionale del Movimento, che si affianca a Marco Pelagatti, a Mariagrazia Martinelli, all’on. Francesco Bevilacqua.

Al segretario nazionale on. Gianni Alemanno e al presidente Massimo Arlecchino si affiancano come vicesegretari nazionali l’on. Marcello Taglialatela, vicesegretario vicario, Chicco Costini, Nicola Colosimo, Simone Di Stefano e Luigia Passaro.

Entrano nella direzione nazionale, in rappresentanza delle diverse aree del Piemonte, il vicesegretario regionale e segretario provinciale di Torino, Claudio Berrino, il segretario cittadino di Torino, Enrico Forzese, il segretario di Giaveno, Val Sangone e Pinerolese, Patrizio Sgarra, il segretario provinciale di Alessandria Fabio Boveri e il vice Daniele Carbone, il segretario provinciale del VCO, Luigi Songa, già vicepresidente delll’ATC Piemonte Nord, il segretario provinciale di Asti, Francesco Li Causi, Sergio Fuschi, componente del direttivo provinciale di Cuneo.

«La soddisfazione per le prime ore di vita del Movimento politico ha superato ogni aspettativa – commenta entusiasta Giuseppe Lauria – confermando un sentire comune dei cittadini, al di là dei tradizionali schieramenti, contro una politica atlantista, conservatrice, incentrata sulle logiche finanziarie della BCE e del tutto scollata dai bisogni delle persone, delle famiglie, dei lavoratori. Lo dimostrano i dati del Piemonte, dove sono sorti già 25 comitati con poco meno di 330 iscritti, coprendo tutte le province.»

“Sensing Painting”. Al Castello di Rivoli le opere di cinquanta giovani artisti

Acquisite attraverso “ColtivArte” dalla “Fondazione CRC”

Fino al 28 gennaio 2024

Rivoli (Torino)

“Sensing Painting”, come dire “Pittura sensoriale”, da osservare con occhi e anima, da toccare e sentire nelle sue componenti materiali e spirituali, gesto colore segno, in un contesto narrativo lontano da enigmatiche ed evanescenti cifre stilistiche in cui è spesso gioco forza tentare univoci pressapochismi, quasi sempre defaticanti se non inutili ed inefficaci sul piano della reale comprensibilità. Nasce e cammina per questa strada la mostra “Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della ‘Fondazione CRC’” ospitata, fino al 28 gennaio 2024 al “Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea”, in cui si presentano 50 opere appartenenti alla Collezione della “Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo”, raccolte dal 2017 ad oggi attraverso “ColtivArte”, progetto promosso dalla stessa “Fondazione” e coordinato da una Commissione Scientifica di alto profilo composta dal Direttore del “Castello di Rivoli” Carolyn Christov-Bakargiev, dal Direttore dell’“Art Institute” presso la “Academy of Art and Design FHNW” di Basilea Chus Martínez e dal Direttore del “Consorzio delle Residenze Reali Sabaude” Guido Curto.

Sotto la curatela di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, la rassegna valorizza appieno le linee guida in base alle quali è stata concepita e costruita la “Collezione”: tra queste in particolare la forte presenza di opere d’arte di giovani artisti del territorio piemontese e italiano, l’attenzione al panorama contemporaneo internazionale e la preminenza di opere pittoriche“Il progetto espositivo – dicono le curatrici – evidenzia come la pittura mantenga un ruolo fondamentale quale linguaggio espressivo, soprattutto nel contesto dell’attuale era digitale. Rispetto alla smaterializzazione che caratterizza un’ampia parte della quotidianità, la mostra invita il pubblico a un incontro attivo e diretto con le opere d’arte, dall’insostituibile valore esperienziale, fisico e sensoriale”. In linea, inoltre, con la grande attenzione che “Fondazione CRC” e “Castello di Rivoli” dedicano alle giovani generazioni e al tema dell’educazione, la mostra offre un ricco programma di laboratori gratuiti dedicati alle scuole. Per le scuole primarie e secondarie di primo grado, le attività saranno curate dal cuneese “Rondò dei Talenti” e dall’Associazione Culturale “Scatola Gialla”, con la supervisione del “Dipartimento Educazione” del Castello di Rivoli. Per le scuole secondarie di secondo grado, è previsto un ricco programma inedito di “visite” e “workshop” correlati alla mostra e alla “Collezione” del Castello di Rivoli, a cura del “Dipartimento Educazione” del Museo, per ripensare alla storia della pittura in chiave contemporanea.
Inoltre, per promuovere la visita alla mostra, la “Fondazione CRC” mette a disposizione biglietti gratuiti d’ingresso per ogni residente in provincia di Cuneo e per un accompagnatore.

Afferma Carolyn Christov-Bagakargiev: Attraverso il progetto ‘ColtivArte’, questa nuova collezione piemontese è capace di testimoniare le ricerche principalmente in pittura più avanzate dei giovani, sia a livello locale sia internazionale. La pittura che potrebbe sembrare un mezzo obsoleto nell’era digitale, si riafferma come mezzo sensibile di verifica del proprio essere vivente, come nel titolo, ‘Sensing Painting’, che Marcella Beccaria, co-curatrice della mostra ha voluto attribuire a questo importante progetto”.

Gianni Milani

“Sensing Painting”

“Castello di Rivoli- Museo d’Arte Contemporanea”, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino); tel. 011/9565222 o www.castellodirivoli.org

Fino al 28 gennaio 2024

Orari: da merc. a ven. 10/17; sab. e dom. 11/18

Nelle foto:

–       Nora Berman: “Ruffles” (Increspature), inchiostro olio e pastello su mussola, 2016; Ph. Gina Folly

–       Carolyn Christov-Bakargiev

–       Giangiacomo Rossetti: “Soggetto danzante”,olio su tavola, 2016; Ph. Ravaioli Fotografi

Un 2023 da record per l’Aeroporto di Torino. I passeggeri in arrivo dall’estero guidano la crescita

Si conferma nel 2023 un recupero post Covid superiore alla media dell’industria. 

  • 1 milione 343 mila stranieri in arrivo nello scalo negli ultimi 12 mesi, in crescita del 72% rispetto ai corrispondenti 12 mesi pre-pandemia
  • Nel 2023, anche miglior ottobre e miglior novembre di sempre
  • Entro pochi giorni atteso il superamento del record annuale di traffico

 

 

 L’aeroporto di Torino registra nuovi record di traffico. Il mese di ottobre 2023, con 395.240 passeggeri trasportati, è stato infatti il miglior ottobre di sempre e ha chiuso una stagione Summer che ha contato 2,8 milioni di passeggeri, stabilendo il primato di miglior Summer di sempre, in crescita del +25% rispetto all’estate 2019 pre-pandemia. Il 2019 è infatti l’anno di riferimento per l’aviazione e per il turismo, al fine di misurare la ripresa post Covid.

Nei primi 9 mesi del 2023 l’Aeroporto di Torino non solo ha recuperato il traffico pre-pandemico, ma è cresciuto del +14,7%, a fronte di una lieve ripresa a livello nazionale del +1,6% e di una contrazione europea del -3,9% e mondiale del -2,7%.*

Anche il mese di novembre che sta per terminare sarà il miglior novembre di sempre, contribuendo così al superamento del numero di passeggeri trasportati a Torino in tutto il 2022 già all’inizio di dicembre. Il precedente record di traffico (4,2 milioni di passeggeri) sarà dunque battuto con un mese di anticipo.

Oltre all’aumento dei volumi di passeggeri trasportati, l’accresciuto numero di tratte dirette (passate da 36 a 44, in incremento di 8 rotte rispetto all’inverno 18/19, pari a +22%; e passate da 31 a 40, in incremento di 9 rotte rispetto all’estate 2019, pari a +29%) con numerosi paesi esteri, ha cambiato la composizione del traffico.

Attraverso l’utilizzo dei big data (analisi della presenza e dei flussi della popolazione in base al dato di posizione sul territorio rilevato sulle celle telefoniche) è stato possibile conoscere il profilo del passeggero, analizzandone la provenienza e confrontando il periodo pre-Covid con gli ultimi 12 mesi. Se pre-pandemia il 58,4% dei passeggeri era outgoing (residenti nel nostro bacino di riferimento che lasciavano il territorio) e il 41,6% incoming (residenti in Paesi esteri e altre regioni italiane che si recavano nel nostro territorio), negli ultimi 12 mesi i passeggeri incoming, con il 50,2%, costituiscono ora la maggioranza del nostro traffico.

In dettaglio, nel corso delle due stagioni Winter e Summer, crescono complessivamente del +72% i flussi incoming dall’estero (per un totale di 1 milione e 343 mila stranieri in arrivo nello scalo), mentre la componente di turismo italiano cresce del 15% (per un totale di 901 mila turisti italiani in arrivo).

Se nella stagione Winter 18-19 i passeggeri incoming dall’estero erano stati 421mila, nella stagione Winter 22-23 sono stati 625 mila (+204 mila passeggeri), in crescita dunque del +48,5%. Sostanzialmente stabili i volumi di turisti dall’Italia (+1,6%).

Dopo i buoni risultati invernali, è stata la stagione dei voli estivi a rivelare il ruolo decisivo dei collegamenti internazionali nell’arrivo di visitatori dall’estero nel nostro territorio.

Sono stati infatti 718 mila i turisti stranieri arrivati all’aeroporto di Torino nell’estate del 2023, raddoppiando di fatto il numero dei turisti esteri arrivati nell’estate del 2019, quando erano stati 361 mila. Con un delta positivo di 357 mila turisti stranieri in più, la crescita arriva al +99%. In significativo aumento anche il numero di turisti provenienti dall’Italia (+28%).

Sul podio dei mercati esteri per numero di turisti in arrivo, Gran Bretagna, Spagna e Francia, seguiti nell’ordine da Albania, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svezia, Romania e Danimarca a chiudere la top ten. Seguono Polonia, Irlanda, Lituania, Stati Uniti, Cechia, Marocco, Israele, Malta, Portogallo, Finlandia.

Guardando alle novità e alla crescita percentualmente più elevata troviamo Lituania, Cechia, Israele, Irlanda, Danimarca e Spagna.

È perciò evidente come l’aeroporto abbia svolto un ruolo fondamentale nell’attrarre nuovi flussi turistici. L’attività dell’Aeroporto di Torino (grazie anche all’apertura della base Ryanair avvenuta a novembre 2021) ha infatti contribuito a determinare e sostenere importanti flussi di visitatori in arrivo che hanno potuto così scoprire Torino e il Piemonte.

Lo scalo di Torino gioca dunque un nuovo ruolo, quello di attrattore turistico 12 mesi all’anno. Ruolo che si affianca alle già consolidate vocazioni neve e business, e riafferma il valore strategico per il territorio su cui insiste, contribuendo sia direttamente che indirettamente alla crescita socio-economica della regione.

Per servire sempre meglio il crescente traffico, negli ultimi due anni gli investimenti nell’infrastruttura sono stati pari a 15 milioni di euro, e hanno riguardato sia il miglioramento dell’esperienza del passeggero in aeroporto (come ad esempio, l’installazione della nuova macchina radiogena che permette di non separare liquidi e device tecnologici dal bagaglio a mano, il rinnovo della Piemonte Lounge, la costruzione di un nuovo parcheggio e l’installazione dei nuovi pontili di imbarco attualmente in corso), sia la sostenibilità ambientale, con la realizzazione e l’avvio lo scorso luglio del più grande impianto fotovoltaico su tetto in un aeroporto italiano e l’entrata in funzione di svariati mezzi elettrici sulla pista e sui piazzali (già ben oltre il 40% del totale dei mezzi).

Gli investimenti fatti dall’aeroporto di Torino si inseriscono in un quadro complessivo di generazione del valore superiore a 57 miliardi di euro per l’intero sistema aeroportuale italiano, con una creazione di valore aggiunto pari a 22,9 miliardi di euro.**

 

«Abbiamo avuto in questi mesi una consapevolezza positiva del buon andamento del turismo e i dati di aumento degli arrivi diffusi da Aeroporto di Torino confermano il trend favorevole del settore. Abbiamo già toccato con mano l’incremento degli arrivi, soprattutto dall’estero e questo è dovuto anche ad un ottimo trasporto aereo che invoglia a raggiungere facilmente la nostra città». Commenta così la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa l’andamento dei flussi diffuso oggi da Aeroporto di Torino.

Ottimiste le attese per l’inverno. «Sono confermati – evidenzia la presidente Coppaanche gli arrivi per la stagione invernale grazie alla presenza dei voli della neve. Tutta la filiera legata al turismo può così guardare con fiducia anche ai mesi a venire. Ringraziamo per questo il management di Aeroporto Torino e tutto il personale del nostro hub aeroportuale per gli sforzi fatti per far ripartire i flussi dopo i difficili anni della pandemia».

*Nota: in base ai dati disponibili, ultimo confronto possibile sul periodo gennaio-settembre 2023 vs gennaio-settembre 2023. Fonti: IATA, ACI Europe, Assaeroporti.

**Nota: i dati relativi al peso dell’industria aeroportuale in Italia derivano da uno studio Nomisma 2023 commissionato da Assaeroporti.