ilTorinese

Magliano: Governo fornisca le garanzie per la “partita Bob olimpico a Cesana”

Con impegni chiari e scritti nero su bianco, portare il Bob olimpico a Cesana è ancora possibile: lasciano una speranza le parole chiare e nette pronunciate poco fa da Giovanni Malagò, Presidente CONI, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico Sportivo del CUS. Mi auguro che seguano fatti altrettanto chiari da parte della politica, a cominciare dal Governo. Mi auguro davvero che l’Esecutivo abbia la volontà di fornire le garanzie richieste sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico e che queste arrivino celermente, affinché ci siano poi i tempi tecnici necessari per gli interventi progettuali, tecnici e strutturali. La speranza c’è, l’occasione non si deve sprecare.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Siglata convenzione tra Regione e Forte di Fenestrelle

Sottoscritta la convenzione tra la Regione Piemonte, l’Associazione Progetto San Carlo, l’Unione dei Comuni Montani Valli Chisone e Germanasca e il Comune di Fenestrelle che sblocca 800.000 euro per la messa in sicurezza di alcuni edifici del Forte Valli e per la realizzazione di nuovi servizi aggiuntivi e regimentazione delle acque: i lavori dureranno un anno e la fortezza continuerà ad essere visitabile

 

Partiranno entro la fine dell’anno i lavori di messa in sicurezza del Forte di Fenestrelle, la più lunga fortificazione d’Europa e una delle pochissime del XVIII secolo ancora integre. Il via libera è arrivato oggi con la sottoscrizione della Convenzione tra Regione Piemonte, e Associazione Progetto San Carlo, che gestisce il complesso dopo la concessione dell’Agenzia del Demanio, l’Unione dei Comuni Montani Valli Chisone e Germanasca e il Comune di Fenestrelle.

 

La serie di interventi era molto attesa. Il progressivo deterioramento delle parti più esposte alle intemperie stavano mettendo in pericolo la stabilità di parecchie strutture murarie: si è così deciso di mettere innanzitutto al sicuro alcuni edifici del Forte Valli, tra cui la chiesa settecentesca i cui tetti rischiavano di crollare. Saranno poi sostituite alcune antiche travi che non essendo più in grado di sorreggere i carichi delle solette rischiavano di mettere in pericolo la conservazione statica di tutto il complesso che si trova in alta quota (la Ridotta Belvedere) e disegna una parte dello skyline della valle. Saranno risistemate, infine, anche le lose dei tetti che continueranno a conservare il loro aspetto originario grazie all’impiego dei materiali originali. Un patrimonio, insomma, di valore inestimabile che ogni anno attira migliaia di visitatori, 50.000 nel 2022 e in aumento del 10% nel 2023 secondo le stime dell’Associazione progetto San Carlo.

 

Gli interventi richiederanno un anno di lavori e un impegno economico di 800.000 euro di cui 700.000 stanziati dalla Regione (per il biennio 2023 2024), e altri 50.000 stati stanziati dal Comune più 50.000 della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

 

«Quello di oggi è un passaggio fondamentale – hanno sottolineato il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo, Commercio, Vittoria PoggioDopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni, comprese quelle della Soprintendenza, mettiamo finalmente la parola inizio agli interventi di conservazione di uno straordinario polo di attrazione culturale e turistico di grande valore storico che fa parte di una rete di fortificazioni unica nel panorama europeo. Molti conoscono la Muraglia cinese come la più lunga del mondo, noi in Piemonte abbiamo la più lunga d’Europa. Valorizzare i nostri beni, soprattutto quando si trovano in contesti naturali così straordinari, e renderli sempre più fruibili alla comunità e ai turisti è per noi una priorità all’interno della strategia di promozione e rilancio del nostro patrimonio artistico è architettonico e per offrire ai turisti che scelgono il Piemonte un’offerta sempre più variegata e di qualità».

 

È previsto infine un secondo intervento, che rientra anch’esso nella convenzione tra pubblico e privato: una nuova stanza dove saranno proiettati film, video, docufilm e narrazioni che consentirà ai turisti con disabilità o problemi di deambulazione di fare un giro panoramico virtuale del forte. Una visita che si aggiunge alla camminata ben più impegnativa attraverso i 4.000 scalinidistribuiti su una lunghezza in sola andata di 2.5 km circa e 700 metri di dislivello a 1.800 metri di altitudine. Il locale sarà ricavato nello spazio che una volta ospitava il bar andato distrutto in un incendio alla fine del 2013. Con la terza e ultima operazione saranno eseguite, alcune opere idrauliche dedicate alla raccolta e regimentazione delle acque ai Forti Tre Denti e delle Valli che serviranno a preservare l’integrità delle strutture murarie.

 

«È un risultato importante per il Forte di Fenestrelle – sottolinea il presidente dell’associazione progetto San Carlo, Juri Bossutopoiché la convenzione, voluta con determinazione dall’Assessore Poggio, permetterà di utilizzare al meglio le risorse economiche erogate dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dal Comune di Fenestrelle, e gestite dall’Unione dei Comuni Montani Valli Chisone e Germanasca. L’importante intervento sinergico garantirà la conservazione del Forte più alto in quota del complesso architettonico militare sabaudo, nonché il più antico: la Ridotta Belvedere del Forte Valli. Inoltre, le opere consentiranno il completamento dei servizi aggiuntivi all’interno dei locali ricostruiti recentemente, a causa di un incendio doloso che nel 2013 distrusse la zona di accoglienza del Forte San Carlo. La nuova area ospiterà anche una sala dedicata alla visita virtuale del Forte destinata ai visitatori con disabilità». «Questa convenzione – ha aggiunto Bossuto – rafforza, inoltre, l’unione dei soggetti finanziatori: Istituzioni che, insieme all’Associazione, dimostrano di credere in un nuovo fulgido futuro per il Forte di Fenestrelle e il territorio montano. Portare nuovi cantieri al forte alto e mettere fine al ricordo dell’incendio del 2013 ripaga le fatiche che soci e staff affrontano quotidianamente per accogliere visitatori, spettacoli e non far ricadere nella devastazione il ciclopico Forte di Fenestrelle»

 

La fortezza Demaniale è affidata in concessione dal 2022 all’Associazione Progetto San Carlo Onlus che ne ha studiato ed elaborato il cambiamento, trasformandola da struttura in totale abbandono a bene culturale di grande interesse e meta di migliaia di turisti. La roccaforte è oggetto da molti anni di interventi di recupero finanziati da soggetti pubblici e privati. La Regione Piemonte ha assegnato fin da subito finanziamenti destinati alla conservazione di una struttura ritenuta di straordinaria bellezza e suggestione: unica nella specificità architettonica e paesaggistica.

 

Dopo i numerosi interventi al Forte San Carlo la Regione Piemonte ha deciso di continuare il processo di recupero della Ridotta Belvedere (Forte delle Valli), iniziato qualche anno fa con il rifacimento del tetto del «Tempietto» e della messa in sicurezza dell’edificio del Corpo di Guardia e della Polveriera.

 

«Un risultato importante per il territorio – ha sottolineato il sindaco di Fenestrelle Michel Bouquetil quale aveva definito il forte di Fenestrelle un bene faro in grado di essere un volano per l’economia del pinerolese. Grazie a questo accordo promosso dalla Regione Piemonte, si concretizza un tassello importante per la tutela del monumento. Confidiamo che queste modalità di intervento sinergico possano essere replicate in futuro, in modo da convogliare finanziamenti e generare un percorso virtuoso per la cultura e la valorizzazione del territorio del pinerolese»

 

«In un contesto economico difficile come quello delle Valli Chisone e Germanasca – ha sottolineato il Presidente dell’Unione dei Comuni montani Valli Chisone e Germanasca, Marco Ventrei principali attori istituzionali e di territorio raggiungono un risultato incredibilmente importante sia perché si prosegue nell’opera di rinascita del Bene Faro ma soprattutto perché emerge con forza la volontà di fare ripartire il territorio valorizzando la nostra storia e la nostra identità. Semplicemente grazie alla Regione, al Presidente Cirio, all’assessore Poggio e al consigliere Ruzzola che hanno dimostrato un forte legame con tutto il nostro territorio».

 

Il Piemonte è l’unica regione europea ad avere una fitta rete di fortificazioni che oggi fanno parte del patrimonio paesaggistico e artistico culturale in cui rientrano il forte di Fenestrelle, il forte di Exilles, il forte di Vinadio, il forte di Gavi, la Cittadella di Alessandria e i più recenti forte Bramafam e forte dello Chaberton oltre alla fortificazione ai Becchi Rossi in Valle Stura, otto opere di ingegneria militare che costituiscono un unicum nel panorama europeo non solo per turisti e appassionati ma anche per gli studiosi. Per farli di nuovo risplendere, la Regione e Piemonte Dal Vivo hanno allestito quest’anno proprio all’interno delle fortificazioni Forti Fortissimi, un cartellone di spettacoli e rappresentazioni teatrali che sarà riproposto anche nel 2024.

 

Cellulare sparisce dal camper: due giovani in manette

Nelle scorse ore, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia di Torino ha tratto in arresto due giovani cittadini tunisini di diciotto e diciannove anni gravemente indiziati di furto aggravato in concorso.

 

La vicenda è avvenuta a notte fonda nei pressi di Lungo Dora Napoli, dove gli agenti notano due soggetti che, con fare guardingo, armeggiano attorno ad un’automobile parcheggiata per strada; accanto, un furgone avente il lunotto spaccato, dal quale fuoriescono diversi oggetti.

Insospettiti, gli operatori di polizia bloccano i due connazionali; dalla perquisizione, si rinvengono un telefono cellulare di dubbia provenienza e un martelletto frangi-vetro, verosimilmente utilizzato per l’effrazione del lunotto del furgone, dal quale vi era stato il tentativo di furto di attrezzatura varia utile all’arrampicata.

 

In merito al telefonino rinvenuto, gli agenti vengono informati pochi istanti dopo che un cittadino italiano aveva appena subito il furto, poco distante, all’interno del proprio camper, nel quale stava dormendo, da parte di due soggetti di giovane età, la cui descrizione corrispondeva in toto a quella dei due ragazzi fermati che, dopo essersi introdotti nel mezzo infrangendo un vetro, si erano impossessati del suo cellulare per poi scappare.

 

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a loro carico, i due cittadini tunisini, uno dei quali ha in carico l’obbligo di presentazione alla P.G., sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso.

Gemellaggio Leinì- Saint-Egrève: comodato d’uso per l’emporio solidale

Il Consiglio Comunale ratifica l’accordo di convenzione con Leini Live ETS per i locali di via Carlo Alberto (ex Avis) dove sarà ubicato l’emporio solidale.

Il gemellaggio sarà ratificato nel prossimo fine settima in Francia: primo evento, i Giochi olimpici francesi a cui prenderanno parte 10 ragazzi e ragazze leinicesi

 

Leini, 9 novembre 2023 – Il Consiglio Comunale di Leini si è aperto con un minuto di silenzio in memoria di Giuseppe Tempo, più volte Consigliere Comunale e Assessore del Comune di Leini tra il 1970 e il 2005, presidente della Società Agricola Operaia di Mutuo Soccorso e pilastro del Cai, scomparso improvvisamente lo scorso 7 novembre all’età di 89 anni: “Va ricordato come una grande personalità dal punto di vista politico, persona di grande correttezza e competenza e di grandissima moderazione” lo ha ricordato il Sindaco Renato Pittalis.

Nel primo punto all’ordine del giorno, riservato alle sue Comunicazioni, il Sindaco ha riportato ai Consiglieri quanto già comunicato durante la riunione con i famigliari degli ospiti della RSA Capirone: “A seguito della riduzione delle risorse per le Case di Comunità e della scelta di Regione Piemonte di mantenere invariato il numero di quelle previste, riducendo bensì le dimensioni di tutte, si è rilevata l’opportunità di individuare una sede alternativa, il Poliambulatorio di via Volpiano. Sono in corso, al momento, le attività preliminari alla progettazione della Casa di Comunità nella nuova localizzazione, in modo da confermarne l’effettiva adattabilità. Per quanto riguarda l’attuale sede della RSA, non sono più da considerarsi effettive le comunicazioni ricevute dall’ASLTo4 in merito alla messa a disposizione dei locali e all’inizio dei lavori, non sussistono quindi le condizioni per nessuna ipotesi di spostamento degli attuali residenti. Per quanto riguarda il futuro dell’edificio, che è comunque distinto da quello del servizio di RSA che non è e non è mai stato in discussione, l’Amministrazione sta valutando tutte le possibili azioni per intervenire sulle note problematiche strutturali e di sicurezza, ferma restando l’ipotesi di una nuova RSA per i quali sono già stati accreditati dalla Regione Piemonte ulteriori 81 posti in convenzione in aggiunta ai 30 già attualmente convenzionati”.

Nel secondo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha approvato la 7° variazione al Bilancio che, tra le altre poste, definisce l’applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione per il cofinanziamento di due progetti: il primo è Sport nei Parchi, finanziato dal Dipartimento dello Sport con 20.350 euro su un valore complessivo di 42.700 euro, che prevede l’acquisto e l’installazione di attrezzature sportive in un parco cittadino; il secondo è il progetto per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del concorso di idee legato al Piano regionale per il contrasto al GAP per un importo di 17.646 euro.

Nel terzo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha approvato la convenzione per il comodato d’uso a Leini Live ETS dei locali siti nella palazzina ex-Avis di via Carlo Alberto, nella quale sarà reso operativo l’emporio solidale, previsto nel progetto “Contaminazione di solidarietà” presentato dalla stessa associazione con partner istituzionali e del terzo settore, tra cui Croce Rossa Leini, Fondazione Comunità Solidale, Unione Comuni Nord Est Torino e Comune di Leini, e finanziato dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando B2 BenexBene.

“L’Emporio Solidale – spiega il Sindaco Pittalis – è dedicato a coloro che ancora non sono in carico ai servizi sociali e che nell’Emporio Solidale trovano la via verso la normalità, verso una serenità che va oltre il proprio momento di difficoltà, perché spesa significa casa, e poterla fare significa non avere il problema di mangiare e dar da mangiare ai propri cari. Da qui inizia un percorso, da qui inizia un processo di riabilitazione e di autonomia, ma soprattutto un percorso di ritorno al sociale, di emersione dalla palude del bisogno, grazie a tanti attori che costruiscono un ambiente sano e un circolo virtuoso della lotta alla povertà, ma anche allo spreco: associazioni, cooperative, scuole, insieme per generare un valore non economico, ma sociale”.

Nel quarto punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha approvato la sottoscrizione del gemellaggio con il comune francese di Saint Egrève, facente parte dell’area metropolitana di Grenoble: il comune francese ha una popolazione di circa 15.000 abitanti ed una lunga tradizione in tema di gemellaggi. Il 4 ottobre 2023 il Consiglio Comunale di Saint Egrève ha firmato all’unanimità il protocollo d’intesa per il gemellaggio con Leinì. Nell’attesa di poter sancire ufficialmente la collaborazione, il 20 settembre è giunta dall’Amministrazione di Saint Egrève la proposta di partecipare, nel prossimo mese di luglio, come ospiti, ad un loro progetto Erasmus Plus, finalizzato all’incontro di un gruppo di giovani cittadini europei sul tema comune dello sport. I partecipanti, 5 ragazze e 5 ragazzi tra i 18 e i 30 anni, potranno partecipare ad una settimana di attività, principalmente sportive, organizzate dalla città di Saint Egrève nel periodo antecedente i Giochi Olimpici Francesi.

Il gemellaggio sarà ufficialmente sancito nel corso di una cerimonia che si terrà a Saint Egrève nel prossimo fine settimana: la delegazione leinicese, oltre che da componenti dell’Amministrazione, sarà composta anche da alcuni rappresentanti delle Associazioni del territorio.

“Sono felice di una opportunità di cooperazione transfrontaliera – ha spiegato il Consigliere delegato all’ufficio Europa, Claudio Coriasso, che ha seguito l’iter del gemellaggio – perché sarà una fonte di esperienza internazionale per i nostri giovani e di opportunità di collaborazione e scambio per tutti i cittadini, in particolare per le Associazioni. A un livello più ampio, credo che il gemellaggio sia uno strumento indispensabile per costruire quell’Europa dei popoli che è la migliore strategia per rinsaldare i legami europei e rendere la Comunità Europea un’unione reale, anche nel sentiment di coloro che la compongono, cioè i cittadini”.

Negli ultimi tre punti all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha corretto un errore materiale nella delibera per le cessioni bonarie dei terreni privati per il collegamento tra via del Santuario e via Mandela, ha costituito il diritto di servitù sull’area in cui è in corso l’edificazione della nuova cabina Enel in via Provana e ha ratificato la convenzione con Unione NET per il servizio di stazione appaltante per le gare del Comune.

Emergenza carcere: visita Pd e Radicali

DOPO L’ULTIMA AGGRESSIONE

A seguito dell’aggressione di un detenuto ad un agente in servizio, avvenuta nei giorni scorsi,  venerdì 10 novembre, una delegazione politica composta da Daniele Valle (Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e Consigliere regionale del PD) e Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani), visiterà la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, e nell’occasione incontreranno le rappresentanze dei lavoratori, che da tempo denunciano una drammatica situazione di sovraffollamento, di carenza di spazi, eccessivi carichi di lavoro, tensioni e casi di aggressione.

Al termine della visita, verso le ore 12fuori dai cancelli del carcere si terrà un incontro stampa per illustrare ai giornalisti quanto osservato all’interno della struttura.

“Testimone d’accusa” per la prima volta a teatro al Superga

TSN – Teatro Superga Nichelino (TO)

Sabato 11 novembre, ore 21 

Il migliore dramma giudiziario della maestra del brivido Agatha Christie per la prima volta in Italia a teatro

 

La nuova stagione del TSN – Teatro Superga Nichelino apre sabato 11 novembre con “Testimone d’accusa”: dalla maestra del brivido Agatha Christie, uno dei migliori drammi giudiziari mai messo in scena in Italia. Sul palco Paolo Triestino, Vanessa Gravina, Giulio Corso e altri 9 attori, oltre a uno stenografo che scrive tutti i verbali del processo su una macchina stenografica autentica del 1848 e 6 giurati scelti tra il pubblico e chiamati ad emettere il verdetto. La regia è di Geppy Gleijeses, dopo i grandi successi di Sorelle Materassi, Arsenico e vecchi merletti, Così parlo Bellavista.

Esiste la “commedia perfetta”? Forse sì. Secondo alcuni critici è “Il matrimonio di Figaro” di Beaumarchais, secondo altri è “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. Sul più bel dramma giudiziario però non ci sono dubbi: “Testimone d’accusa” di Agatha Christie. Il gioco non verte tanto sulla psicologia dei personaggi (ci aggiriamo tra simulatori occulti, assassini, grandi avvocati) quanto sulla PERFEZIONE del meccanismo. È infernale questo meccanismo, con un colpo di scena dopo l’altro, in un crescendo raveliano, una battuta dopo l’altra. E la costruzione “giudiziaria”? Impressionante per precisione e verità, come se l’avesse scritta il più grande giudice inglese del secolo scorso. Lo spunto, come spesso accade nelle opere della Christie, parte dalla storia di una donna tradita dal marito più giovane; ed è uno spunto autobiografico. L’autrice fu tradita dal primo marito (di cui però portò sempre il cognome) e sposò poi un uomo molto più giovane di lei. Ma bastasse questo… Il film capolavoro che ne trasse Billy Wilder era assai liberamente tratto -la Christie lo considerava il miglior adattamento cinematografico della sua opera-. Il testo teatrale è assai più asciutto, non concede tregua alla tensione, affonda come una lama di coltello affilatissima (letteralmente) nella schiena di chi osserva. Considerare la “maestra del brivido” un’autrice di consumo è come valutare Hitchcock un cineasta di serie B. Agatha è un genio e tale per sempre resterà. E qui, più che in Trappola per topi, più che in Dieci piccoli indiani questo diamante luccica in tutto il suo splendore. Naturalmente metterlo in scena richiede un cast di livello superiore e un realismo (non certo naturalismo) rigidissimi. E una dovizia di mezzi scenografici e recitativi. Io l’ho messo in scena con Giorgio Ferrara, un grande e carismatico attore in genere prestato alle grandi direzioni di Festival e teatri, con Vanessa Gravina, bella, bravissima e impossibile, Giulio Corso, uno dei migliori dell’ultima generazione, e altri 9 attori, tutti perfettamente aderenti ai ruoli. Per chiudere (ed essere più chiaro) vi anticiperò due particolari: in scena avremo lo stenografo che scriverà -con il particolare ticchettio- tutti i verbali del processo su una macchina stenografica autentica del 1948 (la commedia è del ‘53), i sei giurati saranno scelti tra il pubblico sera per sera, e chiamati a giurare e ad emettere il verdetto.

                                                                Geppy Gleijeses

 

Sabato 11 novembre, ore 21  

Testimone d’accusa

Di Agata Christie

Regia di Geppi Gleijeses

Traduzione Edoardo Erba

Con Vanessa Gravina, Giulio Corso

Con la partecipazione di Paolo Triestino

E con Michele Demaria, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Francesco Laruffa, Erika Puddu, Lorenzo Vanità

Scene Roberto Crea

Costumi Chiara Donato

Artigiano della luce Luigi Ascione

Musiche Matteo D’Amico

Aiuto Regia Norma Martelli

Biglietti: 17 euro galleria, 23 euro platea

La stagione 2023-2024 del Teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione CRT e Regione Piemonte, firmata dalla direzione artistica di Alessio Boasi, Fabio Boasi e Claudia Spoto, in collaborazione con Piemonte dal Vivo. Produzione esecutiva Fondazione Reverse. Creative mind: Noir Studio.

Info

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino (TO)

011 6279789

www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it

IG + FB: teatrosuperga

Orari biglietteria: mar, gio, ven e sab 16-19; mer 10-13 e 14-19

I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Superga, sul luogo dell’evento nei giorni di spettacolo dalle ore 18

Professori e studenti: limiti e novità di un mondo in continua trasformazione

Allora, come lo vogliamo questo docente?

Competente, affabile, simpatico, comprensivo, preciso, serioso, preparato, innovativo, creativo.
Sarebbe meglio fosse sempre disponibile e con un perenne sorriso sul volto a mascherare la stanchezza.
Dovrebbe poi mostrarsi attento ai bisogni delle famiglie e alla quantitàdi compiti assegnati per casa: abbastanza da ripassare gli argomenti ma non eccessivi da intralciare lo sport pomeridiano; egli poi dovrebbe essere sufficientemente accorto da redarguire talvolta lalunno, ma senza arrivare al punto dinserire note sul registro di classe, appassionato e devoto al proprio mestiere, esigente certo, tuttavia non così rigoroso dal sostenere uneventuale bocciatura a fine anno.
Senza tralasciare le skills individuate dalla Commissione Europea che ogni professionista delleducazione dovrebbe avere intrinseche nel DNA, quali laffabulazione, lessere resilienti, possedere unottima gestione dello stress ed una buona abilità nel comunicare e nel cooperare; vi sono inoltre altre caratteristiche, richieste dallopinione comune, che riguardano la capacità diniziativa, di pianificazione e autonomia nel lavoro, nonché discreta attitudine al problem solving ed allauto analisi. Chiude questo infinito elenco di richieste lovvia e dovuta vocazione atta ad intrattenere e affascinare classi colme di adolescenti, propensi a mantenere lattenzione per massimo cinque minuti e ormai disinteressati a quasi tutto ciò che li circonda.

Ora che abbiamo scelto il personale, passiamo oltre: come la vogliamo questa scuola?
Digitale o antiquata, con o senza zaino, con meno o più vacanze?
Vi dico la verità, cari lettori, limpressione personale ovviamente- èche le pretese stiano aumentando a dismisura, così come le prese di posizione per questi diritti che però mai saccompagnano ai sacrosanti doveri.
E in questo singolare momento storico, in cui, per la prima volta, viene effettivamente messa in discussione lessenziale importanza dellistituzione scolastica, per la crescita e la formazione dellindividuo in qualità di futuro cittadino, pare che tutti si sentano in diritto di enunciare la propria verità riguardo a tale sistema educativo, ormai considerato vetusto ed inadeguato.
Mi sento di ribadirlo: le uniche persone in grado ed in dovere qualora lo ritenessero opportuno- di pronunciarsi a proposito di cambiamenti e modifiche al sistema scolastico, sono quelle medesime figure attualmente impiegate negli istituti distruzione, che giornalmente simbattono in numerosi studenti, di età disparate, ciascuno con le proprie peculiarità e le specifiche attitudini.
Un fatto rimane, la scuola di oggi non solo non è quella di ieri, ma non potrà mai diventarlo.
Viviamo ormai in una società che comporta e richiede dei cambiamenti, tra i quali un rinnovato approccio pedagogico-educativo, volto ad accompagnare i giovani nativi digitali lungo il loro percorso di crescita, attraverso unazione formativa che si dimostri al pari con i tempi.
La sfida che devono affrontare i professori oggi è tuttaltro che semplice, evenienza che forse richiederebbe un po più dattenzione e, perché no, un rispetto maggiore.
Ecco il motivo per cui ritengo che una riflessione sia dobbligo.
In questo contesto di evidente mutamento, è facile salire in cattedra permettetemi lespressione- e giudicare le azioni e le decisioni prese dai professori, che talvolta possono passare per superficiali, affrettate o addirittura sbagliate, eppure lerrore più grande, commesso dai più, sta nel dimenticarsi che si tratta di professionisti, esperti del settore educativo, pedagogico e relazionale e, soprattutto, individui abituati a condividere tempo e spazi con i ragazzi, i quali ripeto- hanno abitudini e visioni diverse rispetto a quelle degli adolescenti delle generazioni precedenti.

 

Luso invasivo dei media e la costante presenza dei social nellesistenza di tutti, nonché la generale perdita del riconoscimento dei ruoli istituzionali e familiari, fanno sì  che anche la norma che regola la vita di classe esiga delle trasformazioni, tra queste anche un innovativo rapporto studente-docente.
Ed ecco linghippo: qual è la modalità giusta per avvicinare le nuove generazioni, per ottenere un rispetto che fino a poco tempo fa era dato per scontato, per guadagnarsi la fiducia degli alunni, come conquistare attenzione e collaborare?
Mi hanno molto colpito le parole di Roberto Vecchioni, pronunciate su La 7 a In altre Parole, il programma condotto dal giornalista Massimo Gramellini: Linsegnante non deve essere amico degli studenti. Il docente ha un ruolo e unautorità. Agli studenti deve dare certezze.  
Laffermazione si inscrive in un discorso più ampio, riguardante lepisodio avvenuto in una scuola bolognese, in cui la Dirigente ha proposto precise sanzioni disciplinari per gli studenti bulli, che si sarebbero ritrovati a dover zappare lorto delledificio scolastico mentre rimuginavano sulle proprie malefatte.
In qualità di docente mi trovo più che daccordo sul fatto che non possa nascere una vera e propria amicizia tra professori ed allievi, non solo per i ruoli formali degli uni e degli altri, ma per una serie di altre motivazioni non meno importanti, quali ad esempio la differenza detà, la diversa prospettiva di vita o le difformi abitudini quotidiane che diversificano il mondo gli adulti da quello dei giovani.
In tutta sincerità credo che se è necessario un tale appunto, forse siamo ormai estranei al concetto stesso di amicizia.
Daltro canto, dopo unattenta riflessione basata sullesperienza di questi anni dinsegnamento, mi sento di pormi come una sostenitrice di una tipologia di relazione amichevole, volta a creare un ambiente     dapprendimento positivo e propositivo, pur tenendo ovviamente conto dei doveri e dei limiti annessi non solo alla figura del docente, ma anche a quella dellallievo.
Chi sceglie di fare questo mestiere ha ben chiara linfluenza che puòsuscitare un professore su un ragazzo in fase di crescita e sviluppo, in continua ricerca di approvazione e che si trova nel delicato momento di strutturazione della propria identità.
Per fornire solide basi culturali, linsegnante si avvale delle proprie competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative ma soprattutto relazionali, grazie a queste ultime infatti il docente cerca di risvegliare linteresse negli studenti, tenta di appassionarli, di pungolare la curiosità e la voglia di conoscere, qualità che accompagneranno i fanciulli per tutti la vita.

La relazione dunque deve svolgere un ruolo di primaria importanza, èessenziale instaurare un clima accogliente e comprensivo, un contesto educativo adeguato allo svolgimento delle attività scolastiche e consono nel far sentire a proprio agio gli studenti.
Questa è la teoria, poi c’è la realtà dei fatti.
Come concretizzare questi buoni propositi? Come appassionare questi giovani, disillusi e apparentemente privi di interessi? Qual èlatteggiamento più consono per avvicinare tali ragazzi, lasciati sempre più soli davanti agli schermi, eppure eccessivamente protetti, ed inaspettatamente non più abituati a relazionarsi, né tra pari né con gli adulti?
Nessuna verità inconfutabile, solo unopinione personale.
Forse un atteggiamento disponibile e cordiale potrebbe essere una buona idea, qualche battuta per ridimensionare la distanza tra le parti, dei sorrisi per far comprendere che si è comunque parte di una squadra, anche se c’è chi guida e chi segue. Inoltre un comportamento amichevole non significa amico né vieta il diventare autorevole, qualora il momento lo renda necessario.
Sdrammatizzare la lezione, trattare con rispettosa leggerezza un dato argomento o condividere un momento simpatico con i propri studenti, non può di certo essere un male, al contrario, attraverso lo sfoggio di una gentilezza costante ed una condotta genuina e spontanea, si può entrare in relazione anche con gli individui piùostici, che, come sappiamo, sono spesso proprio coloro più bisognosi di attenzioni e fiducia.
E se, infine, dopo essersi compresi vicendevolmente, un alunno si sbilanciasse a chiedere aiuto al docente per una questione di cuore, che male ci sarebbe?
Aprire un dialogo sicuro su questioni più personali, che esulano prettamente dalla didattica, potrebbe essere un modo ulteriore per supportare ladolescente nelle proprie scelte di vita, per sostenerlo di fronte ad una decisione difficile, magari un amore finito o uno appena incominciato, perché vedere in questa tipologia dapproccio un limite, un abbassamento del ruolo di docente e non unopportunità in più, per dimostrasi ancora una volta una guida, un punto fermo, a cui i ragazzi possano far riferimento sempre, e non solo in ambiti nozionistici?
Le mie rimangono domande aperte, che tengono comunque conto del fatto che ogni istitutore, in qualità di professionista, è libero di scegliere il proprio modo di impostare la relazione con la classe, in tal senso gli alunni avranno altresì lopportunità di visionare diverse tipologie dapproccio e potranno imparare a confrontarsi con diversi modelli, modulando il proprio atteggiamento nelle varie situazioni.
Troppo spesso ho sentito sminuire la problematica degli atteggiamenti scorretti degli studenti e troppo spesso ho letto che la colpa va data al professore, che non è in grado di gestire la classe, che non si èimposto sugli alunni, che non è stato capace e via discorrendo.
Il problema è decisamente più complesso e articolato, e riguarda un discorso educativo che non può essere relegato esclusivamente allambito scolastico, inoltre, siamo sicuri che serva davvero piùdistanza e maggiore severità per risolvere tale problematica riguardante un sempre più diffuso disagio giovanile?
La scuola è cambiata, la società anche, eppure i giovani, a mio modesto parere, hanno le medesime fragilità che abbiamo vissuto noi alla loro età, la differenza sta nel come i ragazzi oggi decidono di (non) affrontare gli ostacoli della vita, un po perché il mondo oggi vuole individui inattivi e controllabili, un po perché noi adulti ci crogioliamo in questa contemporanea sindrome dellinfermiere.
Io me li ricordo i miei professori, ognuno con il proprio metodo educativo, e mi rammento bene di come io ed i miei compagni ci comportavamo in maniera differente a seconda di chi entrava in classe.
Anche grazie agli esempi dei docenti che mi hanno accompagnato lungo il mio percorso scolastico sono oggi in grado di ragionare criticamente sulla modalità di relazione da adottare in classe, appoggiandomi alla tipologia educativa che ritengo più vicina al mio modo di essere.
A distanza di tempo mi rendo altresì conto di come non ci sia in realtàun unico archetipo corretto, ogni personale attitudine influisce sulla formazione del carattere dello studente, lo forgia e lo sostiene nei diversi bisogni della vita.
Quel che ricordo bene inoltre è che nessun docente si è mai permesso di giudicare apertamente un collega su come gestiva la classe, né un genitore o una qualunque persona estranea allambito scolastico. Ricordo che lazione educativa non era mai messa in discussione, nétantomeno la figura stessa del docente.
Questo è forse il vero limite da rispettare.

ALESSIA CAGNOTTO 

A 5 anni dalla grande piazza SITAV i lavori dalla parte italiana vanno avanti troppo lentamente

“Spero che la nuova aggiudicataria acceleri”

Di Mino Giachino

Dopo la Marcia dei 40.000 del 1980, la Grande Piazza SITAV del 10 Novembre 2018 fu il secondo momento in cui la società civile di Torino  fece l’interesse pubblico perché salvò l’opera.  Come disse allora Cirio noi riuscimmo a fare ciò che la classe  politica non fu capace di fare. Ottenemmo così  il voto del Senato contrario alla Mozione dei NOTAV e convincemmo la Commissione europea a aumentare il contributo  a favore dell’opera.
A 5 anni data , purtroppo, i lavori dalla parte italiana  vanno avanti troppo lentamente  grazie ai Notav, ma anche Grazie ai Sindaci PD dubbiosi e grazie al freno posto dal governo giallorosso.  Così ora nella attesa di firmare il contratto con la cordata che ha vinto la gara per il tunnel una  parte dei lavoratori che operano nel cantiere vivono momenti di attesa.
Io e  i miei amici di SILAVORO che lanciammo per primi l’idea della Manifestazione in piazza firmando la richiesta in Questura non molliamo l’attenzione.
La TAV rimetterà Torino al centro delle relazioni commerciali e  turistiche del  futuro. Arriveranno investimenti esteri e i ragazzi neolaureati avranno molte  più possibilità di lavoro a Torino. Ecco perché  il modo migliore di ricordare quella giornata e i 40.000 è quello di non mollare la attenzione e di accelerare i lavori .  Lo dobbiamo ai torinesi e piemontesi che non vogliono la decrescita economica e sociale , lo dobbiamo ai nostri figli e e ai nostri nipoti .

Sesso con alunno 14enne, condannata la professoressa

La condanna è di tre  anni e dieci mesi di carcere per una professoressa di scuola media, per abusi sessuali su minore e atti persecutori. Così ha deciso il Tribunale di Cuneo, che ha concesso all’insegnante gli arresti domiciliari. L’insegnante avrebbe avuto rapporti sessuali con un allievo di 14 anni affidatole per  una docenza di sostegno. La Procura della  Repubblica aveva chiesto sette anni mentre i legali della professoressa  avevano sostenuto la tesi di un rapporto alla pari con il minorenne.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Il Tff apre alla Reggia di Venaria con Pupi Avati. Omaggio a John Wayne, a Oliver Stone la Stella della Mole

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OGGI SI E’ TENUTA LA PRESENTAZIONE A ROMA

La 41esima edizione del Torino Film Festival si terrà  dal 24 novembre al 2 dicembre a cura  del Museo Nazionale del Cinema  presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano, direzione artistica di Steve Della Casa.

L’immagine guida è dell’artista torinese  Ugo Nespolo, ispirata ad uno dei più  celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford:  John Wayne ha  tra le braccia Natalie Wood.

Quest’anno il TFF dedicherà un omaggio al famoso attore americano. L’inaugurazione della 41esima edizione si svolge alla Reggia di Venaria.

Sarà ospite d’eccezione della serata – in diretta su Hollywood Party, Rai Radio3 – il regista Pupi Avati, madrina della cerimonia d’apertura Catrinel Marlon.

Tra gli ospiti,  Oliver Stone (che riceverà  il Premio Stella della Mole)  Fabrizio Gifuni, Christian Petzold, Caterina Caselli e Paolo Conte.

E ancora Kyle Eastwood a Drusilla Foer, Mario Martone  Barbara Ronchi, Baloji,  Thomas Cailley,  Roberto Faenza e Laura Morante. Protagonista il  ritorno della commedia, popolare e d’autore.