ilTorinese

Frida, la voce del Piemonte allo Zecchino d’oro

Il 22, 23 e 24 dicembre su Rai1 con FRANCESCA FIALDINI e PAOLO CONTICINI

Gran Finale la Vigilia di Natale con CARLO CONTI

22 dicembre 2022

Si chiama Frida e ha 8 anni la bambina di Moncalieri (TO) che parteciperà alla 65ª edizione dello Zecchino d’Oro, in onda su Rai1 giovedì 22 dicembre e venerdì 23 dicembre alle ore 17.05e sabato 24 dicembre alle ore 17.

Con il brano Mambo Rimambo, con testo e musica diGianfranco Grottoli, Andrea Vaschetti e Andrea Casamento, Frida ci insegna che, con un po’ di ingegno e allenamento, tutti possono imparare a cantare con le rime e a giocare con le parole.

A condurre le prime due puntate della trasmissione, dopo il successo dello scorso anno, tornano Francesca Fialdini e Paolo Conticini.

Per la finale, il pomeriggio della Vigilia di Natale, il padrone di casa sarà invece Carlo Conti, direttore artistico di Zecchino d’Oro. La regia è di Maurizio Pagnussat.

I conduttori non saranno soli sul palco dell’Antoniano, con loro:gli youtuber Ninna e Matti, che guideranno la Giuria dei Piccoli, giuria ufficiale dello Zecchino d’Oro composta da 20 bambini, e divertiranno grandi e piccoli; Cristina D’Avena che farà parte della Giuria dei Grandi durante la finale e porterà sul palco la sua musica; il Grande Mago, Alessandro Politi, con i suoi spiritositrucchi di magia; gli immancabili Buffycats della serie “44 gatti”.

Ospiti della prima puntata anche Giulia Ghiretti, nuotatriceparalimpica, Giorgio Minisini, atleta nuoto sincronizzato, Francesco Bocciardo, nuotatore paralimpico, campioni delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, che canteranno il brano “Ognuno è campione” con il Piccolo Coro dell’Antoniano.

Protagonista assoluta la gara tra le canzoni:

giovedì 22 dicembre, ore 17.05 si inizia con l’ascolto delle prime 7 canzoni;

venerdì 23 dicembre, sempre alle 17.05 si prosegue con l’ascolto delle altre 7 canzoni;

sabato 24 dicembre, ore 17 gran finale con il riascolto di tutti i 14 brani e la proclamazione del brano vincitore.

Le 14 canzoni, interpretate da 17 bambini provenienti da 11 diverse regioni italiane insieme al Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, cantano temi importanti e attuali: l’ambiente, la diversità, la famiglia. A firmarle 30 autori di musiche e testi, tra cui Checco Zalone, Enrico Ruggeri, Cesareo di Elio e le Storie Tese insieme a Filippo Pax Pascuzzi, Margherita Vicario, Eugenio Cesaro degli Eugenio In Via Di Gioia, Deborah Iurato e Virginio.

Tutti i brani sono già disponibili su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi all’interno della compilation del 65° Zecchino d’Oro, realizzata da Antoniano con la direzione musicale e artistica del Maestro Lucio Fabbri e distribuito da Sony Music Italia.

L’edizione numero 65 di Zecchino d’Oro sarà un’edizione speciale: in onda nei giorni dell’anno più amati dai piccoli, per ribadire il diritto di qualunque bambino di vivere i suoi anni più belli con gioia, serenità e spensieratezza. L’edizione 2022 di Zecchino d’Oro si intitolerà, infatti, Semplicemente bambino.

Torna anche quest’anno il gioco web per individuare la canzone preferita dalla rete: ognuno potrà esprimere la propria preferenza e provare a far vincere la propria canzone del cuore su www.zecchinodoro.org/il-mio-zecchino-2022/.

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Come da tradizione, lo Zecchino d’Oro si fa portavoce di Operazione Pane, la campagna di Antoniano che supporta 18 mense francescane in Italia e 5 nel mondo (in Ucraina, Romaniae Siria). Operazione Pane, con le sue storie, sarà protagonista delle tre puntate di Zecchino d’Oro e, durante la finale, potremo tutti sostenere le mense francescane con un sms o una chiamata da rete fissa al 45588.

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Quest’anno lo Zecchino d’Oro sarà non solo accessibile, ma veramente inclusivo grazie all’impegno di Rai Pubblica Utilità e alla pubblicazione in esclusiva su RaiPlay.

Tutte le puntate saranno come sempre sottotitolate su Rai UNO alla pagina 777 di Televideo, e la puntata finale di sabato 24 dicembre anche audio descritta per permettere proprio a tutti, di percepire ogni elemento visivo in grado di trasmettere al meglio l’atmosfera ed il clima della manifestazione – luci, colori, movimenti, sguardi – e di conoscere ogni minimo dettaglio in onda – dalla scenografia, agli abiti.  

Inoltre, per la prima volta, in virtù di un accordo di collaborazione tra Rai Pubblica Utilità e L’ISTITUTO STATALE PER SORDI DI ROMA ANTONIO MAGAROTTO, oltre 30 bambini – sordi e udenti, allievi dell’Istituto – interpreteranno in LIS, come solisti e in piccoli cori, ricreando le emozioni ed il ritmo dei piccoli cantanti e del Piccolo Coro dell’Antoniano, le 14 canzoni in gara dello Zecchino d’Oro 2022, dando vita a 14 emozionanti clip accessibili anche con i sottotitoli, e pubblicate in esclusiva su Rai Play.

Un progetto che ha impegnato a pieno ritmo sia Rai Pubblica Utilità, in particolare la Struttura Accessibilità, che l’Istituto Magarotto con mesi di prove, e che ha permesso alla manifestazione canora di diventare veramente non solo PER TUTTI, MA DI TUTTI.

Per conoscere i solisti, sempre in esclusiva su Rai Play, saranno inoltre disponibili delle brevi clip complete di sottotitoli, grazie alle quali ciascun bambino si presenterà nella Lingua dei segni italiana.

Un significativo passo in avanti verso una vera inclusione dedicata, questa volta, al mondo dei più piccoli.

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I bimbi del Piccolo Coro dell’Antoniano e i solisti vestono abiti Miss Grant, Paolo Pecora e Meilisa Bai, marchi di Follie’sGroup ed indossano scarpe Atlantic Stars.

Sabrina Simoni veste Angela Mele Milano.

Per ulteriori informazioni: www.zecchinodoro.org

La storia diventa spettacolo con le proiezioni sui palazzi di piazza San Carlo

Si inaugura venerdì 23 dicembre alle ore 18.00 in piazza San Carlo la prima edizione di Torino Città Dinamica.

Emblema della rigorosa eleganza sabauda, la piazza, una tra le più belle e importanti del capoluogo piemontese, ospita fino all’8 gennaio 2023 un video percorso narrativo proiettato sulle facciate dei palazzi del lato ovest.

Un’iniziativa culturale che animerà la città con contenuti visivi provenienti dalla storia dell’arte moderna e contemporanea. Visibili, sugli edifici della piazza, circa 70 immagini di opere pittoriche, grafiche e fotografiche conservate in alcune tra le collezioni museali cittadine.

Torino Città Dinamica – progetto del Comune di Torino realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e 24 ORE Cultura, main partner Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Fondazione CRT, in collaborazione con Fondazione Torino Musei, GAM, Palazzo Madama, Fondazione De Fornaris, Museo Nazionale del Risorgimento, Gallerie d’Italia – Torino e Fondazione Contrada Torino – ha l’obiettivo di promuovere la cultura torinese in modo innovativo e sostenibile. Le immagini saranno proiettate sulle superfici degli edifici ottenendo spettacolari effetti visivi. Il visitatore sarà così coinvolto emotivamente in un video racconto d’arte.

Il progetto Città Dinamica rappresenta un punto di incontro ideale tra cultura e innovazione. Cittadini e turisti saranno accompagnati in una visita virtuale delle collezioni dei musei della città. Attraverso la tecnica del videomapping si proietteranno i contenuti d’arte arricchiti dall’elemento di animazione in grado di raccontare il nostro patrimonio artistico in un inedito viaggio di immagini, colori e suoni”, dichiara Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino.

L’obiettivo che 24 ORE Cultura si è prefissato di raggiungere con questo progetto di videomapping è quello di ‘estroflettere’ l’arte, dalla parete di un museo al muro di una piazza, simbolo per eccellenza della vita cittadina. E questo è possibile grazie al linguaggio universale delle immagini, della bellezza; un linguaggio che arriva a tutti, senza bisogno della mediazione delle parole”, afferma Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 ORE Cultura.

Il videomapping – regia e art direction di Karmachina (www.karmachina.it)è composto da 1 prologo e 3 atti e segue idealmente il processo di trasformazione della città di Torino raccontando per immagini il passaggio dalla società aristocratica a quella tecnica.

PROLOGO – LA PIAZZA E L’INDIPENDENZA

Sound design composto elaborando suggestioni e figure musicali provenienti dal repertorio dell’epoca.

Il prologo si apre con delle immagini sul luogo stesso in cui è visibile il videomapping: piazza San Carlo. Sulla facciata saranno proiettate le architetture dipinte da Giovanni Michele Graneri, pittore di scene di genere, capaci di restituire il clima di un’intera epoca con un sapore vivace e vernacolare di un Settecento popolare e insieme aristocratico.

La piazza, che dalla metà del ‘600 è di fatto ‘il Salotto di Torino’, si riconosce nei particolari delle architetture di Carlo di Castellamonte, concepita come una ‘platea barocca’, luogo magico in cui la vita si rispecchia e si rappresenta.

Il racconto prosegue sui campi di battaglia dove si è fatta l’Unità d’Italia a opera di anonimi soldati e ‘padri della Patria’, negli anni dell’epopea risorgimentale, eroi che gli artisti hanno ritratto seguendo i canoni di un’estetica legata al mito di fondazione, soldati e condottieri, politici e generali, nobili e plebei nei volti dei quali si legge l’orgoglio dell’impresa.

PRIMO ATTO – LA FORMA UMANA E IL VOLTO

La colonna sonora attinge, elaborandole, dalle melodie della grande stagione del melodramma.

Il primo atto si apre con una galleria di ritratti della seconda metà dell’800 conservati alla GAM di Torino. Indagando la trasformazione e le mutazioni avvenute nell’occhio e nella mente dei pittori, in questo atto si vede come i volti raffigurati diventino, progressivamente, più espressivi eludendo pian piano i canoni del realismo pittorico. Il confronto è visibile attraverso i ritratti fotografici di Mario Gabinio provenienti dall’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei che mettono bene in luce un passaggio di testimone, dal ritratto che interpreta lo sguardo all’obiettivo della macchina fotografica che cattura il vero in uno scatto. La rottura del codice della rappresentazione è ormai chiara e insanabile e il Futurismo ne interpreta lo spirito.

SECONDO ATTO – FORME IN MOVIMENTO

Il sound prende le mosse dai momenti di rottura dell’armonia classica di inizio Novecento.

Il secondo atto mette in scena le opere e gli autori del Futurismo e, in particolare, della stagione torinese (anni Venti) che si esprime attraverso un’estetica più giocosa rispetto alla precedente. Le forme e i colori non sono più il martello con cui spezzare la percezione, ma rispondono piuttosto a un gioco combinatorio di geometrie e colori. Filippo Tommaso Marinetti, fondatore della corrente, viene raffigurato da Enrico Prampolini secondo i canoni dell’estetica proclamata e propagandata nei Manifesti delle Arti futuriste dove il segno grafico e tipografico concorrono all’affermazione di un’idea dirompente di progresso.

TERZO ATTO – ASTRATTISMO POLIFONICO

Il sound si ispira al minimalismo armonico e ripetitivo di Steve Reich 

I rapporti tra colori, forme e profondità del campo percettivo danno luogo a composizioni polifoniche di linee, superfici e colori. Figure astratte che catturano e affascinano lo sguardo di chi osserva. Le opere di Giacomo Balla rappresentano alla perfezione questa grande tendenza artistica e forniscono lo spunto ideale per l’epilogo di uno spettacolo concepito come un percorso che guarda al passato con gli occhi di un presente artistico e tecnologico.

Per ‘Torino Città Dinamica’ l’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei ha selezionato e fornito 238 immagini che si suddividono in 159 riproduzioni di opere della GAM e della Fondazione De Fornaris, 76 scatti provenienti dai fondi storici, 3 fotografie di opere di Palazzo Madama. In seguito a un’accurata ricerca, 53 immagini sono state utilizzate per la versione definitiva del videomapping e per gli approfondimenti che saranno disponibili sui totem in piazza San Carlo.

Sono invece tredici i quadri conservati al Museo Nazionale del Risorgimento – di cui alcuni in deposito grazie a un accordo con la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – visibili nelle suggestive proiezioni in piazza San Carlo.

La ‘Battaglia di Guastalla’ di Jan Peeter Verdussen (1743-1745) proviene dal patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo ed esposto alle Gallerie d’Italia – Torino, mentre le restanti immagini da riviste e manifesti d’epoca.

Si ringrazia per la gentile disponibilità e collaborazione: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Gallerie d’Italia – Torino, museo di Intesa Sanpaolo e Fondazione CRT .

 

TORINO CITTÀ DINAMICA

Video Percorsi Narrativi – Due secoli d’arte in città

23 dicembre 2022 – 8 gennaio 2023

dalle ore 18 alle ore 23 – piazza San Carlo – Torino

Regia e art direction – Karmachina

Sceneggiatura e content design – Giuliano Corti

Postproduzione video e compositing – Francesca Macciò, Filippo Marta

Musica e sound design – Alberto Modignani

A Torino case popolari troppo vecchie Occupati abusivamente 230 appartamenti

Il problema maggiore che le tre Agenzie Territoriali per la Casa del Piemonte devono affrontare nella gestione degli alloggi è l’età degli edifici e quindi la loro necessità di manutenzione o di adeguamento. 

Questo il dato principale emerso in Consiglio regionale  dall’audizione in Commissione Urbanistica, presieduta da Valter Marin, dei tre presidenti delle Atc: Emilio Bolla (Piemonte centrale), Marco Marchioni (Piemonte nord), Paolo Caviglia (Piemonte sud).

I numeri più alti sono ovviamente riferiti all’Atc di Torino e provincia nei cui alloggi popolari vivono circa 60 mila persone, 15 mila delle quali hanno oltre 65 anni e 4.500 superano gli 80 anni. La morosità (colpevole e incolpevole) si attesta al 30%. Gli alloggi occupati abusivamente sono 230 e si trovano quasi tutti a Torino (soprattutto nelle Circoscrizioni 2, 5 e 6). Il pagamento delle utenze (e dei relativi conguagli) costituisce il problema maggiore per gli inquilini, per questo le Atc hanno dilazionato il pagamento in un maggior numero di rate.

Dalle parole dei presidenti si evince che i problemi legati alla manutenzione degli alloggi e al pagamento delle utenze sono simili – anche se proporzionati al territorio – nelle altre due Atc.
Numerose le richieste di chiarimenti avanzate dai consiglieri: Monica Canalis (Pd) che ha richiesto l’audizione, Silvio Magliano(Moderati), Sean Sacco (M5s), Davide Nicco (FdI), Alessandra Biletta (Fi). Data la vastità dell’argomento il presidente Marin ha proposto di proseguire l’audizione durante una prossima seduta di Commissione.

ASL TO4 Ivrea, indagati per appalti sospetti

Nell’ambito di una inchiesta della guardia di finanza presso l’Asl TO4 di Ivrea risultano iscritte nel registro degli indagati una ventina di persone per appalti sospetti. L’inchiesta della procura di Ivrea  verte su un presunto giro di favori nella sanità pubblica in relazione ad appalti non trasparenti e progressioni di carriera facili per alcuni medici in danno di altri.

Labar, la nostalgia del mare

Tra i tanti temi e soggetti trattati da Labar, geniale artista siciliano da molti anni residente in Monferrato a Villadeati in un palazzo secentesco in cui si dedica con la stessa passione e bravura a pittura, scultura ed incisioni, il mare si fa protagonista della prestigiosa mostra nel Museo Montanari di Moncalvo.

La nostalgia della terra natale, pur alleviata dallo splendore del paesaggio collinare che gli offre infinite nuove sollecitazioni, gli resta costantemente nel cuore suscitando l’esigenza di trasferirne il ricordo in immagini di un realismo che non è veridicità bensì vagheggiamento del vero ampliato in aspetti ancor più belli in quanto sognati come aspirazione al miglior mondo possibile.

Ogni particolare preciso, purificato e avvolto in un clima atemporale e universale va oltre la contingenza raggiungendo una perfezione assoluta che si può trovare solo nel sogno, se è vero che questo è realizzazione di un desiderio come afferma la psicanalisi.

Il desiderio di Labar è il raggiungimento e la comunicazione della Bellezza attraverso un percorso mitico-simbolico che tiene viva la nostra tradizione millenaria riservando l’unione di forma e Idea tradotta in immagine.

Fedele al genere figurativo non si assoggetta a mode aniconiche e a leggi di mercato procedendo attraverso immagini cariche di significati simbolici convinto che occorra far dialogare l’interiorità dell’artista con l’esteriorità che gli sta intorno.

Bellezza è sinonimo di armonia ed equilibrio, il mare è reso con pennellate levigate, purissime e sublimate nell’azzurro, mai sconvolto da romantiche procelle bensì simbolo di approdo sicuro; i sassi, tersi e vellutati invitano a camminarvi sopra; il cormorano sta dall’alto immobile vedetta e custode dell’armonia; l’agave si erge come sacrale oggetto totemico a creare ancestrali vincoli di appartenenza alla terra e al mare.

Sempre affiora il mito, la sua Messina, adagiata sulle rive marine della Magna Graecia, viene rievocata, nella pittura, al pari della Zacinto di Foscolo, in poesia, distesa sulle sponde del “Greco mar” da cui era nata Venere dea della bellezza.

Al modus operandi, accanto allo slancio intuitivo dell’immaginazione, concorre il mestiere, il lavoro faticoso che lo rende abilissimo artigiano nel costruire l’opera in modo lento, assiduo e scrupoloso facendo tesoro delle esperienze dei grandi del passato.

La gestione del lavoro può durare giorni e giorni finché non ottiene il risultato che ritiene sia la consacrazione del compito che si è assunto.

Le marine, esposte in mostra, sono una dichiarazione d’amore per la natura facendo uscire il senso del divino che c’è in essa poiché fare arte è qualcosa di sacrale, unificante il bello e il buono, il famoso kalòs kai agathos greco.

Sono anche dimostrazione di come in esse riaffiorino suggestioni dei grandi maestri del passato: “L’acquitrino e le ninfee” accolgono la teoria di Leonardo sulla applicazione dei colori primari e secondari al fine di ottenere il rilievo; “Acqua chiara”, con la distesa dei sassi, rivela la precisione fiamminga del dettaglio “La spiaggia” del 2019 è un capolavoro di Labar che, essendo anche un matematico, conosce perfettamente le regole della prospettiva attenendosi al trattato di Luca Pacioli “De divina proportione”.

Una particolare attenzione è rivolta alla scelta di materiali, utensili, tele e colori che devono essere i migliori per concorrere al risultato.

La stessa attenzione è rivolta all’incisione, che esercita personalmente nelle sale della sua dimora, adibite a questa disciplina, dove troneggiano rari torchi litografici e calcografici del 700 e dell 800 che ricreano la seducente atmosfera respirata nelle botteghe di Colmar e di Norimberga.

Gli stessi strumenti, bulini, inchiostratori, rotelle, sgorbi, tagliacarte, scovati avventurosamente in mercatini e botteghe antiquarie, sprigionano il fascino del pensiero di tante mani di artisti sconosciuti, e forse importanti, che li hanno usati.

Tra tanto rigore è singolare e desta emozione” La barchetta di carta va al mare”, nostalgico ritorno all’infanzia quando di fronte al mare sentiva il desiderio di avventurarsi tra le onde.

Il sogno si è poi avverato navigando tanti anni come skipper esperto e al tempo stesso trovando meravigliose suggestioni per la propria arte.

Giuliana Romano Bussola

Sottopasso Lingotto, chiuse entrambe le direzioni dal 27 dicembre al 20 gennaio

Proseguono come da cronoprogramma i lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo del sottopasso Lingotto.

Dopo il periodo di chiusura della semicarreggiata sud nella prima fase di lavori, a partire da martedì 27 dicembre 2022 e sino a venerdì 20 gennaio 2023 verrà chiuso al transito l’intero sottopasso, al fine di consentire l’esecuzione degli interventi di rinforzo strutturale della pilastrata centrale al di sotto dell’impalcato di via Genova.

A partire dal 20 gennaio 2023 e salvo imprevisti dovuti a condizioni meteo eccessivamente rigide, si procederà quindi all’apertura al transito della semicarreggiata sud (da corso Giambone verso corso Unità d’Italia), e alla chiusura al transito della sola semicarreggiata nord (da corso Unità d’Italia verso corso Giambone) fino al termine del lavori, previsto per fine aprile 2023.

In superficie, al di sopra dell’impalcato di via Genova, continuerà ad essere garantito il regolare transito dei veicoli, con una parzializzazione della sede stradale.

Forza Italia: “accordo price cap risposta ai gufi delle sinistre”

“L’accordo raggiunto in Consiglio Energia sul Price Cap è la miglior risposta ai gufi delle sinistre. Ringrazio per il grande lavoro svolto il ministro Gilberto Pichetto, uno dei pochi esponenti che è sempre stato ottimista sul raggiungimento di una intesa soddisfacente, capace di salvaguardare i consumatori italiani ed europei. Ora resta da evitare che speculazioni interne ed extra Russia contribuiscano ad un nuovo caro energia: il pericolo è sempre dietro all’angolo e non ce lo possiamo permettere. E’ il momento di una Europa e di un mondo solidale e che non fa business sulla pelle dei cittadini”. Ad affermarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia in Commissione Ambiente ed Energia del Senato Roberto Rosso.

Dal Comune: odg di sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole

LEGGE DI BILANCIO: CONSEGUENZE DRAMMATICHE SULLE FAMIGLIE PIU’ FRAGILI

 

Approvato lunedì in Consiglio Comunale l’ordine del giorno a prima firma Alice Ravinale (SE), presentato insieme a Nadia Conticelli e Vincenzo Camarda (PD), Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ed Elena Apollonio (Lista Civica): è necessario che il Governo finanzi il fondo di sostegno all’affitto e il fondo per la morosità incolpevole.
“Secondo i dati ISTAT in Italia ci sono 900 mila famiglie in affitto in condizione di povertà assoluta e all’inizio del 2022 erano almeno 150.000 le famiglie sotto sfratto, stando a quanto riportato dai sindacati. L’attuale livello degli affitti sul mercato privato della casa è, per molte famiglie, letteralmente insostenibile, a causa della diffusione del lavoro povero e precario, dei livelli di disoccupazione e inoccupazione, dei salari bassi, del rincaro delle utenze e della generale situazione di inflazione e aumento dei prezzi. Eppure, la Legge di Bilancio per il 2023 ha azzerato il fondo di sostegno all’affitto, finalizzato ad aiutare e sostenere gli inquilini a basso reddito, e il fondo per la morosità incolpevole, a sostegno delle famiglie destinatarie di sfratto per morosità ma impossibilitate a pagare il canone di locazione a causa della perdita o riduzione del reddito. Allo stesso tempo, la Legge di Bilancio riduce misure a sostegno della povertà come il reddito di cittadinanza. È una finanziaria classista che colpisce le fasce deboli e che avrà effetti drammatici: sempre più persone rischiano di restare senza casa” – sottolinea Alice Ravinale, capogruppo di Sinistra Ecologista e prima firmataria dell’ordine del giorno sull’emergenza abitativa approvato ieri in Consiglio Comunale con i voti di SE, PD, Torino Domani, Lista Civica e M5S.
“Come denunciato da sindacati e terzo settore, se il taglio verrà confermato avrà un effetto devastante sulla già grave situazione di disagio abitativo presente in Italia. A Torino, in particolare, è stata fondamentale la mobilitazione di oltre 20 associazioni del Coordinamento Aurora, che hanno immediatamente manifestato all’istituzione cittadina la propria preoccupazione per una norma che se approvata avrà un impatto drammatico sulla popolazione di aree già fragili della Città”.
“Con l’atto approvato chiediamo che il Governo reinserisca i fondi com’erano previsti, e anzi li renda più strutturali”, aggiunge Ravinale. “Oltre a rifinanziare il fondo sociale per la locazione e il fondo per la morosità incolpevole, occorre un piano di investimenti per l’edilizia residenziale pubblica. Inoltre, a fronte della recente situazione di emergenza, deve essere incentivato l’utilizzo del patrimonio privato sfitto attraverso sostegni alle Agenzie Sociali per la Locazione e anche attraverso politiche fiscali mirate. Con questo atto chiediamo quindi che le politiche abitative tornino a essere una priorità nei finanziamenti nazionali. I segnali che arrivano dalla maggioranza di destra che governa il Paese, non ultimo quando detto lunedì in Sala Rossa dalla Capogruppo della Lega, che ha preferito eludere il merito della tragica questione da noi sollevata, sono preoccupanti, ma ci auspichiamo davvero che il Governo ascolti il grido d’allarme del Consiglio Comunale di Torino e ritorni sulle sue scelte”, conclude la consigliera Alice Ravinale.

Alla guida con la patente falsa

Martedì pomeriggio, durante un controllo ordinario di Polizia stradale all’interno dell’area pedonale “Borgo Dora”, gli agenti del Comando Porta Palazzo della Polizia Locale hanno fermato un veicolo guidato da un uomo che ha esibito una patente di guida conseguita in Polonia che, per svariati motivi, tra cui la difformità del documento dai modelli originali e la residenza del soggetto diversa dal paese che ha rilasciato il titolo abilitativo, ha insospettito gli agenti.

Dopo l’accertamento dell’Ufficio Falsi Documentali del Comando di via Bologna che ha confermato che si trattava di una patente contraffatta, gli agenti hanno indagato in stato di libertà il conducente, un uomo di nazionalità nigeriana, per possesso e uso di atto falso.

Il documento è stato posto sotto sequestro giudiziario e all’indagato è stata comminata anche la sanzione di oltre 5.000 euro per guida senza patente. Il veicolo è stato inoltre sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.

Va in taxi a rapinare il supermercato

La Squadra Mobile della questura di Asti ha arrestato  dopo accurate indagini l’uomo ritenuto responsabile della rapina aggravata commessa lo scorso giugno in un supermercato di Asti. Si tratta di un 27enne polacco di origini magrebine, pluripregiudicato che, armato di pistola, aveva seminato il panico tra i clienti e i dipendenti, facendo un bottino di 3000 euro. Le indagini, coordinate dalla Procura di Asti, hanno appurato come fosse giunto da Torino ad Asti su un taxi. Poi, arrivato in Piazza Marconi, si era fatto accompagnare da un altro ignaro tassista presso il supermercato. Dopo aver commesso la rapina, era risalito sullo stesso taxi per fuggire. Il gip del Tribunale di Asti ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata dall’aver commesso il fatto travisato e con armi.