ilTorinese

Tatuatore non versa al fisco 400 mila euro

Intervento della Guardia di Finanza di Torino. Affermatissimo sui social, dichiarava redditi irrisori.    

La Guardia di Finanza di Torino ha concluso un controllo fiscale nei confronti di un tatuatore affermatissimo sui social network, che aveva omesso di dichiarare al Fisco gli effettivi compensi.

I militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino hanno rilevato come l’uomo, attivissimo sui profili social (tanto da vantare oltre 10.000 followers), avesse indicato nelle proprie dichiarazioni dei redditi importi irrisori e persino pari, in un anno, a poco oltre 1.000 euro, nonostante il compenso richiesto per eseguire un tatuaggio potesse risultare anche superiore a 5.000 euro.

I Finanzieri hanno identificato oltre 350 clienti del tatuatore, nei confronti dei quali o non era stato rilasciato alcun documento fiscale, o sullo stesso erano state indicate somme inferiori sino al 90% rispetto al prezzo effettivamente praticato.

Gli approfondimenti, esperiti anche grazie a informazioni estrapolate dalle piattaforme telematiche, hanno consentito alle Fiamme Gialle di quantificare in quasi 400.000 euro i compensi complessivamente nascosti all’Erario, nelle ultime 5 annualità di imposta.

Il Capodanno di Torino raddoppia. Pop, elettronica e classica il 31 dicembre e il 1 gennaio

Due grandi eventi in piazza, gratuiti, per tutti i gusti e tutte le età: quest’anno a Torino la festa di Capodanno raddoppia, con uno spettacolo il 31 dicembre, per aspettare la mezzanotte al ritmo di musica pop ed elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio.

Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e anche per annunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024 e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -. Sarà davvero molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

Lo Stato Sociale sul palcoscenico piazza Castello il 31 dicembre con Mace, Teenage Dream Party, Brenda Asnicar e la Corale universitaria di Torino

Dal 13 al 23 gennaio 2025 Torino e il territorio piemontese ospiteranno i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che porteranno migliaia di studenti-atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm.

Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso questo grande evento sportivo, dando agli spettatori un assaggio di quell’atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino le emozioni delle Olimpiadi del 2006 e di celebrare la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle ore 21, sarà proprio la Corale Universitaria di Torino, la più antica corale universitaria italiana, che interpreterà il Gaudeamus Igitur, inno ufficiale delle Universiadi, che, fin dalla prima edizione dei giochi, nati proprio a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica.

Si entrerà poi nel vivo dell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagoniste saranno le hit degli anni 2000 di Disney Channel, tanto amate dai Millennials e dalla Generazione Z, cresciute in compagnia dei balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto migliaia di ragazze e ragazzi in tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro. Con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125mila follower su Instagram e oltre 300mila biglietti venduti, Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. Il cast del Teenage Dream si completa con l’attrice e cantante argentina Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie Il mondo di Patty.

La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo speciale a Torino, che nel 2012 gli conferì il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati e al tempo stesso profondi, questi cinque ragazzi, saliti alla ribalta al Festival di Sanremo del 2018 con la canzone Una vita in vacanza, portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con la capacità naturale di raccontare la realtà con ironia, anche amara, e di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco. In quattordici anni di attività, a partire dall’esordio con Welfare Pop fino all’ultimo Stupido Sexy Futuro, hanno riempito le piazze, partecipato due volte a Sanremo, scritto due romanzi e una graphic novel e tenuto uno show radiofonico su Radio2, oltre all’attività di commentatori sportivi a Quelli che il Calcio.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni. Per il suo album “OBE”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, ha collaborato con alcuni  dei più̀ importanti esponenti della scena italiana, tra i quali Salmo, Blanco, Gemitaiz, Venerus, Rkomi, Colapesce, Gue Pequeno, Joan Thiele e Madame. Il singolo che ha lanciato l’album, “La canzone nostra” con Salmo e Blanco (certificato sestuplo platino) è diventato in pochissimo tempo tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e con milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Sarà lui a scandire il tempo, con il suo dj set elettronico,  fino allo scoccare della mezzanotte.

A Daniela Collu, influencer, autrice del famoso blog Stazzitta, conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Victor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore, il compito di accompagnarci in questa lunga notte.

Dopo i festeggiamenti in piazza la festa proseguirà in alcuni tra i più rappresentativi club della città: Cap10100, Centralino, Hiroshima Mon Amour, Milk, Off Topic e Supermarket, che, con la loro ricca e variegata offerta di intrattenimento, rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta una notte.

Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato da Cooperativa Culturale Biancaneve per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

Ad arricchire la serata del 31 dicembre sarà anche l’illuminazione della Mole Antonelliana, a cura di Iren. Dalle ore 20, infatti, il monumento sarà illuminato con uno speciale color “bollicine”, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale – 24, 25 e 26 dicembre – e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2.500 lampade stroboscopiche a led disposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento.

Primo dell’anno con le arie di Verdi e l’omaggio al bicentenario del Museo Egizio

Il primo gennaio Torino saluterà il nuovo anno all’insegna della grande musica con uno spettacolo, nel solco della tradizione europea dei grandi concerti di Capodanno, che uscirà dai grandi teatri per proporsi, gratuitamente, in piazza, a tutta la città.

Alle ore 16.30 sul palco di piazza Castello salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino, realtà che da oltre trent’anni condivide con il pubblico il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e con un repertorio che spazia dai grandi capolavori barocchi fino alle musiche più contemporanee.

Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto che, in questa occasione, guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio.

Il programma del concerto sarà infatti legato in modo particolare al tema dell’Egitto, spaziando tra l’ouverture, le arie e i duetti più celebri del Flauto Magico di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dell’Aida di Verdi, il cui soggetto tanto ha contribuito alla creazione dell’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale: Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari. Una menzione a parte merita poi la presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon, che già a quattro anni risultava essere il più giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane, e che nel corso della sua carriera si è esibito alla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano e nelle sale più prestigiose di Amburgo, Pechino, Parigi, Praga, Monaco, Barcellona, Baden-Baden, Shanghai e Montreal. Al suo archetto saranno affidate le due pagine estremamente virtuosistiche delle Variazioni di Paganini sul tema della preghiera Dal tuo stellato soglio dal Mosè in Egitto di Rossini e la celeberrima Méditation da Thais di Massenet.

Di assoluto rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie che accompagneranno in video i momenti più intensi del programma musicale, registrate proprio nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata dalla conduttrice torinese Alba Parietti e da Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Classica HD (Sky, canale 136).

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT e Iren. La direzione artistica è di Piero Maranghi, editore e direttore di Classica HD, e Paolo Gavazzeni. L’evento sarà trasmesso, in orario da definirsi, su Classica HD, il canale televisivo interamente dedicato alla musica classica.

Modalità d’ingresso

Entrambi gli eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Saranno aperti a ogni fascia d’età e prevedono solamente posti in piedi.

Per prendere parte al concerto del 31 dicembre sarà necessario essere muniti di prenotazione. I biglietti saranno disponibili online a partire dal 14 dicembre 2023.

Il primo gennaio l’accesso all’area sarà invece gratuito e senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima, di circa ottomila persone.

Le multe saranno digitalizzate?

Il Consiglio Comunale ha approvato una mozione presentata dal consigliere Pierlucio Firrao, con la quale si impegnano Sindaco e Giunta a “intraprendere un percorso di digitalizzazione delle multe che consenta a chi è in possesso di identità digitali come SPID o PEC, di ricevere o scaricare tramite app o sito i verbali delle sanzioni”

Il documento, approvato all’unanimità, sottolinea come già in altri Comuni italiani, tra i quali Bologna, sia già possibile ricevere le multe via pec o scaricandole tramite una piattaforma con risparmio per le spese di notifica, sia per la pubblica amministrazione sia per i cittadini.

La bellezza dell’impresa 

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

Lo scorso 5 dicembre ho organizzato nel centro di Torino, nelle splendide sale di Palazzo Bricherasio, sede di Banca Patrimoni Sella & C., un evento dedicato al giornalista e scrittore Adriano Moraglio e, con lui, alle tante storie di imprenditori che contribuiscono a fare dell’Italia un Paese così ricco di aziende di successo (malgrado tutto…).

La professione, per così dire, dell’imprenditore è tra le più sottovalutate e male interpretate: viene spesso, con colpevole superficialità, associata ai mali e ai vizi che sono, piuttosto, tipici dell’italiano furbetto, atavicamente ostile al riconoscimento dei meriti e dei valori in nome di una supposta eguaglianza che, alla prova dei fatti, finisce per azzerare lo spirito di iniziativa.

Fare impresa seriamente ed in modo responsabile significa, innanzitutto, creare ricchezza (per tutti), finanziare la spesa pubblica (con le tasse pagate), generare posti di lavoro e costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.

Ma essere imprenditori vuole anche dire andare oltre i propri limiti, avere coraggio ma anche paura di non farcela (il fallimento è un rischio impossibile da eliminare).

Nel libro “Volevo fare il pasticcere”, pubblicato insieme a Moraglio, il compianto Alberto Balocco scriveva: “Volevo fare il pasticcere: forse è arrivato il mio momento. Ma al fondo, al di là di questo sogno, rimane una domanda, quella che ogni imprenditore si fa tutte le mattine guardandosi nello specchio: “Ce la farò? Ce la faremo anche oggi? “. Non è un modo di dire… Sono le domande che, credo, si siano posti mille volte mio padre, mio nonno, i miei bisnonni. Sono le domande che vivono dentro la coscienza di ogni imprenditore quando si trova di fronte a scelte difficili, consapevole che dietro l’angolo, anche quando tutto sembra andare bene, c’è sempre il rischio di un imprevisto, di un’emergenza che può mettere in pericolo tutto e tutti. Dentro le preoccupazioni, dentro l’impegno sempre vivo, a spronarti a continuare è la coscienza che altri, prima di te, hanno rischiato tutto. Hanno avuto coraggio – un coraggio autentico, puro, sincero – di avere paura.”.

Le parole dell’imprenditore fossanese sono echeggiate in una sala gremita dalla presenza di tanti imprenditori che ce l’hanno fatta, spesso superando crisi durissime e la sfiducia di chi li riteneva pazzi e senza alcuna speranza di riuscita.

Dopo la galoppata tra le storie raccontate dai trenta volumi sinora pubblicati (il trentunesimo è stato presentato alla conclusione della serata) da Adriano Moraglio sono intervenuti alcuni dei protagonisti.

Marco Boglione (co-autore di “Piano piano che ho fretta”) ha ricordato le sue tre proverbiali “P”: Passione, perché senza non si combina nulla, Pazienza, perché i tempi per portare a compimento i propri sogni sono lunghi e non bisogna arrendersi, e Persuasione, in quanto per avere successo occorre essere capaci di convincere gli altri a seguirti, da soli, infatti, non si va da nessuna parte.

Cesare Verona e Edolinda Di Fonzo (protagonisti de “Questioni di stilo”) hanno raccontato come un marchio iconico come Aurora sia stato rivitalizzato dalla valorizzazione della tradizione, fieramente mantenuta in vita da Cesare, rivisitata dal gusto per il bello che solo il tocco femminile di Linda poteva dare.

Il professor Roberto Schiesari ha poi sottolineato l’importanza di condividere con gli studenti le storie edificanti degli imprenditori che hanno avuto successo mettendo al primo posto il rispetto delle persone e dell’etica.

L’editore di molti dei volumi presentati, Florindo Rubbettino, una storia, anche la sua, di imprenditoria famigliare, che ha compiuto in questi giorni 51 anni, è arrivato apposta da Soveria Mannelli (borgo della presila catanzarese) per raccontare il bel sodalizio con Adriano.

Dulcis in fundo è stato presentato, fresco di stampa e con la coautrice Silvia Lessona, “Nel nome delle donne”.

Il libro, che raccoglie le storie di Alba Menozzi, Adriana Gasco Fiorentini, Cristiana Poggio, Enrica Acuto Jacobacci, Roberta Mantellassi, Chiara Salvetti e Nunzia Giunta, è la naturale continuazione del precedente volume, pubblicato l’anno scorso, “L’impronta delle donne”, e sottolinea una volta di più come la gentilezza e la determinazione di tante professioniste, imprenditrici e compagne di imprenditori (“Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”, Virginia Wolf dixit) possano essere d’esempio e da sprone per tutte coloro che rischiano di abbandonare i propri sogni di fronte a frustrazioni ed assurde discriminazioni.

La serata si inseriva idealmente in un percorso, da me iniziato quattro anni fa con Napoleone Leumann ed Adriano Olivetti, dedicato a quegli imprenditori che con la loro opera hanno lasciato il loro ricordo indelebile sul territorio piemontese, attualizzando il discorso ed allargandolo a tutto il territorio nazionale.

Le esperienze, infatti, possono essere straordinari strumenti di diffusione della conoscenza perché, citando Seneca, “La via per imparare è lunga se si procede per regole, breve e efficace se si procede per esempi”.

La musica del mare: debutto di Philippe Jordan con l’Orchestra Nazionale della RAI all’Auditorium “Arturo Toscanini”

Segna il debutto sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI del direttore svizzero Philippe Jordan il concerto che si terrà giovedì 14 dicembre, alle 20:30, all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio 3 e in Live streaming sul portale raicultura.it. La replica sarà venerdì 15 dicembre alle ore 20:00.

Già direttore musicale dell’Opéra di Parigi, Wiener Symphoniker e direttore attuale della Staatsoper di Vienna, Jordan è apprezzato per il suo ampio repertorio sia operistico sia sinfonico. Figlio d’arte, il padre Armin Jordan era direttore d’orchestra, si è formato al Conservatorio di Zurigo ed è stato assistente di Jeffrey Tate e Daniel Barenboim. Ha iniziato una carriera che l’ha portato a essere protagonista sui podi più prestigiosi. Oltre che direttore è anche pianista e suona in recital solistici e concerti da camera. In apertura di concerto, Jordan proporrà l’”Ouverture” da concerto “Calma di mare e viaggio felice” che Felix Mendelsson-Bartholdy scrisse a soli diciotto anni ispirandosi a due poesie di Goethe. Si prosegue poi con altre suggestioni ispirate al mondo marini come “Il poema dell’amore e del mare” di Ernest Chausson, scritta tra il 1882 e il 1892, su testi dell’amico poeta Maurice Bouchor.

A interpretare i versi sarà Mojca Erdman, nota per l’ampiezza del suo repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea, con una predilezione per Mozart. È stata protagonista di due importanti incisioni come il “Don Giovanni” e “Così fan tutte”. L’ambiente costiero è protagonista anche della seconda parte con “Four sea interludes” op.33 A di Benjamin Britten. È considerato uno dei massimi capolavori di teatro musicale del Novecento. Benjamin Britten è nato davanti al mare, che ha raccolto anche il suo ultimo respiro. I ricordi della casa paterna di Lowestoft evocano in maniera struggente i colori della costa del Suffolk. La parabola teatrale di Britten, dal “Peter Grimes”, da cui sono tratti i “Quattro interludi” fino a “Death in Venice”, si apre e si chiude con una parabola di amore e morte legata all’acqua. La vita del mare rappresentava per Britten un fenomeno esistenziale che non aveva nulla a che vedere con la sfera del pittoresco. Il filosofo Gaston Bachelard scriveva, negli stessi anni in cui Britten pensava a “Peter Grimes”, una sorta di fenomenologia dell’acqua, soffermandosi a riflettere sull’aspetto sonoro. Forse in nessun’altra opera di Britten si trova il senso delle parole di Bachelard, che considerava l’acqua “la signora del linguaggio fluido”, del “linguaggio senza scosse”, del “linguaggio continuo che scorre”, del “linguaggio che ammorbidisce il ritmo”, con una risonanza nel linguaggio musicale del “Peter Grimes”.

In chiusura di concerto, verrà eseguita un’altra pagina di grandissima musica francese dal titolo “La mer”, tre schizzi sinfonici per orchestra di Claude Debussy. Si tratta di un componimento musicale di carattere impressionista iniziato nel 1903 in Francia e la cui composizione è terminata nel 1905, durante il soggiorno di Debussy sulla costa inglese della Manica, a Eastbourne. La prima esecuzione avvenne a Parigi il 15 ottobre 1905 da parte dell’Orchestra “L’Amoureux”, sotto la direzione di Camille Chevillard. L’opera non ebbe una buona accoglienza a causa della pessima esecuzione, ma presto divenne una delle opere più seguite e ammirate di Debussy.

Il mare, e più in generare l’acqua, sono uno dei temi centrali della musica di Debussy, rappresentati non in senso naturalistico, descrittivo, ma impressionista. Egli non ricerca l’imitazione o la riproduzione della forma o dell’immagine, ma di riprodurre l’impressione e la natura interiore dell’oggetto, senza essere obbligati a vincoli di cagione esterna. Questo fu uno dei problemi per i primi fruitori de “La mer”, poiché lo spettatore immaginava di trovarsi di fronte a un esempio di musica a programma, di avere l’impressione di non essere davanti alla natura, ma una riproduzione della stessa, meravigliosamente ingegnosa e raffinata, ma pur sempre riproduzione.

Auditorium Nazionale della RAI “Arturo Toscanini”

MARA MARTELLOTTA

A Giovanni Ferrero il Lions District Honor

Nell’ambito dell’evento “Il Natale è gentilezza” 

 

 

Lunedì 11 dicembre alle 20,30 presso il Teatro del Cottolengo a Torino è stato assegnato a Giovanni Ferrero, direttore della CPD, Consulta per le Persone in Difficoltà e vicepresidente della Fondazione OMI, il Lions District Honor da Michele Giannone, governatore del Lions Club Distretto 108Ia1.

Il tributo è stato conferito durante la prima parte dell’evento “Il Natale è gentilezza” che si è svolto ieri sera nella splendida cornice del Teatro del Cottolengo in via San Giuseppe Benedetto Cottolengo 12 a Torino.

Il Lions District Honor è un progetto distrettuale, mirato a riconoscere le eccellenze a livello regionale, che si sono distinte per particolari meriti nell’ambito sociale, medico, scientifico, universitario, culturale, artistico, imprenditoriale, economico – finanziario, media TV, e per il quale i Lions Clubs del Distretto 108Ia1 sono stati invitati a proporre le varie candidature.

Giovanni Ferrero, da anni è un punto di riferimento per il mondo della disabilità e dell’inclusione sociale a Torino e in Piemonte e attraverso la Consulta per le Persone in Difficoltà porta avanti progetti di forte impatto sul territorio che oltre a fornire servizi alle persone con disabilità e a dedicarsi alla difesa dei loro diritti, spinge la sua azione fino all’ambito delle nuove povertà e alle fragilità cognitive.

Sono onorato di ricevere il Lions District Honor – ha dichiarato Giovanni Ferrero – e soprattutto emozionato perché in precedenza è stato mio padre Paolo Osiride Ferrero a ricevere un premio dai Lions per la sua incessante attività a favore delle persone con disabilità. Da molto tempo tocca a me continuare la sua opera e il Lions District Honor è r l’ennesimo riconoscimento di questo testimone che è passato di padre in figlio. Questo premio ovviamente non è solo per me, ma per tutti coloro che lavorano per la Consulta e che ogni giorno si spendono per abbattere le barriere fisiche e culturali che esistono nei confronti del mondo della disabilità”.

Vannacci e i Lions

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il generale Vannacci ha diritto a presentare il suo libro dappertutto e il presidente di una periferica circoscrizione torinese che glielo vorrebbe impedire, si rivela come sempre fazioso, vietando in un luogo pubblico di presentare un libro solo perché non piace al presidente. La cosa che stupisce è che il Lions o  meglio il Lions Taurasia (mai sentito) organizzi la presentazione e anche la cena   per festeggiare il generale. I valori del Lions non sono  proprio quelli espressi dal libro del generale. Il Lions è dedito a services di aiuto sociale e trascura da anni la cultura. La cultura al Lions non interessa? L’attuale governatore non si premura  neppure di prendere contatto con i pochi soci rimasti che occupino una posizione intellettuale. Essi danno fastidio? Il governatore in carica si è fissato con la gentilezza e ha ideato persino un biscotto che si richiama alla gentilezza, parola poco marziale. I Lions frequentano conventi religiosi e sono da tempo estranei alla vita culturale. Aprire gli occhi alla cultura di fronte alle pagine da caserma del generale non appare edificante. Molto ha messo di suo il Ministro – gigante alla Difesa nel decretare il successo a  Vannacci che forse dice anche qualcosa di vero perché il culturalmente  corretto è sempre più indigesto. Ma che il Lions promuova  Vannacci appare quanto meno poco “gentile “… Fatto a Natale poi appare proprio fuori posto. I miei amici Lions Romolo Tosetto e Dario Cravero forse si rigirano nella tomba.

Valle Pd): “Regina Margherita, tante ambizioni ma nessuna idea dei costi”

Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle: “Continuano a mancare risposte chiare su costi di personale, impianti e gestione.”

 

«I numeri illustrati  in IV Commissione segnalano che c’è l’ambizione di crescere, ma che al momento i numeri non supportano la proposta. Anzi, direi che non hanno proprio idea dei maggiori costi di questa operazione». Lo afferma il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele VALLE a margine della seduta della IV Commissione dove si è svolta l’audizione sul progetto di istituzione della nuova azienda sanitaria Ospedale Infantile Regina Margherita.

«C’è una grande distanza che separa oggi il Regina Margherita dagli altri grandi ospedali pediatrici d’Italia. Il Gaslini di Genova con 27.000 pazienti, ne attrae il 43% da fuori regione. Il Bambin Gesù di Roma registra 75.000 ricoveri, 30% da fuori. Il Meyer di Firenze 26%. Il Regina Margherita, invece, il 6% su 13000 pazienti. Il Bambin Gesù effettua 2700 interventi chirurgici, il 25% da fuori regione. Al Regina Margherita siamo a 500, di cui esterni 6%. A questo tutto ciò si deve aggiungere il terribile trend demografico che interessa il Piemonte. Senza dimenticare che il Regima Margherita sconta un passivo di 20 mln euro all’anno. Ad oggi non sono arrivate risposte chiare sul tema dei costi di personale, impianti, gestione, ecc., nonostante le relazioni quantomeno problematiche predisposte dai dirigenti dell’AOU Città della Salute. Per quanto riguarda la neonatologia prevista al nuovo Regina Margherita, si tratterebbe della presa in carico della struttura ospedaliera del Sant’Anna. Toccherà al commissario distinguere percorsi e responsabilità fra ostetricia e ginecologia da un lato e neonatologia dall’altro, senza escludere la realizzazione di un nuovo punto nascite al Sant’Anna al momento del trasferimento di questo presidio nel nuovo Parco della Salute».

Il Comune: “Migliorare le politiche attive per i nuovi cittadini”

È stata approvata nella seduta dell’11 dicembre 2023 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità, con 28 voti favorevoli, la mozione presentata da Abdullahi Ahmed Abdullahi (PD) che impegna Sindaco e Giunta Comunale a potenziare il personale presente nell’Ufficio Cittadinanza, presso l’Anagrafe centrale, valutando la creazione di un Ufficio Unico per tutte le pratiche di accesso alla cittadinanza italiana (ad esempio, pratiche di giuramento, trascrizione atti di nascita, di matrimonio/ divorzio della stessa persona).

Il documento chiede anche di ripristinare una postazione istituzionale per il giuramento di cittadinanza, già presente prima dell’emergenza Covid, poi sospesa e non più riattivata.

Si chiede altresì di attivare un percorso di accompagnamento dei nuovi cittadini all’ottenimento e all’esercizio della cittadinanza, anche in relazione alla complessità delle procedure, ad esempio ricordando tramite sms al cittadino straniero residente che il nuovo permesso di soggiorno deve essere comunicato all’anagrafe, per non essere cancellato automaticamente dalle liste del Comune, con conseguente perdita dei requisiti per poter presentare la domanda di cittadinanza italiana per residenza.

Potrà anche essere sottoscritto un Protocollo con i coordinamenti delle Associazioni di migranti per rispondere alle nuove sfide che affrontano la Città di Torino, la Regione Piemonte e l’Italia e verranno potenziatpersonale e risorse economiche da parte del Comune per le politiche per la multiculturalità e l’inclusione dei nuovi cittadini, valutando la costituzione di un Tavolo interassessorile.

Infine, la mozione chiede a Sindaco e Giunta di attivarsi presso il Governo affinché il nuovo Decreto sicurezza preveda una riduzione dei tempi di attesa per la conclusione della pratica di cittadinanza.

Scassina un bancomat, arrestato dalla polizia

I poliziotti del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna hanno arrestato un giovane italiano di diciannove anni perché gravemente indiziato del reato di tentato furto aggravato.

Sono le 9 del mattino quando alla centrale operativa segnalano un soggetto che all’interno di una banca, in zona Borgo Vittoria, sta tentando di manomettere un bancomat.

Gli agenti intervenuti bloccano subito il soggetto, un diciannovenne italiano, in via Chiesa della Salute. Nel corso della perquisizione personale viene rinvenuto un cacciavite a taglio nella tasca del giubbotto, verosimilmente utilizzato per scassinare il bancomat al fine di prelevarne i soldi.

Il diciannovenne viene accompagnato presso il Commissariato di P.S. di zona, mentre gli operatori intervenuti si dirigono presso la filiale per ulteriori accertamenti. Sul posto i poliziotti constatano il danneggiamento dello sportello automatico che lo ha reso inutilizzabile e visionano al contempo le immagini del sistema di videosorveglianza.

Il giovane viene tratto in arresto per tentato furto aggravato e portato in carcere.