ilTorinese

Un morto sull’auto finita fuori strada

I vigili del fuoco del distaccamento volontario di Villanova d’Asti sono intervenuti sulla Strada Provinciale 19, tra Ferrere e Valfenera, a causa di  un incidente stradale. Un uomo è morto a bordo di un’auto finita fuori strada autonomamente. Sul posto i Carabinieri di Villanova d’Asti e il 118.

 

Merlo: Piemonte, l’accordo con i populisti è alternativo alla cultura di governo

“Senza entrare nel merito del confronto tra il Pd e il movimento 5 stelle sulle prossime elezioni
regionali del Piemonte, una considerazione politica di fondo non si può non fare. E cioè, è
francamente imbarazzante, nonchè complicato, costruire una alleanza di governo anche per
guidare una regione importante come il Piemonte, con un partito populista e anti politico come
quello dei 5 stelle. Una alleanza che, com’è persin ovvio ricordare, prescinde da qualsiasi
valutazione politica e progettuale e che sarebbe ispirata solo e soltanto dalla logica del
pallottoliere.
Un elemento, questo, che spinge oggettivamente l’area popolare, centrista e riformista a guardare
politicamente altrove”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

Pdf: “Più culle e reddito di maternità per dire sì alla vita”

Riceviamo e pubblichiamo – Cristina Zaccanti, PdF Piemonte “Altri bambini come Lorenzo potrebbero essere salvati se chi ci amministra operasse con maggiore radicalità per aiutare le donne a scegliere di fare le mamme.”
Un bambino, Lorenzo, abbandonato a Villanova Canavese accanto al cassonetto, “al freddo e al gelo”, e una famiglia generosa che è disposta ad accoglierlo. La notizia è del 15 gennaio u.s. ed ha suscitato interesse e commozione nell’opinione pubblica e in alcuni dei nostri amministratori.
Il presidente Alberto Cirio ha visitato il piccolo presso l’ospedale di Ciriè ed ha ribadito come in Piemonte occorra creare le condizioni affinchè chiunque abbia necessità di partorire in anonimato lo possa fare.
Il consigliere regionale Andrea Cane ribadisce a sua volta l’urgenza di incrementare le “culle per la vita”. L’assessore Maurizio Marrone rilancia la “stanza dell’ascolto”, istituita presso l’Ospedale Sant’Anna, per fornire supporto ad una scelta consapevole e sostegno economico e psicologico anche attraverso il “Fondo Vita nascente”.
«Diamo atto all’attuale amministrazione- dichiara Cristina Zaccanti, coordinatore regionale de “Il Popolo della Famiglia”- di aver dimostrato attenzione e sensibilità verso il dramma più grande, la denatalità. Nel Torinese anche quest’anno abbiamo avuto il record di culle vuote. I neonati sono il 30%in meno rispetto a 15 anni fa. Un inverno demografico che ogni anno si aggrava. Secondo i dati forniti da “Demo” dell’Istat,  nell’ultimo anno a Torino i neonati sono stati 1.210 e i morti 2.545 (-1.335)».
Si è conclusa da poco una raccolte di firme a sostegno di una proposta di legge di iniziative popolare “Un cuore che batte” promossa da persone accomunate dalla concezione della sacralità della vita umana. Un’altra iniziativa denominata “Una firma per la vita” sempre promossa da un gruppo spontaneo di cittadini sta per prendere il via.
«Soffia un vento nuovo anche in Italia- aggiunge Zaccanti- un vento che arriva dall’Europa orientale dove da anni nella Russia di Putin è stato istituito il “capitale di maternità” ma anche dagli USA dove, più di recente, in un solo anno ci sono stati 60000 nati in più e nel Texas gli aborti da oltre 50000 si sono ridotti a 34.
Auspichiamo che il governatore Cirio e la sua amministrazione diano un segnale ancor più forte prendendo in seria considerazione il “reddito di maternità” a misura regionale, una indennità fissa per i primi 8 anni di vita del bambino, di 1000 euro al mese (un figlio costa in media 650 euro) che consenta alla donna in attesa di crescere il suo bambino, tra le proprie braccia e non di abbandonarlo in un sacchetto per strada. Una vita salvata è anche un bene prezioso per la collettività»

I cattolici e il nuovo Centro

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

La domanda per un Centro rinnovato, riformista, dinamico e di governo fa discutere anche nell’area cattolica italiana. Dopo la lunga stagione dell’unità politica, seguita dalla fase della diaspora e del radicato e consolidato pluralismo delle varie opzioni politiche, è indubbio che nella vasta e composita area cattolica italiana cresce la domanda per un nuovo Centro politico e culturale. Non in chiave nostalgica e regressiva, come ovvio e scontato, ma per costruire un progetto e una prospettiva politica che mal si conciliano con chi persegue un obiettivo di radicalizzazione del conflitto politico da un lato funzionale ad un violento e radicale bipolarismo dall’altro. Del resto, è abbastanza evidente che la cultura politica di centro e lo stesso progetto di un centro riformista e dinamico hanno storicamente accompagnato e caratterizzato il cammino e la presenza politica dei cattolici italiani. E non solo dal secondo dopoguerra in poi. Una presenza indubbiamente plurale ma che, però, ha sempre rifiutato di dispiegare un progetto politico modellato sull’estremismo o sul massimalismo. Al limite, citando una celebre espressione, una sorta di “centro radicale”, ma pur sempre ispirato a criteri che fanno del riformismo e della cultura di governo la stella polare del comportamento concreto nell’agone politico nelle diverse fasi storiche. Non a caso, la presenza politica dei cattolici nella vita pubblica italiana si è progressivamente affievolita man mano che l’impianto bipolare ha avuto il sopravvento rispetto ad una vera e credibile “politica di centro”. Ora, se non si vuole continuare a ghettizzare una risorsa politica e culturale di straordinaria importanza anche e soprattutto per la qualità della democrazia italiana, è indubbio che la cultura politica dei cattolici italiani, seppur nelle sue diverse espressioni, può ritornare protagonista solo se una nuova e rinnovata ‘politica di centro’ riesce a fare breccia nella cittadella politica italiana. E questo coincide, piaccia o non piaccia, solo se ritorna quello che storicamente viene etichettato come Centro. Anche perchè, com’è altrettanto evidente, non può essere una sinistra radicale, massimalista e libertaria come quella della Schelin o una destra, come quella fintamente clericale e sovranista della Lega salviniana e di altri settori di quel campo politico a farsi carico di quella domanda politica, culturale, sociale e programmatica. Lo abbiamo concretamente constatato in questi ultimi anni, appunto, caratterizzati da un bipolarismo selvaggio che ha prima allontanato e poi reso del tutto marginale e periferica la presenza politica dei cattolici italiani. Una presenza che può ritrovare la sua linfa originaria solo se, e senza alcuna supponenza ed arroganza, ritorna anche e soprattutto una ‘politica di centro’. E le prossime elezioni europee sono la più ghiotta occasione per cercare, seppur lentamente ed umilmente, di invertire la rotta. Una elezione disciplinata, come tutti sanno, dal sistema proporzionale che offre la possibilità concreta per presentare il proprio progetto politico cercando, al contempo, di allargare l’area di consenso. Ben sapendo che l’area di centro, come emerge dalla storia democratica del nostro paese, è molto più ampia della sola cultura cattolico democratica e popolare. E l’obiettivo di fondo di un nuovo e rinnovato campo centrista è proprio quello di essere il più possibile inclusivo e plurale perché solo attraverso la confluenza di più correnti ideali e culturali sarà possibile ricostruire un’area politica che potrà di nuovo essere decisiva e determinante per caratterizzare i futuri equilibri politici del nostro paese.

Prende il via l’edizione 2024 di “Danza a km zero”

Sei spettacoli di prossimità tra tradizione e innovazione promossi dalla Fondazione Egri

Al via l’edizione 2024 di ‘Danza a km zero’, sei spettacoli di prossimità tra tradizione e nuova innovazione che la Fondazione Egri ha promosso per aprire le porte del suo quartiere alla conoscenza della danza

All’interno del network IPUNTIDANZA , dedicato alla programmazione e produzione della Fondazione Egri, si rinnova l’appuntamento con “Danza a km 0”, una rassegna che mira a valorizzare il quartiere Crocetta e la Fondazione, che qui ha la sua sede.

I sei appuntamenti, che un venerdì al mese scandiranno il primo semestre del 2024, si tengono nel laboratorio della compagnia Egribiancodanza in via Vico 11, nel quartiere Crocetta, e mirano ad offrire ai cittadini e stakeholder locali un’occasione accessibile e a chilometro zero per scoprire l’arte coreutica della Fondazione e le nuove produzioni, potendo godere di una particolare vicinanza con ballerini e coreografi e fruendo anche del ‘dietro le quinte’ del loro processo artistico e creativo.

Obiettivo della rassegna è quello di rafforzare una frequentazione tra un pubblico di prossimità e la fondazione nella sede della compagnia Egribiancodanza che, da hub di formazione e produzione, si trasforma in uno spazio scenico.

“Danza a km zero” nasce da una riflessione sul nostro ruolo sul territorio – Raphael Bianco, vicepresidente della Fondazione Egri per la danza. Questo format rafforza il forte legame che abbiamo con la Crocetta e per esteso con la Circoscrizione 1, offrendo un calendario di eventi di danza che è possibile fruire senza quasi doversi spostare e fortemente accessibile a chi abita nel quartiere “.

‘Danza a km 0’, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, si articola in due sezioni, la prima intitolata “Focus altre danze” dedicato alla scuola di danza di Susanna Egri, in cui gli allievi della scuola accompagneranno con diverse esibizioni racconti storici su temi specifici, elaborati dalla stessa Susanna Egri, e “Focus nuove danze”, dedicato alla Compagnia Egribiancodanza che presenterà in anteprima estratti delle nuove produzioni della stagioni 2023/2024 accompagnati da momenti di approfondimento sulla ricerca e composizione coreografica.

Il primo appuntamento è per venerdì 19 gennaio alle 20.45 con la danza ungherese. L’incontro, condotto da Susanna Egri, vedrà l’esibizione dei talenti della sua scuola di danza, tratti dal repertorio classico e da quello firmato dalla ballerina e coreografa. Questo incontro permetterà al pubblico di scoprire e ripercorrere le caratteristiche principali delle danze ungheresi. Gli eventi successivi presenteranno al pubblico nuove produzioni con incontri con la compagnia Egribiancodanza e i vincitori del bando AREPO, dedicato a coreografi over 35, oltre a incontri dedicati a specifiche produzioni, dalla danza afro alle coreografe donne

Informazioni e prenotazione biglietteria@egridanza.com 3664308040

Mara Martellotta

Grande successo di pubblico in occasione della doppia inaugurazione al MIIT

 

Museo internazionale Italia Arte

 

Grande successo di pubblico in occasione della doppia inaugurazione presso il museo MIIT, Museo internazionale Italia Arte con due mostre di eccezione dal titolo “Arte sul Po” e “New Art Prize 2024 prima sessione”, il cui vernissage si è  tenuto venerdì 19 gennaio scorso alle 18 nella sede di corso Cairoli 4, a Torino.

In mostra sono una quarantina di artisti contemporanei  che presentano I loro lavori con la curatela del museo MIIT in collaborazione con B.M. Events. L’esposizione  “Arte sul Po”presenta opere di artisti torinesi e non solo che si confrontano con tecniche e materiali diversi, quali olio, acrilico, grafica eacquerello; dall’altra, nell’ambito di “New Art Prize”, emergono opere di valore, di scultura,  pittura e video.

Il New Art Prize edizione 2024 proporrà una selezione accurata di autori che avranno la possibilità di presentare i propri lavorinell’edizione straordinaria  di Italia Arte, presente come media partner al Grand Palais Ephémere di Parigi durante l’artefieraparigina ArtParis ArtFair dal primo al 4 aprile prossimi.

In fase di realizzazione , infatti, i numeri speciali di Italia arte.

Tra le opere in mostra segnaliamo i figurativi di Elisa Borghi e Antonella Elleri, generi tra loro diversi, da reale al fantasy, ma estremamente curati. Seguono i lavori di Paolo Avanzi tra l’astratto e la pop art, per proseguire con le opere di Vito Garofalo, anime colorate ricche di dinamismo, con i lavori di Federica Bertino, Silvana Martino e Maria Elena Ritorto, in cui il colore e la luce diventano protagoniste assolute delle composizioni.

“Si tratta di una mostra che abbraccia generi differenti e stili complessi – spiega il curatore Guido Folco, che ha realizzato l’esposizione in collaborazione con le curatrice Antonella Bovino e Fabiana Macaluso – ma il fil rouge rimane sicuramente l’originalità  e la qualità delle opere presenti in esposizione,  nonché il dialogo internazionale che si sviluppa tra gli autori che provengono da culture e paesi differenti, quali Italia, Cina, Germania, Olanda, Austria, Argentina e Romania”.

 

Doppia inaugurazione venerdì 19 gennaio 2024 e giovedì 1 febbraio 2024 alle ore 18. Esposizione fino al 15 febbraio 2024.

Museo MIIT Torino

Corso Cairoli 4

 

Mara Martellotta

Ultimo saluto alla storica ristoratrice

I funerali si terranno domani a Vercelli. È scomparsa nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 gennaio, a 77 anni, Luciana Pezzolato, moglie di Renzo Saggia, morto alcuni anni fa. È stata la nota titolare del Ristorante Garibaldi, nel rione Cappuccini, oggi denominato “Bislakko”. Lascia i figli, Jose vice presidente di Ascom e Davide.

Palazzo Lascaris, online il Virtual tour mentre proseguono i lavori di risanamento

Mentre lavori di risanamento conservativo di Palazzo Lascaris proseguono senza sosta, in questi giorni, è stato messo online il “Virtual tour” della sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Su parte delle facciate i ponteggi sono in fase di smontaggio e all’interno si prosegue a restaurare, ma i cittadini possono visitare virtualmente dal loro Pc o smartphone l’antica dimora, accedendo con il link https://virtualtour-lascaris.csi.it/virtualtour/lascaris-2023/index.html.

“La visita virtuale – ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio Regionale – rappresenta un modo nuovo, sia dal punto di vista tecnologico, sia della comunicazione, per entrare in contatto con i cittadini, mostrando loro la bellezza e la storia del palazzo in cui nascono le leggi che regolano la vita di tutti i piemontesi. La pubblica amministrazione deve essere aperta e trasparente: questo tour virtuale darà a tutti la possibilità di conoscerci meglio e di seguirci nelle nostre tante attività”.

Il tour utilizza foto ad altissima risoluzione e a 360 gradi, percorsi guidati, liberi, quiz, questionari, avatar, per valorizzare in maniera interattiva la sede del Consiglio. Lo scopo principale del progetto è la sperimentazione di differenti modalità con cui vivere le sale del palazzo storico in modo nuovo, sfruttando le tecnologie oggi disponibili. L’utente è libero di muoversi all’interno dell’ambiente focalizzandosi sugli elementi di interesse, senza vincoli di tempo, accedendo ai contenuti secondo una propria logica di navigazione, oppure lasciandosi guidare su percorsi tematici predefiniti.

L’utente è accolto nei vari ambienti da una voce narrante che evidenzia, come farebbe una guida tradizionale, gli elementi principali, mentre in automatico vengono modificate sia la posizione dell’osservatore all’interno dell’ambiente sia il suo punto di vista.

Tramite l’impiego di foto a 360 gradi ad alta risoluzione (fruibili anche con visori Vr) è possibile avere una percezione d’immersività per apprezzare l’architettura delle sale, la maestosità dei soffitti o dei pavimenti. Grazie a tecniche fotografiche di mosaico le principali opere sono state acquisite con livelli di dettaglio elevatissimi consentendo, ad esempio, di osservare i particolari dell’intreccio dei tessuti sugli arazzi dei Cinquecento oppure le sfumature degli affreschi degli alti soffitti, altrimenti difficilmente raggiungibili.

Il Virtual tour, realizzato da Csi Piemonte in collaborazione con il Consiglio, ha vinto il premio nella categoria Cultura e Turismo per il progetto “Valore pubblico. La pubblica amministrazione che funziona”. L’iniziativa, ideata dalla Sda Bocconi School of Management e dal gruppo editoriale Gedi, con il patrocinio del Ministro per la Pubblica Amministrazione, del Dipartimento della funzione pubblica e di Anci e Upi, ha premiato progetti e iniziative che dimostrano come la Pa può davvero funzionare ed essere motore di cambiamento per l’intero Paese. Hanno partecipato oltre 130 enti e imprese pubbliche con 179 progetti.

Quanto ai lavori, il restauro delle facciate di via Dellala e via Alfieri è stato completato, così come quello delle corrispondenti facciate nella corte interna. Le impalcature sono in fase di smontaggio. Sono stati anche sostituiti i serramenti sulle vie esterne e si sta proseguendo col restauro dell’atrio e della sala d’ingresso. La volta dell’atrio ha rivelato la presenza di affreschi di cui non si aveva più memoria. L’attività per il loro restauro è estremamente lunga e complessa, ma il risultato che si sta palesando è di assoluto rilievo e bellezza.

Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di natura impiantistica, con lo smontaggio e smaltimento degli ingombranti impianti di trattamento aria, apparati molto vecchi, che risalgono agli anni dell’acquisizione del Palazzo da parte della Regione.

Si tratta in generale di un progetto di risanamento conservativo teso a valorizzare le peculiarità storiche del palazzo e a rendere attuale il sistema impiantisco, con il contenimento dei consumi e il rispetto per l’ambiente.

Anche per l’adiacente Biblioteca del Consiglio regionale, i lavori continuano: sono state completate le demolizioni e hanno preso avvio la costruzione delle nuove partizioni e degli impianti. Sulla facciata invece sono in corso i campionamenti da poter far esaminare alla Soprintendenza per i beni culturali, fase essenziale per poter proseguire con il restauro delle facciate. Salvo imprevisti, potrà essere utilizzata sul finire dell’anno 2024.

Sguardi plurali su un’Italia plurale, concorso fotografico giunto alla sua seconda edizione

La premiazione e la prima esposizione avranno luogo a Torino nel maggio 2024

 

Torna per la seconda edizione “Sguardi plurali sull’Italia plurale”, un progetto promosso da FIERI, CSC Carbonia della società umanitaria, la Fabbrica del cinema, il Dipartimento di Storia e Civiltà dell’Università di Bologna e Camera, Centro Italiano per la Fotografia, con la collaborazione di Arci nazionale.

Il concorso fotografico intende ancora una volta raccontare l’Italia in una prospettiva plurale e inclusiva, attraverso una raccolta di immagini che siano in grado di esplorare la ricchezza e le sfaccettature di una società sempre più stratificata e interconnessa. La ricerca è quella di un punto di vista che non sia stereotipato, per questo il bando si rivolge a giovani fotografi e fotografe, studenti e appassionati che abbiano un retroterra migratorio, proprio per mettere al centro delle opere una prospettiva troppo spesso ignorata.

La diversità culturale, l’identità, il senso di comunità, ma anche le tante storie del quotidiano che caratterizzano le comunità migranti in Italia. Questo il complesso affresco che Sguardi plurali vuole creare.

Il bando di Sguardi Plurali scadrà il 17 marzo 2024 e si rivolge ad autori e autrici di età inferiore ai 35 anni, nati all’estero e immigrati in Italia da almeno un genitore di origine straniera.

I candidati dovranno inviare un progetto composto da almeno dieci immagini e ambientato in Italia, che possa riguardare molteplici ambiti della quotidianità, in cui emerga la pluralità sociale contemporanea.

Le opere vincitrici e selezionate saranno esposte in una mostra Itinerante che permetterà al pubblico di immergersi nelle storie e nelle esperienze raccontate attraverso le fotografie.

La premiazione e la prima esposizione avranno luogo a Torino nel maggio 2024. La mostra verrà poi esposta a Bologna e Carbonia nell’autunno del 2024 e infine a Milano nella primavera del 2025.

Molti saranno i curatori che valuteranno le opere, dall’antropologo Pietro Cingolani dell’università di bologna, all’antropologa Yassin Dia, da Monica Poggi, curatrice di camera a Viviana Gravano dell’Accademia di Brera, da Wissal Houbabi, artista e performer, a Karim Al Makhtafi e Oleksandra Horobets, vincitori della prima edizione.

L’immagine guida di questa edizione è stata realizzata da Karim El Maktafi, fotografo di origine marocchina nato a Desenzano del Garda, tra i fotografi vincitori della prima edizione di Sguardi plurali, nonché membro della giuria.

La fotografia “They call us second generation” è stata realizzata nel 2019 e rappresenta una situazione di tanti ragazzi e ragazze nati e cresciuti in Italia, ma ancora privi di cittadinanza, descrivendo molto bene il senso di sospensione di chi cresce e vive in un luogo rispetto al quale non è riconosciuta la piena appartenenza.

 

Mara Martellotta

Controlli straordinari della Polizia nel quartiere Aurora: 6 arresti, 170 persone identificate

Continuano con regolarità i servizi di controllo straordinario del territorio svolti dalla Polizia di Stato. Il personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, ha concentrato la propria attività in corso Giulio Cesare nel tratto di strada tra corso Emilia e Lungo Dora Napoli, nei pressi dei ponti Mosca e Carpanini e nei giardini Madre Teresa di Calcutta e di via Masserano.

Da inizio anno, nel corso di tali controlli, sono stati raggiunti i seguenti risultati:

 identificate 170 persone;

arrestati 6 individui;

 deferite in stato di libertà 30 persone.

Tra i trenta individui denunciati in stato di libertà compare anche il presunto autore di due dei cinque incendi di cassonetti avvenuti la notte del 5 gennaio scorso nel quartiere Aurora.

Particolare attenzione è stata dedicata al monitoraggio di immobili luogo di possibili attività illecite o teatro di degrado sociale sia nel quartiere Aurora sia in altre aree di competenza del commissariato. Tra questi, uno stabile di via Giulia di Barolo, segnalato per un anomalo via vai di una quindicina di residenti di un appartamento. Gli agenti del commissariato, nel corso di uno dei controlli, hanno riscontrato la presenza di 16 posti letto in un alloggio di 90 metri. Al momento della verifica, erano presenti nove persone all’interno, due delle quali non residenti a Torino.

I controlli continueranno con cadenza regolare.