ilTorinese

Con Carlo Pestelli e Federico Bagnasco, le canzoni di George Brassens tradotte da Fausto Amodei

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Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 17 gennaio, ore 21.30

Oiseaux de Passage

Il progetto del duo formato dal cantautore Carlo Pestelli e dal contrabbassista Federico Bagnasco è la messa in scena di un repertorio a quattro mani di uno dei principali punti di riferimento della chanson francese, George Brassens e del “Brassens sotto la Mole” Fausto Amodei, padre ispiratore di molti cantautori italiani. Il grano del primo è passato al setaccio dal secondo, che nei decenni ha tradotto non poche canzoni di Brassens, ora in italiano, ora in torinese.

Il concerto “Oiseaux de passage” prende il nome dal recente lavoro discografico che contiene le più recenti traduzioni di Amodei delle canzoni di Brassens e segna il sodalizio tra Carlo Pestelli e Federico Bagnasco, responsabile degli arrangiamenti. La parte preponderante della scaletta è quindi costituita da canzoni di Brassens, alcune in originale e la maggior parte nelle traduzioni di Amodei, oltre a canzoni autografe degli stessi Amodei e Pestelli.

FORMAZIONE

Carlo Pestelli, voce e chitarra

Federico Bagnasco, contrabbasso (e cori)

CARLO PESTELLI

Carlo Pestelli vive e lavora a Torino, città in cui ha inciso il suo primo disco, Zeus ti vede, nel 2001. Muove i primi passi in particolare nell’orbita del Folk Club, aprendo concerti a diversi artisti, tra i quali: John Reinbourn, Amancio Prada, Gian Maria Testa, Claudio Lolli, Gipo Farassino ecc. Dal 1996 suona per due anni assieme ai Cantovivo.

Del 2009 Un’ora d’aria, disco molto ben accolto dalla critica, a cui hanno collaborato il chitarrista Alex Gariazzo, la cantante Lalli (ex Franti) e alcuni jazzisti di fama come Gianni Coscia e Giorgio Li Calzi. Il disco gli permette di suonare in alcuni festival internazionali come MiTo (a Torino nel 2009 e nel 2010 a Milano), Un paese a sei corde, Madame Guitar, Dallo sciamano allo showman (7ma edizione) e Folk Est. Del 2013 il successivo Da quando conosco te, ep di quattro canzoni (premio Giacosa 2014). Nel 2012 l’Unione Musicale gli affida la cura di due cicli di concerti per il Teatro Vittoria di Torino. Da questi appuntamenti scaturiscono il sodalizio artistico con il chitarrista Paolo Bonfanti e la formazione degli Ashville, gruppo folk country di cui Carlo è cantante e chitarrista. L’interesse per il teatro lo porta a scrivere due spettacoli: Note di un centromediano metodista, liberamente tratto da Il fuorigioco mi sta antipatico di Luciano Bianciardi e Ma la va diretta al Piave, riflessione corale sulla grande guerra a metà tra prosa e canzoni arrangiate per coro. Ideatore della rassegna concertistica MusiCogne, di cui è direttore artistico dalla prima edizione del 2017, ha scritto un libro sulla storia della canzone Bella ciao(add editore, prefazione di Moni Ovadia), tradotto in francese nel 2020. Ancora per Block nota, come già nel 2009, esce nel maggio del 2020 la sua nuova raccolta di dieci canzoni: Aperto per ferie.

L’amicizia con Fausto Amodei risale a venticinque anni fa: Fausto e Carlo hanno suonato assieme in molte occasioni, in Italia e all’estero (Spagna 2005): dal festival di Radicondoli, per volontà del suo direttore artistico Luciano Berio, al Primo maggio in piazza San Carlo, a Torino (per volontà dei sindacati). Il loro ultimo concerto assieme, presso l’Accademia della musica di Pinerolo, ottobre 2012, s’intitolava Tutte le lingue di Brassens.

FEDERICO BAGNASCO

Contrabbassista, docente, compositore e arrangiatore, occasionale polistrumentista di strumenti ad arco e a pizzico, è da anni attivo come musicista che attraversa i generi musicali e i differenti contesti della cultura e dello spettacolo, dai più tradizionali ai più sperimentali.

Diplomatosi con lode in contrabbasso, presso il Conservatorio Paganini di Genova, ha approfondito anche la composizione, l’improvvisazione e la prassi esecutiva su strumenti antichi. Collabora occasionalmente con importanti orchestre e fondazioni lirico sinfoniche in Italia e all’estero anche in veste di prima parte. Collabora con molte formazioni italiane di musica barocca, suonando diversi “violoni”, partecipando a numerose e importanti rassegne in Italia e all’estero, di musica da camera e di musica corale, e suonando al fianco di alcuni fra i più importanti interpreti di musica antica. Dal 2013 fa parte dell’Eutopia Ensemble, dedito alla musica contemporanea e del ‘900. Spesso è stato coinvolto come musicista di scena per il teatro o come consulente e arrangiatore, per il teatro di prosa, per cabaret, per spettacoli per bambini, per reading poetici, o in performance teatral-musicali vere e proprie, come attore-musicista. Una parte consistente della sua attività è inoltre legata alla canzone d’autore.

Le sue esperienze musicali sono passate per il jazz, il tango, la musica medievale e rinascimentale, colonne sonore per il cinema, trasmissioni televisive, la musica popolare di tradizione e la libera improvvisazione, con importanti collaborazioni (tra queste il duo di contrabbassi con Ares Tavolazzi, il Buxus Consort di Ezio Bosso o i progetti discografici e concertistici con Vittorio De Scalzi). Ha al suo attivo circa una settantina di registrazioni discografiche (per importanti etichette quali Decca, Sony Classical, Amadeus, CPO, Glossa, Stradivarius, Avie, Brilliant classics, Ricercar, Nota, Felmay, Ala Bianca, Tactus, Bongiovanni, ecc.). Nel 2014 pubblica Le Trame del Legno (NBB Records), composizioni originali per contrabbasso e manipolazione elettronica, con ottimo successo di critica; mentre nel 2022 esce Consort Music (NBB Records), composizioni originali per consort di viole da gamba e manipolazione elettronica. È direttore artistico fin dalla sua fondazione del festival Combin en Musique. È docente di contrabbasso al liceo musicale Cavour di Torino.

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.i

Remo Girone, “Il cacciatore di nazisti”

A San Mauro si restaura il Castelletto

Sono incominciati i lavori di recupero e di ristrutturazione del “Castelletto”, accanto alla pista ciclabile che unisce San Mauro con il parco del Meisino.

Delimitata l’area di cantiere, i primi interventi riguardano la messa in sicurezza della struttura, successivamente si passerà alla definizione degli spazi dedicati a ufficio turistico, Mab Unesco e ad altre attività.
I 50 mila euro ottenuti recentemente tramite un ulteriore bando, permetteranno l’installazione di pannelli fotovoltaici che contribuiranno a rendere la struttura ecosostenibile da un punto di vista energetico.
La fine lavori è prevista entro l’estate.

(Facebook Comune di San Mauro Torinese)

La Giornata del Valore alpino

Il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, domenica 14 gennaio ha partecipato alla celebrazione, tenutasi a Saluzzo, dell’81° anniversario della battaglia di Nowo Postojalowka che costò la vita a migliaia di alpini della Divisione Cuneense. Questa occasione consente al “Consiglio regionale di celebrare, anticipandola di un paio di giorni – ha affermato il presidente Allasia – la giornata regionale del Valore alpino, che abbiamo voluto istituire proprio in ricordo del tragico sacrificio degli alpini caduti in Russia, ma che vogliamo permetta di tramandare e raccontare tutto ciò che incarna l’essere un alpino parlando di memoria, solidarietà ed amicizia”. “Con le risorse che abbiamo impegnato per il primo triennio – ha continuato Stefano Allasia – la Regione ha iniziato a promuovere esperienze formative, attività di Protezione civile ed opere di volontariato, così come la diffusione della cultura legata agli alpini e la valorizzazione del ruolo delle Sezioni dell’Associazione nazionale alpini del Piemonte in tema di conservazione e valorizzazione dei rifugi alpini e del territorio montano”.

La celebrazione è stata organizzata dalle sezioni dell’Ana di Saluzzo, Ceva, Cuneo e Mondovì con il sostegno del Consiglio regionale.

Una nuova ‘sinistra sociale’. Attuale ieri, necessaria oggi. Il libro di Giorgio Merlo

La sinistra sociale della Democrazia Cristiana ha rappresentato una pagina politica di straordinaria importanza non solo per quel partito ma per l’intera politica italiana. Una esperienza che affonda le sue radici nella storia concreta e travagliata del cattolicesimo sociale italiano e che ha saputo, di volta in volta, offrire un contributo politico, culturale ed istituzionale determinante e decisivo per la soluzione di quella che comunemente viene definita come la questione sociale.
Certo, la sinistra sociale di ispirazione cristiana è stata un pensiero, una cultura politica e una concreta realtà all’interno dello storico partito della Democrazia Cristiana. Una esperienza politica profondamente radicata nel tessuto sociale e territoriale del cattolicesimo politico italiano ma anche, e soprattutto, nella società italiana. Nelle fabbriche, negli ambienti di lavoro, nell’universo sindacale e in tutti quei luoghi popolari che individuavano nella sinistra sociale una concreta risposta ai bisogni, alle istanze e alle domande che provenivano da quelle realtà. E la forza della sinistra sociale di ispirazione cristiana non è stata solo quella di rappresentare un pezzo della società italiana all’interno della Dc ma anche, e soprattutto, quella di aver saputo sprigionare una classe dirigente di straordinaria importanza capace di elaborare un progetto politico per l’intero paese. Due soli nomi a conferma di questa riflessione: Carlo Donat-Cattin e Franco Marini. Oltre ad una classe dirigente, nazionale e locale, che ha saputo concretizzare e dar voce a quel pensiero nelle diverse fasi storiche e politiche del nostro paese.
Ora, il libro di Giorgio Merlo non si ferma a tratteggiare la storia politica, culturale ed istituzionale della sinistra sociale del passato. Ma, proprio partendo dal concreto magistero dei suoi storici leader, ricava le motivazioni decisive per proseguire quella esperienza nella società italiana contemporanea. Cioè nella dialettica politica concreta. E questo perchè, come dice l’autore, le ragioni politiche e culturali del cattolicesimo sociale italiano non sono affatto esaurite e non si possono archiviare così facilmente, sacrificandole sull’altare di un maldestro ed effimero nuovismo. Certo, le condizioni politiche generali sono profondamente cambiate anche solo rispetto ad un passato recente. Ma le domande, le istanze e i bisogni dei ceti popolari restano drammaticamente sul tappeto. E la nuova, e per certi versi, drammatica ed inedita questione sociale ripropone la necessità di avere una altrettanto nuova e rinnovata sinistra sociale di ispirazione cristiana. Per la semplice ragione che proprio il profilo politico, culturale e sociale di leader e statisti come Carlo Donat-Cattin, Franco Marini, Guido Bodrato e Sandro Fontana richiedono e quasi impongono per chi continua a riconoscersi in quella storica cultura politica il dovere – morale e politico – di proseguire quella esperienza nella concreta situazione italiana. Non per nostalgia ma per coerenza politica, culturale e sociale con le nostre radici ideali.

“Piemonte, la lista del Presidente il vero valore aggiunto”

“La lista del Presidente, quando il Presidente è politicamente autorevole, può diventare un
autentico ‘valore aggiunto’ elettorale per il risultato finale nelle consultazioni regionali. E così è
stato, del resto, in molte regioni italiane, a prescindere dal colore politico delle rispettive
maggioranze. Dal Veneto di Zaia alla Liguria di Toti, dalla Campania di De Luca alla Puglia di
Emiliano al Friuli Venezia Giulia con Fedriga a molte altre situazioni.
E così può essere, e a maggior ragione, per il Piemonte con il Presidente Cirio alle prossime
elezioni regionali.
Purchè si tratti, come ovvio, di una lista autenticamente civica, profondamente radicata nei
territori ed espressione delle autonomie locali. Cioè di quei Comuni, soprattutto dei piccoli e medi
Comuni, che in Piemonte rappresentano la vera spina dorsale del sistema delle autonomie locali.
Una lista, insomma, come è già capitato in molte altre regioni, che può essere la vera carta
decisiva anche per riaffermare con forza e convinzione una autentica ‘politica di centro” nel
governo concreto del Piemonte”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

Un anno col sorriso per tutti gli sportivi

“Buon anno a tutti gli sportivi con fede speranze e… rispetto e soprattutto che sia un anno con il Sorriso!” E’ il messaggio che Paolo Magnano invia ai lettori attraverso i suoi disegni.

La Reale Mutua torna a vincere: battuta Monferrato nel derby

14 gen 2024

La Reale Mutua Torino torna a sorridere: dopo gli ultimi due stop rimediati a Vigevano e contro Cantù, la squadra gialloblù conquista la vittoria in trasferta nel derby contro la Novipiù Monferrato Basket. Un successo importante per gli uomini di coach Ciani, per continuare a difendere la terza posizione in classifica nel Girone Verde di Serie A2.

Coach Franco Ciani decide di partire con Vencato, Kennedy, De Vico, Thomas e Cusin. Coach Fabio Di Bella risponde con Calzavara, Kelly, Pepper, Fall e Martinoni.

Inizia bene la Reale Mutua, spingendo in transizione e trovando punti veloci con Vencato, De Vico e Kennedy mentre Monferrato fa fatica a trovare il ritmo gara (3-9 per i gialloblù dopo i primi 2’30” di gioco). I padroni di casa iniziano a trovare la via del canestro con Pepper e Fall ma Torino continua a produrre con continuità: si iscrive a referto Thomas, mentre Kennedy e Vencato vanno ancora a segno e dopo 6′ minuti il parziale è di 13-19. I gialloblù però subiscono la reazione degli avversari, che con Pepper e Kelly riescono a trovare il vantaggio. De Vico si mette in proprio e risponde, ma l’ultimo canestro del quarto è di Fantoma, con Monferrato che chiude il primo periodo avanti di un punto: 25-24.

In apertura di secondo quarto la Reale Mutua rimette il muso avanti con le triple di Ghirlanda e Pepe (27-32 al 13′). Poser e Martinoni lottano sotto le plance, Thomas colpisce dall’arco e Poser trova Pepe sulla linea di fondo per il primo vantaggio in doppia cifra dei gialloblù sul 29-40. Schina batte la sirena dei 24” per il +14 torinese ma risponde Pepper da tre per Monferrato. Cala il livello di fluidità offensiva gialloblù e Monferrato prova ad approfittare tornando a -7 con il solito Pepper. Si va all’intervallo lungo con Torino avanti 38-45.

Alla ripresa dei giochi si abbassano i ritmi, con le difese che iniziano a mettere in difficoltà gli attacchi su entrambe le metà campo. Torino si affida a Thomas che sale in doppia cifra, Monferrato rimane in scia con capitan Martinoni (46-49 dopo 4′ nel terzo quarto). Thomas continua a mettere pressione alla difesa avversaria guadagnando viaggi in lunetta per il nuovo +7 (50-57), ma arriva la risposta di Fantoma da tre. Si chiude sul 53-58 un terzo quarto in cui la Reale Mutua ha fatto fatica a tenere la consistenza offensiva della prima metà di gara.

Torino stringe le maglie in difesa, dall’altra parte Vencato e Pepe vanno a segno per il nuovo +7 costringendo coach Di Bella a chiamare timeout sul 55-62 a 8′ dalla fine. Al rientro in campo la musica non cambia, con la Reale Mutua che continua a difendere con attenzione e riprende a macinare punti con Thomas e Pepe: in un amen i gialloblù allungano fino a un massimo vantaggio di 15 punti sul 55-70 a 6′ dalla fine. Il coach rossoblù chiama nuovamente timeout. Monferrato prova a rosicare qualche punto di svantaggio ma Torino riesce a gestire il gap creato e conquista la vittoria.

“Chiaramente le insidie di questa gara erano preannunciate già in presentazione della partita. Oggi Monferrato è una squadra che lotta, consistente, fisica, oggi affrontarla è un problema per chiunque soprattutto qui al PalaFerraris. Non abbiamo fatto un gran primo quarto difensivamente e non abbiamo fatto un gran terzo quarto offensivamente, ma abbiamo avuto una continuità importante soprattutto nella seconda parte di gara subendo solo 46 punti negli ultimi tre quarti. Se subiamo così poco significa che anche le nostre attitudini difensive ne escono valorizzate. Credo che la nostra continuità e la voglia di raggiungere l’obiettivo, senza farsi irretire dai ritmi degli avversari, siano stati i due aspetti significativi sui quali abbiamo costruito la vittoria.

NOVIPIU’ MONFERRATO BASKET – REALE MUTUA TORINO 71-82 (25-24, 13-21, 17-13, 16-24)

Novipiù Monferrato Basket: Dalton Pepper 17 (2/3, 3/10), Niccolo Martinoni 15 (5/10, 1/5), C.j. Kelly 12 (1/7, 2/6), Tommaso Fantoma 12 (1/2, 3/3), Abdel Fall 9 (3/4, 1/2), Andrea Calzavara 6 (3/8, 0/1), Raffaele Romano 0 (0/1, 0/0), Nicolo Castellino 0 (0/0, 0/0), Seraphin Kadjividi boussounka 0 (0/0, 0/0), Tommy Pianegonda 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 11 / 13 – Rimbalzi: 33 9 + 24 (Abdel Fall 11) – Assist: 13 (Andrea Calzavara 4).

Reale Mutua Torino: Donte Thomas 18 (3/7, 2/6), Simone Pepe 17 (1/3, 3/6), Niccolo De vico 15 (3/3, 1/3), Luca Vencato 8 (2/2, 1/3), Keondre Kennedy 7 (2/4, 1/1), Federico Poser 5 (2/4, 0/0), Matteo Schina 5 (0/2, 1/3), Marco Cusin 4 (1/5, 0/0), Matteo Ghirlanda 3 (0/0, 1/1), Kesmor Osatwna 0 (0/0, 0/0), Luca Loiacono 0 (0/0, 0/0), Gianluca Fea 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 24 / 30 – Rimbalzi: 30 7 + 23 (Federico Poser 8) – Assist: 14 (Federico Poser 4)

UFFICIO STAMPA

Rock Jazz e dintorni a Torino: Bud Spencer Blues Explosion e Elio

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 


Lunedì.
Tributo di Elio a Enzo Jannacci con lo spettacolo “Ci vuole orecchio” al teatro Giacosa di Ivrea.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana Carlo Pestelli affiancato da Federico Bagnasco, reinterpreta il repertorio di Georges Brassens nella versione di Fausto Amodei.

Giovedì. Al Blah Blah si esibiscono gli Electric Wires. Allo Spazio 211 suona il duo Bud Spencer Blues Explosion. Al Magazzino di Gilgamesh blues con la band di Paul Steward. Al Jazz Club di Biella è di scena Mario Venuti, protagonista anche due sere dopo al Diavolo Rosso di Asti e tre sere dopo a Torino al Lambic.

Venerdì. Alla Suoneria di Settimo serata benefica con la Ukulele Turin Orchestra e gli Statuto. Al Jazz Club suona il quartetto Magazzino San Salvario. Allo Spazio 211 si esibiscono i Gazebo Penguins. Al Capolinea 8 sono di scena i Korishanti. Al Folk Club suona il trio Maestrale. Al Cap 10100 è di scena Gnut mentre all’Of Topic si esibisce Cicco Sanchez. Al Magazzino sul Po suonano : Cabrera, Uragano e Cruiserweight Champion.

Sabato. Al Capolinea 8 si esibisce il pianista Gianni Pepe. Al Gabrio sostegno a Radio Black Out con Luca Leli. Al Magazzino sul Po suonano i Sanlevigo.

Domenica. Al Q77 tributo a Chet Baker con il quintetto di Mauro Canclini.

Pier Luigi Fuggetta

Prenotati più di 10 mila ingressi al Museo regionale di Scienze naturali

La riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali è stata accolta con entusiasmo dal pubblico. Dopo l’inaugurazione di venerdì scorso e l’avvio della piattaforma online in oltre dieci mila persone hanno prenotato l’ingresso. Sold out i week end di gennaio.

Ieri, sabato 13 gennaio, primo giorno di accesso ai visitatori, il Museo ha registrato il tutto esaurito. Tantissimi i bambini accompagnati dai loro genitori che hanno varcato la soglia di via Accademia Albertina 15 incuriositi sia dalle sale espositive, sia dai due laboratori con Giovanni Muciaccia organizzati da Fondazione Circolo dei lettori e Regione Piemonte all’interno del programma culturale ‘Porte aperte alla scienza’. La rassegna proseguirà i prossimi venerdì 19, 26 gennaio e 2 febbraio (prenotazione obbligatoria su Circololettori.it).

I numeri di questi primissimi giorni testimoniano l’attesa per la riapertura e l’interesse verso il museo che torna visitabile dopo tanto tempo – dichiarano Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura -. È un altro tassello che va da arricchire l’offerta culturale della nostra città e del nostro territorio”.

La Regione, inoltre, ha in programma di coinvolgere tutte le scuole piemontesi: nei prossimi giorni saranno contattate e invitate ad accompagnare gli allievi a visitare il Museo.

Gli studenti piemontesi saranno i protagonisti in questa prima fase di riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali – sottolinea Elena Chiorino, Assessore all’Istruzione –. È un patrimonio culturale unico del nostro territorio e per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere le scuole. Stimolare la curiosità è il miglior modo di favorire il loro apprendimento”.