Dopo l’amara sconfitta rimediata sul proprio campo contro Cantù, la Reale Mutua Torino è chiamata a rialzarsi e andare avanti sempre unita e ancora più motivata verso il rush finale della regular season, già a partire dalla prossima partita in trasferta. Ad attendere i gialloblù a Casale Monferrato, per il derby piemontese, c’è la Novipiù Monferrato Basket di coach Fabio Di Bella. Appuntamento domenica 14 gennaio alle ore 18.00 al PalaEnergica “Paolo Ferraris”.
“Attenzione a pensare alla partita con Monferrato come se fosse solo un appuntamento formale che separa i due big match contro Cantù e Trapani. Non è così,” avverte coach Franco Ciani in conferenza prepartita. “Questo campionato non permette di fare questo tipo di considerazioni, bensì dobbiamo avere grande rispetto e grande attenzione in vista di questa gara. Veniamo da un’altra settimana di lavoro al completo tutti insieme, che per noi è una buona notizia perché ci dà continuità e ci aiuta a ritrovare quei ritmi che saranno necessari proprio per domenica. Monferrato è una squadra che gioca con ritmo, che aggredisce, che vuole portare gli avversari fuori dai propri schemi. Sarà una partita insidiosa, difficile, con in palio due punti importanti.”
IL MATCH DELL’ANDATA
Al Pala Gianni Asti andò in scena un incontro caratterizzato da ritmo e punteggio molto alti, dal quale uscì vincitrice la Reale Mutua per 112-98 con ben sette giocatori gialloblù in doppia cifra (top scorer Keondre Kennedy con 20 punti). Alla Novipiù non bastarono tre giocatori a quota 21 punti (C.J. Kelly, Andrea Calzavara e Dalton Pepper).
GLI AVVERSARI
Una squadra insidiosa, con un mix di gioventù ed esperienza a disposizione di coach Fabio di Bella, la Novipiù Monferrato Basket è il classico avversario da non sottovalutare nonostante la posizione in classifica (penultima nel Girone Verde con 4 vittorie e 14 sconfitte) e che bisogna affrontare con la massima attenzione per evitare passi falsi. Come anticipato da coach Ciani in conferenza prepartita, Monferrato è una squadra che ama giocare con ritmo: 3^ nel girone per Pace con 75.9 possessi per 40 minuti, dietro proprio alla Reale Mutua (76.6) e la Juvi Cremona (77.3). Il club rossoblù si presenterà al match di domenica con alcuni volti nuovi rispetto al match dell’andata: fuori Karl Poom e Dario Zucca, che si sono accasati a Rieti (l’estone alla Real Sebastiani, l’ala italiana in sponda NPC in B Nazionale), dentro il lungo veterano Abdel Fall, tornato quindi a Casale, in grado di dare un buon contributo sotto canestro come mostrato nell’ultima partita, persa al supplementare a Cremona, in cui ha registrato una doppia-doppia da 16 punti e 12 rimbalzi. Il principale terminale offensivo del club monferrino è la combo guard C.J. Kelly, terzo miglior realizzatore del girone con 18.7 punti a partita, dietro solo a Jazz Johnson e JD Notae. A completare il prolifico duo americano, insieme a Kelly c’è l’esperto Dalton Pepper, ala pericolosa nella metà campo offensiva (17.7 punti di media, sesto nel girone) e che sa far valere la sua fisicità per dare una mano a rimbalzo (7.1 a partita). Gioventù e freschezza in cabina di regia con Andrea Calzavara, playmaker versatile, che sa mettere in ritmo i compagni ma è anche propenso a mettersi in proprio per cercare il canestro (11.4 punti e 4.6 assist). Nel pitturato la parola chiave è “esperienza” con capitan Niccolò Martinoni, ormai una bandiera del club monferrino nonché un’arma importante a disposizione di coach Di Bella (13.2 punti di media, quinto rimbalzista nel girone con 7.5 a partita). Un mix di gioventù ed esperienza anche in panchina, con il veterano Agustin Fabi a dare il cambio alle ali titolari e i giovani Tommaso Fantoma, Nicolò Castellino e Tommy Pianegonda a completare le rotazioni che nel corso della stagione sono state allungate con i nuovi arrivati Riccardo Romano e Seraphin Kadjividi Boussounka.
NOTE E INJURY REPORT
Tutti disponibili per la partita.
DIRETTA TV
La partita sarà visibile in diretta streaming sulla piattaforma LNP Pass (solo su abbonamento), inoltre verranno forniti aggiornamenti in tempo reale, quarto per quarto, sui canali social di Basket Torino (@basket_torino su Instagram e Basket Torino Official su Facebook).
UFFICIO STAMPA
Informazione promozionale
Fino al 28 febbraio prossimo
La galleria Malinpensa by La Telaccia ospita dal 15 al 28 febbraio prossimo la personale di Massimiliano Gissi dal titolo “Coriandoli, pennellate e commedia dell’arte”.
Nato nel 1976 a Torino, da sempre amante del disegno e del colore, l’artista ha frequentato l’Istituto Europeo di Design diplomandosi a pieni voti. Tra i suoi maestri Alex Ognianoff, Gian Cravero e Marco d’Aponte che lo hanno aiutato a crescere nelle tecniche pittoriche. Negli anni successivi ha messo in pratica le sue qualità nei settori più disparati, dalla grafica computerizzata alla colorazione digitale, all’animazione presso la lanterna magica di Torino, al restauro di belle arti, operando nel Duomo di Torino e alla Venaria Reale.
Da sempre affascinato da esoterismo e misteri, ha deciso di approfondire queste tematiche dal punto di vista pittorico. Artista visionario, avverte il colore in maniera molto personale, e le tonalità dolci dei suoi accostamenti virano bruscamente dai colori caldi ai freddi, e viceversa.
L’atmosfera fantasiosa che si respira ininterrottamente nelle opere dell’artista Massimiliano Gissi indica una rappresentazione brillante e decisa che viene sempre abbinata alla comunicazione visiva e simbolica, dando avvio ad un percorso ricco di autenticità immaginativa.
Per l’artista risulta di fondamentale importanza il riciclo dei materiali. Le sue creazioni prendono vita con un estro e un’energia costante, avvalendosi di un’azione dinamica del colore e di un’elaborazione sempre attenta ai dettagli.
La stesura materica, di notevole spessore, e la sicurezza del tratto, brillante e deciso, evidenziano una partecipazione artistica che unisce un serio impegno tecnico ad uno stile altamente espressivo.
L’arte di Massimiliano Gissi è vissuta con un’interpretazione originale e personale, in cui sentimenti e emozioni riescono a dare al fruitore una sensazione unica. Il suo modo paziente di operare e di costruire i suoi personaggi è segnato da un’accurata analisi dei materiali e da una perizia tecnica non comune, determinandone una variegata successione d’immagini cariche di sensazioni.
I personaggi delle sculture di Massimiliano Gissi vivono in un gioco magico in cui la passione e lo spessore lirico si amalgamano perfettamente in colori, forme, segni e simboli dalla straordinaria vitalità compositiva.
Elementi figurali, intrisi di dinamiche vibranti dalla precisa attinenza fantasiosa, attraversano un percorso di qualità e coerenza che riesce a farci sognare.
L’artista esalta la sensazione tattile dei materiali con una fonte inesauribile di creatività e di grande originalità, ottenendo uno spazio vitale di evidente maestria e rara suggestione.
In scena, opere nuove tra cui l’installazione di un teatrino, dove diversi personaggi si raccontano in una dimensione favolistica assolutamente unica che prende vita anche dai sentimenti e dalla sensibilità di Massimiliano Gissi.
L’equilibrio strutturale, lo scambio timbrico e la pregnanza formale ci introducono in una libertà di interpretazione notevole che, guidata da un’espressione inconfondibile, ne determina un’evoluzione sia nella pittura sia nella scultura, in totale armonia compositiva.
L’arte di Massimiliano Gissi apre un dialogo con lo spettatore in continuo rinnovamento, matrice che è alla base della sua ricerca, dove il fruitore entra a far parte di un universo artistico fatto di coriandoli, pennellate e commedia dell’arte.
Mara Martellotta
“L’ultima ape”, le emergenze ambientali
A Collegno, “Barricalla” presenta il cortometraggio animato di “Mu film”
Lunedì 15 gennaio, ore 18
Collegno (Torino)
Obiettivo: puntare i riflettori e risvegliare gli animi, attraverso un linguaggio diretto e coinvolgente come quello cinematografico, su alcune delle più importanti urgenze ambientali del Pianeta, come la difesa delle api (“insetto sociale” straordinario indicatore biologico rispetto ad ogni forma di inquinamento dell’ambiente, oltre che al cambiamento climatico), la lotta alle ecomafie (un settore fra i più redditizi per la criminalità organizzata e che genera un fatturato stimato nel 2022 di 8,8 miliardi di euro), la necessità di impianti di smaltimento sicuri per tutti i rifiuti che non possano essere riciclati valorizzandoli e la scelta di stili di vita sostenibili, più attenti al proprio e all’altrui benessere come all’integrità del paesaggio. Sono temi su cui manca un’informazione organica (troppo spesso affidata all’iniziativa di singole realtà) e dunque temi decisamente importanti e di assoluta attualità, su cui “Barricalla” – il principale impianto di smaltimento in Italia, per rifiuti pericolosi e non, sito a Collegno su una superficie di circa 150mila metri quadrati – invita ad un’attenta riflessione attraverso “L’ultima ape”, il cortometraggio animato prodotto dalla stessa Società pubblico-privata collegnese, realizzato dallo Studio torinese “Mu film” di Andrea Deaglio e interamente disegnato a mano da Monica Torasso, con l’animazione in “frame by frame” di Yalmar Destefanis e le musiche di Niccolò Bosio.
L’appuntamento è per il prossimo lunedì 15 gennaio, ore 18, in corso Pastrengo 51, a Collegno, presso la “Lavanderia a vapore”, ottocentesca, ristrutturata Lavanderia dell’ex – Ospedale Psichiatrico, oggi “Centro culturale” rivolto in particolare a danza e teatro, ma non solo. Il cortometraggio ha, quale protagonista, un’ape (l’ultima sopravvissuta?) che, in un mondo ormai sotto scacco dell’inquinamento, ritrova la sua casa in un luogo sicuro, inaspettato e sorprendente: una discarica di rifiuti speciali, qual è “Barricalla”, che ormai da anni dedica un’area del suo impianto proprio alle api, la cui estinzione comporterebbe danni irreparabili all’agricoltura, se si stima che l’80% delle piante produttrici di cibo dipende proprio da questi insetti.
Sottolinea, in proposito, Alessandro Battaglino, consigliere delegato di “Barricalla”: “Quando si parla di rifiuti si parte da una posizione svantaggiata perché la parola stessa indica repulsione, fastidio, allontanamento. Dal momento che le parole e i linguaggi sono importanti noi abbiamo scelto di raccontare il mondo dei rifiuti e delle discariche in modo diretto ma non banale, facile ma non semplicistico. Abbiamo scelto gli occhi di un’ape e il tratto del disegno perché tutti, grandi e piccoli, possano avvicinarsi a un mondo che è essenziale per il nostro vivere quotidiano. Nel racconto del cortometraggio ci siamo fatti accompagnare da un’ape che è l’animale che meglio ci rappresenta: non solo perché dal 2006 ospitiamo tre arnie di api che bottinano i pollini dei fiori del nostro impianto ma perché siamo certi, come diceva Marco Aurelio che ciò che non giova all’alveare non giova neppure all’ape, ossia quello che non giova a tutto il territorio non giova nemmeno a noi”.
Alla proiezione presenzieranno anche Sonia Cambursano, consigliere delegata della “Città Metropolitana”, Chiara Foglietta, assessora all’Ambiente della Città di Torino e Mauro Anetrini, presidente di “Barricalla Spa”. A seguire l’intervento del critico cinematografico Sergio Toffetti, la presentazione del produttore Andrea Deaglio e dell’illustratrice Monica Torasso. Coordinatore Alessandro Battaglino, consigliere delegato di “Barricalla”.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Prenotazioni al link https://bit.ly/Barricalla
g.m.
Nelle foto: alcuni frames de “L’ultima ape”
Alle Fonderie Limone di Moncalieri
Martedì 16 gennaio, alle 20:45 presso le Fonderie Limone di Moncalieri, la Carrozzeria Orfeo porterà in scena il nuovo spettacolo “Salveremo il mondo prima dell’alba”, per la drammaturgia di Gabriele Di Luca, che curerà la regia insieme a Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi. In scena, accanto a Sebastiano Bronzato, saranno presenti Alice Giroldini, Sergio Romano, Roberto Serpi, Massimiliano Setti e Ivan Zerbinati; assistente alla regia Matteo Berardinelli e consulenza filosofica di Andrea Colamedici – THLON.
“ ‘Salveremo il mondo prima dell’alba’ – spiega Gabriele Di Luca – è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica per super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee, come quelle sessuali, affettive, da lavoro e da psicofarmaci. Sono tutti vittime ognuno della propria dipendenza e del proprio egoismo, vie di fuga da una realtà opprimente. Le dipendenze da riabilitazione costituiscono soltanto il sintomo esteriore di problemi più profondi e esistenziali, di una sensazione di smarrimento comune a un’intera generazione. L’intero spettacolo, infatti, vuole divenire metafora di un modello di vita giunto a un punto di non ritorno, dove parole come comunità, umanità e gentilezza sono quasi del tutto scomparse e bandite, se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici, elettorali e commerciali. Ciò che ne rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta da questo continuo ‘doversi vendere’ e che nessuno ti voglia ‘comprare’ “.
“Il tutto verrà esplorato – aggiunge il regista Gabriele Di Luca – in pieno stile ‘Carrozzeria Orfeo’, grazie a un occhio sempre lucido, e forse disilluso, che intende cogliere con ironia e estremo divertimento i paradossi, le contraddizioni e le deformazioni grottesche della realtà attraverso personaggi che sono strabordanti di umanità, ironia e dolore. Lo spettacolo vuole raccontare una società sempre più triste, eppure satura di foto felici, in cui non sembra più esistere un luogo dove riconoscersi come soggetti autentici e, tanto meno, in progetti sociali che richiedano la nostra dedizione e la nostra lealtà. L’unico comandamento sembra essere quello di produrre; l’errore bandito, la sofferenza individuale percepita come una vergogna, una zavorra da nascondere agli altri, come segnale chiaro di debolezza e fallimento, mentre in modo sempre più meschino e ingannevole va affermandosi la nuova e eroica parola portavoce del capitalismo: resilienza che, nel pragmatismo cinico di questo sistema malato in fondo significa ‘resisti nonostante tutto, ignora te stesso e il tuo dolore, nascondilo, non ascoltarti più e vai avanti’. Produci, produci, produci ! E, se non esiste limite alla produzione, anche individualmente, dai desideri insoddisfatti nascono di conseguenza sempre nuovi desideri, più prepotenti, ossessivi, indotti dal mondo esterno. Un’impossibile ricerca senza tempo”.
“Il grande problema – conclude Di Luca – sembra essere che non ci si scandalizza nemmeno più delle disfunzioni dell’atrocità del sistema perché è un modello di vita diventato così maledettamente normale da essere riuscito a colonizzare il nostro inconscio senza lasciarci nessuna percezione di un’alternativa. Il tema centrale dello spettacolo si fonda sulla riflessione che a nostro avviso, nei prossimi decenni, l’umanità non potrà essere assolutamente in grado di ritrovarsi unita nel combattere le grandi battaglie da tempo rimaste inascoltate, come quelle sul cambiamento climatico, l’inquinamento, la fame nel mondo e l’ingiustizia, semplicemente perché non è preparata a farlo. In un contesto alienante, dove le nuove generazioni sembrano ereditare solo valori come successo, visibilità e vittoria, diventa impossibile pensare a una grande battaglia collettiva per salvare questo pianeta e chi lo abita. Potremo concentrarci sulle grandi battaglie collettive solo se riusciremo a riabituarci a guardare, con occhi attenti, ciò che ci è vicino, arginando tutta quell’invisibile ferocia quotidiana presente tra uomo e uomo”.
Fonderie Limone, via Pastrengo 88, Moncalieri
Orario spettacoli: martedi/mercoledì/giovedì/venerdì ore 20:45
Sabato ore 19:00/ domenica ore 16:00
Mara Martellotta
Garibaldi nel basso e medio Monferrato
Il ruolo di due donne importanti di fine ‘800: Francesca Armosino in Garibaldi e Giuseppina Sannazzaro in De Maistre





Focus settimanale Covid Piemonte
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE COVID
In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 3.6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1.9 %, mentre la positività dei tamponi è al 3.6%.
Per la quarta settimana consecutiva si registraun andamento decrescente rispetto al periodo precedente e la situazione rimane sotto controllo.
VACCINAZIONI
Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 11.065.448 dosi, di cui 3.347.089 come seconde, 2.966.201 come terze, 835.496 come quarte, 259.778 come quinte, 46.697 come seste.
Tra giovedì 4 e giovedì 11 gennaio sono state vaccinate 6.590 persone: 48 hanno ricevuto la prima dose, 4 la seconda, 70 la terza, 769 la quarta, 4.016 la quinta, 1.683 la sesta.
FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE
In Piemonte nel periodo da giovedì 4 a mercoledì10 gennaio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 124.
Suddivisi per province: Alessandria 11, Asti 6, Biella 4, Cuneo 13, Novara 8, Vercelli 3, VCO 4, Torino città 27, Torino area metropolitana 41.
In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 866 (-783). Questa la suddivisione per province: Alessandria 74 (-97), Asti 44 (-21), Biella 28 (-59), Cuneo 94 (-53), Novara 59 (-50), Vercelli 21 (-29), VCO 29 (-36), Torino città 192 (-174), Torino area metropolitana 289 (-219).
INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI
Nel periodo 4–10 gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 20.4 (-46.8%) rispetto a 38,3 del periodo precedente.
Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 5.9(-51.6%). Nella fascia 25-44 anni è 12.7 (-29-8%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 15.0(-53.1%). Nella fascia 60-69 anni è 23 (-54.4%). Tra i 70-79 anni è 40.7 (-49.6%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 62.7 (-39.3%).
INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA
Nel periodo 4-10 gennaio, l’incidenza nella fascia 0-2 anni è 21.8 (–43.8%), nella fascia 3-5 anni 1.1(–49%), nella fascia 6-10 anni 0.6 (–87.4%), nella fascia 11-13 anni 0.9 (–79.1%), mentre nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 2.1 (–19.2%).
Dal 15 al 23 gennaio con una mostra e una conferenza
Nell’ambito del progetto ARCA, il teatro Magnetto di Almese ospiterà dal 15 al 23 gennaio una mostra dedicata al tema ambientale, con una particolare attenzione alla questione idrica. Giovedì 18 gennaio il geologo Giovanni Boschis racconterà il cambiamento climatico in Valle di Susa, dandoci una consapevolezza nuova per arginare i danni di maggiore entità e farci conoscere la memoria dei secoli passati. Anche sotto Natale il clima non ha smentito la condizione di emergenza ambientale in cui ci troviamo, con raffiche di vento che hanno provocato numerosi e ingenti danni, arrivando a superare i 220 km/h sulla Sacra di San Michele; il territorio almesino e la Valle di Susa sono stati nuovamente colpiti da un clima decisamente anomalo.
Anche se questa volta il pericolo non è stato rappresentato dall’acqua, di fronte a queste calamità climatiche si inseriscono le iniziative con cui il progetto ARCA animerà le prossime settimane: un progetto importante con cui, nel 2022, il Comune di Almese ha vinto il bando “Mutamenti-Idee e azioni per il clima che cambia” promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con l’obiettivo di ottenere i finanziamenti necessari per la progettazione delle misure di adattamento che riguardano l’assetto idrogeologico del territorio comunale. Nell’ambito di questo progetto, il foyer del teatro Magnetto ospiterà dal 15 al 23 gennaio una mostra data in prestito dal MUSE di Trento: “Natura in movimento” è il titolo, e racconta come studi e innovazione possano anticipare e prevenire rischi idrogeologici, preparando le comunità ad alluvioni e calamità idriche.
Durante questa esposizione, interverrà il professore universitario e geologo Gianni Boschis con due conferenze: il 17 gennaio si rivolgerà alle classi terze della scuola secondaria di primo grado, raccontando i vari aspetti dell’acqua vista come memoria preziosa; il 18 gennaio, alle 21:00, il teatro Magnetto ospiterà una conferenza aperta a tutti sulla storia idrogeologica della Valle di Susa, modellata nei millenni da acque e ghiacciai.
“La mostra e le due conferenze – afferma il Vicesindaco di Almese Andrea Cavaliere – sono volte a sensibilizzare la popolazione di fronte ai rischi idrogeologici, perché solo la presa di coscienza dell’emergenza ambientale può portare alla definizione di strategie efficaci e concrete. Il progetto ARCA vuole essere uno strumento per fronteggiare i rischi idrogeologici attraverso azioni di sensibilizzazione e azioni concrete, quali la realizzazione della pavimentazione drenante, come dimostrano i molti parcheggi pubblici di Almese, che abbiamo terminato proprio pochi mesi fa nell’ambito di questo progetto.
Mara Martellotta
Un grande entusiasmo ha avvolto la presentazione di ‘Io sono l’altro – Manuale dello sport integrato e piccole storie che cambiano il mondo’. L’iniziativa si è svolta venerdì 12 gennaio alle ore 11.00 presso la ‘Biblioteca Archimede’ in Piazza Campidoglio 50 a Settimo Torinese. L’evento, che ha visto un’importante partecipazione, ha voluto promuovere quello che non è un semplice libro di istruzioni o di regole che tratta il tema dell’inclusione, ma il frutto di un lungo percorso che ha coinvolto tantissimi professionisti del settore.
La presentazione è stata l’apice del progetto ‘Io sono l’altro’ incominciato due anni fa e nato con l’obiettivo di raccontare il concetto di integrazione, di unione e di rete. Un progetto creato per collaborare e per rendere ogni giorno la nostra società un posto migliore.
Il libro ha visto la partecipazione, in qualità di autori, di Matteo Barosso, Daria Fera, Gianluca Carcangiu, Cinzia Piazzese, Carolina Uga Forcieri ed Elena Bollati. Il volume è stato scritto con la collaborazione di un comitato tecnico scientifico formato da tanti professionisti di vari settori.
L’incontro, moderato dal giornalista Carlo Morizio, è partito con la lettura della prefazione del libro a cura di Francesco Proietti, Presidente Nazionale di CSEN, interpretata dall’attore Riccardo De Leo. Hanno poi aperto la presentazione i saluti istituzionali delle padrone di casa Elena Piastra, Sindaco di Settimo, e Carmen Vizzari, Presidente del Consiglio Comunale di Settimo.
Sono intervenute autorità legate alle città coinvolte a più livelli in questo progetto: Francesco Casciano, Sindaco di Collegno, Alessandro Sicchiero, Sindaco di Chieri, Helen Ghirmu, Assessore di Rivarolo Canavese, Clara Bramardi, Consigliere di Chieri, Sonia Gagliano, Consigliere Circoscrizione 4, Mario Fadda, Consigliere di Castiglione Torinese e Luigi La Rosa, Vice Sindaco di Beinasco.
Dopo gli interventi degli autori del libro e di alcuni membri del comitato tecnico scientifico, l’evento è proseguito con Andrea De Beni, co-fondatore dell’Adaptive Academy di Rivoli che si è soffermato sulla parola ‘limite’ e della sua esistenza intesa come il sale della vita, l’alzarci ogni giorno e vivere le cose nel migliore dei modi possibile.
La presentazione è stata chiusa da un video con l’intervento del Ministro delle disabilità, Alessandra Locatelli, che ha presenziato ad uno degli eventi del progetto ‘Io sono l’altro’.
Dott. Gianluca Carcangiu, Presidente CSEN Piemonte: “Ognuno degli autori ha contribuito in maniera eccezionale alla stesura del manuale. Come CSEN Piemonte siamo molto orgogliosi di averlo potuto presentare in questa straordinaria cornice. In tutto questo tempo abbiamo collaborato con amministrazioni locali di diversa appartenenza, ma tutte ci hanno fatto sentire a casa. Il manuale ha una parte iniziale di contesto, ma poi ci sono anche tanti esercizi pratici pensati con l’aiuto del comitato tecnico scientifico”.
About ‘Io sono l’altro’ – Progetto targato CSEN Piemonte e cofinanziato dalla Regione Piemonte. I temi trattati sono quelli dell’inserimento, del sostegno e dell’integrazione all’interno della cornice dello sport integrato. Gli obiettivi del progetto sono: la creazione di un manuale di lavoro contenente esercizi sportivi per l’integrazione, un corso di formazione per operatore sportivo per l’integrazione sociale, laboratori esperienziali nelle scuole secondarie di secondo grado ed eventi di promozione nei comuni che hanno aderito al progetto coinvolgendo le scuole secondarie di primo grado. I Comuni coinvolti sono Nichelino, Settimo Torinese, Castiglione Torinese, Beinasco, Torino (Circoscrizione 4), Collegno, Alpignano e Chieri.
About CSEN Piemonte – Centro Sportivo Educativo Nazionale in Piemonte. Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, opera nel campo della formazione sportiva e organizza su tutto il territorio nazionale corsi e seminari. Il Comitato Regionale Piemontese è uno dei più importanti centri di formazione nazionale e organizza corsi riguardanti Arti Marziali, Fitness e Body Building, Functional Training, Discipline Bio-Naturali, Cinofilia, Danza Sportiva fornendo le conoscenze e le abilitazioni necessarie.
Patto Zona Ovest compie 25 anni
Ad Alpignano, all’opificio Cruto, ricorrenza per il 25esimo anniversario del patto territoriale della zona Ovest di Torino il 16 gennaio prossimo
Il 16 gennaio prossimo il patto territoriale della Zona Ovest di Torino compirà 25 anni.
Il percorso di costruzione del patto territoriale della zona Ovest di Torino si è concretizzato, infatti, nella sottoscrizione del “Protocollo d’intesa del Patto territoriale della zona Ovest di Torino” il 16 gennaio 1999 ad Alpignano presso l’opificio Cruto.
L’intesa ha coinvolto i Comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Collegno, Druento, Grugliasco, Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio, Venaria Reale e Villarbasse.
Scopo principale è stato ed è quello di coniugare le esigenze delle imprese con una programmazione dello sviluppo locale concertato compatibile che tenga conto sia di una visione fortemente collegata al mercato e legata a regole che travalichino i contesti geografici e l’identità storiche e culturali, sia di una visione capace di investire la sfera della socialità intera, intesa come bisogni degli individui rispetto ad alcune certezze fondamentali, quali il diritto al lavoro. Lo stesso anno ha visto nel mese di dicembre, a Venaria Reale, la sottoscrizione del patto territoriale vero e proprio, con tutti i progetti imprenditoriali dei privati e infrastrutturali da parte dei Comuni, ammessi a seguito del bando emesso nel mese di novembre.
Il patto della zona Ovest di Torino in questi anni è riuscito a progredire oltre lo stadio iniziale di supporto ai progetti finanziati con le risorse dello stato, trasformandosi in uno strumento di sviluppo locale.
Oggi il patto opera, su iniziativa dei singoli Comuni, in diversi ambiti dello sviluppo economico, quali ambiente, mobilità sostenibile, formazione, lavoro, turismo, cultura e altri settori.
Questa azione ha portato nel territorio della Zona ovest importanti risorse aggiuntive a quelle stanziate dal ministero, ma soprattutto ha permesso ai Comuni di partecipare a bandi nazionali (PNRR)e regionali (FESR), oltre a quelli di fondazioni bancarie, il tutto accompagnato dalla concertazione ossia con il metodo del confronto e della condivisione degli obiettivi, degli interventi in ogni campo al fine di poter definire una programmazione d’area che prefigurasse un’idea di sviluppo locale attuabile e sostenibile.
La strategia urbana di area candidata nel mese di dicembre 2022, nell’ambito del programma regionale FERS 2021/2027 aggiunge un nuovo tassello alla politica di sviluppo dell’area Ovest perseguita in questi venticinque anni dagli 11 Comuni promotori.
Il 16 gennaio prossimo, all’Opificio Cruto, saranno presenti i sindaci di Alpignano Steven Giuseppe Palmieri, José Accalai, che fu tra i promotori del Patto territoriale nel 1999, Ezio Bertolotto, presidente emerito del patto dal 1999 al 2021, Rocco Ballacchino, direttore del patto territoriale, Umberto D’Ottavio, presidente del Patto territoriale, Jacopo Suppo, vicesindaco della città metropolitana di Torino.
Mara Martellotta