ilTorinese

L’8 marzo apertura “al femminile” per visitare il Grattacielo Piemonte

Disponibili 450 posti per la salita al piano panoramico, prenotazioni sul sito della Regione

In occasione della Festa della donna la Regione Piemonte lancia una speciale edizione al femminile del Grattacielo a porte aperte.

Da oggi è possibile, registrandosi sul sito https://www.regione.piemonte.it/8marzo, prenotare la visita al palazzo di piazza Piemonte 1 a Torino, che da oltre un anno è la nuova sede del governo regionale.

Le visite sono in programma venerdì 8 marzo, con slot orari dalle 14 alle 18 e prevedono anche la salita al piano 41 del Grattacielo, che con i suoi oltre 200 metri di altezza è il punto panoramico più alto della città.

«Siamo orgogliosi di accogliere al Grattacielo Piemonte le visitatrici, nella giornata della Festa della donna – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori dell’intera giunta – Questo palazzo è la casa di tutte e tutti i piemontesi e siamo felici di aprire le sue porte proprio in occasione dell’8 marzo. La scelta del 41° piano ha per noi anche un alto valore simbolico perché ricorda a tutti l’importanza di continuare a lavorare ogni giorno per sfondare quel tetto di cristallo che troppo spesso ancora si oppone al pieno rispetto della parità di diritti tra donne e uomini».

I posti disponibili sono 450. Per prenotare la visita è necessario compilare il form sul sito https://www.regione.piemonte.it/8marzo, registrando i propri dati. Conclusa la procedura di registrazione online, si riceverà la conferma della prenotazione necessaria per accedere al Palazzo. Si raccomanda di presentarsi nella hall del Grattacielo, in piazza Piemonte 1, almeno 30 minuti prima dell’orario prenotato, per effettuare il riconoscimento e le pratiche di controllo. Ogni slot orario è disponibile per un numero massimo di 90 donne.

“Parla con me”: una puntata dedicata alla sostenibilità

Trasmissione condotta da Simona Riccio

 

Giovedì 7 marzo, alle 18, torna in diretta “Parla con me”, trasmissione diretta da Simona Riccio, Social Media Manager & Agrifood specialist , che presenterà Luca Talotta, giornalista, influencer e docente quale ospite.

La trasmissione si intitolerà “Sfide globali, soluzioni locali: Luca Talotta racconterà la sua visione” e si concentrerà su tematiche cruciali quali la sostenibilità,  l’innovazione nel settore automobilistico e l’importanza della comunicazione aziendale. La puntata si propone di esplorare le sfide globali che i settori automobilistico, agricolo e industriale affrontano,  includendo tematiche quali l’inquinamento atmosferico,  l’esaurimento delle risorse naturali e la necessità di ridurre l’impatto ambientale provocato dalle attività produttive.

Verranno delineate soluzioni locali capaci di mitigare queste sfide in modo  efficace e ecosostenibile. Si discuterà di pratiche di sostenibilità, innovazioni tecnologiche e strategie di comunicazione volte a promuovere una maggiore consapevolezza  a livello globale,  promuovendo la transizione verso un’economia più verde e sostenibile.

Luca Talotta condividerà  la sua vasta esperienza e visione riguardo all’importanza crescente della sostenibilità  nel contesto dei veicoli elettrici, ibridi e delle iniziative green nel settore automobilistico.  Discuterà l’evoluzione dei mezzi di trasporto verso pratiche più sostenibili e la necessità da parte delle aziende,  evidenziando l’importanza di coinvolgere gli influencer, di avere una comunicazione più efficace.

‘Parla con me’ sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale Youtube di Parla con me.

La missione di Parla con me si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.

 

MaraMartellotta

La rivoluzionaria del post che piange la compagna brigatista

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

“La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le diverse vie non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna#barbara balzarani”.  Questo è il post, poi cancellato, della prof. Donatella di Cesare, insigne docente alla “Sapienza” di Roma e collaboratrice della “Stampa” sempre su posizioni estremiste.  Non deve fare scandalo il post perché l’università è piena di docenti che fiancheggiarono le br nella famosa zona grigia di chi non volle compromettere la carriera e portare in cattedra le idee delle br. La prof. insegna filosofia teoretica. Guglielmo Gallino avrebbe detto che la filosofia teoretica in crisi fa capire perché il modo quotidiano di ragionare è stravolto. De Cesare dimostra l’identità tra la filosofia teoretica e la quotidianità.  E anche l’ opportunismo che ha portato la prof. a cancellare il post. Che la rettrice della Universita’ di Roma abbia preso le distanze è un fatto importante, ma sicuramente ci sono colleghi che hanno le stesse idee rivoluzionarie della prof. ma hanno l’astuzia di tacere. Non tacciono a lezione invece dove fanno ingurgitare ai loro studenti le loro vulgate fatte di odio e di frustrazione perché le imprese della compagna Luna non sono andate a buon fine. Intolleranza, violenza verbale, faziosità sono i valori di riferimento, come ha dimostrato la compagna De Cesare che ha già un ‘età vicina alla pensione, ma ha mantenuto l’entusiasmo e la passione (beata lei) della sua giovinezza, quando tifava, per vie “diverse”che non vengono precisate, a favore di una rivoluzione che per nostra fortuna non ci fu. Tutti i suoi articoli di oggi vanno letti anche attraverso il post cancellato. Anche i giovani che si sono abbeverati alle fonti della prof. porteranno pure loro un po’ della lezione della compagna Luna. Non dimentichiamo che in quegli anni “formidabili” e sanguinari ci fu chi volle affermare le stesse idee della De Cesare ma con il mitra,  la p38 e la chiave inglese, tutti aggeggi che hanno a che fare ben poco con la democrazia.

Addio a Gioacchino Torre, il “re” della granita siciliana

È mancato a 77 anni Gioacchino Torre, il re delle granite a Torino. Era giunto in città da Milazzo, aveva lasciato un impiego sicuro alla Guardia di finanza per aprire un bar, il suo sogno. Lo realizzò in corso Regio Parco 28 portando a Torino le delizie della Sicilia: cannolo, cassate, gelati e le famose granite. Punto di riferimento per i torinesi fin dagli anni 70 la famosa gelateria proseguirà l’attività anche dopo la scomparsa del suo fondatore.

Marrone: “Un esempio il coraggio di Bruno Labate”

Incontro in Regione per ricordare il rapimento di Bruno Labate, sindacalista CISNAL prima vittima delle violenze delle Brigate Rosse, sequestrato a Torino.  “Non molló nonostante tutto, per essere esempio. In Regione con Ugl abbiamo celebrato il suo coraggio. É merito di uomini così se siamo ancora liberi, in loro nome dobbiamo fare la nostra parte per difendere la libertà”, commenta l’assessore regionale Maurizio Marrone che ha partecipato all’incontro tenutosi nei giorni scorsi presso il Grattacielo Piemonte, al quale ha presenziato lo stesso Labate.

Amiat, pulizia dei Murazzi nella notte

La scorsa notte Amiat ha impiegato due autobotti e due operatori per la pulizia dei Murazzi a seguito della piena di lunedì scorso. Le operazioni sono ancora in corso, con l’impiego di una squadra di operatori e di due mezzi.

Sviluppo turistico in montagna e collina con i nuovi fondi regionali

Bando da oltre 5 milioni di euro sulle infrastrutture turistiche in montagna e in collina

 

Proseguono gli interventi della Regione Piemonte a favore delle zone montane e collinari e dello sviluppo turistico. Sul bollettino ufficiale del 29 febbraio è stato pubblicato il bando 2024 da 51400000 mila euro sulle infrastrutture turistiche.

“Con questa misura intendiamo favorire il turismo outdoor, che è un’opportunità per il Piemonte e rappresenta un importante elemento di attrazione – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Vicepresidente ed assessore alla montagna Fabio Carosso.

Sono interventi che rientrano  in una strategia strutturale di rafforzamento e valorizzazione della montagna che in questi anni abbiamo portato avanti con convinzione.  Ricordiamo i bandi per la residenziali in montagna, le botteghe dei servizi, le green communities che in questi anni hanno trasferito risorse a favore della montagna piemontese”.

Gli investimenti saranno possibili nelle zone di collina e montagna comprese nelle aree B C1 C2 e D. Rimangono escluse le zone di collina e montagna  comprese nego areali A (quindi riferibili alle aree urbane e periurbane). In complesso sono coinvolti 900 tra comuni collinari e di montagna.

 

Mara Martellotta

Sviluppo turistico in montagna e collina, arrivano i fondi della Regione

Bando da oltre 5 milioni di euro sulle infrastrutture turistiche in montagna e in collina

 

Proseguono gli interventi della Regione Piemonte a favore delle zone montane e collinari e dello sviluppo turistico. Sul bollettino ufficiale del 29 febbraio è stato pubblicato il bando 2024 da 51400000 mila euro sulle infrastrutture turistiche.

“Con questa misura intendiamo favorire il turismo outdoor, che è un’opportunità per il Piemonte e rappresenta un importante elemento di attrazione – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Vicepresidente ed assessore alla montagna Fabio Carosso.

Sono interventi che rientrano  in una strategia strutturale di rafforzamento e valorizzazione della montagna che in questi anni abbiamo portato avanti con convinzione.  Ricordiamo i bandi per la residenziali in montagna, le botteghe dei servizi, le green communities che in questi anni hanno trasferito risorse a favore della montagna piemontese”.

Gli investimenti saranno possibili nelle zone di collina e montagna comprese nelle aree B C1 C2 e D. Rimangono escluse le zone di collina e montagna  comprese nego areali A (quindi riferibili alle aree urbane e periurbane). In complesso sono coinvolti 900 tra comuni collinari e di montagna.

 

Mara Martellotta

Tunnel di Tenda, la Regione chiede fine lavori per giugno 2024

Tunnel di Tenda, nuove difficoltà e ritardi. Questo il tema dell’interrogazione che il consigliere Pd Maurizio Marello ha rivolto all’assessore Marco Gabusi nell’ambito dei question time.

“Parliamo di un cantiere con indubbie complicazioni, con varie vicissitudini anche giudiziarie, ma il contratto indica chiaramente la fine dei lavori a giugno 2024, tempistica che, come Regione Piemonte, chiediamo sia rispettata. Se si verificherà un ulteriore ritardo le risorse ottenute dalle penali dovranno andare al territorio. Su questo c’è trasversalità da parte di tutti i soggetti coinvolti. Riconosciamo lo sforzo ditta esecutrice dei lavori Edilmaco che ha impiegato oltre 200 operai nelle ultime settimane – ha concluso Gabusi – ma per noi la priorità rimane il rispetto della data di fine lavori”.

La scorsa settimana la ditta Edilmaco ha chiesto un’ulteriore proroga fino a settembre per ultimare i lavori della nuova canna. Il Presidente Cirio ha insistito per la data del giugno 2024, affermando che per ogni giorno di ritardo andranno applicate le penali che verranno ridestinate agli operatori turistici della Valle danneggiati dalla chiusura.

“Continua a non esserci un adeguato e preciso cronoprogramma – ha ribadito Marello – la situazione per la valle e la provincia cuneese è ormai da anni insostenibile sotto tutti i punti di vista, compreso quello economico. Cirio e Gabusi, pretendano la verità sulla situazione del cantiere, i tempi e l’adeguamento del vecchio tunnel da Anas e dal Governo, anche alla luce delle pesanti dichiarazioni di Edilmaco”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di  Paolo Bongioanni (FdI) su Proventi Atto di sottomissione Edilmaco; di Monica Canalis (Pd) su Un pasto caldo per i genitori dei neonati ricoverati presso il Regina Margherita di Torino; di Alberto Avetta (Pd) su La Regione utilizza i dati delle SDO (schede dimissioni ospedaliere) per programmare e gestire i propri servizi sanitari?;  di Sarah Disabato (M5S) su La Regione intervenga per rimettere subito in servizio i diciannove elettrotreni GTT sulle linee ferroviarie piemontesi.