ilTorinese

Il lusso del gusto e dell’accoglienza… nella sua semplicità etica

Marcel Proust narrava : “Portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di madeleine. Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario..” Amabile interpretazione della delizia diviene il senso di queste parole…Un inno di delicata ammirazione che definisce il gusto come l’elevazione del piacere e di tutto ciò che esso può sussurrarci.… Mangiare è incorporare un territorio, è, che lo vogliate o no, un buon piatto, scoperta, brivido, stupore, sogno, prodigio, affinità, adorazione, qualità… e la capacità di saper scegliere nella delizia del panorama gastronomico… Se non fosse tutto questo, si chiamerebbe solo cibo. Pensateci bene: le ore più belle della nostra vita sono in gran parte collegate, con un legame più o meno tangibile, a un qualche ricordo della tavola e dell’ambiente che ha saputo ospitarla. Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste un lungo elenco appartenente a coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare. Tutto questo ci insegna quindi anche la morale del cibo, della sua qualità e del suo valore.

Quante le citazioni, nel corso dei secoli, legate al cibo e alla cultura del gusto.? innumerevoli. Da qui riusciamo a comprendere come sia variegato e importante il pensiero dedicato all’alimentazione, all’approccio con l’alimento. Ci si nutre molto spesso solo per sfamarsi, ma ci si dimentica di nutrirsi per salvaguardare innanzitutto il nostro corpo e la nostra mente, perché la cultura dell’essere passa anche da qui. Per cui cibo, salute e ambiente sono strettamente connessi. Un’alimentazione più sana e sostenibile ha effetti positivi sul nostro corpo, come del resto anche l’ambiente dove la si consuma. Non c’è niente di meglio che trascorrere dei momenti in compagnia di amici, colleghi di lavoro e perché no, persino da soli, in un ambiente spazioso e funzionale, confortevole e perfettamente idoneo alle nostre esigenze.

Ci sono milioni di italiani e di stranieri, più o meno frenetici, che escono per andare a pranzo o per sorseggiare un aperitivo di fine giornata. Trasportati dalla curiosità di conoscere e sperimentare necessitano di un luogo dove poter entrare senza dover troppo pensare di aver fatto la scelta giusta su quel luogo di ristorazione, quello che dovrebbe divenire il miglior posto per loro. Un pubblico che si identifica in svariate fasce: dalla mamma che esce con il suo bambino a passeggio, agli studenti che cercano un posto dinamico per rifocillarsi ma anche per conversare e studiare con i propri amici, al funzionario di banca, alla commessa, all’imprenditore, al professionista stacanovista che brama una location dove mangiare velocemente senza spendere troppo, nel piacere però di un sano relax che possa offrigli ciò di cui davvero necessita il suo stomaco e il suo spirito.

Fra tutti questi personaggi, si lega un comune denominatore : agio e qualità. Cresce in loro l’attenzione verso gli ingredienti e al valore delle materie prime. Diviene quindi una chiave di lettura il poter contare su menù specifici per intolleranze e allergie e per il semplice desiderio di soddisfare tutti i tipi di gusti o quasi. Nasce per questo, nel cuore di Torino, il C’ENTRO FOOD GARDEN (via Arcivescovado 2 – 011.4174684 – info@italiantastesrl.com). Un’oasi di piacere, gusto, qualità e comunicazione. Non lo si può proprio definire un semplice luogo di ristorazione, o meglio, la semplicità in questo caso prende il suo punteggio di forza per la sua unicità a 360°. Potremmo denominarla forse come “la belle maison du monde”, dove ognuno di noi, straniero e non, può davvero navigare nell’appagamento e nella delizia del proprio piacere Colazione, pranzo, caffè e aperitivo divengono le soluzioni vincenti per grandi e piccini.

C’entro Food Garden è sicuramente un punto di ristoro innovativo, studiato accuratamente per le esigenze di un pubblico dinamico e spiritoso, un punto di ritrovo molto arioso , versatile e funzionale, studiato con elementi strutturali e di arredo all’avanguardia, con sedute comode e tavoli capaci di ospitare da un tête à tête a un momento conviviale, una casa ariosa e accattivante nella quale sostare senza noia, una serra artificiale che accarezza lo spirito di chi ne rimane attratto al primo impatto. Le sale da pranzo sono open space, ventilate e senza odore. Sono l’ambiente ideale per condividere il pasto con la famiglia e gli amici, creando un’atmosfera accogliente, perfetta per stare in piena comodità. Il colore verde impera sulle pareti con le gradazioni e le sfumature della natura che donano a questa location grazia e rilassatezza, mentre le sedute comode in midollino sussurrano all’ambientazione un nonsochè di coloniale. L’impatto è comunque internazionale, capace davvero di ospitare e soddisfare un pubblico proveniente da ogni dove, offrendo ad esso, oltre che una location davvero confortevole, anche una posizione geografica ottimale, nel cuore di una città meravigliosa, adiacente ai punti di interesse più famosi e caratterizzanti. Progettato minuziosamente da esperti del settore della ristorazione, al C’ENTRO FOOD GARDEN nulla è lasciato al caso. Inoltre la struttura e il suo staff sono anche in grado di organizzare eventi personalizzati sul posto, capaci di rendere davvero ottimale e originale ogni tipo di occasione conviviale, senza dimenticare la possibilità di gestire catering esterni, take away e delivery.

E’ una ambientazione questa destinata alla coltivazione del gusto e alla conservazione del suo piacere naturale, perché crea, mantiene e raccoglie la qualità dei suoi prodotti assolutamente sostenibili, selezionati per linee guida nutrizionali, offrendo oltretutto un rapporto di qualità/prezzo eccellente. Un vero tesoro di qualità e virtù. E’ praticamente finita l’era del “mangio ciò che voglio”, perché una cattiva alimentazione è pericolosa quanto il fumo, sebbene non ci sia la stessa consapevolezza nell’assumere abitudini alimentari sbagliate. Proprio per questo motivo lo staff di C’ENTRO FOOD GARDEN, ha affinato menù molto centrati sull’argomento, che vanno seguendo la stagionalità degli ingredienti, frutto di un’accurata ricerca sul territorio. La cosa assolutamente unica è che il servizio offre un panorama davvero eclettico di varietà gastronomiche, con il supporto di un team giovane e dinamico che al momento è in grado di improvvisare le tavolozze culinarie più disparate nel rispetto dei gusti di ognuno, esibendo il cibo a vista e disponendolo con autenticità e cura, supportato anche da tempi di breve attesa. I piatti più gettonati sono la verza, il cavolo nero, il cavolo rosso, il radicchio, le carote e i fagiolini in salsa di soia, i finocchi, gli spinaci , le cime di rapa alle mandorle tostate, la caponata siciliana, il ratatouille di verdura, la zucca ecc.. Per non parlare del salmone affumicato, il pollo grigliato in crosta di sesamo, le polpette al sugo, il pollo al curry e alle mandorle, il pollo con crema di zucca, il pollo ai peperoni… Torte salate (più di 20 gusti differenti) e torte dolci, un po’ come quelle che faceva la nonna, che certo non cucinava torte industriali ma si deliziava con uova fresche di galline allevate a terra e di limoni raccolti dall’albero in giardino. Frutta, verdura e i suoi centrifugati sono fatti al momento.

E poi ancora il flan di spinaci, di zucca, i formaggi, le uova sode, filetti di tonno , il riso basmati, il riso nero, venere e il riso integrale… Ed infine gli ingredienti fondamentali : qualità, cortesia e uno chef davvero eclettico sempre pronto a soddisfare personalmente il suo pubblico con passione e dedizione. C’entro Food Garden è un brand eccellente , gestito magistralmente da Roberto e Alessandro Garosci, che con grande esperienza ormai, hanno saputo coniugare eccellenza e professionalità con amore, impegno e stile. Qualità ormai sempre più rare, in una società ormai incapace di lavorare con etica, impegno e dedizione, dilaniata purtroppo dalla globalizzazione dei cibi, non curante di quella educazione alimentare e non solo, che disegna ormai la ristorazione come una banca indigesta di numeri, ma non di valori, addirittura da gustare… Il progetto di C’entro Food Garden fa quindi la differenza, ed è proprio quella la filosofia vincente che lo rende accogliente e unico, in grado quindi di offrire una cucina assolutamente naturale, con sapori e ricette capaci di soddisfare i gusti di tutti, alleggerendo i piatti per renderli digeribili anche dallo stomaco delicato dell’avventore del Terzio Millennio. Menù quindi di uno spirito allegro e oculato per il C’entro Food Garden è : “risotto di cultura, grigliata di nozioni con contorno di coscienza e dessert a base di sapere…”, della serie…dimmi cosa mangi, dove mangi e ti dirò chi sei! C’ENTRO FOOD GARDEN : Ci entro ? Si assolutamente.

MONICA DI MARIA CHIUSANO

Il Consiglio regionale accelera sulle leggi. Nicco: “Presto sei norme in aula”

Si è svolta oggi una riunione congiunta tra la Conferenza dei Capigruppo e gli Uffici di Presidenza delle sette Commissioni regionali, convocata dal Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, per dare nuovo impulso all’attività legislativa.

“L’incontro è stato estremamente produttivo – ha dichiarato Nicco – e ho chiesto ai Presidenti delle Commissioni di dare assoluta priorità all’attività legislativa rispetto ad altre iniziative, come audizioni, informative e sopralluoghi. Ho sollecitato la definizione di tempi veloci per completare l’iter dei progetti di legge attualmente in esame nelle varie Commissioni”.

Grazie alla disponibilità e alla collaborazione dei Presidenti delle Commissioni è stato possibile individuare tempi aggiuntivi e incrementare il numero di riunioni calendarizzate. A fronte di ciò vi è già un impegno a portare a termine in brevissimo tempo ben sei norme, attualmente in discussione, che potranno così approdare in aula: dai rifiuti speciali, alla sicurezza stradale, alle attività estrattive, all’attività dell’IRES, ai beni confiscati alle mafie.

“La prima – evidenzia Nicco -, il disegno di legge n. 45 sulle truffe affettive, a prima firma del consigliere Magliano, sarà verosimilmente discussa già martedì prossimo”.

La prossima settimana si tornerà a legiferare su un provvedimento interamente prodotto dall’Assemblea.

“Voglio ringraziare tutti i Capigruppo ed i presidenti di Commissione per la grande disponibilità e consapevolezza dimostrata – ha concluso il Presidente –. È fondamentale che il Consiglio regionale proceda con determinazione, dando la giusta priorità all’attività legislativa per rispondere in modo efficace alle esigenze del territorio”.

Bambina nascosta in una busta per essere venduta, a Torino arrestati i genitori

I genitori di origini marocchine, sono stati arrestati dalla polizia a Torino accusati di avere portato illegalmente in Italia dal Marocco in una busta della spesa una neonata, nata nel mese di agosto, si ipotizza per essere poi venduta.

Sono state arrestate altre due persone, marocchine, accusate di favoreggiamento. Secondo gli inquirenti avrebbero nascosto in casa la bimba, pur sapendo che si trovava in Italia illegalmente, arrivata a ottobre su una nave da Tangeri.

Italia Viva lancia “BAstage”: le proposte per contrastare la precarietà giovanile

Il gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ha ospitato “BAstage”, le proposte di Italia Viva contro la precarietà lavorativa dei giovani. Il pacchetto di proposte legislative, presentato ieri in Sala delle Bandiere, punta a contrastare una delle emergenze più critiche della Regione Piemonte: l’alto tasso di disoccupazione giovanile e i bassi redditi, che ostacolano la costruzione di un futuro stabile per le nuove generazioni.

“La nostra regione registra una disoccupazione giovanile più elevata rispetto alle grandi regioni del Nord, e oggi meno di un’assunzione su tre riguarda gli under 30” – ha dichiarato la consigliera regionale Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa per il Piemonte) durante la conferenza stampa di presentazione delle proposte di legge. “Questi dati dimostrano l’urgente necessità di politiche mirate a favorire l’accesso dei giovani al mondo del lavoro”.

Alla conferenza stampa erano presenti il vicepresidente di Italia Viva, il senatore Enrico Borghi, e la presidente regionale del partito, la senatrice Silvia Fregolent, insieme a rappresentanti di associazioni giovanili. Proprio la senatrice Fregolent ha illustrato i contenuti principali delle quattro proposte di legge, panciate a Roma il 5 marzo scorso:
• Abolizione dei tirocini extracurricolari per evitare il loro utilizzo come forma di lavoro non retribuito;
• Regolamentazione dei tirocini curricolari, con una durata massima dai 3 ai 6 mesi, un’indennità obbligatoria di almeno 350 euro al mese e la copertura assicurativa INAIL;
• Dimezzamento dell’IRPEF per i lavoratori tra i 25 e i 35 anni;
• Reddito di formazione fino a 1.500 euro al mese per i giovani under 35 disoccupati che scelgono di frequentare corsi di formazione professionale o universitari.

Chiara Costumati, studentessa lavoratrice intervenuta all’evento, ha raccontato le difficoltà di chi studia lontano da casa “Studiare come fuori sede è possibile solo per chi ha una famiglia abbiente in grado di mantenerti alle spalle. Persone come me si alternano tra università e lavoretti nel fine settimana. Serve un impegno per garantire pari opportunità a tutti i giovani, indipendentemente dalle condizioni economiche”.

Il senatore Enrico Borghi ha sottolineato l’importanza dell’occupazione giovanile e femminile per la crescita del Paese: “Se l’Italia rinuncia all’occupazione di giovani e donne, si condanna a non crescere. Senza il contributo al PIL dato dal PNRR, l’Italia sarebbe già in recessione. Serve che la politica si occupi dei giovani, perché solo investendo su di loro possiamo costruire un futuro più solido per l’Italia”.

Nel corso della conferenza, la consigliera Nallo ha posto l’attenzione anche sulla questione dell’occupazione femminile a Torino. “La nostra città è scesa dal quarto al sesto posto tra le grandi aree metropolitane per tasso di occupazione femminile”, ha evidenziato. “La Giunta regionale continua a ignorare il problema, limitando il ruolo delle donne alla sola dimensione familiare, senza introdurre politiche efficaci di conciliazione vita-lavoro”.

Il gruppo Stati Uniti d’Europa promette di portare il dibattito in Consiglio Regionale, con l’obiettivo di promuovere misure concrete per garantire stabilità occupazionale ai giovani e alle donne, rendendo il Piemonte un territorio più attento alle nuove generazioni.

Forza Italia: Lo Russo interrompa collaborazione con Askatasuna

MINACCE A PG LUCIA MUSTI, ROSSO E FONTANA: LA SOLIDARIETA’ NON BASTA

«L’attacco ad un magistrato di Torino compiuto dal nuovo Patito comunista Italiano a tutela dei No Tav ci convince ancora di più che stiamo combattendo una battaglia giusta contro Askatasuna e che a dispetto degli strali della neo segretaria regionale di Azione lo sgombero di Askatasuna è doveroso. Se lei vuole dialogare con chi mette a ferro e fuoco la città di Torino, con chi minaccia agenti delle forze dell’ordine e magistrati rei solo di essere servitori dello Stato si accomodi, noi come Forza Italia staremo sempre dall’altra parte. Torniamo a domandare al Primo Cittadino di Torino se di fronte a questo nuovo attacco alle Istituzioni democratiche il Sindaco non abbia intenzione di riconsiderare la scellerata idea di legalizzare Askatasuna. Il rischio di un ritorno alla stagione delle Br si sta concretizzando sotto i suoi occhi sarebbe sufficiente che osservi i legami sempre più stretti tra autonomi, anarchici, No Tav e collettivi studenteschi. Chiediamo una risposta ferma e rimarchiamo alla Pg Lucia Musti tutta la nostra solidarietà sicuri che non si farà intimidire dalle frange estreme e meno estreme della sinistra torinese». Ad affermarlo il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretario Provinciale e Cittadino di Forza Italia a Torino a seguito delle minacce lanciate da N-Pci (nuovo Partito comunista italiano) al Pg Lucia Musti.

Abitare il carcere: criticità e prospettive

Una riflessione sugli spazi di detenzione. Incontro in Consiglio regionale

“A cinquant’anni dall’approvazione del nuovo ordinamento penitenziario, che ha ridisegnato funzioni e finalità degli istituti penali, è quanto mai necessario che gli Istituti di detenzione rispondano sempre più al dettato costituzionale che prevede che l’esecuzione penitenziaria rappresenti un’occasione di recupero e di reinserimento dei detenuti nella società. E, se è vero che l’anagramma di ‘carcere’ è ‘cercare’, è fondamentale mettersi in gioco per trovare le soluzioni più opportune”. Lo ha dichiarato il Garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano in apertura dell’incontro Abitare il carcere – Gli spazi della quotidianità nella detenzione che si è svolto a Palazzo Lascaris.

All’incontro, organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte con l’Ufficio del Garante in collaborazione con la Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, ha portato iI saluto, a nome del presidente Davide Nicco, il componente dell’Ufficio di presidenza Mario Salvatore Castello, delegato ai rapporti con il Garante, che ha sottolineato come “anche all’interno del carcere dovrebbe abitare la bellezza, che fa bene all’anima e spinge a migliorare e a migliorarsi”.

Simona Canepa, docente a contratto del Dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, ha illustrato la propria ricerca sulle carceri italiane denunciando che “dalla riforma di cinquant’anni fa ben poco è cambiato: si prevedevano ambienti per la vita individuale e collettiva, luoghi idonei per attività culturali, aggregative e lavorative ma lo Stato sembra non voler farsi carico di questi problemi: molti edifici risultano vecchi e necessitano di ristrutturazione, la luce naturale scarseggia e non di rado quella artificiale viene tenuta accesa tutto il giorno, molti ambienti vengono trascurati, come i cortili di passeggio, dove in molti casi mancano ripari per la pioggia o il sole cocente”.

Cristian Campagnaro, professore ordinario del Dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, ha evidenziato che “quando si progettano degli spazi è fondamentale interrogarsi su quale ruolo essi abbiano all’interno del progetto di vita delle persone che devono abitarli. E, a volte, l’impressione è che il progetto non ci sia. Ci siamo trovati di fronte a muri di silenzio e ad assenza di risorse, non solo economiche, per piccoli interventi che avrebbero contribuito a migliorare e a umanizzare le strutture anche per chi ci lavoro”.

Concentrandosi sulle tredici carceri piemontesi, Cesare Burdese, esperto di architettura penitenziaria, ha sottolineato che “sono afflittive e presentano tutti i limiti di un carcere punitivo. La narrazione del carcere che riabilita rischia di rappresentare uno slogan, una falsa lettura della realtà”.

“Quello che preoccupa – ha concluso – è la logica dei 7.000 moduli abitativi prefabbricati che si intendono inserire nelle carceri per supplire al sovraffollamento: un’idea di carcere simile a una bolgia dantesca dove detenuti e detenenti si fronteggeranno sempre più. Se non c’è altra soluzione a quella dei container possiamo chiudere i libri di architettura e smettere di studiare alternative”.

All’incontro hanno preso parte le consigliere Sarah Disabato e Laura Pompeo.

Fdi, A Pinerolo nessun allarme fascismo, solo sinistra senza argomenti

Binzoni replica a Canalis: “Nessuna impunità con il Governo Meloni. Preoccupa piuttosto il doppiopesimo della sinistra, che fa finta di nulla quando a venir bruciati sono i manichini raffiguranti il Presidente del Consiglio”

Riguardo ai presunti saluti romani durante la sfilata del Carnevale, credo occorra fare chiarezza – afferma Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale – prima di emettere frettolose sentenze di condanna”.

Detto questo – aggiunge Binzoni a Pinerolo non c’è nessun allarme fascismo, solo una sinistra senza argomenti. Stesso discorso vale per le affermazioni della Canalis, non c’è alcun clima di impunità, né da parte del Governo né tantomeno da parte di Fratelli d’Italia”.

Piuttosto, è notizia di pochi giorni fa, al Carnevale di Poggio Mirteto è stato dato alle fiamme un fantoccio raffigurante il Presidente del Consiglio Meloni. Cos’ha da dire al riguardo, da donna e da democratica la consigliera Canalis?”

Quest’ultimo è un fatto gravissimo, che dimostra il doppiopesimo della sinistra, sempre pronta a perdonare azioni di odio ed intolleranza quando rivolte all’avversario politico, per loro nemico da abbattere a qualunque costo ed in qualunque modo”.

L’evocazione continua del pericolo fascismo da parte della sinistra rischia unicamente di alimentare la violenza e di portare indietro l’orologio della storia alle pagine tristi e terribili del terrorismo” conclude il vice Capogruppo Binzoni.

Gaza, Grimaldi (AVS): Italia ed Europa si dissocino 

“Almeno 404 morti e 562 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia, dopo i molteplici attacchi aerei e bombardamenti dell’esercito israeliano, con diverse vittime ancora sotto le macerie. Il massacro a Gaza è ripreso a pieno regime, nello sconcerto dei vertici ONU. Il ministro della Difesa israeliano Katz dichiara che ‘le porte dell’inferno si apriranno a Gaza’ fino a quando tutti gli ostaggi non saranno rilasciati, ma l’inferno è già di casa a Gaza: senza più cibo, energia, acqua pulita, aiuti e medicine. La verità è che la tregua si è rotta per il rifiuto di Israele di dare seguito al ritiro delle truppe e a far cessare il blocco umanitario e gli attacchi. È il momento che l’Italia e l’Europa si dissocino e rifuggano ogni complicità con il criminale di guerra Netanyahu e il piano genocidario del suo governo di estrema destra; che si dissocino da Trump e sostengano con forza il piano di pace della Lega Araba, avallato dall’ONU; che chiedano sanzioni economiche e diplomatiche per Israele e chiudano ogni canale di approvvigionamento militare” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi

Le vostre foto. Un viaggio tra gli sfarzi di Palazzo Reale

//

Dallo scalone monumentale che accoglie i visitatori con imponenza, si accede agli ambienti sontuosi, come la sala da pranzo, perfetta testimonianza della magnificenza regale.


L’Armeria Reale è una delle collezioni di armi e armature più ricche e antiche al mondo.

La Cappella della Sindone, capolavoro del Guarini, affascina per la sua straordinaria architettura barocca.


Un percorso che intreccia arte, storia e bellezza.

(Le foto sono della nostra lettrice Alessandra Macario)

Infrastrutture in Piemonte, emerge un quadro in chiaroscuro

/

L’analisi dell’Osservatorio di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte su 67 infrastrutture del Nord Ovest registra progressi per le opere finanziate Pnrr. Rallentano il Terzo Valico e i collegamenti con Malpensa. Bene A33 AT-CN, Tenda e Frejus

A poco più di un anno dalla fine del Pnrr, sulle infrastrutture monitorate dal Rapporto OTI Piemonte 2025 emerge un quadro in chiaroscuro. Se sono infatti 11 su 67 le opere monitorate che registreranno avanzamenti rilevanti o saranno completate nel corso di quest’anno, salgono da 16 a 22 quelle che hanno subito un ritardo, mentre scendono da 9 a 5 quelle in grave ritardo. Passano poi da 30 a 31 le infrastrutture in linea con il programma, e cresce anche il numero complessivo di opere monitorate dall’Osservatorio Territoriale Infrastrutture, grazie all’aggiunta della Tangenziale di Carmagnola e del Quadrante casalese per lo sviluppo logistico. Scendono infine da 12 a 8 le opere in fase di proposta progettuale. Queste le principali evidenze del rapporto Oti Piemonte 2025 di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte presentato a Cuneo questo pomeriggio, presso la sede della locale associazione territoriale.

Oti Piemonte si conferma uno strumento imprescindibile per le nostre imprese, perché infrastrutture materiali e immateriali rappresentano sempre di più un elemento cruciale per la competitività dei territori. Le multinazionali, così come i grandi gruppi nazionali, scelgono il Piemonte anche in virtù della posizione geografica, è un asset su cui dobbiamo continuare a lavorare, imprese e pubblica amministrazione per arrivare a progettazioni che raccolgano le esigenze delle tante filiere che compongono il tessuto economico del Piemonte e del Nord Ovest” commenta Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

Il Rapporto OTI Piemonte 2025 offre un’analisi dettagliata dello stato delle infrastrutture nella nostra regione, delineando un quadro che presenta sia elementi positivi che sfide da affrontare. A poco più di un anno dalla conclusione del PNRR, è motivo di soddisfazione constatare che 11 delle 67 opere monitorate sono in fase di completamento o registreranno progressi significativi nel corso del 2025. L’apertura della seconda canna del Frejus e il ripristino della storica linea Torino-Lione rappresentano traguardi importanti, che miglioreranno la connettività e la mobilità nel nostro territorio. Tuttavia, non possiamo ignorare le criticità. Questo richiede un’attenta valutazione delle cause e l’adozione di misure correttive efficaci. La collaborazione tra istituzioni, imprese e territorio è essenziale per superare le sfide e garantire che le infrastrutture siano adeguate alle esigenze del tessuto economico e sociale. L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture si conferma uno strumento prezioso per monitorare l’andamento dei progetti, identificare le criticità e promuovere soluzioni condivise. Continueremo a lavorare con determinazione per un Piemonte dotato di infrastrutture moderne, efficienti e sostenibili, in grado di sostenere la crescita economica, attrarre investimenti e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini” commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.

Scendendo nel dettaglio dei dati Oti Piemonte 2025 emerge come delle 67 opere monitorate, 34 opere sono lavori in corso 8 sono proposte progettuali, e 25 sono in fase di progettazione fattiva di cui 8 con progetto preliminare (invariate rispetto al 2024); 14 con progetto definitivo (-1 rispetto al 2024); 3 con progetto esecutivo (-1 rispetto al 2024). Il valore complessivo dei cantieri da completare entro il 2033 è pari a 27,4 miliardi, ci dui 2,5 miliardi quest’anno con 11 opere attese e 1,1 miliardi entro il 2026 con la conclusione del Pnrr con la previsione di 16 opere

Proprio riguardo al Piano nazionale di ripresa e resilienza, le su 9 opere monitorate e finanziate da fondi PNRR, 8 procedono: quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona-Voghera, potenziamento e ammodernamento delle linee Acqui Terme-Ovada-Genova, Linee ferroviarie Torino-Ceres e Canavesana, elettrificazione della Ivrea-Aosta, SP460 tra Lombardore e Salassa, Superstrada Novara-Vercelli e scalo di Torino Orbassano, mentre sul Terzo Valico dei Giovi ci sono stati rallentamenti (previsione attivazione nuova linea marzo 2027). Ulteriori 16,4 miliardi saranno spesi entro il 2030 e si attendono 13 opere in conclusione e infine altri 7,4 miliardi entro il 2033, grazie all’attivazione del tunnel di base del Moncenisio ovvero la tratta binazionale nota come Torino Lione e il primo lotto della Metro 2 di Torino.

Scendendo sulle , 11 opere che nel 2025 dovrebbero registrare passi avanti significativi o essere completate, cui spiccano: apertura al traffico della seconda canna autostradale del Frejus, forse già a luglio; dal primo aprile ritorno all’operatività della linea ferroviaria storica Torino-Lione chiusa da agosto 2023 per una frana in Francia; sulla A33 Asti-Cuneo entro fine anno sarà completata la tratta Verduno-Cherasco; a giugno in funzione la nuova canna del tunnel del Colle di Tenda. A queste si aggiungono: adeguamento SS33 del Sempione; potenziamento stazione ferroviaria di Rivalta Scrivia; adeguamento raccordo con scalo Boschetto per il CIM di Novara; completamento Tangenziale di Fossano; sul passante ferroviario di Torino, ultimazione della stazione Rebaudengo-Fossata; ultimazione tangenziale di Novara; apertura della tangenziale di Romagnano Sesia.

Focalizzando l’attenzione poi sui corridoi europei Ten-T, per quello Mediterraneo, che comprende la Torino-Lione, Oti Piemonte rileva una situazione complessivamente migliorata poiché procedono i lavori di realizzazione del tunnel di base del Moncenisio 40 km scavati totali circa il 25% dei 162 km di gallerie previste, con data di attivazione fissata al 2033, mentre nelle prossime settimane riapriranno sia il collegamento ferroviario storico, che la seconda canna del tunne autostradale del Frejus. A Chiomonte si sta lavorando allo svincolo autostradale a servizio e del cantiere per il tunnel di base lato Italia. Segnali contrastanti arrivano dal Corridoio Mediterraneo-Reno-Mare del Nord, dove sulla tratta italiana negli ultimi mesi sono emerse criticità legate alla situazione geologica particolarmente complessa sotto l’Appennino, tra Alessandria e Genova, dove si sta scavando il tunnel ferroviario, che sta condizionando il completamento del Terzo Valico. Positivo l’avanzamento sulle linee ferroviarie del Sempione e la linea Acqui Terme-Ovada-Genova che sono passate da una fase progettuale all’avvio dei lavori, e lo sblocco dell’iter per la riattivazione del servizio sulla linea ferroviaria Novara-Varallo.

Per quanto riguarda il sistema aeroportuale, positivo l’avvio dei lavori sulla linea Fossano-Cuneo per il collegamento con l’aeroporto cuneese e la prosecuzione dei lavori di messa in sicurezza sulla linea Torino-Ceres che dovrebbe concludersi nel primo trimestre 2026, mentre restano in stallo i progetti per il miglioramento dei collegamenti con l’aeroporto di Malpensa e il raccordo tra la SP662 e la A6 nel cuneese. Sui centri intermodali avanzano i lavori sui nodi logistici di S.I.TO Orbassano, C.I.M. Novara, Domo 2 e polo logistico alessandrino e l’interesse nella logistica aumenta in quanto abbiamo inserito come nuova proposta progettuale il Quadrante casalese. Per quanto riguarda i valichi alpini, oltre a Frejus e Tenda, sul traforo del Monte Bianco sono finora stati completati i primi due cantieri-test di risanamento della volta e in merito al raddoppio, l’ipotesi è stata accolta dalla regione Valle d’Aosta ed è stabilmente oggetto di discussione tra i Governi italiano e francese. Proseguono i progetti di viabilità stradale per l’accesso da sud al Sempione, mentre lato ferrovia si segnala positivamente l’avvio dei lavori di potenziamento dell’imbarco autotreni della stazione di Iselle di Trasquera. Infine, per i nodi urbani, si segnala positivamente il lancio dei bandi per Metro 2 previsti per fine 2025, la Tangenziale Cuneo, il passaggio da proposta progettuale a progetto preliminare per l’interconnessione con linea AV a Chivasso e rifacimento ponte Preti della SP665 nel canavese.

Passando alle connessioni immateriali, proseguono i lavori di posa della Banda Ultralarga, seppur a ritmi più lenti rispetto all’anno precedente. A febbraio 2025 sono 793 Comuni con cantieri chiusi con collaudo certificato (+170 rispetto al 2023); 293 Comuni con cantieri chiusi con collaudo certificato (+76 rispetto al 2023) e 992 cantieri chiusi (+113 rispetto al 2023).