Ennesimo controllore di Gtt preso a pugni da un passeggero che non aveva pagato il biglietto. L’aggressione è avvenuta nel cortile di un edificio di via Bertola a Torino dove il giovane che aveva strappato lo smartphone all’addetto alla clientela sul bus 55, si era nascosto, era stato inseguito e poi era scappato. L’autista è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, dove è stato medicato e dimesso con 30 giorni di prognosi. La polizia sta cercando il fuggitivo.,
Ma come stanno i torinesi? Per molti di loro affrontare la vita col sorriso è tutt’altro che scontato: stress, ansia e altre emozioni negative rappresentano la battaglia quotidiana di tanti che abitano sotto la Mole, anche se spesso rinunciano a farsi aiutare per via dei costi. A rivelarlo è la nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1], che insieme a Nomisma ha interrogato i torinesi sui temi legati alla salute psicologica.
Guardando all’anno appena trascorso, a Torino il 48% degli intervistati dichiara di aver faticato a mantenere il buon umore: il 35% dice di aver avuto molti alti e bassi, e un altro 13% di essere stato prevalentemente giù di morale. Meno di uno su tre afferma di essere stato di buon umore la maggior parte del tempo (28%) o addirittura di umore eccellente (3%).
Più nel dettaglio, lo stress sembra essere lo stato d’animo negativo più diffuso, con il 42% che dice di sentirsi stressato“spesso” (33%), o addirittura “regolarmente, quasi ogni giorno”(9%). Altri sintomi comuni sono la sensazione di essere nervosi e tesi – percepita dal 39% dei torinesi – e uno stato di ansia eccessiva, che colpisce spesso o regolarmente il 34% del campione.
Dal sondaggio emerge anche quali sono le cause di queste emozioni negative: la situazione economica familiare risulta essere il principale motivo di preoccupazione (27%), seguito dallo stato di salute personale e dei propri cari (24%), dall’organizzazione familiare (20%) e dalle incertezze legate alla propria situazione lavorativa (13%).
Per gestire i momenti difficili dal punto di vista emotivo e psicologico, le soluzioni “fai-da-te” – come i rimedi naturali o lo sport – sono le più utilizzate (27%), seguite dai consigli delmedico di base (17%) e del farmacista (15%). Solo il 13% ha optato per il supporto di uno psicologo o psicoterapeuta, nonostante il 61% dei torinesi affermi che si rivolgerebbe a queste figure in caso di necessità, anche attraverso sedute da remoto e videoconsulti (27% preferirebbe questa modalità).
UniSalute ha indagato allora le ragioni dietro a questo limitato ricorso a degli specialisti: molti intervistati pensano sia meglio aspettare che il momento difficile passi da solo (34%), oppure che il proprio caso non sia abbastanza serio (22%). Pesano però anche considerazioni economiche: il 32% di chi non è ricorso a uno psicologo o psicoterapeuta, pur avendo avuto delle difficoltà, dice di non averlo fatto per i costi troppo onerosi.
I torinesi sembrano comunque consapevoli dell’importanza della salute psicologica: indicano lo stress come il fattore che più di ogni altro ha il maggiore impatto sul loro attuale stato psico-fisico (36%), e quasi due su tre (62%) ritengono che unostato emotivo e mentale equilibrato sia fondamentale per una buona salute.
[1] Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nomisma a dicembre 2023 su di un campione di 1.200 persone stratificato per età (18-75 anni), sesso ed area geografica con sovracampionamento nelle province di Milano, Torino, Padova, Bologna, Napoli
Scurati il Commendatore

Anch’io nel lontano 1987 venni nominato dal presidente Cossiga commendatore dell’ordine della Repubblica, ma nessuno allora disse o scrisse che quella nomina avesse un qualche rapporto con la mia carriera di docente e di studioso e che desse ad essa una qualche autorevolezza aggiuntiva. Poi mi promossero con onorificenze più importanti, ma nessuno pensò che esse mi dessero titoli scientifici maggiori. Anzi qualcuno mi prese un po’ in giro su un giornale perché solo chi non ha titoli più importanti si fregia di queste titoli che Vittorio Emanuele II non negava a nessuno insieme ad un sigaro. Vi racconto queste piccole annotazioni personali perché in Liguria c’è stata una presentazione di uno dei soliti libri faziosi di Antonio Scurati presentato come commendatore della Repubblica e Ambrogino d’Oro. I titoli scientifici non ci sono perché Scurati è un romanziere che si è proposto di scrivere libri pseudo-storici, avrebbe detto Croce, contro l’odiato Mussolini contro cui conduce una sua crociata personale. Scurati non sa che la storia non è mai giustiziera e che ascolta, anzi deve ascoltare anche l’altera pars. Forse non ha neppure studiato il latino e quindi il commendatore non sa di cosa stia parlando. Non citiamo neppure Renzo De Felice che ha dedicato la vita a studiare il fascismo e Mussolini e che il romanziere non deve avere mai aperto perché considerata da Nicola Tranfaglia un’opera da mettere all’indice dell’antifascismo. Una volta si ironizzava sui ricchi commendatori con tanto di pancia che erano protagonisti di barzellette spesso sconce. Scurati che non ha la pancia e scrive libri, non suscita ilarità né barzellette. Lui è un reduce dell’antifascismo che combatte una battaglia che invece di creare nuovi adepti rischia di incrementare le truppe della Meloni. Senza voler esibire un pizzico di cultura elitaria, è proprio il caso di parlare di “eterogenesi dei fini”. Detto più semplicemente, il libro raggiunge scopi diversi, anzi opposti, da quelli che si proponeva.
Juric: “I treni per l’Europa non passano ogni anno”
Parla il tecnico granata Juric: “Dopo la Lazio avremo Roma, Fiorentina e Napoli: vogliamo dare il massimo. Io sono curioso, sappiamo che certi treni per l’Europa non passano ogni anno”. Così alla vigilia del recupero di campionato con la Lazio, aggiungendo che forse “siamo meno attrezzati, le squadre avversarie sono piu’ abituate. Voglio però che i miei ragazzi sentano le pressioni senza subirle e al Filadelfia si respira una bellissima aria, dobbiamo dare una spinta ai tifosi, ci devono appoggiare”.
23 – 29 febbraio 2024
SABATO 24 FEBBRAIO
Sabato 24 febbraio dalle 11 alle 17
CUERDA SECA
MAO – workshop di decorazione ceramica
La cuerda seca è un’antica tecnica ceramica utilizzata per la decorazione delle piastrelle (azulejos) e introdotta in Spagna dagli arabi attorno al XV secolo. Questo metodo prevede una prima stesura di cuerda seca, un impasto a base di manganese utile a delimitare i confini delle decorazioni, e una seconda stesura di smalti ceramici impastati con acqua: dopo una cottura a circa 960° si ottiene un bellissimo disegno colorato ad effetto rilievo.
L’attività condotta dall’esperta Giada Bianchi fornisce ai partecipanti le basi minime per poter realizzare decorazioni in cuerda seca. Dopo una sezione iniziale di prove su modelli forniti, i partecipanti, ispirati dalle opere del MAO, potranno progettare il proprio disegno e realizzare una piastrella personalizzata.
È prevista una breve visita alla sezione di arte islamica del museo.
Prenotazione obbligatoria a maodidattica@fondazionetorinomusei.it
Costo €50 (inclusi materiali, cottura finale delle piastrelle e consegna dei pezzi finiti al MAO) + ingresso ridotto alle collezioni
DOMENICA 25 FEBBRAIO
Domenica 25 febbraio ore 10.30
UN NUOVO QUARTIERE AL POSTO DELLA CITTADELLA
Palazzo Madama – percorso guidato in città
Il percorso guidato, legato alla mostra Liberty. Torino Capitale, in corso a Palazzo Madama fino al 10 giugno 2024, intende presentare un’area della città fortemente caratterizzata da costruzioni sorte durante il periodo del Liberty con esempi di edifici destinati sia alla residenza che alla produzione e all’istruzione. Passeggiando lungo le strade sarà possibile cogliere esempi di architetture e decorazioni ispirate sia all’Art Nouveau floreale che ai modelli più geometrici tipici dello Jugendstil.
Dopo la demolizione della Cittadella, Torino vide una rapida espansione urbana nell’area prossima al Maschio salvato dalla distruzione; nel nuovo quartiere scuole e palazzi sorsero prima secondo il modello definito “Umbertino” e successivamente con spiccati riferimenti al Liberty.
Ritrovo davanti al monumento di Pietro Micca in via Cernaia angolo corso Galileo Ferraris
Costo singolo itinerario: 14€ intero; 11€ ridotto (possessori di Abbonamento Musei e under 18); gratuito under 6
Durata: 2 ore
Pacchetto tre visite: 38€ intero; 29€ ridotto
Ai visitatori che parteciperanno alla visita guidata della mostra Liberty. Torino Capitale (in calendario ogni lunedì alle ore 11 e ogni venerdì, sabato e domenica alle ore 16.30) abbinata a uno o più percorsi tematici sul Liberty sarà riservata una tariffa speciale:
costo visita guidata mostra Liberty. Torino Capitale + itinerario singolo Liberty in città: 18€
costo visita guidata mostra Liberty. Torino Capitale + pacchetto itinerari Liberty in città: 36€
Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun – dom 9 – 17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com
Prossimi appuntamenti
Giovedì 14 marzo ore 14.30: Liberty in Borgo Crimea
Venerdì 22 marzo ore 14.30: Palazzina Lafleur e la bizzarria del nuovo stile Liberty
MARTEDI 27 FEBBRAIO
Martedì 27 febbraio
JACOPO BENASSI. Autoritratto criminale
GAM – apre la mostra in Wunderkammer (conferenza stampa e inaugurazione 26 febbraio)
A cura di Elena Volpato, sarà aperta nello spazio Wunderkammer. Presenta la nuova acquisizione Panorama di La Spezia, 2022, della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per la GAM: una grande installazione autoritratto in cui l’artista si specchia nella sua città natale attraverso dipinti, fotografie e calchi in gesso. La mostra è attraversata dal tema del ritratto e dell’autoritratto in confronto con la matrice culturale della fotografia criminale, per questa ragione sarà esposto il prezioso studio in gesso realizzato da Leonardo Bistolfi per il Monumento a Cesare Lombroso (1910 ca.) alla cui eredità si rifà anche il video di Jacopo Benassi “Autoritratto criminale”, 2024, in cui la collezione di maschere mortuarie e manufatti del Museo Lombrosiano di Torino sembra condensarsi in un unico moltiforme teschio di gesso modellato e rimodellato dall’artista in una continua metamorfosi della forma umana.
Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO. Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com |
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html
Durante il fine settimana la squadra della Polizia Amministrativa del Commissariato di P.S. Barriera Nizza, con la collaborazione della Polizia Municipale e dell’Ispettorato del Lavoro di Torino, ha effettuato un servizio di controllo straordinario nelle zone limitrofe la stazione ferroviaria di Porta Nuova.
In particolare nel corso dell’attività sono stati riscontrati diversi illeciti a carico di 6 attività commerciali che hanno portato a sanzioni pari a 38434,32 euro totali.
Il primo locale, un night club, è incorso in circa 15mila euro di sanzioni per violazioni riguardanti l’inosservanza delle normative relative alla corretta conservazione della merce e al funzionamento degli impianti di ventilazione. Personale dell’ispettorato del lavoro ha accertato la presenza di 7 lavoratori irregolari su un totale di 13 dipendenti. Il titolare è stato sanzionato per un importo di 2500 euro ai quali si aggiungono 1800 euro per ogni lavoratore non in regola. L’attività veniva, inoltre, sospesa fino ad avvenuta regolarizzazione del personale.
Il secondo locale è invece un minimarket di via Madama il cui titolare è stato sanzionato per un oltre 6600,00 euro poiché si accertava la mancata interruzione della vendita di alcolici tra le ore 24 e le ore 6 come previsto dalla vigente normativa. Altri due minimarket, rispettivamente in via Nizza e in via Principe Tommaso, sono stati sanzionati, per un totale di 160 euro ciascuno, il primo per vendita di alcolici da asporto dopo le 21 e il secondo perché non si adoperava a dissuadere gli avventori dal tenere comportamenti pregiudizievoli per la tranquillità pubblica.
Il titolare di un quarto minimarket, in via San Pio V, è stato invece sanzionato per quasi 15000 euro per non aver comunicato il trasferimento dell’attività, aver posto in vendita prodotti privi di prezzo per unità di prodotto e misura, mancanza del manuale HACCP, mancanza dell’indicazione della provenienza di alcuni alimenti, mancanza del cartello riportante l’orario dell’attività, delle merci erano mal conservate e mal riposte.
Infine, il titolare di una pizzeria kebab di Corso Vittorio è stato sanzionato, per quasi 1000 euro, per mancato aggiornamento dei requisiti professionali per poter esercitare l’attività, per carenti condizioni igieniche e per non aver esposto il cartello indicante la cessazione della vendita di alcol dopo le ore 21.00,
I controlli, in tutte le aree cittadine, continueranno con cadenza regolare.
Sanità, i dati Lea del Piemonte sono positivi
Fdi diffida il sindaco su Askatasuna
VERBALE NON RISPETTATO
“Che gli antagonisti siano ancora fisicamente presenti dentro Askatasuna o meno, è evidente che il Comune non dispone veramente di questo immobile, nonostante il verbale ufficiale stilato dai suoi uffici stabilisca il divieto “a svolgervi qualsiasi attività” e “ogni deroga a quanto indicato nel verbale” costituisca “causa di impossibilità della prosecuzione del percorso di coprogettazione”. Lo hanno scritto gli uffici di Lo Russo e Lo Russo deve rispettarlo. Per questa ragione abbiamo dato mandato ad un legale di fiducia di inviare formale diffida al Sindaco Lo Russo a rispettare quanto messo nero su bianco suo questo atto pubblico, interrompendo immediatamente qualsiasi dialogo con i sedicenti cittadini amici degli antagonisti e deliberare per l’edificio un’altra destinazione davvero utile alla comunità”. Lo dichiarano l’assessore regionale Maurizio Marrone, la Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli e i consiglieri comunali di Fdi Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis.
Con l’ingresso di Missak Manouchian al Panthéon, il tempio laico parigino della storia e della repubblica francese, il presidente Macron ha celebrato i partigiani stranieri ai quali la “Francia è riconoscente”. È la prima volta che viene reso omaggio a degli stranieri resistenti. Joséphine Baker, entrata al Panthéon tre anni fa, aveva acquisito la nazionalità francese mentre la Resistenza era già rappresentata da Jean Moulin fino a Geneviève De Gaulle-Antonioz. L’armeno Missak Manouchian, operaio emigrato in Francia dopo il genocidio del suo popolo, resistente antifascista, comunista e poeta, capo militare dei Ftp-Moi ( i Francs Tireurs Partisans ) venne fucilato al Mont-Valérien, alle porte di Parigi, con altri ventuno partigiani del cosiddetto “gruppo Manouchian”. Aveva 37 anni e la moglie Melinée, anch’essa resistente di origini armene le cui spoglie riposeranno al Panthéon assieme a quelle del marito che sono state traslate dal cimitero parigino di Ivry, sopravvisse alla guerra e morì molti anni dopo, nel 1989. Tra i martiri fucilati quel 21 febbraio 1944 al Mont-Valérien c’erano resistenti di origini italiane Rino Della Negra (operaio di 20 anni, promessa del calcio alla Red Star di Argenteuil ), Spartaco Fontanot, Cesare Luccarini, Antoine Salvadori e Amedeo Usseglio. Al Panthéon, accanto ai due feretri inumati nel caveau numero XIII, ci sarà una targa con i nomi dei 23 condannati a morte al processo cosiddetto dell’Affiche Rouge che furono ricordati nel 1955 da Louis Aragon nel poema Strophes pour se souvenir, parafrasando l’ultima lettera scritta da Manouchian alla moglie. Una poesia che venne successivamente trasformata nel 1959 nella canzone L’Affiche Rouge da Léo Ferré. L’Affiche Rouge fu un manifesto dove dominava il color porpora, affisso nel marzo 1944 in 15mila esemplari dagli occupanti tedeschi per denunciare i “liberatori”, definiti “l’esercito del crimine”, equiparati a terroristi, denigrati come stranieri e giudeo-bolscevichi. Venivano rappresentati i volti di dieci “criminali”, sette dei quali erano ebrei. Il Manifesto Rosso, grazie ad Aragon e Ferré, diventò il simbolo dell’eroismo degli stranieri nella lotta antinazista. La decisione di portare le spoglie di Manouchian nel luogo simbolo dove riposano, tra gli altri, Voltaire e Rousseau, Victor Hugo ed Emile Zola, Alexandre Dumas e i coniugi Curie, era stata annunciata da Emmanuel Macron lo scorso 18 giugno in occasione dell’anniversario dell’Appello di De Gaulle alla resistenza. Una scelta con la quale il capo dello Stato francese ha inteso rendere simbolicamente omaggio alle migliaia di resistenti stranieri che lottarono contro l’occupante nazista e i collaborazionisti durante la Seconda Guerra Mondiale. ”Ebrei, ungheresi, polacchi, armeni, comunisti, hanno dato la loro vita per il nostro Paese”, ha dichiarato Macron in un’intervista al giornale comunista l’Humanité. Attraverso di essi, ha aggiunto, “è tutta la resistenza comunista e straniera” ad entrare nel tempio delle grandi figure della Patria, al fianco di Jean Moulin e della resistenza gollista, onorata già dagli anni Sessanta. La prossima personalità che verrà tumulata al Panthéon sarà Robert Badinter, il ministro della Giustizia socialista negli anni di Mitterand che abolì la pena di morte nel 1981, con una scelta coraggiosa pur avendo contro buona parte dell’opinione pubblica.
Marco Travaglini
Per il tabaccaio di Pavone Canavese che il 7 giugno 2019 sparò contro i ladri che stavano depredando il suo negozio uccidendone uno, il tribunale di Ivrea ha riformulato l’accusa a suo carico: ora deve rispondere di omicidio volontario mentre inizialmente era accusato dell’omicidio per eccesso colposo di legittima difesa. L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 28 marzo.