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Financial Times e Cerved premiano ancora ‘uBrokerSpa’

L’impresa scala ulteriormente la classifica delle 1000 imprese europee a maggior tasso di crescita consolidando la propria affidabilità finanziaria e conferma il suo rating pubblico con Cerved.

uBroker’ fa il tris. Il marchio della multitility company italiana che per prima ha contribuito attivamente ad azzerate le bollette di luce e gas per privati e aziende, ha scalato ulteriormente posizioni nella lista delle 1000 aziende europee a maggior tasso di crescita stilata annualmente dal Financial Times in collaborazione con Statista.

La classifica FT1000, fra i massimi indicatori economici europei, tiene conto di imprese operanti in differenti settori che nell’ultimo triennio hanno saputo moltiplicare risultati, performances e investimenti, raggiungendo un livello di patrimonializzazione e solidità decisamente superiore alla media.

Per essere ammessi al ranking, infatti, oltre al fatturato, occorre dimostrare di possedere una tipologia di business scalabile e adatto all’internazionalizzazione, capacità di rispondere in misura innovativa alle esigenze tradizionali ed emergenti delle comunità, resilienza e modelli snelli di strutturazione interna.

Il rinomato organo d’informazione quotidiana internazionale prende in considerazione ed esamina, infatti, oltre 20.000.000 di aziende dell’area UE per selezionarne solo lo 0,005%: il vero fioreall’occhiello dell’economia europea. ‘uBroker Spa’, ideatore del progetto ZERO, proprio per il suo modello di business unico, si attesta ora alla posizione n° 443 (nel 2023 era al 487esimo posto).

Nel mentre, il rendimento assoluto dell’impresa che il 7 marzo scorso ha compiuto i primi 10 anni di attività ha raggiunto nel 2022 il 368,7% e quello composto il 67,4%, con un fatturato che passa da circa 28 milioni a più di 130 milioni.

A ciò si aggiunge anche la fiducia di ‘Cerved Rating Agency, l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito delle imprese e nella valutazione della sostenibilità degli operatori economici, che ha riconfermato la Classe di Rating Pubblico B1.2, a riprova del grado di solidità crescente che l’azienda piemontese continua a maturare nel proprio percorso di sviluppo sostenibile.

In un frangente storico di transizione minato da riduzione del potere d’acquisto di singoli e famiglie, incremento dell’inflazione, aumento del caro vita e conflitti che disegnano scenari energetici mondiali difficili, crescere consapevolmente e in modo sostenibile è da sempre principio-cardine alla base dell’evoluzione costante di ‘uBroker Spa’. L’ennesima, gradita menzione da parte di realtà autorevoli e di primo piano come il ‘Financial Times’ è la riprova della correttezza di un percorsointrapreso su basi solide e rigorose che ci gratifica moltissimo, offrendoci nuovo slancio per

migliorare ulteriormente”, dichiara Cristiano Bilucaglia, Ceo e Presidente dell’impresa fondata con l’emiliano Fabio Spallanzani.

Lattenzione sempre maggiori di enti accreditati e stampa specializzata è il coronamento di una politica aziendale che punta tutto sugli utenti finali. A loro va il nostro grazie più grande peraverci scelto, sperimentato e consigliato a una platea sempre crescente. Parliamo di clienti soddisfatti che, in un momento di dichiarata difficoltà diffusa, vedono in noi la soluzione concreta per tutelare al meglio risparmio e budget senza rinunciare in alcun modo alle comodità quotidiane che derivano dall’impiego costante delle utilities” afferma entusiasta il Presidente di ‘uBroker Spa’.

Gallo (Pd): usi civici, una proposta di legge

“PER ATTUALIZZARNE E MODERNIZZARNE IL CONCETTO. SIA RICOMPRESO ANCHE IL VALORE SOCIALE”

 “Ho presentato una proposta di legge che prevede una modifica alla normativa sugli usi civici al fine di attualizzarne e modernizzarne il concetto a beneficio delle amministrazioni e dei cittadini” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Attualmente, infatti, la Regione può autorizzare trasferimenti di diritti di uso civico a condizione che i terreni abbiano irreversibilmente perso la conformazione fisica o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi o pascolativi per oggettiva trasformazione e le eventuali opere realizzate siano state autorizzate dall’amministrazione comunale, siano stati utilizzati in conformità ai vigenti strumenti di pianificazione urbanistica e non siano stati trasformati in assenza dell’autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa. Questi trasferimenti di diritto di uso civico riguardano terreni di superficie e valore ambientale equivalenti che appartengono al patrimonio disponibile dei comuni, delle regioni e delle province autonome. I terreni dai quali sono trasferiti i diritti di uso civico sono sdemanializzati e su di essi è mantenuto il vincolo paesaggistico” spiega l’esponente dem.

“La mia proposta è quella di ampliare e meglio specificarne il significato, ricomprendendo, appunto, anche un valore sociale, con la conseguenza che, implicitamente, il vincolo di uso civico che grava sugli immobili possa essere trasferito su altri immobili del Comune, considerando anche la loro valenza sociale e non unicamente quella ambientale e paesaggistica. In questo modo il vincolo potrebbe essere trasferito a luoghi di aggregazione come gli impianti sportivi, le palestre o altri immobili di grande importanza per la collettività. Si tratta di adeguare ai tempi un diritto antico che preservava i beni della collettività” conclude Gallo.

Il Lounge Bar più alto d’Italia, a Piano35, apre le porte a un nuovo evento nel mondo della mixology

 

 

Il Lounge Bar più alto d’Italia apre le porte per un nuovo evento nel mondo della mixology. Giovedì 21 marzo prossimo, da Piano35, vi saranno tre ospiti speciali in collaborazione con House of Suntory, la maison giapponese che produce whiskey, gin e vodka. I prodotti protagonisti dell’evento saranno Toki (whiskey), Roku (gin) e Haku (vodka). Dalle 18 alle 20 sarà la volta del primo ospite, il bar tender Pietro De Feudis, del Ristorante Torre Fondazione Prada, dove food and beverage si fondono creando una proposta originale, dai classici rivisitati alle opzioni più innovative.

Pietro de Feudis, prima bar manager e ora restaurant manager è un profondo conoscitore delle tecniche di miscelazione, negli anni si è occupato di rinnovare la drinking list del locale e di svilupparne di innovativi insieme al suo team.

Dalle 20 alle 22 sarà la volta del bar tender Vito Laselva, da Kampai, un rendez-vous giapponese nel cuore di Milano, dove nascono cocktail di ispirazione orientale e sakè. Vito Laselva, da sempre affascinato dal mondo dell’ospitalità, nel 2018 approda a Milano e si fa notare risultando secondo alla Roku Gin Competition e finalista al concorso di Amaro Lucano. Nel 2022 sposa il progetto Kampai e guida i percorsi di distillazione dei fermentati giapponesi.

Infine, dalle 22 a mezzanotte, sarà la volta del bar tender Umberto Oliva, da Bella Milano. Umberto Oliva muove i primi passi dietro un bancone a 17 anni e si forma a Messina sotto la guida di Giovanni Imbesi. Fa esperienza ed apprende i segreti del mestiere dai più importanti barman. Porta un po’ della sua Calabria anche a Bella Milano, dove è Bar Manager.

 

Mara Martellotta

Il Piemonte punta sui poli di innovazione: tremila aziende per più di mille progetti

Più di 1200 progetti attivati per oltre 430 milioni di euro di investimenti, che hanno visto come protagoniste almeno 3mila imprese associate. Sono questi in estrema sintesi i risultati del lavoro svolto in questi anni dai poli di innovazione piemontesi grazie alle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo regionale. I cluster, divenuti oggi un “sistema” consolidato nel territorio a sostegno della ricerca e dell’innovazione, si candidano anche nel ciclo 2021-2027 a svolgere un ruolo cruciale per l’efficiente utilizzo delle risorse europee.

La costituzione dei Poli di innovazione piemontesi ha rappresentato il primo esempio in Italia di politica di supporto alla R&D mediante cluster di innovazione operanti in favore di imprese, organismi di ricerca e altri attori del sistema della Ricerca, con il fine principale di favorire la collaborazione tra imprese e mondo accademico, la condivisione di competenze e conoscenze e il trasferimento tecnologico.

«Il Piemonte è stato pioniere, non solo per le comunità energetiche ma anche nell’ambito dei Poli di innovazione – ha esordito l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Matteo Marnati – Siamo stati il primo esempio in Italia di politica in supporto alla ricerca e allo sviluppo, abbiamo dedicato risorse specifiche anche per la strategia dei poli di innovazione e quindi è nata l’idea di creare un “sistema di poli”. Se noi siamo stati la prima regione in Italia per l’approvazione della programmazione europea, se siamo riusciti a spendere quasi tutti i fondi europei della passata programmazione, se oggi abbiamo mezzo miliardo di euro in più a disposizione, lo dobbiamo anche al lavoro che hanno svolto i Poli. Siamo consapevoli che la strada è ancora in salita e proprio per questo è importante continuare a lavorare, in sinergia e di concerto con le università, su ricerca e innovazione per supportare le nostre imprese, soprattutto le piccole imprese, per superare le criticità»

Il Sistema dei Poli regionali ha testimoniato il suo percorso di crescita ed evoluzione del modello da singoli cluster (Polo Agrifood, bioPmed, CGreen, CLEVER, MESAP, Pointex, POLO ICT) al nuovo assetto, ormai consolidato, che a partire dal 2022, vede i poli uniti in unico sistema. Grazie al supporto dei fondi strutturali europei  prima del programma POR FESR 2014-2020 e in seguito del programma PR FESR 2021-2027, il Sistema dei Poli Piemontesi offre con continuità attività, servizi e opportunità in grado di accrescere l’impatto delle politiche di ricerca e innovazione regionale a beneficio del tessuto produttivo piemontese, in linea con le tre traiettorie tecnologiche regionali di transizione ecologica, trasformazione digitale, benessere delle persone e della comunità.

 «Al terzo anno dalla sua nascita, il Sistema dei Poli rafforza ulteriormente la propria immagine di attore integrato dell’innovazione, ripartendo quest’anno con nuove idee e servizi per le imprese e gli stakeholder del Piemonte – ha dichiarato Davide Damosso, direttore operativo Environment Park intervenuto in rappresentanza del Sistema Poli di Innovazione regionale – L’esperienza ci ha insegnato che la configurazione dei Poli a sistema risulta essere una combinazione vincente. Continuiamo pertanto il nostro percorso e guardiamo al 2026 con obiettivi più ambiziosi. Tra questi, rafforzare il nostro ruolo di punto di riferimento dell’ecosistema territoriale delle imprese innovative con particolare focus sulle PMI, sostenere il dialogo tra imprese e centri di ricerca e implementare la collaborazione sinergica con i soggetti territoriali per accelerare la crescita del tessuto imprenditoriale, il processo di internazionalizzazione e di nuova imprenditorialità».

Con la programmazione POR FESR 2014-2020 la Regione ha sostenuto i Poli nelle loro azioni e attività a supporto delle imprese associate. Una attività che ha portato considerevoli risultati, come dimostrano i 183 progetti finanziati con le risorse Fesr, che hanno visto il coinvolgimento di circa 450 imprese, oltre agli atenei e a diversi organismi di ricerca, la concessione di 56 milioni di contributi che hanno generato investimenti pari a 115 milioni.

Nell’ambito del PR FESR 21-27 è stato attivato un bando diretto a finanziare programmi di attività proposti da poli di innovazione (già costituiti o da costituire) e finalizzati a supportare la Regione e l’intero ecosistema dell’innovazione in diversi ambiti. È stato ammesso a finanziamento un programma, proposto da una Ats costituita dai 7 poli di innovazione piemontesi, che prevede l’attuazione di diverse azioni di supporto alla Regione, in particolare per favorire l’ottimale impiego delle risorse derivanti dai fondi strutturali europei. A tal proposito, la prima importante Misura attivata nel 2024 nell’ambito del PR FESRè stata il Bando Swich, che ha visto la presentazione di oltre 110 progetti di R&D, che coinvolgono, tra le altre , 129  aziende associate ai Poli di Innovazione, il cui network di imprese continua pertanto a rappresentare un significativo e vivace bacino di iniziative di R&D

In chiusura di convegno si è svolta una tavola rotonda, moderata da Paola Fontana, R&D & Innovation Manager di Città Studi Biella, alla quale hanno partecipato Roberta Fretta di Bracco Imaging Spa, Gian Luca Dadone – Business Development Manager – E.P.F. Elettrotecnica S.r.l; Marco Vicamini, Managing Director Smartdhome Srl; Augusto Rabajoli, Amministratore Delegato Ferrino SpA; Dario Casalini, Amministratore Delegato, Maglificio Po Srl; Giuseppe Tecco, Presidente Agrindustria Tecco Srl.

I relatori hanno portato la loro testimonianza relativamente alle loro esperienze progettuali realizzate con i fondi messi a disposizione della Regione Piemonte.

Eataly Torino celebra la tradizione della pasta con ospiti speciali e live show  

Dalle giovani pastaie Bragoli di Piacenza al Tortellino d’oro di Gratifico,  

tante realtà da tutta Italia portano l’artigianalità delle loro produzioni nel mercato e nei ristoranti di Eataly  

  

Proseguono a Eataly Lingotto le settimane dedicate a celebrare l’arte della pasta, massima espressione delle tradizioni locali e delle nostre radici gastronomiche. La pasta, il cibo più amato dagli Italiani, porta con sé un bagaglio infinito di ricette e formati che cambiano in base al territorio e alle tradizioni locali e si divide in due macro-famiglie: la pasta secca e la pasta fresca. Quest’ultima può essere con il ripieno o senza, lunga o corta, con le uova o preparata solo con farina e acqua e rappresenta un caleidoscopio di possibilità riconducibili ad ogni regione d’Italia, a dimostrazione della nostra incredibile biodiversità.   

Ed è in omaggio a questa biodiversità che a Eataly Lingotto si sviluppa un programma ricco di iniziative che coinvolgono direttamente i produttori chiamati a mostrare come nascono agnolotti, tortelli, culurgionis, fusilli e pansoti. Sono oltre 50 le giornate organizzate con attività come degustazioni, produzioni live di pasta fresca, lezioni tematiche e laboratori didattici.  

 

Ai fornelli del ristorante Pizza&Cucina arrivano degli ospiti speciali. Direttamente da Grottaferrata, L’Oste della Bon’Ora Massimo, insieme al figlio Flavio, porta il meglio della cucina romana, storie e aneddoti imperdibili, tra un tonnarello cacio e pepe e un’amatriciana. Solo giovedì 21 e venerdì 22 marzo, a pranzo e cena! 

Martedì 26 e mercoledì 27 marzo sarà invece il turno di Gabriele Rubiu, chef ogliastrino che racconterà e farà assaggiare i tradizionali culurgionis in due gustose varianti: quella classica con salsa di pomodoro, pecorino e basilico e una speciale arricchita da bottarga e olio evo.  

 

A Eataly Lingotto, poi, è attivo dal 2018 il pastificio interno Plin, le cui sfogline ogni giorno fanno vedere dal laboratorio di produzione a vista le diverse fasi di produzione, dalla sfoglia al ripieno, lavorando secondo la ricetta piemontese di Lidia Alciati, definita dal Los Angeles Times la “agnolotti queen”. Plin in queste settimane speciali ospita anche alcune realtà artigianali, che rappresentano il legame con il territorio e con l’arte della pasta fatta in casa. Ecco che sabato 23 e domenica 24 marzo passeranno per Eataly Lingotto le sorelle Bragoli, Eleonora e Isabella, giovanissime pastaie da Piacenza che, direttamente dal loro laboratorio con vendita diretta, porteranno in città i loro tortelli con la coda.  Il 6 e il 7 aprile ci spostiamo quindi in Sardegna, con Ylenia Parente, giovane sfoglina che tiene alta la tradizione di famiglia dei culurgionis fatti a mano e chiusi magistralmente a spiga, così come si tramanda di madre in figlia.  

Il bistrot Giù da Guido, negli spazi dell’Enoteca di Eataly Lingotto, propone due appuntamenti speciali, Pasta fresca POP!. Mercoledì 20 marzo e 3 aprile saranno delle serate dal menu unico: plin di Lidia, gnocchi, tortelli e tanto altro saranno le proposte principali, con alcune variazioni sul tema inedite. 

  

All’ingresso di Eataly Lingotto, inoltre, c’è il Tavolo della pasta fresca: un luogo in cui si alterneranno realtà virtuose che produrranno in diretta alcuni dei formati di pasta più iconici. Tra gli artigiani che mostreranno la loro arte:  

– Le pastaie del Pastificio Novella mostreranno la tecnica perfetta che le donne di Sori (GE) usano per dare alle trofie l’”intursoeia”, la loro forma tipica, durante la produzione dal vivo di questa pasta che racconta il territorio ligure. Sabato 23 e domenica 24 marzo. 

– Le sfogline di Gratifico, direttamente da Bologna, faranno vedere come nasce il loro tortellino, premiato da Gambero Rosso con il Tortellino d’oro 2019, dalla sfoglia ruvida e ingredienti di qualità senza aggiunta di conservanti. Sabato 6 e domenica 7 aprile. 

– Le maestre fusillaie di Gragnano (NA), con un gesto rapido che consiste nell’attorcigliare intorno ad un fuso di acciaio il bucatino, creeranno i fusilli a mano sotto gli occhi dei curiosi. Sabato 13 e domenica 14 aprile. 

 

Oltre alla produzione dal vivo e vendita della loro pasta fresca, tutte le realtà coinvolte terranno anche dei workshop a tema nella Scuola di Eataly, per insegnare le tecniche e i segreti per riprodurle anche a casa. 

 

Il programma completo delle attività è su www.torino.eataly.it 

Rivisti criteri prescrittibilità per dispositivi incontinenza

«Con la deliberazione del 11 dicembre 2023 sono stati rivisti, per tutti gli assistiti in carico, sia a domicilio sia ospiti di strutture, i criteri di prescrittibilità riferiti ai prodotti a maggiore assorbenza inseriti fra quelli erogabili a carico del Servizio sanitario regionale, poiché tali prodotti possiedono caratteristiche tecniche tali da permettere un utilizzo in numero inferiore a quello previsto dalle linee guida prescrittive precedenti. Non avrebbe senso prevedere i prodotti a maggiore assorbenza attualmente previsti sul mercato (a maggior costo), comunemente definiti “prodotti notte”, senza rivedere l’organizzazione nella gestione dei presìdi: i prodotti a maggiore assorbenza prevedono un uso appropriato solo durante la notte, riservando alla gestione dell’incontinenza durante il giorno prodotti a minore assorbenza, con un cambio più frequente».

Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi sui dispositivi per l’incontinenza consegnati dalle Asl alle Rsa.

«Poiché sembra che la problematica emerga con riferimento alle strutture e non per gli assistiti a domicilio, probabilmente è sufficiente che le RSA si attivino, anche con il supporto degli aggiudicatari di gara, per organizzare in modo diverso e più appropriato l’utilizzo delle varie assorbenze previste dalla gara».

Creatività e tecnologia: il Talento e l’Algoritmo

Creatività e tecnologia hanno dato vita ad una intrigante accoppiata, impensabile almeno fino alla diffusione massiccia dell’Intelligenza Artificiale. Una vita di coppia spesso contrastata, ma ricca di sorprese. Questo il tema del secondo incontro dell’edizione 2024 di “Quanto conta il contenuto“, il ciclo di eventi organizzato dall’Italian Cultural Content Industry (ICCI Hub) e realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center. 

 Il Talento e l’Algoritmo, questo il titolo dell’incontro, si terrà il giovedì 21 marzo alle ore 17:30 al Grattacielo Intesa Sanpaolo in Corso Inghilterra 3, a Torino.

L’incontro, aperto e gratuito, invita il pubblico a esplorare l’influenza crescente dell’intelligenza artificiale (AI) sulla creatività e produzione artistica e intellettuale contemporanea. Attraverso un panel di esperti, verranno discusse le dinamiche tra gli algoritmi e l’espressione del talento umano, analizzando come la tecnologia influenzi e a volte sfidi le capacità creative umane in campi quali musica, letteratura, arti visive e design.

Moderati dall’imprenditore Vittorio Di Tomaso, noto nel campo dell’innovazione tecnologica, gli ospiti Laura Li Puma, Head of Artificial Intelligence Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Laila Al Habash, cantautrice impegnata nell’esplorazione musicale con l’AI, Giulia Ricci, giornalista e Aurora Maggio, imprenditrice esperta i tecnologie sostenibili si confrontano sull’equilibrio tra l’intervento umano e l’autonomia della macchina, nonché sulle esperienze di collaborazione tra talento umano e algoritmi, con particolare attenzione alle possibili sinergie per il futuro.

Un’incursione nel mondo della poesia è affidata allo scrittore e poeta torinese Guido Catalano.

«Le imprese che producono contenuti – sottolinea Marzia Camarda, presidente di ICCI  – stanno affrontando una profonda rivoluzione tecnologica, che cambierà per sempre il loro modo di lavorare e di conseguenza anche il tessuto imprenditoriale del nostro territorio: e la competizione tra territori (a livello nazionale e internazionale) si giocherà sempre di più sulla capacità delle imprese di prendere decisioni rapide e disruptive. Quindi esplorare senza preconcetti le possibilità date dell’intelligenza artificiale è indispensabile per migliorare le performance delle imprese e dei professionisti del nostro comparto. Icci lavora per mettere queste nuove competenze tecnologico-creative a disposizione del maggior numero di persone possibile, per prendere tutti insieme le decisioni più efficaci».

La partecipazione all’incontro è libera su prenotazione al seguente link: https://bit.ly/icci-secondo-incontro-biglietti. Sarà, inoltre, possibile seguire l’evento in streaming: https://bit.ly/icci-intesa-secondo-incontro-2024

Il terzo, e ultimo, appuntamento del ciclo “Quanto conta il contenuto”, si terrà  il  23 maggio e sarà dedicato a  “A Scuola di Didattica: Tra Dispersione Scolastica e Innovazione”.

L’ Italian Cultural Content Industry (ICCI) è un laboratorio di sperimentazione che si pone l’obiettivo di contribuire a disegnare linee guida utili per tutto il comparto dell’industria del contenuto, in accordo con gli attori del territorio. Intercettando e diffondendo le spinte più innovative, ICCI si propone di promuovere attività e suggerire iniziative e strategie utili per le imprese della filiera di riferimento. ICCI è composto da professionisti, imprese, istituzioni, enti culturali, organizzazioni e associazioni che mettono a fattor comune idee, esperienze, progetti e risorse.

Intesa Sanpaolo Innovation Center è la società del Gruppo di Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione di frontiera. Esplora scenari e trend futuri, sviluppa progetti multidisciplinari di ricerca applicata, supporta startup, accelera la business transformation delle imprese secondo i criteri dell’open innovation e della circular economy, favorisce lo sviluppo di ecosistemi innovativi e diffonde la cultura dell’innovazione, per fare di Intesa Sanpaolo la forza trainante di un’economia più consapevole, inclusiva e sostenibile.

“Scarabocchiando – un percorso nell’arte”

Il 24 marzo prossimo, alle ore 17:30, presso la casa editrice di Paola Caramella, verrà presentato il libro “Scarabocchiando – un percorso nell’arte” (Paola Caramella Editrice) insieme alle autrici Cristina Costantini, Raffaella Galli e Katia Massafra. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Mara Martellotta, protagonista inoltre della rubrica radiofonica “Una finestra sul mondo dell’arte” di Radio Sognare si può e Radio Moncalieri.

Questo libro è una raccolta di appunti, una sintesi narrativa e di rappresentazioni che nasce da contributi diversi riguardanti il mondo dell’arte, e il suo utilizzo nella didattica per i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Si tratta di un progetto dalle grandi potenzialità didattiche ed è finalizzato alla preparazione alla scrittura per sviluppare una sempre maggiore coordinazione oculo-manuale e sicurezza nel tratto, offrendo l’opportunità di percepire a tutto tondo la forma grafica sperimentando con il corpo, comprendendola ed elaborandola interiormente, ricreandola con la fantasia.

L’arte si rivela, ipotizzando un percorso verso la scrittura, una via privilegiata nel momento in cui, in modo giocoso, si avvicina ai segni non convenzionali utilizzati dai grandi pittori presi in considerazione, tra cui ricordiamo Capogrossi, Yayoi Kusama, Mondrian, Matisse, Paul Klee, Kandinsky, Giacomo Balla, Joan Miró, Picasso e Karla Gerard.

 

Gian Giacomo Della Porta

Sciopero Gradenigo: “Adesione compatta”

HA SUPERATO L’80% L’ADESIONE DI MEDICI CHE HANNO PARTECIPATO ALLO SCIOPERO INDETTO IL 19 MARZO DA A.N.M.I.R.S (ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI ISTITUTI RELIGIOSI SPEDALIERI) CHE RAPPRESENTA I MEDICI ASSUNTI DALL’OSPEDALE HUMANITAS GRADENIGO PER OTTENERE ASCOLTO E DIALOGO CON LA PROPRIETÀ

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Più dell’80% dei medici ha aderito al primo sciopero che si sia registrato nell’Ospedale Gradenigo. Anche i sanitari designati a mantenere i servizi essenziali, pur non potendo partecipare al presidio, hanno fatto avere il loro sostegno ai colleghi. Immediata e solidale la reazione dei pazienti che si sono dimostrati sensibili alle istanze presentate dai medici: le condizioni eque di lavoro sono le caratteristiche essenziali per poter garantire una buona cura.

Il Gradenigo non è una clinica privata, ma un ospedale “classificato” provvisto di un pronto soccorso, pertanto eroga un servizio pubblico e universale a tutti gli effetti. Ciò significa che i requisiti strutturali e l’organizzazione delle attività e servizi devono essere qualitativamente gli stessi delle strutture ospedaliere pubbliche e che, per poter erogare qualsiasi prestazione, devono attenersi e rispettare i L.E.A. – Livelli Essenziali di Assistenza, strumentali alla fornitura di prestazioni e servizi a tutti i cittadini indipendentemente dal reddito e luogo di residenza da parte degli enti del SSN.

Anche i medici che vi operano sono pertanto equiparati ai dipendenti di strutture pubbliche e devono essere assunti solo con un concorso pubblico, invece possono trasferirsi ad altri ospedali SSN senza più sottoporvisi. È questo uno dei motivi che determina la mobilità dei medici del Gradenigo, dove le remunerazioni, a parità di incarico e responsabilità, sono più basse del 30% rispetto ai colleghi che operano nel SSN. Da qui la patologica carenza di organico, comune anche alle altre professionalità come infermieri e tecnici, che rischia di creare una pericolosa ricaduta sulla qualità delle cure e sulla sicurezza dei pazienti.

Siamo stati costretti a ricorrere a uno strumento che per noi medici è difficile da accettare. Ma quando ci siamo resi conto che gli investimenti in capitale umano non sono la priorità della proprietà del Gradenigo, la Humanitas spa che fa parte della multinazionale Thechint da 34 miliardi di fatturato, abbiamo indetto il nostro primo sciopero, con l’intento di ottenere ascolto dalla direzione e dalla proprietà e di poter affrontare un dialogo che porti a migliorare la condizione di lavoro e all’adeguamento dei contratti e della retribuzione. Siamo rimasti anche impressionati dalla reazione dei pazienti che si sono fermati ad ascoltare le nostre motivazioni: hanno solidarizzato con noi nella richiesta di una condizione di lavoro che garantisca la qualità delle cure migliore possibile”, dichiara il dottor Piero Mandelli, Consigliere Nazionale e Delegato Regionale di A.N.M.I.R.S, oltre che Segretario della Sezione ANMIRS del Gradenigo.

Siamo pronti a intavolare una discussione che tenga conto delle motivazioni espresse con forza dai medici di tutti i reparti, che abbia come oggetto la politica Aziendale di Humanitas riguardo alle risorse umane, che sono appunto il patrimonio e la forza di una struttura fortemente radicata e riconosciuta sul territorio, il cui valore non può essere disperso. Ci auguriamo che la proprietà voglia prendere in considerazione le nostre proposte, che hanno come intento il buon funzionamento dell’Ospedale”, sottolinea Donato Menichella, Segretario Nazionale A.N.M.I.R.S.

LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO

Il disallineamento contrattuale tra il trattamento erogato dal Gradenigo (con un contratto ormai scaduto da oltre 4 anni e mai più rinnovato) e quello erogato dagli Ospedali Pubblici ha determinato un ritardo di ben due contratti collettivi, gli aumenti salariali previsti nel settore Pubblico e mai applicati al Gradenigo hanno determinato una grande differenza di retribuzione (di circa il 30%) per i medici del Gradenigo, a fronte di un’attività lavorativa qualitativamente sovrapponibile a quella degli Ospedali Pubblici.

Le politiche oscurantistiche aziendali stanno causando la fuga dall’ospedale di alcuni dei medici e degli infermieri di maggiore esperienza, sostituiti (spesso solo parzialmente), nella maggior parte dei casi, da medici e infermieri altrettanto bravi ma più giovani e con meno esperienza. A questi ultimi, peraltro, per convincerli ad accettare il lavoro, viene spesso garantita una retribuzione analoga a quella degli Ospedali Pubblici, creando così la paradossale situazione in cui i medici e gli infermieri fedeli all’ospedale da tanti anni sono retribuiti in misura minore rispetto a quelli appena arrivati.

La carenza di organico, insieme al taglio dei costi in generale, incidono sulla organizzazione interna costringendo a turni di reperibilità mensili che superano il numero massimo previsto dalle normative europee e nazionali, o a saltare i turni di riposo, accumulando così ore di straordinario che non vengono retribuite né tanto meno recuperate. Queste sono condizioni che influiscono sulla qualità dei servizi offerti dalla struttura mettendo in pericolo la sicurezza degli operatori e dei pazienti.

 

Aief e Forum delle Associazioni Familiari al Castello di Lucento

Una giornata di aggregazione con giochi e momenti di intrattenimento per i più piccoli e non solo. Si è tenuta domenica scorsa grazie ad Aief e Forum delle Associazioni Familiari al Castello di Lucento. Aief (nella foto di copertina il fondatore e presidente Tommaso Varaldo) è un’associazione di promozione sociale impegnata da anni a supportare le famiglie, con particolare attenzione alla tutela dei diritti dell’infanzia, dell’adolescenza e della genitorialita’.