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Agricoltura: “Pacchetto giovani”, posticipata la scadenza al 24 aprile

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Confagricoltura Piemonte: tempo utile per chiarire alcune criticità

 

 

Confagricoltura Piemonte apprezza l’iniziativa della Regione di prorogare la scadenza del cosiddetto Bando integrato “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole” e “Insediamento giovani agricoltori”, inserito nel Complemento di Sviluppo Rurale.

Le aziende aderenti, attraverso una serie di investimenti mirati, potranno migliorare i processi produttivi della loro azienda, il suo posizionamento sui mercati e la redditività, ma la burocrazia è ancora troppa.

 

Esprime soddisfazione Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte dopo aver appreso della proroga al 24 aprile prossimo per il Bando integrato SRD01 – investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole e SRE01 – Insediamento giovani agricoltori.

Il ricambio generazionale assume un ruolo prioritario nell’agenda politica comunitaria e Confagricoltura Piemonte si era subito mossa a tutela della categoria quando sono sorte le prime difficoltà nel rispettare le tempistiche imposte dai bandi.

 

È stata infatti iniziativa di Confagricoltura Piemonte chiedere alla Regione per gli imprenditori agricoli, giovani under 41, la possibilità di differenziare la scadenza del bando, evidenziando alcune criticità che si stanno via via risolvendo.

 

Apprezziamo il fatto che la Regione abbia accolto la nostra proposta di posticipare la scadenza dei bandi, fornendo alcuni doverosi chiarimenti a quanto evidenziato durante gli incontri tecnici” sottolinea Allasia. Si tratta di aiuti importanti per le nostre aziende: una maggiore presenza di giovani in agricoltura è fondamentale per la competitività e per la sostenibilità del sistema e per il contrasto allo spopolamento delle aree rurali e montane; quindi, l’accesso ai bandi deve essere facilitato, anche con una tempistica adeguata” conclude il presidente.

 

Le aziende under 41 mostrano una maggiore propensione all’innovazione, gestiscono aziende di dimensioni maggiori rispetto alla media e in una condizione economica migliore se confrontate con quelle condotte da agricoltori più anziani. I nostri giovani agricoltori, però, lamentano, rispetto ai colleghi europei, maggiori difficoltà in tema di accesso al credito e alla consulenza aziendale, oltre che una eccessiva burocrazia.

Pubblicità fake tra le insidie del web

Ai lettori – Tra le tante insidie di internet, c’è anche quella della pubblicità fake.

Ci siamo accorti questa mattina che anche sul “Torinese” tra la pubblicità che viene generata automaticamente da Google,  nelle scorse ore  in alcuni nostri articoli compariva l’immagine che vedete, raffigurante Paola Cortellesi. Cliccando sulla foto si apriva un finto articolo del quotidiano La Repubblica che era in realtà la pubblicità di prodotti finanziari sospetti e non meglio qualificati. I nostri tecnici, non appena ce ne siamo accorti, hanno provveduto a rimuovere tali annunci, quantomeno ingannevoli. Invitiamo i lettori a segnalarci eventuali altri annunci “anomali” che dovessero riscontrare.

Mezzi pubblici, tessera alias per le persone transgender e non binarie 

Una tessera con identità alias per usufruire dei mezzi di trasporto pubblico con il nome d’elezione, corrispondente alla propria identità di genere, quando è diverso da quello anagrafico, garantendo così il pieno diritto alla mobilità per le persone transgender e non binarie.

È la novità che sarà introdotta dal prossimo 8 aprile su iniziativa dell’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli in collaborazione con l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta e il Gruppo Torinese Trasporti (GTT).

Il progetto – spiega l’Assessore Rosatelli – ha lo scopo di evitare che le persone in percorso di affermazione di genere con documenti di riconoscimento non corrispondenti con la propria identità di genere, in caso di controlli, esponendo la tessera, debbano trovarsi in situazioni di imbarazzo che possono danneggiare la dignità personale, fino a scoraggiare l’utilizzo del trasporto pubblico. Dare alle persone transgender e non binarie la possibilità di viaggiare con il nome d’elezione rappresenta un passo avanti nella strada dei diritti per l’autodeterminazione di genere. Voglio ringraziare la collega Chiara Foglietta e GTT per l’impegno, la collaborazione e la forte sensibilità dimostrata per il raggiungimento di questo importante risultato“.

Data l’impossibilità di intervenire direttamente sulla carta BIP senza una modifica della norma regionale, è stata predisposta una procedura  per le modalità di rilascio di una tessera alias per il trasporto pubblico locale, che ha valenza esclusivamente sulla rete GTT. La tessera è regolata da un accordo di riservatezza, senza necessità di documentazione medica a supporto della domanda, ed è valida solo se abbinata a una tessera BIP al cui interno è caricato un abbonamento valido mensile e/o annuale, utilizzabile in fase di controllo.

La tessera alias nasce con carattere sperimentale e avrà una validità di due anni. Sarà possibile richiederla a partire da lunedì 8 aprile, data in cui sarà pubblicato il regolamento sul sito di GTT.

In vista dell’attivazione della tessera alias è stata inoltre predisposta, a cura del Servizio LGBT della Città di Torino, una formazione su questa nuova opportunità e, più in generale, sulle tematiche dell’identità di genere rivolta ad oltre 140 persone tra assistenti alla clientela GTT, personale della ditta Holacheck che effettua il controllo dei titoli di viaggio e personale scelto del centro servizi alla clientela.

TORINO CLICK

Al via il  progetto della fondazione Umberto Veronesi ETS

 Dedicato agli adolescenti, in collaborazione con AIEOP.

 

Il quinto appuntamento della decima edizione del progetto della fondazione Umberto Veronesi ETS si terrà giovedì 14 marzo presso il cinema Reposi di Torino.

Dopo il grande successo riscosso durante le precedenti edizioni, tornano gli incontri del progetto #fattivedere, organizzati grazie al prezioso contributo della Fondazione Veronesi, in collaborazione con la commissione adolescenti dell’AIEOP ( associazione italiana ematologia oncologia pediatrica) a cui prenderanno parte più di tremila studenti durante i mesi di febbraio e marzo 2024.

Gli studenti che aderiscono al progetto sono invitati a vedere il film “Quel fantastico peggior anno della mia vita” di Alfonso Gomez Rejon del 2015 per poi incontrare in presenza oppure online, attraverso la piattaforma GoToWebinar, i divulgatori scientifici della Fondazione Veronesi e specialisti oncologi e psiconcologi pediatrici, con cui affrontare il tema della diagnosi di tumore nei pazienti adolescenti e il delicato tema per gli stessi di accedere ai centri di cura di eccellenza e ai protocolli di cura.

“Da anni con il progetto #fatti vedere miriamo a sensibilizzare sempre di più gli adolescenti circa l’importanza di prendersi cura di sé e del proprio corpo, senza paura né vergogna, invitandoli a rivolgersi ad un medico in presenza di sintomi senza causa apparente e prolungati nel tempo. Durante gli incontri viene affrontato il tema della diagnosi di tumore nei pazienti adolescenti e il delicato tema di affrontare la malattia in tutti i suoi aspetti” – spiega Monica Ramaioli, direttore generale della fondazione Umberto Veronesi ETS.

MARA MARTELLOTTA

“Senti chi parla”. All’Associazione Culturale “OFF TOPIC”

La presentazione del nuovo libro del giornalista e blogger padovano Leonardo Bianchi

Giovedì 14 marzo, ore 18,30

“Miti, armi e terrore dell’estrema destra globale”: tema di altissima attualità e indubbio interesse sulla scia di “nuove” paure che, purtroppo, sembrano farci sempre più spesso compagnia da alcuni mesi a questa parte. E su cui da congetturare e scrivere, non manca di certo il materiale. Lo ha fatto con intensità e acute interpretazioni il giovane (classe ’86) giornalista e blogger padovano Leonardo Bianchi, nel suo ultimo libro “Le prime gocce della tempesta” (Solferino Libri) che verrà presentato, all’interno del format “Senti chi parla” (interamente dedicato a libri e podcast), dalle Associazioni Culturali “OFF TOPIC” e “The Goodness Factory”, sul palco di via Giorgio Pallavicino 35, a Torino, giovedì 14 marzo, alle ore 18,30.

A moderare l’evento saranno Fabio Malagnino(giornalista e docente all’“Università di Torino”) e Chiara Foglietta (“Assessora alla Transizione Digitale” della Città di Torino).

Leonardo Bianchi, pur giovanissimo, si porta dietro una lunga esperienza di scrittura e, soprattutto, la capacità di leggere  e interpretare gli eventi della quotidianità (sociale e politica) con sottile acutezza e il coraggio delle idee. E’ editor di “Facta”, ha lavorato a lungo per “VICE Italia” e collabora con “Valigia Blu”, “Internazionale” e altre testate. Cura anche una newsletter sulle teorie del complotto chiamata “Complotti!” e seguita da migliaia di iscritti ed è autore di altri due libri: “La Gente (2017) e “Complotti!”(2021).

Per meglio avvicinarci ai contenuti e alle tematiche del nuovo libro presentato a Torino, può servire lo stesso incipit del volume.

È il maggio del 2012. Un uomo è solo in una stanza e sta scrivendo a una scrivania. Quella, però, non è una normale scrivania: è un tavolo imbullonato al muro bianco. Quella stanza è la cella di una prigione. E quell’uomo non è come gli altri. Otto mesi prima ha colpito a Oslo e sull’isola di Utøya, uccidendo settantasette persone in nome di una sola fede: il nazismo. L’uomo verga veloce le ultime righe di una lettera: “Siamo le prime gocce della tempesta purificatrice che sta per abbattersi sull’Europa”, scrive Anders Behring Breivik.

Ecco, comincia proprio da qui, dal carcere di Ila, un’immersione in apnea nell’incubo diventato realtà, un reportage narrativo – sconvolgente e documentatissimo – che racconta la “galassia del neonazismo” contemporaneo e del “terrorismo suprematista bianco”. “Nelle pagine di questo libro – racconta Bianchi – occhi spiritati compulsano manuali dello stragismo fai-da-te; armi sparano come in un videogame contro i “diversi”, neri, immigrati, musulmani e militanti socialisti; una scia di sangue si allunga da Macerata alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti alla Norvegia; parole pesanti come piombo inneggiano alla guerra razziale”.Leonardo Bianchi indaga così sulle “reti liquide” della nuova “Internazionale Nera”, perlustra le pieghe più oscure del web inseguendo l’eco della “propaganda incendiaria, analizza l’avvento della destra americana di ultima generazione, svela i processi di normalizzazione delle “teorie di morte” in voga dall’Ungheria di Orbán all’Italia del nazional-sovranismo, indica la minaccia letale che grava sull’Occidente. “Perché la tempesta – continua Bianchi – infuria già …”. E ancora: “Sarebbe rincuorante pensare che si tratti di pochi individui squilibrati e totalmente al di fuori della società, come il ritratto che ne viene fatto dai ‘media’ e dalla politica. In realtà sono molto più integrati di quanto si voglia pensare; e molte delle cose che dicono e scrivono fanno ormai parte della propaganda politica dei principali partiti conservatori (e non solo), a partire dalla teoria della ‘sostituzione etnica’”.

Per info: “OFF TOPIC”, via Giorgio Pallavicino 35, Torino; tel. 011/0601768 o www.offtopictorino.it

g.m.

Nelle foto:

–       Leonardo Bianchi

–       Cover “Le prime gocce della tempesta”

Impegni agro climatico ambientali, c’è il bando regionale

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha pubblicato il bando rivolto ad agricoltori e allevatori piemontesi che per la campagna 2024 intendono presentare domanda di contributo per impegni agro climatico ambientali: tecniche in agricoltura conservativa (semina su soda, apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale), tecniche di riduzione di emissioni ammoniacali e gas serra, allevamento di razze minacciate di abbandono, gestione ecosostenibile dei pascoli.

Il bando si riferisce alla Misura 10 del precedente Programma di sviluppo rurale 2014 -2022 e ha una dotazione finanziaria complessiva di 16,5 milioni di euro, derivanti da assegnazioni finanziarie recuperate dalla precedente programmazione.

I potenziali beneficiari si impegnano per la durata di un anno ad adottare le tecniche previste dalla misura.

Diamo continuità nell’apertura dei bandi agro climatico ambientali per sostenere gli agricoltori e gli allevatori piemontesi che intendono impegnarsi nell’agricoltura sostenibile e possono quindi contare anche quest’anno sul sostegno contributivo della Regione” precisa l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Il bando scade il 15 maggio 2024 (come indicato dal Ministero dell’agricoltura) ed è pubblicato sul sito della Regione Piemonte al link https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/psr-2014-2022-misura-10-pagamenti-impegni-agro-climatico-ambientali-nuove-adesioni-alle-operazioni

Terzo settore, Canalis (Pd): “Una legge anche in Piemonte”

PER RAFFORZARE LA COMUNITÀ.

Una norma che recepisce la riforma nazionale del 2017, semplifica ed abroga alcune leggi piemontesi precedenti e introduce alcune novità, come la Consulta regionale del Terzo Settore, i punteggi premiali nei bandi regionali per i comuni che praticano la co-progettazione e le linee guida per definire la collaborazione tra Pubblica Amministrazione ed Enti del Terzo Settore, tramite la co-programmazione, la co-progettazione e l’amministrazione condivisa.

12 marzo 2024 – L’approvazione all’unanimità della PdL Canalis è frutto di un lungo lavoro di mediazione con la maggioranza, in particolare con gli assessori Caucino e Marrone. Segno che il Terzo Settore non è un tema di parte, ma una ricchezza trasversale, in una Regione che vanta un patrimonio storico e un numero particolarmente alto di organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative, società di mutuo soccorso, fondazioni ed enti filantropici, che coinvolgono migliaia di lavoratori e volontari.

Una rete silenziosa che tiene in piedi il Paese, in ambito sociale, sanitario, culturale, sportivo, educativo, ambientale. Una rete che rafforza la comunità. Un insieme di enti di natura giuridica diversa, accomunati dalla vocazione no profit, dalla funzione pubblica e dalla finalità dell’interesse generale, come sancito dalla sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale.

Pubblica Amministrazione (PA) e Enti di Terzo Settore (ETS) possono agire in sinergia e cooperazione, piuttosto che in spirito di competizione o subordinazione, concorrendo al bene comune.

Il Terzo Settore è fattore di democrazia e di equilibrio tra una possibile deriva statalista oppure liberista della nostra società.

Il Terzo Settore è stato, fin dall’Ottocento, un pilastro della coesione sociale della nostra Regione. Le opere dei santi sociali, le società di mutuo soccorso e le cooperative sono state le prime espressioni organizzate di solidarietà, a fianco delle organizzazioni sindacali, nel tumultuoso periodo della prima industrializzazione.

Ma è soprattutto a partire dagli anni settanta e ottanta del Novecento che il Terzo Settore si rafforza. Anche con l’arrivo delle leggi nazionali, si registra una notevole crescita delle organizzazioni di volontariato, dell’associazionismo di promozione sociale, delle cooperative sociali e delle diverse strutture della formazione professionale e dell’accompagnamento all’inserimento nel mondo del lavoro.

Indubbiamente questa rete, promossa in particolare dall’ispirazione cristiana o dalla tradizione socialista, ha vissuto un originale ed autonomo protagonismo, ma è stata anche valorizzata da una Pubblica Amministrazione che in Piemonte, ha sempre voluto lavorare insieme a Terzo Settore.

Il Terzo Settore piemontese ha prodotto esperienze straordinarie di innovazione sociale, come la formazione professionale, l’affido familiare, l’assistenza domiciliare per persone non autosufficienti con fondi sanitari,  ecc.

Con la nuova legge regionale si auspica uno scatto in avanti, come già accaduto con le leggi regionali in Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Molise e Lazio, dando seguito al D.lgs 117/2017, che a livello nazionale ha operato una revisione organica della disciplina degli ETS con la redazione di un apposito codice che ha riunificato all’interno di un unico quadro normativo le singole leggi settoriali (volontariato, promozione sociale e impresa sociale) e ha introdotto in particolare il modello dell’ “amministrazione condivisa” tra Pubblica amministrazione e Terzo Settore, intesi come alleati e partners e non come antagonisti.

Successivamente, la Sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 26 giugno 2020 ha rappresentato una tappa fondamentale del riconoscimento giuridico degli Enti di Terzo Settore e della sussidiarietà, sottolineando che le attività di interesse generale possono essere ben svolte non soltanto dalla PA, ma anche da un’autonoma iniziativa dei cittadini, in linea di continuità con le espressioni della società solidale, fortemente radicata nel tessuto comunitario del nostro Paese. In questo senso gli ETS svolgono funzione pubblica al pari della PA.

Occuparsi delle persone più fragili o in difficoltà, promuovere cause sanitarie, culturali o ambientali, non è statalismo o assistenzialismo, ma tutela dei diritti umani, attuazione della Costituzione e investimento sui legami tra le persone.

Se non insistiamo sul tema della comunità, la nostra democrazia sarà sempre più illiberale e lascerà sempre più indietro chi è meno efficiente e performante.

C’è molto da fare, se Pubblica Amministrazione e Terzo Settore lo faranno insieme, in modo paritetico, avranno più successo.

 

Monica CANALIS – consigliera regionale PD e prima firmataria della legge

Torino e Egitto: un legame che dura da secoli

Mummie, faraoni e maledizioni sono elementi esotici che rappresentano tuttora degli spunti di fascinazione per il grande pubblico. Dall’Ottocento infatti furono molti nobili europei ad interessarsi a questa antica civiltà: per questo si cominciò a diffondere in tutta Europa una fama esoterica e favolistica a riguardo. A fianco alla trattazione fantastica però ci fu uno studio approfondito della materia, soprattutto a Torino che legò le proprie sorti all’Egitto fino a creare uno dei musei più importanti al mondo. Infatti attualmente risulta secondo solo a quello della capitale egiziana, proprio a causa del pregio e della varietà dei pezzi conservati al suo interno.

Torino e l’antico Egitto: i re che discesero dal faraone

Il vero motivo per cui la città è associata alle sponde del Nord Africa risiede nelle leggende fondative dei Savoia. I suoi sovrani infatti per legittimare la stirpe, incaricarono lo storico di corte, Emanuele Pingone, di strutturare una storiografia che includesse anche le radici mitiche della famiglia. Il nobile quindi inserì come capostipite un sovrano egizio, giunto in Piemonte per fondare un nuovo regno.

La conseguenza principale di questa narrativa fu l’acquisto compulsivo di reperti da parte della casata che portò man mano alla creazione di una collezione degna di nota. Il desiderio spasmodico di appropriarsi di ritrovamenti egizi portò a molti falsi storici ma anche a un progressivo interessamento nei confronti dei siti archeologici in loco.

La leggenda che diventa realtà

Da questo mito fondativo i reali e la nobiltà sabauda vennero ben presto pervasi da una vera e propria “egittomania”. Ne è la prova la famosa Mensa Isiaca, una tavola di bronzo che presenta una elaborata successione di divinità e geroglifici. Attualmente conservata al Museo Egizio, venne venduta nel 1529 al Cardinale Bembo. Il prezioso oggetto rimase a Mantova anche dopo la sua morte fino a quando venne comprato da Carlo Emanuele. L’anno era il 1630.

torino egitto mensa isiaca I Il Torinese

Questa insieme ad altri pezzi, rappresenta il cosiddetto “Lotto Gonzaga” che fu la prima base per la collezione che conosciamo ancora oggi. La tavola è di epoca romana, databile attorno al I secolo d.C, ed è probabilmente una testimonianza del culto di Iside in Italia, dovuta al sincretismo religioso tipico del pantheon dell’epoca. Nel 1723 le antichità in possesso dei Savoia vennero trasferite in un’ala dell’Università di Torino.

La vera e propria nascita del museo

Le campagne napoleoniche non fecero che acuire l’interesse nei confronti della produzione artistica dell’antico Egitto. Infatti a questa occasione si deve il ritrovamento della famosa Stele di Rosetta, l’iscrizione in tre lingue che ha reso possibile decifrare il geroglifico. Nello stesso periodo Bernardino Drovetti, console italiano presso Il Cairo, iniziò a collezionare statue, papiri e gioielli, fra cui la famosa statua di Amenhotep I. Nel 1824 l’uomo cedette tutta la propria raccolta ai Savoia, che decisero di rendere accessibile al pubblico questo immenso patrimonio culturale con l’apertura del polo museale.

torino egitto abu simbel I Il Torinese

Allo stesso tempo si intensificarono i contatti con l’Egitto, collaborando per gli scavi e per la manutenzione dei monumenti. Infatti si devono a degli italiani sia la scoperta della tomba della regina Nefertari -uno dei complessi più suggestivi della Valle delle Regine- che il trasferimento del mausoleo di Abu Simbel. Quest’ultimo sito infatti era minacciato dalla costruzione della diga di Assuan che l’avrebbe totalmente sommerso. Fra il 1964 e il 1968 per la sua salvaguardia si mobilitarono i più esperti cavatori di marmo di Carrara. Questi lo smontarono pezzo per pezzo per collocarlo più in alto, lontano dal pericolo delle acque.

Leggi anche – Torino e le leggende fondative: il toro rosso e la discendenza egizia

Francesca Pozzo

Preioni (Lega): “Incontriamo i territori del Piemonte”

“Per tracciare un bilancio dell’attività svolta in Regione”

Nel mese di marzo assessori e consiglieri regionali della Lega incontreranno per due volte i territori del Piemonte. Sarà l’occasione per tracciare un bilancio di quanto fatto sin qui e per ascoltare le istanze dei cittadini a tre mesi dalle elezioni.

Il primo dei due incontri è in programma venerdì 15 marzo alle 20. Si terrà presso la Città Studi di Biella, in corso Pella 28. In questa data i territori coinvolti saranno quelli di Biella, del Vco, di Novara e di Vercelli. Parteciperanno il ministro e senatore Matteo Salvini, segretario federale Lega, e l’onorevole Riccardo Molinari, segretario regionale, oltre che il presidente del gruppo in PiemonteAlberto Preioni.
“La forza della Lega – sottolinea il capogruppo Preioni – è sempre stata quella di stare in mezzo alla gente. Sono stati cinque anni di buon governo e grazie al lavoro della nostra squadra, siamo stati, e lo siamo tuttora, motore del Piemonte. Ora serve continuità per dare vigore allo sviluppo dei nostri territori, con l’opportunità dell’autonomia differenziata”.

“Gli incontri in calendario e quelli che seguiranno rappresentano un momento importante di confronto per illustrare l’attività svolta in Piemonte – fa eco il segretario provinciale Vco, Enrico Montani – alla luce dell’importante appuntamento elettorale che l’8 e 9 giugno prossimi vedrà protagonisti i cittadini della nostra regione”.

Venerdì 22 marzo la Lega si sposterà poi ad Alba per incontrare gli elettori di Cuneo, Alessandria e Asti. L’appuntamento è fissato alle 20.30 presso il Palazzo dei Congressi Morra, in piazza Medford.

Va rimarcato che gli eventi sono a ingresso libero, è però gradita la prenotazione.

I link per prenotare:
BIELLA 15 MARZOhttps://www.eventbrite.it/e/biglietti-lega-motore-del-piemonte-piu-forti-con-lautonomia-852485987537

 

ALBA 22 MARZO: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-lega-motore-del-piemonte-piu-forti-con-lautonomia-852611131847?aff=oddtdtcreator

Per info: 3312777475

Sindaci piemontesi uniti contro le multe Istat

La protesta dei Comuni contro le ingiuste sanzioni per dati statistici mancanti continua e arrivano i primi riscontri per i ricorsi avviati

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  «Invece di infliggere sanzioni ai Comuni già sovraccarichi di compiti burocratici l’Istat aderisca alle normative vigenti e implementi la trasmissione automatica dei dati» è questo il pensiero dei Sindaci piemontesi, tra i primi firmatari della lettera aperta promossa da Asmel e già inoltrata al Presidente Istat per contestare l’erogazione delle sanzioni per le mancate trasmissioni da parte degli Enti di alcuni dati di rilevazione statistica.

Nella lettera, in particolare, si evidenzia la mancata attuazione dello scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT in applicazione dell’articolo 12 del TUEL senza oneri a carico di nessuno e senza necessità di sanzionare alcuno, meno che mai i Sindaci. L’appello è stato condiviso dai Sindaci di tutta Italia. Tra questi hanno aderito alla campagna anche i Comuni piemontesi di Bergolo, Cavallermaggiore, Cumiana , Santhià, Biella, Peveragno, Santena e moltissimi altri.

Da tempo ASMEL denuncia l’inerzia degli enti centrali nell’affrontare le iniziative taglia-burocrazia da tanti anni annunciate che metterebbero i Sindaci al riparo da sanzioni ingiuste e ingiustificate. Se l’ISTAT avesse seguito la legge correttamente, non ci sarebbero sanzioni da imporre. Tra i circa 1.200 compiti annuali che ogni Comune deve svolgere, circa 70 sono di natura statistica.

Nel frattempo molti dei Sindaci a cui sono state comminate le sanzioni, con il supporto di Asmel, hanno già avviato il ricorso per la contestazione delle multe e hanno fatto sapere che i prefetti hanno accolto le domande di ricorso.