ilTorinese

Al teatro Regio l’Olandese volante di Richard Wagner con la direzione di Nathalie Stutzmann

In scena dal 17 al 26 maggio

 

Per la stagione di opera e balletto 2023-2024 andrà in scena dal 17 al 26 maggio prossimi al teatro Regio l’opera wagneriana ‘L’olandese volante’, con sul podio Nathalie Stutzmann, la direttrice prediletta dal festival di Bayreuth.

Del fliegende Hollander, L’olandese volante segna il ritorno in cartellone di un titolo di Richard Wagner e della amatissima direttrice Nathalie Stutzmann sul podio dell’Orchestra e Coro del teatro Regio di Torino e del Coro Maghini. L’allestimento onirico è di Willy Decker. Il Coro è istruito dal maestro Ulisse Trabacchin. L’olandese ha la voce ricca e raffinata del baritono americano Brian Mulligan, nel ruolo di Senta il soprano sudafricano Johanni von Oostrum, il tenore americano Robert Watson è il cacciatore Erik.

La regia creata da Willy Decker per l’Opéra National di Parigi nel 2000 e presentata al Regio nel 2012, si gioca sulle assenze e sulle suggestioni. Sono in scena pochi elementi, delle corde e alcune sedie, e una gigantesca porta bianca che rappresenta un confine tra dimensioni diverse. Tutto è essenziale e fortemente evocativo, come lo stesso regista spiegò all’indomani del suo primo allestimento: ”Così come nel teatro non si può rappresentare il mare vero, in tutta la sua infinità, allo stesso modo non si può far comparire un vero vascello. L’Olandese deve restare un’immagine, un racconto, una ballata. Infatti la tempesta che tuona nella musica di Wagner non può essere mostrata sulla scena, se non negli individui”. Wolfgang Gussmann ha creato le scene e i costumi e Hans Tolstede ha disegnato le luci.

L’Olandese volante è considerato il primo dramma musicale maturo di Wagner in quanto, pur

scontando l’evidente influenza del grand opera francese, presenta diversi elementi che anticipano la sua produzione successiva. Compaiono i primi leitmotiv relativi a personaggi e sentimenti ed emerge la tendenza a fondere i numeri chiusi, ancora riconoscibili, in scene più ampie e continue, soprattutto in corrispondenza con gli episodi di natura fantastica. Oltre al modello francese, evidente negli aspetti più spettacolari e nelle messe in scena, Wagner tenne presente la tradizione italiana. Nell’estate del 1839 Wagner, incalzato dai suoi numerosi creditori, salpò per Londra a bordo del mercantile Thetis. Il viaggio fu ricco di difficoltà e imprevisti e, nella sua autobiografia, egli narra come il richiamo dei marinai che ammainavano le vele durante una tempesta fra i fiordi norvegesi, gli diede lo spunto iniziale per l’Olandese volante. Nonostante la presunta ispirazione autobiografica sia solo in parte vera, è indiscutibile che egli abbia trattato con libertà la sua fonte letteraria, il romanzo di Heinrich Heine “Dalle memorie del signor von Scnabelewopski”, identificandosi con il tormentato e perseguitato protagonista e introducendo due temi fondamentali della sua poetica, la maledizione e la redenzione attraverso la donna. In principio Wagner concepì l’opera in prospettiva di una sua realizzazione all’Opéra di Parigi. Il musicista, giovane e semisconosciuto, propose al teatro un libretto per un’opera di un solo atto. Il soggetto fu accettato ma assegnato a un altro musicista, Pierre Louis Dietsch, che scrisse Le Vaisseau fantome. Wagner, deluso, rimaneggiò l’opera suddividendola in tre atti e cambiando ambientazione e nomi dei personaggi per proporla al teatro di Dresda, dove fu messa in scena nel 1843. Nella carriera del compositore quest’opera segna la prima drastica presa di distanza dall’opera convenzionale. Abolite le forme chiuse, Wagner crea i primi Leitmotiv, melodie associate a personaggi, oggetti o concetti astratti, leitmotive tutti introdotti nell’ouverture.

L’anteprima giovani è in programma mercoledì 15 maggio alle ore 20.

 

Mara Martellotta

Siamo stati “la meglio gioventù”

Siamo stati “la meglio gioventù”. Non eravamo i migliori, ci tentavamo, questo sì. Con tutti i nostri difetti, ci mancherebbe altro.

Avevamo, sicuramente quelle certezze giovanili che molte volte si trasformavano in arroganza. Un nostro pregio era l’antifascismo. Pregio del resto condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani, visto che la nostra costituzione è basata sull’antifascismo. Non mi riferisco solo alla sinistra. Anzi, c’erano provincie come Cuneo che votando in massa Dc erano profondamente e radicalmente antifasciste. Forte la resistenza partigiana nelle Langhe. Ma le cose cambiano non essendo immutabili. Oggi abbiamo Fratelli d’Italia primo partito. Partito che affonda le sue radici , anche nell’allora Msi. Da Giorgio Almirante a Gianfranco Fini hanno professato e praticato idee fasciste, o se volete neofasciste. Poco è valso il congresso di Fiuggi dove la trasformazione in Alleanza Nazionale non ha evitato il perdurare di politici di destra che si autodefiniscono (o almeno non negano di esserli) orgogliosamente ispirati a quelle idee. Magari non lo dicono pubblicamente ma a casa continuano a tenersi il Busto di Mussolini. Insomma il fascismo non è morto sopravvivendo come un fiume carsico. Oramai sono più di trenta anni che avvicinandosi al 25 Aprile ci sono quotidiane polemiche sul suo valore.

Eppure anche questo governo ha giurato sulla nostra costituzione antifascista. Ma si sa che Parigi val bene una messa ed il potere legittima qualche incoerenza … per loro “marginale”. Capita anche nelle migliori famiglie. Del resto l’essere antifascista sembra che non paghi elettoralmente. Il centro destra vince e la Sardegna è stata una parentesi. Ovviamente il Pd è e continua ad essere in forte difficoltà. Lo spostamento a sinistra voluto dalla Schlein per ora è al palo. E sempre per ora il rapporto con Conte e i pentastellati è fallimentare. Il tutto “condito” con la costante diminuzione del numero dei votanti. Ora è  la maggioranza che non vota. Non bisogna essere dei geni per arguire che chi non ha più fiducia, per la sua maggioranza ha votato in passato a sinistra.
Tanti i fattori di sfiducia anche determinata dalla non fiducia verso la classe dirigente delle opposizioni. Inoltre qualche problema alla democrazia lo determina. Purtroppo la parola magica è distanza tra il popolo e la politica e lo Stato. Come dargli torto.

Ma ora bando alle tristezze e alle polemiche un buon 25 Aprile a tutti, anche a chi si professa fascista. La libertà riconquistata è anche per loro.
In Parlamento si trovarono Vittorio Foa ebreo ed antifascista con Giorgio Pisano’ della repubblica sociale e senatore del Msi.
Foa disse: caro Pisano’ sai quale è la diversità tra noi? Quando avete vinto voi io ho passato la mia gioventù in galera. Quando abbiamo vinto noi tu sei potuto diventare un senatore della Repubblica. Dunque buon 25 Aprile a tutti.

PATRIZIO TOSETTO

(Foto Film Commission Torino Piemonte)

Anas, cantieri sospesi per evitare code

Bollino rosso nella mattinata di giovedì 25 aprile e nei pomeriggi di domenica 28 aprile e domenica 5 maggio per i rientri

Piano di alleggerimento dei cantieri in vista dei ponti di Primavera. Da giovedì 25 aprile 2024 a lunedì 6 maggio Anas, Società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, in previsione dell’incremento del traffico sulla propria rete stradale e autostradale ha deciso di rimuovere 564 cantieri, il 56 % del totale, con l’obiettivo di limitare disagi alla circolazione e garantire una viabilità più fluida.

Sui restanti 459 cantieri inamovibili Anas ha previsto per i giorni di maggior traffico un programma di percorsi alternativi per le tratte più critiche. Durante l’intero periodo sarà aumentata la sorveglianza e garantita la presenza costante del personale. Viabilità Italia prevede bollino rosso nella mattinata di giovedì 25 aprile e nei pomeriggi di domenica 28 aprile e domenica 5 maggio.

Tra gli itinerari preferiti dai turisti, le grandi città d’arte e le località balneari, mentre a livello regionale si prevedono flussi intensi verso Lazio, Campania, Liguria, Puglia, Toscana e Abruzzo.

Per i rientri verso le grandi città il traffico si concentrerà lungo le maggiori direttrici a partire dal pomeriggio di domenica 28 aprile e domenica 5 maggio. Tra gli itinerari interessati: nel Lazio, il Grande Raccordo Anulare e la A91 Roma-Fiumicino; nel milanese la statale 36 del Lago di Como e dello Spluga; a Torino il Raccordo Autostradale 10 Torino-Caselle e a Napoli la statale 163 Amalfitana.

Per favorire gli spostamenti, la circolazione dei mezzi pesanti sarà sospesa giovedì 25 aprile, domenica 28 aprile, mercoledì 1° maggio dalle 09.00 alle 22.00. Anche in vista del controesodo nella giornata di domenica 5 maggio il blocco sarà in vigore dalle 09.00 alle 22.00.

La presenza su strada di Anas è di 250 risorse in turnazione, personale tecnico e di esercizio, più 230 unità delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h24.

A causa delle condizioni meteo variabili dei prossimi giorni, come diramato dai bollettini della Protezione civile (https://www.protezionecivile.gov.it/it/), si consiglia di informarsi prima di mettersi in viaggio. In particolare, in caso di precipitazioni atmosferiche, è necessario ridurre la velocità e aumentare le distanze di sicurezza dagli altri veicoli procedendo con la massima attenzione.

Anas, società del Polo infrastrutturale del Gruppo Fs italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

 

Con un euro al museo il 25 aprile e 1 maggio

Ingresso a 1€ per le collezioni permanenti di GAM, MAO e Palazzo Madama. Tariffa ridotta a 1€ per le mostre Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte e Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded e a 5€ per Liberty. Torino Capitale.

 

 

 

La Fondazione Torino Musei celebra il 25 aprile e il 1° maggio proponendo nelle due giornate la tariffa speciale a 1€ per accedere alle collezioni permanenti e alle esposizioni collegate alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama. Aggiungendo 1€ si potranno visitare anche le mostre temporanee della GAM Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte e del MAO Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded. La mostra Liberty. Torino Capitale a Palazzo Madama è visitabile alla tariffa speciale di 5€.

L’offerta non si applica ai possessori di Abbonamento Musei Torino.

 

 

Cosa si può visitare:

·       Alla GAM: oltre alle collezioni permanenti, il pubblico potrà visitare le mostre temporanee Jacopo Benassi. Autoritratto criminale in Wunderkammer, Simone Forti in Videoteca Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte (+1€).

·       Al MAO: i visitatori possono scegliere fra le cinque gallerie delle collezioni permanenti, la mostra temporanea Contemporary Monogatari nella galleria giapponese, che chiuderà il 5 maggio, e Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded  (+1€).

·       A Palazzo Madama: oltre alle collezioni permanenti, i visitatori potranno visitare le mostre temporanee La meraviglia della seta e del peltro a Torino e Liberty. Torino Capitale (+5€)

La mostra Max Pinckers. State of Emergency, attualmente chiusa, riaprirà il 1 maggio e sarà inclusa nel biglietto a 1€ per le collezioni.

 

Multe strisce blu: sospeso “PagoPA” fino al 29 aprile

A seguito di un importante intervento di manutenzione straordinaria dei sistemi informativi della riscossione di Soris, da martedì 23 a lunedì 29 aprile 2024 non sarà possibile effettuare il pagamento della sanzione per il mancato pagamento nelle strisce blu tramite il canale “PagoPA” (quindi anche agli sportelli di Poste Italiane, Sisal, ecc.). Il canale “PagoPA” sarà di nuovo attivo dal 30 aprile. Resta comunque garantito il pagamento presso gli sportelli cassa del Comando Centrale della Polizia Municipale di Torino di via Bologna 74.

Pro Palestina e antagonisti al corteo: tensione alla fiaccolata del 25 aprile

La  fiaccolata del 25 aprile che si svolge come da tradizione la sera del 24 a Torino è stata caratterizzata da attimi  di tensione. Alla partenza del corteo in piazza Arbarello, alcuni manifestanti pro Palestina e ed esponenti antagonisti hanno urlato “Fuori la Nato dal corteo” e hanno contestato la delegazione radicale, che esponeva bandiere ucraine. È stato strappato un simbolo della Brigata ebraica. In piazza il sindaco Stefano Lo Russo, il consigliere Gavazza in rappresentanza del presidente Cirio e la candidata alla Regione per il Centrosinistra Gianna Pentenero. Presenti l’Anpi e numerosi cittadini e associazioni.  (foto di copertina Cgil Torino)

IV, +Europa, Libdem e Partito Socialista Italiano per Pentenero

“Con la cabina di regia regionale che si è svolta ieri abbiamo dato un ulteriore impulso a proseguire il percorso già tracciato dalla lista Stati Uniti d’Europa in vista delle prossime elezioni in Piemonte”. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri tra la presidente regionale di Italia Viva Sen. Silvia Fregolent, il Coordinatore Regionale di Più Europa Flavio Martino, Cristina Peddis per Libdem ( Liberali e Democratici Europei) e Roberto Goghero per il Partito Socialista Italiano. La lista Stati Uniti d’Europa per il Piemonte appoggia la candidata Presidente Gianna Pentenero e la sua coalizione di Centro-Sinistra nelle prossime consultazioni dell’8 e 9 giugno.

Quel che resta di una bici

La nostra lettrice Daniela Renis ci invia questa foto scattata davanti a Porta Susa. Ecco ciò che resta di una bici

Gli attivisti del clima occupano Gallerie d’Italia

Extinction Rebellion ha occupato questo pomeriggio il cortile delle Gallerie d’Italia, il museo di Intesa Sanpaolo, a Torino, per denunciare i “massicci finanziamenti della banca in progetti legati a petrolio e gas”.

La protesta si svolge nello stesso giorno dell’assemblea degli azionisti di Intesa e a pochi giorni dall’inizio del “G7 Clima, Energia e Ambiente” che si terrà proprio a Torino dal 28 al 30 aprile. L’obiettivo, dicono in una nota gli attivisti è “denunciare i massicci finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei progetti di estrazione, esplorazione e commercio in petrolio e gas, su cui i governi del G7 – tra cui l’Italia – stanno investendo”.