ilTorinese

Il Museo Egizio festeggia il suo bicentenario a Lisbona con Christian Greco

Il 14 marzo un pubblico vario e qualificato è confluito a Lisbona in occasione della conferenza “Il Museo Egizio e le sfide del futuro: Ricerca, inclusione e transizione digitale“, tenuta dal suo direttore Christian Greco. L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, si è distinto come contributo significativo alla celebrazione del bicentenario della fondazione del museo, consentendo di tracciare nuovi orizzonti per il museo del futuro e di anticipare gli ambiziosi progetti di questa centrale istituzione torinese, all’insegna dell’apertura, dell’inclusione e del coraggio.

Presso la splendida cornice dell’auditorium del Museo della Farmacia di Lisbona tra il numeroso pubblico presente sono intervenute diverse personalità del mondo accademico locale. Oltre al direttore del Museo della Farmacia e presidente dell’Associação Portuguesa de Museologia, João Neto, erano presenti in sala António Carvalho, Direttore del Museu Nacional de Arqueologia (MNA) e gli archeologi intervenuti nel convegno “The Khedives’ Gift”, parimenti organizzato dall’Istituto: Alessia Amenta, curatrice del Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani, Paola Buscaglia, restauratrice e coordinatrice del Laboratorio di Scultura Lignea della Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Patricia Rigault-Deon del Museo del Louvre, Anne Haslund del Museo nazionale danese, Daniel Soliman del Museo nazionale delle antichità di Leida, Jaume Vilaró Fabregat e Agnese Iob.

L’incontro, moderato dal direttore dell’Istituto Stefano Scaramuzzino, è stato incentrato sul rinnovamento permanente del concetto di museo, aperto verso la città e il mondo e incardinato sull’asse della ricerca, visitabile secondo paradigmi mutevoli. Un luogo in cui la collaborazione e la scoperta accademica, con l’ausilio delle nuove tecnologie, diviene base per la partecipazione delle comunità.

Come riferito dallo stesso Greco l’anno del bicentenario sarà attraversato da profonde trasformazioni sia dal punto di vista architettonico, sia con riallestimenti innestati sugli ultimi risultati della ricerca internazionale. Il museo si rinnova in un’ottica di apertura metaforica e fisica verso la città, attraverso la rifunzionalizzazione dei suoi spazi. Il pubblico ha così potuto sia assistere ad esempi di integrazione delle nuove tecnologie all’interno degli spazi attuali, sia interrogarsi sulle tematiche che il mondo museale deve affrontare per guidare il dibattito delle società e restare al passo con i nuovi valori emergenti: rimozione degli ostacoli materiali e normativi all’accesso al sapere, dialogo con le sensibilità delle culture dei luoghi di rinvenimento delle opere, trattamento dei resti umani.

Particolare emozione hanno suscitato l’annuncio del film documentario “Uomini e Dei – Le Meraviglie del Museo Egizio” (2023) e l’illustrazione delle coraggiose riformulazioni dell’iconica galleria e del cortile del palazzo barocco dell’Accademia delle Scienze, sede del Museo, che diverrà uno spazio coperto, accessibile liberamente e profondamente connesso con l’interno del Museo.

La presentazione del volume “Alla Ricerca di Tutankhamon“, pubblicato nel 2023 in occasione del centenario della storica scoperta di Howard Carter e ristampato nel 2024 in seconda edizione, è stata fortemente intrecciata alle tematiche presentate, consentendo di aprire un dibattito con il pubblico sugli interrogativi che l’archeologo e i musei si pongono nel rapporto col passato, e sulla consapevolezza della centralità del metodo e delle forme espositive, tanto negli allestimenti quanto nelle pubblicazioni. Nella sessione di autografi che ha seguito la conferenza il volume ha registrato il tutto esaurito.

Riapre il Parco Avventura di Cascina Oslera

Sabato 16 e domenica 17 marzo h 10-18 riaprirà il Parco Avventura di  Cascina Oslera nel Parco Regionale La Mandria.
Un sano momento di svago all’aria aperta per i nostri ragazzi e per le loro famiglie la possibilità di vivere una giornata all’aria aperta in un contesto naturale tanto comodo e vicino alla città.

Inoltre, dal mercoledi alla domenica  la gelateria artigianale, la caffetteria con i nostri dolci, i  menù box del week end, il noleggio bici, la piccola fattoria è molto altro. Il luogo ideale per festeggiare il vostro compleanno. Cascina Oslera.

Vengo anch’io. No, tu no

Ho scelto il titolo di questa canzone del compianto Enzo Jannacci per parlare dell’abitudine, sempre più attuale, da parte di alcuni responsabili nelle aziende, di escludere alcuni dipendenti dalle scelte strategiche.

Chi abbia lavorato in azienda anche per breve tempo, specie da una ventina d’anni in qua, si è accorto che vi sono nette preferenze per questo o quel dipendente, a scapito di altri, non per simpatia ma per raccomandazioni o spinte politiche (tipico del settore pubblico).

Quello su cui molti non hanno riflettuto, soprattutto i diretti interessati, è che gli imprenditori non scelgono per l’avanzamento i migliori, i più bravi in senso tecnico ma i meno intelligenti cioè quelli, per intenderci, che legano l’asino dove vuole il padrone, senza domandarsi se qualche metro più in là l’asino sarebbe stato meglio.

E’ una prassi nata dall’insegnamento che si pratica in alcune università, utili solo a scriverne il nome sui propri biglietti da visita (in cambio della laurea si prendono la tua umiltà), dove insegnano a far avanzare chi è già bravo dimenticandosi degli altri; se lo fai notare non rispondono perché non sono stati programmati per quell’eventualità.

Per organizzare i miei coaching, per scrivere questi articoli e per la mia attività in generale, ho necessità di approcciarmi spesso a professionisti nei vari settori e mi rendo conto che le aziende hanno perso gran parte della loro competitività quando i loro manager hanno smesso di usare il cervello, preferendo ripetere come una filastrocca quelle quattro nozioni, prive di fondamento, apprese dietro pagamento di cifre folli; ora che la Milano non è più da bere, l’Hotel Raphaël di Roma non è più oggetto del lancio di monetine e nel Paese in genere il vento è cambiato ecco che le falle di questa istruzione vengono a  galla.

Avete presente “Il medico della mutua”, film del 1968 con Alberto Sordi? Ecco, il codazzo che nel film è composto da medici che seguono il primario come fosse il Dio in terra nelle aziende attuali è, con le giuste proporzioni, composto da seguaci del funzionario o del responsabile che temono che il capo non sappia lavorare senza di loro; non hanno capito che il capo li usa per dimostrare il proprio potere, anche di revocarti le ferie se lo desidera, anche se non vi è necessità,  mentre loro così facendo dimostrano solo di essere privi di carattere, plasmabili, insomma puri e semplici esecutori.

D’altronde, quale responsabile serio affiderebbe incarichi di responsabilità a persone che non sanno adottare una decisione in autonomia? Eppure, sono sempre più frequenti i casi di lavoratori davvero competenti e volenterosi costretti a cercare lavoro altrove, specie all’estero, perché in casa nostra la professionalità non viene riconosciuta; se abbiniamo questa pratica con l’istruzione sempre peggiore erogata ai nostri ragazzi fin dalle elementari appare evidente come la sconfitta di Sedan del 1870, solo che qui anziché Napoleone III vengono fatte prigioniere le giovani leve, irretite in un sistema destinato a peggiorare sempre più.

Per contro, specie nelle piccole realtà aziendali, vige ancora la mentalità del “abbiamo sempre fatto così: perché cambiare?“ che, in antitesi a quanto detto prima, porta un’impresa a non rimanere aggiornata con le nuove metodologie lavorative, con i nuovi mezzi che la tecnologia mette a disposizione riducendo l’azienda ad una Ferrari usata solo per fare la spesa.

Troppo spesso le persone si improvvisano imprenditori, perché stanchi di essere sfruttati come dipendenti: non si rendono conto (il QI è in calo, non dimenticatelo) che un imprenditore suda ogni centesimo che guadagna, assume il rischio di impresa, investe denaro che potrebbe tornare solo molto più avanti e non ha le garanzie che hanno, invece, i dipendenti.

Ecco, quindi, che per farsi assistere nel duro compito di gestire l’impresa si circondano di una corte degli sciocchi, che soddisfa il proprio ego, fa colpo sui clienti e fornitori ma, alla resa dei conti, ha solo obbligato un maratoneta a camminare anziché correre dritto al traguardo.

E se molte, troppe, aziende si circondano di quella corte a subirne gli effetti peggiori è la principale delle aziende: l’azienda Italia.

Sergio Motta

“A tu per tu con Leonardo”, il celebre autoritratto e altre opere in mostra a Torino

L’AUTORITRATTO DI LEONARDO. STORIA E CONTEMPORANEITÀ DI UN CAPOLAVORO

 

Musei Reali, Biblioteca Reale

Piazza Castello 191, Torino

28 marzo – 30 giugno 2024

Il format A tu per tu con Leonardo, l’incontro con le opere del Maestro conservate alla Biblioteca Reale di Torino, torna quest’anno in una versione totalmente inedita, dedicata al celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci, icona della storia dell’arte di tutti i tempi. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione Piemonte, l’esposizione presenta oltre 60 opere, delle quali 15 originali

 

 

 

Torna visibile al pubblico la “sanguigna” di Leonardo, il suo più celebre autoritratto, dal 28 marzo al 30 giugno 2024. Nell’ambito dell’iniziativa A tu per tu con Leonardo, la Biblioteca Reale di Torino propone un’occasione eccezionale per conoscere  l’opera  del genio di Vinci e ammirare alcuni dei suoi capolavori conservati nel patrimonio dei Musei Reali.

Si inizia dall’esposizione L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro. E’ allestita nelle due sale-caveau della Biblioteca Reale, realizzate nel 1998 e nel 2014 con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. La mostra, in una versione totalmente inedita curata da Paola Salvi, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, si propone di inquadrare storicamente il celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci a partire dagli anni della sua realizzazione, seguendo le tracce che ne documentano la conoscenza nel secondo Cinquecento e nel primo Ottocento, prima del suo arrivo alla Biblioteca Reale di Torino, e la successiva consacrazione e divulgazione.

 

Sulla scorta dei più recenti studi della curatrice, che sostengono l’esecuzione del disegno tra il 1517 e il 1518, negli ultimi anni di vita di Leonardo ad Amboise alla corte del re Francesco I di Francia, la mostra ricostruisce idealmente il contesto e il lavoro dell’artista, come se si fosse nel suo studio.

 

Nel primo caveau, per la prima volta accanto all’Autoritratto di Leonardo, è esposto il prezioso manoscritto proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Napoli contenente il Diario dell’Itinerario del Cardinale Luigi d’Aragona scritto da Antonio de Beatis, che accompagnava il cardinale nel suo viaggio attraverso l’Italia settentrionale, la Germania, la Francia e i Paesi Bassi e che con lui visitò Leonardo nel Castello di Clos Lucé il 10 ottobre del 1517; da questa cronaca ricaviamo una preziosa testimonianza di prima mano dell’aspetto di Leonardo a quella data, degli studi che stava conducendo, dei dipinti a lui più cari ancora nel suo atelier, della enorme mole delle carte su materie artistiche e scientifiche che avevano impegnato la sua vita, sulle quali l’artista, provato dall’età, ma ancora estremamente attivo, continuava a lavorare.

A Torino sono esposti altri importanti fogli della collezione della Biblioteca Reale. Troviamo il Codice sul volo degli uccelli, non solo con gli studi che danno il titolo al volume, ma anche con uno schizzo ingegneristico per la canalizzazione dell’Arno e, alla carta 10v, un piccolo volto abbozzato a pietra rossa, nel quale Carlo Pedretti nel 1975 aveva notato la somiglianza con l’Autoritratto. Inoltre, se gli Studi di insetti testimoniano l’inesausto e continuo interesse per il mondo naturale, lo Studio di proporzioni di volto e occhio è parte di una serie di fogli dedicati alle teorie proporzionali che verranno riprese nel Novecento per trovare le misure adeguate per una traduzione tridimensionale dell’Autoritratto. Importanza e rilievo continuano ad avere gli studi sui cavalli, sia in relazione all’anatomia di quello che lo stesso Leonardo considerava il più nobile tra gli animali, sia in rapporto ai progetti di statue equestri per Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio, mai realizzati: si tratta degli Studi di zampe anteriori del cavallo su carta preparata verde oliva, degli Studi di zampe anteriori del cavallo su carta preparata indaco e degli Studi di zampe posteriori del cavallo a pietra rossa. In Francia Leonardo ritorna a indagare l’anatomia equina con l’intento di realizzare un monumento equestre per Francesco I: è ipotizzabile che riprendesse in considerazione i fogli torinesi, insieme ad altri conservati a Windsor, come dimostra la copia del disegno a pietra rossa con zampe posteriori, realizzata da Francesco Melzi nel 1517-1518, conservata nella collezione della Corona britannica.

L’assiduo interesse di Leonardo per l’anatomia umana, attestato dalla cronaca di Antonio De Beatis e dai disegni ora a Windsor, è testimoniato in mostra anche da due fogli della Biblioteca Reale: il disegno a penna e inchiostro con i Nudi per la Battaglia di Anghiari e il foglio con Ercole e il leone Nemeo, realizzato a carboncino, la tecnica che Leonardo riprende nell’ultimo periodo della sua vita e con cui sono realizzati moltissimi dei disegni francesi.

 

Nel secondo caveau l’esposizione prosegue con opere che attestano la fortuna di Leonardo a partire dal secondo Cinquecento: a testimoniare la conoscenza dell’Autoritratto prima dell’acquisto da parte del re Carlo Alberto di Savoia Carignano nel 1839, sono esposti due fogli conservati nel Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, parte della collezione di Giuseppe Bossi, poliedrico artista neoclassico e segretario dell’Accademia di Brera: Studio per Eraclito, attribuito a Giovan Ambrogio Figino (1570 circa), e la copia dall’Autoritratto realizzata da Raffaele Albertolli (1808-1809 circa), come attestato dallo stesso Bossi. La sezione dedicata alla fortuna dell’Autoritratto prosegue con disegni, dipinti, incisioni, libri e un’erma in marmo di Pompeo Marchesi (1808), in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Quest’ultima Istituzione ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere possibile questa sezione della mostra, non solo per i materiali e i documenti prestati, ma anche per gli studi condotti in occasione della pubblicazione del volume Leonardo da Vinci e l’Accademia di Brera, 2020, a cura di Paola Salvi, con Anna Mariani e Valter Rosa.

Nel Salone sarà inoltre presente il video che racconta il viaggio dell’Autoritratto di Leonardo e del Codice sul volo degli uccelli in un microchip a bordo del Rover Curiosity, lanciato da Cape Canaveral il 26 novembre 2011: grazie a un’idea di Silvia Rosa-Brusin del TGR Leonardo della RAI, accolta dalla NASA, Leonardo è approdato su Marte il 5 agosto 2012 e sta esplorando il pianeta rosso da 12 anni.

Intorno a queste opere si addensa la misteriosa vicenda dell’Autoritratto di Leonardo nel primo Ottocento, evidentemente conosciuto in ambito milanese e braidense, come dimostra il disegno veneziano dal quale Giuseppe Benaglia ricava l’incisione in antiporta al volume Del Cenacolo di Leonardo da Vinci, Libri IV di Giuseppe Bossi, esposto in mostra anche nella rarissima tiratura su carta turchina (due sole copie tirate), proveniente dalla Biblioteca Trivulziana.

Di notevole interesse è il disegno del volto di Leonardo dello stesso Giuseppe Bossi per la sua Vita di Leonardo da Vinci (1812), modello per l’incisione di Pietro Anderloni, con il quale si consolida l’iconografia del maestro rinascimentale. Mai esposto prima, è conservato nell’album Bettoni nel Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano.

La mostra si completa con l’analisi della divulgazione dell’Autoritratto di Leonardo nell’era della riproducibilità tecnica, attraverso le figure di Carlo Felice Biscarra, segretario dell’Accademia Albertina di Torino che, nel 1870, incise ad acquaforte l’Autoritratto poi pubblicato nella rivista L’Arte in Italia, e del fotografo Angelo della Croce, che raggiunse Torino per fotografare l’Autoritratto e riprodurlo in fotolitografia per il celebre Saggio delle opere di Leonardo da Vinci, edito in occasione delle Celebrazioni leonardesche del 1872 a Milano, anno in cui fu eretto anche il monumento dedicato all’artista in piazza della Scala. Si aggiungono le riproduzioni storiche di Pietro Carlevaris (Torino 1888), Domenico Anderson (1896) e l’edizione in facsimile dei Fratelli Alinari (Firenze 1898).

 

Il percorso nel secondo caveau comprende anche un dipinto di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, un intensissimo Ecce homo di collezione privata, che si potrà ammirare a distanza di otto anni dall’ultima esposizione pubblica. In esso, il volto con turbante dietro a Cristo, che raffigura forse un sapiente antico, ricorda le sembianze di Leonardo.

 

L’occasione espositiva si arricchisce, per la prima volta, di una sezione pittorica a cura di Annamaria Bava all’interno della Galleria Sabauda: Con Leonardo negli occhi. Un percorso nelle collezioni della Galleria Sabauda intende evocare le diverse modalità di relazionarsi con le novità leonardesche attraverso venti opere, eseguite da compagni degli anni di formazione, allievi diretti e intelligenti assimilatori della lezione e dello stile di Leonardo, da Lorenzo di Credi a Andrea Solario, dal Bergognone a Gaudenzio Ferrari.

 

Inoltre, nell’ambito della raffigurazione del volto, dal primo piano della Pinacoteca Sabauda fino al Giardino Ducale, è presente una selezionata rassegna di sculture di Giuliano Vangi (Barberino del Mugello, Firenze, 1931), a cura di Sandro Parmiggiani, in collaborazione con lo Studio Copernico: quindici opere segnate da una peculiare intensità espressiva, pur nella solennità del portamento. Realizzate tra il 1964 e il 2022 nei materiali assai diversi – marmo, legno, bronzo, pietra, vetro – con i quali lo scultore ama cimentarsi, ripercorrono il cammino di un artista noto e celebrato a livello internazionale, che ha raccolto il testimone della grande scultura italiana nei secoli. L’esposizione Giuliano Vangi. Volti contemporanei conferma quanto la libertà espressiva possa fondarsi sull’amore per la tradizione e sulla capacità di catturare i palpiti di un mistero, che arresta il movimento e sospende lo scorrere del tempo, abbracciando idealmente la perentorietà del volto di Leonardo.

 

Accompagna la mostra il catalogo L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro, a cura di Paola Salvi, pubblicato da Silvana Editoriale.

 

L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro è un’esperienza eccezionale per la qualità delle opere esposte e dei prestiti concessi, resa peculiare anche dalla presenza dell’installazione multimediale Leonardo da Vinci: la visione del Genio tra reale e virtuale, ideata a progettata dalla società Mnemosynesponsor tecnico della mostra, nel Salone palagiano della Biblioteca Reale; il pubblico potrà avvicinarsi all’universo di Leonardo attraverso una esperienza immersiva e usufruire di una nuova modalità di racconto.

 

 

 

Per tutta la durata della mostra, la facciata di Palazzo Reale ospiterà un videomapping sostenuto dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e dall’Unione Industriali Torino.

 

La mostra conta inoltre sul contributo di Salvatore Ronga srl e di SMARTART Torino.

La collezione di grafica della Biblioteca Reale

 

La ricca collezione di grafica della Biblioteca Reale conta oltre 2500 disegni, tra i quali un importante nucleo di 1585 fogli di antichi maestri italiani ed europei, venduti nel 1839 al re Carlo Alberto dal chierese Giovanni Volpato, personaggio particolarmente interessante che, dopo aver lasciato il suo paese, si era costruito  una brillante carriera all’estero come mercante d’arte, lavorando tra Francia e Inghilterra, ed era rientrato in Piemonte nel 1837, portando con sé una ricchissima collezione. Proprio in quegli anni, re Carlo Alberto era impegnato nella realizzazione della sua collezionepensata e voluta come raccolta di meraviglie, nel solco di una tradizione di famiglia: strumento di prestigio personale e celebrazione della dinastia Savoia, per la cui realizzazione aveva incaricato l’architetto bolognese Pelagio Palagi e una folta schiera di intellettuali guidati da Domenico Promis. Grazie all’intermediazione di Promis, vengono avviate le trattative con Volpato per la conclusione dell’accordo di vendita della collezione di disegni al re: il contratto viene siglato nel settembre del 1839 e, nel gennaio del 1840, 1585 disegni arrivano in biblioteca.

 

Al cuore del fortunato acquisto, in cui sono presenti anche fogli di Michelangelo, di Rembrandt, dei Carracci, di Guercino, di Canova e di molti altri, è il nucleo di tredici disegni autografi di Leonardo da Vinci che documentano l’attività e gli interessi del Genio del Rinascimento dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni rimandano a celebri capolavori del maestro, come i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla; altri, come le Proporzioni del volto e dell’occhio, testimoniano le sue ricerche sull’anatomia e sui “moti dell’animo”, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso. Fino all’unicuml’Autoritratto, una delle icone più celebri della storia dell’arte. Infine, il Codice sul volo degli uccelli, donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893: un taccuino redatto tra il 1505 e il 1506 che raccoglie in maniera organica le riflessioni di Leonardo per la realizzazione della macchina volante, oltre a pensieri in materia di meccanica, idraulica, architettura, disegno di figura, intersecando questioni cruciali dei suoi studi.

 

 

 

L’AUTORITRATTO DI LEONARDO. STORIA E CONTEMPORANEITÀ DI UN CAPOLAVORO

A tu per tu con Leonardo 2024

 

Musei Reali, Biblioteca Reale – Piazza Castello 191, Torino

28 marzo – 30 giugno 2024

Da martedì a domenica, orario 9-19 (ultimo ingresso ore 18).

Biglietto intero: € 15; ridotto gruppi massimo 25 persone: € 13; ridotto 18-25 anni: € 7; gratuità di legge.

Possibilità di biglietti integrati con i Musei Reali e la mostra Guercino. Il mestiere del pittore.

 

La prenotazione è vivamente consigliata:

E-mail: info.torino@coopculture.it

Telefono: +39 011 19560449

Sito per acquisto bigliettihttps://www.coopculture.it/

 

Con Leonardo negli occhi. Un percorso nelle collezioni della Galleria Sabauda

Galleria Sabauda, primo piano

28 marzo – 28 luglio 2024

 

Giuliano Vangi. Volti contemporanei

Galleria Sabauda, primo piano e Giardino Ducale

28 marzo – 30 giugno 2024

 

L’ingresso alle esposizioni in Galleria Sabauda è compreso nel biglietto dei Musei Reali

Da martedì a domenica orario 9-19 (ultimo ingresso ore 18).

 

Aperture straordinarie della mostra L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro

1 aprile, 25 aprile, 29 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 24 giugno 2024

 

Sito internet: museireali.it

Modello “Digitale e Competenze per la Transizione Energetica”

Presentato in anteprima a Torino da Fondirigenti e Piemonte Innova 

Le imprese, di qualunque dimensione e settore, sono chiamate a giocare un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro energetico sostenibile: è questo il messaggio chiave che emerge dal progetto DC4ET – “Digitale e Competenze per la Transizione Energetica”, l’iniziativa strategica di Fondirigenti che ha affrontato il tema della doppia transizione – digitale e sostenibile – dal punto di vista delle aziende e dei loro dirigenti.

Quello della transizione energetica è, infatti, un tema di grande attualità e di importanza strategica per le imprese, come dimostra la recente approvazione del decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 relativo agli incentivi per gli investimenti in tecnologie digitali e verdi.

Per questo, Fondirigenti ha deciso di affidare uno specifico progetto di approfondimento a Fondazione Piemonte Innova che, in collaborazione con Federmanager Torino, Unione Industriali Torino, Environment Park e Fondazione Links, ha coinvolto 20 imprese piemontesi nella sperimentazione. I manager e dirigenti nell’arco di otto mesi hanno partecipato a focus group e tavoli di lavoro, per confrontarsi su criticità, aggiornarsi su elementi normativi, condividere buone pratiche, ragionare su strumenti concreti e tecnologie digitali utili alla transizione.

Il risultato è stato un vero e proprio percorso, fatto di indicazioni strategiche e strumenti concreti, per fare in modo che  le imprese, in particolare le medio e piccole, possano integrare in azienda pratiche più sostenibili, imparando a gestire con maggior efficacia il rischio legato alle oscillazioni dei mercati; ma anche, introdurre tecnologie innovative che consentono importanti risparmi energetici, per monitorare meglio i consumi e ottimizzarli; o, ancora, per facilitare la partecipazione delle aziende alle Comunità Energetiche Rinnovabili o addirittura per costituirle.

Tuttavia, il modello non si limita a questo aspetto: delineando i passi necessari che le imprese devono intraprendere nel medio periodo per giungere al proprio posizionamento energetico ottimale, mette in luce il ruolo essenziale delle competenze e delle figure professionali coinvolte o richieste per compiere con successo ogni passo. Un elemento fondamentale per affrontare questa sfida in modo efficace è, infatti, il capitale umano e la creazione di una cultura aziendale improntata alla gestione energetica sostenibile.

I risultati del progetto DC4ET sono stati presentati in anteprima a Torino, giovedì 14 marzo alle ore 16.00, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali. Tutte le imprese interessate possono visionare il modello “Digitale e Competenze per la Transizione Energetica” sul sito di Fondazione Piemonte Innova piemonteinnova.it/portfolio-articoli/dc4et

“Il mondo economico e produttivo sta attraversando profonde trasformazioni in chiave digitale e sostenibile, che richiedono al management un deciso cambiamento nel modo di lavorare. Per questo con Fondirigenti abbiamo da tempo posto al centro della nostra azione la crescita delle competenze su questi temi – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – Con questa iniziativa intendiamo supportare le imprese e i dirigenti, in particolare nelle PMI, verso una maggiore consapevolezza sugli aspetti che caratterizzano la transizione energetica e ambientale, contribuendo ad individuare e, potenzialmente, a trasferire le skills necessarie ad affrontare questa sfida, tenendo conto delle crescenti difficoltà nel  reperire sul mercato profili manageriali adeguati. Abbiamo presentato un vero e proprio modello di intervento, che, come sempre, viene messo a disposizione delle imprese su tutto il territorio nazionale”.

“Sostenibilità sarà sempre di più sinonimo di competitività – ha dichiarato Laura Morgagni, CEO di Fondazione Piemonte Innova. La transizione verso un futuro energetico sostenibile richiede un approccio olistico che vada oltre l’implementazione di tecnologie verdi. La creazione di una cultura aziendale improntata alla gestione sostenibile, supportata da una formazione continua e competenze specializzate, diventa fondamentale per affrontare le sfide e cogliere le opportunità future. Altrettanto cruciale sarà per le imprese saper attivare in modo creativo e flessibile competenze provenienti da diversi settori e collaborazioni con altre imprese. Saper conoscere e attivare i cosiddetti “ecosistemi di innovazione”, di cui Fondazione Piemonte Innova è un esempio, è una vera e propria “meta-competenza”, che potrà fare la differenza per le imprese tra il restare o uscire dal mercato, in un contesto in cui esse saranno scelte dai clienti anche in base agli impatti generati in termini di sostenibilità ambientale e di transizione energetica.”

Giachino: “Sbloccati i pagamenti alle associazioni delle ambulanze”

Caro Direttore,
La mia lettera al Presidente Cirio che hai avuto la cortesia di pubblicare è stata utile. I pagamenti alle Associazioni delle Autoambulanze che svolgono il servizio in estemporanea e che garantiscono il servizio 118 in Città ma anche e soprattutto negli oltre 1000 Comuni piemontesi sono stati sbloccati dalla Azienda zero. Ringrazio la segreteria del Presidente Cirio e della Azienda Zero per il sollecito impegno.

Mino Giachino

Principio di incendio di un bus Gtt, due feriti

Oggi pomeriggio a Torino un autobus Gtt della linea 47 si è fermato in piazza Carducci per un principio di incendio. Due persone sono state portate in ospedale  per controlli ma non sono in pericolo. Sul posto il118 e la polizia municipale.

Mille delizie sotto i portici di Torino: cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe

Taglio del nastro questa mattina per la quarta edizione di Dolci Portici, evento di cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe, ideato e organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus. La manifestazione, interamente sostenuta da Camera di commercio di Torino e con il patrocinio del Comune, è un omaggio ai maestri dell’arte dolciaria torinese.

Per tre giorni fino a domenica, via Roma – nel tratto compreso tra le piazze Castello e San Carlo -, ospiterà una trentina di artigiani del cioccolato, pasticceria e gelateria, che accoglieranno i visitatori con le loro prelibatezze: speciali protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e provincia che, con le loro specialità ed eccellenze, rendono lustro al capoluogo piemontese, rinomato artefice e custode del ‘cibo degli dei’ sin dal 1560.

Le sontuose sale di Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, saranno invece il luogo deputato ad accogliere tavole rotonde di approfondimento e degustazioni che si susseguiranno nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.

Anche in questa edizione, inoltre, tornano i ‘Dolci Tour’, itinerari tematici guidati per scoprire i luoghi e i protagonisti della tradizione dolciaria locale.

Accanto ai quattro percorsi che si snodano tra le vie dello scacchiere cittadino di via Po, del Quadrilatero romano, di Piazza San Carlo e Piazza Carlo Felice, quest’anno Dolci tour si arricchisce di un quinto percorso, Prelibatezze liberty. Partendo dalle dimore dell’Art Nouveau di Cit Turin, l’itinerario conduce fino a San Donato: il primo insediamento della produzione di cioccolato a Torino, della prima metà dell’Ottocento.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero e gratuito, con obbligo di prenotazione su: dolciportici.contradatorino.org

Testo e Foto Torino Click

Auto taroccate? Tre Ferrari e una Lancia sequestrate dalle fiamme gialle

La guardia di finanza ha sequestrato quattro auto d’epoca ospitate in un capannone di Chivasso. Si tratta di una Ferrari Drogo 250 GT, una Ferrari 330 GT, una Ferrari Testarossa e una Lancia Lambda VII serie. Il sospetto della procura di Ivrea che ha inviato le Fiamme gialle è che le vetture nonostante siano dotate di  certificazioni di autenticità per le competizioni storiche, possano non essere del tutto  originali.

Il campo lucano

EDITORIALE

Di Adolfo Spezzaferro  direttore de “L’identità”

All’indomani della scelta del candidato di Pd, M5S, Avs e +Europa per le regionali in Basilicata si è scatenata l’ira dell’ex o meglio del mai nato Terzo polo. Il medico Domenico Lacerenza, 66 anni, direttore della Sic di oculistica del San Carlo di Potenza, al suo esordio in politica, non piace al campo larghissimo. Ma solo al campo lucano. Perché ci pare di capire che le alleanze a sinistra hanno il respiro corto, giusto il tempo di una campagna elettorale, e sono ritagliate su misura di ogni singola competizione.

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Il campo lucano