redazione il torinese

“End Polio Now” illumina la Mole

Il Rotary Club Torino Lagrange anche quest’anno afferma il proprio impegno nel sostenere la lotta contro il virus della Polio e, per il terzo anno consecutivo, in occasione della giornata mondiale per l’eradicazione della Poliomielite, decide di dimostrarlo attraverso la suggestiva proiezione del logo internazionale “End Polio Now” unitamente al logo del Rotary International sulla cupola della Mole Antonelliana di Torino. La proiezione resterà visibile dalle ore 19:00 del 24 ottobre fino alle ore 2:00 del 25 ottobre, lato via Po. “Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica circa un tema così rilevante, – ha dichiarato Stefania Aloi, Presidente del Torino Lagrange – a partire dalle ore 20 abbiamo organizzato una serata di gala benefica, all’interno della splendida ambientazione che la Mole Antonelliana offre, alla presenza di oltre 80 invitati tra rappresentanti delle istituzioni Rotariane ed esponenti delle istituzioni Comunali.” L’iniziativa Global Polio Eradication è sostenuta da un partenariato pubblico-privato che vede coinvolti, oltre al Rotary International, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’UNICEF e la Bill & Melinda Gates Foundation. A partire dal 1979 gli sforzi intrapresi furono focalizzati sulla sensibilizzazione, l’education e la prevenzione tramite vaccinazione e hanno tuttora portato ad un risultato determinante: la riduzione dei casi di Polio del 99.9% a livello mondiale. Il simbolo più rappresentativo della Città di Torino, la Mole Antonelliana, sarà così unito al progetto di rilievo internazionale END POLIO, del quale il Rotary ha fatto la sua priorità assoluta dal 1985, contribuendo con 1,2 miliardi di dollari, innumerevoli ore di volontariato dedicate dai suoi membri ed immunizzando oltre due miliardi di bambini in 122 Paesi. La serata, inoltre, è l’occasione per festeggiare l’anniversario di fondazione del Rotary Club Torino Lagrange, giunto al suo terzo anno di attività. Club giovane e dinamico che si è contraddistinto per i progetti rivolti alle necessità del territorio. Il Club collabora con la Fondazione Mike Bongiorno, è sostenitore della Onlus LesCloches, Partner della Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna ONLUS, oltre ad essere stato sponsor del Premio Nazionale Certamen, sostenuto anche da Oxford e Cambridge University, Unipol e dal Ministero dell’Istruzione, e ad aver finanziato borse di studio per studenti meritevoli del Politecnico di Torino.

L’aria migliora, sospeso (per ora) il blocco alla circolazione in attesa delle analisi Arpa

I Pm10 sono scesi sotto la soglia consentita di 50 mcg-mc, fino a  33 mcg-mc,grazie al forte vento di Foehn. Il Comune di Torino ha così deciso di togliere il divieto di circolazione riguardante veicoli diesel Euro  da 3 a 5. Oggi alle 12 si terrà una nuova riunione e a seconda di come sarà il bollettino dell’Arpa l’amministrazione municipale adotterà specifiche misure per i prossimi giorni. 

Un successo il debutto di “Cromie”

Grande successo sabato 21 Ottobre a Palazzo Cisterna, per il debutto ufficiale di una nuova associazione cultural-sociale no profit: “Cromie-Vivere a colori “, che porta con sé, nel nome come nella “mission”, un messaggio positivo e di condivisione, subito colto dalla Città metropolitana, che ha concesso il patrocinio alle iniziative culturali e aggregative che saranno organizzate nei prossimi mesi. Ai soci e ai simpatizzanti di Cromie è stata proposta una visita guidata “personalizzata” a Palazzo Cisterna con il gruppo storico ” Ventaglio d’argento”. Nella Sala Consiglieri il direttivo, presieduto dalla giornalista Elena Del Santo, ha presentato gli scopi dell’associazione e il calendario delle iniziative in programma fino a fine anno. Fra queste attività culturali e ludiche – comprese gite ed escursioni – e progetti inerenti al benessere della Terza età sia dal punto di vista fisico che sociale I promotori dell’associazione intendono incentivare anche il rapporto tra le persone mature-anziane e le giovani generazioni, che saranno coinvolte in prima persona nelle attività. A cominciare da ” EpiCura”, la prima piattaforma italiana di fisioterapia a domicilio creata da tre giovani torinesi con la quale Cromie sta già attivamente collaborando, in particolare nell’organizzazione degli appuntamenti del sabato con il “Benessere al Parco”. Sono in programma anche incontri dedicati alla sicurezza e alla prevenzione delle truffe, di cui spesso gli anziani sono vittime. Non mancheranno incontri con geriatri e altri specialisti per la diffusione di informazioni e consigli utili in merito alle patologie più diffuse tra le persone della Terza età. Sono anche in preparazione numerose iniziative “fuori porta” sul territorio piemontese, per far conoscere e rivitalizzare luoghi ricchi di storia, aree naturalistiche, centri termali e suggestive cittadine che non rientrano negli abituali circuiti turistici. Al termine della presentazione è stato offerto un rinfresco a tutti i partecipanti. Le signore hanno ricevuto un omaggio floreale offerto da Carlo Fiori. E’ intervenuto all’incontro Giampiero Leo, vice-presidente del Comitato per i Diritti Umani della Regione Piemonte ed ex assessore alla Gioventù e alla Cultura per due mandati, che ha sottolineato l’importante intento dell’associazione, volto a promuovere la socializzazione, per superare e vincere la solitudine in cui spesso vivono gli anziani , di contro al ricorso sempre più dilagante a falsi e illusori modi di comunicare attraverso i social. A scandire il tutto l’intrattenimento musicale dei giovani violinisti Gabriele Cervia e Anna Castellani, allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Per le ultime notizie e tutti gli aggiornamenti si può visitare la pagina Facebook all’indirizzo www.facebook.com/Cromie.Vivere a colori/

Mauro Reverberi

VITE NOTTURNE

Per tre anni e tre vendemmie, un uomo, un cane e una macchina fotografica si sono aggirati nottetempo nei vigneti, sfidando il freddo e il sonno, il fango e i fossi, vignaioli ansiosi e passanti curiosi, con un solo obiettivo: fotografare l’invisibile in una situazione improbabile.Il risultato sono circa 40 immagini che distillano le forme di acini, grappoli, tralci e pampini, illuminate da un singolo led e da un piccolo specchio, proiettandole in un mondo fantastico: come gioielli unici appoggiati sul nero velluto della notte.

Giorgio La Rocca

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VITE NOTTURNE  di ENZO ISAIA

Ne ho 75 e in questi anni ho fatto di tutto per complicarmi la vita, soprattutto quella lavorativa. E sovente, con somma abilità, ci sono riuscito…

Trovandomi spesso a girovagare tra le vigne, un giorno in periodo di vendemmia alla mia Nikon venne il desiderio di fotografare i grappoli d’uva in vigna, appesi ai tralci.

Un fotografo “normale” si sarebbe industriato a riprenderli al meglio,

ovviamente alla luce del giorno. Di giorno? Troppo facile! Di notte!

E chi li vede, c’è un buio accecante!

E allora li illumino. E con che cosa?

Per ovvi motivi non con un parco lampade alimentato da un gruppo elettrogeno caricato su un furgone e manovrato da due assistenti (cosa che ho fatto sovente in passato per fotografare, per la pubblicità, le automobili) e quindi: di necessità virtù.

Ho deciso per un solo led alimentato da una batteria d’auto e per uno specchio che rischiarasse le zone particolarmente scure. Null’altro,

ma sempre e solo in compagnia della mia cagnetta Cleo.

Zanzare e insetti vari attirati dalla luce? Di più!

Umidità verso le 2 del mattino? Meglio la jungla!

Una notte un cinghiale si è avvicinato moltissimo al mio set…

Cleo, per fortuna legata, ricordo è impazzita…

 

Decisa l’attrezzatura, la mia fedele Nikon si è soffermata sia sui grappoli d’uva che sui grappolini di San Martino (sono quei gruppetti di acini, qualche volta anche monoacino, dimenticati sui filari e che nessuno raccoglie perché troppo piccoli e perché maturano più tardi) sempre sperando nell’assenza di vento, dal momento che, con lunghe esposizioni, soprattutto le foglie sarebbero venute mosse…

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 VITE NOTTURNE

Aperta fino al 5 novembre. Museo Diocesano –  Piazza San Giovanni 4  –  TORINO  –  Di fronte a Palazzo Chiablese

Orari apertura: Mercoledì dalle 15 alle 18 –Venerdì, sabato e domenica  10,00  –  18.00

LA VENDEMMIA A TORINO – GRAPES IN TOWN – VITE NOTTURNE  –  GRAPPOLI DI IMMAGINI FUORI ORARIO DI ENZO ISAIA

 

 

 

 

 

 

Le “Latitudini” dell’identità

“Le tematiche di Latitudini sono strettamente legate – spiega l’autore – al problema dell’illusione di quella compiutezza mancante nell’esistenza umana, ma realizzabile in letteratura. Sono convinto che non ci possa essere completezza se non attraverso l’incontro con l’ Altro, che è sia fuori sia dentro di noi

 

“Latitudini”. Questo il titolo del romanzo che si ispira a un tema di grande attualità, la migrazione, di cui è autore lo scrittore torinese Rodrigo Boggero, che vanta una tradizione familiare nel campo dell’editoria ed è anche un grande amante della letteratura e della tradizione che, dall’epica, conduce a autori fondamentali del Novecento quali Virginia Woolf, James Joyce, Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino. Rodrigo Boggero è anche autore di testi teatrali e proprio il romanzo nasce, nella sua prima forma, come piece teatrale sul tema dell’immigrazione, dal titolo “Manipolazione”, andato in scena a Verbania nell’ambito del Festival Teatro sull’Acqua, diretto da Dacia Maraini. “Le tematiche di Latitudini sono strettamente legate – spiega l’autore – al problema dell’illusione di quella compiutezza mancante nell’esistenza umana, ma realizzabile in letteratura. Sono convinto che non ci possa essere completezza se non attraverso l’incontro con l’ Altro, che è sia fuori sia dentro di noi. Il protagonista maschile del mio romanzo dovrà, infatti, confrontarsi con la problematica della dissociazione interiore e della lacerazione tipiche della nostra società occidentale. La protagonista femminile Ruth vive, invece, la lacerazione del mondo africano. È una donna occidentale che approda nel continente africano per speculazioni finanziarie e viene profondamente trasformata nella sua interiorità da questa esperienza. Sul barcone incontra Luciano, che ha attraversato i vari stadi del capitalismo. Nel romanzo risulta fondamentale la scoperta dell’altro”. L’autore si domanda, infatti, se gli altri non fossero altri e se noi stessi non fossimo soltanto noi stessi, vale a dire se, dietro l’ombra di un aereo che passa o sotto il fango di una terra straniera, si nascondere quel tassello mancante e quel lato incognito che potrebbero rendere il nostro essere un tutto completo. A queste domande troveranno risposta I due protagonisti del romanzo, Ruth e Luciano, che forse altro non sono che il doppio ambiguo protagonista di una vicenda bifronte, che risulta, al tempo stesso, appartenente alla nostra cultura e a quella straniera. Attraverso un susseguirsi di trasformazioni e eventi lungo tutto lo stivale dell’Italia e risalendo gli stadi di una possibile redenzione attraverso la rotta dei migranti, dal cuore dell’ Africa ai barconi, le due vicende, speculari e opposte, di Ruth e Luciano si troveranno a convergere attraverso “le latitudini” nel punto archimedeo di Lampedusa. Qui i due protagonisti, uniti da un legame più oscuro e profondo degli affetti, dovranno risolvere il reciproco mistero delle loro identità.

 

Mara Martellotta

Incendio nel condominio a Torino: evacuate 12 persone

Un incendio divampato nell’edificio in largo Casteldelfino 21  a Torino ha danneggiato la palazzina. Evacuate dai vigili del fuoco dodici persone. I pompieri hanno portato in salvo le persone con l’impiego di un’autoscala. Sei inquilini intossicati dal fumo sono finiti in ospedale ma non sono in pericolo.

 

(foto: archivio il Torinese)

Il forte vento spazza lo smog a Torino ma alimenta un vasto incendio in Valsusa

Se Torino tira un sospiro di sollievo per il forte vento presente in città da qualche ora, che dovrebbe spazzare via lo smog, in Valle di Susa le folate di Foehn che spirano da questa mattina stanno alimentando un vasto incendio nei pressi di Bussoleno. Dieci le squadre dei vigili del fuoco impegnate per cercare di contenere le fiamme che si stanno avvicinando alle abitazioni. Intervengono anche i mezzi aerei. Due borgate del paese sono ormai a poca distanza dal fuoco e una donna è stata messa in salvo dai Carabinieri.

 

(Foto: Luca Favro – Laboratorio Valsusa)

L’arte di Bertazzi sulle facciate di Balzola

Saranno esposti sulle case private 30 pannelli riproducenti altrettanti disegni del pittore che nella sua breve vita ha onorato incessantemente l’arte e il proprio paese

Il paese monferrino di Balzola si appresta al singolare evento “Rimbalzolando” che avrà luogo domenica 29 ottobre a cura della Pro Loco, presidente Anna Lorenzon, per ricordare un prestigioso pittore-scenografo che qui è vissuto e ne ha immortalato la campagna, i boschi, le risaie, i campi di grano e i contadini al lavoro. Saranno esposti sulle facciate di case private 30 pannelli riproducenti altrettanti disegni di Alberto Bertazzi che nella sua breve vita ha onorato incessantemente l’arte e il proprio paese.

Verrà rappresentata, in un ideale percorso museale, una delle due anime di un artista poliedrico che attraverso la contemplazione della natura e del semplice ambiente quotidiano ritrovava le radici e la trepida elegia di sogni bucolici che davano quiete ad uno spirito inquieto e alla brama di vivere intensamente come esigeva l’altra sua anima. Il bagaglio di esaltanti visioni durante la lunga permanenza in Perù, Bolivia, Cile, Patagonia unito alla profonda cultura umanistica e l’interesse per tutti i movimenti artistici antichi e contemporanei rendevano la sua poetica un vulcanico crogiuolo di programmi d’arte. S’intersecano, restituite all’arte figurativa, matrici letterarie suggerite da Novalis, Keats, Neruda e matrici pittoriche di riverberi rembrandtiani, luminismi caravaggeschi e minuziosi dettagli fiamminghi in una resa analitica della realtà come nell’amato Van Eych ma anche, al contrario, in una resa occulta affine al simbolismo. Una memoria creativa che si avvale di presente e passato, che non disdegna all’inizio il Dada, l’Action painting, l’astrazione ma che approda, in processo inverso a ciò che succede comunemente, ad un figurativo inquietante e misterioso.

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Proprio per la costante alchemica di molte sue opere, fu invitato nella fortunata serie televisiva torinese di Primantenna Supersix intitolata “Nell’occhio del gatto: mistero, arte, cultura, varia spiritualità” condotta da Luigi Marianini che rimase colpito dalla straordinaria preparazione e dall’eloquio forbito di Bertazzi che contrastava con l’aspetto esteriore bohémien e modì con cui volutamente appariva.Sempre in balia di tormento ed estasi, il culto del proprio ruolo di pittore si sviscerava negli autoritratti, ora presentandosi avvolto in un inquietante nero mantello, ora sensuale Casanova davanti al teatro settecentesco di Casale ma anche nelle vesti del dottor Tulp per omaggiare l’amato Rembrandt o anche romantico innamorato mentre bacia la mano di una fanciulla all’interno di una elegante limousine.

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Le infinite sfumature con cui rappresentava la propria personalità (che egli chiamava” Ridondanza”) non erano contraddizioni ma esigenza di sperimentare tutto e il contrario di tutto trasmettendolo all’arte. L’estenuante ricerca di conoscere se stesso si placava quando, in disegni a contè, rappresentava la sua Balzola; qui l’animo tormentato e mai appagato trovava serenità ed equilibrio nella contemplazione della campagna e nella solidarietà dei compaesani. Sicuramente l’idea di ricordare la grande arte di Bertazzi, come accadde quando presentai, Assessore alla Cultura di Casale, nel 2012, una sua retrospettiva nel Castello Paleologo, potrebbe rinnovare il mito dell’artista scomparso prematuramente e degno di notorietà.

Giuliana Romano Bussola

 

 

Rosso:”Chiappendino funziona, ma solo per Chiamparino”

La Sindaca Appendino ha ricevuto un avviso di garanzia per un falso in bilancio da 5 milioni. Chiappendino funziona, ma solo per Chiamparino. La Sindaca Appendino ha sperato che allinearsi sulle posizioni e sulle promozioni di Chiamparino e del Pd potesse preservare l’Amministrazione dei 5 stelle dagli attacchi della magistratura e dei media. Pia illusione. Appendino ha cercato di coprire gli errori dei Sindaci precedenti e si è ritrovata scaricata proprio da chi cercava di salvare. Non sono state sufficienti le frequentazioni di Evelina Christillin e degli altri protagonisti del sistema Torino. Tutti sorrisi e poi coltellate alle spalle. Ma Torino non sa cosa farsene di un Sindaco ingenuo che copre le malefatte del Pd.

Roberto ROSSO

Consigliere comunale di Torino

Sparatoria nella notte, muore un uomo. Regolamento di conti?

Ferito nella notte da colpi di pistola in una sparatoria in via Fidia, nei pressi di un bar, e ricoverato poi al Martini, è morto un uomo albanese. La polizia sta cercando i due uccisori, segnalati da alcune persone. Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti tra bande criminali albanesi.