redazione il torinese

Pierre Milza lo storico dimenticato

di Pier Franco Quaglieni 

 

Pierre Milza, al contrario dell’inglese Mack Smith, non ha mai avuto popolarità in Italia. La sua morte a 85 anni e ‘ passata quasi nell’indifferenza o in ricordi autobiografici come quello scritto da Sergio Romano, un ormai vecchissimo ambasciatore poverissimo di quel senso storico che seppe rivelare in passato. L’italo -francese Pierre Milza meritava molta più attenzione innanzi tutto per la monumentale storia d’Italia di cui è stato autore. Era figlio di un emigrato in Francia che fu soldato sul Piave durante la grande guerra e fu antifascista. Tanti italiani emigravano in Francia in cerca di nuove esperienze,di libertà e spesso di fortuna.

 
Milza ha tre grandi meriti storici che non sono stati adeguatamente messi in luce : e’ stato uno dei maggiori studiosi dei fascismi europei e la lettura delle sue pagine servirebbe a molti per capire anche i fenomeni preoccupanti legati all’oggi. Chi vede il fascismo come un fatto solo italiano rischia di non capire e anche di sottovalutare le cose. Il fascismo fu una malattia europea,non soltanto italiana,come vedeva Gobetti,riducendolo all’autobiografia di una singola nazione. Il secondo aspetto che lo avvicina naturaliter a Renzo de Felice,e’ che Milza studio ‘ Mussolini e il fascismo con il distacco storico indispensabile senza a priori antifascisti che impediscono un’analisi storica convincente e non propagandistica.

 
Il terzo elemento della sua opera che lo rende importante e’ l’aver visto la tendenza all’autoflagellazione,al sentirsi anti italiani, da parte di troppi italiani.L’esatto opposto dei francesi e della loro grandeur,magari esagerata ,ma piena di dignità .Prezzolini e Montanelli furono anti italiani ,Croce e Ciampi ,cito dei semplici esempi, furono invece tra i pochi italiani consapevoli della grandezza della nostra storia nazionale. In questo quadro Milza vide un errore storico nel denigrare il Risorgimento italiano che fu uno dei fatti più rilevanti della nostra storia. Milza non esito ‘ a criticare le vulgate gramsciane antirisorgimentali come in Italia fece Rosario Romeo con esiti rimasti insuperati. Questo francese che non aveva rinnegato le origini italiane, era davvero un animale molto raro, molto apprezzato in Francia per la sua imponente produzione storiografica ,poco noto in Italia perché non assimilabile alla storiografia militante che continua a dominare incontrastata ,malgrado la fine irreversibile delle ideologie.

 

 

Far leggere Milza ai nostri giovani sarebbe molto utile per avvicinarle ad una storia senza miti e senza demonizzazioni e servirebbe alle teste calde e rasate che provano nostalgia per Il Duce :servirebbe a far loro storicizzare il passato in modo adeguato,andando oltre i fanatismi e gli slogan inquietanti che urlano,inframmezzandoli di saluti romani .Molte nostalgie nascono paradossalmente da un antifascismo rancoroso incompatibile con la storia ,che si nutre di pugni chiusi e di canzoni partigiane, ma non di cultura storica capace di capire prima di giudicare le ragioni e i torti del passato. La denigrazione della parola Patria,ad esempio, può avere esiti imprevisti e imprevedibili che menti limitate non hanno affatto considerato . Solo la storia può consentirci di superare gli infantilismi stupidi,le mitizzazioni manichee,le semplificazioni propagandistiche. E Pierre Milza può aiutarci a capire molto di più che i Tranfaglia o i De Luna nostrani che continuano a celebrare le loro messe cantate della Resistenza, come se non fossero passati i decenni.

 

 

 

quaglieni@gmail.com

Comune, la Giunta approva il bilancio di previsione 2018-2020

La giunta municipale  ha approvato  il bilancio di previsione 2018-2020, che delinea  entrate e  spese della Città. Il documento andrà all’esame delle commissioni consiliari e della Sala Rossa per l’approvazione. Si registra un equilibrio dei conti  nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti. Palazzo Civico spiega in una nota che l’obiettivo è tentare di risanare i conti con la necessità di garantire l’ offerta dei servizi a cittadini e imprese e contribuire allo sviluppo economico.

Istruzioni per l’uso a chi vuole andare a votare

Se non volete che il vostro voto sia annullato la croce è meglio farla solo sul partito. E mi raccomando, non scrivete preferenze. In questo caso l’annullamento é certo. Una delle bellezze della democrazia é la semplicità, la chiarezza . Ma questa legge elettorale non è semplice né chiara. Lo stanno testimoniando i vari comitati elettorali delle prefetture, molto preoccupate per la quantità di probabili schede nulle. Lasciamo stare i conteggi per determinare le varie attribuzioni. Esempio. La coalizione deve superare il 5 %. Se il singolo partito non supera il 3 non ha eletti. Ma se supera  l’1 i voti sono regalati al partito di maggioranza relativa della singola coalizione. A meno che non si riesca a raggiungere la soglia dell’1, e in questo caso i voti si “buttano via”. Ecco un regalo dell’ accordo tra il Berlusca e  Renzi che ora dice che questa legge non gli piace e che non si candida a presidente del Consiglio ancorché é segretari del Pd. Menti “perverse ” hanno concepito tutto ciò per controllare  candidati ed eletti in primis. Nel 1975 sono diventato maggiorenne e nominato scrutatore. Il presidente di seggio prima dello spoglio ci ha informato: si deve interpretare la volontà dell’elettore. Cosi bastava dare una preferenza al candidato per votare la lista. Dopo, con il ballottaggio per il sindaco,  é stato previsto il voto disgiunto. Poter scegliere tra lista e sindaco.
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Ora non é dato. E abbiamo assistito a mistificazioni. Salvini che sostiene : io premier? Me la gioco col Berlusca. Berlusca dice: sarà Tajani.  E la Meloni : ci sono anche io.  Renzi farà un passo indietro a favore di Gentiloni. Con il massimo raggiunto da Di Maio che ha già scelto i ministri imbarazzando il Presidente della Repubblica che ricorda di essere lui a proporre dopo aver consultato i partiti. Questa é la Costituzione, e la Costituzione é la base della democrazia. Basterebbe aver un po’ studiato. Comunque – e la parola comunque ha un suo preciso significato – caro cittadino, il voto è uno dei tuoi diritti-doveri .Attualmente siamo una democrazia zoppicante con una legge altrettanto claudicante e confusa. Ma vale sempre la pena uscire di casa per andare a votare, con la convinzione che ” le cose” dovranno cambiare per i cittadini e  per i partiti o presunti tali, oltre che per questa immatura democrazia che è l’ unica attualmente disponibile Qualcuno tanti anni fa diceva: ogni nazione si merita i governanti che ha.
Patrizio Tosetto

Embraco sospende i licenziamenti per un anno. I lavoratori tirano un sospiro di sollievo

I licenziamenti dell’Embraco sono stati sospesi per un anno, così da poter dedicare tempo al progetto di reindustrializzazione.  Whirlpool si è impegnata in tal senso ed è stato raggiunto l’accordo con  il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. I dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri otterranno fino a fine 2018 lo stipendio pieno. Soddisfatti  sia il ministro sia l’azienda che parla di “rinnovato spirito di collaborazione” con  i sindacati e le istituzioni. Le attività produttive resteranno in funzione fino alla fine dell’anno.

Elezioni Politiche 4 marzo: info su voto e tessere elettorali

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Domenica 4 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera. Per ottenere la nuova tessera elettorale, è necessario presentarsi allo sportello dell’ufficio elettorale o dell’anagrafe di circoscrizione con la tessera elettorale da sostituire e un documento d’identità in corso di validità. Il rilascio della nuova tessera è immediato.

La tessera elettorale può essere richiesta:

1) all’ufficio anagrafico della circoscrizione di residenza nel normale orario di apertura:

·  Circ. 2 – Strada Comunale di Mirafiori, 7

·  Circ. 2 – Via Guido Reni, 102

·  Circ. 3 – C.so Racconigi, 94

·  Circ. 3 – Via De Sanctis, 12

·  Circ. 4 – Via Carrera, 81

·  Circ. 5 – Piazza Montale, 10

·  Circ. 5 – Via Stradella, 192

·  Circ. 6 – Piazza Astengo, 7

·  Circ. 6 – Via Leoncavallo, 17

·  Circ. 7 – C.so Vercelli, 15

·  Circ. 8 – Via Campana, 30

·  Circ. 8 – C.so Corsica, 55

2) all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 – piano rialzato (dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.00 e il venerdì dalle 8.15 alle 13.50);

3) prenotando un appuntamento in un giorno e ad un orario preciso all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 (per i possessori della card Torino facile collegandosi al sito https://servizi.torinofacile.it/cgi-bin/sportellofacile/index.cgi).

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Trasferimento di residenza o rettifica delle generalità: l’elettore riceve al proprio domicilio – dagli agenti della Polizia Municipale – la nuova tessera elettorale e contestualmente restituisce la vecchia. In caso di mancato recapito, la tessera può essere ritirata presso l’ufficio elettorale a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione. Oltre all’interessato può provvedere al ritiro un familiare convivente munito del proprio documento di riconoscimento. Cambio di indirizzo, variazione del luogo di votazione o della sezione elettorale: l’elettore riceve al domicilio un tagliando adesivo da applicare sulla tessera elettorale. Anche in questo caso, se per qualche disguido l’etichetta non fosse arrivata a casa, sarà sufficiente rivolgersi all’ufficio elettorale. I nuovi maggiorenni, al compimento del 18° anno di età, sono iscritti nelle liste elettorali del Comune e ricevono al domicilio la tessera elettorale. In caso di mancato recapito, a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione, l’interessato o un familiare convivente, munito del proprio documento di riconoscimento, può ritirare la tessera presso l’ufficio elettorale.

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Gli uffici del servizio elettorale si trovano in corso Valdocco 20.
Tel. 011.01125245 – 011.01125229

Ulteriori informazioni: http://www.comune.torino.it/elezioni

 

pv – www.comune.torino.it

È tornato sereno il cielo di Gerusalemme

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

È tornato sereno il cielo di Gerusalemme dopo la tempesta che si è abbattuta sulla basilica del Santo Sepolcro. All’alba si sono riaperte le porte dopo tre giorni di chiusura che hanno impedito a migliaia di pellegrini di visitare i luoghi santi cristiani. La protesta dei capi delle Chiese è stata sospesa dopo la retromarcia del premier israeliano Netanyahu che ha sospeso i provvedimenti contestati dai leader religiosi. Cosa era successo? Il Custode francescano di Terra Santa, il patriarca armeno e il patriarca greco-ortodosso (amministrano insieme il Tempio) avevano preso tre giorni fa la drastica decisione di sbarrare il santuario in segno di protesta contro un provvedimento di legge all’esame del Parlamento che prevede l’esproprio di terreni appartenuti alle Chiese e contro la richiesta del sindaco di Gerusalemme di versare anni di tasse comunali, contravvenendo in questo modo ad accordi precedenti che esentano le comunità religiose dal pagamento delle imposte. Grande delusione tra i pellegrini che in questi giorni non hanno potuto vedere la Tomba di Gesù, alcuni dei quali arrivati da molto lontano, dagli Stati Uniti e dall’Asia. La basilica fu fondata nel IV secolo nel luogo dove, secondo la tradizione cristiana, Sant’Elena, madre di Costantino, ha individuato i luoghi sacri della cristianità, la collina del Calvario, la Croce e la grotta del Sepolcro. La basilica è rimasta in piedi fino al 614, per essere poi distrutta dall’invasione dei persiani. Restaurata nel 630, non fu danneggiata dagli arabi che nel 638, comandati dal califfo Omar, conquistarono Gerusalemme, strappandola ai bizantini, ma fu rasa al suolo nel 1009 dal califfo fatimide d’Egitto al-Hakim. Fu ricostruita dai califfi abbasidi di Baghdad e nel 1099 divenne proprietà dei cristiani d’Occidente che occuparono la Città Santa nella Prima crociata e decisero di edificare un’unica grande chiesa che riunisse i luoghi della passione, della morte e della resurrezione di Gesù. È grosso modo il Tempio che ammiriamo oggi. Alla fine del regno crociato nel 1187, Gerusalemme passò nelle mani della dinastia ayyubide del Cairo, in quelle dei Mamelucchi d’Egitto e infine degli Ottomani di Costantinopoli fino alla Prima guerra mondiale. Dalla metà del Settecento uno “Statu Quo”, decreto reale emanato dalla Sublime Porta, regola i rapporti, sovente molto tesi, tra le comunità cristiane che gestiscono il Santo Sepolcro, diviso in tre settori, assegnati ai francescani, ai greci e agli armeni. Nel 1808 la copertura dell’Anàstasis, l’edicola che racchiude la tomba di Cristo, fu distrutta da un incendio e sostituita da una nuova cupola. Le relazioni tra i cristiani di Gerusalemme erano spesso burrascose e anche violente. Si litigava anche per il possesso di cappelle, altari e oggetti sacri e le autorità faticavano a imporre l’ordine tra le varie comunità. Alla fine del Cinquecento, per riportare calma e serenità in città, il sultano ottomano Murad III decise di affidare le chiavi del portone della basilica agli esponenti di due famiglie musulmane, i Nusseibeh e gli Yudeh, che vediamo ancora oggi al lavoro, con l’incarico di evitare zuffe e colluttazioni.

4 GLI EMOZIONANTI VIDEO VINCITORI DEL CONTEST PER LA CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

In occasione dell’8 Marzo, giornata internazionale della donna, Rosato e ActionAid premiano i vincitori del video contest “Today is the day to say no” per sensibilizzare il pubblico sulla violenza sulle donne, tema purtroppo sempre molto attuale ed in costante crescita, ed invitare le donne a reagire e a denunciare le molestie subite.

La festa della donna è una convenzione, come tante altre. È giusto celebrarla, in qualsiasi modo ogni donna e ogni uomo ritengano opportuno. Ma essere donna, 365 giorni l’anno, va ben oltre questa convenzione. Essere donna vuol dire per molte, purtroppo ancora oggi, essere in una condizione di svantaggio sociale. Nel lavoro, negli affetti e perfino nella libertà personale, laddove le donne subiscono violenze in ambito domestico.

Per parlare di tutto ciò, Rosato ha scelto la piattaforma di video crowd sourcing Userfarm. La community di filmmaker di Userfarm è stata chiamata a cimentarsi con un tema sociale di grande importanza e a rispondere alla call to action “Today is the day to say NO”(in palio 10.000 euro totali).

Settanta i video ricevuti per questo contest: tra di essi, quattro sono stati proclamati vincitori da una giuria interna che insieme ad ActionAid, li ha valutati per contemporaneità, capacità di emozionare e di trasmettere il messaggio che ogni donna ha il diritto di essere libera, di voltare pagina e di decidere della propria vita, per uscire dalla spirale di violenza domestica.

Dei piccoli capolavori, che sono riusciti a cogliere l’essenza vera del tema, a costruire consapevolezza e a trasmettere coraggio. Di seguito la classifica ed i link per vederli:

1° Believe in yourself: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=0mk9T676BD0&feature=youtu.be>
Paese: Francia – realizzato da: Arthur Chays, Charlotte Robin, Guillaume Balvay,
Marie Laroche

2° Oggi niente trucco: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=z7_ap7RrbXY&feature=youtu.be>
Paese: Italia – realizzato da: Daitona

3° Koh: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=EQjYP4AhDI8&feature=youtu.be>
Paese: Messico – realizzato da: Mariana Azcárate

4° Non è mai troppo tardi per ricominciare: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=-q4yWpN4pIE&feature=youtu.be>
Paese: Italia – realizzato da: Alessandro Pietrantonio, Francesco Coia, Cristel
Caccetta

Rosato ha sostenuto il progetto europeo “WE GO!” (Women Economic independence & Growth Opportunity) cofinanziato dall’Unione europea, che ActionAid ha realizzato negli ultimi due anni con l’obiettivo di rafforzare i servizi a supporto delle donne che hanno subito violenza domestica in Europa, con particolare attenzione a quelli promossi dai centri antiviolenza e orientati a favorire l’indipendenza economica. Rosato è un brand da sempre attivo nella difesa dei diritti delle donne e collabora con ActionAid in un sodalizio consolidato e basato su un rapporto di reciproca fiducia per un tema tanto attuale quanto delicato.

Reload Music Festival in versione green

Sabato 3 marzo 2018 al Lingotto Fiere di Torino, un Festival EDM in perfetta sintonia Millennials firma la sua quarta edizione nella versione Green dalle ore 12 alle ore 6:30 del mattino successivo. A partire dal video promo di presentazione dal sapore epico al logo Reload 2018 sviluppato in 3D Graphic si annuncia una line up di grande spessore artistico, espressione di tutte le diverse sfaccettature del mondo EDM.

Un Main Stage Green, a impatto zero con effetti scenici a realtà immersiva, firmato AMoi, creati da specialisti del settore e usati per la prima volta in un Festival nazionale sarà il cuore pulsante della lunga maratona musicale. Artisti della scena nazionale ed internazionale che si avvicenderanno in un crescendo di musicalità e BPM, del calibro di Timmy Trumpet, dalla bounce alla big room/psy trance; Alan Walker e le sue hit diffuse in tutte le radio del mondo; NERVO, australiane che da anni rappresentano l’immagine femminile del mondo EDM; PARTY FAVOR, uno dei primi artisti ad aver proposto i nuovi sound trap che stanno avanzando in questi anni; Zatox, punto di riferimento per la hardstyle mondiale; Michael Feiner, produttore delle tracce più suonate nell’estate 2017(BaBaBa); Angerfist, eletto per il terzo anno di seguito come top artist del panorama hard music e del genere hardcore; SAY MY NAME, uno dei pochi che sta già modificando la contaminazione trap proponendo un genere che sta iniziando a definirsi come hardtrap; Eptic, anche se giovane, uno punta di diamante del genere dubstep; Danko, uno dei più giovani produttori del panorama italiano; DROP, duo che negli anni ha scalato le posizioni come migliori artisti emergenti italiani, e per finire un’ altra super esclusiva TATANKA e Zatox che torneranno ad esibirsi in questa forma, dopo qualche apparizione negli anni precedenti in Olanda, Belgio e Italia. Sul main stage saranno inoltre previsti tre stacchi da 10 minuti ciascuno in orari diversi per presentare l’etichetta Reload Music powered by Sony con le esibizioni live di Angry Lion, Ema Olly e il duo Fusko. Confermato lo storico Live Stage nella Sala Blu “The Experience Room” con contaminazioni d’avanguardia che partono dalla classica su base elettronica, al rap fino al funk con artisti unici come Ema Olly, compositore con il suo progetto solista di violoncello e musica elettronica in collaborazione con “Yndako Productions”; HeadKube, producer e live performer che controlla in tempo reale audio e video; Amos Dj produttore e compositore eclettico. Altri gruppi come Ämbro, set fidget con un forte comparto visivo; Beatkoinz, con un live set deep tech, il duo Masa & Afterouge (rapper e beatmaker) che dimostrano che sperimentare non significa forzatamente copiare le tendenze d’oltre oceano; Simona Meda, artista Eletctro Pop già protagonista del Festival di Castrocaro nel 2015 e il duo Middle Hight Size con le loro atmosfere DUB sono rappresentati dalle edizioni torinesi WB Productions, studio di registrazione, produzione musicale, gestione etichette discografiche in collaborazione con l’agenzia di booking Band Management. Saranno accolti su questo palco live anche i due vincitori del concorso della migliore canzone rap rivolta agli studenti delle medie e superiori del Piemonte legata all’evento annuale de “La Partita del cuore“ all’Allianz Stadium: Andrex (17anni) e Maximizer (14 anni)Il corridoio delle esperienze firmato come sempre dall’Associazione culturale EloVir92, sarà costruito come una piccola Hub di startup social green legate ai poli universitari del territorio quali SITPolito, UnitoGO, GreenTO, AEGEE Torino; realtà del mondo delle startup come Comunicare la Ricerca, EvilMozart, Fambress, Orangogo e Helpmearound, Jodel (BERLINO); alle charity quali Pin, Croce Rossa Giovani Provinciale, SISM, Arcobaleno AIDS, Vol.TO, Torino Giovani; al fitness e benessere come OPES ITALIA, ente di promozione sportiva riconosciuto CONI che aprirà il mainstage alle 12.00 con attività sportive e fitness di cultura, come da indicazioni della Consulta Giovani per gli Stati generali dello Sport e del Benessere, e CUS Torino; alle collaborazioni con le scuole superiori per alternanza scuola-lavoro come Bodoni Paravia, e green mobility partner come O-Bike, Flixbus, BlaBlaCar e Wetaxi.

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Importante la collaborazione con Yeswetrust, piattaforma svizzera nata per cambiare se stessi in una concezione più green e di condivisione. Yeswetrust crea community in cui le persone possono ricevere conoscenze e servizi e Al Reload Music Festival 2018 presenteranno il loro progetto e doneranno una bottiglietta d’acqua ai primi 2000 utenti che si faranno un selfie nel punto foto del Reload e la pubblicheranno con l’#yeswetrust Inoltre, per ogni download dell’app eseguito Yeswetrust si impegnerà a piantare un nuovo albero per la creazione di nuovi boschi.

 

Partner esclusivi dell’evento sono Discoradio, emittente leader d’ascolti nel Nord Italia, e Torinoggi.it quotidiano on-line del Gruppo More News presente in tutte le province del Piemonte, della Liguria e a Montecarlo e Costa Azzurra.

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BIGLIETTERIA:

–    Xceed

–    Ticket.it

–    TicketOne

–    Booking Piemonte (pacchetti accomodations)

–    Libra Concerti: Via San Quintino 38, Torino

–    The Tips

 

PER INFO:

Mail: info@reloadmusicfestival.com

Tel: 011 591709

A TORINO 14 CANDIDATI ADERISCONO ALLA CAMPAGNA DI RIPARTE IL FUTURO

TRA I LEADER NAZIONALI DI MAIO, GRASSO, MELONI OTTENGONO IL BRACCIALETTO BIANCO SIMBOLO DELL’INIZIATIVA. OLTRE 45.000 CITTADINI FIRMANO LA PETIZIONE PER CHIEDERE AL FUTURO PARLAMENTO UNA LEGGE SULLA TRASPARENZA DELLE CANDIDATURE

 Riceviamo e pubblichiamo

Torino, 2 marzo 2018 – Sono 375 i candidati che hanno aderito fino ad ora alla campagna di Riparte il futuro #CandidatiTrasparenti. Nei collegi di Torino e provincia sono stati 14, in tutto il Piemonte 31 ponendo così la regione in una posizione tra le più alte in Italia per numero di aderenti alla campagna. Tra gli aderenti a livello nazionale, i leader Luigi Di Maio (M5S), Pietro Grasso (LeU), Giorgia Meloni (FdI) ma anche – per citarne alcuni- Laura Boldrini (LeU), Vito Crimi (M5S), Deborah Serracchiani (PD), Riccardo Illy (PD), Marianna Madia (PD), Roberto Giachetti (PD), Giuseppe Civati (LeU), Miguel Gotor (LeU), Laura Castelli (M5S).

Sulla piattaforma, i/le candidati/e appartenenti a tutte le forze politiche stanno fornendo (e potranno farlo fino a questa sera, venerdì 2 marzo) dati e informazioni che Riparte il futuro ritiene indici fondamentali di trasparenza per chi si candida a rappresentare i cittadini in Parlamento. In particolare viene chiesto a ogni candidato/a di rendere pubblici:

  • curriculum vitae
  • status giudiziario
  • autodichiarazione su potenziali conflitti di interessi
  • situazione patrimoniale e reddituale
  • dichiarazione sulle fonti di finanziamento della campagna elettorale

Inoltre – affinché l’adesione alla campagna “Candidati Trasparenti” venga perfezionata – il/la candidato/a è invitato/a a sottoscrivere l’impegno a sostenere in Parlamento, qualora venga eletto/a, entro 100 giorni dalla formazione del governo, una legge sulla trasparenza delle candidature. Gli elettori possono consultare sul portale le schede dei candidati di tutte le liste del proprio collegio. Sono queste informazioni preziose che permettono di votare consapevolmente. Gli elettori possono dunque leggere le informazioni rese dagli aderenti e chiedere ai non aderenti di unirsi all’iniziativa mediante gli strumenti di contatto presenti sullo stesso portale. Sono stati più di 43.000 i cittadini che hanno sottoscritto la petizione di Riparte il futuro a sostegno dell’iniziativa.

“Un buon risultato ma inferiore a quello del 2013 quando gli aderenti con il braccialetto bianco – simbolo della campagna anche nel 2018 – furono 878 – spiega Federico Anghelé, responsabile relazioni istituzionali di Riparte il futuro. Come ha rilevato Raffaele Cantone, la lotta alla corruzione non è stata certo un argomento caldo in questa campagna elettorale. Anzi, sembra proprio che sia uscita dai radar dei programmi e del dibattito di questi giorni, come se non rappresentasse una vera e propria emergenza e non fosse una delle principali preoccupazioni dei cittadini che si apprestano a votare. La pubblicazione, qualche giorno fa, del nuovo Indice di percezione della corruzione di Transparency International, ha mostrato segnali di miglioramento per l’Italia, indicando però che la strada da percorrere è ancora molto lunga prima di raggiungere valori simili a quelli dei nostri competitor europei. Anche per questo non è il momento di tirare i remi in barca credendo che il più sia stato fatto. Ringraziamo tutti quei candidati che hanno scelto di aderire alla campagna, dando prova di considerare la trasparenza una priorità, proprio perché grazie alla trasparenza è possibile prevenire corruzione e illegalità. Non saremo noi a giudicare i loro cv, le competenze, e quanto hanno dichiarato in materia di potenziali conflitti di interessi e di status giudiziario: Riparte il futuro è del tutto neutrale e vuol solo mettere nelle mani dei cittadini uno strumento di trasparenza per conoscere meglio chi si candida. Conoscere per deliberare insegnava Luigi Einaudi. Noi cerchiamo di applicare questo insegnamento del grande statista per porre al centro il cittadino decisore con il suo voto”, conclude Anghelé.

DATI REGIONALI

Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia totalizza il maggior numero di candidati trasparenti, ma è pur sempre quella con il maggior numero di aspiranti parlamentari. Al sud si distingue la Campania, che ha avuto un gran numero di adesioni soprattutto negli ultimi giorni di campagna.

La parte del leone la fa ancora l’Italia settentrionale, che ha un numero di adesioni molto superiore alla somma di centro e meridione.