redazione il torinese

Rapinatore – nonno di 81 anni ruba bottiglia di liquore e ferisce guardia giurata

Alla veneranda età di 81 anni ha rubato una bottiglia di liquore, aggredendo  la guardia giurata in un supermercato Lidl di Ciriè. I carabinieri hanno arrestato l’anziano, già noto alle forze dell’ordine, per rapina impropria e lesioni personali. L’uomo aveva infatti colpito la guardia alla testa con una pietra, per cercare di fuggire.  Dovrà anche rispondere di porto di armi da offesa: nelle tasche dei calzoni aveva due coltelli.

I quiz che fecero la storia della Tv

La RAI Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”. Erano le 11 di mattina del 3 gennaio 1954 quando, con voce cinguettante, Fulvia Colombo – la prima “signorina buonasera”- fece lo storico annuncio.  E alla sera prese  il via la prima puntata ufficiale de La Domenica Sportiva, con le immagini della partita Inter-Palermo, finita con un secco poker dei nerazzurri. Sergio Brighenti , che nell’occasione segnò una tripletta, fu il primo calciatore ospite della mitica “DS” quando in studio c’era Nicolò Carosio.

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Ben presto iniziarono anche i giochi a quiz, come Lascia o raddoppia? condotto da Mike Buongiorno, che andò in onda –ogni sabato sera, alle 21.00 – dal 26 novembre 1955 all’ 11 febbraio 1956 , per poi passare al giovedì sera dal 16 febbraio1956 al 16 luglio 1959. Il primo, e più famoso, programma a quiz della Rai, ipnotizzava i telespettatori, incollandoli davanti allo schermo in bianco e nero. La popolarità della trasmissione fu tale che la Rai, nel 1956, dovette spostarne la programmazione dal sabato al giovedì a seguito delle proteste dei gestori delle sale cinematografiche, che avevano visto assottigliarsi vistosamente i loro incassi proprio nella serata settimanale tradizionalmente più redditizia. Ma le cose non andarono per il verso giusto e il rimedio si rivelò, paradossalmente, peggiore del male, quando la serata del sabato, rimasta libera, fu occupata da Il Musichiere, a sua volta popolarissimo, condotto da Mario Riva, tanto da costringere molti cinema a installare televisori in sala per non perdere la  clientela.

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Così capitava, ad esempio, che i militari in libera uscita erano costretti a vedere i film a metà, poiché dopo il primo tempo “andava in onda” il quiz televisivo e, a una certa ora, dovevano per forza ritornarsene in caserma. La concorrenza tra il conduttore italoamericano e l’attore romano ( reso famoso anche dalla canzone-sigla della trasmissione, “Domenica è sempre domenica” )  si palesò anche sul versante del “gentil sesso” e dei concorrenti famosi. A Lascia o raddoppia venne inventata la figura della vallettadove spopolò Edy Campagnoli, mentre al Musichiere Mario Riva (che in realtà si chiamava Mariuccio Bonavolontà) era affiancato da due vallette, ribattezzate leSimpatiche, nel cui ruolo si segnalarono, tra le altre, Carla Gravina e Marilù Tolo. La trasmissione condotta da Riva, che usava la formula “niente po’ po’ di meno che”  per presentare gli ospiti di maggior  prestigio, andò in onda per novanta puntate, dal 7 dicembre 1957 al 7 maggio 1960.

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Quasi un anno in più di Lascia o raddoppia?. Ma se Mike Buongiorno, il re dei quiz portato in Italia alla Rai da Vittorio Veltroni ( il padre di Walter), poté vantare una lunghissima carriera (morì l’8 settembre del 2009, a 85 anni), Mario Riva non ebbe la stessa fortuna. Nato a Roma il 26 gennaio 1913, il presentatore del primo quiz musicale televisivo della storia della TV scomparve prematuramente e tragicamente  il 1 settembre del 1960, in seguito alle ferite riportate dopo una caduta, mentre stava presentando il secondo Festival del Musichiere all’arena di Verona. Aveva 47 anni e il paese provò una grande emozione. Ai suoi funerali, svoltisi due giorni dopo la morte a Roma, nella chiesa del Sacro Cuore di Maria in piazza Euclide, parteciparono decine di migliaia  di persone, a dimostrazione dell’affetto che il pubblico nutriva per lui. E di quanto fossero popolari i programmi della Tv  che a quei tempi, dagli schermi a tubo catodico, arrivavano nelle case degli italiani.

Marco Travaglini

 

Una vacanza spirituale, rigenerarsi rallentando

La vita quotidiana è frenetica, lavoro, impegni familiari, obblighi giornalieri, ritmi incessanti. La stanchezza, la tensione fisica e mentale si fanno sentire e il bisogno di prendersi una pausa diventa necessario. Mare, montagna, vacanze culturali vanno benissimo, staccare, ricaricarsi, interrompere la routine improntata su oneri e responsabilità è indispensabile! Esiste però un modo ancora più efficace di rallentare rigenerando mente e corpo, spingendosi in una dimensione spazio-temporale diversa: una vacanza spirituale. Luoghi silenziosi, meditazione, yoga, camminate avvolti da un ambiente incontaminato, suoni della natura, profumi della pace per ritrovare se stessi e allontanarsi, almeno per un po’, dalle usuali e incalzanti abitudini.

I benefici di una vacanza-ritiro possono essere molti per esempio il miglioramento dell’umore, la riduzione dell’ansia dovuta alle aspettative di efficienza che le attività giornaliere ci richiedono, il senso di benessere che la lentezza, il contatto con la natura e l’essenziale ci regalano.

Un rinnovamento profondo dunque, un ritiro dal mondo fatto di contemplazione e di preghiera meditativa, un modo meno divertente forse di concepire la vacanza ma senz’altro più intenso e con risultati più duraturi. Porre l’attenzione su se stessi assentandosi dalla modernità soffocante, al riparo da tecnologia e presenzialismo, ritrovare il contatto con la propria interiorità rivalutando le priorità lontani da condizioni e influenze, questa è una vacanza spirituale, una vera sospensione dalla vita di sempre che ci accompagna in una dimensione lenta, di raccoglimento e osservazione, spesso anche di ozio, un concetto in contrasto con la produttività a tutti i costi che si sta via via rivalutando. Non si tratta tuttavia di vacanze esclusivamente religiose, la possibilità di praticarle laicamente nutrendo la propria spiritualità indipendentemente da credenze e appartenenze è assolutamente possibile.

Esistono veri e propri itinerari come I Sacri Monti, il Monastero di Bose nei boschi di Magnano, dove ci si può concentrare sul silenzio, in Umbria l’Eremo delle Carceri, luogo di contemplazione e meditazione, il Cammino di San Francesco. Per chi volesse spingersi oltre, la meditazione buddista nel monastero di Popa Taungkalat in Birmania o in India nel Monastero di Ki.

 

Con la pratica della meditazione scoprirete che avete un paradiso portatile nel vostro cuore”. P. Yogananda

 

Maria La Barbera

Olimpiadi, non c’è più Agnelli ma Torino ce la può fare

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Olimpiadi invernali 2026 A Torino? Speriamo! La partenza non è stata bruciante, ma siamo inguaribili ottimisti soprattutto per il futuro della nostra città, sempre più una nobile decaduta ma pur sempre nobile. Città conosciuta in tutto il mondo. Città che merita di essere conosciuta in tutto il mondo. Deve, come fosse quasi un imperativo categorico di carattere morale. Deve perché ne va della stessa sopravvivenza. Esistere esisterà, ma sempre più marginale. Anche la via Francigena passava da queste parti. Eppure chi é contrario obbietta : ma non vedete cosa é successo nel 2006? E noi gli replichiamo: non conoscete proprio che cosa é avvenuto allora. Ed anche nei grillini si affaccia un po’ di ideologia. Magari spicciola ma pur sempre ideologia.  Non è una novità che una “certa sinistra” si annida neĺle loro file, contro le “inutili ” opere faraoniche che distruggono solo il territorio, contro la linea Tav ecc. ecc. Anche perché loro sono garantiti dal  proprio stipendio di statali.  Cosa c’entra? Credo di non sbagliarmi nel sostenere che la loro ideologia si basa sul rappresentare i deboli ed oppressi grazie al loro essere garantiti. Ma forse c’è dell’altro. Si favoleggia di un accordo sotterraneo tra i nostri professionisti del no e qualche leghista italiano (pensate, fino a tre mesi fa leghista e italiano era un ossimoro. Come cambiano velocemente i tempi) per portarle nelle Dolomiti. Prova generale per accordi tra Salvini e Di Maio? Magari stupidaggini che comunque confermano che tutto in una certa classe politica é diventato polemica. Le sorti di Torino dovrebbero essere superiori a tutto per i politici locali.E stavolta l Appendino ha tenuto botta e, seppure a fatica, ha rispettato l’accordo con Chiamparino. Mi sembra così elementare: il Sindaco di Torino desidera i Giochi e lavora per realizzare qui le Olimpiadi. Il Presidente della Regione desidera lo stesso e lavora per realizzare le Olimpiadi nel capoluogo piemontese. Federalismo? Anche, ma soprattutto logica e buon senso di amministratori torinesi e piemontesi. Ma non basta. Il Coni piemontese ci sembra assente, la Federazione piemontese del ghiaccio ci sembra assente. Sbaglieremo ma non vediamo le dovute pressioni politiche per ottenere l’evento. Lecitamente, sia ben chiaro, visto che gli interessi dei torinesi e dei piemontesi sono leciti. Si perdono nella notte dei tempi le affermazioni vallettiane: ciò che va bene per la Fiat va bene per la città e per l Italia. Anche perché non non c’è più la Fiat né a Torino né in Italia.  Rimangono gli urlanti sindacati che ritmicamente sostengono: dare lavoro é una questione anche morale. Vero, anche morale. Ma si crea lavoro se c’ é sviluppo. Ecco il perché della candidatura. Sarà più facile perché ci sono già le strutture.Sarà più difficile perché non c’è più l’ avvocato Agnelli. E, si sa, Marchionne vive più negli States che qui.Ma vale la pena tentare. Con noi torinesi che abbiamo voglia di lottare anche per i nostri figli.

BLUE PANORAMA, NUOVO VOLO SU CAGLIARI. PIU’ FORTE LA TRATTA CON TIRANA

Torino-Cagliari: 4 voli diretti a settimana per la nuova tratta. Torino-Tirana: incremento da 3 a 4 voli settimanali

Blue Panorama Airlines inaugura il 2 giugno 2018 il nuovo collegamento diretto tra Torino e Cagliari che opererà nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica fino al 16 settembre.
Sul nuovo collegamento verrà impiegato un Boeing B737/400 con una capienza massima di 168 posti disponibili in full economy. Con questa nuova rotta Blue Panorama Airlines amplia la propria offerta che include oltre 54 destinazioni in quattro continenti operate dalla Compagnia nel corto, medio e lungo raggio.  Inoltre, sempre nel periodo estivo tra il 2 giugno e il 16 settembre 2018, verrà rafforzato il collegamento tra Torino e Tirana, con una frequenza aggiuntiva la domenica oltre alle consuete frequenze del martedì, giovedì e sabato.

“Abbiamo deciso di lanciare un nuovo volo diretto per servire la forte domanda estiva tra Torino e Cagliari e venire incontro a una richiesta crescente del mercato turistico sia organizzato che individuale” – ha commentato Giancarlo Zeni, Amministratore Delegato di Blue Panorama. “La nuova tratta permette inoltre di incrementare le destinazioni raggiunte e rafforzare le sinergie con l’Aeroporto di Torino che rappresenta per noi un mercato strategico sia per i voli di linea che charter”.

“Voglio ringraziare Blue Panorama che ha colto l’opportunità di soddisfare la domanda di voli verso la Sardegna, e nel contempo quella verso l’Albania, rispondendo a un fabbisogno di frequenze da e per Tirana che è in aumento. – ha dichiarato Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di SAGAT – Abbiamo fin da subito salutato con soddisfazione l’acquisizione di Blue Panorama da parte del Gruppo Uvet, player leader nella mobility e nel turismo, che sta fornendo una vera occasione di sviluppo alla compagnia aerea e al Paese. Il nuovo volo per Cagliari è solo l’inizio di una rinnovata collaborazione che vedrà crescere l’Aeroporto di Torino insieme a Blue Panorama”.

Blue Panorama Airlines è una compagnia aerea di bandiera interamente italiana che offre voli di linea e charter sul lungo, medio e corto raggio verso oltre 54 destinazioni in 4 continenti (Africa, America, Asia ed Europa). Tra le prime compagnie aeree italiane, Blue Panorama Airlines è stata fondata a Roma nel 1998. Membro IATA dal 2002, ha base presso l’aeroporto di Fiumicino e sedi operative e commerciali a Milano Malpensa, a Bergamo, Bologna e Tirana. La compagnia, vettore di riferimento del mercato nazionale per numerose e rinomate destinazioni turistiche, opera con una flotta di 11 unità (tre Boeing 767 e otto Boeing 737). Nel 2017 Blue Panorama Airlines ha servito 50 destinazioni, di cui 16 intercontinentali, ha trasportato 1,5 milioni di passeggeri impiegando oltre 500 persone, di cui i 2/3 personale navigante. Nel 2018 partiranno sei nuove rotte: cinque nuove verso la Cina, Hangzhou, Nanchang, Shenyang, Taiyuan e Xi’an e una verso l’Africa, Capo Verde.

Macchina agricola taglia braccio a ragazzino di 15 anni

DALLA SARDEGNA

E’  all’ospedale di Cagliari per una semi amputazione del braccio il ragazzino 15enne  che si trovava all’esterno della sua abitazione a Castiadas ed e’ rimasto gravemente ferito. In base a una prima ricostruzione Il giovane era  vicino a un trattore attrezzato con trinciatrice per la legna. E’ ancora da capire come  il braccio del 15enne sia finito nel macchinario da lavoro. Il ragazzo verrà  sottoposto a un delicato intervento chirurgico per ricucire il braccio.

Il dado e’ tratto: la sindaca invia la lettera al Coni per dichiarare l’interesse alle Olimpiadi

Alla fine la sindaca, che avrebbe avuto tempo fino al 31 marzo, ha sciolto le riserve inviando in autonomia la lettera di manifestazione di interesse al  presidente Malago’ del CONI in cui la Città si dichiara disponibile ad organizzare i Giochi invernali del 2026. In questo modo ha forse evitato l’imbarazzo tra i consiglieri del suo gruppo a Palazzo Civico , molti dei quali sono dichiaratamente contrari ad una nuova avventura olimpica. Il tema sarà di nuovo in discussione lunedì in Sala Rossa. In un comunicato stampa i grillini del gruppo consiliare affermano che valuteranno prossimamente se ci saranno le condizioni ambientali e socio-economiche adatte per ospitare nuovamente l’evento sportivo internazionale in città e sulle montagne olimpiche.

Divertiamoci con la String – art

Laboratorio per bambini dai 4 ai 12 anni

La String Art è l’arte di creare quadri e decorazioni originali utilizzando semplicemente chiodi e fili da ricamo e un ottimo modo per esprimere la propria creatività. In occasione della Festa del Papà, il MAUTO propone un laboratorio per bimbi dai 4 ai 12 anni: portando una propria fototessera e una del papà, genitori e figli potranno creare insieme un oggetto unico! Prenotazione obbligatoria Per domenica 18 marzo alle 16 a museoauto@museoauto.it o al numero 011677666. Costi: L’attività didattica ha un costo di 7 euro a bambino, 3 euro per gli adulti accompagnatori. Alla quota si aggiunge il prezzo del biglietto di ingresso al Museo di 8 euro (ridotto) per gli adulti e di 2,50 euro per i bambini (gratuito per i minori di 6 anni). I possessori delle tessere Abbonamento Torino Musei pagheranno solo il contributo per l’attività.

Autovelox in corso Regina, una multa ogni 11 minuti. Ma il comitato di cittadini si ribella

Un “bottino” consistente per le casse municipali dopo il primo giorni di riattivazione dell’autovelox in corso Regina Margherita: una multa in media ogni undici minuti. Il dispositivo fisso per l’accertamento della velocità era rimasto fermo per due anni e ora è nuovamente attivo. Il primo bilancio dei civich è  di 136 multe per chi ha sgarrato sul limite di 70 chilometri orari sulla svolta per via Pietro Cossa. Undici anni fa, quando venne inaugurato, furono addirittura 1000 gli automobilisti multati nel primo giorno. Per riattivare l’apparecchiatura sono stati pagati dal Comune  200 mila euro, disponibili dal 2016, ma l’ intervento tecnico e le lungaggini burocratiche hanno dilatato i tempi. A dare battaglia c’è però l’agguerrito comitato “Strademulte”, che sostiene l’illegittimità degli autovelox, perché non sarebbero a norma.

Democrazia e Ztl: contestare (civilmente) l’obbligo di velocipede è lecito

di Pier Franco Quaglieni

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Il 19 marzo alle ore 18 al Comune di Torino in piazza Palazzo di Città è stata promossa una consultazione “popolare” sull’estensione della Ztl fino alle ore 19,30, con pagamento per l’ingresso delle auto : un progetto che suscita non poche riserve. Ma, in primis, va contestato con fermezza il luogo scelto, cioè la sala delle Colonne, che contiene poco più di 70 persone. Le consultazioni dei cittadini non possono avvenire in un luogo angusto in cui già l’altro ieri non c’era più posto e prenotarsi diventava impossibile. C’è legittimamente da immaginare che gli attivisti 5 stelle abbiano provveduto a riempire la sala, di fatto impedendo ad altri di partecipare. La stessa ora scelta –  e 18 – impedisce ai commercianti la possibilità di essere presenti. E questo la dice lunga sullo spirito democratico di chi oggi governa la Città. Forse hanno scelto una sala piccola per evitare incidenti come quelli di piazza San Carlo, ma si tratta ,ovviamente, di una illazione un po’ malvagia e provocatoria che non va raccolta. Il fatto incontestabile e’ che la Ztl prolungata e’ vissuta con preoccupazione da migliaia di Torinesi che ritengono il provvedimento sbagliato.  Esso non tiene conto almeno di alcuni aspetti piuttosto evidenti. Non esiste a Torino che una sola linea metropolitana che non serve affatto il centro. E una seconda linea e’ ancora incerta e non si sa quando potrà essere costruita.  I trasporti di superficie funzionano male e sono spesso in ritardo.

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Molte volte il ricorso all’auto diventa indispensabile e non si riuscirebbe a capire a cosa servirebbero i parcheggi sotterranei centrali che sono stati costruiti,sia pure con forti ritardi. Il problema non riguarda i residenti in centro, ma l’idea stessa della mobilita’ urbana perché proprio le periferie rimarrebbero penalizzate perché il centro diventerebbe un’isola morta che forse piace a qualche residente pensionato che non vuole le auto sotto casa, ma penalizza gravemente chi lavora. L’inquinamento e il traffico attorno alla Ztl diventerebbero intollerabili , come e’ facile immaginare.  La stessa idea di aree pedonalizzate non è di per se’ la soluzione perché le isole pedonali di via Amendola e di via Carlo Alberto si sono rivelate fallimentari in quanto molte attività commerciali hanno dovuto chiudere i battenti e il passeggio e’ quasi inesistente. Il problema poi si aggrava se pensiamo a chi abita nella cintura e persino il sabato e la domenica si troverà le strade del centro sbarrate. Inoltre la città turistica verrebbe gravemente penalizzata perché raggiungere i principali alberghi diventerebbe problematico. Il commercio a Torino e’ in crisi e la Ztl a pagamento prolungata e’ un grave danno a chi lavora e da’ lavoro in momenti difficilissimi. Vogliono costringerci ad usare la bicicletta ? Non siamo in Olanda e ci sono fasce di cittadini che non possono, per ragioni di età,  inforcare il velocipede. C’ è un modo per rispondere ad una consultazione finta ed addomesticata. Andare lunedì 19 marzo dalle 18 alle 19,30 a manifestare civilmente sotto palazzo civico. L’arroganza degli improvvisatori va fermata . Io ci sarò.

quaglieni@gmail.com

(foto: il Torinese)