redazione il torinese

Antoine de Saint-Exupéry, il “Piccolo Principe”

E’ uno dei libri più venduti di sempre, tradotto in più di duecentocinquanta lingue e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo

È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio”. Questa frase riporta all’ opera più famosa di Antoine de Saint-Exupéry, “Il Piccolo Principe”, il suo romanzo capolavoro pubblicato il 6 aprile 1943 da Reynal e Hitchcock in inglese, e qualche giorno dopo in francese.  “Il Piccolo Principe” è uno dei libri più venduti di sempre, tradotto in più di duecentocinquanta lingue e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo.

Un libro che, per alcuni , è secondo per popolarità soltanto alla Bibbia. Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry nacque a Lione il 29SAINT E 3 giugno del 1900, centoquindici anni fa, in una vecchia famiglia di nobili ( uno dei suoi antenati aveva combattuto con gli americani a Yorktown, la battaglia che decise l’esito della Guerra d’indipendenza americana). Aviatore e scrittore francese, guardava all’avventura e al pericolo con gli occhi del poeta e, come si legge ne “Il Piccolo Principe” anche con quelli di un bambino. Belli ed emozionanti i suoi racconti sui primi voli aerei, tra i quali Volo di notte, L’aviatore e l’intimo Terra degli uomini. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nell’aeronautica militare francese e dopo l’armistizio nelle Forces aériennes françaises libres, dalla parte degli Alleati. Il libro “Let­tera al Gene­rale X e il senso della guerra”, uscito lo scorso anno, è una rac­colta di let­tere e brani (alcuni ine­diti in Ita­lia) di Saint-Exupéry, in cui tro­viamo anche le sue ultime, com­muo­venti parole, quelle scritte all’amico Pierre Dal­loz in una breve let­tera — mai spe­dita — datata 30 luglio 1944, settantuno anni fa. Il giorno dopo sarebbe stato abbat­tuto in volo sul mar Mediterraneo. Questo libro rappresenta il testamento spirituale e artistico di uno dei più straordinari personaggi del Novecento. Saint-Exupéry rac­conta una sto­ria diversa da quella del ragaz­zino dai capelli d’oro che apprende e soprat­tutto inse­gna.

SAINT E1In queste lettere l’autore fran­cese si pre­senta al let­tore come persona , avia­tore, uomo in guerra, e soprat­tutto come chi ha un cuore alla ricerca di un senso per l’uomo e per la vita, con domande sulle ragioni di tante cru­deltà e fol­lie del conflitto bellico. La sua morte in volo restò per molti anni misteriosa, finché nel 2004 venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo. Colpito da un caccia tedesco nel mare antistante la costa marsigliese, il Lockheed P38 Lightninga bordo del quale volava Antoine de Saint-Exupery, si inabissò a una settantina di metri di profondità. Lo scrittore francese,  partito in missione ricognitiva, era scomparso all’alba del 31 luglio del 1944, poco dopo il decollo da una base in Corsica. Il 29 giugno del duemila, nel centenario della nascita, gli è stato intitolato l’aeroporto di Lione. Una frase, molto bella, raccoglie il suo spirito d’avventura: “Quando si arriva al futuro, il nostro compito non è di prevederlo, ma piuttosto di consentire che accada”. Merci, Petit Prince.

Marco Travaglini

Vivicitta’ ha messo in moto il Piemonte

La XXXV Vivicittà ha messo in movimento il Piemonte come altre 18 città nel mondo, 52 in Italia e 25 istituti penitenziari. Il primo via è stato dato dalla casa circondariale di Biella sabato 14 aprile e questa mattina con il tradizionale start alle 9,30 del GR1, è toccato a Torino unica competitiva piemontese, Biella, Bra e Settimo torinese.
A Torino nel parco del Valentino si sono dati appuntamento oltre 1000 tra podisti e camminatori, che hanno corso sulla distanza di 12 km. e per i 4 km. della camminata. In campo maschile il duello si è risolto negli ultimi metri della gara,la vittoria è andata a Marco Mazzon del Run Athletic Team in 41’10”, ritardato di 3″ Simone Lupi dell’Athletics Piossasco e terzo posto per Marco Gelatti della Sisport in 41’58”. Tra le donne il gradino più alto del podio è stato per Carla Primo tesserata per Base Running in 46’03”, a seguire Patrizia Signorino dell’Atletica Venaria Reale in 47’09” e Renata Vegej di Base Running in 49’05”.Come tradizione e nello spirito di Vivicittà sono stati premiati la più giovane Francesca Nicol di soli 50 giorni e i diversamente giovani della Polisportiva Marchesa, la quasi novantenne Albertina Rolino, con l’invidiabile record di presenza a tutte le edizioni di Vivicittà ed Emilio Cesano classe 1933.Il primo amico a quattro zampe è stato Marti di 8 anni, seguito da Giulia.
Tra i gruppi più numerosi la palma è andata alla Polisportiva Marchesa con ben 103 “baldi over70”, seguita dalla Farmacia Comunale n. 12 a cui va un particolare ringraziamento per aver raccolto il maggior numero di adesioni e alla ASD IL Girasole Sportivo.Hanno indossato tuta e scarpe anche la Presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno, in preparazione della mezza maratona di Roma e il consigliere comunale, Marco Chessa.Al via erano presenti le donne del progetto la Piscina al femminile con Fatima Zahara Lafram, che ha abbinato a Vivicittà la biciclettata nazionale contro la violenza delle donne.E’ stato un ottimo risultato di presenze, tenendo conto della grande concorrenza della tradizionale e classica manifestazione torinese Tutta Dritta. Infatti, molte società podistiche hanno comunicato con imbarazzo che non sapevano cosa scegliere e si sono salomonicamente divise in due. Si conferma, inoltre, il grande risultato in crescita della sezione non competitiva, grazie al Settore Regionale Uisp Cinofilia che da 2 anni ha lanciato “la corsa con i cani” e ha portato nuovi partecipanti e alla Polisportiva Marchesa che ogni anno aumenta il numero di partecipanti . A loro si aggiungono anche i gruppi di cammino delle Farmacie Comunali, che da molti anni aderiscono al progetto Uisp “Salute in movimento”. L’organizzazione della competitiva è stata curata dal Settore Regionale Atletica Leggera in collaborazione con la società sportiva Giordana Lombardi.Si ringraziano i volontari dei Giovani per Torino, il Coordinamento dei Gruppi di Protezione Civile e la Croce Giallo Azzurra.
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BIELLA
La decima edizione della corsa all’interno della Casa circondariale di Biella ha visto la presenza di un centinaio di detenuti, 13 atleti esterni e una decina di volontari. In qualità di testimonial hanno preso parte all’evento due top runner: Valeria Ruffino delle Fiamme Azzurre e Michele Fontana dell’Aeronautica Militare. Tra i detenuti che si sono sfidati sulla distanza di 3,2 km. è risultato vincitore l’ideatore della panchina rossa contro la violenza delle donne presente all’ingresso della struttura. Dopo la premiazione è stato offerto un ristoro preparato da un’associazione di volontariato del carcere.La prima edizione di Vivicittà nel Ricetto di Candelo è stata abbinata ad una escursione nella Baraggia biellese.
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BRA
Nuova edizione con il botto della SuperStraBra e Vivicittà, corsa non agonistica di 7,9 km. e camminata per tutti. Sono stati 3200 i partenti e oltre 6000 i biglietti venduti al costo di 3 euro, che con la loro iscrizione hanno contribuito ad autofinanziare associazioni sportive e di volontariato, le scuole, gli oratori. L’organizzazione come da tradizione ha fornito un ricco ristoro, dove sono stati distribuiti 160 kg di pasta e acciughe al verde, frutta, colombe e miele. Un ristoro che rispecchia in pieno lo slogan dell’edizione 2018 di Vivicittà #attività sostenibili. Infatti tutti i cibi, in collaborazione con Slow Food, sono stati distribuiti utilizzando piatti compostabili. Anche se l’evento braidese è non competitivo, sono stati premiati i primi 3 uomini e le prime 3 donne, che sono stati nell’ordine:Lorenzo Perlo, Maurizio Tavella e Andrea Audisio e Beverley Gibson, Federica Meissente e Cristiana Manildo.
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SETTIMO
Settimo torinese ha tenuto a battesimo la prima edizione di Vivicittà, un debutto all’interno dei festeggiamenti del 60° della città di Settimo Torinese, che ha sostenuto la manifestazione. Prima partenza alle 9,30 da piazza Campidoglio per la staffetta goliardica riservata agli adulti
e ai giovani. Alle 10,30 lo start è stato per la camminata ludico motoria di 4 km. In una delle staffette il primo a tagliare il traguardo è stato il sindaco della città, Fabrizio Puppo. Sono stati 350 in totale i partecipanti all’evento. Tanti bimbi hanno preso parte e si sono divertiti con il percorso avventura di slackline e caccia al tesoro con orientamento Gps Arva e sono stati estratti molti buoni di Decathlon. Un particolare ringraziamento va alla Protezione civile, alla Croce rossa italiana, all’Associazione Nazionale Carabinieri e al Radio club Piemonte e ai tanti volontari che hanno contribuito alla riuscita dell’evento.

Piazza San Carlo, cambia l’accusa agli arrestati

L’accusa  di omicidio preterintenzionale nei confronti dei due giovani arrestati dalla polizia  per i fatti di piazza San Carlo e’ cambiata. A seguito dell’udienza di convalida, il gip ha convalidato i fermi ordinando la custodia cautelare per morte come conseguenza di altro delitto, con riferimento all’omicidio colposo. Il capo d’accusa e’ relativo al caso di Erika Pioletti, la 38enne di Domodossola morta per I traumi subiti nella calca dello scorso 3 giugno.

“METTI LE ALI AL TUO CUORE”

Sabato 21 aprile, dalle ore 16.30, l’associazione carmagnolese Angeli di Ninfa Onlus organizza, presso il salone polivalente di piazza Antichi Bastioni,“Metti le ali al tuo cuore”. Ospiti Sergio Cherubin e i Drum Theatre, finalisti di Italia’s Got Talent, con un laboratorio esperienziale del battito, gratuito e aperto a tutti, e un concerto-spettacolo di tamburi, a 5 euro

 

Metti le ali al tuo cuore” è il nuovo appuntamento in musica organizzato dall’Associazione Angeli di Ninfa Onlus, con sede in Carmagnola, in via Chiffi 25. L’evento è in programma per sabato 21 aprile 2018, al salone polivalente di piazza Antichi Bastioni. Ospiti speciali Sergio Cherubin e i Drum Theatre, finalisti nel 2013 della famosa trasmissione televisiva Italia’s Got Talent, in onda su canale 5. La giornata si apre alle ore 16.30, con un laboratorio esperienziale del battito, gratuito e aperto a tutti, in compagnia dei ragazzi delle associazioni presenti. Segue un momento conviviale preparato in collaborazione con la pizzeria Le Palme. Il menù prevede una pizza, a scelta fra margherita (6 euro), cotto o wurstel o salsiccia (7 euro), quattro formaggi o vegana (8 euro), più bibita compresa, consumabili direttamente in loco. Chiude la serata, alle ore 20.30, lo spettacolo di tamburi pitturati del progetto Drum Theatre “Il ritmo del cuore diventa musica”, nato 14 anni fa, in una frazione di Chieri, da un’idea di Sergio Cherubin. L’obiettivo dello spettacolo è il medesimo del progetto ossia “diffondere la cultura e lo spirito dell’arte dei tamburi” integrando suoni, colori, danze, costumi, movimenti sincronizzati e scenografie emozionali (www.associazionedrumtheatre.it). Conosciuti per aver partecipato a manifestazioni, festival ed eventi locali, regionali, nazionali e internazionali e per l’organizzazione di vari laboratori presso importanti istituti scolastici, i Drum Theatre colpiscono per la loro spontaneità e capacità di dar vita, in qualunque situazione e con qualsiasi oggetto possibile, ad armonie sonore senza tempo. L’ingresso allo spettacolo ha un costo di 5 euro.

Studiare negli Usa ora è più semplice

Oggi è più facile per i giovani  italiani studiare all’università negli Stati Uniti, con le borse di studio erogate presso le università

Da più di trent’anni Mondo Insieme si occupa, tra i vari programmi, di formule di anno scolastico all’estero in quaranta Paesi nel mondo. Più del 50% degli studenti sceglie gli Stati Uniti come meta d’eccellenza, sia per il forte ruolo esercitato in Italia dai film americani, sia per il fascino da parte della high school nella scelta delle materie, oltre che per il grande risalto del talento sportivo, artistico e musicale, la possibilità di padroneggiare l’inglese e la valorizzazione dei risultati. Il Programma Campus USA nasce grazie al partner americano Go Campus, il cui direttore Francisco Mosca sarà presente agli incontri di presentazione in programma a Milano, Torino, Bologna ed Udine. Go Campus soddisfa le richieste degli ex Exchange Students di tutto il mondo che, al rientro, decidono di proseguire gli studi all’estero e di tutti coloro che hanno sempre desiderato frequentare l’università negli States. In modo particolare risponde all’esigenza di ottenere una borsa di studio per finanziare una parte consistente degli studi che, negli Stati Uniti, durano quattro anni per l’Undergraduate” ed uno e mezzo o due anni per il Master. Le borse di studio arrivano a coprire fino al 70% dei costi annuali di tuition, room and board (studi, vitto e alloggio – garantito in campus). La maggior parte di questi studenti spende all’anno tra i $13.000 e i $18.000. Queste borse di studio non si basano sul reddito, né esclusivamente sul profitto. Tutti possono ricevere una borsa di studio per un “fresh start” nel mondo universitario americano. Le borse di studio sono assegnate dalle università, per le quali la multiculturalità è una priorità, al fine di avere uno scambio di idee e di mentalità. Agli incontri saranno le università stesse a spiegare ai ragazzi perché assegneranno loro delle borse di studio.“Go Campus la scorsa settimana era in Cina, dopo l’Italia andrà in Danimarca – spiega il Responsabile del Reclutamento Internazionale di Go Campus – ed ha organizzato eventi simili in Francia. E’ la prima volta che questo evento viene organizzato in Italia e siamo felici di ospitare tre delle università maggiormente richieste dai nostri studenti negli ultimi anni.

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 Il Menlo College è una Business School californiana situata nel cuore della Silicon Valley, tra San Francisco e San Jose, nella cittadina di Atherton, che si è aggiudicata il terzo posto nella classifica delle 75 città universitarie migliori degli Stati Uniti. É circondato da alcuni dei leader nel settore tecnologico, come Google, Yahoo!, eBay, Facebook, Cisco, Apple, Oracle, Marvell, Intel, HP e tanti altri. A Bologna, per esempio, avremo ospite il padre di una studentessa che frequenta il Menlo College e che è stata nominata da Stanford (che si trova a pochi passi dal Menlo College) “2018 University Innovation Fellow”.

 La Southern Utah University, che ho visitato personalmente il 26 marzo, offre 140 corsi di laurea, 19 master e più di 180 organizzazioni studentesche. Il suo fascino è esercitato anche dai parchi nazionali che la circondano: Bryce, Zion, Grand Canyon, Monument Valley, Arches. Ha 9000 studenti e gli internazionali (2%) provengono da 56 Paesi diversi.

 La Truman State University, infine, è stata insignita come migliore università pubblica del Midwest per ben 21 anni! É conosciuta come la Harvard del Midwest, per intenderci. Si trova nel Missouri, nella cittadina di Kirksville, il cui centro è raggiungibile a piedi. Offre 40 corsi di laurea e 63 minors, tra cui figura anche l’italiano. I nostri studenti vengono di solito assunti come tutor di italiano alla Truman State University.  Agli incontri aspettiamo almeno un centinaio di partecipanti in ogni città, sia liceali in procinto di diplomarsi sia studenti di quarta che giustamente si guardano intorno, sia universitari che si orientano sui master, per non parlare degli sportivi. Negli Stati Uniti lo sport gode di grande importanza e abbiamo delle borse di studio dedicate proprio ai talenti del tennis, calcio, basket, nuoto, atletica, pallavolo, golf e football americano.  

L’obiettivo dell’iniziativa è permettere agli studenti di avere un confronto diretto con le università americane. Spesso infatti, quando ci sentono parlare del loro sistema educativo, dell’eccezionale organizzazione dei campus, delle strutture a disposizione, pensano che sia  ”fin troppo bello per essere vero”. Il sistema universitario americano è molto diverso da quello italiano e coinvolge gli studenti a 360°. Raccomandiamo sempre agli studenti di partecipare attivamente alla vita del campus, sia da un punto di vista lavorativo sia di attività, organizzazioni.

Mara Martellotta

 

 

Il messale Rosselli, capolavoro in mostra

Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria

 

Lunedì 16 aprile 2018 ore 19,30

Biblioteca Nazionale Universitaria

Auditorium Antonio Vivaldi − Piazza Carlo Alberto 5/A

 

Il Messale Rosselli, prezioso codice appartenente al fondo storico delle collezioni della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, rappresenta uno dei capolavori della miniatura avignonese della seconda metà del Trecento. L’evento si propone di illustrare gli esiti del restauro, degli studi e dell’approfondita indagine scientifica a cui di recente il manoscritto è stato sottoposto. Il significativo intervento conservativo e di indagine sul codice, effettuato presso il Laboratorio di Restauro della Biblioteca a cura del restauratore Valerio Capra del Laboratorio di restauro del libro dell’Abbazia S.S. Pietro e Andrea di Novalesa (TO), è stato programmato nell’ambito di un progetto interdisciplinare svolto in collaborazione tra Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici, Abbazia della Novalesa, Sacra di San Michele, Studio Vellum e Associazione Amici Biblioteca Nazionale Universitaria Onlus Torino. La presenza di competenze di più settori scientifici e di più discipline di studio ha permesso di esaminare il codice nel suo complesso materico e di contenuto, con importanti esiti delle ricerche sia tecnico-scientifiche sia storico-artistiche sia paleografiche e liturgiche. Il restauro è stato sostenuto completamente dal Rotary Club Torino Castello.

 

Interverranno:

Saluti istituzionali: Guglielmo Bartoletti (direttore BNUTO), Franco Cravarezza, (presidente ABNUT) e Fabio Ferrarese (presidente Rotary Castello)

 

Franca Porticelli (Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino), Le fonti documentarie

Fabrizio Crivello (Università degli Studi di Torino), Il manoscritto e i primi studi

Valerio Capra (Laboratorio di restauro del libro di Novalesa), Supporto e costruzione

Maurizio Aceto (Università degli Studi del Piemonte Orientale), Alla ricerca dei materiali pittorici

 

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Informazioni: eventi@abnut.it, tel. 011 8101161, sito www.abnut.it e www.bnto.librari.beniculturali.it

 

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I soci dell’associazione  Cromie potranno chiamare al 3382539740 in modo tale da  prenotare i posti. La mostra è allestita nell’Auditorium Vivaldi che può ospitare 100 persone circa.

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Nino Boeti presidente – D’Annunzio – Il Cardinale Ravasi –

 

 

Nino Boeti presidente

Il medico ortopedico Nino Boeti è stato eletto con voto bipartisan Presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Una grande dimostrazione di stima personale,ma anche il riconoscimento della sua capacità di porsi, nell’esercizio delle sue funzioni ai vertici dell’Assemblea legislativa piemontese,super partes. Boeti è un uomo appassionato alle sue idee,ma sa anche andar oltre,senza mai tradire sè stesso. Come presidente del Comitato regionale sulla Resistenza e la Costituzione ha saputo valorizzare nei modi dovuti tutta la Resistenza,anche quella militare, cattolica,liberale,monarchica che era rimasta nell’ombra per troppi anni. Per dieci anni Sindaco di Rivoli,ha al suo attivo una solida esperienza. L’esatto contrario di chi oggi vorrebbe governare il Paese ,senza mai aver fatto nulla di positivo che ne dimostri il valore sia nel lavoro sia nella politica.  Il Piemonte troverà in lui l’esponente in cui identificarsi, al di là delle divisioni politiche. C’è bisogno di uomo con Boeti. Lo conosco e l’ho sempre apprezzato,così come non ho mai avuto simpatia per il suo predecessore. Tra i due c’è una differenza palpabile immediata,tutta a vantaggio di Boeti anche sul piano della simpatia umana.

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D’Annunzio
Qualche giorno fa ho partecipato ad un curioso dibattito su Gabriele d’Annunzio,morto 80 anni fa al Vittoriale di Gardone Riviera, la casa-museo che si era costruito,essendo ancora lui in vita. Una vita” inimitabile”, la sua,come diceva lo stesso poeta.D’Annunzio rifiutò ogni schema tradizionale e, per capirlo, guai a cercare di ingabbiarlo in categorie etico-politiche. Avrei pensato che il critico amico che lo ha criticato con grande asprezza,usasse il logorato riferimento ai suoi rapporti con il fascismo che già Renzo De Felice nel 1978 aveva chiarito in modo conclusivo,sostenendo,documenti alla mano, che non fu il poeta vate del fascismo. Invece sono rimasto sorpreso per la critica astiosa nei confronti della sua vita di libertino,di esibizionista,si direbbe oggi,di uomo “esagerato” sotto ogni punto di vista. Certo D’Annunzio amava le donne ed amava le belle donne.  Amò lusso e la lussuria. Non era un monaco di clausura. Fu anche un eroico soldato nella Grande Guerra e protagonista di una pagina di storia con l’impresa di Fiume che non fu la prova generale della Marcia su Roma,come venne sostenuto da storici superficiali e indottrinati. Mi sono trovato,per dovere quasi d’ufficio,parlando dopo di lui,a prendere le difese del poeta,anche se non lo amo particolarmente e lo pospongo a Pascoli.Ma non potevo accettare una demolizione così totale che ci riportava indietro agli anni immediatamente dopo la fine della II Guerra Mondiale,quando il nome del poeta era impronunciabile perché identificato con il Ventennio. Com’è possibile criticare l’opera di d’Annunzio in base ad episodi della sua vita ? Sarebbe come giudicare un filosofo non in base alle sue idee,ma alla sua vita.Un buon medico è quello che salva le vite,non è quello che è necessariamente padre premuroso e merito fedele. Ridurre tutto ad etica è un grossolano errore.  L’unica categoria di giudizio valida per giudicare l’arte è quella estetica. Diceva Croce :Poesia e non poesia. Il resto non conta nulla.E’ materia per chi voglia scrivere una biografia.  Parte della poesia dannunziana si è rivelata caduca,magari anche illeggibile.Ma c’è una parte della sua opera che è espressione di una grande arte. Basterebbe la “Pioggia nel pineto” a dimostrare chi sia stato d’Annunzio.Che poi fosse anche un seduttore irresistibile è fatto assai poco importante. Al massimo, un motivo di invidia…

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Il Cardinale Ravasi
Ho incontrato mercoledì scorso a Torino il cardinale Gianfranco Ravasi, la figura intellettuale oggi più significativa del mondo cattolico.Non esito a dire che Ravasi è uno degli uomini di cultura più importanti a livello internazionale a cui la porpora cardinalizia non ha aggiunto nulla al prestigio acquisito sul campo con la sua opera di studioso. I suoi discorsi sono semplici e chiari come solo chi ha maturato una profonda cultura sa fare . Simile a lui ho conosciuto solo Norberto Bobbio e Karl Popper,ma le mie esperienze sono limitate. Ravasi è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. E’ stato bello trascorrere un’ora con lui in compagnia di pochi amici.Magari in altra occasione scriverò delle cose che ci siamo dette.In poche battute è impossibile farlo.

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Lettere    scrivere a quaglieni@gmail.com

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Caro Quaglieni,
vedo che lei dopo le elezioni del 4 marzo non ha più scritto di temi politici, dopo aver fatto una prima , e riconosco accurata, disamina dei risultati del voto. Tace in attesa di riposizionarsi anche lei ? Non sarebbe il solo. Cordiali saluti.                   Ennio Empoli

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Caro Empoli,
Ho scritto un commento dopo il 4 marzo e seguo il dibattito di questi giorni con attenzione,ma senza partecipazione. Per me la politica è fatta di idee,di principi,di valori. Le alleanze forzate non mi entusiasmano ,anche se i compromessi in politica sono all’ordine del giorno e non debbono scandalizzarci. Temo soprattutto la possibilità di un governo tecnico,il peggiore tra quelli possibili,come dimostra quello presieduto da Monti. Sono lontanissimo dai grillini e dai leghisti,non sono iscritto a nessun partito e non ho certo desiderio di “riposizionarmi”,come Lei,un po’ maliziosamente, insinua. Non l’ho fatto in passato,non lo farò neppure questa volta.  Io rispetto il Presidente della Repubblica e il suo ruolo,attendo fiducioso,ma non tranquillo,in rispettoso silenzio. Mi sembra che ci sia troppa inesperienza,troppa arroganza in molti politici rampanti. Nessuno ha vinto e questo è il dato con cui confrontarsi. Attendiamo che si vada oltre le schermaglie e poi esprimeremo un giudizio. Non mi piacciono quei giornalisti che scrivono,basandosi sul nulla,articoli sul futuro governo,cercando di dettare legge. E’ un giornalismo che detesto,anzi un non giornalismo.I giornali devono dare informazioni,non essere usati per condizionare l’opinione pubblica.

Neve alta come in inverno. E’ rischio valanghe


Circa 1 metro e mezzo di neve fresca, spessore al suolo di 4 metri, a quota 2.000-2.500. Siamo in primavera ma sulle montagne del Piemonte è come se fosse inverno: è allarme per il pericolo valanghe. Il rischio indicato dal bollettino di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) è “forte” , a livello 4 su una scala che va fino a 5. Sono attese  valanghe di medie dimensioni e anche  grandi valanghe che potrebbero interessare le zone di fondovalle.  Le escursioni vanno limitate e si richiede  una grande capacità di valutazione delle condizioni locali. A Sestriere sono caduti complessivamente, in media, 10 metri di neve dall’ inizio dell’inverno.

“Scoprimasino”, i segreti di una dimora millenaria

Dopo il successo delle precedenti edizioni torna per il sesto anno al Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), l’evento che permette ai visitatori di conoscere tutti i segreti della residenza millenaria svelando le stanze abitualmente chiuse al pubblico con un percorso tra locali solitamente inaccessibili, passaggi segreti, cantine e l’antica fortezza medievale

A partire dal 15 aprile, ogni domenica, dalle 10 alle 18, gli ospiti potranno provare l’emozione di poter percorrere i piccoli passaggi della servitù che un tempo erano animati dalle oltre 70 tote che accudivano la dimora, come testimonia nei suoi scritti Beatrice Niccolini, cugina del Conte Luigi Valperga che ha ceduto il castello al FAI. Il percorso si snoderà attraverso gli antichi cunicoli dell’imponente fortezza medievale provando l’emozione di percorrere le scale delle antiche torri circolari dove i gradini sconnessi e irregolari erano un’ulteriore difesa contro gli invasori e ammirare la parte “aziendale” della residenza attraverso le cantine e il grande torchio, anima pulsante della produzione vinicola della collina di Masino. Le visite sono guidate ed esclusive per piccoli gruppi al fine di poter avere un coinvolgimento intimo con la dimora storica, il percorso non è adatto a bambini e a soggetti con ridotta mobilità.Il Caffè Masino, con le sue panoramiche terrazze, sarà aperto per gli ospiti che vorranno gustare un pranzo o una pausa golosa con una scelta di piatti caldi e freddi, panini, torte, bibite e gelati.

Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Caravino e Città d’Ivrea. Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2018”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il sesto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Si aggiunge quest’anno la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.

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CASTELLO E PARCO DI MASINO, CARAVINO (TO)

Giorno e orario: tutte le domeniche da aprile a settembre 2018, dalle ore 10 alle 18

Ingresso: 8 € in aggiunta al costo dell’ingresso ordinario; 5 € Iscritti FAI e ragazzi

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

Dal 16 al 22 aprile porte aperte al Mauriziano

Iniziativa promossa da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, con il patrocinio di 24 Società scientifiche. Visite gratuite, esami strumentali, consulti ed eventi informativi negli ospedali italiani a “misura di donna”. Sul sito www.bollinirosa.it l’elenco dei servizi offerti dagli ospedali aderenti e le modalità di prenotazione

 

 

18 aprile 2018 – L’ospedale Mauriziano di Torino e Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna che si celebra il 22 aprile, organizzano la terza edizione dell’(H) Open Week con l’obiettivo di promuovere l’informazione ed i servizi per la prevenzione e la cura delle principali malattie femminili. Nella settimana dal 16 al 22 aprile attraverso oltre 180 ospedali del Network Bollini Rosa che hanno aderito all’iniziativa saranno offerti gratuitamente alle donne visite, consulti, esami strumentali e saranno organizzati eventi informativi e molte altre attività nell’ambito di 15 aree specialistiche: diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia, geriatria, ginecologia e ostetricia, malattie e disturbi dell’apparato cardio-vascolare, malattie metaboliche dell’osso, medicina della riproduzione, neurologia, oncologia, pediatria, psichiatria, reumatologia, senologia, sostegno alle donne vittime di violenza.L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di 24 Società scientifiche* ed è resa possibile anche grazie al contributo incondizionato di Grunenthal, Roche Diagnostics e UCB Pharma.Giovedì 19 aprile, presso il reparto 5A (Direttore professor Guido Menato) ambulatorio numero 6 (Largo Turati 62), dalle ore 9 alle ore 13, verranno effettuate visite ginecologiche gratuite per la valutazione e la riabilitazione / rieducazione del pavimento pelvico in incontinenza e prolasso. Prenotazione obbligatoria al numero 011 / 5082384 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 14.I servizi offerti sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. È possibile selezionare la Regione e la Provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali che hanno aderito e consultare il tipo di servizio offerto.“Questa iniziativa, nata in occasione dell’istituzione della Giornata nazionale sulla salute della donna da parte del Ministro Lorenzin, è giunta alla terza edizione e rappresenta uno degli appuntamenti che mi stanno più a cuore tra quelli promossi da Onda nel corso dell’anno”, dichiara Francesca Merzagora, Presidente Onda. “Hanno aderito oltre 180 ospedali in tutte le regioni italiane mettendo a disposizione molteplici servizi gratuiti – visite, esami diagnostici, consulenze, convegni, distribuzione di materiale informativo – che coinvolgono 15 specialità cliniche. Un software creato ad hoc consente agli ospedali Bollini Rosa aderenti di inserire i servizi erogati ed alla popolazione di trovare agilmente la struttura più vicina e appropriata. L’(H) Open week offre alle donne la possibilità di pensare alla propria salute ed a prendersene cura in modo più consapevole”.

 

Per maggiori informazioni, visitare il sito www.bollinirosa.it o inviare una e-mail a eventi@bollinirosa.it.

* Associazione Bulimia Anoressia (ABA), Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI), Associazione Italiana Celiachia (AIC), Associazione Medici Diabetologi (AMD), Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali (ARCA), Associazione Senonetwork Italia Onlus, Società Italiana di Diabetologia (SID), Italian College of Fetal Maternal Medicine (SIDIP), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare (SIEC), Società Italiana di Fertilità e Medicina della Riproduzione (SIFES e MR), Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), Società Italiana Ginecologia Terza Età (SIGITE), Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT), Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (SIMEU), Società Italiana di Neurologia (SIN), Associazione autonoma aderente alla SIN per le demenze (SIN-DEM), Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Psichiatria (SIP), Società Italiana di Reumatologia (SIR).