redazione il torinese

Crisi siriana, che fare?

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende sottolineare la drammaticità del momento storico attuale: le violenze inaudite a cui sono sottoposti inermi civili, e specialmente bambini, imporrebbe una riflessione seria da parte delle potenze mondiali sulle strategie finora adottate per gestire la crisi siriana. La Costituzione italiana nell’art. 11 ripudia la guerra (…) come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Intanto stiamo assistendo a un moltiplicarsi delle azioni belliche su più fronti. L’odio e la crudeltà stanno raggiungendo livelli inaccettabili e ingiustificabili; immagini televisive raccapriccianti si diffondono nelle nostre case in modo martellante quanto inefficace: la spirale infernale della ferocia umana non si arresta davanti a niente; neanche davanti alla possibilità che il conflitto, acceso in una zona del Medio Oriente, non troppo lontana da noi, possa deflagrare ed estendersi in modo irreversibile all’intero pianeta. Le personalità politiche che detengono attualmente il potere, decisamente, purtroppo, non inclini alla diplomazia, disertano la via del colloquio, del dialogo e della collaborazione, e scelgono di operare autonomamente, nonostante gli appelli dell’ONU alla

moderazione. Condividiamo quanto espresso dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres: “Tutte le azioni che potrebbero aggravare la situazione e peggiorare la sofferenza del popolo siriano vanno evitate”. La scuola deve promuovere messaggi di pace e di speranza: a tal proposito il Coordinamento rivolge un pensiero di vicinanza a tutti i docenti e studenti siriani e non che si ritrovano a formare e a formarsi in condizioni veramente disumane e di estrema precarietà. Ci auguriamo che la ragione, la civiltà e la pace possano ancora prevalere, anche quando le premesse parrebbero far pensare il contrario. La speranza non è degli illusi, ma di tutti quelli che, qualche volta, riescono a cambiare la realtà. Il Coordinamento invita le scuole di ogni ordine e grado a far sventolare la bandiera della pace e a illustrare, analizzare e commentare “Il Manifesto Russell‐Einstein” del 9 luglio 1955, con l’auspicio che il clima internazionale possa distendersi quanto prima. “Ci appelliamo, in quanto esseri umani, ad altri esseri umani: ricordate la vostra umanità, e dimenticate il resto. Se ci riuscirete, si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso; altrimenti, vi troverete davanti al rischio di un’estinzione totale.” (Il Manifesto Russell‐Einstein).

+EUROPA CON EMMA BONINO” RIPARTE DA TORINO

Domenica 15 aprile, dalle ore 15.30 alle 19.00, a Torino, presso +SpazioQuattro, in via Saccarelli 18, pressi piazza Statuto, si riparte con “+EUROPA in Piemonte; +PIEMONTE in Europa“. Un appuntamento aperto a tutti, dove si può intervenire e parlare, per confrontarsi insieme sul futuro. Una assemblea regionale per parlare anche delle prossime scadenze elettorali.

Igor Boni, tra i promotori dell’iniziativa, ha dichiarato: “Nel disastro che ogni giorno è più vicino serve +Europa o chiudersi nelle piccole logiche opportunistiche di 27/28 staterelli? Noi lottiamo per la federazione europea perché in Ucraina, in Siria, nella gestione delle migrazioni, nelle politiche di sicurezza, nelle politiche del lavoro e del welfare, senza gli Stati Uniti d’Europa ci sarà solo quel che i nostri nonni purtroppo hanno già visto. Aiutaci a far crescere il progetto “+EUROPA con Emma Bonino” che abbiamo presentato alle scorse elezioni politiche e che in Piemonte ha superato la soglia del 4% e a Torino ha raggiunto il 6,6%. Un progetto che nasce con lo scopo di contrastare lo tsunami di odio, chiusura e sovranismo che si sta abbattendo su di noi, per aprire le porte a un Piemonte, un’Italia, un’Europa, un Mondo +Democratico+Tollerante+Umano+Libero. Vogliamo far vincere la speranza contro le illusioni e le paure. Non abbiamo la minima intenzione di fermarci perché gli Stati Uniti d’Europa sono il futuro di pace che auspichiamo; il Piemonte e Torino devono essere protagonisti in Europa e non possono permettersi di chiudersi nei propri confini”.

 

Con il Bocuse d’or la cultura è servita

A Torino dall’8 al 16 giugno con eventi di avvicinamento su tutto il territorio piemontese a partire da fine marzo. Calendario su www.bocusedoreuropeoff2018.it. L’agenda della settimana  

 

 Bocuse d’Or Europe OFF 2018 è la stagione di eventi culturali rivolti al grande pubblico, a Torino dall’8 al 16 giugno, con anticipazioni in tutto il Piemonte a partire da fine marzo, per festeggiare il prestigioso concorso di alta cucina Bocuse d’Or Europe. Nato dall’idea che la cucina è cultura, è espressione di contemporaneità e delle identità di un territorio, in continuo dialogo con altre arti e discipline con cui condivide una visione di futuro, Bocuse d’Or Europe OFF 2018 vede la partecipazione di musei e istituti culturali, protagonisti del mondo dell’enogastronomia, partner pubblici e privati. Mostre, talk, incontri, spettacoli, laboratori, attività per famiglie e feste nei luoghi più belli e significativi del territorio per omaggiare la tradizione enogastronomica italiana e internazionale. Programma completo su www.bocusedoreuropeoff2018.it

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PROGRAMMA  DAL 13 AL 20 APRILE


DAL 6 APRILE  AL 16 GIUGNO 2018 – Palazzo Reale Torino, Piazzetta Reale 1

“I Savoia a tavola”

Visite al Secondo Piano di Palazzo Reale

 

ORGANIZZATO DA: MUSEI REALI DI TORINO

INFO UTILI: Ingresso € 6 Orari riservati: venerdì ore 10 e ore 15, sabato e domenica ore 10
A cura di Associazione Amici di Palazzo Reale

Visite guidate gratuite per gruppi (max 25 persone ciascuno) con
prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail: info@bocusedoreuropeoff2018.it

 

Le Cucine Reali, nei sotterranei di levante, sono state restituite al pubblico nel 2008 in seguito a un accurato lavoro di restauro che ha permesso di recuperare ambienti, arredi utensili, tra i quali circa duemila pezzi in rame, dalle grandi pesciere agli stampi per dolci e biscotti. Dagli Anni Trenta del Novecento le sale furono articolate in Cucine Reali, per Vittorio Emanuele III ed Elena del Montenegro, e Cucine dei Principi di Piemonte, Umberto e Maria Josè. Il Secondo Piano comprende gli Appartamenti dei Duchi di Savoia, Duchi d’Aosta e degli ultimi regnanti. Si potrà visitare la Sala da Pranzo, di gusto neoclassico con un prezioso servizio da tavola orientale.

 

 

14 APRILE 2018 – MEF Museo Ettore Fico, Via Francesco Cigna, 114, Torino, TO, Italia

“I sapori dell’Italia. Le ricette dedicate del Mezzogiorno”

Dialoghi in Barriera #2

 

ORGANIZZATO DA: Museo Ettore Fico e Conservatoria delle Cucine Mediterranee

INFO UTILI: Ore 14. Iscrizione al corso di cucina di 3 incontri € 200Singolo incontro €  70
Prenotazione obbligatoria entro il sabato precedente le singole iniziative.

 

Tre sabati, a cavallo fra marzo e maggio, la suggestiva cornice del Museo Ettore Fico e la creatività e la professionalità dello chef istruttore Enrico Bricarello sono gli “ingredienti” dei nuovi appuntamenti che si arricchiscono di una novità: la partecipazione dell’associazione “La Piazza Foroni”, già partner del Museo per MEFinMARKET, il progetto sviluppato nel 2016 all’interno del programma A.R.T Attività e Relazioni con il Territorio che ha portato l’opera di Ettore Fico all’interno dell’omonima piazza. Questa nuova iniziativa A spasso nel gusto. Dal mercato al museo, si estende mettendo in relazione due luoghi significativi di Barriera di Milano, il MEF e Piazza Foroni, in un originale connubio fra arte visiva e arte culinaria, attraverso un momento di partecipazione legato al cibo: la preparazione e il consumo di un pasto. Enrico Bricarello ha concepito questa edizione come un mini-corso di cucina, strutturato in tre appuntamenti, caratterizzati da alcuni elementi insoliti: primo step fare la spesa al mercato, preparazione trasformazione dei prodotti, degustazione. Prossimi appuntamenti: 19 maggio 2018
“Cous cous di terra”
Grano duro, verdure e aromi dell’entroterra mediterraneo sposano la carne di agnello adulto

 

 

19 PRILE 2018

“Cene gourmet Accademia Bocuse d’Or Italia” #3

A bordo dei tram ristorante Ristocolor o Gustotram

 

ORGANIZZATO DA: GTT – Servizi Turistici

INFO UTILI: Dalle ore 20.30 alle ore 23.00. Il costo a persona è di € 50
La prenotazione del tavolo da 2 posti prevede il pagamento di un supplemento di € 10,00
Partenza da Piazza Castello (fronte Teatro Regio)

 

Il Bocuse d’Or sale a bordo dei tram ristorante: nel mesi di aprile e maggio, otto appuntamenti speciali arricchiranno il calendario delle Cene in Movimento. Ristocolor e Gustotram, le due motrici storiche
degli anni ’30, completamente ristrutturate e dotate di tutti i confort, vi porteranno alla scoperta delle bellezze del centro cittadino gustando, nel frattempo, le portate della cena gourmet (costituita da tre antipasti, un primo, un secondo con contorno e un dolce) preparate dal Ristorante Celestino di Piobesi in collaborazione con l’Accademia Bocuse d’Or Italia. Le cene si svolgono il 5-11- 19 e 26 aprile, 2-9- 17 e 23 maggio dalle ore 20.30 alle ore 23.00.

La prenotazione obbligatoria può essere effettuata:
– tramite l’e-commerce del sito internet di GTT
– telefonicamente l’Ufficio Servizi Turistici (tel. 011/5764733-750)
– scrivendo una mail a servizituristici@gtt.to.it
Il pagamento deve essere effettuato almeno 5 giorni lavorativi prima della data dell’evento.

 

 

20 APRILE 2018 – Via Casale, 49/3, S.Sebastiano da Po (To)

“Saperi e sapori della nostra terra. Il pane e il vino”

Cena spettacolo

 

ORGANIZZATO DA: Fondazione Alberto Colonnetti

INFO UTILI: Ore 20 – 23
Ingresso cena presso Ludwig Stube € 28 bevande incluse
Prenotazione obbligatoria: 3290883970

 

Si tratta di una cena spettacolo con letture e accompagnamento musicale, Una proposta conviviale, per trovarsi con gli amici in un bel luogo e conoscere persone nuove. Tutto questo condividendo il piacere di buon cibo e ottimo vino e rivivere attraverso testi poco noti momenti dell’infanzia forse dimenticati, o riflettere attraverso testi noti sulle nostre comuni radici attraverso la Madre Terra.

Allegri: “Qui alla Juve sto bene”

“Se mi fermerò per un po’? Certo, dal 20 maggio al 9 luglio, quando la Juve riprenderà gli allenamenti. Qui sto bene, ho un contratto fino al 2020 Stimoli ne ho, sono ancora giovane e voglio allenare. E poi nella vita non si sa mai, per vicissitudini potrei  stare fermo, smettere . Massimiliano Allegri smentisce ai giornalisti  un suo anno sabbatico dopo la delusione di Champions.

(foto Claudio benedetto www.fotoegrafico.net)

Muore folgorato mentre tenta di rubare il rame da una cabina Enel

E’ morto nella notte  a Pont Canavese un romeno di 24 anni, già conosciuto  alle forze dell’ordine, rimasto folgorato mentre cercava di rubare rame da una cabina dell’Enel. I soccorsi sono stati chiamati da una connazionale del giovane. I carabinieri stanno indagando.

Piazza San Carlo: tragedia evitabile con misure di sicurezza

La macchina organizzativa della sicurezza  lo scorso 3 giugno in piazza San Carlo avrebbe dovuto approntare e predisporre “misure idonee a salvaguardare l’ordinato svolgimento dell’evento” e l’incolumità della folla. Se così fosse avvenuto, la condotta delittuosa della gang di giovani  rapinatori dotati di spray urticante non avrebbe comportato la tragedia con i 1.500 feriti e la morte di una donna. Questo quanto sostiene la procura della Repubblica  di Torino nel decreto di fermo di uno dei sospettati, il ventenne Sohaib Bouimadaghen. Secondo la procura le migliaia di persone si sarebbero potute allontanare in pochi minuti. Il decreto traccia una ricostruzione dei fatti contiene e tratta anche il tema delle eventuali omissioni nella gestione serata, nel mirino di un secondo procedimento che ha portato a quindici avvisi di conclusione delle indagini.

 

(foto: il Torinese)

I presagi a sud del Lago Michigan

I confini fra molti States sono netti, rettilinei, inesorabili. Li puoi vedere su una mappa e noti che tagliano in due vallate, laghi, persino città; eppure sovente l’urbanizzazione avvicina nuclei abitati prima ben separati, fino al punto che due cittadine vengono quasi a fondersi a ridosso del confine e non distingui più l’una dall’altra. A sud-ovest del lago Michigan domina Chicago, la cui area metropolitana si estende quasi senza limiti verso sud-est inglobando parchi naturali, riserve e laghi, da Eggers Grove a parte del Wolf Lake, fino a Burnham Woods e al Powder Horn Lake; la vasta area è a ridosso del confine tra Illinois ed Indiana e, tuttora, sembra che lì attorno “tutto” sia Chicago. Figuriamoci 50 anni fa… Anche allora poteva essere considerato originario della “Windy City” chiunque fosse nato a Calumet City o Hammond, al di là o al di qua del confine. Non facevano eccezione The Omens, band garage “meteora” tra il 1964 e il 1966, formatasi a Hammond (Indiana) eppure a lungo ritenuta originaria di Chicago. Come per molti altri gruppi nascenti, l’età media dei componenti (Don Revercomb, V, chit; Gene Cooper, chit; Larry Allen, b; Tim Jones, batt; Al Patka, org) era attorno ai 17 anni e il raggio d’azione insisteva particolarmente nell’ambito dei teen clubs o delle feste delle high schools della zona. Si esibirono specialmente tra Chicago, Gary, Blue Island, Calumet City, Hammond, Lake Station, Glen Park e Portage; in un concerto a Cedar Lake (Indiana) furono support band degli Yardbirds e in una “Battle of the Bands” ad Hammond affrontarono, senza fortuna, nientemeno che i futuri The Jackson 5. Come nel caso di tante altre bands “meteore” del garage rock, la produzione discografica fu ridottissima (due 45 giri dell’etichetta Cody records di Tom Cleary incisi entro l’autunno 1966), sebbene significativa del suono garage di quegli anni. Non a caso “Searching” [D. Revercomb – L. Allen] (Cody records C007; side B: “Girl Get Away”, luglio 1966) è diventato brano emblematico e quasi archetipico del genere, caratterizzato da un insistente riff introduttivo di chitarra che apre al succedersi di voci frenetiche e screamings, assolo di organo e i tipici effetti di chitarra ottenuti tramite l’allora diffusissimo Gibson Maestro Fuzztone. Non è raro scoprire che proprio in quel periodo nacquero brani “tipici” e caratterizzanti che, indipendentemente dalla notorietà o dalla longevità di una band, ebbero la forza di riemergere anche a distanza di anni, quando ormai di una band “meteora” si conserva a malapena qualche informazione biografica o discografica. L’altro 45 giri targato The Omens di etichetta Cody records, probabilmente inciso poco dopo il precedente, omaggia anche la “British Invasion” (come era d’altronde frequente). La cantante solista è Carol Buehler (allora fidanzata del band leader Don Revercomb) che esegue l’originale “September” [D. Revercomb – C. Provenzano] e la cover di As Tears Go By di Jagger-Richards; l’assenza di numero di catalogo del disco indica la natura essenzialmente promozionale dell’incisione. Dall’autunno 1966 gli impegni, gli studi, il rischio di licenziamento dal lavoro per gli eccessivi permessi e le dolci attese di fidanzate e future mogli chiusero la breve parentesi della band, che tuttavia nell’arco di un biennio seppe movimentare e scuotere il nord-ovest dell’Indiana e buona parte dell’area nord-est del “Prairie State”.

Gian Marchisio

Ascolta il brano: https://www.youtube.com/watch?v=FViWdhKvC-U

Carlo Magno va alla guerra

Sembra quasi di trovarsi davanti all’arazzo di Bayeux visitando la mostra su Carlo Magno a Palazzo Madama ma al posto della conquista normanna dell’Inghilterra dell’XI secolo narrata per immagini in un famoso tessuto ricamato lungo 70 metri scopriamo invece pitture murali del Trecento che si allungano per oltre 40 metri nella Corte Medievale del Senato Subalpino. Illustrano scene di caccia nella foresta, battaglie, duelli, assedi e feste sontuose che, accanto a sculture, mobili, armi e oreficerie, compongono la mostra “Carlo Magno va alla guerra, cavalieri e amor cortese nei castelli tra Italia e Francia”, che rievoca la vita di corte e l’arredo nelle dimore medievali del Piemonte e della Valle d’Aosta nel Trecento. L’esposizione, curata da Simonetta Castronovo in collaborazione con il Museo Savoisien di Chambery, porta in Italia per la prima volta il raro ciclo di pitture medievali del Castello di Cruet, nell’antico Delfinato, oggi in Val d’Isere, testimonianza unica della pittura del Trecento in Savoia. Gli affreschi savoiardi, uno dei pochissimi cicli pittorici di quell’epoca sopravvissuti in Francia, sono stati staccati dalle pareti del castello negli anni Ottanta per motivi conservativi e dopo un meticoloso restauro sono esposti da allora al Museo di Chambery. Nonostante alcune parti mancanti, cancellate dal tempo e dall’incuria, le pitture murali emergono in tutto il loro splendore. Nel ciclo non si vedono tanto le campagne militari di Carlo Magno ma piuttosto episodi tratti da una popolare Chanson de geste, il Girart de Vienne di Bertrand de Bar-sur-Aube, composta nel 1180 e dedicata alle avventure di un cavaliere della corte di Carlo Magno, tra banchetti a corte, combattimenti tra cavalieri, cerimonie di investiture feudali, galoppate di messaggeri, accampamenti e città assediate. Un grande poema cavalleresco che si snoda a Palazzo Madama in pitture che ricostruiscono idealmente, grazie a uno scenografico allestimento, la decorazione del salone aulico del castello di Cruet. Oltre alle raffigurazioni esposte, la mostra presenta al pubblico una cinquantina di opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama, da Moncalieri, Mondovì, San Vittoria d’Alba e Quart (Aosta), con pezzi esposti per la prima volta. Codici miniati, ceramiche, vasellame, cofanetti, cassaforti, monete, sigilli, spade, avori e sculture documentano i molteplici aspetti dell’arte di corte e della cultura dell’epoca. Si vedono anche speroni, punte di freccia e di lancia e altri armi per ricordare le corazze dei cavalieri impegnati in guerre, tornei e battute di caccia al cervo e al cinghiale, oggetti preziosi e giochi come gli scacchi, bambole in terracotta, poemi e romanzi cavallereschi con pagine miniate, pergamene che illustrano le spese

di corte dei Conti di Savoia, monete d’argento coniate al tempo di Amedeo V, mobili di epoca gotica, sculture sacre provenienti dalle cappelle dei castelli della Valle d’Aosta e i santi cavalieri venerati nel Medioevo. La rassegna è il risultato della collaborazione e del profondo legame culturale che lega il Museo civico d’arte antica di Torino e i musei francesi, un’efficace sinergia che ha consentito negli anni passati di realizzare altre importanti mostre. Un progetto ideato per rafforzare le relazioni istituzionali in una Europa unita dalla cultura, di cui Carlo Magno è stato un antesignano. La mostra è aperta al pubblico a Palazzo Madama fino al 16 luglio con orario da lunedì a domenica 10.00-18.00, chiuso il martedì.

Filippo Re

Di nuovo al voto?

L’Italia è come un malato terminale che non sa di esserlo e non si cura, oppure, sapendolo, ci rinuncia perché tanto tutto è inutile.

Veniamo ai giorni nostri e alle discussioni sul nuovo governo.Ricordo un brillante avvocato albese, ma altrettanto ironico che ad un suo cliente, che gli poneva una domanda stravagante, rispose : “bravo pirla”. L’avvocato non esercita più da alcuni anni, ma la sua frase, a me che cominciavo la professione   (poi abbandonata) rimase impressa, tanto che me la ricordo ancora adesso. L’altro giorno ho sentito uno sfegatato di politica dire la sua: torniamo al voto. Anche a lui si potrebbe rispondere utilizzando le stesse parole; ma a che servirebbero nuove elezioni, se non per arrivare alle stesse conclusioni?. La soluzione possibile sarebbe solo con una nuova legge elettorale che desse a chi vince, anche in termini relativi, la possibilità di governare (bene) senza alleanze, per esempio, anche con lo scarto   di un solo voto. Torniamo a voti ottenuti nelle elezioni appena trascorse. Per i Cinque stelle, forse, i voti sarebbero stati minori, ma è anche vero che chi non li ha votati si è spaventato di un programma tanto mirabolante. Per il Centro destra, invece, i voti sono stati condizionati da un Silvio Berlusconi che non ammalia più, mentre per il PD perché il risultato è stato addirittura migliore delle previsioni perché Matteo Renzi non si è fatto mancare niente per affossarlo. Eppure è stato il politico al quale gli italiani avevano dato un consenso immenso, successivamente sprecato e fautore di una riforma costituzionale, idealmente giusta, che è stata farcita da incongruenze vistose che l’hanno resa invisa alla Gente. Nel frattempo, gli italiani hanno smesso di votarsi a Sant’Arcore, ma anche a Santa Maria Goretti. In attesa che spunti qualche altro santo, gli italiani dovrebbero farsi un esame di coscienza (come per la 104 che è una legge giusta applicata in modo insano, incivile e scandaloso). Se gli italiani sono questi, i politici possono essere meglio? Ebbene sì, i politici, gli imprenditori dovrebbero dare l’esempio di equità, lungimiranza, di buona fede e correttezza e di meno furbizia. Come diceva Eleanor Roosevelt, “le grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone”. Se invece l’obiettivo è giocare al più furbo, come si uscirà dalla crisi che ci attanaglia e sta portando all’estinzione dell’Italia? C’è speranza? Concludiamo con un inno alla vita, facendo nostro l’aforisma di Karl Barth: “nessuno può tornare indietro e incominciare un nuovo inizio, ma chiunque può partire oggi e creare un nuovo finale”. Auguri Italia!

 

Tommaso Lo Russo

 

La Festa della cucina romana

Eataly Lingotto: Carbonara & Friends 
Torna la Festa della carbonara e delle eccellenze romane di Eataly Lingotto: venerdì 13 aprile, un corso di cucina curato dall’Oste della Bon’Ora, direttamente da Grottaferrata, per scoprire i segreti per realizzare un ottimo primo piatto secondo tradizione. Sabato 14 aprile, piatti speciali dedicati alla carbonara nei Ristorantini; domenica 15 aprile, “Panza mia fatte capanna”: il pranzo della domenica questa volta ha un menu speciale firmato l’Oste della Bon’Ora. 
Per info e prenotazioni: 011 19506801 e www.eataly.it
 
Il programma nel dettaglio: 
– N’assaggio de Roma: Menu tematici nei Ristorantini
Sabato 14 aprile 
 

I Menu dei Ristorantini di Eataly Lingotto si arricchiranno di speciali proposte preparate per l’occasione da rinomate realtà torinesi e non solo. A far da protagonisti, i piatti romani per eccellenza! Dall’istituzione torinese Du’Cesari all’Oste della Bon’Ora, passando per lo chef Domenico D’Agostino di Piazza Duomo Ristorante di Pinerolo. Non mancherà inoltre la proposta degli chef di Eataly: la carbonara di Eataly.
Domenico D’Agostino di Piazza Duomo Ristorante, Pinerolo 
Al Ristorantino delle verdure 
Tonnarelli cacio e pepe 
Du’ Cesari, Torino 
Al Ristorantino della carne 
Trippa alla romana  
Porchetta con fave fresche e pecorino romano  
Panna cotta alla sambuca nera romana
L’Oste della Bon’Ora, Grottaferrata 
Al Ristorantino del pesce 
Baccalà e carciofi fritti  
Puntarelle con battuto di alici | 
Zuppa inglese 
 
– Panza mia fatte capanna: a pranzo con l’Oste
Domenica 15 aprile
 

Il pranzo della domenica è con l’Oste della Bon’Ora: per l’occasione lo chef Massimo preparerà la carbonara, l’amatriciana, la cacio e pepe e altre sorprese. Non mancheranno vini tipici e buona musica sul tema.  
Il Menu: 
Crema di zucchine con guanciale croccante, menta fresca e pecorino romano  
Il carcotto: porchetta nostrana di vitello e insalata croccante 
Carbonara  
Amatriciana 
Cacio e pepe 
Crema Maria Luisa con millefoglie sbriciolato 
Zuppa inglese con amarena e cioccolato