La Procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo sul passivo di circa due milioni di euro nel bilancio 2017 del Teatro Regio. Si tratta di un fascicolo cosiddetto “k”, per il quale (al momento) non ci sono indagati o ipotesi di reato. Si occupano del caso i magistrati del pool dei reati contro la pubblica amministrazione. Nelle scorse settimane si era dimesso il sovrintendente Vergnano. (Foto: il Torinese)
Dal 20 a 24 settembre a Torino si terrà la XII edizione di Terra Madre – Salone del Gusto i cui delegati potranno essere ospitati dalle famiglie di 120 città piemontesi
Per la manifestazione – organizzata da Slow Food insieme alla Regione Piemonte e alla Città di Torino – che ha in programma moltissimi appuntamenti tra cui degustazioni, conferenze e mostre in giro per la città, arriveranno a Torino e in Piemonte molti delegati provenienti da cinque continenti.
Si tratta dei rappresentanti della rete di Terra Madre che, ormai da anni, si danno appuntamento all’evento per confrontarsi, incontrarsi, riabbracciarsi e costruire rapporti che vanno al di là delle differenze linguistiche e culturali. Una rete nella rete che ogni due anni si rinnova grazie alla disponibilità delle famiglie piemontesi che aprono loro le porte di casa.
Durante la passata edizione, nel 2016, la macchina dell’ospitalità ha superato ogni aspettativa: dei 5mila delegati presenti a Torino oltre 2mila sono stati accolti dalle famiglie. Nella nostra città, ad esempio, più di 150 famiglie hanno alloggiato uno o più rappresentanti, condividendo con loro sia i piccoli gesti quotidiani, sia le occasioni di scambio e di divertimento. Vivere insieme costituisce infatti per entrambi, delegati e ospitanti, un momento di confronto e arricchimento culturale e sociale.
Chiunque volesse dare la propria disponibilità per ospitare uno o più delegati di Terra Madre – Salone del Gusto può compilare e inviare online la scheda di adesione che si trova sul sito //nominations.slowfood.com/accoglienza/ entro il 18 maggio.
Per avere ulteriori informazioni scrivere a: ospitalitainfamiglia@comune.torino.it
(foto: il Torinese)
Brescia – FIAT Torino. Il momento dei pensieri futuri
Una partita dai due volti o, forse, dai volti plurimi che l’Auxilium Fiat Torino di basket ha presentato quest’anno.
Emozioni ne abbiamo vissute tante, e in questa partita sembra che siano state tutte riassunte: carattere, assenza di volontà, forza, debolezza, spettacolo e, comunque, sempre spettacolo, anche nei momenti bui.
La FIAT Torino è probabilmente la squadra più “corretta” della stagione. Si può discutere all’infinito se questo sia un pregio o un difetto, ma bisogna dire che Torino non ha mai avuto gioco violento o scorretto nei confronti degli avversari, mai una volta si è visto qualcuno di Torino aggredire un avversario (e stiamo parlando di episodi di gioco, di difesa per essere chiari). Altre squadre, molte in maglia nera…, non aggrediscono, non difendono: assaltano, colpiscono e passano sopra, ma questo è forse il format del basket italiano dove la difesa da sempre (come il calcio e il suo catenaccio insegnano) è molto considerata.
Chiunque veda il basket Eurolega scopre che se colpisci l’attaccante al difensore viene fischiato fallo; se spingi oltre il limite vieni sanzionato, ma tant’è, quest’anno è andata così, e forse, se vogliamo sorridere, Torino è più adatta all’Eurolega che al campionato italiano (perché non sognare?)… .Per tornare alla partita si è rivisto Jones, sorpresa per molti ma non per i più attenti: era stato il miglior giocatore del campionato Slovacco: vero che dopo la meteora Blue (MVP in D-league) potrebbe non essere una garanzia, ma se avete mai visionato le partite dell’altr’anno lui ha sempre (o quasi) giocato così. Forse quest’anno non sempre ha avuto il tempo di farlo vedere, ma in questa partita come in altre in cui ha segnato molto ha avuto il tempo di giocare ed è uscito il giocatore che è. In altri momenti, forse, avesse sbagliato i primi tre tiri avrebbe “dormito” in panchina, ma senza Sasha, Garrett, Blue ormai a casa, ha avuto ulteriori chance e ha tirato fuori una prestazione Monstre… . Prossimo anno? Chissà…
Difficile dire cose nuove su Poeta che ha messo tutto quello che aveva, e il record stagionale di Assist e peccato non aver pareggiato con un suo tiro finale, però tutti quelli in campo hanno fatto quello che potevano e alcuni anche di più.
Simone (uno dei tifosi simbolo di Torino, forse quello più riconoscibile per la sua splendida parrucca gialla da trasferta…) ci dice: “Una Torino tutto orgoglio riesce quasi nell’impresa… Una partenza brutta e poi l’orgoglio di Poeta, Trevor e un grande Jones ci portano quasi alla vittoria. Brescia si conferma una gran bella trasferta, peccato sia stata l’ultima. Ora mercoledì speriamo in una vittoria di orgoglio finale e sempre forza Aux!”. Ed infatti la reazione è stata di orgoglio. La fatica era sensibile e visibile, anche se soprattutto nei nostri giocatori. A dirla tutta, proprio andando a vedere bene, nelle ultime giornate 6 partite sono “andate perse” negli ultimi 1’ – 2’… a testimonianza di una tenuta non proprio impeccabile, e se invece di perdere sempre in volata le avessimo vinte, credo sia evidente di cosa staremmo parlando adesso… , e come dice Simone, e gran parte della tifoseria… peccato.
Massimo (tifoso televisivo dalla curva… ) dice: “Siamo partiti male, anzi malissimo, e poi, forse un po’ complice la supponenza di Brescia e la bravura di Jones, siamo rientrati. Potevamo farcela, ma quest’anno sembra che la dea fortuna ci abbia più che abbandonati dopo la vittoria in Coppa Italia”. E credo che si possa condividere anche questo pensiero.
Diciamo, che pur se manca ancora una partita, un piccolo sunto della stagione è quello di essere felici di aver vinto finalmente qualcosa, essere consapevoli che le scelte tecniche non erano sbagliate, ma che il comportamento “amalgamato” del gruppo non sempre è stato perfetto. Ciò nonostante, se avessimo vinto solo tre o quattro partite di quelle perse in volata ora si parlerebbe di dove acquistare i biglietti per metà maggio… .
Ma con i sé e con i ma si costruisce poco: è ora di guardare per l’ultima volta in stagione questa squadra che ha riempito di emozioni tutti noi, e che come tutte le passioni ti alza e ti butta a terra il cuore in maniera improvvisa. La prossima stagione è già vicina e i sogni cominciano all’alba di una notte che però ha visto un giorno sfavillante con una coppa Italia e una buona partecipazione Eurocup: non è poco per chi come tutti noi, da sempre non aveva mai vinto un c…o (Peppe Poeta dixit)…
Paolo Michieletto
A fuoco camper abitato da sette nomadi
Sono ancora da chiarire le cause per cui un camper in cui vivevano sette nomadi è andato a fuoco, la scorsa notte, a Torino in via Negarville. Fortunatamente non ci sono feriti o intossicati,I tre adulti e i quattro bambini sono riusciti a scappare quando hanno visto le prime fiamme. A spegnere il rogo sono intervenuti i vigili del fuoco. (Foto archivio)
Gli inossidabili della politica e delle nomine


Sciopero dei mezzi pubblici
Nella giornata di martedì 8 maggio è previsto uno sciopero aziendale di 8 ore, proclamato dall’organizzazione sindacale USB – Lavoro Privato
Ecco gli orari e le modalità
- Servizio urbano e suburbano di Torino e Metropolitana: dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 22.00*
- Autolinee extraurbane e servizio ferroviario sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.30 alle ore 21.30
Sarà sospesa la ztl e varrà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero.Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.
* Fanno eccezione le linee 1 di Nichelino, 20, 21, 35 navetta, 39, 40, 41, 43, 45, 45b, 47, 48, 53, 54, 70, 73, 78, 79b, 80, 81, 82, 83, 84, OB1, gestite dalla società Ca.Nova. In questo caso, lo sciopero aziendale proclamato dall’organizzazione sindacale Faisa-Cisal avrà durata di 4 ore, dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Occhio secco, visite al Mauriziano
Fino al 31 maggio presso l’Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano Umberto di Torino I, screening oculistici gratuiti dedicati alle donne, le più colpite da questa patologia
Ha preso il via anche a Torino la terza edizione della Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi dell’Occhio Secco – quest’anno dedicata esclusivamente alle donne – promossa su tutto il territorio nazionale dal Centro Italiano Occhio Secco di Milano (CIOS), con la collaborazione dell’Università dell’Insubria di Varese, il patrocinio del Ministero della Salute, di Regione Lombardia e della SOI Società Oftalmologica Italiana.
L’iniziativa prevede, fino al 31 maggio, visite oculistiche gratuite presso 14 Centri italiani aderenti. A Torino, le donne interessate potranno recarsi presso l’Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano Umberto I, in Largo Turati 62. Per usufruire dello screening è necessario prenotare la propria visita sul sito www.centroitalianoocchiosecco.it. L’équipe di specialisti guidati dal dottor Bruno Oldani, sarà a disposizione per diagnosticare la presenza della patologia e suggerire le opportune terapie.
La Campagna si rivolge soprattutto alle donne over 45, fascia di età più colpita da problemi di secchezza oculare a causa delle delicate fasi di premenopausa e menopausa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la Sindrome dell’Occhio Secco tra i più ignorati e sottovalutati disturbi della società moderna. Le statistiche epidemiologiche rilevano che ne soffre il 90% della popolazione femminile over 45, a fronte di un 25% di uomini over 50. Si tratta di una patologia in grado di limitare la vita sociale e professionale di chi ne è colpito.
Scoperta nel 1950 da Andrew De Roetth, solo nel 1995 la Commissione Internazionale del National Eye Institute l’ha definita come quell’insieme di sintomi causati dall’alterazione del film lacrimale, una sottile pellicola dalla composizione complessa ricca di numerose sostanze nutritive e protettive. I disturbi più comuni sono: bruciore e prurito insistente, lacrimazione irregolare, scatenata soprattutto da agenti atmosferici o ambientali, necessità di strofinarsi continuamente gli occhi, presenza di secrezioni. Oggi, grazie alla ricerca scientifica, il medico oculista può diagnosticare in maniera precisa e veloce le alterazioni del film lacrimale, disponendo di strumenti diagnostici d’avanguardia in grado di individuare in maniera personalizzata per ciascun paziente la terapia più appropriata.
Superga in controluce
La splendida immagine della basilica di Superga è stata scattata dal fotografo Valerio Minato
Sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza con cui, l’11 aprile, il Tribunale del Lavoro di Torino ha respinto il ricorso dei sei fattorini di Foodora “sloggati” dalla piattaforma in seguito a critiche delle condizioni di lavoro.
La controversia aveva in particolare per oggetto “la domanda di accertamento della natura subordinata del rapporto di lavoro intercorso tra le parti (con le connesse domande di corresponsione delle differenze retributive e di accertamento della nullità, inefficacia o illegittimità del licenziamento)”. Fin dall’inizio la sentenza ha fatto discutere, perché di fatto ha negato la natura subordinata del rapporto di lavoro avvalorata da molti elementi concreti, rifiutando di riconoscere come licenziamenti illegittimi i provvedimenti nei confronti dei rider. Come si legge nelle motivazioni, il Tribunale ha scelto di non prendere in considerazione “le questioni relative all’adeguatezza del compenso e al presunto sfruttamento dei lavoratori da parte dell’azienda, né tutte le altre complesse problematiche della c.d. Gig Economy”.
In precedenza, numerosi tribunali di diverse giurisdizioni (la California Labor Commission nel 2015, la United States District Court Norther District of California nel 2015, il Tribunale del Lavoro di Londra nel 2015, la Vara do Trabalho de Belo Horizonte il 13 febbraio 2017, la Corte di Giustizia Europea il 26 dicembre 2017) hanno riconosciuto tra i drivers/rider e la piattaforma un rapporto di lavoro subordinato, così come nel caso di Lyft, sempre con sentenza del 2015 dello United States District Court Northern District of California. Analogamente, il Consiglio di Stato in Italia ha evidenziato l’originalità del rapporto con l’utente, irriducibile a una semplice intermediazione. Ciò che accomuna le sentenze richiamate è l’applicazione del principio della prevalenza della sostanza sulla forma.
“Ci prenderemo il tempo necessario per leggere a fondo e con attenzione le motivazioni delle sentenza su Foodora e per sentire il parere dei ricercatori e dei giuslavoristi con cui da anni collaboriamo” – dichiara il Consigliere di LeU Marco Grimaldi. – “La mia impressione a caldo, tuttavia, è che siamo di fronte a un’impostazione in parte datata, che non tiene conto del dibattito di un intero trentennio, cominciato quando fu negata la natura subordinata del mestiere di pony espress, un esito successivamente ampiamente criticato dalla dottrina giuslavoristica. Inoltre mi sfugge come ‘l’esclusione dalla chat aziendale o dai turni di lavoro’, vale a dire dal lavoro e dal reddito, possa non essere considerata una sanzione disciplinare. Comunque la si pensi” – ha concluso il segretario regionale di Sinistra Italiana, da anni impegnato al fianco dei fattorini di Foodora – ”non credo che le motivazioni della sentenza possano fermare la richiesta di diritti e giustizia che arriva dai lavoratori delle piattaforme digitali”.
Uccide la ex moglie e si spara alla testa
Un pensionato di 75 anni ha ucciso l’ex moglie a colpi di pistola e con la stessa arma, ha tentato il suicidio sparandosi in testa. Il drammatico episodio è accaduto a Rivoli, nel parcheggio di via Alpignano. Le condizioni dell’uomo sarebbero gravissime, i carabinieri sono giunti sul posto.