Bolle di sapone giganti in via Lagrange, nel suggestivo scatto di Sonia Busé
Nell’anno in cui si celebra la fine della Grande Guerra e nel giorno in cui si ricorda l’entrata in guerra dell’Italia Madian Orizzonti – in collaborazione con l’azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino – ha deciso di organizzare una serata contro i conflitti di ieri e di oggi con un reading concerto. La regia e le letture di Paolo Cerrato (primario dello Stroke Unit delle Molinette) la voce e la chitarra del cantautore Eugenio Rodondi accompagneranno gli spettatori in questo viaggio nelle trincee con le canzoni e gli scritti di Fabrizio de Andrè. Appuntamento Giovedì 24 maggio alle ore 20.45 nell’aula magna A.M. Dogliotti Ospedale Molinette – Corso Bramante 88 Torino. Ingresso libero, offerte a favore del Foyer Bethleém di Port au Prince ad Haiti dove Madian Orizzonti cura, offre una casa e tre pasti al giorno a 100 bambini disabili. “Forse quel 24 maggio di cento e tre anni fa il Piave mormorava davvero calmo e placido, come dice la celebre canzone degli alpini, ma ad attendere i soldati italiani e con loro tutto il Paese ci sarebbero stati anni durissimi, di sofferenze e di privazioni. Nel 1918 dopo sarebbe arrivata una vittoria, ma sicuramente conseguita a caro prezzo. Molti di quei soldati che il 24 maggio 1915 attraversarono il Piave, nel novembre 1918 tornarono a casa trovandosi davanti un mondo diverso. Un mondo che tantissimi non ebbero la fortuna di vedere”.
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Madian nasce nel 1979, quando due giovani camilliani, padre Adolfo Porro e padre Antonio Menegon arrivarono a Torino per cominciare una missione nel centro storico della città a fianco di poveri e anziani. I due confratelli, a cui nel tempo si aggiunse Padre Joaquim Cipriano, si dedicarono dapprima all’accoglienza dei senza fissa dimora, poi ad ospitare e crescere minori stranieri, intercettando e dando risposte ai concreti, e nel tempo mutevoli, bisogni della città. Oggi la comunità ospita e segue 50 malati italiani e stranieri, con la Onlus Madian Orizzonti sostiene progetti in ambito socio sanitario e gestisce presidi sanitari e centri di accoglienza per minori, disabili e malati a Haiti, in Kenia, Burkina Faso, India, Indonesia, Nepal, Armenia, Georgia, Camerun e Argentina e ha da pochi mesi aperto un centro di accoglienza diurno per persone senza fissa dimora nel centro di Torino.
Al Mauriziano consulenze gratis contro l’asma
L’ospedale Mauriziano di Torino aderisce all’evento CONTROL’ASMA Week dal 21 al 25 maggio 2018. Verranno offerte consulenze specialistiche gratuite per il controllo dell’asma
L’ospedale Mauriziano di Torino aderisce all’evento CONTROL’ASMA Week, promosso da “FederASMA e ALLERGIE” con il patrocinio della SIAAIC (Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica) e della SIP (Società Italiana Pneumologia), che si svolgerà dal 21 al 25 maggio 2018. Verranno offerte consulenze specialistiche gratuite per il controllo dell’asma.
In Piemonte, l’ospedale Mauriziano rappresenta un punto di riferimento per la cura di Asma ed allergia, binomio che affligge 1 cittadino europeo su 4. Nell’ospedale opera infatti il Centro di Allergologia ed Immunologia Clinica (diretto dal professor Giovanni Rolla, coadiuvato dalle dottoresse Luisa Brussino, Federica Corradi e Maria Tiziana Bertero), nel quale sono più di 500 i pazienti asmatici seguiti con regolarità e di questi, il 10% presenta un’asma “Grave”, condizione particolarmente invalidante e complicata dal punto di vista del controllo clinico. La struttura gestisce ed è responsabile dell’unico pollinometro presente sul territorio torinese, collocato all’interno dell’Azienda Ospedaliera, le rilevazioni del quale vengono messe a disposizione dell’Arpa per lo studio ed il monitoraggio degli allergeni inalanti della nostra città. L’asma è una delle malattie croniche più diffuse al mondo, con una prevalenza in crescita anche nel nostro Paese, soprattutto nei bambini. Si stima che in Italia siano circa 3,6 milioni i pazienti asmatici, 200.000 solo in Piemonte. L’asma si manifesta con sintomi respiratori ricorrenti, come mancanza o difficoltà di respiro, respiro sibilante, senso di oppressione al torace e tosse. Di gravità variabile, questa malattia, se non adeguatamente trattata può condizionare negativamente la vita di tutti i giorni, come il riposo notturno o la vita scolastico / lavorativa e limitare l’attività fisica. La mortalità, seppur bassa, è presente nello 0,6 su 100.000, distribuita in tutte le fasce d’età. Alla base della sintomatologia vi è il broncospasmo, ossia l’ostruzione delle vie aeree, spesso aggravato o scatenato da fattori modificabili, quali il fumo di sigaretta, le infezioni virali, l’esposizione ad allergeni e l’inquinamento
Poiché l’ostruzione delle vie aeree può essere individuata solo dall’esame spirometrico, un corretto “inquadramento diagnostico” non può prescindere da questo test. La spirometria rappresenta un passaggio essenziale per la diagnosi precoce ed una conseguente adeguata terapia. Se è vero infatti che dall’asma non si può ancora guarire, con una buona prevenzione ed un adeguato trattamento, si possono ottenere risultati che permettono al paziente di condurre una vita pienamente attiva, del tutto normale. Recentemente, per i pazienti poco responsivi alla terapia standard, sono inoltre state messe a punto strategie terapeutiche innovative, alcune in fase di sperimentazione, altre già in uso, come anticorpi monoclonali in grado di bloccare l’azione di molecole, quali le immunoglobuline E, o l’azione e la proliferazione di cellule, quali gli eosinofili, che hanno parte attiva nella genesi dell’Asma allergico. In circa il 50% dei casi l’asma si associa ad allergia ad allergeni inalanti, sia stagionali (pollini di graminacee e di alberi come betulla e nocciolo particolarmente nei primi mesi dell’anno in Piemonte) sia perenni (acari della polvere, epiteli di animali domestici…) e proprio l’esposizione agli allergeni costituisce uno degli stimoli più importanti, responsabili della riesacerbazione dei sintomi asmatici. La struttura di Allergologia ed Immunologia Clinica aderisce all’evento Control Asma week, che si svolgerà dal 21 al 25 maggio 2018. Verranno offerte consulenze specialistiche gratuite per il controllo dell’asma, a tale scopo sarà attivo, dal 18 aprile 2018, il numero verde 800628989 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 14 alle 18), attraverso il quale sarà possibile avere informazioni e prenotare la visita di controllo ambulatoriale.
Cosa serve per un fronte repubblicano
di Giorgio Merlo
Marco Follini, e con lui molti altri, hanno radicalmente ragione. Per arginare la deriva populista e sovranista nel nostro paese – apparentemente imbattibile, e forse per alcuni anni sarà effettivamente così – va ricreato un fronte repubblicano. Purché sia serio, coerente, robusto culturalmente e che non sia vittima della “dittatura del presente”. Ma, aggiungono giustamente Follini e tutti coloro che autorevolmente condividono questa tesi, vanno riscoperte e riattualizzate anche quelle culture politiche – riformiste e costituzionali – che hanno fondato e accompagnato il cammino della nostra democrazia. Partendo proprio dalla cultura popolare, dalla cultura socialista e dalla cultura liberale che non possono essere evaporate perché tutti si devono sacrificare sull’altare del populismo demagogico e qualunquista che caratterizza settori sempre più ampi della pubblica opinione italiana. Forse è arrivato il momento, soprattutto dopo il verdetto del 4 marzo, di cambiare passo. Ma il tutto si può fare se avvengono almeno 2 condizioni. Innanzitutto occorre piantarla con i “partiti plurali”. Parlo, com’è ovvio, del Pd. Insomma, tutti sanno che l’esperienza del Pd come progetto politico, come mission culturale e come prospettiva di governo e’ fallita. Del Pd veltroniano ormai non c’è più nulla. Dalla “vocazione maggioritaria” al “partito plurale” tutto e’ fallito. Lo sanno e lo dicono quasi tutti. Ma adesso se ne deve prendere atto. Lo squallore che ha caratterizzato l’ultima Assemblea Nazionale del partito e’ ancora sotto gli occhi di tutti. Un’assemblea che viene convocata alla vigilia della formazione del primo governo sovranista/populista nella storia democratica del nostro paese con un solo punto all’ordine del giorno e che viene puntualmente rinviato causa le solite beghe interne di potere legate solo ed esclusivamente agli organigrammi. Uno squallore che non merita ulteriori commenti se non per formulare una domanda semplice : e questa dovrebbe essere l’alternativa politica, culturale, sociale e programmatica all’accordo tra la Lega e i 5 stelle? Non vorrei citare il grande Toto’ ma quasi si è obbligati: “ma mi faccia il piacere..”. La seconda considerazione e’ la necessità che le culture citate dallo stesso Follini e da molti altri, cioè quella popolare, quella socialista e quella liberale, si attrezzino e scendano nuovamente in campo. Non per farsi catturare dalla nostalgia o per essere vittima inconsapevole del richiamo della memoria storica ma, al contrario, per la semplice ragione che senza una ripresa della soggettualita’ politica di queste culture il tutto rischia di essere demandato al nulla. Cioè all’improvvisazione di un pifferaio di turno o alla mera casualità degli accadimenti. Ecco perché adesso serve un rigoroso recupero della politica e dei suoi strumenti tradizionali e costituzionali. A cominciare dal ritorno delle culture politiche e dei partiti popolari e di massa. Ma il tutto è possibile se si dismettono gli abiti della ipocrisia e della falsa modernità. E cioè, i partiti plurali, l’uomo solo al comando, le ricette basate sui sondaggi e la guida politica priva di qualsiasi riferimento culturale. Tutto ciò è semplicemente incompatibile con il ritorno della politica.
Incidente in autostrada, gravi due ragazzi
Un ragazzo e una ragazza, entrambi di 19 anni, oggi sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale, verso le 16, sull’autostrada A5 Torino-Aosta, in direzione Torino, tra gli svincoli di San Giorgio e Volpiano. I giovani sono di Borgaro Torinese, ed erano a bordo di una Fiat Grande Punto scontratasi frontalmente contro i guard-rail , per cause da accertare La ragazza è stata elitrasportata al Cto mentre il ragazzo è stato trasferito al pronto soccorso con l’ambulanza.
Termina con un pareggio l’ultimo appuntamento della regular season della Reale Mutua Torino’81 Iren, che però la prossima settimana si giocherà il tutto per tutto nei playout di Saracusa. I gialloblu scenderanno in vasca sabato 26 maggio alle ore 14.00 contro la Lazio nella sfida può valere una stagione.Chi perderà avrà ancora una chance di salvarsi nella “finale” contro la perdente tra Bolgiasco e Trieste.
La Torino’81 ipoteca dunque la regual seson con un punto utile soprattutto per l’umore. Un pareggio rocambolesco alla Piscina Monumentale con 28 reti complessive.Secondo pareggio stagionale per i ragazzi di Simone Aversa che accarezzano la vittoria, salvo poi vederla scappare nell’ultimo giro di lancette quando Astarita realizza un rigore. Nonostante tutto una buona prestazione dei torinesi che così salutano nel modo giusto il pubblico della Monumentale.
Simone Aversa (all.Torino’81): “Difensivamente abbiamo concesso molto e il risultato lo dimostra, però in attacco ci siamo comportati bene. Questa era una partita dal peso specifico inesistente perchè noi eravamo già con la testa ai playout e loro il loro obiettivo era già stato raggiunto. Il pareggio però ci può quantomeno aiutare nell’autostima in vista delle sfide di Siracusa. Sabato incontreremo una squadra che nella stagione ha fatto meglio di noi ma in una gara secca può davvero succedere qualsiasi cosa. Quello che si è fatto durante quest’anno si annulla e noi dovremo essere bravi a giocare con la giusta convinzione. Ce la possiamo fare”.
REALE MUTUA TORINO 81-FLORENTIA 14-14 (4-4, 3-1, 3-6, 4-3)
Reale Mutua Torino 81: Aldi, Pavlovic 1, Gandini 1, Azzi 2, Maffè 2, Oggero, D’Souza 1, I. Vuksanovic 1, D. Presciutti 1, G. Novara 2, Gaffuri 3, Giuliano, Tonatto. All. S. Aversa
Florentia: Cicali, Generini, Eskert 3, Coppoli 1, Chemeri, Bini, T. Turchini 1, Dani, Razzi 3, Chellini, Astarita 6, A. Di Fulvio, Sammarco. All. Tofani
Arbitri: Pinato e Rovida
Note: superiorità numeriche: Reale Mutua Torino 81 Iren 7/12 + un rigore, RN Florentia 4/5 + due rigori. Spettatori 350 circa.
“Dance me to the end of love”. Il colore rosso dello slogan e la parola love in esso contenuta rappresentano il fil rouge del festival 2018 di TorinoDanza, per la prima volta diretto da Anna Cremonini, in programma dal 10 settembre al 1 dicembre prossimo a Torino, luogo privilegiato di incontro di stili coreografici ed artisti capaci di interpretare al meglio una rassegna dal respiro internazionale. La programmazione comprenderà 18 spettacoli, 34 rappresentazioni, 10 prime nazionali, 6 coproduzioni, 16 compagnie ospitate provenienti da otto nazioni diverse, tra cui Canada, Grecia, Belgio, Burkina Faso, Israele e Svezia, oltre all’Italia. TorinoDanza quest’anno vanta una significativa anteprima dal titolo “Betroffenheit”, in scena, nelle uniche date italiane, il 17 e 18 maggio alle Fonderie Limone di Moncalieri. Realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino ed il Teatro Nazionale, è stato creato dalla coreografa Crystal Pyte e dal drammaturgo ed attore Jonathon Young, entrambi canadesi. Perfetto esempio della fusione di danza e teatro, rappresenta il trait d’union tra la stagione teatrale dello Stabile di Torino e il festival TorinoDanza. L’inaugurazione del Festival sarà il 10 settembre prossimo al teatro Regio di Torino con una serata in cui verranno presentati due diversi spettacoli a firma Sidi Larbi Cherkaoui, dal titolo “Neotic” ed “Icon”, entrambi prodotti dal Corpo di Ballo dell’Opera della Città svedese di Goteborg, da anni protagonista nella realizzazione di uno dei repertori più interessanti a livello europeo. Neotic, come Icon realizzato con le scenografie dell’artista visivo inglese Antony Gormley, fonda il proprio disegno creativo su elementi aerei supportati da elementi scenici capaci di costruire affascinanti geometrie e forme. In Icon elementi di argilla costituiscono la scenografia e gli oggetti derivanti ancorano pesantemente al suolo forme e movimenti. Nei due spettacoli Sidi Larbi Cherkaoui si pone domande universali: in Icon l’interrigativo verte su come la società contemporanea avverta la necessità di crearsi miti sempre nuovi, vere e proprie ” icone”, per poi distruggerle e sostituirle; in Noetic ci si interroga sul rapporto tra scienza e coscienza, tra forme fisiche e forme mentali. I due spettacoli sono inseriti
anche nel programma di Mito SettembreMusica.
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Uno spettacolo nato dalla collaborazione tra TorinoDanza, Mito SettembreMusica e Aterballetto, sarà quello intitolato “Bach Project”, in programma al teatro Carignano il 14 e 15 settembre prossimi, in cui la danza dialoga con la musica di Bach, proposta anche in versione elettronica. Il 17 settembre al teatro Carignano verrà rappresentato, per l’ideazione e la direzione artistica di Marinella Guatterini, “Erodiade-Fame di vento (1993-2017)”, ricostruzione di un’opera del ’93 nata dalla collaborazione tra Julie Ann Anzillotti e l’artista Alighiero Boetti. Il tema della contaminazione delle arti visive sarà al centro del pluripremiato lavoro ” The Great Tamer” di Dimitris Papaioannou, in programma alle Fonderie Limone a Moncalieri dal 20 al 22 settembre, cui si aggiungerà la video installazione “Inside”, che sarà presentata al pubblico nei nuovi spazi delle Ogr dal 20 al 30 settmbre prossimi. Il linguaggio di questo artista greco si pone all’intersezione tra teatro, danza ed arti visive, i suoi spettacoli propongonoi quadri visionari e rievocazioni capaci di trasportare lo spettatore in esperienze emotive e sensoriali uniche. Sempre alle Fonderie Limone a Moncalieri, dal 12 al 14 ottobre prossimi, approderà “Vertigine”, risultato di un anno di lavoro sui territori di montagna a Torino e Chambers, per dar vita al progetto Corpo Links Cluster, sostenuto dal programma europeo Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera, cui sono stati invitati artisti di diverse generazioni a raccontare il tema della montagna. Sarà Alain Platel a chiudere il Festival, alle Fonderie Limone a Moncalieri, il 30 novembre e 1 dicembre prossimo, con una coproduzione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale, TorinoDanza e Aperto Festival/Fondazione i Teatri di Reggio Emilia. Si tratta dello spettacolo intitolato “Requiem pour L.”, realizzato in collaborazione con il compositore Fabrizio Cassol, una nuova riscrittura del Requiem di Mozart.
Mara Martellotta
ph Andrea Guermani
DALLA CAMPANIA
I genitori della sposa avevano appena preso parte al matrimonio della propria figlia celebrato a Montefalcone di Valfortore . Stavano andando al pranzo nuziale verso Benevento quando, mentre erano a bordo di un’utilitaria guidata dall’ altro loro figlio, è avvenuto uno scontro frontale contro un furgone della Protezione civile. Nell’incidente sono morti all’istante i due genitori, lui di 72 anni e la moglie di 65, e il fratello è stato ricoverato in ospedale L’auto avrebbe urtato un muretto all’ingresso di una galleria per poi sbandare invadendo la corsia opposta dove stava passando il mezzo di un’associazione della Protezione Civile.
Giovedì 24 maggio , alle 10,30, nell’aula del Consiglio regionale a Torino – Palazzo Lascaris, via Alfieri,15 – si concluderà con la premiazione delle studentesse e degli studenti vincitori la 37° edizione del Progetto di storia contemporanea, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del nostro Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte. E’ l’ultimo atto, con la consegna degli attestati da parte del Presidente del Consiglio regionale, di un lavoro di mesi, intenso e di grande qualità che ha coinvolto , come accade ormai dal lontano 1981, centinaia di ragazze e ragazzi, decine di docenti, gli uffici del Consiglio regionale, gli esperti degli Istituti storici piemontesi. Anche in questa edizione sono stati tre i temi di ricerca: il 70° anniversario della Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948 dopo 18 mesi di lavoro dai 556 costituenti eletti con il referendum del 2 giugno 1946 ( scelta dal 23,5% dei partecipanti) la guerra di Spagna che, dal 1936 al 1939, prefigurò il secondo conflitto mondiale, con il suo carattere di “guerra totale” (preferita dal 53,5% degli studenti) e infine, la lezione culturale e morale di don Lorenzo Milani , maestro della scuola di Barbiana, la piccola frazione di Vicchio, paesino toscano nella valle del
Mugello, divenuta famosa dopo la pubblicazione, nel maggio 1967, della rivoluzionaria “Lettera ad una professoressa” (indicata dal 23 % delle ragazze e dei ragazzi). I lavori pervenuti sono stati valutati da un’apposita commissione regionale, composta da docenti ed esperti di storia contemporanea degli Istituti storici del Piemonte.Questi ultimi hanno provveduto a selezionare gli elaborati, formulando la graduatoria di merito e individuando i 25 gruppi vincitori composti da 125studentesse e studenti. Questi ultimi hanno partecipato,accompagnati dai loro insegnanti, ai viaggi di studio che hanno avuto come mete Trieste (la Risiera di San Sabba , la Foiba di Basovizza e il sacrario di Redipuglia); l’Austria (i lager di Mauthausen e Gusen); la Germania con la visita al Museo della Resistenza tedesca di Berlino e ai campi di concentramento di Ravensbruck e
Sachsenhausen. Va ricordato come il Piemonte, oltre ad essere stata la prima regione in Italia a stabilire, con un’apposita e specifica legge – quarantadue anni fa, nel 1976 – l’istituzione di un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, è stata anche tra le prime realtà a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo decine di migliaia di studenti medi piemontesi ed organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria. Un lavoro che non ha eguali, per qualità, diffusione,profondità nell’approccio ai temi della storia contemporanea. La scelta di allargare la platea dei partecipanti anche agli studenti dei Centri di Formazione, operata da tre anni a questa parte, ha consentito anche a queste ragazze e a questi ragazzi di usufruire di quest’opportunità.
Erano a migliaia i manifestanti No-Tav ieri in bassa valle Susa, rinvigoriti dal contratto tra Salvini e Di Maio che farebbe pensare quantomeno a una ridiscussione complessiva del progetto della Torino – Lione. Oltretutto sempre ieri a Ivrea lo stesso Di Maio ha dichiarato che la Tav è inutile. Alla manifestazione il leader degli oppositori all’alta velocità, Alberto Perino, come riporta l’Ansa, ha detto ad Avigliana: “Non esistono governi amici, nessuno si offenda. Ci possono essere governi meno ostili che perseguono i nostri stessi obiettivi. Ma i governi hanno dei vincoli che il movimento No Tav non ha. Il movimento continua per la sua strada e chiederemo di non buttare i soldi, i soldi delle nostre tasse, in grandi opere inutili.”.
(foto archivio il Torinese)