redazione il torinese

A Pianezza  si raccolgono fondi per il ‘Museo del Grande Torino’

 

Azzerare le bollette può anche far divertire. Creare aggregazione, incontro, e occasioni per vivere d’estate grande musica e cabaret d’autore. Al via a Pianezza (TO), in Via Torino 29/B presso l’area spettacoli ‘Vertigo’ la Sesta Edizione dello ‘ZERO Festival Beer’, affermata kermesse divenuta con successo parte integrante del circuito delle grandi manifestazioni estive piemontesi che quest’anno prende il nome proprio da ‘ZERO’, il primo social utility network della storia nato a Torino da un’idea dell’imprenditore Cristiano Bilucaglia che, dal 2015, riesce ad azzerare le bollette di luce e gas, canone Rai e accise comprese, per la gioia dei consumatori.‘Zero Festival Beer’: un calendario ricco di appuntamenti che spaziano fra i generi più diversi, che si apre il 19 luglio con gli I-Dea e i Senso Unico (Pop-rock): il ricavato – al netto delle spese – della prima serata, per volere dell’Ingegner Bilucaglia e degli Organizzatori è interamente devoluto al ‘Museo del Grande Torino’ di Grugliasco (TO) presieduto dal noto giornalista ed esperto di sport Domenico Beccaria, quale atto di mecenatismo puro verso uno dei poli culturali più importanti del territorio circostante.

Riempie di orgoglio il poter aiutare una comunità a sostenere un progetto che altrimenti incontrerebbe maggiori difficoltà nella realizzazione. Specie quando si tratta del paese in cui vivi”, spiega Cristiano Bilucaglia, il noto imprenditore e mecenate piemontese che ha ideato ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), la rivoluzionaria start-up che azzera le bollette di luce e gas (canone Rai e accise incluse), quest’anno Main Partner dell’iniziativa. Bilucaglia – ingegnere già eletto ‘Imprenditore dell’Anno’ nel 2015 e stimato dalle associazioni consumeristiche italiane anche per ideato nel 2009, in periodo di piena crisi, l’EuroCredito (prima moneta complementare italiana) – dopo aver dato un segnale di fede insieme al giornalista Maurizio Scandurra con la donazione di un candelabro artistico pregiato per i 150 anni della Basilica di Don Bosco a Torino, ha scelto “di proseguire concretamente nel percorso d’attenzione rivolta ad altri siti storici ugualmente degni di nota. Tale è, infatti, il ‘Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata’ di Grugliasco, dedicato a quell’autorevole pezzo di storia nazionale rappresentato dal mito dei Caduti di Superga: a favore del quale, al netto delle spese, verrà devoluto l’incasso della serata inaugurale finalizzato all’ampliamento delle collezioni”. Gli fa eco Domenico Beccaria, giornalista e Presidente del Museo storico granata: “Ringraziamo gli Organizzatori di questo evento per la sensibilità dimostrata nei confronti del Museo, unica realtà mondiale creata e gestita esclusivamente con le risorse umane ed economiche frutto della gratuità del volontariato di appassionati e tifosi”. Molte le star attese sul palco dello ‘Zero Festival Beer’: tra queste, gli Statuto, Gianni Drudi, Ivan Cattaneo, Standing Ovation, Radio Star, Gianluca Impastato, Beppe Braida. Conduce la manifestazione Claudio Sterpone, attore cinematografico e stimato cabarettista già nel cast di ‘Colorado Cafè’, ‘Zelig Off’ e molti altri. Media partner dell’evento è ‘Radio GRP’, storicamente la Radio più ascoltata e seguita in Piemonte, mentre la Direzione Artistica porta la firma di Andrea Carbonara e Marco D’Angeli. Per informazioni, è disponibile il sito www.scelgozero.it e la Pagina Facebook ‘ZERO FESTIVAL BEER’ (https://www.facebook.com/FestivalbeerDruento/).

CHIRURGIA PLASTICA: CORREGGERE SENZA STRAVOLGERE

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Dal Botticelli a Botero, da Magritte a Chagall e Modigliani, i migliori artisti che dipinsero i corpi dalle forme più diverse, morbide, rotonde, sinuose o filiformi, rappresentarono la meraviglia delle fisionomie insieme al mistero della bellezza

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In effetti non esiste una definizione ben precisa del concetto di bellezza. Il bello è qualcosa che attrae, che colpisce, che ci spinge a soffermare lo sguardo senza necessariamente richiamare un canone di piacevolezza ben preciso.

“Ciò che è bello è buono” scrisse Platone.

 

Difficile quindi stabilire cosa sia veramente la bellezza. Questa potrebbe essere semplicemente definita come una proprietà preziosa dei corpi e dei volti, proprietà che viene osservata da sempre, ma forse mai potrà essere compresa appieno, né tantomeno definita in modo univoco. Da tempo illustri filosofi, letterati ed artisti si sono posti la domanda sul concetto di bellezza femminile coniando innumerevoli aforismi. Per Seneca la bellezza più autentica è essenza di armonia e proporzione, mentre Alexander Pope, poeta inglese del Settecento, diceva che “Non è un labbro o un occhio quello che chiamano bellezza, ma la forza globale e il risultato finale di tutte le parti.” Una cosa è assolutamente inconfondibile: la bellezza è qualcosa che genera piacere in chi la possiede, in chi la elabora e in chi la osserva. Da sempre le donne hanno il desiderio di essere belle, ma soprattutto nella società di oggi il culto del corpo e la bellezza esteriore sembrano essere più importanti di altre qualità. Spesso si rischia di cadere nell’ossessione di voler raggiungere un obiettivo a tutti i costi con una lotta disperata contro il tempo che rischia però di far divenire l’ideale corporeo innaturale.

 

L’ideale estetico è frutto di costruzioni socioculturali, spesso modellato e plasmato dalla società e dalla cultura del momento, pertanto è soggetto a mutare a seconda delle mode, dei costumi e delle consuetudini. Nel corso della storia le donne si sono dovute sacrificare per il loro aspetto rasentando la pura sofferenza per apparire come desideravano. Intervenivano sul proprio corpo in modo violento, sottoponendosi a vere e proprie torture, pur di valorizzare al meglio i canoni di bellezza di quel periodo, dai busti di stecche, utilizzati dalle donne del Settecento e Ottocento, ai più recenti tacchi a spillo vertiginosi indossati per rendere le gambe più lunghe e slanciate. La filosofia del Dott. Luca Spaziante, chirurgo plastico torinese, rispetta pienamente il concetto di naturalezza, intervenendo sulle imperfezioni del corpo e del volto senza necessariamente stravolgerne l’essenza e l’autenticità.

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E’ possibile ovviare a un trucco eccessivo o a grossi occhiali per nascondere un naso troppo pronunciato, evitare ingombranti reggiseni push-up per alzare o ingrandire il seno e gonne necessariamente lunghe per coprire gambe poco sinuose. Ci si può rivolgere tranquillamente alla chirurgia estetica senza il “terrore” di stravolgere i propri tratti somatici perché questa branca ha affinato tecniche sicure che garantiscono risultati naturali e soddisfacenti quando abbinate alla serietà professionale e allo spiccato senso estetico di un chirurgo competente e corretto. Nella Chirurgia Estetica (otoplastica, blefaroplastica, lifting facciale, liposcultura, addominoplastica, mastoplastica additiva, ecc…) così come nella Chirurgia Ricostruttiva (ricostruzione mammaria, rimodellamento corporeo, ecc…) e nella Medicina Estetica (filler, tossina botulinica, biorivitalizzazione, PRP, ecc.) per il Dott. Luca Spaziante l’ispirazione e le tecniche innovative rappresentano fondamentali strumenti per ottenere risultati che mai andranno a stravolgere l’equilibrio e l’armonia di un corpo, assolutamente da conservare nella sua più preziosa eleganza ed esclusività.

La Medicina e la Chirurgia Estetica dovrebbero promuovere un miglioramento progressivo senza creare artificiosità ma, incrementando l’equilibrio e la proporzione tra le parti del corpo.

Voler correggere un difetto o voler modificare, nei limiti del possibile e del buon senso, un aspetto del nostro corpo, aggiunge il Dott. Luca Spaziante, non deve certamente diventare un tabù e fortunatamente oggi molte persone si avvicinano alla chirurgia plastica con un atteggiamento molto più realistico. Un chirurgo plastico competente e professionale è assolutamente in grado di accompagnare un paziente nella scelta dell’intervento più adatto alla sua figura e alle sue forme fisiche naturali, rifiutandosi di eseguire interventi sproporzionati e troppo invasivi, che perdono il senso della misura e possono dare vita a dei veri e propri mostri. Le cosiddette “labbra a canotto”, i seni esagerati, gli zigomi gonfi come quelli di un pugile dopo un incontro e altre operazioni che, alla fine, modificano l’aspetto di una persona spesso in senso negativo, dovrebbero essere bandite a priori. Il Comitato Nazionale di Bioetica ha pubblicato per questo motivo un documento che richiama i chirurghi plastici al rispetto della deontologia. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica British Journal for the Philosophy of Science ha analizzato i risvolti psicologici, sociali ed affettivi degli interventi di chirurgia plastica su circa duecento persone ed è emerso chiaramente un miglioramento in diversi aspetti quali l’autostima, l’umore, l’accettazione di sé stessi, lo stress, la depressione, la timidezza, la qualità della vita e le relazioni sociali. E’chiaro che un intervento di chirurgia plastica non può e non deve essere considerato una soluzione per i disagi psicologici ed è importante che il chirurgo sia in grado di riconoscere la natura dei disagi e stabilire se vi siano le premesse affinché l’intervento sia risolutivo e realmente efficace per il bene del paziente. Soprattutto deve assicurare sempre un risultato che corregga senza stravolgere.

 

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TORINO –  ALBA –  ASTI

 

 

 

 

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Parroco annega in mare

DALLA PUGLIA

E’ morto annegato Don Luigi Angelini, 60enne, parroco della Madonna della Sanità di Martina Franca (Taranto). Si era tuffato e stava facendo il bagno nella marina di Ostuni, ed era in spiaggia con un altro sacerdote che non è entrato in acqua. Gli addetti al servizio di pulizia della spiaggia hanno visto il corpo galleggiare e hanno dato l’allarme. Inutili i tentativi di rianimazione del personale dell’ambulanza del 118 e della Capitaneria di porto.

Elezioni e dintorni nel Piemonte del Gattopardo

Sergio Chiamparino getta la spugna. L’aveva raccolta per dovere d’ufficio senza tanta convinzione. Non si presenterà alle prossime elezioni amministrative. Il che non vuol dire che si ritiri dalla politica. Anzi. I bene informati suppongono che punti al Parlamento Europeo. Dovrebbe risolvere il problema di Mercedes Bresso che, inossidabile, desidera la candidatura un’altra volta.E conoscendola un po’, per la zarina o è così o è così.Con il pd che in questo momento deve fare i conti con il dimezzamento dei consensi e dunque con il dimezzamento degli eletti. Per Laus e Gariglio missione compiuta: nè Chiampa nè tanto meno Salizzoni saranno i candidati alla Regione. Valle si offre rendendosi disponibile alla candidatura. Questo pd non vuole proprio avere alcuno scatto di reni. Imperano divisioni interne tra odi e disprezzo. Comunque contenti loro contenti tutti. E anche Liberi ed uguali non sono da meno.Due anime che non si sono amalgamate: Artico uno e Sel, ex comunisti e gruppettari. Messa in forse una candidatura comune con il Pd, anche loro brancolano nel buio.Poche idee e molto confuse. Ma, si sa, non è solo una caratteristica italica. Con Roberto Placido sornione che aspetta le mosse politiche dei suoi amici compagni. Se mi fanno arrabbiare mi candido in Regione (ed io aggiungo con buone probabilità di essere eletto) , con buona pace del quorum. Altra aria si respira nel centrodestra. Del resto tutti sanno che tra centrosinistra e centrodestra ci sono 15 punti di vantaggio per quest’ultimo Nessuno si faccia illusioni,  grillini e leghisti non si presenteranno insieme. Leghisti e Forza Italia hanno un patto di ferro.Diciamolo, il mitico Berlusca ha di fatto dato mandato a Matteo Salvini di ridimensionare i pentastellati.  Mandato per ora assolto egregiamente.E poi i vecchi amori non si scordano mai. Tutto fa pensare che il candidato possa essere un leghista.Ma sbaglieremo.Mi sa che per una volta il centro destra punta sulla competenza. Molinari sta bene a Roma. Cirio ha delle difficoltà politiche interne. Pichetto ” vola ” ad Arcore per avere indicazioni e forse consigli per arginare i leghisti. Leghisti che stanno facendo campagna acquisti. Tra un po’ avranno più posti che pretendenti.Ed i pentastellati? Sono un mondo a parte (confessiamocelo). Ragionando in un modo si comportano in un altro modo. Si veda come hanno gestito la candidatura di Torino per le Olimpiadi. Diciamo in modo dilettantesco, usando un eufemismo.Sostengono di non aver bisogno di alleanze con i leghisti. Qualche click sul computer. Qualche post sui social e per loro il gioco è fatto. Peccato che governare e più complesso che giocare. Come ahimè la nostra città dimostra. Altri ? Con tutto il rispetto marginali.  Fratelli d’ Italia più consistente da Roma in giù si presenterà con il centrodestra, mi pare ovvio. E Rifondazione riciclata in Potere al Popolo tra un corteo no Tav ed un presidio antifascista continua nel dire che sono gli altri – in particolare il Pd – la colpa della povertà crescente. Insomma un disco rotto che in alcune province non raggiungerà l’uno per cento. Tutto stabilito, dunque? Non proprio. Vedremo soprattutto chi saranno i singoli candidati. Su questo fronte i giochi sono aperti. Poi c’è l’abbinamento con le europee. E quanti andranno a votare? Sento molti di sinistra che ammettendo di aver fatto una stupidaggine nel votare 5 stelle e si ripromettono di non votare pd. E oramai dei sondaggi non mi fido più.  Una sola certezza: magari all’insegna del nostro innato gattopardismo Tancredi parte ancora una volta con i garibaldini affinché tutto cambi perché nulla cambi.
Patrizio Tosetto
(foto: il Torinese)

Fiat Torino Basket: acquisti e aspettative

La stagione del mercato è ancora molto calda e lo sarà ancora per un po’, ma la FIAT Torino si è già mossa e ha già dato alcuni colpi a quella che sarà la statua da scolpire nel prossimo campionato partendo dal marmo grezzo del mercato estivo

E’ ormai consolidata la situazione “Larry Brown”, e molti stanno già correndo a dimenticare forse il più grande colpo di mercato di immagine della stagione se non delle ultime annate che la dirigenza torinese ha portato a termine con questa operazione. In un momento in cui si predilige l’aspetto marketing nel mondo sportivo talvolta più di quello dei risultati, riuscire a portare in Italia qualcuno che porterà visibilità sul nostro movimento oltre l’oceano non è un’operazione da poco. Saranno molti infatti coloro che dagli States saranno curiosi di vedere cosa realizzerà in Europa, e in Italia in particolare, uno dei tre “monumenti viventi” della storia del basket. E’ evidente che già alcuni spazi di visibilità sono stati conquistati dalla FIAT Torino sui media d’oltreoceano e anche in Europa nel circuito Eurocup, e pertanto la stagione parte con i riflettori accesi e, in queste epoche, è già un vero trionfo.Torino è una città difficile, l’abbiamo già ricordato più volte, e dimentica anche in fretta i successi, ma speriamo che le nuove maglie con un circoletto tricolore ricordino a tutti che questa squadra ha già vinto una Coppa Italia e che a fine settembre ci si gioca la Supercoppa. Sono arrivati Cusin e Mc Adoo a rinforzare il reparto lunghi, esperienza e militanza NBA a presidiare un’area che l’altr’anno solo per i troppi infortuni ha avuto difficoltà, ma fino a quando Mbakwe aveva retto, Torino non aveva problemi, anche tecnico gestionali, e dato che ricordare è “sport difficile”, nello stesso periodo anche Okeke si era fermato, creando non poche difficoltà alla gestione di un reparto cruciale. Sicuramente anche altri sono stati i problemi: ma comunque qualcosa si è vinto, e chi ne ha gioito non dovrebbe poi così facilmente contestare o effettuare pratiche di commentatore critico ed acido… saggio ed esperto in ambito “pseudo-privato”, ma si sa, il fiume Lete scorre sempre… .Tornando al presente, la “scommessa” Royce White può essere un qualcosa di stravolgente in ambito cestistico europeo: se così fosse, fin da ora segnaliamone i meriti di chi lo ha scelto, prima di dimenticarsene in futuro. Se la gestione del super coach Larry Brown può garantire una cosa, questa è la gestione degli elementi difficili, anche se, sinceramente, arrivasse un “Iverson” da gestire, il Palavela sarebbe pieno tutte le sere… e chissà, vederlo una sera in tribuna, sarà un’utopia?I ragazzi nuovi e giovani hanno di spettacolare età e nome: Tekele (Cotton) e Tra (Holder) sono pronti a sbarcare il primo in Italia arrivando dopo qualche esperienza di buon livello europeo e il secondo fresco fresco dal mondo universitario statunitense. Sono giovani, anzi molto giovani, ma le basi sono ottime e il coach li potrà guidare. In attesa del ritorno del nostro “super giovane” David Okeke, capitan Poeta dovrà fungere da collante tra tutti e il suo compito non sarà facile, anche se probabilmente anche Carlos Delfino potrà dargli una mano sia in campo che fuori per gestire al meglio i momenti da professionisti “novelli” di alcuni giovanissimi, spiegando loro come si può gestire una intera carriera “lavorando” su un campo da basket.Infatti, giocare a basket per loro è un lavoro, mentre per chi lavora il basket è un gioco. E talvolta dimenticarsene e offendere chi lavora non è proprio “cosa” da persone per bene. E’ un lavoro, di questo questi ragazzi vivono e impegnano ogni loro risorsa per poter continuare a lavorare giocando. E non è corretto non rispettare chi lavora. E c’è anche chi lavora dietro le quinte per costruire il palcoscenico in cui scenderanno gli attori principali, ma di queste persone, di solito, non ci se ne occupa poco, mentre in realtà sono loro a permettere di vedere lo spettacolo. Sono tutti quelli che lottano “sul mercato”, coloro che studiano le migliori strategie di vendita del prodotto Basket FIAT Torino dalle location alla gestione di tutto ciò che concerne il mettere in moto e mantenere in movimento il carrozzone di una società sportiva di serie A. Non sono pochi ma nemmeno tanti, ma sono coloro a cui la città dovrebbe dire grazie se può e potrà vedere basket di alto livello a Torino. E sarebbe simpatico conoscerli meglio: ognuno ha la sua storia ed è grazie a loro che la storia del basket a Torino sta continuando.Prossimamente ci daremo da fare per conoscere i protagonisti dietro le luci, perché è pur vero che una macchina la distingui dalla carrozzeria, ma è anche il motore a fare la differenza. E la nostra squadra è la FIAT Torino… 

Paolo Michieletto

Protesta Pro-Life in Consiglio regionale

Ieri una delegazione di militanti di associazioni pro-life ha effettuato volantinaggio di protesta davanti alla sede del Consiglio Regionale del Piemonte per contestare quella che definiscono “la vergognosa delibera 211 approvata dal consiglio ad inizio luglio (maggioranza di centro-sinistra + M5S) , che promuove l’aborto e attacca il diritto alla obiezione di coscienza dei medici”.

De Gregori al GruVillage 105 Music Festival

Anche Francesco De Gregori approda al GruVillage 105 Music Festival e lo fa in una bella serata di metà luglio col cielo limpido e un bello spicchio di luna nuova, quasi un taglio secco di lama nel buio della notte, posizionata dritta dritta proprio di fronte al palco

Sul palco di Grugliasco, addobbato in maniera semplice e minimalista, il cantautore romano ha presentato una bella selezione del suo repertorio accompagnato come sempre da un pubblico molto numeroso. Con lui il ritmo cadenzato del contrabbasso di Guido Guglielminetti e della chitarra di Paolo Giovenchi, oltre all’acustica di Alessandro Valle e della sua pedal steel guitar e le calde sonorità del pianoforte di Carlo Gaudiello, una formazione ampiamente collaudata che già in autunno aveva solcato i palchi di mezza Europa e degli Stati Uniti in un tour internazionale di grande successo. In scaletta ampio spazio ai suoi grandi classici, da Generale a Titanic passando per la Donna Cannone e Raggio di Sole fino a Buonanotte Fiorellino, successi talvolta musicalmente un po’ “rivisitati”, ma anche piccoli gioielli nascosti, magari meno famosi, canzoni che lui ama definire “mai passate alla radio”, oltre a qualche brano di autori internazionali come Bob Dylan. Una serata di intense sonorità acustiche e di grande musica, con l’omaggio al grande amico Lucio con la sua 4 marzo 1943, terminata con la classicissima e amatissima Rimmel… tante emozioni per il suo sempre caloroso pubblico che, tornando anche un po’ indietro nello tempo, ha sicuramente apprezzato con passione.

 

Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net

The Giorgione Day sotto le stelle

I Giovedì sotto le Stelle propongono piacevoli serate con negozi aperti, musica, ballo, spettacoli, animazioni, intrattenimenti rivolti a tutte le fasce di età, degustazioni, menù speciali ed altri eventi per vivere in maniera divertente e frizzante il centro di Carmagnola

Il 19 luglio ci sarà il The Giorgione Day, serata in ricordo di Giorgio Burzio, con vetrina di auto e moto, storiche e contemporanee, musica e spettacoli di teatro di strada e circo contemporaneo

 

 

La kermesse “Giovedì sotto le Stelle” si sta svolgendo tra il 21 giugno e il 26 luglio a Carmagnola (TO) in piacevoli serate con negozi aperti, musica, ballo, spettacoli, animazioni e intrattenimenti rivolti a tutte le fasce di età, degustazioni e menù speciali, la 2^ edizione del Festival Folk e la 12^ edizione del “The Giorgione Day” con sfilate di auto e moto d’epoca e spettacoli circensi per vivere il centro della Città del Peperone in maniera divertente e frizzante nei giovedì sera di giugno e luglio.Le serate si svolgono principalmente lungo l’asse commerciale del comune per coinvolgere i numerosi negozi che partecipano attivamente nell’organizzazione delle proposte.Sei serate ricche di eventi perché ai cinque giovedì sera si aggiunge la speciale “Notte dello shopping e dello sport” di sabato 7 luglio in coincidenza con l’apertura ufficiali dei saldi 2018.Giovedì 19 luglio sarà dedicata soprattutto ai motori ed al circo contemporaneo con la 12^ edizione del “The Giorgione Day”, memorial in onore di Giorgio Burzio, giovane carmagnolese scomparso nel 2006 e grande appassionato di rally e automobilismo in genere.Ad ogni edizione del The Giorgione Day partecipa un folto pubblico ha dato un’importanza notevole alla riuscita della manifestazione nata per aggregare gli amici e la famiglia di Giorgio e organizzata insieme all’associazione sportiva “Energia & Fantasia”.Quest’ anno la manifestazione rientra negli eventi dei “Giovedì sotto le stelle” e si svolgerà nel centro storico carmagnolese dove Via Valobra sarà vetrina di auto storiche, moderne, da competizione ed americane, motociclette, Harley Davidson, Vespe e tutto ciò che ha un motore e la bellissima Piazza Sant’Agostino diventerà area spettacoli con il concerto del gruppo musicale CO2 ed esibizioni circensi a cura dell’associazione “Fuma ca ‘nduma” diretta da Giuseppe Porcu e dal carmagnolese Francesco Sgrò, direttore artistico della FLIC Scuola di Circo di Torino.La CO2 è una band dell’interland torinese che propone un repertorio rivolto principalmente alle feste in piazza, quindi a giovani di tutte le età, con una scaletta che comprende autentiche pietre miliari della musica degli ultimi decenni, eseguite in modo più fedele possibile agli originali, senza stravolgimenti mirati a dover per forza “far ballare”.L’evento prevede inoltre i “laboratori circensi” nelle piazze Garavella e in Zona Bussone nonché le esibizioni di artisti di strada itineranti che con la loro giocoleria intratterranno gli ospiti più piccini.L’associazione sportiva dilettantistica “Energia & Fantasia” invita dunque tutti gli amici vecchi e nuovi nel centro storico di Carmagnola giovedì 19 luglio a partire dalle ore 20.30 per passare tutti insieme una serata di sano, colorato e rumoroso divertimento.

 

IL PROGRAMMA DELLA SERATA

– Dalle ore 20.00 ritrovo dei partecipanti con auto e moto nel centro storico carmagnolese, seguirà un raduno statico in via Valobra che durerà sino alle23.30 circa.

– Alle ore 20.45 in Piazza Sant’Agostino inizio dello spettacolo del gruppo musicale “CO2”

– Dalle 21.00 esibizioni circensi in Zona Bussone e Piazza Garavella con gli artisti dell’associazione Fuma ca ‘nduma.

– Alle ore 22.30 in Piaza Sant’Agostino spettacolo di arti circensi con gli artisti dell’associazione Fuma ca ‘nduma.

Dialogo Sensibile

Sabato 21 luglio 2018, alle 17.30, verrà  inaugurata la mostra “Dialogo Sensibile” presso la Casa degli Archi “Martino Poletti” a Bureglio di Vignone (Vb). Due gli artisti a confronto:Mauro Ramoni e Rocco Zappalà.L’esposizione si sviluppa su tre piani dell’antica struttura ed è composta da cinquanta opere nelle quali si colgono, come le descrive il critico Mauro Chiodoni “alcune affinità declinate con la differente personalità e concezione dell’arte. In comune troviamo un essere essenziali, concisi per esprimere una poetica strutturale autentica mai illustrativa”. Un’arte che comunica serenità nelle opere di Ramoni, dove si riconosce un senso della misura che diventa una inconfondibile cifra stilistica.Rocco Zappalà, viceversa ha come riferimento l’essenzialità e la sperimentazione.Un’essenzialità che si basa,secondo Chiodoni, sui colori rosso, bianco e soprattutto nero e uno spiccato “senso della composizione che muove su ripartizioni ritmiche orizzontali e verticali”. La mostra sarà visitabile sino al 5 agosto a ingresso libero, dalle 16 alle 19 ( da giovedì a sabato) e anche dalle 10 alle 12 del mattino la domenica. La sede dell’esposizione è raggiungibile a piedi attraverso il caratteristico borgo nell’entroterra collinale verbanese partendo dalla biblioteca di Vignone o in macchina seguendo la statale per Premeno e posteggiando appena dopo il ristorante con piscina “La Curva”.
Marco Travaglini

“Convivium”. Le opere di Carla Bonecchi

Da sabato 21 luglio a domenica 5 agosto la Sala Archi del Centro Ricreativo “Tiziano Falda” di Cesara (Vb) ospiterà le opere della scultrice Carla Bonecchi.La mostra s’intitola “Convivium.Le vite degli altri e altri percorsi” e propone un percorso emozionale sui temi cari all’artista che da sempre è impegnata sulle questioni sociali, i beni comuni, l’abbattimento di confini e discriminazioni. Già nel titolo è intuibile il progetto. Convivio equivale a banchetto, riunione, insieme di persone ; in un convivio c’è una comunità che vive un momento di contatto profondo. Dove c’è convivio, ricorda l’artista “ci sono persone adunate per intenti comuni e alti”. Carla Bonecchi, diplomata in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e docente di discipline plastiche e scultoree presso il Liceo artistico statale di Omegna,  ha coordinato e curato molti progetti sul artistici, esponendo le sue opere in spazi pubblici e privati, in mostre collettive e personali. Qualche tempo fa aveva offerto con la sua installazione “Primo approdo” una straordinaria testimonianza sui migranti che approdano sulle coste del Mediterraneo, fuggendo da guerre, violenze e povertà, in cerca della speranza di una vita migliore. Se in quel caso si trattava di una denuncia nei confronti di chi chiude le porte a questi profughi facendo leva sulle nostre paure, in “Convivium” Carla Bonecchi riassume il suo pensiero sulle vite degli altri, il mediterraneo – comeluogo di passaggi  e incontri, simbolo della speranza – e l’Europa come unione dei popoli nella diversità, dotata di un’anima solidale e aperta. Il percorso artistico delle opere della scultrice , scandito dalle  scritte a Led, termina affacciandosi su un banchetto “povero” , ma “necessario”, costituito da solo pane. Un messaggio esplicito e netto che deriva dal latino “cum panis”,parola che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane e condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. Per dirla con le parole di Carla Bonecchi  “solo se la tavola non è chiusa, ma aperta a chi bussa, allo straniero, al pellegrino, al povero, è una tavola veramente umana”. Così “rapportarsi al cibo anche povero costituisce una scuola di sapienza del vivere, una palestra in cui imparare le nozioni fondamentali della convivenza civile; banchettare è un gesto sociale, il segno della comunità nel suo ritrovarsi, fare memoria, fare festa; nutrirsi ha valore simbolico e sacro, è un insieme naturale e culturale”. La tavola diventa luogo di comunicazione e scambio in cui si esprime fiducia reciproca,creando il “convivio”. La mostra a ingresso libero sarà aperta il sabato e i festivi dalle 18 alle 19,30. Da martedì a venerdì, con gli stessi orari, solo su appuntamento (cell. 335 6647843).

Marco Travaglini