redazione il torinese

Quel che resta di Italia ’61

Nelle immagini scattate da Mario Alesina tutto il degrado dell’area di Italia ’61, da Palazzo del Lavoro alla monorotaia. Un brutto biglietto da visita per la città di Torino che si vuole candidare nuovamente ai Giochi olimpici invernali.

112, il commento dei sindacati

“PRIMA DI TUTTO LA SICUREZZA DEI CITTADINI. L’ALLUNGAMENTO DEI TEMPI È UN FAVORE AI CRIMINALI”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L’aggressione avvenuta ai danni di due donne nel centro di Torino è l’ennesimo disservizio legato al funzionamento del NUE 112 italiano, un fatto di gravità inaudita che avrebbe potuto avere conseguenze irreparabili. Questo episodio conferma quanto abbiamo denunciato da tempo, l’allungamento dei tempi porta inevitabili problemi ed in questo caso è un favore alla criminalità. Non abbiamo dimenticato i toni trionfalistici proferiti dai vertici istituzionali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e della Sanità in un convegno tenutosi a Roma su questo scandaloso modello organizzativo, costoro dovrebbero chiedere scusa, tutti senza eccezione. La santificazione del 112 così com’è strutturato è già di per sé irresponsabile ma la colpevolizzazione delle vittime (autrici secondo il responsabile del NUE piemontese, di scarsa collaborazione durante la chiamata), è davvero intollerabile. Nell’esprimere la nostra piena e incondizionata solidarietà alle due vittime di questo atto criminale chiediamo le dimissioni immediate del responsabile del NUE Danilo BONO, tra i maggiori artefici di questo disastro.

 

Professioni Infermieristiche Vigili del Fuoco Polizia di Stato

NURSIND: COPPOLELLA

CONAPO: CAMBURSANO

SIULP: BRAVO

UIL PA VVF: DE NIGRIS

SIAP: DI LORENZO

CONFSAL: ASTRELLA

FNS CISL: MAZZITELLI

Sindone: “Il sangue appartiene a una persona torturata”

Ora, a smentire un recente studio che aveva valutato come “tarocche” la maggior parte delle macchie di sangue sul sacro lino, una nuova ricerca italiana sostiene  che il sangue presente sulla Sindone  è vero e appartiene a una persona torturata. Sangue che è rosso e non marrone, così  come dovrebbe essere un sangue antico, in quanto il telo sarebbe stato esposto alla luce ultravioletta,  che ne ha alterato il colore originale. La ricerca è stata  pubblicata su Applied Optics, ed è coordinata da Paolo Di Lazzaro, dell’Enea, vicedirettore del Centro Internazionale di Sindonologia. Dallo studio emerge che nel sangue del telo è presente la metaemoglobina, sostanza frutto della degradazione dell’emoglobina fortemente ossidata e invecchiata. Ciò confermerebbe che si tratta di sangue antico e ricco di bilirubina, presente nelle persone percosse violentemente.

Alpinisti dispersi, proseguono le ricerche

Sono riprese le ricerche dei tre alpinisti italiani dispersi sul versante francese del Monte Bianco. Si tratta di  un militare del soccorso alpino delle fiamme gialle di Bardonecchia, Alessandro Lombardini,  del fratello Luca e della sua ragazza Elisa Berton. I tre giovani sono stati visti l’ultima volta a Chamonix. La gendarmeria francese, dopo l’allarme lanciato dall’Italia, al momento non li ha trovati.

 

(foto archivio)

La gialla cotogna di Istanbul

Ma voi che ne sapete dell’amore? […] della passione che il mondo consuma?” Con questo incipit il lettore è invitato al racconto di un amore struggente e tumultuoso, nato dall’altra parte dell’Adriatico, in Bosnia, “la terra dei lunghi amori e dei lunghi rancori; una storia di amore e di morte che, affidata alla potenza della narrazione orale, ha attraversato le città e le nazioni sino a giungere a Paolo Rumiz, che ha deciso di metterla per iscritto, scegliendo la forma dell’endecasillabo. “La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna” è un bellissimo libro, scritto magistralmente da Rumiz, ottenendo un buon successo.

Il racconto si snoda come un lungo, magico e dolorante poema di paesaggi, donne, passioni, strade, città, morte. Protagonisti di questo romanzo in versi, sono Max – un ingegnere austriaco – e Maša Dizdarević, donna bosniaca  austera e bellissima, con un passato intriso dalla storia del suo Paese. In una notte invernale a Sarajevo, con al neve che turbina nel vento, Maša “viso da tartara, femori lunghi e occhi come grani di uva nera” canta a Max  una sevdalinka, un’antica canzone d’amore di quelle terre:“Žute dunje”, la gialla cotogna di Istanbul. Sulle note di questa malinconica melodia, che narra di due giovani amanti e di un destino a loro avverso, scaturisce un legame profondo e indissolubile. Scrive il giornalista-narratore triestino: “Cantò nella sua lingua la struggente / tristezza dei distacchi che i balcanici / adorano ogni tanto condividere / con chi accetta di bere assieme a loro. / C’era un lamento, spesso ripetuto, / nella canzone, ed era lo stesso / che lui aveva sentito anni prima / sotto le muraglie di Diyarbakir…”. Paolo Rumiz non solo incanta ma riesce a far innamorare il lettore di tutti quei luoghi che fanno da sfondo alla narrazione: i Balcani, terra devastata dagli orrori della guerra; l’austera e asburgica Vienna, il Danubio che scorre entro i confini di dieci paesi e ,infine, Sarajevo , la città che contiene tutte le altre, da Trieste fino a Istanbul. Il suo linguaggio, ricercato ed elegante, descrive sapientemente non solo i luoghi ma anche tradizioni, riti, gli odori e i profumi di quel pezzo di Europa nato dall’incontro tra Oriente e Occidente. Nella bella Dizdarević si racchiude il mistero di quei luoghi (“Disse Maša: ‘Ancora qui si celebra / la vittoria del luogo sulle stirpi.”); con lei arriva il racconto della forza di un amore inamovibile, ampio, tremendamente calato nella cruda realtà, ma allo stesso tempo puro e ancestrale. Tra i luoghi emerge potente l’immagine di Sarajevo, serraglio per carovane, “femmina inerme in mezzo a maschi assetati di stupro”. E’ lì lo zenit in cui si incontrano Masa e Max, alla fine del confitto. Max ne rimane stregato. Basterà una cena, un timballo di carne, l’aroma del caffè. Basterà quell’ “impasto balcanico fatto di sangue e miele” per accendere la fantasia dell’uomo, che con la mente  cominciò a scavalcare secoli e montagne. Il resto lo farà una bottiglia di vodka gelata e  Maša che canta per lui con cuore ardente la canzone della cotogna d’Istanbul, dei due amanti in lotta col destino e contro la malattia della donna, la cui cura viene affidata proprio a quel miracoloso frutto giallo (“nasconde in sé anche il fiore”), che però arriverà tardi, troppo tardi. La scrittura di Rumiz ha una potenza evocativa incredibile, in questo libro, quasi sprigionasse un’energia e una profondità sconosciute: non solo scrittura o lettera, ma soprattutto è voce, parola, narrazione e ascolto. Ed è una fortuna, perché altrimenti dovremmo associarci al rimpianto di Max: “..che povero mondo è questo che ha perso / il gusto delle storie da ascoltare”.

Marco Travaglini

 

San Lorenzo, ecco come prenotare le stelle cadenti

Venerdì 10 e sabato 11 agosto 2018 Infini.to –  Via Osservatorio 30 – Pino torinese

Venerdì 10 e sabato 11 agosto Infini.to dedica due aperture speciali alle notti delle Perseidi, le “Stelle cadenti” di San Lorenzo. Due serate in cui godersi, immersi nel verde della collina torinese, uno degli spettacoli naturali più attesi dell’anno. Accompagnati dalle dolci note di un’arpa e dai comunicatori scientifici di Infini.to, è possibile trascorrere una serata tra stelle musica. Il programma prevede inoltre la visita libera del Museo interattivo, lo spettacolo del cielo nel Planetario e, su prenotazione, un gustoso apericena. In caso di maltempo l’attività di osservazione a occhio nudo dalla terrazza del Museo è sostituita da uno spettacolo live in planetario con approfondimento sul fenomeno delle “stelle cadenti”. 

BIGLIETTI

Evento serale. Gli orari vengono scelti al momento dell’acquisto del biglietto.

Per poter partecipare all’evento è necessario acquistare anticipatamente i biglietti, secondo le seguenti modalità:

– presso la biglietteria del Planetario, durante gli orari di apertura

– attraverso il circuito Ticketone online o nei punti vendita

I biglietti saranno disponibili fino a esaurimento posti.

PREZZO DEI BIGLIETTI

– Intero 12 €

– ridotto 3-11 anni 6 €

– Gratuito per bambini con meno di 3 anni. Per ottenere la gratuità, fino ad esaurimento dei posti disponibili, è necessario richiedere il biglietto omaggio scrivendo a info@planetarioditorino.it

I biglietti ridotti/omaggio verranno accettati/consegnati dietro presentazione del documento d’identità.
Si segnala che l’acquisto dei biglietti su Ticketone comporta i diritti di prevendita.

INFO e PRENOTAZIONI
Non si effettuano visite guidate.
Non sono presenti barriere architettoniche.
Per poter accedere a Infini.to è necessario percorrere Via Osservatorio seguendo la cartellonistica.

APERICENA (facoltativo e su prenotazione)

Durante la Serata la Caffetteria propone l’Apericena con servizio catering.

L’Apericena è facoltativo e la prenotazione è obbligatoria.
È possibile prenotare l’Apericena solo se già in possesso del biglietto dell’evento.
La prenotazione deve essere effettuata entro giovedì 9 agosto ore 15.00, scrivendo una mail a  infinitostarcoffee@gmail.com, segnalando il Blocco/Gruppo in cui si è stati inseriti dalla biglietteria del Museo. Indicare anche eventuali allergie/intolleranze o esigenze particolari.

Bucatini al pesto trapanese 

Il pesto alla trapanese è un condimento completamente preparato a crudo tipico della tradizione siciliana, più esattamente di quella trapanese. Un primo piatto aromatico, semplice e veloce. Adatto alla stagione estiva è apprezzato da tutti. 

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Ingredienti 
3 pomodori maturi 
80gr. di mandorle tostate 
2 spicchi di aglio 
4 foglie di menta 
Un mazzetto di basilico 
Sale, pepe, olio evo q.b. 
Pane raffermo
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Lavare i pomodori, pelarli, privarli dei semi e tritarli grossolanamente. Nel mortaio (o in alternativa, nel mixer) pestare le mandorle con un pizzico di sale grosso, aggiungere poi le foglie di basilico, la menta, l’aglio e l’olio. Amalgamare il tutto ed unire al pomodoro tritato, aggiustare di sale e pepe. Il pesto è pronto. Condire la pasta e servirla cosparsa di pane raffermo grattugiato precedentemente tostato in padella con un cucchiaio di olio.

Paperita Patty 

Il presidente del Parlamento Europeo in visita al cantiere Tav

È in programma  mercoledì 8 agosto  il  sopralluogo al cantiere Tav del presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani . L’invito è stato fatto dalla  TELT , la società pubblica italo-francese responsabile della realizzazione e gestione dell’opera, per  iniziativa dell’eurodeputato Alberto Cirio. «Come anticipato nei giorno scorsi, il presidente Tajani visiterà il cantiere Tav per ribadire la centralità di quest’opera a livello europeo  – spiega Alberto Cirio, primo firmatario della petizione europea “Sì TAV” che chiede di far rispettare al governo italiano gli impegni presi sulla Torino-Lione –  È impensabile una marcia indietro che, oltre a far perdere ogni credibilità internazionale all’Italia, rischia di esporre il nostro Paese a miliardi di euro di rimborsi e risarcimenti, non solo verso l’UE e la Francia, ma anche verso tutti gli Stati del Corridoio Mediterraneo, che va dalla Penisola iberica all’Est europeo e di cui diventeremmo l’anello mancante. Chiediamo all’Europa di essere tutelati e di aiutarci a far mantenere all’Italia gli impegni presi».

TAV, RADICALI ITALIANI: “TROPPO DEBOLE IL SOSTEGNO A SERGIO CHIAMPARINO”

Boni: “Una grande manifestazione a settembre a Torino per far vedere che C’E’ CHI DICE SI!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Sono quasi 20 anni che discutiamo di TAV e ogni volta si ricomincia dall’inizio, anche quando si sta già scavando. Sembra incredibile ma sta accadendo. Dopo che l’Osservatorio  in questi lunghi anni ha promosso uno dei più grandi processi garantisti per la costruzione di una infrastruttura in Italia, coinvolgendo tutti i soggetti che hanno accettato di dare un contributo; dopo le modifiche del tracciato per andare incontro alle esigenze dei territori, dopo 7 (sette!) analisi costi-benefici realizzati da organismi indipendenti, oggi un Ministro della Repubblica ci riporta alla casella di partenza come in un tragico gioco dell’oca, strumentale e ridicolo. Sergio Chiamparino si è messo alla guida di chi, con ragionevolezza e tenacia, ripete cosa dovrebbe essere evidente a tutti ma non a chi ci governa. La TAV rappresenta uno strumento per il Piemonte, per il Nord-Ovest di rimanere agganciato all’Europa ed è chiaro che rinunciare al progetto va incontro a chi continua nella politica di chiudersi su se stessi, dentro i propri confini, dentro le proprie illusioni. La TAV era un’occasione da non perdere, oggi con il 10% delle gallerie scavate abbandonare il progetto è politicamente criminale. La TAV significa sviluppare il trasporto su ferro e ridurre finalmente il trasposto su gomma, uno dei principali responsabili dell’inquinamento. Oggi la TAV ha lo stesso significato che nel 1871 ebbe la costruzione del Fréjus, un’opera che ha un orizzonte di un secolo, non di qualche anno.Sarebbe bello, opportuno, necessario, che il PD e le altre forze politiche che si oppongono a questo governo diano man forte al presidente Chiamparino, perché mi pare invece che vi sia troppa titubanza, troppa attesa, troppi dubbi. Credo che a settembre, a Torino, sia necessario manifestare in massa per far vedere che C’è chi dice SI!
 Igor Boni (Direzione nazionale Radicali Italiani)

I temporali portano via il grande caldo?

Allerta gialla sul Piemonte, da ieri per i forti temporali. Nel pomeriggio pioggia e grandine sul centro storico di Torino. Il livello di attenzione è stato diramato dall”Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. E’ calata l’alta pressione sull’Europa centro-occidentale per la progressiva avanzata di una saccatura atlantica sulla Francia. E’ in arrivo aria instabile e fresca proveniente da Ovest, causa di  temporali tra le Alpi e le pianure a nord del fiume Po. Tempo instabile  tutta la settimana, con piogge sui rilievi alpini e sulle pianure nelle ore serali.