redazione il torinese

Maratona Reale a tappe: tocca a Stupinigi

Maratona Reale a tappe è promossa  da Base Running. Sono quattro gli eventi podistici in programma tra maggio e ottobre vicino ad alcune delle residenze sabaude del Piemonte. Appuntamento il 9 settembre per la  12Km alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
Nichelino (To) | Partenza e arrivo: Parterre della Palazzina di Caccia di Stupinigi ORE 10:00.  Le iscrizioni su https://www.baserunningteam.it/maratonareale

Apre la casa delle (sexy) bambole

Apre oggi a Torino  Lumidolls, una casa d’appuntamenti inaugurata per prima in Italia per l’intrattenimento sessuale con bambole realizzate con materiali termoplastici innovativi. La tariffa e’ di 80 euro ogni mezz’ora e 100 per un’ ora. Sette bambole hanno le fattezze di donne, l’ottava “rappresenta” un uomo chiamato  Alex. E’ gia tutto esaurito fino ai primi giorni di novembre. Per tutti i clienti (uomini, donne e coppie)  l’ anonimato è assicurato. L’indirizzo della casa, che appartiene a una società catalana, si conosce prenotandosi su internet.

Collegno ricorda il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

La commemorazione nel giorno del trentaseiesimo anniversario dalla strage di Palermo, alla presenza di Don Luigi Ciotti

Nella giornata di ieri, nel parco a lui dedicato, il Generale Dalla Chiesa è stato ricordato insieme alle altre vittime dell’agguato mafioso del 3 settembre 1982, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di polizia Domenico Russo. Al giovane agente è stata inoltre intitolata l’area gioco sita all’ingresso del parco. Il Sindaco, Francesco Casciano, ha evidenziato lo stretto legame della città di Collegno con la famiglia Dalla Chiesa che per alcuni mesi ha abitato proprio nel comune piemontese. Alla commemorazione ha inoltre partecipato il Presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il quale ha ribadito come nel nostro Paese ci sia bisogno “di una memoria viva, di una memoria che si traduca sempre in impegno e in responsabilità”.Alla domanda cosa augura ai molti ragazzi presenti alla commemorazione Don Ciotti ha risposto: “auguro di essere capaci di conoscenza perché la conoscenza è la via maestra del cambiamento. Conoscere per diventare dei cittadini responsabili non cittadini a intermittenza”.

DORA MERCURIO

Peccati di gola al cioccolato fondente

Il sapore delicato delle pesche, la golosita’ del cioccolato fondente, il profumo degli amaretti. Veloce e goloso, di estrema semplicita’

cioccolato ciboUn dessert prettamente estivo, tutto piemontese, dal sapore della nostra infanzia. Un dolce antico, semplice, genuino e avvolgente. Tre golosi ingredienti che vi conquisteranno al primo cucchiaio in un abbinamento perfetto: il sapore delicato delle pesche, la golosita’ del cioccolato fondente, il profumo degli amaretti.Veloce e goloso, di estrema semplicita’.

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Ingredienti:

 

6 belle pesche mature

100gr. di cioccolato fondente

100gr. di amaretti croccanti

2 cucchiai di zucchero semolato

una noce di burro

20gr. di nocciole tostate (facoltativo)

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Lavare ed asciugare le pesche, tagliarle a pezzi e metterle in un tegame con lo zucchero e una noce di burro. Cuocere sino a quando si sono quasi spappolate, unire il cioccolato a pezzi e gli amaretti sbriciolati, mescolare e lasciar raffreddare. Unire a picere le nocciole tostate. Conservare in frigo.Servire in coppette individuali. Che goduria!

Paperita Patty 

Il patrimonio naturalistico fa vincere il turismo

La stagione turistica estiva in Piemonte, grazie soprattutto al patrimonio naturalistico come meta e agli stranieri in aumento a Torino del +4% , ha dato buoni risultati. Solo una frenata all’avvio, a causa del tempo sfavorevole, immediatamente recuperata dall’ andamento del resto dell’estate. Soddisfatta  l’assessora al Turismo e Cultura del Piemonte, Antonella Parigi: “La Regione è impegnata con importanti investimenti, con particolare riguardo al cicloturismo e agli impianti di risalita. Il tutto unito a un ricco calendario di eventi e festival. L’offerta sempre più ricca e capace di attrarre visitatori fino a tutto settembre è frutto di un importante lavoro di destagionalizzazione che intende fare del Piemonte una meta attrattiva tutto l’anno”.

Bricherasio, torna il Giro podistico del Belvedere

Nella serata di venerdì 7 settembre a Bricherasio è in programma la quindicesima edizione del Giro podistico del Belvedere, terza prova del Poker di Bricherasio, un calendario di iniziative che gli organizzatori locali hanno inserito nel circuito dedicato alle società giovanili e alle scolaresche e nel circuito UISP del Pinerolese e Valle Infernotto. 

Le manifestazioni organizzate a Bricherasio sono patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino e hanno carattere non competitivo e promozionale per le categorie giovanili. Il Giro podistico del Belvedere è parte integrante del progetto “Cammina e corri con l’AVIS“, che ha come scopo la promozione della donazione del sangue e dell’attività motoria ludico-sportiva.  La corsa podistica è uno dei numerosissimi eventi che segnano ogni anno la fine dell’estate a Bricherasio e culminano con la Sagra dell’Uva di sabato 29 e domenica 30 settembre. L’organizzazione tecnica è curata dall’Atletica Val Pellice, con la collaborazione della Podistica None, della Ciclistica Brike Bike, del Motoclub Edelweiss e dell’Atletica I.C. Caffaro. Il programma propone anche la corsa non competitiva “CanCamminiamo”, per coloro che amano correre o camminare con i loro amici a quattro zampe. E’ confermata anche la sezione walking-camminata, con percorrenze di 6,2 e di 3,1 Km.  Il programma della manifestazione prevede per le 18,55 la partenza della gara non competitiva per camminatori, fitwalkers e nordicwalkers, mentre alle 18,57 partirà la “Cancamminiamo” di 3,1 Km e alle 19 la gara per le categorie Esordienti, valida come prova per l’assegnazione della Coppa Uisp Piemonte. La corsa podistica non competitiva di 6,2 Km (due giri del percorso) partirà alle 19,20, mentre alle 19,25 prenderà il via la gara per Ragazzi e Cadetti valida come prova della Coppa Uisp Piemonte Giovanile.Il percorso si snoda per un quarto della sua lunghezza su sterrato. Inizia e termina al centro polivalente di piazza Don Morero e attraversa nei due sensi il centro storico, per raccordarsi alla parte che si snoda sulla collina del Castello, ove sorgono la torretta del Belvedere e la chiesa dedicata alla Madonna. Il tracciato comprende brevi salite e discese, tocca vigneti, frutteti e il lavatoio coperto dell’800, fiancheggiando anche una parte del canale comunale. Sulla collina, considerata un tempo sito strategico militare, sorgeva un tempo una cittadella fortificata, più volte distrutta e ricostruita. Contesa da francesi, spagnoli e sabaudi, la cittadella venne definitivamente distrutta dall’esercito del Duca di Savoia nel 1594, dopo un lungo assedio agli occupanti francesi.  Le iscrizioni al Giro del Belvedere sono possibili entro mercoledì 5 settembre per concorrere alla classifica dei gruppi più numerosi. La richiesta di iscrizione deve essere inviata all’indirizzo e-mail merlo_claudio@yahoo.it o spedita al numero di fax 0121-598403, indicando il nominativo del gruppo e l’anno nascita per gli atleti per le categorie giovanili. Ci si può anche iscrivere presso il negozio MC Running di via Lequio 62 a Bricherasio (telefono 0121-377478) o alla tabaccheria di piazza Santa Maria 10. Sono anche possibili iscrizioni sul posto sino a 20 minuti prima della partenza. Le quote di partecipazione sono di 6 Euro per gli adulti, 4 per le categorie giovanili e 8 Euro per la “Cancamminiamo”.

“Scegli il tuo quartiere – Mirafiori sud”

Casa nel Parco – via Panetti 1 angolo via Artom
 
Partecipazione gratuita. Gradita la conferma di partecipazione telefonando al 347  0444787
 
Ai partecipanti è offerto un leggero apericena Incontro di presentazione del progetto “Scegli il tuo quartiere – Mirafiori Sud”, promosso da un gruppo di commercianti, associazione e abitanti di Mirafiori sud con il supporto della Fondazione della Comunità di Mirafiori, di Mirafiori Social Green e di A.Com.Art e con il patrocinio della Circoscrizione 2 della Città di Torino. Ai partecipanti verrà offerto un leggero apericena
 
“Scegli il tuo quartiere – Mirafiori sud” ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte degli abitanti delle attività economiche, commerciali e socio-culturali presenti in quartiere. 
 
Se sei un commerciante, un professionista o un artigiano attivo a Mirafiori sud, aderisci fin da ora al progetto “Scegli il tuo quartiere”: per saperne di più consulta il link www.fondazionemirafiori.it/scegli-il-tuo-quartiere o telefona al 347 0444787.  
Se sei un abitante di Mirafiori sud, fai passaparola con i tuoi amici, familiari e vicini di casa e invita i tuoi commercianti, artigiani e professionisti di fiducia ad aderire al progetto “Scegli il tuo quartiere”.  
Diventa protagonista dello sviluppo di Mirafiori sud e cogli insieme a noi la sfida per rendere Mirafiori sud più vivace!

Aicad, un cane a guardia del tuo diabete

I cani hanno proprietà e capacità riconosciute da molti anni, anche dalla scienza che studia l’interazione tra animali ed il relativo beneficio psicofisico nell’essere umano. I cani d’allerta per persone che soffrono di diabete sono cani d’assistenza che riconoscono per tempo i sintomi di un’ipoglicemia e iperglicemia (valori bassi e alti livelli di zucchero nel sangue) e possono svolgere svariate attività a favore della persona che accompagnano come:

• Riconoscere i sintomi di un’ipoglicemia o iperglicemia e allarmare la persona affetta da 

diabete tramite una serie di segnali appresi, o nel caso di bambini, allertare i genitori sia di notte sia di giorno (specifico Programma Famiglia per allerta diabetica pediatrica e giovanile) • Andare a prendere, su comando, il misuratore glicemico (glucometro), zucchero d’uva (succo, Coca-Cola, ecc.) o anche la siringa d’emergenza (HypoKit) • Azionare l’interruttore della luce o un pulsante d’emergenza appositamente installato per persone che vivono da sole in modo da chiamare aiuto in caso di ipoglicemia grave • Essere un amico assolutamente fedele e trasmettere maggior sicurezza riguardo all’ipoglicemia (ad es. per genitori di bambini diabetici, in caso di disturbi percettivi o paura legati all’ipoglicemia oppure in caso di malattie avanzate correlate come la retinopatia) • Imparare dei compiti ben precisi adattati ai bisogni della persona diabetica, come aprire le porte… un cane giusto per la persona giusta, un team per tutta la vita! La preparazione del cane è lunga e particolare, tale che questa disciplina non si può comparare a nessun altra disciplina cinofila al momento utilizzata. Il protocollo che AICAD ha adottato per l’addestramento, arriva dagli USA, dal coach Debby Kay che negli anni, ha sviluppato un’esclusiva esperienza nel settore della ricerca cinofila in ambito medicale. Paolo Incontri formato professionalmente direttamente da Debby Kay, secondo un serio e approfondito processo addestrativo, secondo le norme guida del D.A.D.A. (Diabetic Alert Dog Alliance), dal 2015 prepara e segue famiglie e cani su tutto il territorio nazionale. La preparazione dei cani, non avviene a cliché, ma ogni caso viene studiato individualmente, anche con il supporto ed il coinvolgimento dei medici diabetologi pediatrici e non, e di altre figure professionali quali psicologi, se fosse richiesto.

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Dal mese di agosto 2018 l’Associazione Italiana Cani Allerta Diabete aps ora è presente con le sue attività di formazione cani d’allerta medicale in ambito diabetico pediatrico, giovanile e adulti presso il Centro Cinofilo Etologico “Porta della Langa” via Langa 96, in località Carrù (CN). La scuola avrà competenze territoriali per il Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria. Per informazioni: Paolo Incontri 351 9198 681 responsabile nazionale formazione AICAD aps http://www.aicad-italia.org/

 

“Dopo l’Eclissi”. A Torino torna Proxima

“Per un futuro di cui non avere paura”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Dopo il successo dell’edizione 2017 torna a Torino il Festival nazionale Proxima, ideato da Sinistra Italiana – Leu. Da martedì 11 a domenica 16 settembre 2018 i Murazzi del Po vedranno alternarsi incontri, dibattiti, workshop, proiezioni all’aperto, teatro e concerti.

Proxima è un festival politico e culturale, uno spazio popolare che per una settimana nel capoluogo piemontese sarà un laboratorio a cielo aperto sulle grandi trasformazioni sociali e tecnologiche in corso, dove ci si confronterà sulla stagione politica che sta vivendo il nostro Paese con l’avanzare minaccioso delle tendenze xenofobe della destra al governo.

Proxima sarà l’occasione per trovare le parole di una sinistra che riprende forza e coraggio nel futuro. Proxima sarà il luogo per individuare percorsi di un progetto di trasformazione e di soluzioni per un futuro diverso. Moltissimi gli appuntamenti che si alterneranno durante le giornale di Proxima, con tantissimi ospiti presenti. Delle tante adesioni, tra gli artisti ne anticipiamo due: mercoledì 12 settembre l’attore Paolo Rossi porta sul palco “Storie di giorni dispari” insieme a Vincenzo Costantino “Cinaski”; venerdì 14 settembre protagonista del live è Diodato, cantautore che nel 2018 ha partecipato a Sanremo insieme a Roy Paci con il brano “Adesso”. Tra i molti ospiti che prenderanno parte ai dibattiti segnaliamo la partecipazione di Marilena Grassadonia (Presidente delle Famiglie Arcobaleno), Michela Murgia (scrittrice) e Veronica Alfonsi (Proactiva Open Arms). Saranno poi presenti Susanna Camusso (Segretaria Generale Cgil) e Francesca Re David (Segretaria Generale Fiom), Erasmo Palazzotto e Nicola Fratoianni (Deputati Leu). “In un momento in cui le spinte più identitarie e oscurantiste sembrano egemoni, abbiamo più che mai bisogno di tante forme di opposizione civile e politica” – dichiara Marco Grimaldi, segretario regionale Sinistra italiana e organizzatore del Festival.

Turchia e Russia sempre più vicine

FOCUS INTERNAZIONALE di Filippo Re

Ha già un piede fuori dalla Nato la Turchia, come sostengono diversi osservatori politici e militari? Siamo alla vigilia di un colossale sconvolgimento della struttura dell’Alleanza Atlantica che lascerebbe scoperto il suo fianco sud-orientale finora protetto dalla potenza anatolica? Lo zar di Mosca, già presente e forte in Siria e nel Mediterraneo orientale, ne approfitterebbe subito per colmare il vuoto strategico-militare che si aprirebbe Asia Minore e per rafforzare l’alleanza con il sultano di Ankara. Le tensioni crescenti tra i turchi e gli americani si sono spostate dal piano politico-diplomatico a quello militare. I toni sempre più accesi nel braccio di ferro tra Erdogan e Trump hanno convinto Mosca a vendere ai turchi i sofisticati missili anti-aerei S-400 ( i primi arriveranno all’inizio del 2019)) che mettono in forte imbarazzo i vertici della Nato e costringono Washington a rivedere la consegna ad Ankara dei caccia F-35 promessi tempo fa dal Pentagono. Ma russi e turchi sono così stretti amici e alleati da frantumare un pezzo vitale della Nato, cambiare gli equilibri mondiali e avviare una nuova era nelle relazioni internazionali est-ovest? Siamo forse arrivati a un bivio. “Un tempo, ha scritto Bernard Henri Levy, ci si interrogava sull’opportunità di far entrare o meno la Turchia in Europa. Ma quel giorno il nuovo problema da porsi sarà se non diventi opportuno di farla uscire dalla Nato”. Se l’Organizzazione atlantica ha seri problemi al suo interno con un pilastro importante che diventa una semi-dittatura, si allontana dall’Occidente, scappa a Oriente e si avvicina a quelle potenze che ha combattuto per secoli, la Russia e la Persia, non è detto che il patto trilaterale Mosca-Ankara-Teheran sia così forte come sembra. Ne sapremo qualcosa di più il 7 settembre quando Putin, Erdogan e l’iraniano Rouhani si incontreranno nella capitale iraniana per fare il punto sulla situazione nella provincia di Idlib, teatro di un’ offensiva congiunta siro-russo-iraniana per cacciare dalla città gli insorti filo-turchi e milizie qaediste. La guerra siriana infatti non è ancora del tutto finita e rischia di compromettere le relazioni proprio tra questi tre Stati che nel Levante hanno creato una triplice alleanza per contrastare i piani degli americani, delle monarchie del Golfo guidate dall’Arabia Saudita e dagli israeliani in chiave anti-iraniana.

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L’alleanza di Astana, di Sochi e di Ankara tra i tre grandi imperi del passato mostra preoccupanti scricchiolii quando si entra nel vivo delle questioni da trattare, dalla situazione nel Siraq allo scontro politico con Riad e ai rapporti sempre più tesi con l’Occidente. Tra sorrisi e strette di mano, attriti e divergenze, Putin, Erdogan e Rouhani proseguono lungo la strada tracciata nelle steppe asiatiche ben sapendo che dovranno scendere a delicati compromessi quando i nodi siriani verranno al pettine. Tra turchi e russi e tra turchi e iraniani i dissidi non mancano. L’intesa tra lo zar e il sultano anatolico è in questo periodo molto robusta se pensiamo che solo tre anni fa i due Paesi rischiarono uno scontro armato dopo l’abbattimento di un jet russo da parte dei turchi al confine con la Siria. Poi scoppiò la pace e oggi Putin cerca di dare una mano a Erdogan in forte difficoltà sul piano economico e finanziario dopo il crollo della lira turca e il drastico rialzo dell’inflazione. Ma sulla Siria è scontro. Il presidente russo, alleato di Bashar el Assad e vincitore della guerra siriana, pretende che i militari di Ankara se ne vadano dalla provincia di Idlib, ancora in mano alle milizie filo-turche e ai reparti inviati da Erdogan, per consentire alle truppe di Damasco di occupare l’ultima enclave ribelle. Motivi di preoccupazione non mancano neppure nella regione curdo-siriana attorno alle città di Afrin e di Manbij occupate dai carri armati turchi che si trovano a poca distanza da basi militari russe e americane. Se ne andranno i soldati della Mezzaluna da queste zone senza guastare l’intesa con russi e iraniani la cui presenza militare è sempre più ampia nel teatro siriano? La crisi turca frenerà le folli ed eccessive ambizioni dell’uomo forte di Ankara? In difficoltà sul piano interno, Erdogan viene soccorso dai russi e dall’emiro del Qatar che, con un atto dovuto, ha staccato un assegno di 15 miliardi di dollari per aiutare il suo alleato turco che un anno fa si schierò a difesa di Doha isolata economicamente dall’Arabia Saudita e dagli altri Paesi sunniti del Golfo per le sue posizioni filo-iraniane. Reggerà la triplice intesa per pacificare la Siria insieme agli sforzi dell’Onu che sembra però scavalcata dalle potenze direttamente coinvolte nel conflitto? Si direbbe quasi che il patto tra Ankara e Mosca e l’asse tra Ankara e Teheran risultano deboli e perfino eccessivi se guardiamo al passato. Nella Storia troviamo spesso gli elementi per capire ciò che accade oggi e proprio gli eventi dei secoli scorsi ci ricordano che le relazioni tra questi tre antichi imperi sono state molto più bellicose che collaborative e pacifiche. I sultani del Bosforo, gli zar russi e i persiani si sono confrontati e scontrati per lungo tempo sullo scacchiere tra l’Europa e l’Asia e si contendono tuttora il dominio sull’Oriente. A partire da Ivan IV “il Terribile” zar e sultani si sono combattuti in una decina di guerre tra il Cinquecento e il Novecento e tragici eventi restano scolpiti nella memoria storica turca, russa e iraniana. Come la battaglia di Caldiran del 1514 quando il sultano Selim I sterminò decine di migliaia di sciiti persiani della dinastia Safavide oppure quando furono i persiani a devastare e bruciare l’intera Anatolia mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della potenza turca. I Safavidi divennero per tre secoli i nemici più temibili sul confine orientale dell’Impero ottomano. Le atrocità compiute su entrambi i fronti sono rimaste impresse nella storia delle due nazioni che per centinaia di anni hanno cercato di distruggersi a vicenda. Si odiavano, come da sempre si odiano sunniti e sciiti. Sta di fatto che solo nel giugno 2002 un presidente della Mezzaluna si è recato in visita ufficiale nella Repubblica islamica degli ayatollah. Fu Ahmet Sezer che è stato anche il primo capo di Stato turco a recarsi a Tabriz in tre secoli. Nonostante le posizioni siano state spesso diverse sul Medio Oriente e sullo scenario mondiale, ultimamente tra i due Paesi c’è stato un sostanziale riavvicinamento. Il viaggio di Erdogan in Iran nell’ottobre dello scorso anno per fare il punto sulla crisi siriana e sulle questioni regionali è stato un evento di grande importanza nella geopolitica mediorientale. Il confronto tra russi, turchi e iraniani prosegue nel terzo millennio ed è la chiave di lettura per mettere a fuoco quel che accade oggi nel Levante e in Medio Oriente.

 

dal settimanale “La Voce e il Tempo”